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Vernaccia di San Gimignano: i migliori assaggi 2019/2015 all’Anteprima 2020

Se all’anteprima dell’annata 2018 la Vernaccia di San Gimignano aveva segnato una discrepanza fra “morbidezze” e “durezze”, con la 2019 questa distanza sembra essersi attenuata. Nel mezzo c’è un’annata climaticamente più omogenea anche se caratterizzata da un anticipo della fase vegetativa e da una vendemmia posticipata.

Più armonia, quindi, per la nuova annata che mediamente soddisfa per fragranza e verticalità anche se qualche tempo in cantina gioverà di sicuro. Un quadro a chiaroscuro in cui comunque i “chiari” la fanno da padrone quello che emerge attraverso gli 83 campioni, annate fra il 2019 ed il 2015, presentati all’anteprima.

Cambio di location per l’anteprima 2020 che si è svolta presso la storica Rocca di Montestaffoli, nel cuore storico del comune senese, dove a fare gli onora di casa è la neoeletta Presidente del Consorzio Irina Guicciardini Strozzi. Nominata a giugno la Strozzi succede a Letizia Cesani in una consecutio declinata tutta al femminile per la “Signora Vernaccia“.

“Signora” che continua la sua disfida col tempo. La sfida dell’invecchiamento per un bianco che migliora col passare delle primavere. Ma anche la sfida dei secoli per un vino che, come dice la Presidente “continua ad esprimere la sua attualità pur avendo alle spalle un bagaglio storico incredibile paragonabile a poche denominazioni, se non nessuna, in Italia”.

È importante per noi riuscire a comunicare questo aspetto della Vernaccia. La sua esistenza dopo tutti questi anni sul territorio e la sua capacità di reinventarsi. Un vino storico ed identitario ma non museale. Un vino dinamico. Un classico, ma capace di dimostrare la sua attualità, perché i vini che assaggiamo oggi sono assolutamente al tempo”, conclude Strozzi.

Una denominazione fortemente radicata nel proprio territorio, tant’è che oltre la metà di quel 42% di bottiglie commercializzate sul mercato nazionale è viene venduta a San Gimignano, direttamente nelle aziende e nei locali del territorio.

Con il 30% venduto al mercato europeo, il 18% a quello americano ed il 4,7% nei mercati asiatici la Vernaccia si conferma però anche una realtà che non teme in confronto con l’estero.

I MIGLIORI ASSAGGI (ALLA CIECA) ALL’ANTEPRIMA 2020

Ancora una volta è cantina Il Colombaio di Santa Chiara a veder promossi tutti e 3 i campioni presentati (“Selvabianca” 2019, “Campo della Pieve” 2018 ed il Riserva “L’Albereta” 2017). Vini la cui freschezza lascia immaginare un futuro roseo.

Vernaccia di San Gimignano Docg 2019 “, Cesani
Naso intrigante, fresco, vivo. Leggere note fruttate e ricchezza di erbe aromatiche sulla base di una vena minerale iodata. Piena corrispondenza gusto-olfattiva. Acidità viva e piacevole che accompagna la pienezza del sorso e sapidità spiccata che riporta quasi ad un “vino di mare”.

Vernaccia di San Gimignano Docg 2019 “Castello Montaùto”, Castello Montaùto – Famiglia Cecchi
Nota fruttata tipica ben presente, quasi aromatica. Sapido e fresco non si fa dimenticare facilmente grazie alla lunga persistenza.

Vernaccia di San Gimignano Docg 2019, Il Lebbio
Erbe aromatiche, salvia e rosmarino, che prevalgono sul frutto. Sorso scorrevole e pericolosamente beverino. Persistenza non lunghissima ma piacevolmente equilibrata.

Vernaccia di San Gimignano Docg 2019 “Il Nichiaio”, Fattoria Poggio Alloro
Naso immediato, facile ma non banale. In bocca rivela un gran corpo ed una trama tannica velata che dona sostanza e spessore.

Vernaccia di San Gimignano Docg 2019, Casa delle Vacche
Naso che strizza l’occhio alle note aromatiche. In bocca svela una trama setosa ed una sapidità che seppur non marcata fa da contraltare alla morbidezza donando equilibrio.

Vernaccia di San Gimignano Docg 2019 “I Macchioni”, Casa delle Vacche
Il cru della cantina è palesemente fratello del precedente risultando però più inteso e minerale.

Vernaccia di San Gimignano Docg 2018 “Frammenti” e “Assola”, Tenuta Montagnani
la cantina Tenuta Montagnani presenta la 2018 come nuova annata e la scommessa col tempo sembra vinta. Ambedue i cru piacciono per la loro tipicità. Più sulle note del frutto “Frammenti”, più spostato sulle verticalità “Assola”, ottengono un ex equo fra di loro.

Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2018, La Lastra
Minaralità da vendere, tanto al naso con note “scure” quanto in bocca dove risulta salino, senza però tralasciare note di frutto e fieno.

Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2017 “Sant’Elena”, Teruzzi
Una riserva che, alla cieca, risulta viva quanto un 2019.

Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2017, Guicciardini Strozzi
Note di frutta matura che sottolineano l’evoluzione. Leggero tocco di miele. Verticale al sorso. Ottimo oggi e di sicura prospettiva.

Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2015 “Mareterra”, Casa Lucii
‘Last but not least’ l’assaggio che non ti aspetti. Un 2015 di una gioventù scalpitante. Fresco, inteso, ricco e variegato nei profumi che vanno dalla frutta matura ad un tocco di miele passando per le mille declinazioni dell’erbaceo. Acidità e salinità che catturano la bocca.

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Approfondimenti

Siglato l’accordo di sponsorizzazione tra Florentia San Gimignano e il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano

Lo scorso 9 dicembre, nelle sale del centro “Vernaccia di San Gimignano Wine Experience” nella Rocca di Montestaffoli, è stata siglata ufficialmente la collaborazione tra Florentia San Gimignano e Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano.

Un matrimonio cercato e sin dall’arrivo di Florentia in Val d’Elsa: il Consorzio è uno dei punti di riferimento di San Gimignano, la Vernaccia uno dei simboli del territorio nel mondo e Florentia ha da sempre indirizzato i suoi sforzi comunicativi nel creare un forte legame con la comunità.

Con la firma ufficiale della sponsorizzazione si chiude un primo percorso di collaborazione che ha visto fin dalla prima partita di Serie A Femminile giocata al “Santa Lucia” del 15 settembre 2019, i vini del Consorzio inseriti nel “Mercato al Campo“, una proposta culinaria a chilometro zero unica al mondo offerta all’interno dello Stadio durante il match-day, proprio per la loro specificità territoriale, oltre che per la grande qualità del prodotto.

“Il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano ha firmato questo accordo di sponsorizzazione con la società di calcio femminile Florentia San Gimignano – dichiara la Presidente Irina Strozzi – per il progetto che questa nuova realtà vuole rappresentare per il nostro territorio e la nostra comunità, progetto che va al di là dell’aspetto sportivo e che si pone obiettivi che anche il nostro Consorzio persegue da molto tempo: diventare un punto di riferimento della struttura sociale ed economica della città, essere uno strumento di promozione e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e artistico di San Gimignano.”

“E’ un accordo che si basa quindi su una profonda e sostanziale sinergia di intenti – prosegue la Presidente – ma anche di valori e rapporti etici tra il genere ‘femminile’ e il mondo ‘maschile’: da una parte abbiamo una squadra composta da donne nello sport fino ad oggi vissuto come il più maschile di tutti, il calcio. Dall’altra un Consorzio vinicolo, anche questo rappresentante per eccellenza del mondo maschile, che da più di dieci anni ha eletto una donna alla Presidenza, prima Letizia Cesani, che lo è stata ininterrottamente dal 2009 al giugno 2019, oggi la sottoscritta.”

“Senza dimenticare – conclude la Strozzi – che la stessa Vernaccia di San Gimignano è l’unica docg bianca toscana ed è l’unico vino declinato al femminile in una terra di importanti vini rossi, tutti al maschile. In sintesi, questo è un progetto che si basa sulla condivisioni di valori e che come obiettivo ha la promozione degli stessi”.

Lorenzo Giudici, consigliere di amministrazione della Florentia San Gimignano, illustra così la partnership: “Lo sforzo che i Club femminili hanno davanti è impegnativo. Lo ha ribadito proprio in questi giorni il vicepresidente UEFA Michele Uva: ‘il calcio femminile deve saper crescere con le proprie gambe e con le proprie forze, non rimanere in piedi solo grazie ai Club maschili’.

“La sfida dunque è inaugurare modelli di gestione che garantiscano sostenibilità ai crescenti investimenti necessari allo sviluppo. La scelta che abbiamo fatto spostandoci a San Gimignano partiva da questa scommessa: è possibile creare un percorso virtuoso solo se si riesce a fondare la sostenibilità del progetto sportivo su uno straordinario radicamento sul territorio.”

“Coinvolgere la cittadinanza nella vita del Club – prosegue Giudici – rispondere ai bisogni della popolazione legati allo sport, alla solidarietà e all’educazione; collaborare alla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e naturalistico; sostenere le associazioni e le imprese locali sono alcune dimensioni del radicamento sul territorio. In quest’ottica, stringere un legame con il Consorzio della Vernaccia di San Gimignano per noi è stata una priorità.”

“Adesso ci troviamo in una situazione privilegiata, in quanto abbiamo un partner che in agenda ha gli stessi nostri obiettivi: la tenuta del tessuto economico locale; la vocazione internazionale del nostro territorio; l’investimento nella qualità e nell’autenticità come leva competitiva.

“Il Consorzio è stato anche il primo partner che abbiamo contattato per il progetto del “Mercato al Campo”. Quando la Florentia gioca in casa i tifosi e le tifose allo stadio di Santa Lucia trovano un’offerta eno-gastronomica molto diversa da quella che abitualmente troviamo negli stadi. Al posto dei fast-food e degli snack, ci sono degli spazi in cui mangiare insieme alimenti tipici del territorio: uno stadio a km zero!”

“Lo sport ha la responsabilità di orientare verso scelte alimentari corrette e sicure – ribadisce Giudici – nel rispetto della stagionalità, garantendo l’identità, l’origine e la tracciabilità di tutta la filiera dal campo alla tavola. Educare al consumo di prodotti locali è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione. Lo stadio deve diventare non solo un luogo di passione, ma anche un contenitore di momenti di educazione, socializzazione, cultura, solidarietà e consumo responsabile. Il Consorzio vuole investire con noi in queste istanze”.

Qualità, identità, appartenenza al territorio, questi sono i punti in comune su cui verterà la collaborazione tra le due realtà, così lontane nella forma, così vicine nella sostanza e nei valori esplicitati. Una sinergia unica nel suo genere che sarà un valore aggiunto per entrambe le realtà.

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