EDITORIALE – Mettiamola così, per capirci una volta per tutte e dare il giusto peso alla sconsiderata esultanza delle fanfare della politica: fossimo su un campo di calcio, la vittoria del Prosecco contro il Prosek sarebbe da classificare al pari di un successo del Paris Saint-Germain, la corazzata parigina infarcita di petrodollari degli sceicchi, contro un’outsider del livello della FeralpiSalò, che quest’anno retrocederà dalla serie B alla serie C. Nulla a che fare con il salvataggio della patria da chissà quale minaccia, in quanto la minaccia del Prosek per l’Italia…
Vai all'articoloTag: Prošek
Italia del Prosecco, attenta ai tuoi politici: «Sul Prošek non è detta l’ultima parola»
EDITORIALE – Contrariamente a quanto affermato dai politici italiani e, a ruota, dall’industria del vino italiano, non è ancora detta l’ultima parola sulla querelle che vede contrapposto il Prosecco al vino dolce croato Prošek, prodotto dalla notte dei tempi in Dalmazia in quantità limitatissime. Una guerra che l’Italia sta combattendo con grande veemenza, ma al suono della vigliacca menzogna che vorrebbe ridurre il Prošek a un’imitazione del Prosecco: una presunta «minaccia al Made in Italy» che, in realtà, non esiste. Così come sono di cartapesta i tanti paladini dell’Italia scesi…
Vai all'articolo«Prošek evoca Prosecco»: la riforma delle Ig europee condanna un vino storico della Croazia?
La riforma delle Ig europee condannerebbe un vino storico della Croazia, il Prošek, nome ritenuto «evocativo del Prosecco». È quanto emerge oggi dalle parole di Paolo De Castro, relatore dell’Europarlamento per il nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp. Nel commentare l’approvazione all’unanimità del testo in commissione Agricoltura, l’europarlamentare Pd ha citato proprio il vino dolce tipico della Dalmazia, tra gli esempi di «sfruttamento indebito della reputazione delle nostre Indicazioni geografiche». «Il Parlamento europeo – evidenzia De Castro – continua a far evolvere un sistema senza eguali nel mondo,…
Vai all'articoloProšek-Prosecco, la Croazia alza la voce a Bruxelles: parole di fuoco sui politici italiani
Torna caldissimo il dibattito sul Prošek croato, mentre la decisione finale da parte di Bruxelles tarda ad arrivare, lasciando l’Italia del Prosecco e la stessa Dalmazia in trepidante attesa. La discussione è terminata e non sono previste audizioni pubbliche nel prossimo futuro. Vista la distanza tra le parti, si materializza sempre più la possibilità che il caso venga portato davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Un’ipotesi che Zagabria non sconfessa, precisando tuttavia di preferire «una soluzione di compromesso, piuttosto che prolungare l’intera questione fino alla Corte». Ad accendere gli…
Vai all'articoloProšek, esclusiva WineMag.it: lo menziona un libro italiano sulla Dalmazia nel 1774
Mentre in Italia continua senza sosta la campagna anti Prošek guidata dall’industria del Prosecco, sostenuta a tutti i livelli – tra una gaffe e l’altra – dalla politica, la Croazia sta alla finestra. E confida nell’esito positivo della procedura di iscrizione del suo vino dolce a Bruxelles. La carta per il riconoscimento, perdipiù, parlerebbe italiano. È un libro scritto nel 1774 e pubblicato a Venezia dal geologo e naturista Alberto Fortis (Padova, 1741 – Bologna, 1803), in cui viene menzionato per la prima volta il Prošek: “Put po Dalmaciji“, ovvero “Viaggio…
Vai all'articoloTelenovela Prošek Prosecco: doppia figuraccia del Governo Draghi in diretta tv
Doppia figuraccia del Governo Draghi in diretta tv, sulla telenovela Prošek croato contro Prosecco italiano. Protagonista Gian Marco Centinaio, sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, intervenuto mercoledì 10 settembre al programma Re Start di Rai 2. In studio con l’altro ospite Oscar Farinetti, Centinaio dapprima sembra ammettere che il Prošek, in quanto “vino dolce“, non costituisca ad oggi una reale minaccia per il Prosecco. Poi rincara la dose, equiparando la querelle in corso tra Italia e Croazia a quella della Francia contro la Spagna, per gli “Champanillo“.…
Vai all'articoloEfow si opporrà al Prošek «per tutelare il Prosecco». Pressing di De Castro a Bruxelles
Anche Efow, l’European Federation of Origin wines, si schiera con l’Italia sulla querelle Prošek – Prosecco. La Federazione europea dei vini Dop e Igp, con vicepresidenza italiana (Riccardo Ricci Curbastro, numero uno di Federdoc), annuncia che «si opporrà alla protezione del termine Prošek come Menzione Tradizionale». «Il sistema delle Ig dell’Ue deve essere rafforzato e non frammentato dall’interno», aggiunge l’organizzazione guidata dal francese Bernard Farges, che vede come membri, oltre a Francia (Cnaoc) ed Italia (Federdoc), anche Spagna (Cecrv), Portogallo (Ivdp) e Ungheria (Hnt). Siamo preoccupati nel vedere che l’Ue,…
Vai all'articoloVino: la filiera incontra il Ministro Patuanelli
Un intervento forte del Governo italiano a difesa del settore vitivinicolo. È quanto ha chiesto oggi la Filiera Vino al ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. Il Ministro, insieme al Sottosegretario Gian Marco Centinaio, per la prima volta ha incontrato ufficialmente, i presidenti di Alleanza delle Cooperative, Assoenologi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini e Unione Italiana Vini, che avevano sollecitato un vertice urgente per discutere delle questioni più impellenti riguardanti il comparto. Innanzitutto il piano di lotta contro il cancro sviluppato in sede europea e il rapporto di implementazione della…
Vai all'articoloPatuanelli, informativa al Senato sul Prosek croato: «Netta contrarietà alla proposta»
Al Senato informativa del Ministro per le politiche agricole, Stefano Patuanelli, sulla vicenda Prosek croato, che minaccerebbe le denominazioni del Prosecco. «Sin da subito, nel corso del Comitato di Gestione europeo del 29 giugno, abbiamo espresso la netta contrarietà alla proposta – ha sottolineato – in quanto non solo la traduzione di detta Menzione corrisponde al nome della Doc Prosecco e delle Docg Conegliano Valdobbiadene-Prosecco e Colli Asolani-Prosecco». «L’eventuale autorizzazione all’uso del Prosek croato avrebbe creato un pericoloso precedente di istituzionalizzazione dell’Italian Sounding. Ciò non di meno, la Commissione ha…
Vai all'articoloLa brutta figura dell’Italia tra Prosecco e Prosek croato
EDITORIALE – La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della domanda di registrazione della menzione tradizionale Prosek (Prošek) avanzata dalle autorità croate è al centro di una feroce polemica da parte dell’Italia, che vede così minacciato l’universo Prosecco. Secondo Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc, si tratta di «un segnale di marcata debolezza da parte della Ue nella strategia di difesa dell’intero sistema delle Do e Ig europee». Il numero uno della Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la Tutela delle Denominazioni dei Vini italiani aggiunge che si tratta di «una…
Vai all'articoloAllarme Prošek, il vino passito croato che «minaccia il Prosecco e l’Italia»
Levata di scudi dell’Italia contro il Prošek, il vino dolce croato che Zagabria vorrebbe vedere riconosciuto dall’Ue come Menzione tradizionale. La richiesta è stata avanzata dalla Croazia ai servizi della Commissione europea. L’obiettivo è la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che darebbe il via libera all’etichettatura del vino. Nello specifico, il Prošek è un vino dolce da dessert prodotto nella sud della Dalmazia, da uve appassite. L’uva Glera non è prevista nel disciplinare. L’uvaggio stabilito riguarda i vitigni Bogdanuša, Maraština, Vugava e Plavac Mali. Si tratta di uve autoctone croate (le prime…
Vai all'articoloProsecco brasiliano: si può fare, stop. Tutto quello che le autorità italiane non dicono
Il “Prosecco” brasiliano si può fare. Punto. Si può scrivere in etichetta. E si può commercializzare, come del resto avviene anche fuori dai confini del Brasile. “That is”. Così è, se vi pare. E se non vi pare fatevene una ragione, pare sostenere l’Ibravin, l’Instituto Brasileiro do Vinho interpellato in esclusiva da WineMag. A concedere l’intervista – la prima a una testata giornalistica italiana – è Kelly Bruch, consulente legale dell’organismo che riunisce la rappresentanza del settore del vino brasiliano, riconosciuto dall’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) come “responsabile…
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