Sarebbe bello trovarlo in qualche batteria di Timorasso, per confonderlo (ovviamente alla cieca) in particolar modo con quelli della sottozona della Val Borbera. Fatto sta che l’Oltrepò pavese Doc Riesling 2017 della cantina Rebollini Viticoltori dal 1968 è una vera sorpresa nel panorama oltrepadano dei vini di qualità.
LA DEGUSTAZIONE
Nel calice, questo Riesling si presenta di un bellissimo giallo paglierino con riflessi dorati. Un naso immediato quello che lo contraddistingue, complesso e articolato. Si passa dai sentori di ginestra e fiori d’arancio alle note mentolate, quasi talcate. Il tutto su un sottofondo spiccatamente minerale, gessoso.
Non finisce qui. Con qualche giro di giostra nel calice, il nettare guadagna altri sentori. Si vira sulla frutta, tra l’esotico, la pesca e la mela selvatica, tendente al maturo. Ma anche su ben più preziosi e rari risvolti erbacei, di radice di liquirizia e fieno bagnato.
Al palato una perfetta corrispondenza. A convincere è lo straordinario equilibrio tra note fruttate, mineralità e freschezza, che chiude un sorso consistente, gustoso, goloso. Polposo e al contempo verticale. Una interpretazione davvero unica di quel grande vitigno che è il Riesling Renano, in un’areale come l’Oltrepò pavese dove non sempre viene così valorizzato.
Per l’abbinamento con la cucina, il Riesling 2017 di Rebollini offre un ampio parterre di occasioni. Si va dagli antipasti a base di salumi ai primi, come una vellutata di porri o asparagi, passando per piatti più raffinati e ricercati, a base di pesce. Un vino che non disdegna certo, proprio per le sue caratteristiche, anche la carne bianca.
LA VINIFICAZIONE
Il Riesling 2017 di Rebolini è ottenuto da vigneti di proprietà dell’azienda nel Comune di Borgoratto Mormorolo (PV), dove sorge la cantina, esattamente in località Sbercia. Terreni ricchi di calcare, ideali per il Renano. Dopo la raccolta, effettuata a mano in cassetta, il mosto sosta a contatto con le bucce per qualche ora.
Viene poi fatto fermentare a temperatura controllata, molto lentamente, per un periodo compreso tra i 15 e i 20 giorni. L’affinamento avviene in vasche di acciaio sulle fecce nobili. Successivamente viene effettuata una leggera filtrazione. Il nettare viene imbottigliato nel mese di marzo o aprile, in attesa della commercializzazione.
L’azienda Agricola Rebollini può contare su una superficie complessiva di circa 33 ettari, situati nella frazione Mairano del Comune di Casteggio, Calvignano, Borgo Priolo e Borgoratto. La cantina è oggi guidata da Gabriele Rebollini, che ha introdotto negli anni numerosi accorgimenti tecnologici per migliorare il livello qualitativo della produzione.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.