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Vini al supermercato

Primitivo di Manduria Dop 2016 Ceralacca, Soloperto Vini

(4 / 5) In attività effettiva da più di un secolo, Soloperto è uno dei nomi storici nell’area di Manduria, con una produzione variegata che abbraccia tutti le principali varietà pugliesi.

Nella gamma figurano alcune versioni di Primitivo tra cui il protagonista di questo articolo, il Ceralacca, che si distingue per il nome ben in evidenza nell’etichetta e l’inconfondibile sigillo rosso. Due segni distintivi facili da individuare.

LA DEGUSTAZIONE
Nel calice il Ceralacca si presenta di un rosso rubino di una certa intensità e buona consistenza. Incuriosiscono, al primo esame, i lievi accenni al rosso granato.

Avvicinando il calice al naso si possono apprezzare i profumi abbastanza intensi, con i primi sentori di confettura di fragole e ciliegia matura a cui pian piano si affiancano note di tabacco, di cioccolato e caffè, per chiudere su sentori balsamici che rimandano a una certa evoluzione.

In bocca il vino dimostra una certa morbidezza e accarezza bene il palato. Il Primitivo di Manduria Ceralacca può vantare una discreta acidità, ma soprattutto una sottile quanto apprezzabile tannicità che non è così comune in altri primitivi dell’area di Manduria.

Piena la corrispondenza tra olfatto e gusto: il fruttato iniziale, qui non stucchevole, lascia piano piano il posto alle note terziarie. E così, sul finale, la buona persistenza complessiva è dominata da una piacevole chiusura balsamica.

Il vino nel complesso è piacevole ed equilibrato, con una alcolicità ben integrata nell’insieme e una personalità che lo differenzia rispetto ad altre etichette della stessa fascia prezzo. Compagno ideale per gli arrosti in genere, il Primitivo di Manduria Ceralacca non è da sottovalutare in abbinamento con le tipiche polpette di pane o di carne al sugo.

La struttura del vino e le sue caratteristiche complessive lo rendono un’alternativa interessante e conveniente anche per un pubblico diverso da quello tradizionalmente attratto dalle caratteristiche del Primitivo.

LA VINIFICAZIONE
Le uve utilizzate per questo Ceralacca, raccolte come da tradizione nella prima fase di settembre, provengono esclusivamente da vigneti dell’area di Manduria. Il sistema di allevamento è quello tradizionale, ad alberello.

Le viti hanno un’età compresa tra i 35 e i 40 anni: piante di queste caratteristiche permettono di ottenere vini di 14° come questo, dotati al contempo di una buona freschezza in bocca e di sentori di una certa intensità.

All’iniziale affinamento in acciaio segue un periodo di 6 mesi in barrique di rovere francese che, come si può facilmente notare quando lo si degusta, hanno il loro peso nel definire l’impronta di questo vino.

Un Primitivo di Manduria che esce sul mercato piacevolmente pronto, ma che non teme certo la possibilità di maturare anche altri 12 mesi, purché nelle giuste condizioni.

Prezzo: 6,90 euro
Acquistato presso: Supermercati DOK

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Approfondimenti

Primitivo di Manduria promosso al Merano Wine Festival

Grande affluenza al tavolo istituzionale del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria alla 25° edizione di Merano WineFestival che ieri ha chiuso i battenti (4-8 novembre). Un successo al bancone istituzionale dedicato interamente al Primitivo di Manduria che quest’anno ha fatto il suo esordio a uno degli eventi enogastronomici più importanti d’Europa con nove aziende in degustazione.

“Abbiamo centrato l’obiettivo – spiega soddisfatto Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria -. Siamo riusciti, partecipando per la prima volta a Merano WineFestival e grazie alle nostre perle enologiche, a portare alta la bandiera di una delle denominazioni più importanti del Made in Italy. Operatori del settore tra cui enoappasionati, enotecari e ristoratori hanno apprezzato e chiesto informazioni sulle nostre aziende”.

In questi giorni, faticosi ma ricchi di entusiasmo – continua Erario – l’impegno del Consorzio non è stato solo quello di promuovere il Primitivo di Manduria ma tutto il territorio, sia di Manduria sia di tutta la nostra areale che comprende 18 comuni tra Taranto e Brindisi. Perché è nostra priorità portare avanti iniziative necessarie per dare impulso al settore dell’enoturismo e alla valorizzazione del territorio. Strategie determinanti per lo sviluppo dell’intera  comunità”.

Il Consorzio – conclude Erario – sarà sempre al fianco di tutti i produttori per essere sempre più competitivi in Italia e sui mercati esteri attraverso strategie di marketing, di tutela e di promozione”.

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