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Blitz dei carabinieri tra Caserta e Piacenza: chiusa cantina e sequestrato spumante

Chiusa una cantina in provincia di Caserta e sequestrate 738 bottiglie di spumante e vino rosso in provincia di Piacenza. Sono gli esiti più eclatanti dell’ultima tornata di operazioni dei Carabinieri del Nucleo Tutela Agroalimentare guidati dal comandante colonnello Luigi Cortellessa, insieme ai Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale con le stazioni dei Gruppi carabinieri forestali.

I blitz hanno interessato 170 aziende del settore agroalimentare operanti sul territorio nazionale, non solo nell’ambito della produzione di vino. Vige comunque il massimo riserbo sui nomi delle due cantine finite nel mirino del Rac.

Come riferiscono gli inquirenti a WineMag.it, la cantina campana era priva di autorizzazione sanitaria. In particolare, la chiusura ha interessato un deposito di circa 250 metri quadrati.

Il vino sequestrato in provincia di Piacenza era invece privo del numero di lotto. All’interno della cantina, i militari hanno rinvenuto 246 bottiglie di vino rosso e 492 di bottiglie di spumante senza l’indicazione di legge.

“Il costante e rilevante impegno dei carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (Rac) per la tutela dei marchi di qualità, la difesa dei biologico di qualità, la rintracciabilità degli alimenti ed etichettatura – commenta la ministra Teresa Bellanova – ha prodotto, nel solo mese di settembre, risultati importanti e conferma quanto il nostro sistema dei controlli sia efficiente e coordinato e testimonia l’enorme attenzione che l’Italia pone nel tutelare le proprie produzioni di qualità”.

Più in generale, nel corso delle attività sono stati sequestrati 594 tonnellate di alimenti per un valore di circa 100 mila euro per false evocazioni e infrazioni sull’etichettatura. Cinque titolari di aziende sono stai denunciati per vendita di prodotti industriali con segni mendaci, frode in commercio, gestione illecita di rifiuti speciali, emissione in atmosfera e violazione di sigilli; una cantina è stata chiusa poiché priva di registrazione sanitaria.

Per mancanza di rintracciabilità sono stati infine sequestrati 4 capi bovini; 1.600 litri di vino; 18 mila uova; 10 mila etichette evocanti marchi di tutela; 190 mila sacchetti che evocando il made in Italy erano in realtà destinati al confezionamento di funghi di provenienza bulgara. Sessantacinque le sanzioni comminate per un ammontare di oltre 105 mila euro.

“La nostra priorità – conclude Bellanova – è difendere tutti i consumatori, assicurare la sicurezza alimentare, la trasparenza, la qualità e la salubrità delle produzioni. Soprattutto in questo periodo così critico è nostro dovere salvaguardare la salute dei cittadini, la reputazione del nostro Paese e l’intero comparto”.

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Parola “vigna” in etichetta: sequestrate 2.250 bottiglie di vino nel Beneventano

SANT’AGATA DE’ GOTI – Usava indebitamente la parola “vigna” in etichetta. Nei guai il titolare di una cantina di Sant’Agata de’ Goti, nel Beneventano, in Campania. L’operazione, condotta nei giorni scorsi dai carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare (R.A.C.) di Salerno, guidati dal tenente colonnello Giorgio Borrelli, ha consentito il sequestro preventivo di un totale di 2.250 bottiglie di vino rosso e bianco Doc.

Si tratta di Piedirosso, Aglianico del Sannio e Greco, per 1.700 litri complessivi. Circa 20 mila euro il valore dello stock. I militari escludono qualsiasi problema legato alla salubrità dei vini. Il sequestro amministrativo è stato accompagnato da tre sanzioni, per un totale di 10.500 euro (3.500 euro l’una).

Alla cantina di Sant’Agata de’ Goti è stata contestata la presenza in etichetta di indicazioni non consentite dal Testo unico sul Vino (legge 238/2016 sulla “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino”).

Il titolare della cantina avrebbe dichiarato ai carabinieri di non essere a conoscenza della normativa. Avrebbe inoltre aggiunto di non sapere che la “vigna” menzionata in etichetta non fosse presente tra i toponimi registrati.

Il vino potrà essere rietichettato correttamente e rimesso sul mercato. Non è la prima volta che i carabinieri intervengono su violazioni legate alle menzioni geografiche.

Nei guai, negli anni scorsi, anche Gerry Scotti, con l’etichetta originaria del vino prodotto in Oltrepò pavese. Un caso segnalato proprio dall’altra testata del nostro network, Vinialsuper.it, che ha costretto il noto conduttore ad eliminare dalle etichette la scritta “Nato in una Vigna“.

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Pesce congelato venduto per fresco, senza tracciabilità: sequestri in tre regioni

Vendevano pesce congelato e privo di certificazioni, spacciandolo per fresco. I Reparti Carabinieri Tutela Agroalimentare (Rac) hanno sequestrato in Lombardia, Campania e Sicilia 184 chili di pesce e prodotti ittici per violazione delle norme e regolamenti in materia di tracciabilità degli alimenti.

Nell’ambito dell’operazione sono stati denunciati i titolari di due ristoranti per tentata frode in commercio. Nel menu erano presenti prodotti ittici indicati come “freschi”, che in realtà erano congelati. Sono state contestate sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro.

Si tratta solo delle ultime operazioni del Rac, nell’ambito del rispetto della normativa a tutela della sicurezza agroalimentare nel settore ittico. Nel mirino, oltre ai ristoranti, anche altri esercizi commerciali e pescherie ubicati nelle province di Milano, Napoli e Messina.

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Foccacia di Recco, Speck e Prosciutto di Parma nel mirino dei carabinieri del Rac

Non si ferma l’attività di controllo dei Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (R.A.C.). Nell’ultimo mese i militari si sono concentrati sulle verifiche dei prodotti ad Indicazione geografica e a Denominazione protetta. Sono state elevate sanzioni amministrative per 21.500 euro complessivi in tutta Italia.

Il nucleo di Torino, nelle provincie di La Spezia e Pavia, ha accertato in diversi panifici, pizzerie e ristoranti numerose violazioni al disciplinare di produzione della “Focaccia di Recco col formaggio Igp”.

Il carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Parma hanno invece posto sotto sequestro amministrativo 453 chilogrammi di prodotti a base di Speck, per un valore di mercato di 13.600 euro, che in etichetta presentavano indebitamente l’indicazione Geografica protetta “Speck Alto Adige Igp“. Un’operazione scattata nelle province di Trento e Bolzano.

In un prosciuttificio della provincia di Parma i militari hanno invece sequestrato 24 prosciutti del peso complessivo di 300 chili, per un valore di oltre 1300 euro.-La merce era stata prodotta senza rispettare il disciplinare di produzione del “Prosciutto di Parma Dop“. In particolare, nei documenti certificativi non era riportata la data di nascita dei suini utilizzati.

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Campagna di controllo del vino: sequestri e sanzioni in 5 province

Inizia con la “Campagna di Controllo del Vino” il 2019 dei Carabinieri per la Tutela AgroalimentareGli accertamenti presso aziende e punti vendita del settore sono stati effettuati sul territorio nazionale dai 5 Reparti CC Tutela Agroalimentare (RAC) di Torino, Parma, Roma, Salerno e Messina.

L’attività ispettiva ha interessato 61 aziende. Una persona è stata denunciata per frode in commercio (art.515 c.p.) e 4.104 litri di vino sono stati sottoposti a sottoposti a sequestro penale.

Inoltre, 50.376 litri di vino e 850 litri di mosto sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. I carabinieri hanno elevato 37 sanzioni amministrative, per un importo totale di euro 55.803.

Ventidue le diffide irrogate per irregolarità accertate. Il totale del prodotto sequestrato ammonta a 109.810 litri, pari ad un valore di mercato complessivo di 246.040 euro.

Le sanzioni ed i sequestri di natura amministrativa hanno, invece, evidenziato irregolarità riguardanti la mancata tracciabilità, la mancanza di etichettatura e presentazione, l’inosservanza degli obblighi in materia di registrazione dei prodotti ad uso enologico.

Nel mirino dei militari anche le pratiche sleali di informazione al consumatore.

L’attività preventiva, iniziata lo scorso dicembre, finalizzata a garantire una maggiore sicurezza nel comparto del vino, sinora ha condotto al sequestro di circa 450.000 litri di prodotti tra vini e lquori, per un valore commerciale di oltre 520 mila euro, contestando sanzioni per oltre 310 mila euro.

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