Il Miglior vino Piwi italiano è Limine 2022, Venezia Giulia Igt bianco della cantina Terre di Ger. È il risultato delle degustazioni alla cieca della Guida Winemag 2025, Top 100 Migliori vini italiani. Limine di Terre di Ger si aggiudica uno dei “premi speciali”, dedicati alle varietà resistenti alle malattie fungine della vite (l’acronimo con cui si identifica la tipologia è “Piwi”). Terre di Ger, a Pravisdomini, in provincia di Pordenone, si conferma la cantina italiana più avvezza alla tipologia, forte dell’esperienza maturata in anni di sperimentazioni dal titolare, Gianni…
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Dentro al nuovo Laboratorio di Microvinificazione del Consorzio Franciacorta
La vendemmia 2024 in Franciacorta è già nella storia. L’inizio della raccolta delle uve è coinciso con l’avvio delle attività del nuovo Laboratorio di microvinificazione del Consorzio Franciacorta, in via dell’Industria 46/F, ad Erbusco (Brescia). Questa struttura innovativa, realizzata in collaborazione con Accademia Symposium in una parte degli spazi dell’Istituto Oeno Italia, supporterà d’ora in avanti le attività del team di Ricerca e Sviluppo guidato da Flavio Serina. Il Laboratorio di microvinificazione, investimento da circa 300 mila euro, è il supporto essenziale per trasformare le diverse “tesi sperimentali” in vino spumantizzato…
Vai all'articoloL’Abruzzo investe sui Piwi: sotto osservazione 18 varietà resistenti alle malattie fungine della vite
“ADO – Areali delle quattro D.O. Abruzzo per una caratterizzazione moderna”. È il nome dell’ l’innovativo progetto di valorizzazione del patrimonio viticolo abruzzese e delle nuove varietà resistenti Piwi in Abruzzo presentato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Uno studio applicato per l’appunto alla selezione di nuove varietà, grazie alle sperimentazioni condotte su vigneti di varietà resistenti alle malattie fungine della vite, con il prezioso supporto dell’Istituto tecnico agrario Ridolfi-Zimarino di Scerni. Quest’anno sono state piantate 18 varietà resistenti, messe a confronto con le varietà autoctone per verificare la possibilità di introdurle…
Vai all'articoloAl di là del Collio: la Vipava Valley svolta su Riesling Italico e Piwi con Burja e Marlon Batič
Anche la Slovenia svolta sul Riesling italico e sui vitigni resistenti Piwi. All’inizio del prossimo anno, Burja – tra le cantine icona della Vipava Valley, poco lontano dal confine con l’Italia – immetterà sul mercato il primo vino che menziona l’Italico con il nome tradizionale Grašica, al posto del più comune Laški rizling (Riesling italico, per l’appunto). Il nome di fantasia richiama in realtà la tradizione e si avvicina al termine Graševina utilizzato in Croazia e, ancor più, al termine Grašac, declinazione di “Riesling italico” in Serbia. È una rivoluzione silenziosa per…
Vai all'articoloIrresistibile Piwi, la prima Fiera dedicata ai vini da vitigni resistenti in Italia
Si chiama Irresistibile Piwi ed è la prima Fiera dei vini Piwi organizzata in Italia. Un Wine Festival e Fiera Mercato interamente dedicata ai vini Piwi italiani ed internazionali e alla produzione da varietà di vitigni resistenti. L’appuntamento è per venerdì 24 e sabato 25 maggio, dalle ore 10 alle ore 18, presso la Sala Margherita di PalaExpo – Fiera Verona, uno degli spazi che ha accolto di recente Vinitaly 2024. Gli organizzatori Luca De Palma e Igor Bonvento, entrambi enologi, lavorano da anni con i vitigni resistenti, collaborando con tutte le…
Vai all'articoloMigliori Piwi italiani 2023: i risultati della III Rassegna di Fondazione Mach
Si sono tenute ieri le premiazioni della III Rassegna vini Piwi, concorso che ha sancito quali siano i Migliori Piwi italiani 2023. I numeri forniti dagli organizzatori – Fondazione Mach di San Michele all’Adige (Trento) – confermano la crescita del movimento dei vitigni resistenti in Italia, con 110 etichette in gara in sette categorie, rispetto agli 82 vini iscritti da 37 cantine alla II Rassegna, nel 2022. I vini Piwi sono ottenuti da uve prodotte da piante selezionate per avere dei caratteri di resistenza alle principali malattie fungine. Richiedono dunque…
Vai all'articoloTop 100 winemag 2024: “Arconi Bianco” 2022 di Terre di Ger è il miglior Piwi italiano
Il Miglior Piwi italiano è “Arconi Bianco” 2022 di Terre di Ger. A premiare l’annata 2022 del vino Venezia Giulia Igp ottenuto da “uve resistenti” è la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca è di 93/100. L’etichetta, per scelta della redazione, è stata inserita nel blind tasting regionale del FVG, così come gli altri Piwi iscritti alle selezioni (ognuno secondo l’origine geografica). Una scelta dettata dal desiderio di “equiparare” i vini ottenuti da “varietà di vite resistente” a quelli…
Vai all'articoloEmergenza siccità, Città del Vino: «Piwi e micro invasi per il futuro della viticoltura»
«Un ettaro di vigneto consuma mediamente circa 500 millimetri di acqua a stagione, cinquemila metri cubi pari a 5 milioni di litri. Occorre fare rete tra comuni limitrofi agendo insieme, dando priorità anche al problema della dispersione dell’acqua». È quanto sottolinea il presidente Città del Vino, Angelo Radica, alla vigilia del Vinitaly (2-5 aprile Veronafiere), dove l’Associazione nazionale che rappresenta 430 comuni sarà presente con 11 eventi in programma, fra cui la presentazione dei dati dell’Osservatorio del Turismo del Vino, con un focus di 145 comuni italiani. Il tema della siccità in…
Vai all'articoloRegno Unito nuova patria dello Chardonnay entro il 2050?
Entro il 2050, oltre un quinto del Regno Unito potrebbe avere un clima adatto alla coltivazione di uve Chardonnay per la produzione di vini fermi. Lo riferisce un recente studio targato University of Reading, proprio mentre – in questi minuti – winemag.it sta sbarcando a Londra per un tour delle zone vinicole dedite alla produzione degli spumanti inglesi Metodo classico (aggiornamenti sulle pagine Instagram winemag.it e Davide Bortone). L’Università inglese ha applicato lo stesso modello di una ricerca precedente, riguardante l’effetto dei cambiamenti climatici sulla qualità dei vini di Chablis.…
Vai all'articoloCosì il Consorzio Vitires farà la storia dei vitigni resistenti Piwi italiani
EDITORIALE – Vitires è il nome del «programma di miglioramento genetico» per la costituzione di «nuove varietà emiliano-romagnole resistenti ai patogeni fungini». Un progetto sui vitigni resistenti Piwi italiani che vede l’impegno comune di Cantine Riunite & Civ, Cantina Sociale di San Martino in Rio, Caviro, Terre Cevico e del Centro di ricerche Ri.Nova, riunitesi nell’omonimo Consorzio Vitires. Un’unione che rappresenta il 70% delle uve prodotte in Emilia-Romagna, l’11% a livello nazionale secondo i dati vendemmiali 2022. Oscilla tra i 2 e i 3 ettari vitati la porzione di terreno impiantata…
Vai all'articoloPiwi: nasce VITIRES, Consorzio per lo sviluppo dei vitigni resistenti dell’Emilia-Romagna
Cantine Riunite & Civ, Cantina Sociale di San Martino in Rio, Caviro, Terre Cevico, ed il Centro di ricerche Ri.Nova hanno costituito il Consorzio VITIRES. Lo scopo è di dare vita ad un percorso innovativo di sperimentazione e ricerca che porti alla creazione di Vitigni Resistenti Emiliano-Romagnoli, i cosiddetti Piwi. Il Consiglio d’Amministrazione, che vede rappresentati tutti i soci fondatori, è composto da Claudio Biondi per Cantine Riunite & Civ, Alessandro Gallo per Cantina Sociale di San Martino in Rio, Stefano Lazzarini per Centro di Ricerche Ri.Nova, Marco Nannetti per Terre…
Vai all'articoloAnnata 2022 Icewine tedeschi: anche i Piwi tra le (poche) uve dei vini di ghiaccio
[metaslider id=”75428″] Annata 2022 degli icewine tedeschi in chiaroscuro. La novità rappresentata dall’utilizzo sempre più cospicuo di varietà Piwi come Souvignier Gris, Cabernet Blanc e (per la prima volta) Johanniter, fa i conti con la sostanziale crisi della produzione, in diverse regioni vinicole della Germania. Toccherà alle varietà resistenti alle malattie fungine invertire questo trend, in futuro? Nel frattempo, emerge tra luci e ombre il quadro generale dei vini di ghiaccio tedeschi. AHR Tra chi sta portando a termine la vendemmia 2022, non mancano le buone notizie. La scorsa notte,…
Vai all'articolo«Il futuro dei vini pregiati? Nei vitigni resistenti». Parola di Oliver Bernard (Domaine de Chevalier)
«Se i vini pregiati hanno un futuro, sarà vicino alla natura». Parola di Oliver Bernard, direttore di Domaine de Chevalier di Bordeaux. Tra le soluzioni indicate, l’allargamento dei disciplinari ai vitigni resistenti per i vini a denominazione, oltre al sostegno alle aziende agricole per il passaggio alla viticoltura biologica e biodinamica. Sempre secondo Oliver Bernard, sarà fondamentale l’adeguamento delle tecniche di gestione dei vigneti. Interrogato sul palco del simposio “Act for Change“, organizzato da Vinexposium il 20 e 21 giugno 2022 alla Cité du Vin, il direttore di Domaine de…
Vai all'articoloDivico, il vitigno resistente che sposa il Pinot Noir (e consente all’Inghilterra di produrre vini rossi)
Divico, vitigno resistente sviluppato da Agroscope, «aiuta a correggere l’intensità del colore del Pinot Noir tradizionale». Lo dimostrerebbero alcune prove di assemblaggio condotte in Svizzera. Il vitigno resistente sarà al centro de La Fete du Divico, momento di dibattito sui Piwi che si terrà all’Iukb – Kurt Bösch Universitätsstiftung di Bramois, frazione di Sion, nel Vallese, venerdì 26 agosto e sabato 27 agosto. In programma una conferenza pubblica sull’”Integrazione dei vitigni resistenti nella gamma dei vini svizzeri. Il sabato, degustazioni guidate di vini prodotti con Divico e Divona nel Vallese…
Vai all'articolo«Nel 2027 si potrà produrre Prosecco sostenibile da Glera Resistente»
Nel 2027 si potranno stappare le prime bottiglie di Prosecco sostenibile ottenuto da Glera resistente a malattie fungine come la peronospora e l’oidio, varietà che richiedono un ridotto utilizzo di prodotti fitosanitari. Lo annuncia il Crea-Ve nel presentare il progetto Gleres, che entra vivo a cinque anni dall’inizio dei primi studi sulle varietà di Glera, uva regina dell’universo Prosecco. Le prime somme sono state tirate a Vinitaly 2022, in occasione di un convegno promosso da Confagricoltura Veneto e Crea-Ve. Sedici le cantine coinvolte, tutte operanti nei territorio di Valdobbiadene: Le…
Vai all'articolo«Piwi subito nelle Igt come “palestra”, poi nelle Doc»: Italia svegliati, la Francia corre
Continua il dibattito sui Piwi, i vitigni resistenti alle principali malattie fungine della vite. Dopo la modifica del Regolamento Ue 2021/2117 pubblicata in Gazzetta ufficiale il 6 dicembre dello scorso anno, l’Unione europea ha dato il via libera al loro inserimento nelle Dop. Ora, secondo il professor Attilio Scienza, a capo del Comitato nazionale vini, è il momento di sfruttare le Igt del vino italiano «come palestra per i Piwi, procedendo poi al loro inserimento graduale nei disciplinari dei vini a Denominazione di origine (Doc e Docg, ndr)». Anche perché…
Vai all'articoloVino naturale, Eldorado Nord Europa: viaggio a Copenhagen e Malmö
«Il vino naturale è come la sottocultura del Metal e dei Fumetti. È humus culturale transnazionale. Gli appassionato di vini naturali hanno un linguaggio comune, in ogni angolo del mondo. Da Tokyo a Rovescala». Eureka. Come da copione di un film in cui tutto è scontato e banale solo in apparenza, l’illuminazione, il flash, la luce rivelatoria si materializza nel momento meno atteso: il finale. Su Copenhagen splende il primo sole dopo giorni di pioggia mista a neve, di quelle che ti si infila negli occhi mentre cerchi di non…
Vai all'articoloIl Solaris 2020 di Weingut Plonerhof è il miglior vino italiano da vitigni resistenti Piwi
Sono stati resi noti questa mattina i risultati della prima rassegna nazionale dei vini Piwi, ottenuti da varietà resistenti alle malattie fungine. Il vincitore assoluto, ovvero il miglior vino italiano da Piwi, è risultato il Solaris 2020 di Weingut Plonerhof, cantina di Marlengo (BZ), in Alto Adige. Di seguito i primi tre classificati nelle categorie Vini Frizzanti, Vini Spumanti, Vini Bianchi, Vini Orange e Vini Rossi, oltre ai vini che si sono aggiudicati la menzione. Alla prima rassegna vini Piwi sono stati iscritti un totale di 95 vini prodotti da…
Vai all'articoloMoio e Scienza: «Futuro Piwi nelle Dop Ue passa da ricerca, terroir ed enologia leggera»
A partire da gennaio 2022 i vitigni resistenti Piwi potranno essere inseriti nelle Dop del vino dell’Ue. Lo ha ricordato questa mattina il prof Attilio Scienza, in occasione del convegno scientifico organizzato da Fondazione Edmund Mach (Fem) a San Michele all’Adige (TN). Tra gli interventi anche quello del presidente dell’Oiv, il prof Luigi Moio, che ha ricordato come il futuro dei Piwi passi prima tutto dalla loro qualità organolettica, «ovvero dall’esaltazione del terroir, attraverso un’enologia leggera, non invasiva». L’occasione di abbinare profilo sensoriale e peculiarità “green” dei Pilzwiderstandfähig (letteralmente “viti…
Vai all'articoloCresce la famiglia “Zero Infinito” di Pojer e Sandri: ecco Grappa, Aceto e Solera
Tornerà in commercio con la nuova annata il 21 marzo Zero Infinito di Pojer e Sandri, celeberrimo Metodo ancestrale da uve Solaris (Piwi). Momento atteso da tutti gli appassionati di questo vino notoriamente sold-out entro agosto. Se l’anno scorso la novità era dettata dalla nuova versione “in rosso” Cremisi, nel 2021 gli amanti dei vini da vitigni resistenti potranno cimentarsi con un’intera linea di prodotti figli del «sogno di poter fare il vino con la sola uva, senza alcuna aggiunta esogena, no aria, no ossigeno, no antiossidanti», per dirla con Mario…
Vai all'articoloPiwi: quattro nuove varietà nel registro nazionale. Presto avranno un nome
Novità dal mondo dei Piwi italiani, direttamente da una delle regioni più all’avanguardia da questo punto di vista: il Trentino. Quattro nuove varietà di vite tolleranti alle più importanti patologie fungine, oidio e peronospora, sono state iscritte nel Registro nazionale delle varietà di vite e sono pronte per essere coltivate in tutta Italia, dopo il necessario periodo di osservazione nelle diverse regioni. L’importante risultato si deve alla selezione effettuata dalla Fondazione Edmund Mach. È di questi giorni, infatti, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di “F22P9”, “F22P10”, “F23P65”, “F26P92”, nate dai genitori…
Vai all'articoloLe Driadi Slow Farm: Steiner e la Colleoni Doc secondo Gabriella e Luciano Chenet
Abbandono e recupero: di un vigneto, di un eremo, di una comunità locale, dei ritmi di una vita. E di un altro vigneto ancora, continuando a investire tempo e risorse per sottrarre un angolo di paradiso al caos dell’incuria. Le parole e gli occhi di Gabriella e Luciano Chenet, ex biologa lei, ingegnere part-time lui, insieme per la vita e dal 2014 per Le Driadi Slow Farm, parlano di tutto ciò. Prima ancora che della passione per il vino e per Steiner, il padre della biodinamica. Siamo a Palazzago in…
Vai all'articoloEcco Zero Infinito & Zero Infinito Cremisi 2019 di Pojer e Sandri
Dopo il clamoroso “sold out” dello scorso agosto, Zero Infinito di Pojer e Sandri – vignaioli in Faedo (TN) – torna finalmente in commercio. Fra pochi giorni, il 21 marzo 2020, sarà possibile acquistare l’annata 2019, imbottigliata con la luna calante di marzo e rifermentata in vetro, come da tradizione. Per gli amanti del Metodo Ancestrale firmato da Mario Pojer e Fiorentino Sandri l’equinozio di primavera 2020 non segna solo il ritorno di Zero Infinito, ma anche il debutto di Zero Infinito Cremisi, versione “in rosso” (in etichetta “rosato”) del…
Vai all'articoloMaculan: “Passaporto ambientale” per i Piwi Merlot Khorus, Sauvignon Rytos e Cabernet Volos
C’è anche Maculan tra le sette aziende coinvolte dal “Passaporto Ambientale per i prodotti agroalimentari della Montagna Vicentina“, che ha come scopo la riduzione dell’impatto ambientale della produzione. Un “Accordo volontario” con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), sotto la guida del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova. Un obiettivo che la cantina di Breganze vuole centrare attraverso un progetto sui vitigni resistenti “Merlot Khorus“, “Sauvignon Rytos” e “Cabernet Volos“, cosiddetti “Piwi” (acronimo di Pilzwiderstandfähig). Accanto a Maculan ci sono Rigoni di Asiago,…
Vai all'articoloLa notte degli alambicchi accesi 2019: cinque distillerie da non perdere in Trentino
Santa Massenza, piccola frazione di Vallelaghi. Pochi chilometri da Trento, a destra dell’Adige, lungo la strada che attraversa la splendida Valle dei Laghi e conduce al lago di Garda. Poco più di 150 abitanti e 5 distillerie. Un fazzoletto di terra chiuso fra i vigneti ed il lago di Santa Massenza che custodisce la tradizione della distillazione artigianale. È qui che ogni anno va in scena la “La notte degli alambicchi accesi“. Una manifestazione, organizzata con la collaborazione di Strada del Vino e dei Sapori del Trentino e Trentino Marketing, che…
Vai all'articoloTerre d’Oltrepò, ecco i Piwi: in campo 7 incroci “resistenti” di Pinot Nero e Pinot Bianco
BRONI – Cinque incroci “resistenti” di Pinot Nero e due di Pinot Bianco, per vincere la sfida dei cambiamenti climatici e trovare alternative al “biologico”. Queste le direttrici lungo cui si muove il “progetto Piwi” di Terre d’Oltrepò, cooperativa dell’Oltrepò pavese che raggruppa circa 700 viticoltori, per oltre 4 mila ettari di vigneto. Le barbatelle sono state messe a dimora la scorsa primavera, in un terreno di circa mille metri quadrati di proprietà di uno dei conferitori, a Borgoratto Mormorolo (PV). Si tratta dei Pinot Bianco “109-033 SK-00-1/7 x Pinot…
Vai all'articoloAlto Adige Wine Summit 2019, tutti d’accordo: “Meglio la zonazione dei Piwi”
BOLZANO – Il futuro della viticoltura altoatesina è nella zonazione, nella mappatura del microclima dei singoli vigneti e nella ricerca di nuovi terreni “in alta quota“. Tutti strumenti utili a contrastare i cambiamenti climatici. È quanto emerso dal convegno inaugurale dell’Alto Adige Wine Summit 2019, venerdì 6 settembre al NOI Techpark di Bolzano. Una kermesse che si conclude oggi a mezzogiorno, dopo aver raccolto nella provincia autonoma circa 150 professionisti e opinion leader del settore vitivinicolo provenienti da 16 Paesi del mondo, per un focus sulla produzione altoatesina che ha…
Vai all'articolo“Zero infinito” Pojer e Sandri è finito! Storia dell’ancestrale che rischiava d’esser bandito
Non è poi così “infinito” lo “Zero infinito” di Pojer e Sandri. I vignaioli di Faedo (TN) hanno comunicato ieri alla clientela di aver venduto l’ultima bottiglia dell’ormai celeberrimo Metodo ancestrale da uve Solaris (Piwi). “L’appuntamento per la nuova annata è sempre il 21 marzo”, 2020 s’intende. Questo il commento alla fotografia che, sulla pagina Facebook della cantina, ritrae un Mario Pojer e un Fiorentino Sandri “in splendida forma”. I due brindano sorridenti, su una pila di cartoni di “Zero infinito”. Una foto scattata prima che l’etichetta – 24.500 bottiglie totali…
Vai all'articoloEcco quanto i vitigni resistenti Piwi abbattono l’uso degli agrofarmaci
La genetica applicata ai nuovi vitigni fa bene al Pianeta, ma le normative non favoriscono il diffondersi della “viticoltura resistente“. È quanto emerge sull’ultimo numero dell’Informatore Agrario. I vitigni resistenti, noti come Piwi, necessitano di un minor uso di agrofarmaci. La notizia è la quantificazione del risparmio, in termini ecologici. Per difendere un vitigno resistente, infatti, si impiegano 0,85 kg/ha di rame, 16 kg/ha di zolfo, 40 litri di gasolio e zero prodotti sintesi. Meno della metà rispetto al vigneto convenzionale, per il quale sono vengono utilizzati 1,6 kg/ha di…
Vai all'articolo“Piwi? Meglio ripensare a portinnesto e selezione clonale dei vitigni già esistenti”
SCANSANO – Meglio i vitigni resistenti (Piwi) o i vitigni già esistenti per combattere la sfida dei cambiamenti climatici? Pare non avere dubbi Diego Tomasi, ex direttore ed ora ricercatore del Crea, Centro di Ricerca per la Viticoltura. “I Vivai Rauscedo stanno mettendo a disposizione ormai da anni i Piwi. Ma basterebbe conoscere meglio i vitigni già esistenti e lavorare per esempio sui portinnesti più adeguati per fare in modo che si adattino alle avversità del clima, vera piaga per la viticoltura italiana e internazionale”. L’intervento nel corso della presentazione…
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