Roberto Donadini nuovo presidente Fisar i sommelier eletti
Roberto Donadini è il nuovo presidente Fisar – Federazione italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori. La notizia è ufficiale da qualche minuto, al termine delle elezioni che hanno impegnato – tra ieri ed oggi, domenica 30 ottobre – i soci di tutta Italia. A spuntarla è stata la “Lista 1 – Costruiamo insieme il futuro“, guidata proprio dall’esponente di Fisar Treviso, che entrerà in carica a gennaio 2023.
Siederà nel Consiglio nazionale Mariella Dubbini, alla guida della “Lista 2 – Sommelier nel cuore, con noi per cambiare”, opposta a quella del neo presidente Fisar Roberto Donadini.
Con loro Graziella Cescon, Massimo Volpe, Laura Maggi, Angela Palombo, Alfonso Matarazzo, Carlo Iacone, Gianni Longoni, Michele Capra e Stefano Gosatti per la Lista 1; Filippo Franchini, Luca Del Buono, Marta Ingegneri e Patrizia Loiola per la Lista 2.
IL PROGRAMMA DEL NUOVO PRESIDENTE FISAR ROBERTO DONADINI
«Nella nostra visione – spiegava nei giorni scorsi il nuovo presidente Fisar Roberto Donadini – le delegazioni saranno al centro del progetto, creando incontri che portino confronto e condivisione. Abbiamo in testa un grande progetto di rinnovamento con obbiettivi raggiungibili e soprattutto, con dei tempi prestabiliti».
Tra gli altri obiettivi della Lista 1: «Una visione di insieme, investendo molto nella formazione dei nostri relatori, affinché gli stessi associati possano essere sicuri e certi che quello che imparano. Un servizio di indiscussa qualità e al passo con i tempi in cui viviamo».
Più voce in capitolo anche per i soci: «Vogliamo dare spazio agli associati con competenze e professionalità e creare gruppi di lavoro su tutto il territorio nazionale – anticipava Roberto Donadini – perché crescere assieme è uno degli aspetti fondamentali in cui crediamo e portiamo avanti con certezza».
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Francesco Mazzei riconfermato presidente di A.Vi .To Associazione Vini Toscani Dop e Igp
Francesco Mazzei resta alla guida del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana. Lo ha deciso all’unanimità l’Assemblea elettiva di A.VI.TO, Associazione Vini Toscani Dop e Igp, riunitasi in mattinata.
«È assolutamente necessario portare avanti la linea intrapresa dall’Associazione e continuare a lavorare in maniera sinergica, non solo per dar voce a quella pluralità di esperienze che è il patrimonio della viticoltura toscana ma anche, in questo particolare momento, per affrontare tematiche delicate che si stanno e si potrebbero riflettere con conseguenze gravi sulla filiera», ha dichiarato Mazzei mettendo l’accento sulle questioni più imminenti da affrontare e da sottoporre ai tavoli istituzionali.
«L’Associazione – ha aggiunto Mazzei – deve schierarsi compatta in difesa della viticoltura di fronte alla guerra all’alcol portata avanti dall’OMS, che non tiene conto della cultura che sta dietro al prodotto vino e dei risvolti che tali provvedimenti avrebbero sull’economia di molti Paesi come l’Italia.
Bisogna inoltre agire per difendere le imprese dalla deriva speculativa sui prezzi di produzione, aggravati da quelli del settore energetico; vanno concordate azioni per affrontare il cambiamento climatico che sta mettendo a dura prova le vigne, aggiungendosi alle criticità causate dalla fauna».
Questi i temi principali da affrontare per l’Associazione A.Vi.To, nata nel 2016 per rappresentare tutta la Toscana vitivinicola. «Dobbiamo lavorare per proporre soluzioni condivise – ha concluso il rieletto presidente Mazzei -. È necessario accelerare anche la sburocratizzazione del comparto se si vuole puntare sull’innovazione per poter competere con successo sui mercati internazionali».
I CONSORZI ADERENTI AD A.VI.TO.
Bianco di Pitigliano e Sovana; Bolgheri e Bolgheri Sassicaia; Brunello di Montalcino; Vino Chianti Classico; Chianti Colli Fiorentini; Chianti Colli Senesi; Vino Chianti; Chianti Rùfina; Vini delle Colline Lucchesi; Morellino di Scansano; Vino Nobile di Montepulciano; Vini di Carmignano.
E ancora: Vini Cortona; Vini Montecucco; Vino Orcia; Valdarno di Sopra DOC; Vino Vernaccia di San Gimignano; Vini della Maremma Toscana; Vino Toscana; Vini Valdichiana; Vini Terre di Pisa; Suvereto Wine; Vini Terre di Casole e Vino Pomino.
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Sandro Camilli nuovo presidente Ais Associazione italiana sommelier marco aldegheri vicepresidente
Sandro Camilli è il nuovo presidente Ais – Associazione italiana sommelier. Il vicepresidente designato dopo l’esito delle elezioni del nuovo Cda, svoltesi il 26 e 27 giugno, è Marco Aldegheri. Camilli (classe 1957) proviene da Ais Umbria, mentre Aldegheri (classe 1966) da Ais Veneto. Il nuovo Cda di Ais è dunque al completo e rimarrà in carica fino al 2026.
AIS, CHI SONO CAMILLI E ALDEGHERI
Ecco come si presentavano ai soci Ais – Associazione italiana sommelier, il nuovo presidente nazionale Sandro Camilli e il vicepresidente Marco Aldegheri.
Scaffali ricolmi di riviste e libri del settore raccontano una storia nata sotto il segno dell’amore per la cucina e per il vino. Ha trasformato la sua passione in professione dopo anni di duro lavoro sul campo di un ristorante, dove ha iniziato ad affinare i suoi sensi.
Dall’esperienza all’essenza, la sua vita cambia venti anni fa grazie all’incontro con Ais, stella fissa di una costellazione di studi, master e corsi di marketing sul vino che gli hanno letteralmente indicato la rotta da seguire. Conseguito l’attestato da sommelier, ha contribuito, in maniera sempre crescente, allo sviluppo di Ais Umbria fino a diventarne Presidente, carica che riveste da dodici anni.
Dai numerosi viaggi intrapresi alla scoperta delle eccellenze, fra prodotti tipici regionali ed europei, sono nate le sue passioni a venire, una su tutte quella per lo Champagne. Del percorso ascendente, iniziato forse tardivamente ma che non si è più interrotto, ancora oggi la sua più grande maestra resta l’umiltà, non solo nel trasmettere una passione ma anche e soprattutto nel diffondere e arricchire la cultura enogastronomica. SANDRO CAMILLI – presidente Ais
Sono nato a Verona nel ‘66 dove tuttora vivo. Qui lavoro dal 1987 come funzionario tecnico presso la locale Università. Sono Sommelier dal 1994, Relatore dal 2002, titolo grazie al quale conduco regolarmente lezioni nei 3 livelli AIS e per altri enti di formazione professionale, oltre ad interventi di degustazione e di divulgazione.
Dopo i primi passi dal 2003 al 2011 con l’attività redazionale della Delegazione di AIS Verona e i primi chilometri nella ristorazione, arriva l’impegno come Delegato AIS per Verona dal 2012 al 2014. Tra le esperienze più significative annovero la presenza in Consiglio Nazionale e in Giunta Esecutiva Nazionale dal 2006 al 2010, la Vice Presidenza di AIS Veneto dal 2013 al 2014 e il lungo cammino fino ad oggi con due mandati da Presidente regionale.
Quest’ultima sicuramente l’esperienza più impegnativa e coinvolgente, anche dal punto di vista umano. Vivo dal 1991 con Chiara, nostro figlio Mattia, e Darko, l’ultimo cane che accompagna la vita della nostra famiglia in campagna. Dicono che non sorrido mai, ma è solo un effetto metallico. Sotto la scorza di ogni rocker si cela infatti sempre tanta passione, basta solo una miccia per accenderla: un buon giro di basso o un buon giro di osterie.
Sono sempre stato attratto dal mondo della comunicazione, che sta agli antipodi della mia formazione scientifica. Ed è proprio su questo campo che ho potuto lavorare di più e aprire nuove strade in Associazione. Odio la rassegnazione del fare le cose sempre nello stesso modo: cercare nuove soluzioni, ribaltare la prospettiva, avere visione, sono buoni motivi per i quali vale sempre la pena abbandonare le certezze e rimettersi in gioco.
Forse proprio per questo non ho mai sopportato l’autoreferenzialità. Lo zodiaco mi colloca tra i pesci, ma più che nuotare, galleggio. Ben inteso, se devo tuffarmi mi butto senza paura, ma ho imparato a misurare le forze per tornare a riva e non finire a fondo. MARCO ALDEGHERI – vicepresidente Ais
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Pierangelo Tommasi nuovo presidente de Le Famiglie Storiche
Pierangelo Tommasi è il nuovo presidente de Le Famiglie Storiche. Dopo tre anni alla guida del gruppo di cantine della Valpolicella, Alberto Zenato passa a Pierangelo Tommasi il testimone di guida dell’Associazione nata nel 2009 e che oggi riunisce tredici storici produttori di Amarone (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato).
Tommasi avrà come vicepresidenti Giuseppe Rizzardi dell’azienda Guerrieri Rizzardi e Luca Speri dell’azienda Speri, con Alberto Zenato e Marilisa Allegrini nel CdA.
«La scelta di Pierangelo Tommasi – afferma il presidente uscente, Alberto Zenato – rappresenta un naturale avvicendamento all’interno dell’associazione che prevede l’alternarsi delle Famiglie nelle cariche di presidenza e vicepresidenza. Anche questo è l’espressione di un gruppo unito e coeso, ognuno con il proprio stile ma accomunati dalla stessa filosofia produttiva».
«Sono onorato di presiedere un gruppo di stimati colleghi e amici – sono le prime parole di Pierangelo Tommasi – aziende storiche e custodi del proprio territorio, e proseguire il percorso iniziato tredici anni fa, con il progetto di testimoniare i valori che ci accomunano e quelli di una denominazione unica al mondo. Lo faremo con molte attività in Italia e all’estero, sviluppando l’incoming verso le nostre aziende e facendo rete con altre realtà locali».
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Elezioni Ais 2022 i risultati alta affluenza dei sommelier alle elezioni online 2022 2026
Sono stati pubblicati da pochi minuti i risultati delle elezioni Ais – Associazione italiana sommelier 2022. Le votazioni si sono svolte esclusivamente online e hanno registrato un’alta affluenza, pari al 45% degli iscritti. Hanno votato ben 15.718 iscritti, su 34.709. Nel 2018 avevano espresso la loro preferenza solo 9.253 sommelier su 31.789.
Ha dunque premiato la scelta del Consiglio Nazionale dell’Associazione italiana sommelier che, per il rinnovo degli organi sociali nazionali e regionali/territoriali 2022-2026 ha scelto la piattaforma elettorale predisposta dalla società tedesca Polyas. Uno strumento “digitale” già utilizzato dai maggiori partiti politici tedeschi, dalla Banca d’Italia, da alcuni ordini professionali e da Istat.
L’esito del voto online, aperto dalle ore 10.00 del 26 giungo alle ore 14.00 del 27 giugno, è stato preceduto da un vivace dibattito tra candidati, protagonisti di un fuoco incrociato che ha avuto come teatro i social media.
Colpi bassi che non hanno risparmiato neppure le quote rosa, con attacchi (anche feroci) fra candidate. Sullo sfondo, i commenti delle varie fazioni e dei semplici osservatori, impegnati a difendere i membri della propria lista o stigmatizzare i toni troppo accesi.
VERSO L’ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE AIS NAZIONALE
Anticipate dall’intervista esclusiva rilasciata a winemag.it dal presidente uscente Antonello Maietta, non più candidabile, le elezioni nazionali Ais 2022-2026 hanno visto i seguenti risultati.
CONSIGLIO NAZIONALE AIS
Bonera Nicola 7534 Eletto Gargiulo Nicoletta 6994 Eletta Aldegheri Marco 6866 Eletto Mosetti Angelica 6714 Eletta Baldassarre Giuseppe 6439 Eletto Camilli Sandro 6123 Eletto Zorzi Renzo 5402 Eletto Privitera Camillo 5248 Eletto Luchetti Giovanni 5243 Eletto Dani Andrea 3570 Dessanti Roberto 2964 Balsarin Giulio 2681 Molinari Alex 2627 Starace Marco 2390
REVISORI LEGALI NAZIONALI
Colella Chiara 9562 Eletta Testa Michele 5215 Eletto Guetta Guido Ascer 5067 Eletto Rigon Stefano 3670 Dal Lago Graziano 2130
ABRUZZO
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Angela Di Lello 229
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Andrea Mennilli 196
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
L’AQUILA
Serenella Di Battista 21
CHIETI
Adriana Terreri 59
MARSICA
Walter Tullio 30
PESCARA
Luca Panunzio 42
TERAMO
Antonio Iannetti 13
SULMONA
Elisa Colella 9
VASTO – VAL DI SANGRO
Chiara Mascitelli 34
ALTO ADIGE
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Elvis Costa 113 Eletto
Paolo Tezzele 93
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Helmuth Zingerle 166
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Bassa Atesina – Oltradige
Verena Rauch 8
Bolzano
Sigrid Innerebner 56 Eletta
Andreas Meraner 39
Merano – Val Venosta
Michael Baumgartner 15 Eletto
Katrin Holzl 10
Val Gardena – Val Badia
Egon Perathoner 8 Eletto
Devid Vinatzer 6
Valle Isarco – Val Pusteria
André Senoner 22 Eletto
Hubert Kastlunger 10
BASILICATA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Eugenio Tropeano 158
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Giovanni Luigi Corrado 131 Eletto
Simona Martulli (supplente) 20
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Vulture – Alto Bradano
Daniele Scapicchio 11
Potenza
Biagio Motta 107
Matera
Samuele Olivieri 37
CALABRIA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Antonio Fusco 515
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Andrea Casazzone 313 Eletto
Giuseppe D’Urso (supplente) 165
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Arbereshe e Alto Ionio
Carmela Chimento 52
Catanzaro
Vincenzo Celi 59
Cosenza
Simona Cairo 185
Locride – Piana di Gioia Tauro
Angela Parrello 50
Reggio Calabria
Riccardo Cannistraci 77
Vibo Valentia
Attilia De Vito 44
CAMPANIA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Tommaso Luongo 1326
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Maria Rosaria Grimaldi 1.043 Eletto
Daniela Casale 971 Eletto
Annarita Panza 890 Eletto
Anna Merola (supplente) 199
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Avellino
Annito Abate 88
Benevento
Maria Grazia De Luca 81
Caserta
Pietro Iadicicco 227
Cilento – Vallo di Diano
Maria Sarnataro 122
Costa d’Amalfi
Antonio Amato 43
Ischia e Procida
Tommaso Mascolo 22
Napoli
Gabriele Pollio 253
Penisola Sorrentina – Capri
Emanuele Izzo 113
Salerno
Nevio Toti 240
Vesuvio
Ernesto Lamatta 135
EMILIA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Luca Manfredi 714 Eletto
Gaetano Palombella 280
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Barbara Guidi 507 Eletta
Davide Zappoli 267 Eletto
Alessandro Grossi 260 Eletto
Giuseppina Cenacchi (Supplente) 243
Danilo Ricardi (Supplente) 200
Antonio Camoni 96
Paolo Rollo 93
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Bologna
Giuseppe Todisco 243
Modena
Paolo Benetti 169
Parma
Anna Maria Compiani 112 Eletta
Arnaldo Rampini 37
Reggio Emilia
Paolo Ferretti 123 Eletto
Carlo Favella 83
FRIULI VENEZIA GIULIA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Renato Paglia 426
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Sonia Feruglio 367 Eletta
Tommaso Vidale (Supplente) 36
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Gorizia
Michele Paiano 78
Pordenone
Pierangelo Dal Mas 90
Trieste
Bruno Cataletto 82
Udine
Wladimiro Tulisso 184
LAZIO
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Francesco Guercilena 486 Eletto
Annamaria Iaccarino 260
Luigi Di Tofano 128
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Riccardo Sperti 459 Eletta
Benedetto Maurizi 410 Eletto
Luca Brienza 256 Eletto
Roberto Di Lelio (Supplente) 151
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Castelli Romani
Fabrizio Gulini 107
Colli della Sabina
Gabriele Giacomozzi 40
Fiumicino – Ostia
Ilaria De Donato 49
Frosinone
Maurizio Mazzucchi 69
Latina
Antonio Iaccarino 147
Rieti
Roberto Peron 43
Roma
Marco Sanfilippo 234
Valle dell’Aniene
Giovanni Rinaldi 49 Eletto
Claudio Piazza 11
Viterbo
Marco Isidori 70
LIGURIA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Marco Rezzano 400
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Federica Dell’Acqua 368
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Genova
Marco Quaini 138
Imperia
Giovanni Carlo Orengo 40
La Spezia
Laura Picardi 81
Savona
Giancarlo Alfano 46
Tigullio – Promontorio di Portofino
Nicola Garibotto 65
LOMBARDIA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Hosam Eldin Abou Eleyoun 1590 Eletto
Lisetta De Simeis 368
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Elena De Marziani 1171 Eletta
Massimo Piacentini 830 Eletto
Roberto Cassanelli 825 Eletto
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Bergamo
Luigi Mascheretti 136
Brescia
Alessandro Caccia 355
Cremona – Lodi
Maurizio Milani 74
Lecco
Tiziano Tosetti 73
Mantova
Luigi Bortolotti 153
Milano
Fabio Scaglione 536
Monza e Brianza
Stefano Balconi 139
Pavia
Miriam Prencisvalle 103
Sondrio
Luigi Scaramuzzi 62
Varese
Matteo Tunisi 92
MARCHE
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Stefano Isidori 373
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Tania Rossi 342
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Ancona
Daniele Sordoni* 65
Ascoli Piceno
Marica Spuria 59
Fabriano – Alta Vallesina
Luca Gambucci 38
Fermo Porto San Giorgio
Barbara Paglialunga 39
Jesi e Castelli
Luca Giaccaglia 43
Macerata
Cesare Lapadula 33
Pesaro
Raffaele Papi 66
Urbino-Montefeltro
Franco Morena 40
*da verificare in quanto alla commissione elettorale centrale
risultano due candidati
MOLISE
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Carlo Pagano 74
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Antonella Di Lena 65
Giovanni Di Palma 56
Giampiero Mancini 56
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Campobasso
Carmine Guidone 22
Isernia
Daniela Tonti 38
PIEMONTE
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Mauro Carosso 1213
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Vincenzo Milanese 776
Francesco Napolitano 543
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Alessandria
Edi Perissinotto 122 Eletto
Antonino Catalano 21
Biella
Daniela Drago 55
Canavese
Lorenzo Labriot 71
Casale Monferrato
Daniele Guaschino 46
Cuneo – Alba
Rosalba Rolando 153
Novara
Stefano Brustia 129
Torino
Fabio Gallo 416
Verbano Cusio Ossola
Luca Molino 50
Vercelli – Valsesia
Luca Ferrero 35
PUGLIA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Giacomo D’Ambruoso 1608
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Germano Farina 1.234 Eletto
Cosimo Damiano Balestrucci (Supplente) 326
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI
DELEGAZIONE
Bari
Raffaele Massa 280
BAT- Svevia
Maria De Tullio 113
Brindisi
Rocco Coliandro 164
Foggia
Amedeo Renzulli 142
Lecce
Marco Cristian Albanese 260
Murgia
Vincenzo Carrasso 473 Eletto
Michele Fasani 21
Taranto
Domenico Stanzione 181
ROMAGNA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Adolfo Treggiari 213 Eletto
Raffaele Nanni 190
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Roberto Gasperini 319
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Cesena
Vincenzo Tardino 124
Faenza
Mirko Morini 40
Forlì
Caterina Valbonesi 49
Imola
Stefano Luppi 20
Ravenna
Antonio Corsini 83
Rimini
Nunzia Tesoro 46
SARDEGNA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Antonio Furesi 430
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Mario Graziano Marras 301 Eletto
Sergio Cugliolo (Supplente) 43
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Cagliari
Simona Gulli 89
Gallura
Attilia Giovanna Medda 108
Nuoro
Francesco Deriu 44
Oristano
Alessandro Benini 55
Sassari
Pier Paolo Fiori 137
SICILIA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Francesco Baldacchino 705
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Luigi Grasso 596
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI
DELEGAZIONE
Agrigento – Caltanissetta
Calogero Trupia 157
Catania Città e Sud
Maria Grazia Barbagallo 178
Catania Jonico – Etnea
Paolo Pennisi 18
Messina
Francesco Italiano 6
Palermo
Luigi Salvo 97
Ragusa
Fabio Gulino 20
Siracusa
Alessandro Carrubba 61
Taormina
Gioele Carmelo Micali 105 Eletto
Rocco Davide Federico 9
Trapani
Alessandro Sciacca 53
TOSCANA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Cristiano Cini 1.311
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Alessandro Bellini 792 Eletto
Francesco Luchetti 792 Eletto
Marco Ciabatti 632 Eletto
Riccardo Corti (Supplente) 271
Alessio Marcucci (Supplente) 190
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Apuana
Lorenzo Chiappini 68
Arezzo
Massimo Rossi 130
Firenze
Massimo Castellani 194
Grosseto
Sabrina Diligenti 115 Eletta
Massimo Groppi 70
Isola d’Elba
Antonio Arrighi 23
Livorno
Massimo Tortora 71 Eletto
Alessandro Malvasi 43
Lucca
Olimpia Bertolucci 107
Pistoia
Luca Carmignani 84
Prato
Bruno Caverni 122 Eletto
Stefano Tascini 108
Siena
Marcello Vagini 90
Val d’Elsa
Luigi Pizzolato 60
Versilia
Claudio Fonio 61
TRENTINO
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Gyorgyi Fieszl 148
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Edgardo Moncher 140
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Trentino Centrale
Patrizia Pensini 78
Trentino Occidentale
Elisa Ressegotti 34
Trentino Orientale
Giulio Rizzi 29
UMBRIA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Pietro Marchi 422
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Andrea Sattin 374
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Assisi – Nocera Umbra
Gianluca Falcinelli 38
Città di Castello
Tiziana Croci 47
Gubbio
Christian Belardi 58
Montefalco – Spoleto
Claudio Ciotti 19
Perugia – Trasimeno
Anna Chiara Baiocchi 113
Terni
Maurizio Orlandi 90 Eletto
Giovanni Lampis 53
VALLE D’AOSTA
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Alberto Levi 103
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Alessandro Framarin 52
Umberto Aglietta (Supplente) 40
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Aosta Provincia
Simone Clerin 41
Aosta Città
Gianluca Arcaro 57
VENETO
PRESIDENTE REGIONALE Voti
Gianpaolo Breda 1.225
ORGANO DI CONTROLLO REGIONALE
Bettina Solimando 673 Eletta
Mauro Carrazzai 620 Eletto
Alberto Matteazzi 531 Eletto
Mattia Villan (Supplente) 299
Marco Carlesso (Supplente) 284
CONSIGLIERI REGIONALI SU BASE DI DELEGAZIONE
Belluno
Ivan Del Puppo 76
Padova
Rossano Moretto 282
Rovigo
Giovanni Geremia 106
Treviso
Wladimiro Gobbo 208
Venezia
Lorena Ceolin 176
Verona
Paolo Bortolazzi 240
Vicenza
Luca Grezzani 140
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Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi nuovo presidente Federdoc
Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi sarà il nuovo presidente Federdoc dopo l’unanimità raggiunta dal nuovo cda. Raccoglierà l’eredità di Riccardo Ricci Curbastro che, dopo 24 anni di presidenza, ha deciso di non proseguire il suo percorso al vertice della Federazione dei Consorzi del vino italiano.
Giangiacomo Bonaldi, nuovo membro del cda Federdoc, oltre che vicepresidente del Consorzio del Prosecco Doc è presidente di Anb Coop ed è stato da poco riconfermato presidente di Confagricoltura Treviso.
FEDERDOC VERSO NUOVE SFIDE
Alla vicepresidenza confermato Francesco Liantonio, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Castel del Monte. Al suo fianco nominato Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.
È motivo di grande orgoglio per me ricevere una nomina così importante – dichiara Bonaldi – ma è soprattutto un’importante responsabilità e un impegno che intendo onorare al meglio, come Curbastro prima di me».
«Sono numerose le sfide che Federdoc dovrà affrontare nei prossimi anni – conclude il nuovo presidente – particolarmente in materia di sostenibilità e sicurezza per i consumatori. Abbiamo intenzione di raccoglierle con serietà e in maniera propositiva, per proseguire nel migliore dei modi il lavoro di chi ci ha preceduto».
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Giovanni Busi confermato presidente Consorzio Vino Chianti. Obiettivo del prossimo triennio il raggiungimento del milione di ettolitri
Giovanni Busi è stato confermato presidente del Consorzio Vino Chianti per altri tre anni, con voto unanime. Titolare dell’azienda vitivinicola Travignoli, che dirige dal 1989, Busi è dal 2010 presidente del Consorzio Vino Chianti.
L’ente conta 3.500 aziende socie, che rappresentano 15 mila ettari di vigneto atto a produrre Chianti Docg. Due i vicepresidenti: Ritano Baragli (cantina sociale Colli Fiorentini) e Alessandro Zanette (Gruppo Italiano Vini).
«Sono onorato di questa conferma – ha commentato Busi – non solo per il prestigioso ruolo di guida di uno dei consorzi vinicoli più importanti del nostro Paese, ma anche perché questa elezione rappresenta il riconoscimento del buon lavoro svolto in questi mandati».
Passando in rassegna le prossime sfide che attendono il Consorzio Vino Chianti, Busi ha messo al primo posto la «necessità di lavorare tutti insieme per aumentare le vendite della denominazione, passando da 720 mila a un milione di ettolitri».
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Federdoc verso il rinnovo della presidenza eletto il nuovo Cda. Riccardo Ricci Curbastro lascia il testimone
L’Assemblea annuale dei soci di Federdoc ha nominato i consiglieri del nuovo Cda. Il 28 giugno saranno chiamati all’elezione del nuovo presidente, che sostituirà Riccardo Ricci Curbastro.
Eletti Andrea Ferrero, Filippo Mobrici, Massimo Marasso, Riccardo Ricci Curbastro, Fabio Zenato, Elvira Bortolomiol, Christian Marchesini, Paolo Fiorini, Franco Cristoforetti, Paolo Corso, Giangiacomo Bonaldi, Ruenza Santandrea, Claudio Biondi.
E ancora: Giovanni Busi, Francesco Colpizzi, Andrea Rossi, Elisa Fanti, Vittorio Carone, Alberto Mazzoni, Valentino Di Campli, Leone Massimo Zandotti, Francesco Liantonio, Libero Rillo e Antonio Rallo.
Per il Collegio dei Revisori dei conti nominato Marco Morolli. Luca Petrelli, Vasco Boatto e Arturo Stocchetti sono le figure designate al Collegio dei Probiviri.
L’assemblea, tenutasi oggi a Roma, è stata l’occasione dei saluti per l’attuale presidente Ricci Curbastro. «Ventiquattro anni alla guida di Federdoc – ha sottolineato – sono stati per me un viaggio lungo e importante. Grazie al lavoro di Federdoc è nato un sistema di controlli moderno ed efficace. È stato un bel viaggio e lascio il testimone».
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Andrea Rossi confermato Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano cda
Confermato Andrea Rossi nel ruolo di Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. A nominarlo il CdA del Consorzio, eletto dall’assemblea lo scorso 26 maggio, che si è riunito nella serata di mercoledì 1 giugno. Il Consiglio ha voluto confermare anche i due Vicepresidenti, Susanna Crociani (Azienda Crociani) e Luca Tiberini (Azienda Tiberini).
«Una conferma che è anche un rinnovamento della fiducia che i nostri produttori ci hanno dato tre anni fa quando siamo stati nominati per la prima volta – commenta il Presidente Rossi – per dare vita ad un percorso che ha visto fin da subito le aziende associate lavorare per un ricompattamento all’interno del Consorzio con un obiettivo comune che era quello dello sviluppo della denominazione e una visione univoca dei progetti da mettere in campo».
Andrea Rossi, classe 1971, è stato eletto presidente come membro della Vecchia Cantina, alla guida della quale è stato da poco riconfermato. Diplomato al Liceo Classico “A. Poliziano” di Montepulciano si è poi laureato in Scienze Economiche e Bancarie all’Università degli studi di Siena.
Da sempre al fianco della famiglia nell’azienda agricola socia di Vecchia Cantina da oltre trent’anni. Rossi può vantare una lunga esperienza sia politica che come amministratore locale. Da giugno 1999 al 2011 viene infatti scelto dall’allora Sindaco del Comune di Montepulciano, Piero Di Betto, come assessore alla partecipazione, associazionismo e sport.
ANDREA ROSSI: DA SINDACO A PRESIDENTE DEL CONSORZIO DEL VINO NOBILE
Nel 2009 e nel 2014 è stato eletto sindaco del Comune di Montepulciano, carica che ha ricoperto fino al 2019. E’ della sua legislatura la nascita del cosiddetto “Sistema Montepulciano“, un modello di governance basato sul coordinamento congiunto delle principali forze economiche e attrattive della città in un progetto di promozione premiato in Italia e nel mondo.
Il Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, oltre che dal Presidente Andrea Rossi (Vecchia Cantina), dai Vicepresidenti Susanna Crociani e Luca Tiberini, è composto dai consiglieri eletti dall’assemblea lo scorso 26 maggio: Luca De Ferrari (Boscarelli), Pietro Riccobono (Tenuta Trerose – Bertani Domains), Francesco Carletti (Poliziano).
E ancora: Antonio Donato (Tenute del Cerro), Luigi Frangiosa (La Ciarliana). Per Vecchia Cantina di Montepulciano sono stati eletti nel CdA oltre al Presidente, Ilaria Chiasserini, Andrea Ciolfi, Rino Fontana e Filippo Neri.
Il Collegio sindacale è composto dal presidente Roberta Coveri e dai Componenti Giordano Pratellesi e Matteo Giustiniani. La Giunta Esecutiva è composta dal Presidente e Vicepresidenti affiancati da Luca De Ferrari e Antonio Donato. Attribuite anche le Presidenze delle Commissioni: a Ilaria Chiasserini la Commissione Sostenibilità; a Susanna Crociani la Commissione Promozione; a Luca Tiberini la Commissione Qualità.
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Il presidente in ciabatte e il vino in camicia anteprima sagrantino 2018 2022
EDITORIALE – Fosse suo, il Sagrantino di Montefalco 2018 cotto, marmellatoso e ossidato che ha popolato in lungo e in largo i tasting in sala consiliare, saremmo tutti autorizzati a gridare allo scandalo. Ovvero al tentativo di far prevalere l’immagine sulla sostanza, nel solco triste e beffardo del marketing distorto dei tempi moderni.
Invece, il presidente in ciabatte Giampaolo Tabarrini, con la sua scelta di presentarsi alla stampa e al pubblico riunito ad Anteprima Montefalco 2022 uguale a se stesso, nonostante l’investitura pesante, da successore del (lui sì) presidente in camicia Filippo Antonelli, non fa altro che stressare, ancor più, il concetto di un’annata andata pressoché storta: la 2018 del Sagrantino.
Una di quelle vendemmie giudicate “così, così” dagli (onesti) produttori locali, che hanno dovuto fare “i conti” – sorpresi ma non troppo, voglio credere – con le (ben) “Quattro stelle” assegnate (invece) dall’annuale commissione di esperti chiamati a giudicare, prima della stampa di settore, nelle segrete stanze del perbenismo enologico italico, l’ultima annata del portentoso rosso umbro.
Fatto sta che Giampaolo Tabarrini che si presenta in ciabatte da mare alla presentazione ufficiale del Sagrantino di Montefalco 2018, tra politici locali di professione (loro sì, c’era pure il presidente della Regione Umbria) e ministri del vino del Bel paese, ha brillato più del Sagrantino di Montefalco stesso, durante i tasting in sala consiliare (25 e 26 maggio).
Quel che resta davvero della vendemmia 2018, di fatto, è un Tabarrini sempre più alieno a casa propria. Un presidente che interpreta e comunica il Sagrantino di Montefalco come nessun altro riesce a fare, attraverso vini che si raccontano molto più che con l’andamento della singola annata. Diventando fenomeno. Volesse Dio, a guardar bene, “regola”.
Se nel 2021, ad Anteprima Sagrantino 2017, le etichette di Tabarrini avevano segnato lo stacco tra l’orizzonte e il presente di Montefalco, ad Anteprima 2022, col Sagrantino 2018, il neo eletto presidente pare aver allargato il gap con molti dei conterranei. Segnando una linea di demarcazione ancora più netta.
Non che questo, immaginiamo, possa fare a lui (o a chiunque) davvero piacere. Soprattutto se a rimetterci, con l’annata 2018 del Sagrantino di Montefalco, sono produttori come Romanelli. Fino a ieri sulle orme del presidente in ciabatte; oggi vittime illustri, vien da dire, di un’annata davvero complicata per il vino rosso simbolo dell’Umbria.
In un quadro di generale delusione, alla faccia delle “Quattro stelle” che, per ammissione pubblica dello stesso Giampaolo Tabarrini, non sembrano convincere o, meglio, “consolare” neppure i diretti interessati (ovvero i locali produttori), qualcuno brilla ancora e qualcun altro sembra aver imbroccato una promettente via.
Chi si conferma, tra le voci fuori dal coro delle ossidazioni e delle “marmellate” del Sagrantino di Montefalco 2018, è certamente Bocale. Vini da assaggiare (tutti) i suoi: dal Rosso di Montefalco al Sagrantino, senza dimenticare l’ottimo Trebbiano Spoletino.
Consola, come la tela di Pelenope, la prestazione del giovane Pardi. Uno che è riuscito a mettere in campo, in quest’annata, tutto l’amore per la tensione acida e la freschezza inculcata negli anni di studi dalle parti di Conegliano. Insomma, non è tutto da buttare in quest’annata di Sagrantino di Montefalco confusa e sbattuta. Quella in cui certe ciabatte saranno ricordate più eleganti di certe camicie.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Davide Frascari e il nuovo presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna 1
Quarantasette anni, agronomo, Davide Frascari è il nuovo presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna. «Un riconoscimento che voglio vivere con grande senso di responsabilità – sono le sue prime parole -. Lo stesso che sento come agricoltore custode della mia terra e come cooperatore che ha responsabilità verso i propri soci».
Stefano Perini (Cantine 4 Valli di Piacenza) e Mauro Sirri (Celli di Bertinoro – Fc) sono i due vicepresidenti. Frascari è stato presidente dal 2005 della Cantina sociale di Arceto, fusasi nel 2014 con altre realtà del territorio per dare origine a Emiliawine (726 soci viticoltori in provincia di Reggio Emilia). Una coop della quale ha mantenuto il massimo incarico.
Gli altri membri del Cda che condurranno l’Enoteca Regionale per il prossimo quadriennio sono: Benassai Barbara di Union Camere Emilia-Romagna, Bertolani Andrea della Bertolani Alfredo di Scandiano (Re), Bigucci Davide di Podere Vecciano di Coriano (Rn), Biondi Claudio del Consorzio Tutela Lambrusco Doc, Bordini Francesco di Villa Papiano di Modigliana (Fc).
IL NUOVO CDA DI ENOTECA EMILIA ROMAGNA
E ancora: Capelli Antonio del Consorzio Vini Colli Bolognesi, Deserti Luca della Coop. Giulio Bellini di Filo di Argenta (Fe), Galassi Paolo di Due Tigli di Forlì (Fc), Giardini Mauro di Villa Venti di Roncofreddo (Fc), Paltrinieri Alberto della Cantina Paltrinieri di Sorbara (Mo), Perini Stefano delle Cantine 4 Valli di Piacenza, Sirri Mauro dell’azienda Celli di Bertinoro (Fc).
«Vorrei aprire una stagione di racconto – commenta ancora il neo eletto presidente di Enoteca Emilia Romagna, Davide Frascari – che parta dalla campagna e dal paesaggio e porti la nostra cultura nel mondo, siamo una regione con territori straordinari e per tanti ancora da conoscere».
«Mi auguro – conclude – che il nostro lavoro sia un’opportunità per una filiera economica che ha radici salde e migliaia di famiglie al lavoro nelle vigne. Vorrei dare voce a tutti loro, a privati e cooperative, in un gioco di squadra e di ruoli in cui ognuno con le proprie competenze e storie possa regalarci futuro».
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Terre d Oltrepo nuovo direttore generale dal Trento Doc e Corrado Gallo
FOTONOTIZIA – Terre d’Oltrepò annuncia la nomina ufficiale del nuovo Direttore Generale Corrado Gallo. Enologo di formazione, dal 2008 ad oggi è stato Direttore della cantina di Roverè della Luna, in Trentino, cooperativa da 270 soci conferitori che produce, tra l’altro, spumanti metodo classico Trento Doc.
Oltre a Corrado Gallo, il nuovo presidente di Terre d’Oltrepò, Enrico Bardone, annuncia l’inserimento nell’organico del nuovo Responsabile di Stabilimento della Cantina di Broni.
Si tratta di Giacomo Barbero, enologo con una lunga esperienza in Oltrepò Pavese. È stato infatti direttore tecnico per oltre 20 anni delle Cantine Conte Carlo Giorgi di Vistarino e in altre Cantine cooperative della zona.
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Mariacristina Castelletta Tosti 1820 e la nuova presidente del Consorzio Alta Langa
Cambio della guardia ai vertici del Consorzio Alta Langa: la nuova presidente è Mariacristina Castelletta (Tosti 1820). Ad affiancarla come vicepresidente, in continuità con gli anni precedenti, sarà Giovanni Carlo Bussi, viticoltore di San Marzano Oliveto. Castelletta succede a Giulio Bava, che ha guidato la compagine per tre mandati consecutivi tra il 2013 e il 2022.
Presidente e vice sono stati eletti dal Consiglio di Amministrazione dell’ente, scelto a sua volta nell’Assemblea dei Soci della scorsa settimana. Oggi, nel Cda guidato da Castelletta e Bussi, siedono: Piero Bagnasco (Fontanafredda), Giulio Bava (Giulio Cocchi), Umberto Bera (Bera).
E ancora: Domenico Conta (Enrico Serafino), Sergio Germano (Ettore Germano), Antonio Massucco (Banfi), Alessandro Picchi (Fratelli Gancia), Giacinto Balbo (viticoltore di Bubbio e Cassinasco), Luciano Ferrero (viticoltore di Mango), Gianpaolo Menotti (viticoltore di Castel Rocchero).
Da otto anni nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio Alta Langa, Mariacristina Castelletta si occupa del marketing dell’azienda di famiglia, Tosti1820, e fa parte anche del Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Vermouth di Torino.
I miei prossimi tre anni alla guida del Consorzio saranno all’insegna della continuità con ciò che è stato fatto finora. L’obiettivo è quello di proseguire nel percorso di crescita della denominazione, sia in termini di autorevolezza che di numeri», dice la neoeletta presidente.
«La denominazione Alta Langa Docg – aggiunge Mariacristina Castelletta – sta crescendo e lo sta facendo bene. Più di 50 produttori oggi fanno parte del Consorzio, le cuvée prodotte sono complessivamente 90. Costante la base agricola, composta da circa 90 viticoltori. Il vigneto si estende adesso per 377 ettari (175 in provincia di Cuneo, 164 in provincia di Asti, 38 in provincia di Alessandria) e dalla vendemmia 2021 abbiamo avuto 3 milioni di bottiglie».
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Giulitta Zamperini nuova presidente Consorzio del Vino Orcia verso la Docg poggio grande
Sarà Giulitta Zamperini a guidare per i prossimi tre anni il Consorzio del Vino Orcia. La giovane imprenditrice vinicola, già vicepresidente nei due precedenti mandati, è stata nominata presidente del Consorzio dal nuovo consiglio di amministrazione.
Tra i progetti a lungo termine del mandato, l’avvio del percorso da Orcia Doc a Orcia Docg. Già avviata dalla precedente amministrazione la procedura di introduzione della parola “Toscana” sull’etichetta della Doc, «per potenziare la riconoscibilità nei mercati esteri».
Accanto a Giulitta Zamperini, l’ex presidente del Consorzio, Donatella Cinelli Colombini e il già vicepresidente Roberto Terzuoli. Classe 1990, nata a Siena, ma cresciuta a San Quirico d’Orcia, la nuova presidente del Consorzio della Doc Orcia è perito chimico con diploma conseguito all’Itis Sarrocchi di Siena.
GIULITTA ZAMPERINI (POGGIO GRANDE) NUOVA PRESIDENTE DELL’ORCIA DOC
L’amore per la terra e per il vino arrivano dal padre, Luca, che ha fondato l’azienda Poggio Grande nel 1999. Nel 2011 Giulitta Zamperini è stata tra i fondatori della delegazione Onav Siena della quale tutt’oggi fa parte.
«Ho deciso, seppur con un po’ di timore, di rendermi disponibile a questo passaggio di testimone. Assumo questo incarico per portare avanti insieme al Consiglio gli importanti obiettivi per la crescita della Denominazione, contando sulla continuità dell’ottimo lavoro svolto sino a oggi», sono le prime parole della neo presidente Giulitta Zamperini.
Tra i principali obiettivi illustrati dalla nuova presidente del Consorzio, anche quello della salvaguardia del paesaggio agricolo. Un elemento «che crea valore economico e dove si registrano ogni anno, in media circa 1,4 milioni di presenze turistiche, con un milione di escursionisti».
ORCIA DOC: TUTELA DEL PAESAGGIO AGRICOLO TRA GLI OBIETTIVI
«Siamo stati i primi a coniare il termine “Il vino più bello del mondo” – prosegue Giulitta Zamperini – e occorrerà quindi rafforzare e consolidare il rapporto tra vino, paesaggio ed enoturismo».
Perché essere parte di una Doc che si estende all’interno di un sito Unesco è un onore, quanto un onere, che non può prescindere da un’attenta programmazione delle attività pianificate nel tempo».
Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Vino Orcia, oltre che dal presidente Giulitta Zamperini e dai vicepresidenti Donatella Cinelli Colombini e Roberto Terzuoli, è composto da Elena Salviucci, Giovanna Santi, Gabriella Giannetti, Antonio Rovito, Pasquale Forte, Luca Mastrojanni, Giuseppe Basta, Angelo Capitoni. Nel ruolo di Segretario del Consorzio di tutela è stato confermato Andrea Giorgi.
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Continuita per il Consorzio di tutela vini Doc Castel del Monte rieletto Francesco Liantonio
Francesco Liantonio è stato rieletto presidente del Consorzio di tutela vini Doc Castel del Monte. Lo ha deciso l’assemblea dell’ente pugliese, riunitasi lo scorso 9 maggio. Viticoltori, produttori e imbottigliatori del territorio della “Puglia Sveva”, custodi della Doc Castel del Monte e delle tre Docg Castel del Monte Bombino Nero, Castel del Monte Rosso Riserva e Castel del Monte Nero di Troia Riserva, hanno scelto la via della continuità.
Accanto a Francesco Liantonio, il vicepresidente Sebastiano de Corato. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto da altri sette membri: Onofrio Spagnoletti Zeuli, Luigi Calvi, Sebastiano Spagnoletti Zeuli, Alessandra Tedone, Luigi Lenoci, Sebastiano Marinelli e Domenico Camerino.
«CASTEL DEL MONTE, DENOMINAZIONE SOSTENIBILE»
«Insieme al vicepresidente e ai membri di questo nuovo Consiglio – commenta Francesco Liantonio – continueremo a portare avanti il progetto di denominazione sostenibile a cui lavoriamo da qualche anno, operando scelte sempre più rispettose nei confronti della nostra terra e di chi la popola».
«Nel prossimo triennio – ha aggiunto il rieletto presidente del Consorzio di tutela vini Doc Castel del Monte – agiremo per garantire alle nostre imprese crescita e maggior sviluppo. Inoltre, daremo il via a numerose attività di promozione e comunicazione, sperando di tornare al più presto a presentare i nostri vini all’interno di eventi e fiere, vetrine nazionali e internazionali che tanto ci sono mancate in questi anni di pandemia».
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Diletta Tonello e la nuova presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello Consiglio
FOTONOTIZIA – Dopo due mandati alla vicepresidenza, Diletta Tonello è la nuova presidente del Consorzio di Tutela Vini del Lessini Durello. Succede all’uscente Paolo Fiorini, che resta in qualità di vicepresidente, assieme a Silvano Nicolato, per i prossimi tre anni.
La denominazione del Lessini Durello, riconosciuta nel 1987, conta circa 430 ettari vitati ad uva Durella, distribuiti sulla fascia pedemontana dei Monti Lessini, tra Verona e Vicenza. Oggi le aziende associate al Consorzio sono 34 e ogni anno viene prodotto circa 1 milione di bottiglie, di cui 750 mila con metodo Charmat e 250 mila con Metodo Classico.
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Riccardo Cotarella riconfermato presidente di Assoenologi Vicepresidenti Massimo Tripaldi e Pierluigi Zama
Riccardo Cotarella è stato riconfermato presidente di Assoenologi per il quarto mandato consecutivo. Lo ha deciso il Consiglio di amministrazione dell’Associazione che riunisce enologi ed enotecnici italiani, riunitosi stamani nella sede di Milano. Per il prossimo triennio, Riccardo Cotarella sarà coadiuvato, nel ruolo di vicepresidenti, da Massimo Tripaldi della Sezione Puglia-Basilicata-Calabria e da Pierluigi Zama della Sezione Romagna.
Essere chiamati ancora a guidare Assoenologi – sono le prime parole del rieletto Riccardo Cotarella – è motivo di grande orgoglio e responsabilità. Accetto l’incarico con l’entusiasmo e la determinazione di sempre e con un unico obiettivo, quello di far crescere, con la preziosa collaborazione dell’intero Consiglio di amministrazione, la nostra amata Associazione».
«Il lavoro che ci attende – ha aggiunto – è impegnativo, soprattutto alla luce degli eventi che hanno e stanno tuttora interessando le nostre vite. Assoenologi in questi anni ha saputo reagire anche alle condizioni più sfavorevoli. Continuando a crescere e diventare sempre più punto di riferimento nazionale dell’enologia.
«Un processo di crescita – ha concluso il rieletto presidente Riccardo Cotarella – che dovrà essere, laddove possibile, accelerato per il bene di tutta la categoria e del mondo del vino».
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Isidoro Rebuli riconfermato presidente della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene
Isidoro Rebuli, noto ristoratore e albergatore di Valdobbiadene, è stato riconfermato per la quarta volta presidente della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione, eletto da pochi giorni, lo ha nominato all’unanimità a rappresentare gli oltre 200 soci della Strada del Vino più antica d’Italia. Un itinerario che si snoda in un territorio unico, Patrimonio dell’Umanità Unesco, incluso inoltre nel “Registro nazionale del paesaggio rurale storico” istituito dal Ministero per le politiche agricole.
I PROSSIMI IMPEGNI DELLA STRADA DEL PROSECCO
Il neo Presidente intende proseguire il percorso già tracciato nei precedenti mandati, volto a «valorizzare l’identità storica e culturale della nostra terra – ha dichiarato – e ad elevare la qualità dei prodotti e dei servizi della nostra offerta turistica».
Già da subito il 2022 si prospetta ricco di impegni. Imminente la seconda edizione del festival “Conegliano Valdobbiadene Experience” (17-26 giugno 2022). Già iniziata, poi, l’organizzazione della 17° “Centomiglia sulla Strada del Conegliano Valdobbiadene“, tour per auto d’epoca che si terrà il 7-8 ottobre 2022. È di questi giorni invece l’uscita della nuova edizione della guida turistica cartacea “Conegliano Valdobbiadene Guide“.
ISIDORO REBULI ALLA GUIDA DEL NUOVO CDA
Il rieletto presidente Isidoro Rebuli sarà affiancato dalla Vicepresidente Cinzia Sommariva (Consorzio Tutela Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg) e da 11 Consiglieri: Enrico Bortolomiol (Ciodet Spumanti), Fabio Curto (Az. Agr. Ponte Vecchio), Francesco Drusian (Az. Agr Drusian Francesco), Maurizio Favrel (Az. Agr. Malibràn), Emanuele Follador (Az. Agr. La Casa Vecchia).
E ancora: Michele Follador (Az. Agr. Nani Rizzi), Yuliya Kochava (Mionetto Spa), Luciano Fregonese (Comune di Valdobbiadene), Ivan Panizza (Comune di Conegliano), Stefano Pola (Az. Agr. Andreola), Luigi Stramare Bortolomiol (Gemin Spumanti). Il nuovo Collegio dei Sindaci Revisori è invece composto da Giuseppe Anselmi, Benedetto de Pizzol e Pierina Vibbani.
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Silvano Brescianini rieletto Presidente Consorzio Franciacorta. Simona Luraghi nuovo amminisratore delegato
Silvano Brescianini è stato rieletto presidente del Consorzio Franciacorta. L’esponente di Barone Pizzini vede così rinnovato il mandato, dopo i tre anni precedenti. «Desidero ringraziare il nuovo consiglio per la fiducia, dimostrando grande coerenza e responsabilità,», le prime parole di Brescianini.
«Uno stimolo – ha aggiunto – a proseguire con determinazione e impegno il nostro incarico nel rappresentare tutte le molteplici realtà che costituiscono la Franciacorta vitivinicola, tutelando e promuovendo con forza anche il nostro prezioso territorio. Ringrazio, infine, i consiglieri uscenti per il contributo che hanno dato in questi anni di lavoro a tutta la Franciacorta».
La rielezione di Silvano Brescianini a presidente del Consorzio Franciacorta, tutt’altro che scontata, è arrivata pochi minuti fa, durante la riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’ente bresciano.
Eletto l’Amministratore Delegato. Dopo 12 anni di lavoro, Giuseppe Salvioni lascia il posto a Simona Luraghi, manager con una carriera consolidata da oltre 23 anni di esperienza in importanti aziende multinazionali nel mass market e nel lusso, nel settore finanziario, commerciale e strategico.
«Simona Luraghi – commenta il presidente Silvano Brescianini – dovrà ulteriormente qualificare l’immagine, non solo della Franciacorta ma di tutte le cantine associate e del territorio, riconosciuto come sistema a livello nazionale e internazionale».
«La dottoressa Luraghi – continua – dovrà collaborare con gli enti, gli stakeholder del mercato con un’attenzione mirata ad una sempre più sinergica integrazione fra team interno, la realtà esterna, il territorio, le aziende socie e il contesto politico locale e nazionale».
«Con l’insediamento di Simona Luraghi continua il ruolo di Giuseppe Salvioni che prevedeva il diretto e continuo coinvolgimento del Consiglio di Amministrazione con una visione sempre più globale e verticale, che segue le linee programmatiche e strategiche dettate dall’assemblea dei soci».
«Ancora molto c’è da fare – conclude Silvano Brescianini – ma la sfida per i prossimi anni ci esorta sempre di più a seguire linee guida condivise all’insegna dell’unione di passioni».
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Franciacorta i soci hanno eletto il nuovo Cda del Consorzio Crescita della denominazione nei primi mesi 2022
Nuova composizione per il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Franciacorta. I nuovi rappresentanti eletti dall’assemblea dei soci sono: Barzanò Lucia, Biatta Loris, Biolatti Luigi, Biondelli Joska, Bosio Cesare, Bozza Michele, Brescianini Silvano, Camillucci Stefano.
E ancora: Falcetti Mario, Gatti Laura, Moretti Francesca, Pizziol Paolo, Rabotti Emanuele, Ricci Curbastro Gualberto, Vezzoli Giuseppe, Vezzoli Maurizio, Zanella Maurizio, Ziliani Arturo. Il nuovo Consiglio d’Amministrazione si riunirà nei prossimi giorni per eleggere il nuovo Presidente, l’Amministratore Delegato e i membri del Consiglio Esecutivo.
Nel corso della medesima riunione, è stato inserito un nuovo riferimento per la sovrapressione del Franciacorta Satén. Il riferimento, spiegano a winemag.it i tecnici dei Consorzio Franciacorta, restano le 5 atmosfere massime, misurate a 15° invece che ai 20° comunemente stabiliti dall’Oiv.
FRANCIACORTA: L’ANDAMENTO DEI MERCATI A INIZIO 2022
In occasione dell’assemblea dei soci sono stati snocciolati i dati sull’andamento della denominazione. Il primo trimestre 2022 si è aperto con un trend di vendite particolarmente positivo se confrontato con il periodo corrispondente del 2021 (qui i dati dell’anno scorso).
Il mese di gennaio ha infatti presentato tassi di crescita nei volumi che sfioravano il 37%, e i due mesi successivi hanno confermato e consolidato la tendenza alla crescita con variazioni positive del 57,8% e 41,0%.
Nell’insieme, il primo trimestre 2022 riporta una crescita in volumi stimati sul totale delle aziende pari al 45,1%, rispetto al primo trimestre dell’anno 2021. A questi valori di crescita nei volumi si affianca un trend ancora più positivo nei fatturati, che presentano tassi di crescita simili ma lievemente superiori, a dimostrazione del fatto che il prezzo medio di vendita è in costante crescita.
«Al fine di una valutazione più equa – sottolinea il presidente Silvano Brescianini – è utile confermare che la tendenza alla crescita è verificata sia rispetto agli anni immediatamente precedenti al 2022, sia rispetto all’anno 2019. Anche in questo raffronto, infatti, le vendite del primo trimestre 2022 risultano essere superiori in tutti e tre i mesi».
Più nel dettaglio, il mercato interno rappresenta nel primo trimestre l’82,8% del venduto in termini di volumi, in crescita del 42,0% rispetto al primo trimestre 2021. L’export costituisce il restante 17,2%, con un tasso di crescita particolarmente positivo, pari al 62,2%, dovuto anche alla progressiva ripresa degli scambi commerciali con i Paesi esteri.
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Musumeci a Contrade 2022 Un piano della Regione Sicilia per i vigneti eroici dellEtna
Un piano di Regione Sicilia per i vigneti che si trovano in contesti paesaggistici eroici, come l’Etna. Ne ha parlato oggi il presidente Nello Musumeci a Contrade dell’Etna, evento che promuove i vini del vulcano con il coinvolgimento delle cantine del territorio, che ha preso il via ieri mattina al Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia.
«Il mio Governo – ha detto Musumeci – ha previsto fra i titoli delle aziende partecipanti anche quelle che hanno al loro interno dei palmenti o si trovano in contesti paesaggistici. Proprio perché abbinare il vino ad un contesto di architettura rurale, diventa un binomio di identità perfetta».
L’INTERVENTO DI NELLO MUSUMECI A CONTRADE DELL’ETNA 2022
Il governatore ha anche ricordato Andrea Franchetti, il “padre” di Contrade: «Manca Franchetti, l’ideatore di questa straordinaria iniziativa che ha superato la prova del 9. Un intuito e una lungimiranza che hanno consentito all’Etna di sfornare oggi 4,5 milioni di bottiglie con 383 aziende, un terzo delle quali imbottiglia».
Sul vulcano abbiamo 1.118 ettari di vigneti che comportano una valorizzazione immobiliare straordinaria: i prezzi dei terreni si sono moltiplicati. Questo dimostra che il vino non è soltanto un prodotto di qualità ma anche un elemento di traino per la valorizzazione di un territorio».
Contrade dell’Etna continua domani (lunedì 4 aprile) dalle 9.30 alle 16.30: l’ultimo giorno dedicato ad operatori commerciali, enoteche, circuito Horeca, importatori, grossisti e agli ospiti delle cantine presenti.
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Lorenzo Cesconi è il nuovo presidente di Fivi, Federazione italiana vignaioli indipendenti. Il vignaiolo del Trentino sarà quindi il successore di Matilde Poggi. L’assemblea dei soci, che si è riunita nel primo pomeriggio, ha dapprima eletto il nuovo Cda.
In ordine di preferenze: Babini Rita (Emilia Romagna) 442, Cesconi Lorenzo (Trentino) 416, Morella Gaetano (Puglia) 365, Botti Ludovico Maria (Lazio) 354, Maffini Luigi (Campania) 354, Ferraro Luca (Veneto) 335, Nember Diletta (Lombardia) 322.
IL NUOVO CONSIGLIO DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI
E ancora: Vaja Stefan (Alto Adige) 309, Pizzamiglio Stefano (Emili Romagna) 307, Beretta Paolo (Marche) 285, De Franco Francesco Maria (Calabria) 273, Pavese Esrmes (Valle d’Aosta) 256, Raspi Monica (Toscana) 175, Monti Pietro (Piemonte) 139, Massa Walter (Piemonte) 131.
Esclusi, invece, Picchioni Andrea (Lombardia) 113, Pieropan Andrea (Lombardia) 105, Natale Fino Simona (Puglia) 86, Corazza Cesare (Emilia Romagna) 78, Gaspari Celestino (Veneto) 71, Parma Davide (Liguria) 38.
Oltre alla nomina del nuovo consiglio e del nuovo presidente Fivi Lorenzo Cesconi, i soci della Federazione hanno approvato il rendiconto finanziario con oltre 550 voti favorevoli, 20 contrari e 2 astenuti. Presentato e approvato anche il bilancio preventivo 2022.
IL COMMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE FIVI LORENZO CESCONI
«Ringrazio i vignaioli e i consiglieri – sono le prime parole di Lorenzo Cesconi – che mi hanno dato fiducia e hanno scelto di affidarmi il ruolo di presidente di questa grande famiglia che è Fivi. Una famiglia che è cresciuta in numero di associati, siamo ormai quasi a 1400 soci, ma anche come autorevolezza.
Fivi è ormai riconosciuta sia a livello politico che sindacale come un interlocutore serio e affidabile. Credo nei valori che il concetto di Vignaiolo esprime: lavorare nel e per il territorio, applicando la stessa filosofia, legata ai valori della terra, dal vigneto alla cantina fino alla vendita».
«Il mio impegno come presidente – conclude Lorenzo Cesconi – è di continuare il lavoro di chi mi ha preceduto, Costantino Charrere e Matilde Poggi. Conto sull’aiuto di tutti per farlo al meglio perché Fivi è fatta di braccia, tante braccia e teste che lavorano per raccogliere i frutti che ci dona la terra».
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Alto Adige Oscar Lorandi nuovo presidente di Cantina Girlan e1643641928217
Vigneti vocati, culto per la valorizzazione delle microzone e centralità del lavoro delle 200 famiglie socie della cantina. Continuerà a operare su questi capisaldi Oscar Lorandi, eletto nuovo presidente di Cantina Girlan sul finire dello scorso anno.
«Sono i cardini intorno ai quali è cresciuta la nostra cantina e che nel corso di questo nuovo anno dobbiamo consolidare con forza e determinazione», conferma oggi nelle sue prime dichiarazioni pubbliche dal giorno dell’elezione.
I quasi 100 anni di storia della nostra cantina – continua Lorandi, che conserva anche la posizione di direttore generale – hanno sedimentato in tutti noi un grande senso di appartenenza.
Girlan rappresenta un tassello fondamentale della storia della viticoltura in Alto Adige e di questo ne siamo tutti molto orgogliosi. Succedere a nomi del calibro di Helmut Meraner e Peter Brigl è per me un grande onore e una grande responsabilità».
PINOT NERO CENTRALE NEL PROGETTO DI CANTINA GIRLAN
Nata nel 1923 dall’iniziativa dei primi 23 viticoltori, oggi Cantina Girlan è formata da 200 famiglie socie che conducono 220 ettari nell’Oltradige e nella Bassa Atesina.
«Questa grande coesione presente all’interno della nostra base sociale – dichiara Lorandi – ci consente di proseguire il percorso lungo il sentiero della sostenibilità che abbiamo intrapreso ormai da anni. E di riuscire a gestire internamente situazioni complicate, come l’emergenza pandemica».
Cantina Girlan produce annualmente circa 1,35 milioni di bottiglie che vengono distribuite per il 75% in Italia e per il 25% all’estero. Grande centralità al Pinot Nero dalle microzone di Girlan, Pinzon e Mazon. Senza tuttavia dimenticare le altre gemme del parco vigneti.
«L’obiettivo generale – annuncia il neo presidente – è quello di perseguire con forza la filosofia dell’autenticità e dell’originalità in tutti i nostri vini, con altre varietà internazionali che alleviamo nei nostri vigneti, come Chardonnay, Pinot Bianco e Sauvignon. Nondimeno con un autoctono come la Schiava, vitigno in grado di sorprendere se allevato con grande attenzione e nei territori più vocati».
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Novella Pastorelli nuovo presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria
Novella Pastorelli è il nuovo presidente del Consorziodi Tutela del Primitivo di Manduria. La rappresentante di Cantine Due Palme – stabilimenti di Cellino San Marco e di Lizzano – è la prima donna a ricoprire il ruolo.
La scelta è avvenuta in maniera unanime e condivisa da parte di tutti i consiglieri di amministrazione. Novella Pastorelli, avvocato ed esperta di diritto vitivinicolo, sarà affiancata dai due vice presidenti Roberto Erario e Francesco Delle Grottaglie.
«Sono orgogliosa del nuovo incarico – commenta la nuova presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria -. Sono altrettanto, motivata e determinata nell’affrontare questa importante e stimolante sfida che rappresenta una opportunità unica e concreta per la valorizzazione del nostro territorio».
Ad affiancare Novella Patrorelli, Roberto Erario(Cantine Erario) e Francesco delle Grottaglie (Cantolio), saranno Dalila Gianfreda (Antica Masseria Jorche), Benedetto Lorusso (Giordano Vini di Torricella), Cosimo Pompigna (Cantina Cooperativa La Popolare di Sava), Giovanni Dinoi (Cantine Pliniana), Francesco Filograno (Cantolio) e Raffaele Sammarco (Produttori Vini di Manduria).
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Wine Australia due nuovi direttori per fronteggiare il momento critico John Lloyd e Justin Brown al posto di Brian Croser e Mary Retallack
Due nuovi direttori sono stati nominati nel consiglio di Wine Australia fino al 30 settembre 2024. Lo annuncia il governo, attraverso il ministro dell’Agricoltura e dell’Australia settentrionale, il deputato David Littleproud. Due le nuove figure, John Lloyd e Justin Brown, che si uniranno ai direttori riconfermati Cath Oates, Catherine Cooper, Frances-Anne Keeler e Mitchell Taylor in un «momento critico» per il vino australiano.
«In questo periodo particolare – commenta Michele Allan, presidente del consiglio di amministrazione di Wine Australia – queste sei nomine combinano le competenze necessarie per rappresentare i bisogni e gli interessi del nostro settore».
IL NUOVO CDA DI WINE AUSTRALIA
Dalla sua base nel New South Wales, John Lloyd è stato per 10 anni amministratore delegato di Horticulture Innovation Australia, guidando il dipartimento di ricerca di marketing verso «grandi cambiamenti e una crescita enorme», ha sottolineato Allan a proposito di una delle due new entry.
«Justin Brown, dall’Australian Capital Territory – ha aggiunto il presidente del Cda di Wine Australia – ha una vasta esperienza di mercato, in particolare nelle negoziazioni, avendo perseguito, protetto e promosso numerose opportunità di accesso per l’industria australiana».
Il Cda si concentrerà ora sul posizionamento del settore in termini di crescita e redditività, sulla diversificazione del mercato e su modalità innovative che aiutino ad affrontare le sfide quotidiane, dalla vigna alla cantina. In uscita da Wine Australia gli ex direttori Brian Croser e Mary Retallack, cui va il ringraziamento «per il loro inestimabile contributo negli ultimi sei anni».
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La Guida Vitae 2022 premia il vino di un suo socio bufera sul presidente Ais Sicilia camillo privitera etna doc primaterra
Il vino della cantina del presidente Ais SiciliaCamillo Privitera è stato premiato dalla stessa Ais nella Guida Vitae 2022, con le “Quattro Viti”. Il massimo riconoscimento dell’Associazione italiana Sommelier è stato dunque assegnato a un’etichetta – l’Etna Doc Rosso di Vigneti Primaterra – prodotta da un socio, nonché uno dei suoi massimi rappresentanti nazionali.
Un premio destinato a far discutere in vista del 54° Congresso Nazionale Ais, in programma a Bologna dal 19 al 21 novembre. A confermare che le “Quattro viti” alla cantina di Randazzo (CT) non siano passate inosservate in Sicilia, c’è l’email di alcuni vignaioli siciliani indirizzata a WineMag.it.
LA LETTERA
«Egregio Direttore – recita la missiva – mi chiamo X (omissis, ndr). Insieme ed un gruppo di amici ho deciso di scriverle per comunicare un fatto che ci dà parecchio fastidio e che ci sminuisce in quanto onesti lavoratori della terra e produttori di vino».
Abbiamo appreso che tra i vini con il più alto punteggio nella guida dei sommelier Ais, per la Sicilia è stato premiato il vino rosso della Cantina Primaterra dell’Etna, condotta dal presidente regionale di Ais Sicilia, Camillo Privitera.
Questo fatto pone seri dubbi sulle degustazioni effettuate per la guida dei vini siciliani dei sommelier, dal momento in cui lui stesso, oltre ad essere presidente regionale, è il responsabile effettivo della guida».
Ufficialmente, il responsabile della Guida Vitae per la Sicilia è Orazio Di Maria. Come confermano numerosi video, Camillo Privitera, proprio in virtù del suo ruolo, è sempre presente alle premiazioni, pur non partecipando alle degustazioni.
Un esempio? La diretta Facebook del 5 dicembre 2020, in cui il presidente nazionale Ais Antonello Maietta si collega in streaming con l’isola, per premiare Cantine Nicosia.
In quell’occasione, Graziano Nicosia, rappresentante della famiglia di produttori premiati dall’Associazione italiana sommelier con il Tastevin 2021, è seduto al centro. Proprio fra Orazio Di Maria e Camillo Privitera.
«Noi ogni giorno col nostro lavoro e col nostro sudore ci impegniamo assiduamente a fare vino – continua la mail inviata dai vignaioli siciliani a WineMag.it – e ci vediamo mortificati come piccoli produttori quando vediamo che, addirittura un presidente regionale dei sommelier, vede premiato un suo vino, non potendo far altro che pensare male di questo circuito».
«Perché l’Associazione dei Sommelier fa queste cose, penalizzando piccoli e grandi produttori a vantaggio di chi dovrebbe essere imparziale? La preghiamo cortesemente, direttore, di aiutarci a fare luce su questo avvenimento immorale e per noi ingiusto», è la chiosa alla lettera ricevuta dalla nostra redazione.
LA REPLICA DI CAMILLO PRIVITERA
Raggiunto telefonicamente da WineMag.it, Camillo Privitera, titolare della cantina Primaterra con la moglie Tiziana Gandolfo, si mostra tranquillo e per nulla preoccupato dalle polemiche.
«Non mi devo giustificare con nessuno – commenta il presidente Ais Sicilia – e se qualcuno ha qualcosa da dire, è libero di farlo. È un tema che potrebbe essere sollevato per qualsiasi soggetto che fa comunicazione e che si occupa di vino. Basti pensare a tutto quel comparto dei cosiddetti influencer».
Sono uno che non ha mai chiesto un vino o bevuto un vino che fosse regalato. Cose dette così hanno il sapore della perfidia, della malafede e della cattiveria, ovvero il sapore del “niente”. Sarebbe più opportuno fare queste domande al referente della Guida, Orazio Di Maria».
«Il presidente Ais Sicilia non fa le degustazioni, non sceglie il gruppo dei degustatori e non partecipa minimamente in nessun contesto della Guida Vitae. Questa pubblicazione vive da anni, non da adesso, di una sua autonomia», conclude Camillo Privitera.
Più in generale, l’Etna Doc Rosso 2016 di Vigneti Primaterra è uno dei 18 vini siciliani premiati da Ais. Il massimo riconoscimento delle “Quattro Viti” è stato assegnato anche ad altri 6 vini prodotti sulle pendici del vulcano.
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Melissa Maci nuovo presidente di Cantine Due Palme Vengo dalla gavetta
Melissa Maci è la nuova presidente di Cantine Due Palme. A conferire l’incarico all’unanimità è stato il Consiglio di Amministrazione di Due Palme nella seduta di ieri, 28 ottobre 2021. Laureata in lettere e filosofia ma con un’esperienza lunghissima nel mondo del vino maturata soprattutto in azienda ricoprendo i ruoli di Direttore Generale e Amministratore Delegato, succede al padre, l’enologo Angelo Maci, alla guida della cooperativa di Cellino San Marco (BR) dal 1989.
«Vengo dalla gavetta – commenta Melissa Maci – in Due Palme ho ricoperto molti ruoli, da quello di impiegata amministrativa a quest’ultimo importante traguardo. Dal 1997 sono imprenditrice agricola e proprio questo mio status mi porta a guardare con occhi più responsabili al futuro della nostra azienda».
La nostra Cooperativa è fatta soprattutto di persone, tante, alle quali bisogna garantire continuità e crescita; so che adesso le mie decisioni e quelle del Consiglio di Amministrazione di Due Palme, saranno ancora più incisive e importanti poiché fatte nell’ottica della salvaguardia e del benessere delle famiglie e delle aziende che grazie a Due Palme, oggi, riescono ad essere serene».
«Due Palme – continua Melissa Maci – è un punto cardine di quel Salento del riscatto nel mondo che, soprattutto grazie all’opera visionaria di mio padre, oggi è riferimento per l’universo enoico e culturale. Il mio sarà un compito difficilissimo, ma sono sicura che grazie al supporto del mio papà, che rimane nel Cda come vice presidente, alle competenze del Direttore Generale avv. Assunta De Cillis che questa azienda l’ha costruita, ad un consiglio di amministrazione coeso e ad un gruppo di dirigenti e collaboratori che le altre aziende ci invidiano, il mio compito sarà meno gravoso. Oggi brindo a mio Padre e al futuro della Due Palme».
CANTINE DUE PALME
Cantine Due Palme è una cooperativa nata nel 1989 dall’incontro di quindici soci. Oggi conta più di mille affiliati e 2.500 ettari di vigneti tra le province di Brindisi, Lecce e Taranto. Accanto alla cantina principale di Cellino San Marco ruotano altre 5 cantine di proprietà.
Si tratta dell’ex-Produttori Agr. Di Cellino, la Riforma Fondiaria sempre di Cellino (1955), la cantina Sociale Angelini di San Pietro Vernotico (costituita nel 1961), la cantina San Gaetano di Lizzano (1959) e la cantina Riforma Fondiaria di Monteroni Arnesano (1960).
Nella sede centrale di Cellino, di circa 45 mila metri quadri, si svolgono tutti i processi di vinificazione, invecchiamento, imbottigliamento e stoccaggio dei vini. La barricaia da 1.500 metri quadrati, a 5 metri di profondità, con legni francesi ed americani, ha una capacità di circa 10 mila ettolitri.
Due Palme è l’unica al mondo ad affacciarsi su una Sala congressi da 800 posti, dove ogni settimana la dirigenza organizza incontri tecnici e formativi con agronomi e soci viticoltori. Una sala pronta ad accogliere Melissa Maci nel suo ruolo di nuova presidente di Cantine Due Palme.
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Primitivo di Manduria nuovo presidente consorzio Francesco Delle Grottaglie Export e tutela della denominazione
FOTONOTIZIA – «Il mio obiettivo sarà quello di portare avanti i progetti del Consiglio di Amministrazione uscente e soprattutto la nostra azione sarà rivolta alla tutela, vigilanza e alla promozione all’estero. Il 70% della produzione del Primitivo di Manduria è infatti destinata ai mercati internazionali». Sono le prime parole di Francesco delle Grottaglie, neo presidente del Consorzio di Tutela della nota denominazione pugliese.
Nel 2020 si sono prodotte oltre 28 milioni di bottiglie di Primitivo di Manduria. Una cifra che corrisponde a più di 21 milioni di litri per un giro d’affari di oltre 182 milioni di euro. Sono questi i numeri di una delle denominazioni più importanti d’Italia, il Primitivo di Manduria Dop, per il 2020, con un aumento di circa il 26% rispetto al 2019.
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Foto Presidente e Vice Presidenti Consorzio Chianti Classico
Giovanni Manetti è stato confermato presidente del Consorzio Vino Chianti Classico per il secondo mandato triennale. La nomina è avvenuta oggi da parte del neo-eletto Consiglio di amministrazione, all’unanimità.
Insieme a Giovanni Manetti (al centro, nella foto), sono stati confermati come vice presidenti del Consorzio del Gallo Nero Francesco Colpizzi e Sergio Zingarelli. Il nuovo Consiglio di amministrazione del Chianti Classico è invece così composto: Laura Bianchi – Castello di Monsanto, Luigi Cappellini – Castello di Verrazzano, Sebastiano Capponi – Villa Calcinaia.
IL NUOVO CDA DEL CONSORZIO CHIANTI CLASSICO
E ancora: Alessandra Casini Bindi Sergardi – Bindi Sergardi, Duccio Corsini – Principe Corsini – Villa Le Corti, Renzo Cotarella – Marchesi Antinori, Simone François – Castello di Querceto, Giovanni Manetti – Fontodi, Tommaso Marrocchesi Marzi – Bibbiano, Nicolò Mascheroni Stianti – Castello di Volpaia, Filippo Mazzei – Marchesi Mazzei, Alessandro Palombo – Luiano.
Infine: Giovanni Poggiali – Felsina, Enrico Pozzesi – Rodano, Davide Profeti – San Felice, Francesco Ricasoli – Barone Ricasoli (viticoltori); Andrea Cecchi – Cecchi, Sandro Sartor – Ruffino, Sergio Zingarelli – Rocca delle Macìe (imbottigliatori); Francesco Colpizzi – Castelli del Grevepesa, Malcolm Leanza – Cantina Colline del Chianti (vinificatori).
GIOVANNI MANETTI: IL COMMENTO ALLA RIELEZIONE
«Sono stato chiamato a rinnovare la disponibilità a guidare questo prestigioso Consorzio – ha commentato Giovanni Manetti – e sono molto contento della fiducia che tutta la compagine sociale nuovamente mi accorda. Accetto quindi volentieri questo impegno e, con rinnovato entusiasmo, spero di poter guidare il Consorzio e le nostre aziende socie fuori dal periodo dell’emergenza sanitaria».
«I tre anni che mi aspettano – ha aggiunto – saranno impegnativi e mi auguro di poter continuare con successo la strada intrapresa nel mio primo mandato, contribuendo al consolidamento e alla valorizzazione ulteriore di una delle eccellenze del mondo vitivinicolo italiano e internazionale».
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Sandro Gini riconfermato presidente del Consorzio Soave Il mondo e cambiato
Sandro Gini è stato confermato presidente del Consorzio di Tutela del vino Soave. Enologo, classe 1958, titolare dell’azienda agricola Gini Sandro e Claudio, resterà in carica dal 2021al 2023. «Riprendo il mio mandato consapevole che il mondo è profondamente cambiato», sono le sue prime parole.
«Nel futuro – spiega Sandro Gini – ci sarà bisogno di azioni responsabili, mirate e soprattutto efficaci nei confronti dei soci della denominazione. Auspico unione e condivisione degli obiettivi comuni».
Nello specifico, «aumentare il valore dell’imbottigliato della denominazione, una maggiore attenzione all’ambiente e alle pratiche sostenibili e, soprattutto, dialogo con le istituzioni». Una missione che Sandro Gini definisce «ambiziosa, per l’impegno e la passione richiesta a ogni produttore del Soave».
IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
I vicepresidenti eletti sono Massimino Stizzoli e Matteo Inama. Ad eleggere i massimi vertici è stato il nuovo Cda del Consorzio del Soave, composto da Cristian Ridolfi, Claudio Tamellini, Emanuele Vicentini, Fernando Viviani, Giovanni Verzini, Gaetano Tobin, Giovanni Nordera, Laura Rizzotto, Massimino Stizzoli, Massimo Meneghello Canoso, Matteo Inama, Paolo Fiorini, Roberto Soriolo, Wolfgang Raifer.
Il collegio sindacale sarà guidato da Mauro Pernigotto con il supporto di Paolo Domenico Chignola e Alberto Bellieni. Il lavoro di Sandro Gini e del Cda si incentrerà «su un processo di forte rinnovamento della denominazione, a partire dalle Unità Geografiche aggiuntive (Uga) del Soave e dalle vigne». Altro punto cardine, la preservazione del paesaggio riconosciuto dalla Fao.
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