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“DiVin Nosiola, quando il vino si fa santo”: in Trentino si celebra il tradizionale passito

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È l’unico vitigno autoctono a bacca bianca del Trentino e dà vita, in una delle sue interpretazioni, a uno dei vini simbolo della regione: il Vino Santo del Trentino. La Nosiola e il suo
straordinario passito saranno protagonisti, dal 30 marzo all’8 aprile, di “DiVin Nosiola: quando il Vino si fa Santo“, edizione 2023 dell’annuale appuntamento che raggiungerà il culmine con il tradizionale Rito della Spremitura delle uve Nosiola. Il tutto nella splendida cornice della Valle dei Laghi, a circa un quarto d’ora da Trento.

Da non perdere, a “DiVin Nosiola: quando il vino si fa santo” 2023, anche il Trekking tra i vigneti della Nosiola e le degustazioni in diverse location. Oltre a quelle in cantina e nella Casa Caveau Vino Santo di Padergnone (TN), da non mancare i tasting a Palazzo Roccabruna di Trento, sede dell’Enoteca Provinciale del Trentino. Un’occasione unica per testare la longevità della Nosiola e del Vino Santo, indietro nel tempo anche di 30 anni.

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Concorso Müller Thurgau: assegnate 18 medaglie d’oro

Si è svolta ieri sera, venerdì 16 ottobre, la premiazione della 17° edizione Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, in concomitanza con la 33° edizione della rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra con il supporto di Trentino Marketing, il sostegno di Consorzio Vini del Trentino e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest.

Dei 60 vini in gara, di cui 51 italiani provenienti da Trentino e Alto Adige e 9 stranieri provenienti da Germania e Ungheria, ben 18 hanno ottenuto la Medaglia d’Oro grazie ad un punteggio superiore agli 86,4 punti, segno della grande qualità delle etichette in concorso. Dei 18 “best”, 12 sono produzioni 2019, 5 sono del 2018 e 1 del 2017, a conferma delle potenzialità della varietà.

Una eccezionalità che avevamo registrato solo nel 2018 – ha commentato Renzo Folgheraiter, Presidente del Comitato Mostra Valle di Cembra – che attesta gli elevati standard qualitativi dei vini in concorso. In realtà avrebbero meritato la medaglia molte più etichette ma per regolamento il numero di premiati non può superare il 30% di quelli partecipanti”.

“Spiace non aver potuto svolgere la consueta degustazione dei vini vincitori  – ha concluso Folgheraiter – ma possiamo già dirci soddisfatti di essere riusciti a superare le difficoltà del Covid e ad aver raccolto una risposta così importante dalle aziende ritengo premi il lavoro svolto negli ultimi anni”.

I punteggi sono stati assegnati da una commissione di qualità composta da 18 membri suddivisi in enologi, sommelier – in rappresentanza delle diverse associazioni – e giornalisti della stampa di settore, fra cui anche Winemag.it, attraverso degustazioni alla cieca e calcolando la media dei punteggi dopo aver eliminato i risultati più alto e più basso.

I punteggi ottenuti anche quest’anno da vini del 2018 e del 2017 sono sicuramente una conferma del lavoro svolto dalle cantine nel corso degli anni, ma rappresentano al contempo un interessante opportunità, visti i contraccolpi che ha subito il mercato negli ultimi mesi per via della situazione sanitaria, perché dimostrano come il Müller Thurgau degli areali più vocati siano in grado di esprimere un interessante potenziale di affinamento.

Dei 18 premiati con Medaglia d’Oro, 12 sono vini trentini: San Rocco Igt Vigneti delle Dolomiti Müller Thurgau 2019 di Azienda Agricola Casimiro, San Lorenz Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Bellaveder, Lavis Classici Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Cantina La Vis, Cortuta Doc Trentino Müller Thurgau 2018 di Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, Casata Monfort Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Cantine Monfort.

E ancora: Musivum Doc Trentino Superiore Cembra Müller Thurgau 2017 di Cantine Mezzacorona, Igt Vigneti delle Dolomiti Müller Thurgau 2019 di Cantine Simoni, Bottega Vinai Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Cavit, Vigna delle Forche Doc Trentino Müller Thurgau 2018 di Cembra cantina di montagna, Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Fondazione Mach; Doc Trentino Müller Thurgau 2019 di Gaierhof, Pietramontis Doc Trentino Superiore Valle di Cembra Müller Thurgau 2018 di Villa Corniole.

A questi si aggiungono 3 altoatesini, ovvero Doc Alto Adige Valle Isarco Müller Thurgau 2019 di Cantina Bolzano, Graun Doc Alto Adige Müller Thurgau 2018 di Cantina Kurtatsch, Doc Alto Adige Val Venosta 2019 di Castel Juval, e 3 tedeschi, Deutscher Qualitateswein Pfalz Rivaner Trocken Edeshelmer Ordensgut 2019 di Anselmann, Mardorfer Deutscher Müller Thurgau Trocken 2018 di Winzerverein Hagnau, Deutscher Qualitateswein Rivaner Trocken 2019 di KK-Weine.

Presenti alla cerimonia Mirko Bisesti, Assessore alla Cultura della Provincia di Trento, Michele Passerini, Vicesegretario generale della Camera di Commercio di Trento, Pietro Patton, Presidente del Consorzio Vini del Trentino, e Rosario Pilati, Presidente Comitato Tecnico Territoriale Colline Avisiane, Faedo, Valle di Cembra della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.

Nel corso degli interventi tutti hanno voluto ricordare l’importanza di un evento come questo organizzato in completa sicurezza proprio grazie alla caparbietà che contraddistingue le genti di montagna, la stessa che rende possibile la coltivazione sugli arditi pendii della Valle di Cembra.

È inoltre stato sottolineato come questo cambio necessario di formula, con le degustazioni a Palazzo Roccabruna di Trento anziché a Cembra, si sia rivelata una bella occasione per uscire fuori dai confini della valle e far conoscere il prodotto e quello che si nasconde dietro ad esso, come l’impegno di 800 ore lavoro per ettaro ed i problemi legati al mantenimento dei muretti a secco, patrimonio dell’umanità Unesco.

Difficoltà, che rendono però il paesaggio unico come dimostra la recente iscrizione della Valle nel Registro dei Paesaggi Storici Rurali d’Italia. I vini in concorso potranno essere degustati fino a sabato 17 ottobre nelle sale di Palazzo Roccabruna-Enoteca Provinciale del Trentino, messo a disposizione dalla Cciaa di Trento.

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Concorso Müller Thurgau al via in Trentino: 60 vini in gara

Venerdì 9 ottobre, presso le splendide sale di Palazzo Maffei a Cembra, si terrà la XVII edizione del Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau organizzato dal Comitato Mostra Valle di Cembra.

Saranno 60 i vini in concorso, di cui 51 italiani e 9 stranieri, grazie alla partecipazione di cantine tedesche e ungheresi, che hanno riconosciuto nel Concorso una interessante occasione per presentarsi al pubblico italiano e raccogliere i giudizi del panel di esperti a cui è affidata la degustazione.

La commissione è infatti composta da 18 membri suddivisi tra enologi, sommelier – in rappresentanza di diverse associazioni– e giornalisti della stampa di settore, fra cui anche Winemag.it, che esprimeranno i propri giudizi attraverso degustazioni alla cieca.

È stato un anno del tutto particolare – dichiara Renzo Folgheraiter, neo Presidente Comitato Mostra Valle di Cembra – in cui abbiamo dovuto riprogrammare più volte il tutto. Ci tenevamo però a confermare il Concorso, perché lo riteniamo una bella occasione di visibilità per le aziende di questo comparto, che come sappiamo hanno vissuto mesi difficili a causa del lockdown”.

“L’ottima risposta ricevuta – conclude Fologheraiter – con un numero di aziende in linea con gli anni scorsi, ci conferma che abbiamo fatto la scelta giusta e ci auguriamo possa essere di buon auspicio anche per le future edizioni”.

Le etichette che avranno ottenuto un punteggio tra 80 e 84,99 potranno ambire alla Medaglia d’Argento, quelli tra 85 e 89,99 alla Medaglia d’Oro e quelli sopra 90 alla Gran Medaglia d’Oro, con il limite che i vini premiati non potranno superare il 30% del totale dei partecipanti, per un massimo quindi di 18 etichette premiate.

L’esito del concorso, che ha avuto il sostegno anche del Consorzio Vini del Trentino, sarà reso noto venerdì 16 ottobre, in concomitanza con la XXXIII edizione della Rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, organizzata con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest.

Chiunque vorrà degustare i vini candidati al Concors potrà farlo da giovedì 15 a sabato 17 ottobre a Trento, dalle 17.00 alle 22.00, presso le sale di Palazzo Roccabruna – Enoteca Provinciale del Trentino, messo a disposizione per l’occasione dalla Cciaa di Trento.

Per stimolare una maggiore consapevolezza in fase di assaggio e raccogliere ulteriori informazioni utili a capire quali siano i sentori maggiormente apprezzati, il pubblico sarà invitato a condividere le proprie percezioni e dare un voto ad ogni referenza degustata su un’apposita cartolina distribuita insieme alla carta dei vini.

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Trentino: ad ottobre si celebra il Müller Thurgau

Si terrà dal 15 al 17 ottobre, a Palazzo Roccabruna – Enoteca Provinciale del Trentino, la 33° edizione di “Müller Thurgau: Vino di Montagna“, rassegna nata per celebrare il vitigno a bacca bianca che in Trentino, e in particolar modo in Valle di Cembra, ha trovato terreno fertile per esprimersi al meglio.

Il Comitato Mostra Valle di Cembra, che da oltre trent’anni organizza l’evento, ha individuato nella particolare situazione attuale l’occasione per realizzare un’edizione diversa di questa storica rassegna, grazie al supporto di Trentino Marketing e al coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest.

L’evento, nato per celebrare e far conoscere il vitigno protagonista della viticoltura eroica della Valle di Cembra attraverso degustazioni aperte al pubblico e un prestigioso concorso enologico internazionale, è slittato da inizio luglio – periodo in cui tradizionalmente si svolge – alle giornate del 15-17 ottobre. Una bella occasione per gli ospiti che parteciperanno di poter visitare il Trentino in un momento dell’anno altamente attrattivo come l’inizio dell’autunno, quando il panorama è impreziosito dalle innumerevoli sfumature di colori caratteristiche dell’autunno.

L’appuntamento per poter degustare le diverse espressioni di questo vitigno a bacca bianca, nato a fine 800 per mano del Prof. Hermann Müller attraverso l’incrocio tra Riesling Renano e Madeleine Royal, è a Palazzo Roccabruna – Enoteca Provinciale del Trentino, messo a disposizione per l’occasione dalla Cciaa di Trento, dove da giovedì 15 a sabato 17 ottobre sarà possibile degustare tutte le etichette candidate alla XVII edizione del Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, organizzato in collaborazione con il Consorzio Vini del Trentino.

Nonostante per quest’anno siano stati archiviati i momenti di piazza nel borgo di Cembra, dove solitamente le giornate della rassegna venivano impreziosite da concerti e varie iniziative, si suggerisce di dedicare una visita alla Valle di Cembra per ammirarne i tipici vigneti terrazzati, che si rincorrono per oltre 700 km su ardite pendenze offrendo all’ospite fin dal primo sguardo il vero significato di “viticoltura eroica“.

L’occasione è rappresentata dal convegno aperto al pubblico organizzato per raccontare il recente inserimento della Valle nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici d’Italia. Nel corso dell’incontro, in programma per sabato 17 ottobre alle ore 10.00, verrà presentato lo studio realizzato per ottenere il prestigioso riconoscimento: un importante documento che ripercorre gli ultimi 60 anni di storia della Valle, tra storia vitivinicola e scelte politiche orientate allo sviluppo territoriale legate a questa importante filiera del territorio.

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Malghe in Fermento e #siamovignaioli: i formaggi incontrano i vignaioli del Trentino

TRENTO – Dal 7 al 9 novembre, Palazzo Roccabruna darà spazio a due eccellenze locali: il formaggio garantito dal marchio “Trentino di Malga”, protagonista di Malghe in fermento, e i vini dei vignaioli del Trentino, al centro dell’evento di degustazione #SiamoVignaioli.

Oltre a mantener vivo un patrimonio di saperi e sapori, le malghe contribuiscono alla tutela dell’ambiente ed integrano l’economia montana in aree a rischio di marginalizzazione. I formaggi d’alpeggio in degustazione da domani a Trento sono l’espressione più diretta di questo impegno.

La montagna è il leitmotiv che collega “Malghe in fermento” all’altro tema della manifestazione, quello enologico, che sarà declinato sabato 9 novembre, dalle 16.00 alle 22.00, sempre a Palazzo Roccabruna.

In degustazione i vini dei vignaioli del Trentino, frutto di un rapporto intenso fra l’uomo e la montagna che dura da generazioni. In molti casi sono una sfida ai pendii, l’espressione di una viticoltura coraggiosa chiamata a fare i conti con la complessità di un territorio impervio.

Oltre alla possibilità di accostarsi alle etichette di oltre trenta vignaioli trentini, l’iniziativa consentirà di scoprire anche sedici aziende del Collio friulano e sloveno (Brda), splendido territorio a cavallo dei confini tra l’Italia e la Slovenia.

Ad un banco di degustazione dedicato ai vini autoctoni del Collio (Friulano, Malvasia Istriana, Ribolla Gialla), saranno affiancati spazi tematici con i vini dei Vignaioli del Trentino. Largo quindi agli spumanti metodo classico e metodo ancestrale, ai bianchi e ai rossi autoctoni, ai vini da varietà internazionali, alle varietà Piwi. Oltre cento etichette, per soddisfare la curiosità di tutti gli appassionati e per conoscere a fondo due territori d’eccellenza. Sempre il 9 novembre al piano nobile di Palazzo Roccabruna si rinsalderà il legame fra malghe e vini. In abbinamento alle specialità casearie d’alpeggio a marchio “Trentino di malga” sarà possibile degustare in via esclusiva il Trentino Doc Vino Santo. Alle ore 17.30, presso la Sala Conte di Luna il regista Michele Trentini presenterà il documentario “Latte Nostro” (Italia, 2018, 80′), che racconta l’esperienza dei caseifici turnari, una delle più antiche forme di cooperazione agro-alimentare in Italia. Il film – presentato alla 68^ edizione del Trento Film Festival – mette in primo piano animali, allevatori, pastori e casari che contribuiscono alla realizzazione di straordinari formaggi a latte crudo: dal formaggio di Turnaria di Campolessi (Friuli) al Casolét di Peio.

Sarà presente Daniele Caserotti, casaro del Caseificio turnario di Pejo, premiato a Cheese – Slow Food con il “premio internazionale di resistenza casearia”. Sempre il 9 novembre, dalle 20, Palazzo Roccabruna offrirà la possibilità di partecipare al laboratorio del gusto “Trentino di malga e Trentino Doc Vino Santo.

Un matrimonio che sfida il tempo”, in cui saranno proposti 5 formaggi stagionati da 2 a 5 anni e 5 vini santi invecchiati da 13 a 24 anni. Appuntamenti, questi, che inseriscono in un percorso avviato dal 2005 da Palazzo Roccabruna, volto alla tutela e valorizzazione delle specialità di malga.

Un cammino che ha visto la collaborazione fra casari e tecnici della Fondazione Mach con l’introduzione nel processo di caseificazione di fermenti lattici autoctoni (Progetto Fermalga).

La consacrazione del progetto è arrivata con la realizzazione di un disciplinare di produzione e di un marchio, “Trentino di malga”, voluti dalla Camera di Commercio di Trento, per garantire l’origine d’alpeggio dei formaggi.


ELENCO DEI PRODUTTORI DI MALGA
Tassulla (Valli del Noce); Senage Bolentina (Valli del Noce); Mondent (Valli del Noce); Pellizzano (Valli del Noce); Preghena (Valli del Noce); Villar (Valli del Noce); Fratte (Valli del Noce); Cercen (Valli del Noce); Cloz (Valli del Noce); Fondo (Valli del Noce); Strino (Valli del Noce)

E ancora: Tovre (Valli del Noce); Cavallara (Valsugana); Setteselle (Valsugana); Montagna Granda (Valsugana); Zochi (Valsugana); Trenca (Valsugana); Valfontane (Valsugana); Stramaiolo (Valsugana); Colo (Valsugana); Casa Pinello (Valsugana); Cenone di Sopra (Valsugana); Palù (Valsugana).

ELENCO DELLE CANTINE DI #SIAMOVIGNAIOLI
De Tarczal, Balter, Bellaveder, Bongiovanni, Casimiro Poli, Castel Noarna, Cavic, Cesconi, Cobelli, Comai, Devigili, Donati, El Zeremia, F. Poli, Fontana, Foradori, Furletti, G. Poli, Grigolli, Klinger, La Cadalora, Le Fontanelle, Martinelli, Maso Furli, Maxentia, Moser, Pisoni, Pojer e Sandri, Pravis, Resom, Villa Persani, Zanotelli, Zeni.

CANTINE DEL COLLIO E DEL BRDA
Il Carpino, Terre Del Faet, Raccaro, Vosca, Bolzicco Fausta, Keber Edi, Blazic, Korsic, mentre quella del Brda saranno Medot, Ferdinand, Edi Simčič, Marjan Simčič, Zanut, Dolfo, Ščurek, Erzetič.

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Approfondimenti

Trentodoc: bollicine sulla città

Dal 22 novembre al 9 dicembre si rinnova l’appuntamento con “Trentodoc: Bollicine sulla città”, l’evento dedicato alle bollicine di montagna, che valorizza la tradizione spumantistica trentina e le sue più nobili espressioni.

Nel periodo in cui Trento si veste dei colori del Natale e l’atmosfera dei mercatini diffonde il clima di festa per le vie del centro, Palazzo Roccabruna schiude le porte al brio e all’eleganza del metodo classico trentino, ospita chef, esperti, produttori e dà vita ad una manifestazione che si conferma sempre un appuntamento atteso ed apprezzato sia dagli appassionati che dagli operatori.

Inoltre dalla nobile residenza conciliare la manifestazione si estende ai bar e ai ristoranti della città e del territorio che in collaborazione con la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino animano Happy Trentodoc, un ricco calendario di appuntamenti in cui le bollicine trentine sono abbinate alle specialità della gastronomia di montagna.

Nel corso dell’evento l’Enoteca provinciale del Trentino con sede a Palazzo Roccabruna organizza laboratori, degustazioni ed abbinamenti in occasione dei quali sarà possibile approfondire la conoscenza del metodo classico di montagna, le tante novità della collezione Trentodoc 2018, nonché l’infinita ricchezza del patrimonio agroalimentare locale attraverso proposte gastronomiche a tema.

Immancabile l’appuntamento dal giovedì alla domenica con le degustazioni libere in cui gli ospiti dell’Enoteca potranno scegliere fra riserve, millesimati, brut, extra brut, rosé, pas dosé, demi sec, blanc de noir in una molteplicità di declinazioni che solo la ricchezza e la varietà di un territorio particolarmente vocato rendono possibile con la complicità di tecniche colturali rispettose dell’ambiente e di una cura maniacale per la qualità delle uve e per la perfezione del metodo produttivo.

Grazie alla partnership con l’Apt di Trento si potrà anche approfittare di un esclusivo pacchetto vacanza “Trentodoc da degustare, Muse da esplorare” che include l’ingresso al Museo delle scienze, la visita al centro storico, ai mercatini di Natale, la visita al Castello del Buonconsiglio, assaggi e menù con le bollicine di montagna.

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Approfondimenti

Trentodoc e Barbaresco: gemellaggio enologico per il festival dell’economia

TRENTO – Sulle colline delle Langhe, in provincia di Cuneo, alla sommità di un dolce pendio sorge il paese di Barbaresco.

Assieme a Neive e Treiso è uno dei vertici di un immaginario triangolo geografico in cui nasce uno dei vini più noti del nostro Paese: il Barbaresco Docg.

Negli anni, fra l’Enoteca regionale del Barbaresco, con sede nell’omonimo comune e l’Enoteca provinciale del Trentino si è consolidato un rapporto di collaborazione che è culminato nella presenza del Trentodoc in Piemonte alla manifestazione “Piacere Barbaresco” tenutasi lo scorso mese di ottobre.

In occasione del Festival dell’Economia, dal 31 maggio al 3 giugno, Palazzo Roccabruna ricambia l’ospitalità, proponendo quattro giorni di degustazioni dedicate ad una delle principali declinazioni delle uve Nebbiolo.

Il gemellaggio fra Trentodoc e Barbaresco muove dall’idea di una collaborazione fra istituzioni del mondo del vino impegnate nella valorizzazione di prodotti enologici che per tipologia possono considerarsi complementari, secondo una logica di interscambio già collaudata da Palazzo Roccabruna in altri settori dell’agroalimentare.

Nelle sale del Palazzo di via Santa Trinità l’Enoteca piemontese proporrà in degustazione 19 etichette di Barbaresco Docg.

Si approfondiranno gli aspetti più caratteristici del vino attraverso due laboratori enogastronomici, giovedì 31 maggio e venerdì 1 giugno con orario 20-21, dal titolo: “Focus sul Barbaresco Docg e sul suo territorio“.

Giovedì 31 maggio dalle 19 alle 22 per il ciclo “Il piatto dello chef” Malga Juribello si cimenterà in un menù di territorio con “Bocconcini di Toséla di Primiero su crostino di polenta storese e carpaccio di carne salada” seguiti da “Gnocchi di pane, ricotta e spinaci su fonduta di Primiero fresco, filettino di maiale in crosta di pancetta e sauté di capussi grestani”. In abbinamento Trentodoc e Barbaresco.

Nei giorni dell’evento a disposizione degli ospiti ci sarà anche un’ampia collezione di bollicine trentine abbinate ai sapori della nostra montagna, in particolare ai formaggi d’alpeggio (“Trentino di malga”).

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Trentodoc – Terre di Cosenza, gemellaggio di vino tra le due aree vinicole

Un gemellaggio concepito con l’obiettivo di promuovere il territorio a partire dalle sue eccellenze enogastronomiche: un percorso alternativo di vini e sapori che attraversa l’Italia da Nord a Sud per raccontare prospettive, gusti, tradizioni e luoghi lontani.

“Terre di Cosenza. Percorsi alternativi: alla scoperta dei mille volti della Calabria”, questo il titolo dell’evento che, fino a ieri sera, ha accompagnato gli ospiti di Palazzo Roccabruna, a Trento, alla scoperta di prodotti e produttori di una terra che vanta ricchezze naturalistiche ed agroalimentari uniche nel loro genere: la Calabria.

L’evento è giunto quest’anno alla seconda edizione e ha previsto una serie di incontri fra produttori calabresi e operatori della distribuzione e della ristorazione trentini. Obiettivo: promuovere relazioni commerciali virtuose. A fine anno Cosenza contraccambierà l’ospitalità, organizzando un analogo programma di iniziative  in Calabria.

La conferenza stampa di presentazione ha visto la partecipazione di Klaus Algieri e di Erminia Giorno, rispettivamente presidente e segretario generale della CCIAA di Cosenza e degli omologhi di Trento, Giovanni Bort e Mauro Leveghi – sono stati ribaditi gli aspetti fondamentali della collaborazione fra i due enti, frutto di un accordo-quadro siglato a Cosenza nel giugno del 2016.

“Trentino e Calabria – ha esordito Giovanni Bort – sono due territori fra loro complementari in termini di proposte turistiche ed enogastronomiche. Non essendoci settori commerciali in competizione diretta, esiste la possibilità di sviluppare strategie di co-marketing e di cooperazione volte a instaurare relazioni proficue”.

Su questo punto si innesta il ruolo delle Camere di Commercio: “La rete nazionale delle Camere di Commercio – ha dichiarato Erminia Giorno, segretaria generale dell’Ente camerale cosentino – trova la sua principale ragion d’essere nella funzione di trait d’union fra le varie realtà economiche territoriali. L’esperienza avviata da Trento e Cosenza può rappresentare, da questo punto di vista, un progetto pilota a livello nazionale, capace di valorizzare, anche in termini di destination management, le offerte turistiche ed enogastronomiche delle due aree geografiche”.

“Per la loro funzione di intermediazione fra il mondo imprenditoriale e le istituzioni – ha precisato Mauro Leveghi – le Camere di Commercio hanno un ruolo primario nell’attivazione di strategie volte al rafforzamento del tessuto economico locale. Tanto più in territori impervi come la Calabria e il Trentino dove ‘fare impresa’, soprattutto in campo agroalimentare, significa arginare il rischio di spopolamento della montagna”.

Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza, ha sottolineato come il gemellaggio con Trento abbia già prodotti i suoi frutti. Molti ristoranti cosentini, infatti, dopo aver scoperto il Trentodoc (a dicembre dello scorso anno in occasione della visita dei trentini a Cosenza) hanno arricchito la propria offerta con le bollicine nostrane.

“Auspico – ha affermato Algieri – che questa nostra collaborazione possa estendersi nei prossimi anni all’Università di Trento e di Cosenza , alle associazioni di categoria e alle Strade del vino e dei sapori per dar vita ad un progetto integrato di osmosi fra le peculiarità del Trentino e quelle della Calabria”.

Oltre ad un fitto gruppo di operatori cosentini, alla conferenza stampa hanno partecipato anche il presidente del Consorzio vini “Terre di Cosenza” e il presidente del Consorzio patate della Sila, Pietro Tarasi, che ha ricordato come cinquant’anni orsono sia stato proprio un trentino, Albino Carli di Pergine, a introdurre le patate sui monti calabresi: “Oggi le patate silane sono una delle eccellenze di punta dell’offerta commerciale calabrese. Speriamo con questa nostra sinergia di ripetere l’esperienza anche in altri campi”.

 

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Al via l’80a Mostra Vini del Trentino: parola d’ordine “enodiversità”

Dal 1925 al 2017. Con qualche interruzione dovuta a problemi organizzativi o alla guerra, tanta è la strada percorsa dalla Mostra vini del Trentino. Un evento che festeggia in questi giorni l’ottantesima edizione all’insegna della parola d’ordine “enodiversità”. Confermandosi come una delle rassegne enologiche più longeve d’Italia.

Questa mattina a Palazzo Roccabruna si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, cui hanno partecipato i rappresentanti degli enti organizzatori: Giovanni Bort, presidente della Cciaa di Trento, Bruno Lutterotti e Graziano Molon, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio vini del Trentino, Elda Verones, direttrice dell’ApT di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, Roberto Stanchina, assessore comunale alle politiche agricole, Michele Dallapiccola, assessore provinciale all’agricoltura, Francesco Antoniolli, presidente della Strada del vino e dei sapori del Trentino.

“IL VINO E’ CULTURA”
Nell’introdurre l’incontro, Mauro Leveghi, segretario generale della Camera di commercio di Trento, ha ricordato le origini della Mostra, nata nel lontano 1925 allo scopo di far incontrare venditori e acquirenti del mondo del vino, ma trasformatasi negli anni: “Oggi la Mostra  ha un significato prettamente culturale, serve a dar forza al brand Trentino, a sostenere l’immagine del territorio all’interno e all’esterno di esso”.

Giovanni Bort, presidente dell’Ente di via Calepina, ha sottolineato come la Mostra sia da sempre “la cartina al tornasole dell’andamento del settore vitivinicolo locale e il riflesso di quella parte della società trentina che direttamente o indirettamente lavora nel campo vitivinicolo”.

“La Mostra è anche l’occasione per riflettere sulle prospettive del settore. Benché il mercato internazionale sia strategico per molte grandi imprese del vino, il Trentino non può più ragionare solo in termini di fatturato e di volumi”. Così Bruno Lutterotti, presidente del Consorzio, che ha sottolineato come le peculiarità organolettiche dei nostri vini derivino dalla variabilità delle componenti pedoclimatiche del territorio.

“Sarà sempre più importante quindi – evidenzia ancora Lutterotti – continuare con il percorso intrapreso di valorizzazione e tutela dell’ambiente in modo da gettare le basi, anche in termini di formazione, affinché le 6000 aziende del comparto possano essere pronte, se lo vorranno, per fare in futuro un salto verso forme di produzione di tipo anche biologico”.

“UN TRENTINO ENODIVERSO”
A rappresentare il Comune di Trento, l’assessore alle politiche agricole, Roberto Stanchina, che, oltre ad aver evidenziato il legame storico fra la mostra e la città, ha richiamato la necessità di stringere la collaborazione fra istituzioni, cantine ed operatori commerciali perché il vino trentino possa essere sempre più presente nell’offerta locale.

L’assessore provinciale all’agricoltura, Michele Dallapiccola, ha posto l’accento sull’importanza delle “differenze all’interno di un quadro complessivamente unitario”: “Vogliamo un Trentino enodiverso, che promuova la biodiversità in termini di specie viticole e di produzione. In quest’ottica allora perde di senso anche l’opposizione fra grandi cantine e vignaioli perché di fatto essa corrisponde a diverse segmentazioni del mercato. In virtù della propria identità ognuno può trovare la sua collocazione sul mercato rispondendo alle diverse attese del consumatore. Dalla pluralità dei suoi attori il settore trae forza”.

Infine il presidente della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, Francesco Antoniolli e la direttrice dell’Apt di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, Elda Verones,  hanno illustrato il contributo al programma offerto dalla rete dei bar, dei ristoranti e degli alberghi con proposte gastronomiche e pacchetti turistici dedicati. Ha concluso Graziano Molon, direttore del Consorzio vini del Trentino passando in rassegna le iniziative della 80^ edizione della Mostra e ricordando la collaborazione con il Movimento Turismo del Vino che nei giorni 27 e 28 maggio celebra la 25^ edizione di “Cantine aperte”.

IL PROGRAMMA DELLA MOSTRA
Le cantine partecipanti sono quarantadue, con oltre 130 etichette in degustazione. Da Palazzo Roccabruna, che è la sede principale dell’evento – nonché dell’enoteca provinciale del Trentino – le iniziative si estendono anche nei 22 locali della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino che proporranno aperitivi e menù dedicati, oltreché nelle 18 cantine che aderiranno alla 25^ edizione di Cantine Aperte, consentendo ai visitatori interessanti escursioni nei luoghi in cui il vino nasce con degustazioni enologiche e gastronomiche (www.movimentoturismovino.it).

L’80^ edizione della Mostra offre un calendario ricco di proposte, in cui il vino incrocia la gastronomia, il Jazz ed altre coinvolgenti esperienze sensoriali. Si parte con le degustazioni ai tavoli dell’Enoteca giovedì 25 maggio dalle 17 alle 23. Stesso orario anche venerdì 26 maggio, mentre sabato 27 e domenica 28 maggio si apre alle 11 per chiudere rispettivamente alle 23 e alle 22.

Uno dei momenti qualificanti di questa ottantesima edizione è il talk show condotto da Nereo Pederzolli venerdì 26 maggio alle 17.00 a Palazzo Roccabruna: “Generazioni a confronto. Tra passato e presente uomini e donne del vino trentino”.

Pederzolli farà il punto su ottant’anni di mostra avvalendosi delle testimonianze di Elvio Fronza, Lucia Letrari, Giacomo Malfer, Filippo Scienza e Luigi Togn.

Jazz & Wine è l’appuntamento organizzato nella corte interna dell’Enoteca per trascorrere un’ora in compagnia del vino e del jazz “live” di Matteo Turella (chitarra), Luca Rubertelli (sax) e Giordano Grossi (contrabbasso) giovedì 25 maggio alle 20 e di Franco Testa (contrabbasso), Edoardo Morselli (chitarra) e Stefano Pisetta (batteria) venerdì 26 maggio alle 20.

Per chi invece preferisse un’immersione sensoriale fra luci, colore, musica, spettacolo e degustazione, ritornano anche quest’anno i laboratori del gusto “Divinisensi”, proposti da Carlo Casillo e Mariano De Tassis in collaborazione con il sommelier Mario Dorigatti: giovedì 25 e venerdì 26 maggio alle 19 e alle 21, sabato 27 maggio alle 18 e alle 21 e domenica 28 maggio alle 18 e alle 20 (prenotazioni allo 0461/887101).

Infine l’abbinamento cibo-vino: nella cucina di Palazzo Roccabruna i ristoranti Van Spitz di Frassilongo (venerdì dalle 19.00 alle 23.00) e Cant del Gal di Tonadico (sabato dalle 12.00 alle 23.00) si cimenteranno in piatti gustosi della tradizione abbinati ai vini in mostra.

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Vignaioli di Montagna: Trentino in degustazione a Palazzo Roccabruna

Quindici vignaioli del Trentino e quindici vignaioli dell’Alto Adige con i loro vini, disposti lungo un percorso che dal piano terra al piano nobile di Palazzo Roccabruna accompagna gli ospiti alla scoperta delle piccole produzioni enologiche di montagna. Questo l’evento che si terrà a Trento a Palazzo Roccabruna sabato 29 aprile dalle ore 14 alle 21, organizzato nell’ambito del Trento Film Festival dal Consorzio Vignaioli del Trentino e dall’Associazione Vignaioli dell’Alto Adige in collaborazione con la Camera di Commercio di Trento e con la Camera di Commercio di Bolzano.

Scopo dell’iniziativa è quello di parlare del rapporto fra uomo e montagna in ambito vitivinicolo. Pur appartenendo a realtà socio-culturali profondamente diverse, i vignaioli del Trentino e quelli dell’Alto Adige mantengono vivo un rapporto fatto di dialogo e di confronto. In questa relazione la montagna è il minimo comun denominatore delle loro esperienze. Con i suoi ritmi, i suoi ambienti naturali, i suoi cicli stagionali essa scandisce la vita dei viticoltori trentini ed altoatesini. E lo fa imponendo condizioni spesso impegnative. Coltivare la vite sulle pendici delle Alpi è una sfida al clima, alla gravità e spesso anche all’economia, nonché un fattore di rischio che non ammette errori. Per questo i terrazzamenti vitati della Val di Cembra e della Val Venosta sono definiti “eroici”.

IL TALK SHOW
Questi ed altri temi saranno approfonditi venerdì 28 aprile alle 18 in un talk show dal titolo “Vignaioli di montagna: Trentino e Alto Adige si raccontano” organizzato nell’ambito degli appuntamenti del Trento Film Festival e condotto da Paolo Massobrio, giornalista enogastronomico de La Stampa, autore, fra l’altro, di una celebre guida ai piaceri del palato nel Bepaese, Il Golosario.

Al dibattito parteciperanno Elisabetta Foradori, dell’azienda agricola Foradori di Mezzolombardo e Ciro Devigili, titolare di Maso Toldin a Lavis in rappresentanza del Trentino e, in rappresentanza dell’Alto Adige, Kurt Rottensteiner dell’azienda vinicola Brunnenhof Mazzon di Egna e Peter Robatscher, direttore dell’Associazione dei vignaioli dell’Alto Adige. Seguirà una degustazione dei vini prodotti dai partecipanti all’evento (ingresso libero e gratuito).

Sabato 29 aprile, dalle 14 alle 21, la manifestazione entrerà nel vivo con i trenta vignaioli della Regione che nella cornice di Palazzo Roccabruna proporranno vini abbinati a prodotti della gastronomia trentina ed altoatesina. Saranno infatti presenti pane e formaggi del Trentino (Panificio Moderno di Isera e caseificio Casanova Riccardo di Pejo) e salumi dell’Alto Adige (Hackerhof di Dobbiaco).

Sabato sera, dalle 19 alle 22, nella cucina di Palazzo Roccabruna i rifugi Roda de Vael di Vigo di Fassa e Chemnitzer Hütte di Lappago si cimenteranno in un menù a quattro mani all’insegna di una cucina regionale abbinata ai vini in mostra. Per partecipare alla cena prenotare allo 0461/887101 in orario d’ufficio.

I VIGNAIOLI PRESENTI
TRENTINO
: Balter Via Vallunga II, 24 – 38068 Rovereto info@balter.it – www.balter.it; Bellaveder Loc. Maso Belvedere – 38010 Faedo info@bellaveder.it – www.bellaveder.it; Castel Noarna Via Castelnuovo, 19 – 38060 Nogaredo info@castelnoarna.com – www.castelnoarna.com; Cesconi Via Marconi, 39 – 38015 Pressano, Lavis info@cesconi.it – www.cesconi.it; Foradori Via Damiano Chiesa, 1 – 38017 Mezzolombardo info@elisabettaforadori.com – www.elisabettaforadori.com; Francesco Poli Via del Lago, 11 Fraz. S. Massenza – 38070 Vezzano info@s.massenza.net – www.distilleriafrancesco.it; Gino Pedrotti Loc. Lago di Cavedine, via Cavedine 7 – 38037 info@ginopedrotti.it – www.ginopedrotti.it; Longariva Via Zandonai, 6 – Loc. Borgo Sacco – 38068 Rovereto info@longariva.it – www.longariva.it; Maso Cantanghel Via Carlo Sette, 21 – 38015 Lavis info@masocantanghel.eu – masocantanghel.eu; Moser Via Castel di Gardolo – 38121 Trento info@cantinemoser.com – www.cantinemoser.com; Pojer e Sandri Località Molini, 6 – 38010 Faedo info@pojeresandri.it – www.pojeresandri.it; Sandri Arcangelo Via Vanegge, 4 – 38010 Faedo info@arcangelosandri.it – www.arcangelosandri.it; Clementi Silvano Via Marconi, 13 – 38015 Pressano – Lavis info@villapersani.com – www.aziendaagricolaclementisilvano.com; Zanotelli Viale 4 Novembre, 5 – 38034 Cembra-Lisignago contatti@zanotelliwines.com – www.zanotelliwines.com; Zeni Roberto Via Stretta, 2 – Fraz. Grumo – 38010 S. Michele a/A info@zeni.tn.it – www.zeni.tn.it.

ALTO ADIGE: Weingut Klosterhof Klavenzstrasse 40 – 39052 Kaltern a.d.Weinstrasse (BZ) info@weingut-klosterhof.it – www.weingut-klosterhof.it; Manincor St. Josef am See 4 – 39052 Kaltern a.d.Weinstrasse (BZ) info@manincor.com – www.manincor.com; Weingut Unterortl Juval 1b – 39020 Kastelbell/Staben (BZ) info@unterortl.it – www.unterortl.it; Weingut Klaus Lentsch Reinspergweg 18/A – 39057 St. Pauls/Eppan (BZ) info@klauslentsch.eu; Tenuta Baron Longo Fleimstalerstrasse 30 – 39044 Neumarkt (BZ) tenuta@baronlongo.com – www.klauslentsch.eu; Bessererhof Prösler Ried 10 – 39050 Völs am Schlern (BZ) info@bessererhof.it – www.bessererhof.it; Griesbauerhof Rentscher-Str. 66 – 39100 Bozen (BZ) info@griesbauerhof.it – www.griesbauerhof.it; Haderburg Buchholz 30 – 39040 Salurn (BZ) info@haderburg.it – www.haderburg.it; Pfannenstielhof Pfannenstielweg 9 – 39100 Bozen (BZ) info@pfannenstielhof.it – www.pfannenstielhof.it; Messnerhof St.-Peter-Weg 7 – 39100 Bozen (BZ) info@messnerhof.net – www.messnerhof.net; Pitsch am Bach St. Justinaweg 10 – 39100 Bozen (BZ) pitschambach@rolmail.net; Brunnenhof Mazzon Gebirgsjägerstrasse 5 – 39040 Mazzon/Neumarkt (BZ) info@brunnenhof-mazzon.it – www.brunnenhof-mazzon.it; Zöhlhof Untrum 5 – 39040 Feldthurns (BZ) info@zoehlhof.it – www.zoehlhof.it; Weingut Unterhofer Oberplanitzing 5 – 39052 Kaltern (BZ) info@weingut-unterhofer.com – www.weingut-unterhofer.com; Weingut Oberstein Leitenweg 6 – 39010 Tscherms (BZ) obersteinhof@gmail.com.

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Trento-Cosenza sulla strada del vino: l’insolito gemellaggio

Un gemellaggio concepito con l’obiettivo di promuovere il territorio a partire dalle sue eccellenze enogastronomiche: un percorso alternativo di vini e sapori che attraversa l’Italia da Nord a Sud per raccontare prospettive, gusti, tradizioni e luoghi lontani. “Terre di Cosenza. Percorsi alternativi: alla scoperta dei mille volti della Calabria”, questo il titolo dell’evento che da gi10ovedì 6 a sabato 8 ottobre ha accompagnato gli ospiti di Palazzo Roccabruna alla scoperta di prodotti e produttori di una terra che vanta ricchezze naturalistiche ed agroalimentari uniche nel loro genere e di antica tradizione: la Calabria. Il frutto di un accordo quadro siglato nel giugno 2016, come hanno spiegato durante la conferenza stampa di presentazione a Palazzo Roccabruna, Trento, Klaus Algieri e Erminia Giorno, rispettivamente presidente e segretario generale della CCIAA di Cosenza, con gli omologhi trentini, Giovanni Bort e Mauro Leveghi.

I DETTAGLI
Come ha sottolineato Klaus Algieri l’intesa prevede “una collaborazione fra le due Camere di commercio per la valorizzazione e la promozione delle rispettive specialità agroalimentari”. “Si tratta – ha aggiunto il presidente – di un unicum a livello nazionale nell’ambito della rete camerale”. Algieri ha anche espresso l’auspicio che l’esempio possa essere seguito da altre Camere di commercio onde dar vita ad un modello virtuoso di collaborazione nella promozione dei vari territori in campo nazionale. Giovanni Bort, presidente della CCIAA di Trento, ha posto l’accento sul ricco patrimonio enogastronomico e culturale dei territori che hanno stipulato l’intesa. Ricordando che il gemellaggio con la CCIAA di Cosenza, ospitata in questi giorni a Palazzo Roccabruna con prodotti e produttori calabresi, prevede la presenza della CCIAA di Trento nel mese di dicembre presso il Castello ducale di Corigliano calabro, per promuovere e far conoscere l’enogastronomia trentina.

SCAMBIO DI SAPERI E SAPORI
Nella tre giorni dei sapori calabresi a Palazzo Roccabruna è stato possibile degustare i vini Doc “Terre di Cosenza” (Greco bianco, Mantonico, Guarnaccia e Pecorello, rosati e rossi di Magliocco, Greco nero, passito di Saracena e spumanti metodo classico), le bacche di Goji, le clementine, l’olio, i formaggi, i salumi, gli agrumi della provincia di Cosenza e tante preparazioni a base di fico e patata.

L’Enoteca ha consentito agli ospiti di abbinare i vini calabresi con frittelle di baccalà, pipi crusckj, cullurielli, polpettine di melanzane, schaicciatine di patate, sciusciellu, ‘nchiampara, pomodori di Belmonte oppure salumi con fichi dottati al miele, crostini con ‘nduja, selezione di formaggi con marmellate di agrumi e miele.

Non sono mancati due interessanti laboratori enogastronomici su “Pasta fresca calabrese… in tutte le salse” e “Vini delle Terre di Cosenza Doc”. La tre giorni si è conclusa sabato sera, con il menù di territorio dal titolo “Eccellenze di Calabria”, a cura degli chef Francesca Narcisi, Carmelo Fabbricatore e Giuseppe Barbino.

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