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Nasce il portale Enjoy Prepotto: emozioni di confine tra i Colli Orientali del Friuli

Nasce il portale Enjoy Prepotto emozioni di confine tra i Colli Orientali del Friuli terra dello schioppettino di prepotto e di cialla
I punti fermi ci sono tutti. Adesso. Sui Colli Orientali del Friuli, o meglio in quel fazzoletto di terra della provincia di Udine che ha cambiato bandiera, passaporto, colore, orizzonte e futuro, più volte nel corso della storia, tredici aziende fanno rete per portare Prepotto sulla cartina geografica. Del turismo. Il risultato è il portale Enjoy Prepotto (www.enjoyprepotto.it) che comprende degustazioni guidate, ristoranti e b&b, escursioni naturalistiche, gite in e-bike, corsi di «cucina di confine» e lezioni di yoga in cantina.

E il vino (in primis lo Schioppettino di Prepotto e di Cialla) è tra i protagonisti assoluti. Un elemento essenziale, in cui da sempre si dissolvono anche i più acerbi dissidi. Una panacea, utile a staccare dalla frenesia di tutti i giorni, immergersi nella natura e lasciarsi guidare dagli stimoli culturali (e religiosi) di cui è ricco il territorio, tra Italia e Slovenia. In una parola, il “fluido” che tiene unite – spontaneamente – le 13 aziende di Enjoy Prepotto.

Cantine, agriturismi e b&b che hanno deciso di unire le proprie forze «per portare nuova linfa al territorio di Prepotto». L’offerta del portale comprende un ricco ventaglio di attività ed esperienze turistiche per tutto l’anno. Sei le categorie: degustazioni e visite in cantina, escursioni guidate, corsi di cucina, gite in e-bike, corsi di yoga e meditazione, eventi culturali.

LA VOCE DEI PROTAGONISTI DI ENJOY PREPOTTO

Al momento Enjoy Prepotto non vende i servizi, ma funge da collettore delle experiences del territorio, offerte dalle aziende aderenti. Si va da scrigni dell’accoglienza e della ristorazione come Tinello di San Urbano, Agriturismo Scribano, L’Osteria di… Delizie e Curiosità, a cantine come Vigna Lenuzza, Orlando e Didonè, Ronchi di Cialla.

E ancora: Spolert Winery, Vigna Petrussa, Vigna Traverso, Pitticco, Grillo Iole e Vie d’Alt. Non ultimo Renzo Ferluga, guida naturalistica del gruppo. Già disponibili gli eventi in programma per i primi mesi del 2023 (per maggiori informazioni, scrivere a info@enjoyprepotto.it).

«La nostra missione – spiega Caterina Cossio di Agriturismo Scribano, tra i promotori del progetto – è offrire alle persone un’accoglienza autentica e distintiva, valorizzando un luogo di confine unico la cui storia contamina tutti i suoi elementi: la natura, la cultura, la cucina. Un luogo dove i ritmi rallentano e la natura invita ad abbracciare uno stile di vita più sincero».

L’idea – aggiunge Riccardo Caliari di Spolert Winery – nasce dalla volontà di raccogliere e unire tutte le opportunità offerte da questo speciale territorio e dalle nostre aziende, creando un unico market place tramite il quale è possibile programmare liberamente un weekend o anche solo un pomeriggio di svago all’insegna del relax, del gusto e del divertimento».

Quello di Riccardo Caliari è tra i volti più rappresentativi del neonato movimento Enjoy Prepotto. Cinque anni fa ha scelto di trasferirsi a Prepotto per produrre vino. Lasciando Verona, la sua città di origine. «Questo territorio mi ha affascinato – spiega – per la densità di contenuti che offre. Lo scopo di questa associazione spontanea di aziende è lo stesso: stupire gli ospiti, non solo in alta stagione, ma tutto l’anno. In poche parole gusto, divertimento e condivisione».

Stessa (buona) “sorte” per l’altro produttore veneto Stefano Traverso, a Prepotto dal 1998. Passi da gigante quelli compiuti da Vigna Traverso nella produzione dello Schioppettino e degli altri vini locali, dopo un «periodo di adattamento non facile con le varietà locali, diverse da quelle a noi familiari, in provincia di Treviso». Ottima anche l’interpretazione del Cabernet Franc da parte cantina che lavora 18 ettari in un modernissimo impianto, incastonato nella collina.

«Nell’arco degli anni – conferma Bruna Tocco de L’Osteria di… Delizie e Curiosità – il profilo dei turisti e dei visitatori è cambiato. Si cerca sempre più qualità, disponibilità, un ambiente caldo e accogliente e prodotti genuini. Cerchiamo di assicurare tutto questo tra i tavoli del nostro ristorante di Castelmonte, ovvero nella parte più alta del territorio di Prepotto, a 600 metri sul livello del mare». È il bosco a suggerire gli ingredienti. Selvaggina, mais per la polenta e patate sono elementi essenziali della cucina locale.

PREPOTTO, UN ANGOLO DI PARADISO E LA PATRIA DELLO SCHIOPPETTINO

Circondato da fiumi e monti, Prepotto è un piccolo comune in provincia di Udine, collocato nell’estremo nord-est d’Italia. Confina per 15 km con la Slovenia ed è situato a 6 chilometri da Cividale, Patrimonio Unesco, e 25 da Udine. Da anni è ormai è meta naturalistica molto frequentata da appassionati escursionisti e cicloturisti di tutta Europa. Più recente il successo della Marcia dello Schioppettino, vera e propria case-history che riesce ad attrare ogni anno a Prepotto migliaia di “camminatori” (prossimo appuntamento il 19 febbraio 2023).

Non a caso qui si intersecano ben tre cammini internazionali che attraversano il Friuli-Venezia Giulia: il Cammino Celeste, l’Alpe Adria Trail e la Via Alpina. Uno degli epicentri del turismo è proprio Castelmonte, santuario mariano tra i più antichi del Nord-Est doItalia. E tra le dolci colline terrazzate scorre lo Judrio, fiume di frontiera che separa l’Italia dalla Slovenia e la cui valle offre uno spettacolo naturale in continua evoluzione, ricco di flora e fauna.

Cambia, in base al terreno e al microclima, anche l’espressione del vino simbolo del territorio: lo Schioppettino di Prepotto (e di Cialla), terra d’elezione dell’omonimo vitigno. Oggi è un vino Doc Friuli Colli Orientali poliedrico e capace di restituire nel calice, come pochi, le caratteristiche del suolo. Si passa dalle marne eoceniche (la cosiddetta “ponca“) alle ghiaie. Ma soprattutto da zone più “miti” a zone più fresche.

«La produzione dello Schioppettino – spiegano i promotori di Enjoy Prepotto – è legata indissolubilmente alla tradizione di questo luogo. Non solo perché quasi tutte le aziende vitivinicole locali lo producono da decenni, ma anche perché è il vino che per eccellenza si sposa bene con i piatti tipici della nostra cucina di confine, caratterizzata da influenze e contaminazioni derivanti soprattutto dalla tradizione gastronomica friulana, da quella slava e da quella austroungarica». Insomma, una terra da scoprire. Calice alla mano.

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E’ online winemag.it


MILANO –
La seconda testata giornalistica del nostro network, winemag.it, è online da ieri sera. Stessa squadra, stesso spirito, stessa voglia di raccontare in un modo nuovo il mondo del vino italiano, dando spazio anche a Spirit, birra e food.

L’ossatura resta la medesima, con la possibilità di abbracciare nuovi collaboratori, motivati dall’ambizioso progetto di fare cronaca e informazione nel mondo dell’enogastronomia italiana: Davide Bortone alla direzione, con Viviana Borriello, Giacomo Merlotti e Gabriele Rocchi in redazione.

In soldoni, WineMag.it ha assorbito le sezioni di “Wine News” (“Notizie ed Eventi”), “Birra e distillati“, “Approfondimenti” e “Wine Tour” Italia ed Estero di Vinialsupermercato.it, in maniera totale o parziale.

L’obiettivo è quello di offrire al pubblico di “naviganti” due wine magazine di informazione caratterizzata sui diversi canali di distribuzione del vino: la Grande distribuzione organizzata (Gdo, il canale moderno) e l’Horeca (ovvero il mondo delle enoteche e della ristorazione, il canale tradizionale).

DUE TESTATE, UN NETWORK
Per via di retaggi (s)culturali (la “s” tra parentesi intende svolgere funzione privativa) molte cantine italiane che operano lautamente nella Grande distribuzione, attraverso linee dedicate ai supermercati, preferiscono non raccontarsi sui giornali parlando di questi vini “di massa”, prediligendo le nicchie destinate all’Horeca, foriere di un’immagine di maggior prestigio (almeno nell’anacronistico immaginario collettivo).

Continueremo dunque a raccontare su Vinialsuper i vini reperibili nelle maggiori catene di supermercati italiani. Mentre su winemag.it sarà trattato e valutato il vino reperibile in enoteca e al ristorante. Una scelta che non vuol essere una resa alle logiche della distribuzione, bensì un ulteriore passo verso la specializzazione del nostro network di testate giornalistiche.

NON SOLO WINE
La vera novità di winemag è la rubrica “A tutto volume“, dedicata al mondo dei distillati. Cercheremo di raccontarvi gli “Spirit” a 360 gradi. Lo faremo con la schiettezza che ha contraddistinto il nostro lavoro in Vinialsuper e che sarà il marchio di fabbrica anche di WineMag.

“A tutto volume” non tratterà solo le bottiglie più interessanti, rare o costose ma anche i prodotti che più facilmente passano dalle mani di tutti noi consumatori.

Parleremo di grandi produttori così come di piccole realtà. Del resto è inutile negarlo: winelover ed amanti di spirit e mixology non sono due realtà separate. Chi beve vino non necessariamente detesta i superalcolici, anzi spesso è vero proprio il contrario.

Su winemag, dunque, alziamo il tenore alcolico! Alziamo il volume % fin dove si può. Perché gli spirit sono come la musica. A volte dritta, sincera e potente come un brano degli Stones o degli Iron Maiden, che ascolti a tutto volume senza pensare a niente.

Altre volte complessa e coinvolgente come una sinfonia di Beethoven o un’opera di Mozart, che ascolti ad alto volume per non perdere nemmeno una sfumatura. Ci auguriamo di trovarvi in questo viaggio. Slàinte!

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