A caccia dei migliori Müller Thurgau? Una risposta arriva dalla 18° edizione del Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau 2021. Svelati venerdì 30 luglio i risultati. Nel medagliere, 11 cantine trentine, 3 altoatesine, una valdostana e 2 tedesche. In particolare, 14 sono etichette della vendemmia 2020, due del 2019 e una del 2018.
I VINI PREMIATI
Vigneti delle Dolomiti Igt Müller Thurgau 2020, Azienda Agricola Francesco Moser
Vigneti delle Dolomiti Igt Müller Thurgau 2019 “Palai”, Pojer e Sandri
«Si ripete il grande risultato del 2018 – commenta Renzo Folgheraiter, presidente del Comitato Mostra Valle di Cembra – anno in cui avevamo premiato solo Medaglie d’Oro. Una riprova dell’elevato standard qualitativo delle produzioni in gara.
«Anche quest’anno, tra l’altro – aggiunge Folgheraiter – avrebbero meritato la medaglia diverse altre cantine. Ma per regolamento il numero di premiati non può superare il 30% delle etichette partecipanti».
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Si è svolta ieri sera, venerdì 16 ottobre, la premiazione della 17° edizione Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, in concomitanza con la 33° edizione della rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra con il supporto di Trentino Marketing, il sostegno di Consorzio Vini del Trentino e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest.
Dei 60 vini in gara, di cui 51 italiani provenienti da Trentino e Alto Adige e 9 stranieri provenienti da Germania e Ungheria, ben 18 hanno ottenuto la Medaglia d’Oro grazie ad un punteggio superiore agli 86,4 punti, segno della grande qualità delle etichette in concorso. Dei 18 “best”, 12 sono produzioni 2019, 5 sono del 2018 e 1 del 2017, a conferma delle potenzialità della varietà.
Una eccezionalità che avevamo registrato solo nel 2018 – ha commentato Renzo Folgheraiter, Presidente del Comitato Mostra Valle di Cembra – che attesta gli elevati standard qualitativi dei vini in concorso. In realtà avrebbero meritato la medaglia molte più etichette ma per regolamento il numero di premiati non può superare il 30% di quelli partecipanti”.
“Spiace non aver potuto svolgere la consueta degustazione dei vini vincitori – ha concluso Folgheraiter – ma possiamo già dirci soddisfatti di essere riusciti a superare le difficoltà del Covid e ad aver raccolto una risposta così importante dalle aziende ritengo premi il lavoro svolto negli ultimi anni”.
I punteggi sono stati assegnati da una commissione di qualità composta da 18 membri suddivisi in enologi, sommelier – in rappresentanza delle diverse associazioni – e giornalisti della stampa di settore, fra cui anche Winemag.it, attraverso degustazioni alla cieca e calcolando la media dei punteggi dopo aver eliminato i risultati più alto e più basso.
I punteggi ottenuti anche quest’anno da vini del 2018 e del 2017 sono sicuramente una conferma del lavoro svolto dalle cantine nel corso degli anni, ma rappresentano al contempo un interessante opportunità, visti i contraccolpi che ha subito il mercato negli ultimi mesi per via della situazione sanitaria, perché dimostrano come il Müller Thurgau degli areali più vocati siano in grado di esprimere un interessante potenziale di affinamento.
Dei 18 premiati con Medaglia d’Oro, 12 sono vini trentini: San Rocco Igt Vigneti delle Dolomiti Müller Thurgau 2019 di Azienda Agricola Casimiro, San Lorenz Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Bellaveder, Lavis Classici Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Cantina La Vis, Cortuta Doc Trentino Müller Thurgau 2018 di Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, Casata Monfort Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Cantine Monfort.
E ancora: Musivum Doc Trentino Superiore Cembra Müller Thurgau 2017 di Cantine Mezzacorona, Igt Vigneti delle Dolomiti Müller Thurgau 2019 di Cantine Simoni, Bottega Vinai Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Cavit, Vigna delle Forche Doc Trentino Müller Thurgau 2018 di Cembra cantina di montagna, Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Fondazione Mach; Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Gaierhof, Pietramontis Doc Trentino Superiore Valle di Cembra Müller Thurgau 2018 di Villa Corniole.
A questi si aggiungono 3 altoatesini, ovvero Doc Alto Adige Valle Isarco Müller Thurgau 2019 di Cantina Bolzano, Graun Doc Alto Adige Müller Thurgau 2018 di Cantina Kurtatsch, Doc Alto Adige Val Venosta 2019 di Castel Juval, e 3 tedeschi, Deutscher Qualitateswein Pfalz Rivaner Trocken Edeshelmer Ordensgut 2019 di Anselmann, Mardorfer Deutscher Müller Thurgau Trocken 2018 di Winzerverein Hagnau, Deutscher Qualitateswein Rivaner Trocken 2019 di KK-Weine.
Presenti alla cerimonia Mirko Bisesti, Assessore alla Cultura della Provincia di Trento, Michele Passerini, Vicesegretario generale della Camera di Commercio di Trento, Pietro Patton, Presidente del Consorzio Vini del Trentino, e Rosario Pilati, Presidente Comitato Tecnico Territoriale Colline Avisiane, Faedo, Valle di Cembra della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.
Nel corso degli interventi tutti hanno voluto ricordare l’importanza di un evento come questo organizzato in completa sicurezza proprio grazie alla caparbietà che contraddistingue le genti di montagna, la stessa che rende possibile la coltivazione sugli arditi pendii della Valle di Cembra.
È inoltre stato sottolineato come questo cambio necessario di formula, con le degustazioni a Palazzo Roccabruna di Trento anziché a Cembra, si sia rivelata una bella occasione per uscire fuori dai confini della valle e far conoscere il prodotto e quello che si nasconde dietro ad esso, come l’impegno di 800 ore lavoro per ettaro ed i problemi legati al mantenimento dei muretti a secco, patrimonio dell’umanità Unesco.
Difficoltà, che rendono però il paesaggio unico come dimostra la recente iscrizione della Valle nel Registro dei Paesaggi Storici Rurali d’Italia. I vini in concorso potranno essere degustati fino a sabato 17 ottobre nelle sale di Palazzo Roccabruna-Enoteca Provinciale del Trentino, messo a disposizione dalla Cciaa di Trento.
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Settecento chilometri di muretti a secco e un’identità precisa e unitaria, legata alla viticoltura eroica. Era solo questione di tempo per la Val di Cembra, che si è vista riconoscere ufficialmente il titolo di Paesaggio storico rurale d’Italia.
L’audit all’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale del Mipaaf, conclusosi positivamente sul finire dell’estate, sancisce di fatto l’inserimento della valle del Trentino nell’apposito registro nazionale.
Un percorso avviato nel 2015 in accordo tra realtà pubbliche e private della sponda sinistra dell’Adige, sotto l’egida del presidente del Comitato promotore, Damiano Zanotelli. Il dossier per la candidatura, finito nel 2019 nelle mani dell’ex ministro Gian Marco Centinaio, ha accolto il favore della subentrata titolare del dicastero, la ministra Teresa Bellanova.
Il riconoscimento a Paesaggio storico rurale d’Italia è tuttavia solo propedeutico al riconoscimento di “Patrimonio agricolo a rilevanza mondiale” (Ghias), la rete di siti dalla Fao di cui fanno già parte, in Italia, la “Fascia olivata Assisi-Spoleto” e, dal novembre 2018, le colline del Soave, in Veneto.
Proprio nel giorno in cui prendono il via le degustazioni della XVII edizione del Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, vitigno simbolo della valle, è grande la soddisfazione espressa da Renzo Folgheraiter (nella foto, sotto) neo presidente del Comitato Mostra Valle di Cembra.
“Questo riconoscimento – commenta a WineMag.it – ci consentirà di veicolare con maggiore forza le peculiarità del nostro territorio, vocato da sempre alla viticoltura eroica. L’associazione Vi.Va.Ce. si è data molto da fare per valorizzare il binomio muretti a secco e vino”.
“L’ufficialità dell’ingresso della Val di Cembra nel Registro dei Paesaggi storici rurali d’Italia – conclude Folgheraiter – non può che essere di ulteriore slancio per la promozione di una valle dalle grandissime potenzialità, grazie al particolare ed unico terroir in grado di regalare vini di grandissimo profilo”.
In particolare, la stesura del dossier è stata realizzata con il sostegno della Comunità della Valle di Cembra e i fondi Leader del Gal Trentino Centrale. L’Osservatorio del Mipaaf ha riconosciuto “l’integrità nel tempo dei vigneti terrazzati sostenuti da oltre settecento chilometri di muretti a secco della valle”, fotografati oggi e comparati con il materiale storico del 1954 e del 1860.
La celebrazione del titolo e la presentazione ufficiale al pubblico del dossier, prevista per sabato 17 ottobre a Cembra Lisignago, è stata rimandata a data da destinarsi, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19. Superata la fase critica, la Valle potrà tornare a concentrarsi sul risultato. Con un motivo in più per credere nello sviluppo ulteriore dell’enoturismo.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
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