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A Walter Massa il premio Grosso d’Oro Città di Tortona: la dedica alla madre

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A Walter Massa il premio Grosso d Oro Città di Tortona la dedica alla madre Premiazione in corso al Teatro Civico della città simbolo dei Colli Tortonesi
Walter Massa Grosso d’Oro città di Tortona. «Un vignaiolo, un innovatore, un testimonial e un ambasciatore del territorio tortonese a cui riconosciamo l’eccezionale impegno profuso nella valorizzazione del territorio tortonese e dei suoi prodotti tipici, esaltandone l’eccellenza enogastronomica in Italia e nel mondo. Il suo lavoro, la sua passione e la sua visione hanno saputo raccontare attraverso il vino e la cultura del fare la vera essenza della nostra terra, rendendola ambasciatrice di qualità, tradizione e innovazione. Quindi noi consegniamo oggi il Grosso d’Oro a Walter Massa». Questa la motivazione con la quale il sindaco di Tortona, Federico Chiodi, ha appena consegnato il premio Grosso d’Oro Città di Tortona al vignaiolo padre del Timorasso. Il vino dei Colli Tortonsi, che oggi si promuove a livello nazionale ed internazionale col vecchio nome della città di Tortona, Derthona, è stato “inventato” dal vignaiolo di Monleale, insieme ad un ristretto gruppo di vignaioli di questa fetta della provincia di Alessandria, tra cui Mutti e Poggio. https://www.comune.tortona.al.it/it/novita/page/grosso-d-oro-2025

Walter Massa e quel fax di Maurizio “Caino” Menichetti che cambiò la storia del Timorasso

GROSSO D’ORO CITTÀ DI TORTONA A WALTER MASSA 

Walter Massa Grosso d’Oro città di Tortona. La premiazione è in corso al Teatro Civico di Tortona. Walter Massa ha ritirato il premio e, commosso, lo ha dedicato alla madre, scomparsa nell’agosto 2024. «È il primo premio che ricevo senza poterlo poi consegnare a mia madre», ha detto sul palco. «Ho creduto e continuo a credere nella grandeur della Barbera – ha aggiunto Walter Massa – ma a 10 anni dall’inizio della mia carriera nel vino, ho preferito che fossero gli altri a venire a fare toc, toc alle porte del nostro territorio, al posto di andare noi a bussare altrove. Barbera? Asti. Cortese? Gavi. Croatina? Oltrepò. Freisa? Chieri. La riscoperta del Timorasso è il frutto della ricerca della nostra vera identità locale. Mal che vada, lo avremmo venduto in damigiana». Non è andata così. Oggi il Derthona è una chicca mondiale nel panorama dei vini bianchi, riconosciuta e apprezzata in Italia quanto all’estero. Una denominazione in crescita – punta a raggiungere i 2 milioni di bottiglie nei prossimi 3 anni – che si è data regole molto ferree a livello di disciplinare, in attesa del via libera definitivo da parte del Ministero che dovrebbe arrivare a settimane.

Colli Tortonesi, via libera alla sottozona Derthona. Terre di Libarna, solo spumanti

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Miglior sommelier Aspi e Onav: domenica 7 ottobre la premiazione

MILANO – Chi sarà il Miglior Sommelier d’Italia ASPI e il Miglior Assaggiatore ONAV 2018? Per scoprirlo, l’appuntamento è domenica 7 ottobre al Grand Visconti Palace di Milano (Via Isonzo, 14) con ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, fondata e guidata da Giuseppe Vaccarini, e ONAV – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, guidata dal Presidente Vito Intini.

Il concorso vedrà protagonisti 12 Sommelier professionisti ASPI e 6 Assaggiatori ONAV che si contenderanno rispettivamente l’eredità di Gabriele Del Carlo, vincitore ASPI dell’edizione 2017, e quella di Gianluca Alaimo di Loro, vincitore ONAV 2017.

Le finalissime del concorso ONAV si svolgeranno alle ore 10.00 e quella di ASPI alle ore 15.00. Professionisti, operatori e appassionati di vino potranno seguire il concorso e degustare i migliori vini selezionati dalle due associazioni per l’esclusivo Banco d’Assaggio “Con il naso all’ingiù” dalle 10.00 alle 15.00. La partecipazione è gratuita e consente di degustare i vini delle oltre 30 aziende partecipanti.

Per ASPI, ci saranno 12 candidati, provenienti da prestigiose strutture ristorative ed alberghiere d’Italia e d’Europa, che si cimenteranno in prove classiche e a sorpresa per contendersi l’ambito titolo di Miglior Sommelier d’Italia.

A giudicarli una giuria composta dal Presidente ASPI Giuseppe Vaccarini e dai Presidenti delle Associazioni di Sommellerie europee, dai vincitori delle scorse edizioni del concorso e dai giornalisti del settore, con la partecipazione dell’esperto internazionale Jean Pallanca, former President e Presidente Onorario dell’Associazione dei Sommelier di Monaco, Franko Lukez, Presidente dei Sommelier di Croazia, in rappresentanza di A.S.I.

Per ONAV, a sfidarsi per la finalissima che decreterà il Miglior Assaggiatore 2018 saranno i 6 candidati che si sono classificati ai primi 5 posti (al quinto posto, 2 candidati a pari merito) alla selezione tenutasi ad Asti lo scorso 16 settembre, cui hanno partecipato 20 soci arrivati vincitori dalle preselezioni regionali. I 6 finalisti dovranno superare la prova di 10 domande teoriche e riconoscere nei dettagli 6 vini scelti fra le eccellenze della enologia italiana.

LA GIURIA
A valutarli il presidente del Comitato Scientifico ONAV, Prof. Vincenzo Gerbi, il Presidente ONAV Vito Intini, la Vice Presidente Teresa Bordin, il Presidente Onorario Lorenzo Marinello e il Direttore Generale Francesco Iacono. Alle 18.00 i vincitori saranno incoronati dai Presidenti delle due Associazioni, Giuseppe Vaccarini per ASPI e Vito Intini per ONAV.

“Il sommelier – dichiara il Presidente Aspi Giuseppe Vaccarini – è la voce della cultura enogastronomica nel mondo. La sua è una figura che merita di essere riconosciuta e valorizzata. Parliamo di una professione che si costruisce con tanto studio, con dedizione e con un’incredibile passione”.

“Senza passione – ammonisce Vaccarini – non si diventa sommelier. Ed è questo che più di ogni altra cosa ci raccontano le storie dei candidati in corsa per diventare il nuovo Miglior Sommelier d’Italia ASPI. A questi ragazzi e ragazze dobbiamo riconoscere una tenacia e una competenza non comuni ed è per questo che anche quest’anno non vedo l’ora di poter premiare il migliore”.

“Alla base di questo premio – dichiara il Presidente Onav Vito Intini – c’è sempre il piacere del gioco, anche solo per giocare e non necessariamente per vincere. Per mettere alla prova le proprie conoscenze e magari per riflettere su quanto sia ricco e variegato il mondo del vino, ma anche di quanto necessiti di un dialogo”.

“Ecco perché abbiamo voluto condividere questa bella occasione con ASPI – precisa Intini – un altro modo per comunicare al mondo del vino che le nostre due associazioni continuano la loro intesa verso una collaborazione sempre più sinergica”.

I soci ASPI e i soci ONAV potranno partecipare anche alle esclusive Masterclass organizzate nei giorni di sabato 6 e domenica 7 ottobre (info e registrazione su www.aspi.it/msi-2018 o migliorassaggiatore@onav.it).


PROGRAMMA Domenica 7 ottobre
Ore 10.00 – 15.00 Banco d’Assaggio “Con il naso all’ingiù”
Ore 10.00 Finale ONAV Miglior Assaggiatore 2018
Ore 15.00 Finale ASPI Miglior Sommelier d’Italia 2018
Ore 18.00 Premiazione Miglior Assaggiatore 2018 e Miglior Sommelier d’Italia 2018

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Mondial des Vins Extrêmes: il 23 Settembre la premiazione a Torino

Foto di repertorio

TORINO – Si terrà il 23 Settembre a Torino, a Palazzo Madama, la Cerimonia di premiazione della 26esima edizione del Mondial des Vins Extrêmes organizzata dal Cervim.

La premiazione si svolgerà durante il Salone del Gusto-Terra madre in corso dal 22 al 24 Settembre.

Inaugurerà la giornata, alle ore 11, la tavola rotonda “Linguaggi e forme efficaci per promuovere la viticoltura eroica”.A seguire, alle 12.30, la Cerimonia di premiazione che vedrà coinvolti ben 227 vini.

I PREMI
Saranno assegnate 5 Gran Medaglie d’Oro, 130 Medaglie d’Oro, 92 Medaglie d’Argento ai finalisti del concorso selezionati dalla giuria internazionale del concorso internazionale dedicato ai vini eroici che si è tenuta a Sarre (Valle d’Aosta) dal 12 al 14 luglio.

Una selezione delle iniziali 723 etichette partecipanti provenienti da 279 aziende di 19 Paesi vitivinicoli eroici di tutto il mondo: Italia, Austria, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Stato di Palestina, Svizzera, con le novità di Capo Verde, Cile, Israele, Polonia, Repubblica di Macedonia e Slovacchia e con i graditi ritorni del Libano e Kazakistan.

L’elenco completo dei vini premiati è online e disponibile su: http://www.mondialvinsextremes.com/news/l-elenco-dei-vini-premiati-2018.

Tutte le etichette saranno anche in degustazione e a disposizione dei winelovers nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 settembre, dalle 12 alle 24, mentre lunedì 24 settembre dalle 12 alle 19.

IL MONDIAL DES VINS EXTREMES
Il Mondial des vins Extremes è organizzato dal Cervim, in collaborazione con l’Assessorato Agricoltura e Ambiente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, la Vival (Associazione Viticoltori Valle d’Aosta) e la sezione Ais – Valle d’Aosta, con il patrocinio dell’Oiv (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) di Vinofed (Federazione Internazionale dei Grandi Concorsi enologici), e la relativa autorizzazione del Ministero alle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo.

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“Enotecnico valorizzazione vini territorio”: a Vinitaly la premiazione

E’ in programma lunedì 16 aprile, alle ore 12.30, a Vinitaly, presso lo stand della Fondazione Edmund Mach (Padiglione 3 – Stand F2), la cerimonia di premiazione del concorso “ENOtecnico valorizzazione VINIterritorio” alla presenza del Presidente Andrea Segrè, del Direttore generale, Sergio Menapace, e del Presidente del Consorzio Vini del Trentino, Bruno Lutterotti.

Seguirà la consegna degli attestati del 5° corso di wine export management e la presentazione della pubblicazione “Vinum Sanctum, vinum de Xanto” sull’origine della denominazione “Vino Santo”.

Nello stand dedicato ai vini della cantina FEM, seguirà un piccolo rinfresco curato dagli studenti del Centro Istruzione e Formazione.

2° Concorso“ENOtecnico valorizzazione VINIterritorio
La manifestazione, che si è svolta il 5 e 6 aprile scorso, è stata organizzata dalla Fondazione Edmund Mach col patrocinio dei Comuni della Piana Rotaliana (San Michele all’Adige, Mezzolombardo e Mezzocorona) e ha contato sul supporto delle sezioni Assoenologi di Trentino ed Alto Adige-Südtirol.

Centoundici etichette in gara, 55 cantine della regione Trentino Alto Adige-Südtirol, quattro tipologie di vino ovvero Teroldego, Marzemino, Traminer aromatico e Gewürztraminer, tre commissioni e una trentina di esperti tra enologi, enotecnici, sommelier e giornalisti del settore.

Un concorso enologico vero e proprio, autorizzato dal Ministero delle politiche agricole ed economiche, che valorizza i vitigni del territorio, ma caratterizzato da una notevole valenza didattica visto il coinvolgimento degli studenti della Fondazione Edmund Mach.

Il concorso è stato curato dal Centro Istruzione e Formazione con l’obiettivo di far conoscere le unicità delle produzioni enologiche di territorio: vitigni autoctoni o interpretazioni territoriali di vitigni internazionali.

Quest’anno i vini protagonisti sono Teroldego Rotaliano DOC, Trentino DOC Marzemino, Trentino DOC Traminer aromatico e Südtirol – Alto Adige DOC Gewürztraminer. Saranno premiate le prime tre posizioni di ogni categoria e le categorie in gara sono otto.

Consegna attestati 5^ edizione corso WEM
La quinta edizione dell’Executive Master in Wine Export Management si è svolta dal 26 gennaio al 27 maggio 2017. Al percorso di eccellenza per la formazione vitienologica hanno partecipato 25 corsisti, selezionati da oltre una ottantina di candidati.

Il coso ha negli anni ha consolidato una sua specifica struttura didattico/formativa, poiché avere competenze di export management è un’esigenza di figure professionali molto diverse nel mondo del vino.

Il piccolo produttore, magari vitivinicoltore, l’enologo “tuttofare” della piccola cantina, il responsabile commerciale della piccola e media azienda, il proprietario/imprenditore che si occupa a 360° della gestione.

E ancora il giovane laureato che desidera acquisire competenze anche nel settore dell’export del vino. Sono tante le figure professionali che hanno bisogno di acquisire le “skill” specifiche dell’export management.

“Vinum Sanctum, vinum de Xanto”
Sarà presentata la pubblicazione sull’origine della denominazione “vino santo” edita dalla Fondazione Edmund Mach e curata da Marco Stenico. Si tratta di un saggio dedicato all’uva Nosiola e al suo nobile figlio il “Vino santo” della trentina Valle dei Laghi.

Il libro è frutto di una ricerca a carattere storico condotta esclusivamente su fonti documentarie e bibliografiche individuate attraverso una ricerca di archivio principalmente in ambito trentino, ma anche lombardo e veneto, che copre un periodo che va dal secolo XIII al primo Ottocento.

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Radici del Sud 2017: premi e convegno su “Sostenibilità per tasche e salute”

Si svolgerà il 27 novembre a Sannicandro di Bari la premiazione dei migliori vini, bianco, rosso, rosato e spumante della XII edizione di Radici del Sud.

La consegna dei premi sarà preceduta alle 17.00 da un convegno su “Sostenibilità per tasche e salute” moderato dal giornalista Federico De Cesare Viola.  Tema della tavola rotonda, cui parteciperanno ristoratori, pizzaioli, produttori ed esperti di settore il rapporto tra salute e alimentazione.

La discussione, partirà dal presupposto secondo cui molte piante spontanee, diffuse nei nostri territori, costituiscano un ottimo rimedio salustico ed economico, oltre ad essere ingrediente ideale per reinventare piatti della tradizione antica in ottica di valorizzazione della cucina  contemporanea.

Alla fine del convegno verranno premiati i migliori ristoranti e pizzerie dell’edizione 2018 di Radici Guides e dopo un’anteprima di Radici del Sud 2018 si passerà alla attesa proclamazione dei quattro migliori vini, selezionati a giugno tra i 70 finalisti dalla giuria d’eccezione guidata da Danile Cernilli.

Il tema “Sostenibilità per tasche e salute” sarà anche il fil rouge di due diverse proposte per la cena. Nella Sala Mostre del Castello a partire dalle 20 si potranno degustare i vini vincitori di Radici abbinati alle pizze di tre pizzaioli pugliesi: Massimo Marasco, della Pizzeria Da Massimo (Foggia), Andrea Giordano di Lievito 72 (Trani) e Domenico Piccininni del Vecchio Gazebo (Molfetta).

In Sala Sveva, invece, a partire dalle 20.30 si svolgerà la Cena di Gala con piatti realizzati dagli chef Nazario Biscotti delle Antiche Sere (Lesina), Antonio Bufi de Le Giare (Bari), Donato Calvi del Ristorante Calvi (Altamura) e Francesco Fieschi della Pasticceria Fieschi (Altamura).

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Dai supermercati all’Ambrogino d’Oro: Ais Milano fa scuola. Dentro e fuori Esselunga

Un grande risultato per Ais e per tutti i sommelier che, da anni, con professionalità, prestano servizio in lungo e in largo in Lombardia, e non solo. Il Comune di Milano ha conferito ieri all’Associazione italiana Sommelier l’Abrogino D’Oro 2016. L’attestato di Benemerenza civica è stato consegnato dal sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, al presidente della delegazione Ais di Milano, Hosam Eldin Abou Eleyoun , in occasione di una solenne cerimonia al Teatro Dal Verme. “Questo attestato – ha sottolineato Eleyoun – è merito di tutti i nostri 1853 soci e del gruppo di lavoro che si impegna ogni giorno dell’anno nel comunicare il vino. La passione, la professionalità, l’abnegazione sono solo poche parole per rappresentare la squadra di Ais Milano premiata con questo riconoscimento”. Una candidatura, quella alla prestigiosa Benemerenza meneghina, fortemente sostenuta nei mesi scorsi da Enrico Marcora, consigliere comunale della lista Sala e socio Ais.

IL SOMMELIER E’ “POP”
Un riconoscimento all’impegno di tanti giovani, dunque. Ma anche a una filosofia che, in un mondo come quello del vino, spesso tacciato d’essere autoreferenziale e “snob”, ha saputo aprirsi – specie negli ultimi anni – a un pubblico sempre più eterogeneo. Incontrando così il favore degli appassionati. Basti pensare che è proprio l’Associazione italiana sommelier a formare il personale delle enoteche di molte catene della Gdo. Non ultima la milanese Esselunga.

“Al supermercato – commenta di fatto Fiorenzo Detti (nella foto), presidente Ais Lombardia – è assolutamente possibile bere bene. Devo dire che questa Gdo, al suo interno, è composta da persone qualificate che sanno comprare e comprano sempre meglio, spuntando il prezzo migliore perché, a differenza dei piccoli esercizi, acquista vini in grosse quantità. In questo modo la Gdo riesce a proporre all’utente finale numerose etichette molto valide, a prezzi vantaggiosi. E’ ormai confermato il trend che vede sempre più aziende blasonate aderire al circuito della grande distribuzione”.

Un fenomeno che, secondo Fiorenzo Detti, non è destinato a esaurirsi. Anzi. “Sono sicuro – continua il presidente Ais Lombardia – che oggi e sempre meglio nel futuro la Gdo saprà proporre prodotti di qualità al giusto prezzo. Io stesso acquisto da sempre vini al supermercato. E non è un caso se Ais cura la formazione enologica del personale che opera in questi grandi gruppi. D’altro canto – conclude Fiorenzo Detti – devo ammettere che da loro abbiamo avuto modo di apprendere molto, soprattutto in merito alle strategie di marketing che adottano. Insomma: più li conosciamo, più ci convincono che sono davvero bravi”.[sg_popup id=”1″ event=”onload”][/sg_popup]

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Fivi: Luigi Gregoletto vignaiolo dell’anno

Sarà Luigi Gregoletto, vignaiolo in Conegliano-Valdobbiadene, a ricevere il premio Romano Levi per il Vignaiolo dell’anno conferito dalla FIVI durante il Mercato dei Vini. La sua famiglia da più di 400 anni lavora la terra e coltiva la vite. “Luigi Gregoletto rappresenta quella figura di vignaiolo che sa di essere custode, non padrone della sua terra. E la coltiva con la cura di chi sa che la terra rimarrà anche in futuro e darà buoni frutti solo se rispettata. Rappresenta una generazione che ha visto la povertà diventare ricchezza, ma ha mantenuto i piedi sempre saldi a terra, come le radici dei suoi storici vigneti. Rappresenta quelle figure che sono ambasciatori di un territorio, scrigni di sapere e di passione, esempio del passato e faro per i vignaioli del futuro”.

Gregoletto sarà uno dei protagonisti della sesta edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti che sabato 26 e domenica 27 novembre vedrà riuniti 421 vignaioli che racconteranno il territorio attraverso i loro prodotti. Un’occasione per conoscere i vini di vignaioli provenienti da tutta Italia, anche attraverso quattro degustazioni tematiche condotte dagli stessi produttori.

Saranno inoltre consegnate le targhe FIVI a sette nuovi punti di affezione. Sono enoteche e ristoranti che hanno in carta i vini dei Vignaioli Indipendenti e che possono esporre lo stemma dell’associazione nel loro locale. Per la prima volta saranno consegnate anche a due locali fuori Italia, uno a Tallin e uno a Berlino.

Ma il Mercato diventa anche mostra. All’ingresso del padiglione fieristico si potranno infatti ammirare quest’anno 15 opere dell’oste pittore Giordano Floreancig. Attraverso pennellate decise e impietose e una pittura ricca di significati e forza, l’artista friulano esprime la tragedia dell’esistenza umana. Nel salone della Fiera saranno invece esposte le 5 foto vincitrici del contest #chinonbeveincompagnia, lanciato sui social media da FIVI, che ha raccolto scatti in vigna o nella natura sul tema della festa. Gli autori saranno premiati con un soggiorno in agriturismo e con bottiglie di vino.

Gli orari di apertura del Mercato dei vini sono: sabato dalle 11.30 alle 19.30 e domenica dalle 11.00 alle 19.00. Ingresso € 15.00 (ridotto € 10 per i soci AIS – FIS – FISAR – ONAV e SLOW FOOD).

IL MERCATO DEI VINI FIVI IN BREVE
Quando: sabato 26 e domenica 27 novembre 2016
Dove: PiacenzaExpo
Orario di apertura al pubblico: Sabato dalle 11.30 alle 19.30 | Domenica dalle 11.00 alle 19.00
Ingresso: € 15.00 comprensivo di catalogo e bicchiere per degustazioni ingresso giornaliero, € 25.00 il biglietto per due giorni.
Ingresso ridotto: € 10.00 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV – AIES e SLOW FOOD – possessori del biglietto della manifestazione MareDivino 2016 (il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso). I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.

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Premiati a Roma i migliori rum

Si è tenuta a Roma, domenica 2 e lunedì 3 ottobre 2016, presso il Centro Congressi dell’A.Roma – Lifestyle Hotel & Conference Center la quarta edizione di ShowRUM – Italian Rum Festival, il primo e più importante evento italiano dedicato  al Rum e alla Cachaca. La rassegna, organizzata e diretta da Leonardo Pinto, in collaborazione con Isla de Rum e SDI Group ha decretato I vincitori della STC – ShowRUM Tasting  Competitionunica Blind Tasting Competition italiana dedicata a Rum e Cachaca, nella quale i rum sono stati divisi per anni di invecchiamento e per alambicchi di provenienza oltre che per tipologia. Unica al mondo, inoltre, a premiare, grazie a una giuria di esperti nazionali ed internazionali solo il best in class per ogni categoria. La quinta edizione di ShowRUM si terrà domenica 8 e lunedì 9 ottobre 2017.

La Giuria 2016 era composta da Patrizia Beretta (Esperta di distillati e liquori), Fabio Bacchi (Bartales), Alberto Lupini (Italia a Tavola), Silvano Samaroli (Selezionatore e imbottigliatore indipendente), Marco Graziano (Le vie del rum), Massimo D’Addezio (Bartender), Philip Ili Barrake (sommelier di sigari ed esperto di distillati) e Cristiano Mazzanti (Bartender), con i ‘Giudici Ospiti‘, Nigel Sade, Sarah Wilkinson, Giorgia Francazzi e Giampiero Francesca.

Ecco i premi della STC 2016:

COLUMN STILL WHITE ——> Malecon Extra Seco
COLUMN STILL 1-3 ——> Malecon 3 anni
COLUMN STILL 4-7 ——> DonQ Anejo
COLUMN STILL 8-15 ——> Roble Viejo Extra Anejo
COLUMN STILL >15 ——> Malecon Selección Esplendida 1987
COLUMN STILL NO AGE DECLARED ——> Abuelo Centuria
SOLERA 1-8 ——> Ron Cihuatan 8 Solera
SOLERA 8-15 ——> La Hechicera
SOLERA >15 (EX AEQUO) ——> Botran Solera 18
SOLERA >15 (EX AEQUO) ——>Santa Teresa 1796 Antiguo de Solera
POT STILL & BLENDED WHITE ——> J.Wray Silver
POT STILL & BLENDED 1-3 ——> J.Wray Gold
POT STILL & BLENDED 4-7 ——> The Real McCoy 5
POT STILL & BLENDED 8-15 ——> Appleton Estate 12
POT STILL & BLENDED >15 ——> Appleton Estate 21
POT STILL & BLENDED NO AGE DECLARED ——> Appleton Estate Reserve Blend
AGRICOLE STYLE WHITE ——> Trois Rivieres Mojito
AGRICOLE STYLE 1-3 ——> Trois Rivieres Ambre’
AGRICOLE STYLE 4-6 ——> Trois Rivieres VSOP
AGRICOLE STYLE >6 ——> Trois Rivieres Triple Millesimè
CACHACA WHITE ——> Cachaca Leblon
CACHACA AGED ——> Cachaca Magnifica Reserva Solera
OVERPROOF WHITE / AGED ——> Wray & Nephew White Overproof
SPICED/FLAVOURED ——> Ron Aguere Caramelo
SPICED/FLAVOURED AGED ——> Plantation Pineapple
INDEPENDENT BOTTLERS 8-15 ——>Mezan Guyana 2005
INDEPENDENT BOTTLERS NO AGE DECLARED ——> Mezan XO
BEST PACKAGING ——> Appleton Estate 21

L’ampia area espositiva con gli stand è stata suddivisa in quattro macro-areerum tradizionali, agricole, cachaca e imbottigliatori indipendenti, che hanno permesso ai visitatori di rendere la giornata non solo un momento di degustazione di altissima qualità, ma anche di informazione e conoscenza.

Sono state quindi protagoniste le degustazioni delle più grandi etichette presenti sul mercato italiano e internazionale e I cocktails preparati da barman professionisti, ma anche i sigari e il cioccolato di Venchi, lemasterclass – tra cui una dedicata al ghiaccio nei cocktail  e i seminari con i maggiori esperti mondiali.

ShowRUM è stata occasione per creare il più grande temporary bar italiano, che ha coinvolto 8 fra i migliori bar d’Italia, avvicinati tra loro a coppie su 4 banconi, che hanno miscelato fianco a fianco per ‘affinità elettive’.

Dai bartender ai grandi buyer, passando per i Market Influencer, gli importatori, i distributori, la stampa e i blogger, oltre agli appassionati e ai neofiti del rum hanno animato la rassegna che ha previsto un Trade Daylunedì 3 ottobre, giornata interamente dedicata agli operatori e professionisti del settore, focalizzata sulla formazione professionale, ricca di appuntamenti e seminari con ospiti d’eccezione.

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Premiate a Verona le aziende sarde vincitrici di ”Grenaches du monde”, Ajo!

Tutti in fila  nello stand della Sardegna alla 50ma edizione del Vinitaly per farsi cingere il collo dalle medaglie vinte all’ultima edizione del ”Grenaches du monde”, la più importante manifestazione mondiale dedicata al vitigno Cannonau che si è tenuta a Saragozza lo  scorso febbraio. Sono ben 13, tra ori, argenti e bronzi, con buona pace per gli scaramantici, i vini sardi che sono stati premiati a
Verona dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, e dai rappresentanti di Civr, organizzatore del concorso. “Queste medaglie sanciscono una volta di più la qualità del nostro Cannonau, una delle autentiche eccellenze del nostro agroalimentare”, ha detto l’esponente della giunta Pigliaru. “È per noi un onore l’organizzazione della 5a edizione del Grenaches du monde, che si terrà in Sardegna dall’8 all’11 febbraio 2017, rappresenta un’occasione importante per far conoscere a un pubblico internazionale i nostri territori, le loro produzioni e far crescere tutta la Sardegna. Vogliamo che questi eventi non siano sporadici, perché sono importanti occasioni di promozione e ribalta per l’Isola: siamo al lavoro per candidarci e ospitare con regolarità importanti concorsi internazionali nei prossimi anni” ha aggiunto.  “Il Cannonau si conferma cavallo vincente della nostra produzione enologica e siamo al lavoro per rafforzare la sua presenza sul mercato e intercettare l’interesse dei consumatori nei paesi con una marginalità di prezzo alta”, ha affermato Elisabetta Falchi. “Come i premi del Grenaches du monde confermano, la Sardegna sa produrre qualità quando punta sulle sue filiere e sulla rete organizzata dei produttori: questa è la direzione giusta che la Regione intende potenziare” ha aggiunto. ”In questi giorni, proprio qui al Vinitaly, abbiamo discusso i dettagli operativi coi delegati di Civr. Nel 2016 hanno partecipato aziende da Australia, Brasile, Francia, Italia, Repubblica di Macedonia, Spagna e Sudafrica: una vetrina planetaria per i vini sardi ma anche per i territori. Siamo già al lavoro per presentare al meglio la Sardegna: già dopo l’estate c’è l’ospitata di una delegazione di giornalisti specializzati per il primo dei press tour coi quali scandiremo l’avvicinamento all’edizione 2017 del Grenaches du monde” ha concluso la Falchi.
 
Le medaglie di Grenaches du Monde consegnate al Vinitaly
A fare la parte del leone la Cantina sociale di Dorgali, fresca vincitrice ieri all’inaugurazione della Medaglia di Cangrande di Vinitaly, con due ori (per Hortos 2010 e Noriolo 2012) e un argento (Viniola 2012), ma non meno prestigiosi i premi per le Tenute Sella & Mosca (oro con Anghelo Ruju 2004), Cantina sociale di Dolianova (oro con Blasio 2011), Cantina di Oliena (oro a Corrasi 2010), Binzamanna (argento per Nuraghe Sas Molas 2013), Tenuta Asinara (argento a Indolente 2012), Tenute Rossini (argento per Rossini Rolù 2014) e Cantina Il Nuraghe (argento a Chio 2011). Onore anche alle medaglie di bronzo per Argei Le Fattorie Renolia (con Argei 2014), Cantina sociale di Dolianova (premiato Anzenas 2013) e Società agricola Fratelli Puddu (con Pro Vois 2009).
 
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