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Peroni Cruda vs Poretti 3 Luppoli Non Filtrata

La tendenza ormai è chiara. I birrifici artigianali hanno segnato il passo e l’industria rincorre cercando di accaparrarsi quei valori (e quei consumatori) che sono bandiera dell’artigianalità. Noi di winemag abbiamo voluto giocare accostando fra loro due birre industriali italiane che fanno proprie, almeno nelle intenzioni, le caratteristiche produttive delle artigianali: Peroni Cruda e Poretti 3 Luppoli Non Filtrata.

Italiane di nome, non nel capitale (Birrificio Angelo Poretti è proprietà di Carlsberg mentre Birra Peroni lo è della giapponese Asahi Breweries), le due birre toccano due dei cardini della definizione di “birra artigianale”, vale a dire l’assenza di pastorizzazione e filtrazione nel processo produttivo.

PERONI CRUDA
“La vita ha più sapore quando la bevi cruda”, gioca sulla rusticità e veracità della “crudezza” la campagna pubblicitaria di Peroni Cruda. Da inizio anno disponibile anche per il mercato retail è una birra lager non pastorizzata e soggetta ad un processo di microfiltrazione.

Colore dorato e schiuma candida e soffice. Poco intensa al naso con le tipiche note maltate della lager. È in bocca che si percepisce la differenza rispetto “alla solita Peroni” (la “bionda per la vita” cui tutti siamo abituati). Più morbida e cremosa avvolge maggiormente il palato e marca maggiormente le note amaricanti del luppolo. Poco persistente.

PORETTI 3 LUPPOLI NON FILTRATA
“Tramandiamo il nostro segreto da mastro birraio a mastro birraio”. È sul valore della tradizione che gioca invece lo spot della 3 Luppoli Non Filtrata, priva per l’appunto del processo di filtrazione, da noi già incontrata durante la sua presentazione a Milano.

Schiuma bianca e soffice anche per la Poretti. Colore dorato velato. Delicata al naso, fresca, con sentori floreali. Leggera ed estremamente beverina mantiene un buon equilibrio fra la componente amaro/luppolata e la dolcezza del malto. Leggera nota acidula data dalla non-filtrazione. Poco persistente.

LA SFIDA
La nostra sfida semiseria non nasce con lo scopo di decretare un vincitore. Chi preferisce una bevuta facile, immediata e senza pensieri prediligerà Peroni Cruda, chi ricerca una nota aromatica più marcata opterà per 3 Luppoli Non Filtrata. Ci preme però far notare come si sia creata una sorta di nuova area di mercato; quasi una “terra di mezzo” punto di incontro fra un consumatore più attento della media ma non così “preparato” da ricercare solo il “microbirrificio”, ed una produzione certo più attenta ma, per sua natura, differente da quella artigianale.

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Birrificio Angelo Poretti propone la 3 Luppoli Non Filtrata

MILANO – #RitornoalleOrigini è il progetto con cui Birrificio Angelo Poretti lancia la sua nuova birra 3 Luppoli Non Filtrata. Ritorno alle origini perché l’idea è quella di recuperare lo stile di “una birra fatta come una volta“. Sulla base della storica 3 Luppoli nasce una birra dalla carbonazione importante in cui i tre luppoli giocano in assoluto equilibrio.

LA DEGUSTAZIONE
Colore dorato. Velata. Schiuma bianca e soffice. Profumi delicati con richiami floreali ed una freschezza leggera. Di corpo leggero ed estremamente beverina conferma un grande equilibrio fra la componente amaro/luppolata e la dolcezza del malto. Leggera nota acidula data dalla non-filtrazione. Poco persistente. Una birra fresca e “facile”, estiva, ma non banale.

RITORNO ALLE ORIGINI
Presentata nella suggestiva cornice della Fonderia Napoleonica Eugenia di Milano, 3 Luppoli Non Filtrata è stata la protagonista di un evento centrato sulla riscoperta dei mestieri “come venivano fatti una volta“. Raccontare e celebrare il sapere che è alla base delle professioni. Un percorso di riscoperta che oggi, avvantaggiato da certe mode e facilitato nella divulgazione dai canali social, sta vivendo una seconda gioventù.

Ecco quindi che 3 Luppoli Non Filtrata accompagna discreta il lavoro del Barbiere (Antica Barbieria Peppino), del Liutaio (Liuteria Trabucchi), dell’Ombrellaio (Maglia Francesco – Ombrelli dal 1854), dell’Orafo (Meda Orafi dal 1916). Sapienza nel proprio mestiere, nella propria arte, che torva modernità in gesti di antica sapienza.

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