ROMA – Al ristorante, in Germania, si beve meno vino italiano di fascia alta ma si spende di più rispetto al passato. A dirlo è lo studio “Tendenze e prospettive per i fine wines italiani presso la ristorazione tedesca”, commissionato dall’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi all’Osservatorio Wine Monitor di Nomisma e presentato oggi a Roma nella sede dell’Associazione stampa estera (scaricabile integralmente qui). Sotto la lente, 200 ristoranti (di cui il 78% di fascia medio-alta) segnalati dalle principali guide di settore e un campione di 1000 consumatori che normalmente bevono vino fuori…
Vai all'articoloTag: ristorazione
Vini naturali in carta? Prima formiamo i ristoratori
Nasce a Marghera (VE) il primo corso per professionisti della ristorazione dedicato ai soli vini naturali. Meteri, azienda di distribuzione specializzata nei vini di terroir, presenta un percorso formativo tenuto da tre docenti d’eccezione: Paolo Vizzari, critico e narratore enogastronomico, Andrea Lorenzon, titolare del Ristorante Covino (Venezia), Matteo Bressan, sommelier del ristorante La Peca (Lonigo). Le lezioni, dalle 9.30 alle 18.30, inizieranno il 15 ottobre 2018 e continueranno per quattro lunedì all’auditorio di via Banchina dell’azoto a Marghera. In degustazione ci saranno sessanta etichette, tutte scelte da Meteri, che da anni si occupa della selezione e distribuzione di vini naturali.…
Vai all'articoloAcqua Fonte Margherita, nuova bottiglia per l’alta ristorazione
La prossima sfida dell’acqua Fonte Margherita è l’alta ristorazione. E lo fa con una nuova bottiglia di design che nelle forme ricorda le bottiglie di latta che – tra gli anni ‘50 e ‘70 – erano utilizzate dalle famiglie per andare a prendere il latte nei negozi alimentari. Un omaggio alla tradizione del vuoto a rendere che l’azienda ha sempre portato avanti nel suo stabilimento di acqua e oggi, per la prima volta, anche nel mondo della ristorazione. Il più antico impianto d’imbottigliamento del Veneto – la fonte risale al 1845 –…
Vai all'articoloSette chef del Sud Italia a Radici 2018
Non solo vino a Radici del Sud. Lunedì 11 giugno, al Castello di Sannicandro di Bari, i protagonisti saranno 7 chef del sud Italia, con i loro piatti pensati sul tema “Più Salute e recupero”. L’appuntamento è dalle ore 21, all’interno della corte del maniero. Qui, i visitatori troveranno i banchi di assaggio di tutti i 300 vini in concorso e di 20 etichette di olio di tutti i produttori presenti. Vini che risulteranno ancor più valorizzati dai maestri di cucina (prenotazioni https://goo.gl/9cttyx). Giacomo Racanelli di Aromi Bistrot a Sannicandro di Bari (BA) proporrà Arancino con sivoni e ragu…
Vai all'articoloTramin, nuova missione: il Gewürztraminer deve sfidare il tempo
TERMENO – Proporre il Gewurztraminer come vino di prospettiva. Di lungo affinamento. Come fosse una Vernaccia o un Gavi, per citare altri bianchi noti per la loro positiva evoluzione in bottiglia. Questa la missione che si prefigge da qualche anno Tramin, cooperativa fondata nel 1898 dal parroco Christian Schrott, che oggi raccoglie 290 viticoltori altoatesini. Un’idea rivoluzionaria, che sta iniziando a condizionare le scelte d’abbinamento di alcuni attenti sommelier, nell’alta ristorazione. Ma l’obiettivo è più che altro “culturale”. E potrebbe generare un nuovo approccio al vitigno (collaterale, non certo alternativo)…
Vai all'articoloVigilanza vini: accordo Consorzio Cerasuolo di Vittoria Docg, Vittoria Doc e Icqrf
VITTORIA – È stato siglato ieri l’accordo di collaborazione tra il Consorzio di Tutela dei Vini Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc e l’Ispettorato centrale tutela qualità e repressione frodi Sicilia per l’espletamento delle attività di vigilanza e salvaguardia dei vini Cerasuolo di Vittoria e Vittoria. A firmare l’accordo per il Consorzio il presidente Massimo Maggio. Giacomo Gagliano per l’ICQRF Sicilia, nel suo ruolo di direttore. I CONTROLLI Il programma di vigilanza prevede delle verifiche sui vini imbottigliati e già in vendita nella Gdo (Grande distribuzione organizzata) nell’Horeca (hotel, ristorazione ed enoteche) e attraverso…
Vai all'articoloTrentodoc – Terre di Cosenza, gemellaggio di vino tra le due aree vinicole
Un gemellaggio concepito con l’obiettivo di promuovere il territorio a partire dalle sue eccellenze enogastronomiche: un percorso alternativo di vini e sapori che attraversa l’Italia da Nord a Sud per raccontare prospettive, gusti, tradizioni e luoghi lontani. “Terre di Cosenza. Percorsi alternativi: alla scoperta dei mille volti della Calabria”, questo il titolo dell’evento che, fino a ieri sera, ha accompagnato gli ospiti di Palazzo Roccabruna, a Trento, alla scoperta di prodotti e produttori di una terra che vanta ricchezze naturalistiche ed agroalimentari uniche nel loro genere: la Calabria. L’evento è…
Vai all'articoloLa Gdo conquista Tognazzi: “Antani”, “Come se Fosse” e “Tapioco” da Simply Market. Supercazzola all’Horeca?
Galeotta fu quella serata di degustazione a Milano, il 12 novembre dello scorso anno. Sbarco ufficiale nel capoluogo lombardo per i vini di Gianmarco Tognazzi e della sua cantina La Tognazza Amata. Tra i soliti flash dei fotografi, un colpo di fulmine colpisce l’attore, neo vignaiolo nella sua Velletri: quello per la Gdo. Il più improbabile. Una sbandata divenuta ormai una storia seria. Mica roba di una sola sera. Un golpe alla coerenza del braccio destro di Tognazzi, Alessandro Capria, intervistato in quell’occasione da vinialsuper: “No assoluto ai supermercati –…
Vai all'articoloFive Roses, il rosato della pace tra Gdo e Horeca. Tutto pronto per il Club
Il vino simbolo dei rosati pugliesi e italiani. Un’azienda nell’azienda. Un brand nel brand, tanto da ispirare la creazione di veri e propri “Club” di appassionati, progetto ormai in dirittura d’arrivo. Five Roses, il rosato da uve Negroamaro e Malvasia Nera della Leone de Castris, è un vero e proprio case history. E non solo per il successo di un’etichetta divenuta un marchio di fabbrica per la cantina di Salice Salentino. Il rosato della Leone de Castris, prodotto ininterrottamente dal 1943, offre l’immagine di una perfetta gestione aziendale del rapporto Gdo-Horeca.…
Vai all'articoloI vini della supercazzola conquistano Milano. Tognazzi vignaiolo: “Siamo rock e irriverenti”
Sembra di viverle di persona, quelle scene. Da testimoni oculari. Seduti a quello stesso tavolo, negli anni Settanta. E’ l’ora di cena, in casa Tognazzi. Papà Ugo versa un dito di rosso nel bicchiere di un giovanissimo Gianmarco. Lo invita a bere. E gli insegna così, mentre lui strabuzza gli occhi per quel sapore nuovo, che quel nettare “arriva dalla terra”. Al pari dell’insalata. E dell’olio degli ulivi. “Tutto ciò che può darci la terra dobbiamo produrlo in famiglia”. Parole che lasciano il segno. Come una profezia. Il vino de La…
Vai all'articoloZymè, da Harlequin ai classici della Valpolicella: il vino secondo Celestino Gaspari
Entri a Zymè. E le lancette dell’orologio sembrano impazzire. I vini che hanno fatto la storia della Valpolicella classica, ben ordinati nelle teche di vetro. Tutt’attorno, un contesto architettonico moderno. Al limite del futuristico. E’ il rendez vous della memoria col progresso. Dell’uomo, con la natura. Una scommessa piazzata quasi 15 anni fa da Celestino Gaspari, sul tavolo da gioco della Valpolicella classica. Oggi, Zymè rappresenta una delle migliori espressioni (di sempre) del vino veneto. Di certo la più eclettica. Un magnifico esemplare di husky precede Gaspari di qualche gradino, al piano…
Vai all'articoloTutte le “piazze” del Buttafuoco storico: da Canneto pavese alla conquista di Esselunga
Il figliol prodigo dell’Oltrepò pavese. Il Davide oltrepadano. Da sempre contrapposto, per stile e filosofia, al gigante Golia, che dalle parti di Pavia prende il nome di Bonarda. E’ il Buttafuoco storico, vino rosso da invecchiamento dell’Oltrepò Pavese. Una produzione limitata che, secondo gli ultimi dati, si assesta sulle 65 mila bottiglie. Numero che sale a 360 mila considerando l’intera Doc, che comprende un 25% di vino frizzante. Nulla a che vedere, insomma, con i 20 milioni di bottiglie di Bonarda che ogni anno escono dalle cantine pavesi. Ma per il…
Vai all'articoloUnione italiana vini a Poderi del Nespoli, Zonin: “La qualità non basta più per competere”
“Dobbiamo fare più sistema con tutti i soggetti del territorio: aziende, ristoranti, enoteche, sommelier, distribuzione organizzata, per condividere e promuovere un processo culturale univoco che premi sia il mondo del vino sia i consumatori. Il consumo di vino al ristorante nei prossimi due anni è stimato possa crescere di oltre 8% con una predilezione verso i vini locali o regionali (94,5% degli intervistati), a suffragare il concetto dell’importanza del territorio, e con una forte tendenza a consumare vini al bicchiere (94% degli intervistati), indice del fatto che la modalità di…
Vai all'articoloGdo e Horeca, nemici per la pelle nel nome del vino?
Oggi vi racconto una storia, purtroppo vera. Stavo imboccando l’Autostrada, ieri mattina, dirigendomi da Milano verso il Piemonte. “Caro Bortone…”. E’ l’incipit, falsamente cordiale, di un messaggio ricevuto su Facebook da un operatore Horeca, conosciuto nei mesi scorsi in occasione di una manifestazione organizzata in un hotel milanese dall’associazione Go Wine. “Quando pubblico (su Facebook, ndr) recensioni o fotografie di vini presso i miei clienti è pacifico che sono io che li propongo e loro ce l’hanno in carta. Ho clienti e produttori che, oltre al sottoscritto e al suo…
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