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Birrificio Baladin “green” con Siemens

2016_09_06_sala_cottura_e_impianto_didattico_043In una cornice suggestiva come quella delle Langhe, sul fiume Tanaro, in Piemonte, si produce non solo del buon vino, ma anche della birra artigianale sostenibile e autosufficiente. Inaugurato a metà luglio, il birrificio Baladin sorge a Piozzo, in provincia di Cuneo, su un’area di 72.000 metri quadrati e rappresenta il primo microbirrificio artigianale in Italia ed “il più moderno birrificio al mondo di queste dimensioni”. Così lo definisce Teo Musso, proprietario di Baladin.

Il nuovo birrificio agricolo è quasi totalmente autonomo: dalla fase di produzione della materia prima, orzo e luppolo (prodotta per l’85%), alla sua trasformazione, produzione, ottimizzazione delle risorse energetiche fino alla sua distribuzione.

Una capacità produttiva che può arrivare a 50 mila ettolitri di birra all’anno. A Siemens Italia il compito di studiare una soluzione completamente integrata di automazione di stabilimento e di automazione energetica.

L’intero birrificio è totalmente gestito, dal punto di vista energetico, dal Power Center Siemens Sivacon S4 – il quadro di distribuzione primaria di bassa tensione – mentre il monitoraggio di alcuni dei processi produttivi è invece affidato allo SCADA Siemens WinCC, il tutto inserito all’interno di una rete di comunicazione di stabilimento Profinet su fibra ottica.

Ed è proprio grazie all’utilizzo di questa rete Profinet, che Siemens ha ottimizzato la comunicazione tra gli interruttori scatolati 3VA2 e i multimetri Pac4200 Sentron all’interno del Power Center, rispondendo in questo modo all’esigenza di Baladin di ottimizzare la comunicazione del proprio impianto con un sistema innovativo e aperto di monitoraggio energetico e di telecontrollo / telemanutenzione.

Con i prodotti inseriti all’interno del Power Center di Siemens, Baladin è in grado di monitorare i consumi energetici, avendo a disposizione tutti i dati necessari per effettuare analisi sui consumi allo scopo di ottimizzarli e soprattutto di risparmiare in termini energetici.

“Siemens – spiega Teo Musso (nella foto) – si è rivelata il partner ideale per concorrere al nostro obiettivo di ottimizzazione ed efficientamento delle risorse energetiche. Per Baladin l’attenzione all’ambiente è un vero elemento di distinzione: sia il birrificio sia la gran parte dei locali di mescita sono alimentati con energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. Un’attenzione che testimonia il nostro reale impegno a favore e nel rispetto dell’ambiente”.

“Valori e attenzioni condivisi da Siemens – spiega in una nota il colosso tedesco – che ha fatto e continua a fare della sostenibilità, uno dei suoi più grandi fattori di successo e dunque dei propri clienti. Ed è l’innovazione a rendere i prodotti Siemens sempre più efficienti da un punto di vista energetico e, di conseguenza, ad aiutare i clienti a ridurre i costi energetici”.

Il portfolio ambientale Siemens vale 32,7 miliardi di euro e comprende prodotti e soluzioni “che danno un contributo diretto e quantificabile alla protezione di clima e ambiente: dal 2002 al 2015 sono state abbattute quasi 500 milioni di tonnellate di CO2”.

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Mastro birraio Piacenza 2015: le eccellenze della birra artiglianale italiana

PIACENZA – Amare il vino non significa snobbare la birra. Soprattutto se si parla di birra artigianale. Con questo presupposto ho visitato, per il secondo anno consecutivo, la manifestazione in programma presso i padiglioni fieristici di Piacenza, dedicata al variegato e pittoresco mondo della birra artigianale italiana.

A tirar le somme, raccogliendo pareri tra gli ospiti della manifestazione, c’è chi è rimasto deluso. Dopo il grande successo dell’edizione 2014 di Birra Expo, l’edizione 2015 di Mastro Birraio Piacenza (ovviamente più ristretta) “non si è dimostrata all’altezza”.

La rassegna di birra artigianale che ha aperto i battenti venerdì 8 maggio e sarà in scena fino a questa sera, non è tuttavia paragonabile – come spiegano gli organizzatori – a un evento di più ampio respiro nazionale come Birra Expo 2014.

Un minor numero di birrifici presenti ha comunque consentito ai visitatori di godere in maniera più ‘approfondita’ di alcune delle perle dei migliori mastri birrai italiani. E’ il caso, per esempio, del pluripremiato birrificio Baladin, nato nel 1996 come brewpub a Piozzo, in provincia di Cuneo (terra nota più per i grandi vini delle Langhe), grazie all’intuizione del grande mastro birraio Teo Musso.

Presente tra l’altro, in bella vista, anche uno dei prodotti di punta più recenti: Xyauyù Kentucky, “birra da divano” infusa a freddo assieme al tabacco Kentucky in barrique di rovere.

Ottime anche le birre di Retorto di Podenzano (PC), che quindi gioca in casa. Da provare, su tutte, la Daughter of Autumn, premiata di recente come miglior italiana nello stile Strong Ale angloamericano.

Da apprezzare anche il tocco di “milanesità” conferito alla manifestazione dal neonato birrificio “I 3 Bagai”, con i due prodotti di punta “Mahori” e la Bock “Fuorigioco”.

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