Oggetto della contesa l’utilizzo (improprio) secondo il ”Golia” toscano dell’etichetta “Piè delle Vigne”, troppo simile a “Pian delle Vigne’‘ da parte del “Davide” abruzzese.
Antinori non le manda a dire e per mezzo di posta elettronica certificata ha invitato il produttore abruzzere a cessare immediatamente l’utilizzo di ”Piè delle Vigne” nel mercato e nel web.
LE PAROLE DELLA DISCORDIA
Piè delle Vigne è un Cerasuolo d’Abruzzo ottenuto dalla vinificazione in bianco (85%) e in rosso (15%) di uve Montepulciano d’Abruzzo. pluripremiato Gambero Rosso e Vini Buoni d’Italia. Pian delle Vigne è la linea altrettanto pluripremiata del marchio Antinori che comprende Rosso di Montalcino e Brunello di Montalcino.
Due prodotti nettamente diversi di due aziende altrettanto diverse per dimensioni e per storia. Quella di Antinori passa attraverso i secoli, con la produzione vinicola già a partire dal 1385. Quella di Cataldi Madonna invece è decisamente più recente.
L’imbottigliamento è iniziato nel 1975 e sono solo 31 gli ettari gestiti nel territorio di Ofena. Ma le ”dimensioni” qui non contano. A contare pare siano solo le parole e Antinori difende l’integrità e l’unicità di quelle utilizzate nel nome della sua linea.
IL CONTENZIOSO
“Il segno utilizzato presenta numerosi elementi di somiglianza a livello visivo, fonetico e concettuale con il marchio di titolarità di Marchesi Antinori – ha scritto il legale nella Pec inviata a Cataldi – posto che presenta due dei tre elementi denominativi che lo costituiscono, precisamente le parole ”delle Vigne”, mentre le parole ‘Pian’ e ‘Piè’ sono estremamente simili. Inoltre il segno contestato si riferisce a prodotti identici a quelli rivendicati dal marchio dalla mia cliente”.
“Alla luce di quanto precede – continua la Pec – ed essendo il marchio ‘Pian delle Vigne’ rinomato ai sensi dell’art. 12 lett. e Cpi, la società mia assistita la invita e diffida a cessare immediatamente qualsiasi impiego sul mercato e su internet del segno ‘Piè delle Vigne’ in relazione ai prodotti della classe 33”. Questo quanto riportato dal giornale Il Centro.
Davide però sfida Golia. “Nessun gioco di parole”, rivendicano da Cataldi Madonna. “L’utilizzo del nome è assolutamente legittimo in quanto si riferisce ad un toponimo di vigna autorizzato dalla Giunta regionale e iscritto allo schedario viticolo della Regione Abruzzo”.
“Se ti concentri sul gigante inciamperai, se ti concentri su Dio i tuoi giganti crolleranno”. Come andrà a finire questo duello a singolar tenzone? Come nel racconto biblico? Ai posteri l’ardua sentenza.
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