A guidarle è “Lady F”, Maria Fittipaldi Menarini, che assieme alle sue quattro figlie (Carlotta, Giulia, Serena e Valentina) si è lasciata convincere dall’enologo Emiliano Falsini a dare alla cantina un’etichetta di pronta beva, da affiancare ai tre rossi e al bianco già a catalogo.
LA SCOMMESSA
E in effetti “5” chiama l’estate. Un vino fresco e beverino ottenuto da uve Malbec in purezza. Un vitigno che si presta bene alla produzione di rifermentati, perché mantiene l’acidità. In bottiglia da fine gennaio 2019, non potrà che migliorare col passare dei prossimi mesi.
Sul fondo, infatti, sono ancora visibili i lieviti: il consiglio è quello di rimescolarli prima di degustarle “5”, in modo da uniformare il gusto di ogni sorso. Un vino, dunque, che ha nella mancanza di limpidezza il suo vero fascino.
“Trovo molto più interessanti tanti Rifermentati e Ancestrali rispetto a tanti Charmat”, commenta l’enologo Emiliano Falsini, che ha seguito dal vigneto alla cantina il progetto “5” di Donne Fittipaldi. Duemila le bottiglie in commercio per la vendemmia 2018, acquistabili in cantina a circa 13,50 euro.
***DISCLAIMER*** L’articolo è frutto di un pranzo-degustazione organizzato per la stampa dalla cantina e dal relativo ufficio stampa. I commenti espressi sono comunque frutto della completa autonomia di giudizio della nostra testata, nel rispetto assoluto dei nostri lettori
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.