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No, regalare vino ai ristoranti non salverà l’Horeca dalle conseguenze di Coronavirus

EDITORIALE “Un arcobaleno di bollicine per dire ‘andrà tutto bene‘. XXXX solidale con il canale Horeca italiano. L’azienda trevigiana produrrà centomila bottiglie a sostegno di bar e ristoratori duramente colpiti dal Coronavirus“. Ha dell’incredibile l’iniziativa di una casa spumantistica della provincia di Treviso, che ha deciso di produrre 100 mila bottiglie di vino da regalare ai propri clienti Horeca.

“Ogni punto di consumo – si legge sul comunicato della cantina, che eviteremo di citare per non fare pubblicità – riceverà una scatola omaggio della bottiglia griffata da XXXX: bottiglie speciali che avranno sull’etichetta l’arcobaleno e lo slogan che ha accompagnato questi giorni di lockdown, ‘Andrà tutto bene’, e anche l’hashtag #XXXX che sarà presente sul collarino del prodotto. Ma non solo: ogni bottiglia avrà una capsula colorata di rosso, bianco o verde, per formare un autentico tricolore di bollicine“.

La nostra azienda – dice XXXX, ideatore del progetto – vuole far sentire il proprio appoggio al mondo Horeca, canale sul quale abbiamo costruito la nostra realtà. Grazie ai fornitori e ai distributori raggiungeremo con un messaggio di forza e coesione i nostri consumatori all’interno dei punti di consumo sparsi su tutto il territorio nazionale. È un’iniziativa solidale in cui XXXX crede come valore per la ripartenza, insieme all’intera filiera di settore. Insieme siamo più forti”.

Qualcosa da aggiungere? Evidentemente sì. “Insieme siamo tutti più forti”, solo se riapriamo tutti. Solo se ristoranti ed enoteche che a causa di Coronavirus chiuderanno bottega pagheranno i vignaioli e le cantine che hanno fornito loro il vino, nei mesi scorsi. Vino non pagato ma magari già bevuto da qualche cliente, prima che scattasse il lockdown, viste le norme attuali sui pagamenti delle fatture.

La crisi del settore vino si supera (anche) grazie a un ragionamento sulle regole complessive di un “gioco” che costringe i viticoltori a fare da banche ai ristoratori. La crisi si supera tutti assieme, vero. Ma solo se non si approfitta della situazione per fare concorrenza (sleale) ai colleghi. E senza regali agli amici, per 5 minuti di popolarità. Cin, cin.

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