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Gruppo Mezzacorona, record fatturato 2022 a 213,4 milioni di euro


Gruppo Mezzacorona
saluta l’anno con il nuovo record del fatturato a 213,4 milioni di euro. Il dato è emerso oggi, in occasione della 118ª Assemblea generale. Sono 66,8 i milioni di euro liquidati ai soci. Numeri che convincono il presidente Luca Rigotti e il direttore generale Francesco Giovannini a parlare di «risultati eccellenti, pur in un contesto generale complicato da numerosi fattori, che hanno messo in seria difficoltà tutta l’economia e quindi anche il settore vitivinicolo».

Il bilancio evidenzia «la forza del Gruppo sia dal punto di vista economico che finanziario». Per il settimo anno consecutivo, Mezzacorona ha poi ottenuto la Certificazione della produzione dei soci secondo il Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (SQNPI) e la Certificazione dei vini, «a conferma dei grandi risultati sulla strada della sostenibilità». Mezzacorona è stata tra le prime aziende in Trentino negli anni Settanta a puntare sulle Doc e, dagli anni Novanta, a sperimentare con successo le pratiche più avanzate per la produzione integrata.

Il fatturato raggiunge un nuovo record storico. I 213,4 milioni di euro costituiscono un +8,60% sui 196,5 milioni di euro del 2021. Il patrimonio netto del Gruppo è pari a 104,6 milioni di euro, con un utile netto di 1.512.050 euro in ulteriore rafforzamento rispetto ai 104.221.759 euro dello scorso anno. Il valore del conferimento si è attestato sui 66.764.133 euro, «nonostante un’annata produttiva 2021 davvero inclemente a causa dei gravi eventi climatici che hanno condizionato la stagione come il freddo primaverile e le grandinate estive», fa notare il mangement.

MEZZACORONA, BENE LE RESE E L’EXPORT

Le rese per ettaro hanno superato i 18 mila euro di media, in linea con l’anno precedente anche se in presenza del netto calo di produzione. I collaboratori, alla chiusura del bilancio al 31 luglio 2022, sono risultati 491. A spingere il fatturato è anche l’export, che si assesta oltre l’80% delle vendite in 69 Paesi del mondo.

Forte la presenza negli Stati Uniti, il mercato più importante e strategico per il Gruppo, dove Mazzacorona opera da più di trent’anni con la controllata Prestige Wine Imports Corp. In Germania il compito spetta alla controllata Bavaria Wein Import GmbH. Sempre in vetta, tra i mercati chiave, figurano poi Olanda, Austria e Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Canada, Belgio, Europa dell’Est, Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina). Ma anche mercati nuovi come Australia, Israele, Sud America, Caraibi e Vietnam.

Numerose le iniziative commerciali attuate nel corso dell’anno in tutto il mondo, così come i nuovi prodotti lanciati insieme al restyling di etichette e materiali, «per rendere ancora più interessante per i consumatori l’incontro con i vini Mezzacorona».

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Gruppo Mezzacorona, fatturato record nel 2021

Fatturato record a 196,5 milioni di euro (+1,5%) per il Gruppo Mezzacorona, che ingloba i marchi Rotari, Tolloy e Feudo Arancio. Il dato giunge dalla 117ª assemblea generale dei soci tenutasi questa mattina, in cui è stato presentato il bilancio 2020/2021 della cooperativa trentina. L’utile netto è di 3,2 mln di euro (+32,5%).

Emergono anche altri dati definiti «molto positivi» dal presidente Luca Rigotti e dal direttore generale Francesco Giovannini. Il valore complessivo del conferimento si assesta sui 67,5 milioni di euro. Le rese medie per ettaro ad ottimi livelli, con 18.800 euro. Il patrimonio netto del Gruppo Mezzacorona ha toccato i 104,2 mln euro.

Dal confronto con le precedenti gestioni, emerge come il fatturato consolidato segni il nuovo record aziendale. Per l’esattezza la cifra è di 196.525.198 euro, contro i 193.597.747 euro del 2020 (+1,5%), frutto della sola gestione caratteristica. L’utile netto di 3.207.135 euro  è superiore del 32,5% rispetto ai 2.419.267 euro del 2020.

EXPLOIT NELL’EXPORT PER MEZZACORONA

Benissimo l’export, oltre l’80% delle vendite complessive, in ben 65 Paesi del mondo. Forte la presenza negli Stati Uniti, il mercato più importante e strategico per il Gruppo Mezzacorona, dove opera con successo da più di trent’anni con la controllata Prestige Wine Imports Corp.

Ottimi risultati anche in Germania, tramite la controllata Bavaria Wein Import GmbH. In vetta ci sono poi Olanda, Austria e Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Canada, Belgio, Europa dell’Est e Russia in particolare. E ancora, l’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina) ma anche mercati nuovi come l’Australia, Israele, i Caraibi ed il Vietnam.

Il presidente Luca Rigotti ha voluto ringraziare tutti i collaboratori «che hanno dimostrato, in un anno così difficile per la pandemia di Covid-19, il loro impegno e senso di responsabilità verso l’azienda».

IL COMMENTO

I risultati – ha aggiunto – sono stati eccellenti pur in un contesto generale complicato, che ha messo in seria difficoltà non solo la salute delle persone ma anche tutta l’economia e quindi anche il settore vitivinicolo. Il bilancio evidenzia la forza del Gruppo sia dal punto di vista economico che finanziario».

Molto importante per il Gruppo Mezzacorona è stato anche l’ottenimento per il sesto anno consecutivo della Certificazione della produzione dei soci secondo il Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (Sqnpi). E, in stretto raccordo, della Certificazione dei vini, «a conferma dei grandi risultati sulla strada della sostenibilità ottenuti dal Gruppo Mezzacorona».

Una politica, quella della sostenibilità, attuata «con grande determinazione, non solo in chiave ambientale ma anche sociale, economica, culturale e territoriale». Non a caso, Mezzacorona è stata tra le prime aziende in Trentino a puntare sulle Doc negli anni Settanta e, dagli anni Novanta, a sperimentare con successo le pratiche più avanzate per la produzione integrata, come la confusione sessuale.

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