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Enoturismo in Borgogna: 280 nuovi pannelli per orientarsi tra Cru e Appellations

Borgogna, 280 nuovi cartelli per orientarsi tra Cru e Appellations
Tempo di restyling per i vigneti della Borgogna, che possono ora contare su 280 nuovi pannelli utili ad orientarsi tra Cru e Appellations. A spingere per il netto cambio di stile nella grafica dei cartelli è stato il Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne. I primi a “rifarsi il trucco” sono stati i
vigneti dello Châtillonnais e del Grand Auxerrois, alla fine del 2022, seguiti sin dai primi giorni del 2023 da Mâconnais, Côte Chalonnaise, Côtes de Beaune e Côtes de Nuits.

«I nuovi pannelli, di colore marrone – spiega il Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne – evocano chiaramente la terra, integrandosi naturalmente con il paesaggio. Un modo per esaltare ancor più la nozione di terroir, tanto cara ai vini di Borgogna. Resi ancora più moderni, questi pannelli sono pienamente in linea con l’ambizione di eccellenza dell’enoturismo della Borgogna, unica regione vinicola a disporre di una tale rete di cartelli per i visitatori».

Questo rinnovamento dinamico accompagna l’apertura della Cité des Climats et Vins de Bourgogne nei tre siti di Mâcon, Chablis e Beaune, prevista per la tarda primavera. I visitatori potranno migliorare la loro conoscenza dei vini di Borgogna e scoprire i vari terroir e le cantine presenti in ognuna delle zone. Il restyling, per il momento, non interessa i pannelli dello Chablis, più recenti rispetto agli altri e già fotogratissimi dai tanti turisti in visita in Borgogna.

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Food Lifestyle & Travel

I Terroir del Prié blanc: 8 pannelli per gli enoturisti a La Salle e Morgex

Pannelli descrittivi dei Terroir del Prié Blanc. È l’ultima iniziativa del Cervim, nell’ambito del progetto Interraced Net. Si tratta di cartelli informativi sulla storia del vitigno, installati nei comuni di La Salle e Morgex, in provincia di Aosta.

Per l’installazione sono stati scelti luoghi simbolo del Prié Blanc come la Cave Du Vin Blanc de Morgex et la Salle, la Crotta de la Meurdzie di Vevey Marziano, Cantina Quinson, Maison Vevey Albert, l’Azienda vitivinicola Brunet Piero e l’Azienda Vitivinicola Pavese Ermes.

I TERROIR DEL PRIÉ BLANC IN “PATOIS”

«La valorizzazione in chiave di fruizione turistica del paesaggio terrazzato e delle zone eroiche della Valle d’Aosta – sottolinea il presidente Cervim, Stefano Celi – passa anche da progetti, molto importanti, come questo».

L’aver realizzato e distribuito per l’installazione in vari luoghi la cartellonistica descrittiva dei Terroirs du Prié Blanc – continua Celi – permetterà di far conoscere ancora meglio questo territorio anche agli enoturisti e a chiunque avesse voglia di approfondire questo vitigno autoctono davvero particolare».

I pannelli descrittivi del Terroir di Prié Blanc riportano una carta geografica con le zone viticole dedicate al vitigno, assieme ai 33 toponimi in lingua “patois”, il dialetto valdostano.

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