Categorie
news news ed eventi

Fivi incontra Lollobrigida su semplificazione burocratica e futuro vino italiano

Fivi incontra il Ministro Lollobrigida su semplificazione burocratica e futuro vino italiano. II Conferenza FAO sulle prospettive globali delle Indicazioni Geografiche
Un incontro strategico per il futuro del mosaico della viticoltura italiana. Nella giornata di ieri, una delegazione della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi), rappresentata dalla presidente Rita Babini e dal membro dell’ufficio di presidenza Ludovico Botti, ha tenuto un incontro con il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Il meeting, avvenuto a Roma, è stato l’occasione per ribadire il ruolo fondamentale dei vignaioli indipendenti all’interno del panorama vitivinicolo nazionale. Realtà produttive di medie e piccole dimensioni, le aziende aderenti a Fivi rappresentano un modello di produzione artigianale e territoriale, occupandosi in maniera diretta di tutte le fasi del processo. Dalla cura della vigna alla vinificazione, fino alla commercializzazione dei propri vini.

LE PRIORITÀ DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI

Durante l’incontro, la Presidente Babini ha messo in evidenza alcune criticità che oggi gravano sulle aziende indipendenti, sottolineando come sia indispensabile un intervento mirato per garantire la sostenibilità economica e burocratica di queste realtà. Tra i temi affrontati, la necessità di una semplificazione degli adempimenti amministrativi, un nodo che spesso ostacola il lavoro quotidiano dei vignaioli, sottraendo tempo e risorse alla produzione. Un altro punto fondamentale della discussione ha riguardato l’accesso alle misure dell’Ocm Vino (Organizzazione Comune del Mercato del Vino), che per le piccole aziende rappresenta un’opportunità spesso difficile da cogliere a causa della complessità delle procedure di richiesta e gestione dei fondi.

FIVI, DIALOGO APERTO CON IL MINISTRO

Non meno importante il tema della rappresentatività nella filiera vitivinicola. I vignaioli indipendenti chiedono maggiore spazio nei tavoli decisionali, affinché la loro voce possa avere un peso maggiore nelle scelte strategiche per il comparto vitivinicolo italiano. «La disponibilità del Ministro Lollobrigida ad ascoltarci – ha dichiarato la Presidente Babini al termine dell’incontro – è un segnale positivo per il nostro settore. Il comparto vitivinicolo sta attraversando una fase di profonda trasformazione e per affrontare le sfide del futuro è necessario che tutti gli attori della filiera collaborino attivamente, nessuno escluso».

IL MASAF E LE INDICAZIONI GEOGRAFICHE

Sempre ieri a Roma la II Conferenza FAO sulle prospettive globali delle Indicazioni Geografiche (IG). Un appuntamento internazionale che ha riunito oltre 350 partecipanti da 52 Paesi. Al centro del dibattito, il tema “Innovazione per la sostenibilità”, l’obiettivo è rafforzare la cooperazione tra ricerca, istituzioni e imprese per valorizzare le IG – comprese quelle del vino – come «strumento di sviluppo sostenibile e tutela delle tradizioni agroalimentari».

L’evento, co-organizzato dalla Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) e dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ha offerto una piattaforma di confronto tra accademici, operatori della filiera e rappresentanti istituzionali, in linea con le priorità discusse durante il vertice dei Ministri dell’Agricoltura del G7 nel settembre 2024.

L’Italia è leader mondiale grazie ad oltre 890 filiere a Indicazione Geografica, con un sistema che genera oltre 20 miliardi di euro di valore e rappresenta il 21% del totale europeo. Un modello di successo riconosciuto a livello globale che garantisce qualità, sicurezza alimentare e crescita economica. L’impegno del Ministero continua con azioni concrete: finanziamenti dedicati alla promozione, contrasto al falso Made in Italy e accordi internazionali per proteggere le eccellenze agroalimentari.

Categorie
news news ed eventi

Rita Babini nuova presidente Fivi. I vignaioli eletti al Consiglio direttivo 2025-2028


Con 516 voti alle elezioni del nuovo consiglio direttivo, Rita Babini è la nuova presidente Fivi. La vignaiola dell’Emilia Romagna si appresta a guidare per il triennio 2025-2028 la Federazione italiana vignaioli indipendenti. Succederà a Lorenzo Cesconi, protagonista del peggior triennio di Fivi dalla fondazione, tra dimissioni e casi che hanno scosso profondamente la Federazione. Rita Babini nuova presidente Fivi, dunque. Ufficiale e pressoché scontato, visto l’esito delle elezioni Fivi tenutesi oggi a Imola, il cui scrutinio è terminato pochi minuti fa. Ecco di seguito gli eletti al nuovo consiglio direttivo 2025-2028 e i voti ricevuti.

VIGNAIOLI INDIPENDENTI: IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO FIVI 2025-2028

  • BABINI Rita, Vignaiola in Emilia Romagna: 516 voti
  • PIZZAMIGLIO Stefano, Vignaiolo in Emilia Romagna: 420 voti
  • MONTI Pietro, Vignaiolo in Piemonte: 413 voti
  • BALTER Clementina, Vignaiola in Trentino: 386 voti
  • RADICI Valeria, Vignaiola in Lombardia: 328 voti
  • PIEROPAN Andrea, Vignaiolo in Veneto: 316 voti
  • STARRABBA Alessandro, Vignaiolo nelle Marche: 271 voti
  • BOTTI Ludovico Maria, Vignaiolo nel Lazio: 269 voti
  • FAVARO Camillo, Vignaiolo in Piemonte 264
  • PAVESE Ninive, Vignaiola in Valle d’Aosta: 259 voti
  • MAZZONE Francesco, Vignaiolo in Puglia: 254 voti
  • PASCON BELLESE Désirée, Vignaiola in Veneto: 251 voti
  • VAJA Stefan, Vignaiolo in Alto Adige / Südtirol: 244 voti
  • DE BEAUMONT Fabio, Vignaiolo in Campania: 217 voti
  • PUPILLO Carmela, Vignaiola in Sicilia: 194 voti

FIVI, GLI ESCLUSI DAL CONSIGLIO DIRETTIVO 2025-2028

  • MORINO Gianluca, Vignaiolo in Piemonte: 171 voti
  • EDERLE Giovanni Mattia, Vignaiolo in Veneto: 160 voti
  • AIMASSO Luca, Vignaiolo in Piemonte: 82 voti
  • PACELLI Laura, Vignaiola in Calabria: 68 voti
  • CIANCICO Ettore, Vignaiolo in Toscana: 67 voti

RITA BABINI NUOVA PRESIDENTE FIVI: LE PRIME DICHIARAZIONI

«L’ambizione dei nostri obiettivi principali è alta – sono le prime parole di Rita Babini da nuova presidente Fivi – siano questi il riconoscimento della figura giuridica del vignaiolo, la rappresentatività nei consorzi di tutela o la semplificazione ed unificazione dei controlli; a questi obiettivi di carattere nazionale si uniscono sfide talvolta ancora maggiori a livello europeo, che ci vedono già coinvolti oggi e che cresceranno ulteriormente nei prossimi anni. Vogliamo poter vivere dignitosamente del nostro lavoro e garantire che il nostro “mestiere” esista ancora domani».

«Per arrivare a ciò – conclude Rita Babini – occorre una grande perseveranza nell’operato di Fivi, e sono certa che le Vignaiole e i Vignaioli eletti in Consiglio sapranno garantirla con l’impegno e la passione che ha sempre contraddistinto la nostra associazione». I prossimi appuntamenti “marchiati Fivi? Dal 6 al 9 aprile la tradizionale collettiva al padiglione 8 di Vinitaly. A seguire, il 10 maggio, decine di eventi territoriali nella cornice del “Sabato del Vignaiolo”. Infine, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2025, in programma dal 15 al 17 Novembre 2025 a BolognaFiere.

Categorie
eventi news news ed eventi

Mercato Fivi Piacenza: cinque degustazioni raccontano il mondo dei vignaioli

Sta arrivando negli spazi di Piacenza Expo, in programma da sabato 23 a lunedì 25 novembre 2019, la nona edizione del Mercato dei Vignaioli Indipendenti FIVI. Per capire meglio chi sono e come lavorano i Vignaioli che aderiscono alla FIVI verranno proposti anche quest’anno alcuni momenti di approfondimento con cinque degustazioni dedicate a diversi territori di cinque regioni italiane: Sicilia, Piemonte, Toscana, Puglia ed Emilia Romagna. Questo il link per prenotarsi: https://www.mercatodeivini.it/prevendita/.

Sabato 23 novembre alle ore 14.00 Vittorio Adriano – Vignaiolo in Piemonte, condurrà Le DOC della Sicilia. Tour enologico dell’Isola. In un ideale viaggio tra sei delle nove province siciliane parlerà di un territorio variegato e pieno di sfaccettature attraverso i vini di sette vignaioli indipendenti, spaziando dai bianchi ai rossi ai passiti.

Sempre sabato 23 alle ore 17.00, Bruno De Conciliis – Vignaiolo in Campania e Alessandro Dettori – Vignaiolo in Sardegna condurranno i presenti in Toscana, per una Verticale di Tenuta di Valgiano, dal 2002 al 2015, per parlare della rinascita vinicola di un territorio, la Lucchesia, e dell’importanza della terra e del rispetto verso la natura che ci circonda.

Domenica 24 novembre 2019 alle ore 14.00 Ën faoda al montagne: vitigni e vini dalle falde dell’altro Piemonte. Walter Massa – Vignaiolo in Piemonte accompagnerà i presenti in un percorso attraverso un Piemonte enoico meno conosciuto ma di grande interesse, raccontato assaggiando i vini di quattro vignaioli indipendenti.

Alle 17.00 Saverio Petrilli – Vignaiolo in Toscana e Cataldo Calabretta – Vignaiolo in Calabria, introdotti da Gaetano Morella – Vignaiolo in Puglia, racconteranno Le Puglie e i suoi Vitigni, alla scoperta degli autoctoni di una terra generosa e articolata attraverso i vini di sei diversi vignaioli.

Lunedì 25 novembre 2019 alle ore 13.30 saranno Mario Pojer – Vignaiolo in Trentino e Rita Babini – Vignaiola in Romagna a guidare il dolce viaggio nella Malvasia Passita dei Colli Piacentini, uno dei vini simbolo del territorio che ospita il Mercato, attraverso una verticale che risalirà fino al 2008.

PROGRAMMA COMPLETO:

Sabato 23 novembre 2019

ore 14.00
Le DOC della Sicilia. Tour enologico della Sicilia
Conduce: Vittorio Adriano – Vignaiolo in Piemonte
Vini in degustazione:
Gaspare di Prima Villamaura 2013 Syrah Sicilia AG
Spadafora Siriki bianco 2015 IGT Terre siciliane PA
Antonio Gabriele Bagghiu 2017 Passito di Pantelleria AG
Tenuta delle Ferle Cerasuolo di Vittoria 2016 RG
Fenech Malvasia delle Lipari passito DOC 2018 Bio ME
Terra di Costantino deAetna 2017 Etna Rosso CT
Cantina Ramaddini Patrono 2015 Riserva Noto Nero d’Avola SR

ore 17.00
L’importanza della Terra. Verticale di Tenuta di Valgiano
Conducono: Bruno de Conciliis – Vignaiolo in Campania e Alessandro Dettori – Vignaiolo in Sardegna
Vini in degustazione:
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2015
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2014
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2010
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2009
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2003
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2002

Domenica 24 novembre 2019

ore 14.00
Ën faoda al montagne: vitigni e vini dalle falde dell’altro Piemonte
Conduce: Walter Massa – Vignaiolo in Piemonte
Vini in degustazione:
AE rosè metodo classico pas dosè s.a. da uve Avanà, La Chimera
Vino Rosato Sinespina, da Neretta Cuneese e altri, 2018, Cascina Melognis
Erbaluce di Caluso DOCG Le Chiusure 2018, da uve Erbaluce 100%, Benito Favaro
Vino rosso CARCAJRUN da uve Gamay 100%, s.a., La Chimera.
Colline Novaresi DOC Vespolina “Ledi” 2018, da uve Vespolina 100% , Barbaglia
Colline Saluzzesi DOC Rosso Ardy 2017 da uve Barbera (70%) e Chatus (30%), Cascina Melognis
Vino Rosso Ros 2017, da uve Nebbiolo 100%, 2015, Benito Favaro.
Boca DOC 2015, da uve Nebbiolo (80%) e Vespolina (20%), Barbaglia.

ore 17.00
Le Puglie e i suoi Vitigni
Conducono: Saverio Petrilli – Vignaiolo in Toscana e Cataldo Calabretta – Vignaiolo in Calabria. Introduce: Gaetano Morella – Vignaiolo in Puglia
Vini in degustazione:
Rosati
Ghirigori 2018 Igp Puglia Rosato Tenute Patruno Perniola
Massaro Rosa 2018 Negroamaro Igp Salento Rosato Messeria L’Astore
Dandy 2018 Nero di Troia Igp Murgia Rosato Az. Ag. Mazzone
Rossi
Primitivo di Manduria doc 2017 Cantina Nistri
Negroamaro Igp Salento Aulì 2015 Masseria Masciullo
Il Sale della Terra 2015 Nero di Troia Igp Puglia Antica Enotria

Lunedì 25 novembre 2019

ore 13.30
La Malvasia Passita dei Colli Piacentini
Conducono: Mario Pojer – Vignaiolo in Trentino e Rita Babini – Vignaiola in Romagna
Vini in degustazione:
Loschi – L’Arte Contadina 2016
Valla – Boccadoro 2015/2016
Terzoni – Sensazioni d’inverno 2014
Lusenti – Il Piriolo 2012
Tollara – L’Angelico 2011
La Stoppa – Vigna del Volta 2010
La Tosa – L’Ora Felice 2009
Barattieri – Vin Santo di Albarola 2008

Categorie
news ed eventi

Romagna Doc: Fivi dice no al nuovo spumante bianco e rosé

“Più tutela del territorio e delle tradizioni e meno desiderio di inseguire le mode”. È questo che chiedono le aziende aderenti alla delegazione FIVI della Romagna, che hanno scritto all’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna per esprimere le proprie perplessità sulla proposta di introdurre le tipologie Romagna DOC Spumante bianco e Romagna DOC Spumante Rosé nel disciplinare della DOC.

Secondo FIVI Romagna il panorama delle DOC regionali è infatti già troppo ampio, e le recenti esperienze in altre zone hanno dimostrato come il proliferare di nuove denominazioni non aiuti in alcun modo il consumatore, ma crei piuttosto confusione e faccia nascere dubbi sulla valenza di queste stesse istituzioni.

Inoltre i disciplinari delle DOC sono nati per tutelare il patrimonio ampelografico regionale e per salvaguardare il modo di fare vino di quel territorio. La proposta di modifica sembra essere invece in questo caso un tentativo di inseguire le mode di tendenza, quasi a voler ridurre il disciplinare a mero strumento di marketing.

“Probabilmente la moda delle bollicine ha fatto gola ai grandi imbottigliatori della nostra regione – sottolinea Rita Babini, delegata di FIVI Romagna – che sperano di sfruttare il momento d’oro del Prosecco e di creare facili profitti. A nostro avviso invece questa proposta denota solo l’incapacità di dare valore alle produzioni storiche regionali, quali trebbiano, albana e sangiovese”.

“A nostro avviso – prosegue Babini – avrebbe maggior senso considerare eventuali modifiche in seno alla DOC Trebbiano, dove sono già presenti le versioni Spumante e Frizzante, valorizzando un vitigno che risulta senza dubbio vocato a questi metodi di vinificazione”.

La questione fa emergere ancora una volta il problema del voto nei Consorzi per cui la FIVI chiede da lungo tempo che si proceda ad una modifica. La richiesta è di rivedere il meccanismo di attribuzione dei voti all’interno dei Consorzi di Tutela, in modo da dare più spazio ai Vignaioli, evitando il dominio delle cooperative di primo e secondo grado nei Consorzi più importanti.

Exit mobile version