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Cantine Aperte 2024: tutte le iniziative del Movimento Turismo del vino


Tante le iniziative in programma in diverse regioni italiane in vista di Cantine Aperte 2024., in calendario il 25 e 26 maggio. I programmi regionali di MTV – Movimento Tursimo del vino sono in aggiornamento, ma è già possibile conoscere alcuni appuntamenti nelle singole regioni italiane. «La cultura del vino e la passione per l’ospitalità sono da sempre i nostri pilastri – sottolinea Nicola D’Auria, presidente del Movimento Turismo del Vino – e la combinazione vincente che ci ha reso il brand di riferimento dell’enoturismo. E anche questa edizione di Cantine Aperte sarà una grande occasione per celebrare il meglio dell’enoturismo nazionale integrando la passione per il vino all’approfondimento della storia e delle tradizioni che sono dietro ogni produzione e tante attività naturalistiche, culturali e artistiche, organizzate con creatività dai produttori di ogni regione».

«Sempre più partecipazione e coinvolgimento – continua D’Auria – dimostrano l’impegno delle nostre cantine di offrire un’esperienza enoturistica più immersiva e sfaccettata, in linea con le esigenze, in continuo mutamento, dell’enoturista del terzo millennio. Non ci resta che invitare tutti gli appassionati alla scoperta delle realtà del vino del Bel Paese in due giornate imperdibili, per degustare le migliori etichette e vedere da vicino la passione per il vino e per l’ospitalità dei produttori del Movimento».

CANTINE APERTE 2024 IN BASILICATA, ABRUZZO, CALABRIA E CAMPANIA

Abruzzo: sono 52 le cantine abruzzesi che non vedono l’ora di accogliere il pubblico di enoturisti tra degustazioni e cene all’insegna della convivialità, immersi nella natura più incontaminata e nei suggestivi paesaggi della regione, con escursioni all’aria aperta, passeggiate tra i vigneti, musica e visite culturali. Scopri le attività in programma di ogni cantina su: bit.ly/3ydrBaP.

Basilicata: le 25 cantine sono pronte ad accogliere enoturisti ed appassionati, tra degustazioni, incontri con i produttori, pic-nic, passeggiate in vigna e molte altre attività, per vivere insieme il weekend più atteso dagli enoturisti di tutta Italia alla scoperta degli affascinanti paesaggi e sapori della Lucania. Tutti i programmi su: bit.ly/3K46SJf.

Calabria: 13 le cantine calabresi da scoprire in occasione di Cantine Aperte 2024 tra aperitivi, assaggi di piatti tipici, degustazioni al tramonto, musica, attività speciali alla scoperta del miele e passeggiate tra i filari in compagnia di un immancabile calice di vino per scoprire i vitigni e i territori enologici più interessanti della regione. Scopri tutte le attività regionali su: bit.ly/3UFfA5A.

Campania: 25 le cantine campane pronte per accoglierti tra i filari e per raccontare la loro storia, i loro vini  e il loro territorio attraverso degustazioni delle migliori etichette, escursioni a cavallo, passeggiate tra i vigneti, laboratori alla scoperta delle tradizioni e dei prodotti locali. Info e dettagli su: bit.ly/4au4WEz.

CANTINE APERTE 2024 IN EMILIA ROMAGNA, FVG E LAZIO

Emilia Romagna: le 31 cantine aprono le porte agli enoturisti per condividere momenti indimenticabili tra le vigne, degustazione i vini e i prodotti tipici della regione. Ma anche tante attività immersi nella natura, momenti divertimento, laboratori sensoriali e tante altre iniziative da scoprire su: https://bit.ly/44P9ioF.

Friuli- Venezia Giulia75 cantine che non vedono l’ora di accogliere con entusiasmo il popolo di enoturisti tra tour nei vigneti, degustazioni in abbinamento alle grandi ricette del territorio, laboratori di pittura e di giardinaggio, visite culturali e tante altre attività immersive, dalla scoperta del mondo delle api ai corsi di ceramica. Tutte le attività in programma in occasione di Cantine Aperte 2024 su: bit.ly/3WHBqYJ.

Lazio: 6 le cantine laziali che ti guideranno alla scoperta dei grandi vini della regione tra passeggiate nei vigneti e visite tra grotte e bottaie. Non mancheranno gli assaggi dei prodotti tipici dell’agricoltura locale accompagnati da un immancabile calice di vino, da degustare all’aria aperta scoprendo i paesaggi più suggestivi del Lazio. Tutti i programmi sui canali social regionali: bit.ly/3yo6wug.

CANTINE APERTE 2024 IN LOMBARDIA, MARCHE, MOLISE E PIEMONTE

Lombardia: è tutto pronto nelle 17 cantine lombarde per condividere un weekend insieme al popolo di enoturisti all’insegna delle degustazione dei grandi vini in abbinamento ai prodotti dell’orto e delle tipicità regionali. Ma anche tante attività ricreative per i più piccoli, pic-nic in vigna, percorsi in e-bike e tante altre attività immersive nei paesaggi più iconici della Lombardia. Tante iniziative tutte da scoprire su: bit.ly/44PqjyZ.

Marche: tante e per tutti i gusti le attività da vivere nelle 74 cantine marchigiane, lasciandosi guidare dai produttori tra botti e vigneti per scoprire tutti i grandi vini della regione in abbinamento ai tradizionali sapori del territorio. Ma anche iniziative per i più piccoli, tour tra i filari, musica e tanti momenti di relax e divertimento tutti da scoprire su: bit.ly/4bEjPW2.

MoliseAzienda Agricola Cianfagna e Cantina Principe Delle Baccanti sono felici di accogliere enoturisti e appassionati per raccontare la storia, il territorio e i vini identitari della regione attraverso la visita in cantina e la degustazione ma anche assaggi dei prodotti tipici tra pranzi e pic-nic in vigna, nonché attività culturali e visite nel museo della civiltà contadina. Il tutto per un’immersione a tutto tondo nei sapori e nei profumi dei vini del Molise in un weekend di festa e divertimento.  Scopri i programmi sui canali social regionali: bit.ly/3QL7Gqc.

Piemonte: nelle 29 cantine aderenti a Cantine Aperte 2024, un weekend all’insegna della tranquillità e del relax nella splendida cornice dei paesaggi piemontesi. Tra degustazioni di vini d’eccellenza e distillati, visite in barricaia, passeggiate sensoriali nel bosco, pic-nic tra i filari, mostre, cene e spettacoli musicali goditi i luoghi del vino del Piemonte con l’inconfondibile accoglienza dei produttori. Tutti i programmi su: bit.ly/3UPC9pi.

CANTINE APERTE 2024 IN PUGLIA, SARDEGNA, SICILIA E TOSCANA

Puglia: le 32 cantine pugliesi sono pronte ad accoglierti in due giornate ricche di degustazioni, pic nic in vigna, aperitivi al tramonto e gli immancabili incontri con i produttori, per un weekend all’insegna del buon vino e del buon cibo, immersi nei magnifici paesaggi della Puglia, dall’entroterra alla costa. Per scoprire tutte le cantine vai sulle pagine social: bit.ly/3UZoOuK.

Sardegna: sono 14 le cantine sarde pronte a regalarti un weekend all’insegna del vino di qualità e della scoperta dei paesaggi e delle destinazioni più suggestive della Sardegna. Degustazioni accompagnate dal racconto dei produttori, laboratori per scoprire le produzioni artigianali e tradizionali e tante altre attività dall’entroterra alla costa alla scoperta di tutte le bellezze dell’isola. Per conoscere tutti i programmi delle cantine vai subit.ly/3V83CTt.

Sicilia: sono 25 le cantine della Sicilia che accompagneranno il pubblico di enoturisti alla scoperta delle grandi eccellenze enologiche dalla costa ionica alla costa tirrenica dell’isola.Tra una degustazione e un po’ di relax immersi nella natura, una visita in cantina e una passeggiata in riva al mare, goditi un weekend memorabile alla scoperta dei vini e delle produzioni tradizionali siciliane. Scopri i programmi su: bit.ly/3wfgo9e.

Toscana: un tour alla scoperta delle 50 cantine toscane pronte ad accoglierti tra degustazioni, passeggiate tra vigneti e uliveti, musica live, escursioni in bici o a cavallo, ricette dolci e salate della regione in abbinamento ai prestigiosi vini e ai grandi oli Evo del territorio. Ma anche tanta cultura a Cantine Aperte 2024, con visite nei borghi storici e divertimento assicurato con attività nei parchi d’avventura e wine trekking. Per scoprire le attività di tutte le cantine vai su: bit.ly/4dxXtqY.

CANTINE APERTE 2024 IN TRENTINO ALTO ADIGE, UMBRIA, VALLE D’AOSTA E VENETO

Trentino-Alto Adige21 le cantine che apriranno le porte agli enoturisti con due imperdibili giornate di vini d’eccellenza, tra visite in malga e pic-nic immersi nel verde dei paesaggi trentini, degustazioni in abbinamento a taglieri di salumi e formaggi tipici, nonché laboratori su misura per i più piccoli, con divertimento assicurato per tutti. Tutte le info su: bit.ly/3UPIBvA.

Umbria: le 46 cantine umbre non vedono l’ora di far entrare i visitatori in vigna e in cantina per portarli alla scoperta dei pregiati vini e i sapori prelibati della regione con attività per tutti i gusti e tutte le età: dal trekking a visite culturali a momenti di apprendimento e laboratori sensoriali. Per scoprire tutti i programmi visita il sito: bit.ly/3yiDdcC.

Valle d’Aosta: 7 cantine sono entusiaste di accogliere i wine lover per accompagnarli alla scoperta dei vini della regione in un weekend all’insegna del contatto con la natura e del buon cibo. In occasione di Cantine Aperte 2024 anche tanti appuntamenti d’arte, di musica, relax e attività su misura per grandi e piccoli appassionati. Info e dettagli su: bit.ly/44HLDGt.

Veneto: le 30 cantine ti aspettano per condividere esperienze suggestive tra i filari, masterclass e degustazioni guidate dal racconto dei produttori, visite negli enomusei e nelle fattorie didattiche, pic-nic e aperitivi in vigna, escursioni in bici e attività sportive immerse nel verde. Non perdere l’occasione di vivere l’ultimo week-end di maggio all’aria aperta. Programmi in progress su: bit.ly/4b6ZMiN.

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Analisi e Tendenze Vino

25 milioni di euro alla filiera vitivinicola: raggiunto l’accordo Stato-Regioni

Raggiunta in Conferenza Stato Regioni l’intesa sul decreto che assegna 25 milioni di euro alla filiera vitivinicola. Lo stanziamento è previsto all’interno del Fondo per lo Sviluppo e il Sostegno delle Filiere Agricole, della Pesca e dell’Acquacoltura.

I fondi dovranno essere impiegati per la realizzazione di campagne divulgative, formative e informative con il canale Horeca e della distribuzione. Potranno essere destinati anche al finanziamento di campagne di informazione, azioni in materia di promozione e pubblicità.

IL RUOLO DEI CONSORZI DELLE DOP E IG

Il decreto – spiega il Mipaaf – è volto a sostenere e incrementare le esportazioni dei prodotti vitivinicoli all’estero e, nel contempo, attrarre verso i prodotti vitivinicoli un sempre maggiore numero di consumatori extra-Ue. E accrescere la consapevolezza di un consumo di qualità dei prodotti Dop e Ig, ancora in contrazione a causa della pandemia da Covid-19».

Nell’ambito della filiera vitivinicola, i Consorzi di tutela delle Dop e Ig sono stati individuati come «i soggetti che attueranno le campagne di divulgazione e informazione, per le loro specifiche funzioni di tutela, di promozione, di valorizzazione, di informazione del consumatore e di cura generale degli interessi relativi alle denominazioni».

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Esteri - News & Wine

Vendemmia 2021 Sudafrica: qualità eccezionale in tutte le regioni vinicole

Vendemmia 2021 eccellente in Sudafrica. I dati del South African Wine Harvest Report 2021 parlano di «vini eccezionali», frutto di una stagione molto più fresca delle precedenti. Le uve hanno avuto più tempo per maturare, ampliando il profilo aromatico in maniera esemplare.

Qualità assoluta e quantità in crescita, rispetto alla vendemmia 2020. Secondo l’ultima stima del South African Wine Industry Information & Systems (Sawis), in Sudafrica si raccoglieranno 1.461599 tonnellate di uve da vino, entro la fine di maggio. L’8,9% in più rispetto allo scorso anno.

«Sembra che le vigne si siano davvero prese il loro tempo per farsi trovare pronte alla vendemmia 2021 – commenta Conrad Schutte, responsabile del servizio di consulenza di Vinpro – il clima moderato per tutta la stagione e durante il periodo della raccolta hanno fatto sì che le uve maturassero più lentamente. Sviluppando allo stesso tempo colore e sapore eccezionali».

RACCOLTA POSTICIPATA DI DUE SETTIMANE

La vendemmia è iniziata con circa due settimane di ritardo rispetto alla media. Qualche produttore finirà infatti la raccolta a fine maggio, come raramente accade in Sudafrica.

«Sebbene queste siano osservazioni generali – continua Schutte – è sempre importante tenere in considerazione le diversità nelle dieci regioni vinicole. Ma in generale gli amanti del vino possono davvero aspettarsi vini straordinari dalla vendemmia 2021».

“Il clima più fresco ha permesso ai produttori di raccogliere le loro uve esattamente al momento giusto, e viticoltori ed enologi sono particolarmente entusiasti per la buona estrazione del colore, i bassi livelli di pH e l’elevata acidità naturale. Dove i vigneti sono stati gestiti in modo efficace, i vini saranno di qualità eccezionale».

La vendemmia 2021 – inclusi succhi e concentrati per scopi analcolici, vino per brandy e vino da distillazione – dovrebbe ammontare a 1.136,4 milioni di litri, con una resa media di 778 litri per tonnellata di uva.

«Siamo lieti che la vendemmia 2021 si sia rivelata tanto positiva per l’industria vinicola sudafricana – dichiara Siobhan Thompson, Ceo di Wines of South Africa (WoSA) – consentendoci senza dubbio di rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento internazionale».

L’aspetto che risalta maggiormente è la costanza qualitativa a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Molto promettenti i dati dell’export, con le esportazioni dei vini del Sudafrica che segnano volumi e valori più elevati rispetto ai dati anno 2020 e 2019».

SUDAFRICA NONO PRODUTTORE MONDIALE DI VINO AL MONDO

Il Sudafrica è il nono produttore di vino al mondo. Produce circa il 4% del vino mondiale. L’industria del vino contribuisce con oltre 55 miliardi di rupie (3,2 miliardi di euro) al prodotto interno lordo (Pil) del paese (pari a circa 350 miliardi di dollari). Un settore che impiega 269.069 persone in tutta la catena del valore, di cui 80.183 lavorano in cantina.

Le restrizioni nell’export e nella vendita locale di alcol in Sudafrica, da marzo 2020 a febbraio 2021, misure volte ad arginare la pandemia Covid-19, hanno fatto salire le giacenze a 650 milioni di litri. Un dato che si riferisce alla fine del 2020, evinto sempre dal South African Wine Harvest Report 2021.

«Con così tante scorte ancora nei serbatoi all’inizio della vendemmia 2021 in Sudafrica – spiega Rico Basson, managing director di Vinpro – i produttori e le cantine erano preoccupati per le difficoltà di lavorazione e stoccaggio delle uve e dei mosti della vendemmia 2021».

«Tuttavia, il fatto che le vendite siano riaperte e che la raccolta sia iniziata più tardi del normale, ha contribuito ad alleviare in una certa misura la pressione”, spiega l’esponente dell’industria vinicola sudafricana. Diverse cantine sono state anche in grado di stipulare contratti con produttori di succhi d’uva, che hanno contribuito a eliminare parte del magazzino.

«L’ultimo raccolto, superiore dell’8,9% – conclude Basson – richiederà un’attenta pianificazione da parte dei produttori e delle cantine per vendere l’attuale stock di vino in modo responsabile e sostenibile. Questa situazione, tuttavia, creerà anche l’opportunità per l’innovazione e la crescita dei mercati esistenti e di quelli da conquistare».

VENDEMMIA 2021 IN SUDAFRICA: LA PANORAMICA DELLE REGIONI

  • Breedekloof

Una stagione molto ritardata, caratterizzata da un buon equilibrio tra resa e qualità. Le viti hanno sviluppato chiome sane durante una stagione di crescita moderata.

  • Cape South Coast

Le condizioni meteorologiche sfidanti hanno portato a un raccolto più modesto in quantità, ma hanno permesso ai produttori di portare in cantina uve per vini di qualità eccezionale.

  • Klein Karoo

Condizioni meteorologiche nella media, buona disponibilità di acqua e piogge invernali sufficienti hanno portato a un raccolto più ampio e di grande qualità. Tutto ciò nonostante la siccità continui ad essere un grande problema in alcune aree della regione, mettendo i produttori di uva da vino sotto forte pressione.

  • Northern Cape – Capo settentrionale

Una buona vendemmia 2021 in questa regione del Sudafrica in termini di qualità e volume. Le sfide affrontate dai produttori? Su tutte, i livelli di concentrazione degli zuccheri durante il periodo di punta del raccolto.

  • Olifants River

Una stagione meno precoce e più fresca ha portato a una maturazione lenta ma uniforme di un raccolto di uva da vino di qualità superiore e un po’ più abbondante.

  • Paarl

Buona disponibilità di acqua, riserve sufficienti e clima più fresco hanno contribuito a rese pari a quelle del 2020, che si tradurranno in vini eleganti.

  • Robertson

Nonostante sia stata una stagione lunga e prolungata, i vigneti hanno donato una resa qualitativa superiore ed eccezionale in occasione della vendemmia 2021.

  • Stellenbosch

Un raccolto quantitativamente più modesto, ma con uve di qualità eccezionale. Ne deriveranno grandi vini, con un buon potenziale di invecchiamento.

  • Swartland

I consumatori possono aspettarsi vini eccezionali dal raccolto 2021 in questa zona del Sudafrica. Merito delle condizioni climatiche favorevoli e della maturazione lenta delle uve.

  • Worcester

Un raccolto di uve più ampio della media e vini di qualità straordinaria.

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Sagna (Club Excellence): “Regioni emettano deroghe al Dpcm per salvare ristorazione”

Deroghe delle Regioni all’ultimo Dpcm del governo Conte, per salvare ristoranti, enoteche e i pubblici esercizi (Horeca) messi in ginocchio dalle restrizioni anti Covid-19. È l’invito rivolto a tutti i Governatori regionali da Massimo Sagna, numero uno del Consorzio Club Excellence che raggruppa 18 grandi firme della distribuzione di vini di qualità in Italia.

“Rivolgiamo un appello ai Presidenti delle Regioni – dichiara Sagna – affinché prendano in considerazione la possibilità di emettere deroghe al Dpcm per consentire un più regolare svolgimento delle attività laddove ne ricorrano i presupposti. Siamo inoltre disponibili a partecipare a un tavolo di confronto con le istituzioni e gli altri attori della filiera, per definire misure più congrue in linea con l’attuale scenario economico e sanitario”.

Il modello indicato da Sagna pare essere l’Alto Adige. La Provincia autonoma di Bolzano ha infatti varato un’ordinanza con delle deroghe al Dpcm sull’apertura di bar, ristoranti e cinema.

I bar rimarranno aperti fino alle 20 e i ristoranti fino alle ore 22, a differenza della chiusura delle 18 prevista dal Dpcm nazionale. Misure che saranno valide sino al 24 novembre, al pari di quelle di Roma. Una manovra, va ricordato, resa possibile dall’autonomia regionale.

I grandi investimenti e i sacrifici di cui tutto il settore Horeca si è fatto carico sin dallo scorso giugno – attacca Massimo Sagna – tra cui riduzione del numero dei coperti, distanziamento tra commensali, riorganizzazione di spazi e strutture, oggi vengono completamente azzerati e, di fatto, si rischia di condannare alla definitiva chiusura migliaia di attività di questo settore”.

“Non possiamo condividere questa decisione – continua il presidente di Club Excellence – frutto di mancanza di programmazione e visione a lungo termine nell’affrontare un’emergenza che dura da più di 8 mesi e che, molto probabilmente, non vedrà la sua fine nel volgere di un breve periodo”.

Sempre secondo Massimo Sagna, “il nuovo Dpcm crea una discriminazione nei confronti di un settore evidentemente considerato non solo superfluo e non necessario, ma quasi, a torto, una delle principali fonti del contagio“.

E sugli aiuti promessi dal premier Giuseppe Conte: “I contributi e i sostegni economici a fondo perduto che il governo ha intenzione di predisporre – ammonisce Sagna – non possono rappresentare una soluzione e rischiano di non sortire gli effetti desiderati, vale a dire la sopravvivenza di un comparto condannato all’estinzione proprio da chi vorrebbe aiutarlo”.

Grossisti Horeca: “Ulteriore perdita di un miliardo di euro con chiusura ristorazione”

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Decreto Liquidità Cura Italia, esulta la Rete #ilvinononsiferma: “Ora procedure snelle”

Grande soddisfazione tra i vignaioli della Rete #ilvinononsiferma, che vedono concretizzarsi alcune delle loro richieste sulla liquidità. “Le dichiarazioni della ministra Bellanova confermano che i 100 milioni di euro stanziati dall’articolo 78 del ‘Cura Italia‘ per la costituzione del Fondo Continuità Imprese Agricole saranno presto resi disponibili”, commenta il gruppo di produttori. “Speriamo non ci facciano scherzi al Senato, dove il provvedimento è calendarizzato per questa settimana”, chiosano i produttori.

Il provvedimento consente il recupero degli interessi passivi sui mutui del 2018 e 2019 e la copertura di quelli per i nuovi mutui. “Una misura che darà respiro a molti di noi – continua la Rete #ilvinononsiferma – restituendo alle aziende una liquidità importante con tempi, e speriamo procedure, snelli”.

L’introduzione dell’emendamento alla Camera sul Decreto “Liquidità” prevede la variazione del periodo di rientro per i mutui destinati alle aziende agricole in 15 anni con 2 di preammortamento. “Dimostra una sensibilità rispetto al comparto, in cui i tempi di utilità e quindi di ammortamento degli investimenti sono più lunghi rispetto ad altre realtà produttive”, sottolinea la Rete di vignaioli.

Una battaglia vinta, ma la guerra continua. “Sappiamo che si sta lavorando anche al decreto attuativo sulla distillazione e sulla ripartizione dei fondi a livello regionale – continuano i vignaioli – ma non ci sono indicazioni specificamente riferite allo stoccaggio, che per noi che facciamo vino di qualità è fondamentale”.

Il dubbio dei vignaioli che si riconoscono attorno all’hashtag #ilvinononsiferma è chiaro: “La battaglia sugli aiuti agli ammassi sarà spostata in sede regionale o sarà possibile ottenere delle indicazioni in tal senso già nel Decreto ministeriale in lavorazione?”. A breve la risposta ufficiale dal Mipaaf. Secondo fonti di WineMag.it, sará un decreto ministeriale a disciplinare settori e tipologie di prodotto. Spazio anche per le istanze delle Regioni, che saranno attentamente valutate, in un’ottica di condivisione del difficile momento del Paese.

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Cantine Aperte 2016: quasi un milione di persone per la festa del vino

Con quasi un milione di enoappassionati, il weekend di Cantine Aperte ha fatto il pieno di visitatori, conquistando un grande successo di pubblico e di ‘social addicted’. La kermesse promossa dal Movimento Turismo Vino, che si è chiusa oggi in tutta Italia, si conferma infatti la più amata dai wine lover, desiderosi di enocultura a diretto contatto con i vignaioli e i territori vitivinicoli, ma anche tra i temi social più di tendenza, con #CantineAperte2016 secondo trending topic su Twitter nella mattinata e nel primo pomeriggio di oggi.

Per Carlo Pietrasanta, presidente del Movimento Turismo Vino: “La domenica piovosa al Centro-Nord – commenta – non ha limitato più di tanto la voglia di campagna delle famiglie italiane e soprattutto dei giovani, che attraverso il vino mostrano sempre più un inedito interesse verso l’agricoltura anche come sbocco professionale. Cantine Aperte ha dimostrato oggi più che mai il valore aggiunto dei propri territori vinicoli e dei suoi paesaggi, un valore che abbiamo abbinato a iniziative solidali e dei cui risultati daremo evidenza nei prossimi giorni”. Tra degustazioni, abbinamenti cibo-vino, trekking tra le vigne e proposte all’insegna di arte, musica e sport, Cantine Aperte è stata infatti un’occasione per sostenere la ricerca sul cancro, grazie all’iniziativa ‘Un bicchiere per la ricerca’ con Airc, messa in campo da alcune delle principali regioni italiane e a cui ha aderito pure Andrea Pirlo.

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Vino, Coldiretti: richiesti 12 mila nuovi vigneti, due terzi nel Nord Est

Oltre 12.000 richieste di nuovi vigneti per una superficie di 67.000 ettari pari a oltre dieci volte i 6.400 ettari disponibili a livello nazionale, con le domande che sono concentrate per almeno i due terzi nelle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia anche se il boom di richieste ha interessato quasi tutte le Regioni.

E’ quanto emerge dal bilancio Coldiretti dopo l’entrata in vigore il primo gennaio 2016 della nuova normativa comunitaria sulla gestione degli impianti vitati basata sul sistema delle autorizzazioni che ha opportunamente concesso la possibilità di incrementare le superfici vitate pur all’interno di regole ben precise che scongiurassero il rischio liberalizzazione.

Il fatto che la soglia del 1% della rispettiva superficie vitata sia stata superata in tutte le regioni salvo pochissime eccezioni (Piemonte, Lazio e Umbria) evidenzia le criticità del DM 15 dicembre 2015 che – sottolinea la Coldiretti – va revisionato con estrema urgenza, per combattere fenomeni speculativi, accompagnando il criterio del pro-rata – ovvero “più chiedo più ricevo” – con altri meccanismi di salvaguardia. Come già evidenziato a suo tempo è necessario – precisa la Coldiretti – che le scelte nazionali prevedano una gestione attiva del potenziale produttivo per scongiurare il rischio che l’assenza di regole utili, in nome della semplificazione, danneggi il settore.

Sebbene si possa condividere un approccio di gestione più semplificato, non necessariamente basato su bandi strutturati con criteri di ammissibilità e priorità, si ritiene necessario e imprescindibile che un “bando semplice” legato al criterio del riparto proporzionale come quello attuale, sia accompagnato da opportuni meccanismi di salvaguardia ed equità da fenomeni speculativi, basati sulla determinazione di un tetto massimo di superficie richiedibile e/o per singola assegnazione e una soglia di esenzione al di sotto di una determinata superficie dall’applicazione della decurtazione proporzionale.

Al fine di rispondere prontamente alla forte esigenza di crescita delle superfici manifestata in alcuni territori si ritiene necessario – conclude la Coldiretti – anticipare il prossimo bando (annualità 2017) già alla fine del 2016 in modo da poter concedere le future autorizzazioni sin dai primi giorni del prossimo anno e consentire così ai produttori di impiantare subito i vigneti autorizzati nella primavera prossima recuperando di fatto un anno”.

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