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Vini al supermercato

Prosecco Bio Doc Treviso Extra Dry Tenuta Brian, Cantina Corvezzo

(4 / 5) Poco meno di 4 euro per portarsi a casa da Lidl il Prosecco Bio Doc Treviso Extra Dry “Tenuta Brian”.

Lo spumante biologico prodotto dalla Società Agricola Fratelli Corvezzo presenta una bella etichetta, moderna e accattivante. Con le iniziali di Tenuta Brian (“TB”) che paiono tratteggiate con le matite colorate, impugnate tutte assieme da un bambino.

Tutto bello per il consumatore: il prezzo, l’etichetta, la bottiglia. Sarà anche buono questo Prosecco? La risposta, dopo il tasting di vinialsuper, è più che affermativa. Tanto da spingerci ad annoverare questo sparkling organic wine veneto tra i migliori assaggi assoluti della fascia prezzo inferiore ai 4 euro.

LA DEGUSTAZIONE
Chiariamoci: non stiamo certo parlando di un assaggio memorabile, in termini generali. Il Prosecco Doc Treviso Extra Dry “Tenuta Brian” rappresenta tuttavia, nel calice, il meglio della tipicità della Glera spumantizzata.

Pur trattandosi di un Extra Dry, questo charmat non risulta stucchevole come tanti altri presenti in Gdo, con la parte zuccherina a farla da padrona addirittura sui sentori primari. Al naso, di fatto, il Prosecco di Corvezzo Winery manifesta profumi che ricordano la pera Williams e la mela verde Granny Smith.

Un quadro completato da eleganti sentori di miele d’acacia. Il sorso è corrispondente: pera, mela e il fresco retrogusto fresco del miele, perfettamente amalgamanti. In bocca, il Prosecco Doc Treviso Tenuta Brian si fa apprezzare anche per un’acidità spiccata che, unita a una bollicina cremosa, chiama il sorso successivo.

Gli abbinamenti sono quelli classici per il re degli spumanti Metodo Martinotti italiani. Perfetta a tutto pasto, questa “bollicina” veneta è ottima come aperitivo, in accompagnamento ad antipasti e piatti a base di pesce.

LA VINIFICAZIONE
Il Prosecco Bio Doc Treviso Extra Dry di Cantina Corvezzo è ottenuto dai vigneti di Glera situati nel Comune di Cessalto (TV). La vinificazione prevede pigiatura e pressatura soffice a freddo e presa di spuma in autoclave.

La Società Agricola Fratelli Corvezzo affonda le radici all’inizio del Novecento. Oggi, i fratelli Giovanni e Katia conducono una cantina moderna, realizzata con materiali ecocompatibili e impianto fotovoltaico. Sono circa 160, nel complesso, gli ettari vitati a disposizione.

Prezzo: 3,99 euro
Acquistato presso: Lidl


*aggiornamento: la cantina Corvezzo, attraverso il proprio ufficio Marketing e Comunicazione, ci informa che 3,99 euro è “il prezzo di lancio” del Prosecco Bio “Tenuta Brian” nei supermercati Lidl. Il prezzo di vendita, dopo la fase di “lancio”, sarà di 4,99 euro.

Abbiamo dunque rivisto la nostra valutazione, assegnando mezzo punto in meno allo spumante in questione: punteggio che passa dunque da 4,5 a 4 “cestelli della spesa“.

La valutazione della degustazione – e, di conseguenza, l’assegnazione del voto in “cestelli” – era infatti strettamente legata al prezzo iniziale del prodotto, che non potevamo sapere essere “temporaneo”.

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Vini al supermercato

Prosecco Doc Treviso bio Le Gerette, Grandi Vigne

(5 / 5) E’ l’Azienda agricola Giol di San Polo di Piave (TV) a produrre il Prosecco Doc Treviso Extra Dry “Le Gerette”, vino biologico della linea Iper “Grandi Vigne“.

Senza dubbio uno dei migliori Charmat in circolazione per fascia prezzo, nell’intero panorama della grande distribuzione.

Un vino che avrebbe certamente dato filo da torcere ad almeno due dei tre Prosecco finiti sul podio della nostra degustazione alla cieca di “bollicine” venete.

LA DEGUSTAZIONE
“il vino dovrebbe essere un alimento: pura spremuta d’uva biologica fatta fermentare nel modo più povero possibile”, si legge sul sito di Giol. Non ci sono parole migliori per descrivere quanto il Prosecco “Le Gerette” Grandi Vigne riesca ad esprimere nel calice.

Giallo paglierino, lievi sfumature dorate che brillano mentre la spuma si dissolve. Al naso una marcia in più rispetto a tanti altri vini della stessa denominazione. Alle tipiche note di frutta a polpa bianca e fiori freschi (una pera fine e un’armoniosa acacia) fanno eco dolci richiami al miele, sempre d’acacia, ma anche ad erbe come la salvia. Poi scorza d’arancia e un lievissimo sentore di pepe bianco, appena percettibile.

Un olfatto molto intrigante, insolito per un vino considerato (spesso a buona ragione) come “entry level”. La bocca non delude. Anzi. Il Prosecco “Le Gerette” Grandi Vigne entra dritto, ancor più tipico che al naso. Si ammorbidisce al centro del sorso, quando frutta e miele la fanno da padrona. Dura un momento: ecco dunque ritorni freschi erbacei, di mentuccia e salvia. Il tutto, prima di una chiusura giustamente sapida, che non fa altro che invogliare al nuovo assaggio.

Con cosa abbinare questo Prosecco? Col rispetto, innanzitutto. Il rispetto per chi sa proporre “vini comuni ma diversi”, anche nella Grande distribuzione. Lo ha fatto Iper. E lo fa certamente l’azienda agricola Giol, che visiteremo nel 2018, per un resoconto globale della produzione di vini senza solfiti aggiunti, biologici e vegani.

In cucina, questo sparkling è perfetto a tutto pasto, come aperitivo. Ma può accompagnare più che dignitosamente piatti di pesce non troppo elaborati, dall’orata o il branzino al sale alle fritture. Non disdegna neppure carni leggere, bianche.

LA VINIFICAZIONE
La vinificazione del Prosecco Doc Treviso “Le Gerette” della linea Iper “Grandi Vigne” avviene in maniera tradizionale per la tipologia. Ovvero con il metodo Charmat, che prevede la rifermentazione delle uve Glera in ampi recipienti di acciaio, le autoclavi.

Un processo di spumantizzazione curato in conto terzi dall’azienda agricola Vigna Samuel di Sperandio Flavio, a San Vendemiano, sempre in provincia di Treviso. Azienda che, sull’etichetta del Prosecco bio Grandi Vigne, è indicata con il riferimento ICRF TV 7682 IT.

Prezzo: 7,75 euro
Acquistato presso: Iper, la grande I

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Prosecco Millesimato Doc Bio Vegan 2016, 47 Anno Domini Vineyard

(3,5 / 5) Bio e Vegan il Prosecco Millesimato Doc annata 2016 di 47 Anno Domini, oggi sotto la nostra lente di ingrandimento. Accoppiata, quella bio e vegan, che in qualche contesto scatenerebbe una disputa tra intransigenti integralisti enoappassionati o vignaioli.

Scelta etica o commerciale oppure combinazione delle due? Poco importa, fatto sta che negli ultimi anni è cresciuto in Italia il numero di consumatori di prodotti biologici ed il numero di persone che scelgono l’alimentazione vegana. L’ offerta del vino si è adeguata.

La menzione vegan, certificata da Vegan Society in questo caso, garantisce il non utilizzo, lungo tutta la filiera produttiva, di materiali o coadiuvanti di origine animali (come le colle utilizzate per la filtrazione).

LA DEGUSTAZIONE
Il Prosecco Millesimato Doc Bio Vegan 2016 di 47Annodomini si presenta nel calice color giallo paglierino. Una spuma vaporosa e compatta si sviluppa nel calice con  bollicine di media finezza discretamente persistenti.

Dal punto di vista olfattivo è un vino semplice con il frutto a far da padrone. Un naso intenso con i sentori tipici di mela e pera Williams corredati da ricordi floreali. Di alcolicità moderata il Prosecco Millesimato Doc Bio Vegan di 47 Anno Domini ha una buona freschezza che si bilancia al residuo zuccherino regalando un aperitivo gradevole, equilibrato coerente per la tipologia di prodotto.

Se siete vegani il suo posizionamento nella Gdo tradizionale è assolutamente vantaggioso (circa tre euro in meno) rispetto a quello praticato da note catene specializzate, piattaforme online o siti affini a prodotti biologici e vegani.

LA VINIFICAZIONE
Il Prosecco Millesimato Doc Bio Vegan di 47 Anno Domini è imbottigliato dall’azienda Vinicola Tombacco di Trebaseleghe in Provincia di Padova, di cui fa parte anche la Tenuta 47 Anno Domini, nata nel 1919 con all’attivo già tre generazioni.

E’ prodotto con uve 100% Glera bio da vigneti della provincia di Treviso. Le uve, accuratamente selezionate, vengono sottoposte a spremitura soffice e quindi a fermentazione in vasche di acciaio per dieci giorni.

Seguono travasi per rendere limpido il vino che diverrà spumante con rifermentazione secondo il metodo Charmat, in autoclave. Valoritalia, società specializzata nella certificazione della qualità delle produzioni aziende vitivinicole si occupa di verificare il rispetto dei protocolli biologici.

Prezzo: 7,49 euro
Acquistato presso: Crai

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Prosecco, alleanza Asolo-Conegliano Valdobbiadene. “Sul Piave si punta sul bio”

L’alleanza fra i territori del Prosecco si fa ancora più forte. Il Consorzio Vini Asolo Montello ha deciso infatti di adottare il Protocollo Viticolo 2017 del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. “Insieme in difesa di un territorio comune”. Un Protocollo che ora diventerà la linea guida in 34 comuni delle due Denominazioni: i viticoltori di 15 comuni della sinistra (Conegliano Valdobbiadene) e i 19 della destra Piave (Asolo Montello) sono orientati a seguire le medesime indicazioni nella gestione sostenibile dei vigneti.

“La difesa del nostro territorio è una partita in cui ognuno deve dare il proprio contributo – dichiara Armando Serena, Presidente del Consorzio Vini Asolo Montello (nella foto) – e si vince solo facendo squadra. In questa direzione va il Protocollo condiviso che abbiamo approvato in questi giorni in Assemblea all’unanimità. I soggetti in campo hanno l’obiettivo di portare a casa un risultato unico: la difesa del suolo e la tutela del consumatore. Obiettivo condiviso anche dall’altra Denominazione della nostra aerea, la Prosecco Doc”.

PIU’ BIO
Il Protocollo Viticolo, pubblicato dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore la prima volta nel 2011, è un documento che si muove nella direzione della sostenibilità e della tutela dell’ambiente. Per il 2017 si delinea una strategia di lotta integrata che abbraccia tutti gli aspetti della gestione del vigneto, partendo dal presupposto che la difesa della vigna non possa prescindere dalla gestione del terreno e della pianta.

Un’attenzione che il Consorzio Vini Asolo Montello “ha sempre mantenuto alta, in particolare in termini di biodiversità”: i Colli di Asolo e del Montello sono luoghi dove convivono boschi e fonti d’acqua, dove oltre alla coltura e la cultura della vite ci sono altri prodotti agricoli come patate, mele, ciliegie, piselli, fagioli.

Un vigneto che fa parte di un mosaico di ambienti diversi sarà meno soggetto a trattamenti perché è già ricco ed equilibrato. Nel Protocollo Viticolo, per ora, viene fortemente sconsigliata la pratica del diserbo chimico che entro breve sarà vietata. In ogni aspetto della difesa del vigneto sono anche dettagliate le direttive da seguire per realizzare la linea biologica.

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