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Les Grands Chais de France: +32,45% nel 2024

Les Grands Chais de France: +32,45% nel 2024

Il gruppo francese Les Grands Chais de France ha chiuso il 2024 in netta controtendenza rispetto a molti altri operatori del settore, registrando risultati decisamente positivi. Sotto la guida della country manager emiliana Romina Romano, il giro d’affari in Italia ha infatti sfiorato i 10 milioni di euro, attestandosi a quasi 9,8 milioni con una crescita del 25% in valore rispetto al 2023.

Anche i volumi hanno segnato un incremento significativo. Dalle poco più di 832.000 bottiglie vendute nel 2019, si è passati a oltre 1 milione e 750.000 bottiglie nel 2024. Un balzo del 32,45% rispetto all’anno precedente. Questi numeri sono il risultato di una presenza capillare nei settori della ristorazione, hôtellerie, enoteche e delle principali piattaforme di e-commerce, oltre che nella grande distribuzione di fascia alta.

Il gruppo, fondato e guidato da Joseph Helfrich, ha presentato oltre 100 vini di alcune delle più importanti aree vinicole della Francia, oltre a etichette delle proprietà con sede in Spagna, Cile e Sudafrica e i gin della linea Antidote, durante “Private Wine Days by Famille Helfrich”, evento tenutosi a Bologna lo scorso 27 gennaio.

I CRÉMANT GUIDANO LA CRESCITA

Sono i Crémant a trascinare la crescita del gruppo. Les Grands Chais de France si distingue come protagonista assoluto nella produzione di Crémant, con una capacità produttiva di 19 milioni di bottiglie all’anno. Unica realtà a realizzare questa tipologia di spumanti in tutte le otto regioni DOP della Francia, il gruppo detiene quote di mercato significative.

Produce il 38% di tutti i Crémant de Bordeaux, il 34% dei Crémant de Loire, il 32% dei Crémant de Jura, il 31% dei Crémant de Die e il 20% dei Crémant d’Alsace. Si tratta del primo produttore francese di metodo classico al di fuori della Champagne. A confermarlo anche in questo caso sono i numeri. Oltre 1 milione e 100 mila bottiglie di Crémant vendute dal gruppo in Italia nel 2024. In testa alle preferenze degli italiani vi sono i Crémant de Limoux, seguiti nell’ordine da Borgogna, Loira, Bordeaux e Alsazia.

CRESCE L’INTERESSE PER I VINI INTERNAZIONALI

Il successo di Les Grands Chais de France nel mercato italiano trova ragione nella sua capacità di offrire vini provenienti da ogni angolo del mondo. Una filiera corta che si traduce in un eccellente rapporto tra qualità e prezzo. I consumatori italiani hanno manifestato un crescente interesse verso i vini provenienti non solo dalla Francia ma anche da altri Paesi.

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Borgogna vs Bordeaux: i vini di Les Grands Chais de France

Les Grands Chais de France, gruppo fondato e gestito da Famille Helfrich che commercializza vini delle più prestigiose regioni vinicole francesi, ha presentato a Milano alcune delle proprie referenze presso il ristorante Mitù.
Un confronto fra le due principali sottozone di Borgogna, Côte de Beaune e Côte de Nuits, con una “incursione” da Bordeaux, dopo i confortanti passi avanti compiuti con il Crémant nei primi 6 mesi del 2024. A presentare i vini e la realtà di Les Grands Chais de France e a guidare la degustazione Stephane Schaeffer, esperto di Borgogna del gruppo, Vittorio Frescobaldi, export manager per Bordeaux e Romina Romano, Country Manager Italia.

LA DEGUSTAZIONE

Crémant de Bourgogne Chardonnay Extra Brut 2022, Chartron et Trébuchet

Giallo paglierino carico, perlage fine e persistente. Naso semplice ma intenso. Note floreali e di frutta bianca, crosta di pane e leggero tocco tostato. Sorso snello in cui la viva freschezza ben si sposa con la cremosità delle bollicine. Poco persistente, lascia al palato un piacevole ricordo di sé.

Chablis Grand Cru “Bougros” 2021, Chartron et Trébuchet

Terreni calcarei kimmeridgiani per lo chardonnay che dà vita a questo Grand Cru. Fermentazione in rovere e permanenza sulle fecce fini per 8-10 mesi. Colore dorato e naso ricco ed espressivo. Note di frutta gialla fresca ed un accenno di frutta tropicale. Scorza d’agrume. Banana, pesca, mango, lime, vaniglia, miele il tutto arricchito da un netto sentore minerale di “sasso bagnato”. In bocca conquista con la grande sapidità, la ricchezza del corpo ed un’acidità marcata ma “educata”.

Meursault 1er Cru “Les Charmes” 2022, Chartron et Trébuchet

Nel cuore della Côte de Beaune per uno Chardonnay che cresce tra i 200 e i 300 metri sul livello del mare e con esposizione a est/sud-est. Vinificazione in rovere ed affinamento sempre in barrique di rovere per 12 mesi. Naso pieno. Fiori bianchi, miele, bergamotto, chinotto, pera, banana, nocciola, noce moscata. Palato pieno, in piena corrispondenza con la parte olfattiva. Molto persistente.

Savigny Les Beaune 1er Cru “Les Lavieres” 2020, Marguerite Carillon

Nord ovest della Côte de Beaune. Pinot Noir vinificato in acciaio ed affinato in barrique di rovere (il 40% nuove) per circa 15 mesi. Elegante sin dal naso. Frutti neri freschi e croccanti, leggero sentore tostato ed accenni speziati. In bocca è altrettanto elegante con una freschezza che accompagna tutto il sorso e si sposa coi tannini fini e vellutati. Piacevole e coinvolgente la persistenza.

Margaux 2016, Château du Tertre

Nel cuore della Bordeaux per questo assembalaggio di 75% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot ,10% Cabernet Franc, 5% Petit Verdot. Utilizzo di 70% di barrique nuove per circa 18 mesi e vasche di cemento. Colore carico, pieno. Naso potente su note di frutta scusa matura, parte vegetale vivace e spezie scure. Sorso pieno, avvolgente. Tannini ben integrati ma decisamente presenti. Finale lungo.

Chambolle Musigny 1er Cru “Les Noirets” 2022, Chartron et Trébuchet

Pinot Noir della Côte de Nuits. Fermentazione in acciaio ed affinamento in barrique per 16 mesi. Naso complesso ma delicato. Elegante. Frutti rossi e neri freschi, note floreali e di sottobosco. Spezie a completare il quadro olfattivo. Liquirizia, chiodi di garofano, pepe nero. Finale fresco, lungo ed aromatico.

Corton Charlemagne Grand Cru 2020, Chartron et Trébuchet

Anch’egli uno Chardonnay della Côte de Beaune, ma molto diverso dal precedente Meursault. Fermentazione in rovere ed affinamento in barrique (50% nuove) per 18 mesi. Naso complesso e verticale. Fiori bianchi, frutta matura, sentori minerali che ricordano la pietra focaia, nocciola, mandorle. In bocca è succoso, ricco, goloso, morbido. Lungo il finale.

Sauternes 2013, Château Bastor Lamontagne

Il vino dolce di Bordeaux per definizione. Prevalenza di Sémillon, Sauvignon a saldo, fermentazione parzialmente in legno. Un Sauternes che punta più sulla freschezza che sul tradizionale “zafferano”. Naso fresco, floreale e fruttato su note di albicocca, pera e pesca sciroppata. Tocco mentolato e una balsamicità che strizza l’occhio agli agrumi canditi. Sorso scorrevole e non stucchevole. Teso.

NUMERI POSITIVI PER LES GRANDS CHAIS DE FRANCE IN ITALIA

Les Grands Chais de France vende nel mondo 1 bottiglia su 4 di vino francese e continua a guadagnare nuove fette di mercato italiano, in Horeca e Gdo. Nel 2023 il giro d’affari complessivo in Italia ha superato i 7 milioni e 800 mila euro, contro i 5.600.000 euro del 2021 e segnando un +17,82% rispetto al 2022. Il 2023 si è chiuso con un segno positivo anche per i volumi con oltre 1 milione e 300 mila bottiglie vendute, pari a +7,83% rispetto all’anno precedente. All’interno di questi numeri la Borgogna di Les Grands Chais de France (gruppo noto anche come GCF Groupe) è in costante crescita sul mercato italiano. Dall’1 gennaio al 30 settembre 2024 sono state infatti vendute oltre 300 mila bottiglie per un giro d’affari di circa 2 milioni di euro.

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Les Grands Chais de France raddoppia le vendite di Crémant in Italia

Molto più di un’alternativa allo Champagne. Con 200 mila bottiglie di Crémant vendute in Italia nei primi 6 mesi del 2024, il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, Les Grands Chais de France consolida il suo ruolo tra i leader di mercato in Italia, forte di una produzione di 19 milioni di bottiglie all’anno. Si tratta dell’unica azienda a realizzare questa tipologia di spumanti in tutte le otto regioni Aop della Francia, primo produttore francese di metodo classico al di fuori della Champagne.

L’esportazione di Crémant in Italia ha generato un giro d’affari pari a circa 1 milione e 200 mila euro nei primi 6 mesi di quest’anno. «Abbiamo registrato una crescita di interesse nei confronti dei Crémant prodotti nelle diverse regioni francesi – spiega l’export manager Romina Romano – dall’Alsazia alla Borgogna, senza dimenticare i Crémant du Jura. Raddoppiare nei primi sei mesi del 2024 le vendite ottenute nello stesso periodo dello scorso anno è indice di un trend inequivocabile. L’Italia vanta una tradizione enologica e una cultura del vino notevole e il consumatore italiano è attento alle produzioni di qualità che il nostro gruppo può offrire nelle otto diverse denominazioni di Crémant».

LES GRANDS CHAIS DE FRANCE: NON SOLO CRÉMANT

Si rivela così ancora più decisiva la decisione di Les Grands Chais de France di aprire le porte del mercato italiano anche agli spumanti metodo classico che produce nel resto del mondo. È il caso del Cap Classique di Villiera, l’ultima acquisizione del gruppo in Sudafrica e uno dei principali produttori del Paese di questa tipologia. La “bollicina” dominante resta comunque quella francese. GCF Group produce infatti il 38% di tutti i Crémant de Bordeaux, il 34% dei Crémant de Loire, il 32% dei Crémant de Jura, il 31% dei Crémant de Die e il 20% dei Crémant d’Alsace

Per Famille Helfrich e per la country manager emiliana Romina Romano si tratta di un nuovo record in un Paese, l’Italia, che vanta una lunga tradizione spumantistica. Un trend che conferma la sua continua ascesa in Horeca e grande distribuzione organizzata (Gdo). Nel 2023 il giro d’affari complessivo in Italia ha superato i 7 milioni e 800 mila euro, contro i 5,6 milioni di euro del 2021. Segnando, così, un +17,82% rispetto al 2022. Crescono anche i volumi: oltre 1,3 milioni di bottiglie vendute nel 2023, con un + 7,83% rispetto all’anno precedente.

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Il primo distributore di vino in Francia investe sull’Italia: polo logistico in Piemonte

Bordeaux e Borgogna, ma anche Rodano, Provenza, Linguadoca e Alsazia. Eppure sembra stare stretta, la Francia, al primo distributore di vino d’Oltralpe. La famiglia Helfrich e il Gruppo Les Grands Chais de France hanno infatti deciso di investire sull’Italia. Grazie alla partnership con Deluxe Wine, siglato alla fine di febbraio, è stato avviato un centro logistico in Piemonte, presso la dogana di Torino.

Un investimento significativo, che sottolinea la volontà di crescita del gruppo francese nel mercato italiano, sia sul fronte Horeca sia nell’online. Deluxe Wine, distributore “mono-etichetta” Grands Chais de France, conta ad oggi 130 referenze in catalogo e a settembre 2020 verrà offerta una selezione ancor più ampia di etichette, che vedrà protagonisti i Domaine e Chateaux della famiglia Helfrich.

Si tratta di Arthur Metz, Blanc Foussy, Calvet, Carod, Chateau De La Tuilerie, Domaine De La Baume, Dulong, François Martenot, Maison Du Vigneron, Klipfel e Moillard.

Grande soddisfazione per Romina Romano, Country Manager GCF per l’Italia che afferma: “Anche in questo momento di difficoltà per tutto il comparto vino, gli investimenti sul territorio italiano proseguono”.

La nostra volontà è di offrire al mondo Ho.Re.Ca italiano la possibilità di approvvigionarsi a prezzi vantaggiosi effettuando anche piccoli ordinativi. La collaborazione con Deluxe Wine ci permette di sviluppare una rete commerciale capillare su tutto il territorio, venendo incontro in modo puntuale alle esigenze di ristoratori, enotecari e albergatori italiani”.

Le fa eco Andrea Forestiero, fondatore di Deluxe Wine che aggiunge: “Siamo uniti commercialmente da un obiettivo comune, crescere e radicarci sempre più nel territorio italiano”.

I vini della Famiglia francese sono estremamente apprezzati qui in Italia, in particolare le bollicine, così come i Domaine di Borgogna riscuotono grande successo. Il centro logistico consente grande semplicità nell’effettuare ordini e competitività nel prezzo, proiettandoci verso un importante obiettivo di crescita nel 2021″.

Per quanto riguarda lo sviluppo nell’e-commerce, il Gruppo ha stretto accordi commerciali con Tannico, la più grande enoteca online, Xtrawine, il secondo migliore sito e-commerce italiano nel 2019 e Vino75, proponendo una selezione di vini provenienti dalle diverse proprietà dell’azienda francese.

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