Si svolgerà a Genova la Convention Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier 2023, giunta quest’anno alla 55ª edizione e in programma da venerdì 24 a domenica 26 novembre. L’evento biennale organizzato da Ais torna dopo 22 anni nel capoluogo della Liguria (la prima volta fu nel 2001) con un format rinnovato. Il congresso si trasforma quest’anno in una vera e propria Convention, per la prima volta aperta al pubblico. «Un contenitore ricco di appuntamenti, dibattiti, itinerari e iniziative legate al tema del “Paesaggio” – spiega il presidente Ais Sandro Camilli – quale fil rouge della nuova edizione».
Ai consueti appuntamenti istituzionali – riunione del Consiglio Nazionale e l’Assemblea dei Soci – si alternano degustazioni, visite alla città, iniziative didattiche e culturali dedicate al pubblico di appassionati. «I cambiamenti climatici, con le loro conseguenze – aggiunge Camilli – hanno messo a nudo la fragilità del Paesaggio. Sta a noi prendere coscienza del nostro impatto sul pianeta e prendercene cura».
«Il messaggio che parte dalla Convention Ais 2023 di Genova – conclude il presidente Ais – è quello che dobbiamo ritrovare l’armonia con noi stessi, con i nostri simili, con la natura e con la nostra storia e che il paesaggio può essere uno straordinario elemento di sintesi di queste dimensioni». Il programma completo della Convention Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier 2023 è reperibile sul sito ufficiale Ais.
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Con un investimento di 500 mila euro da parte del Gal Valli del Golfo, in Sicilia si pongono le basi per il Parco del Cerasuolo di Vittoria. «Un progetto che contribuirà a valorizzare il territorio», nelle parole di Achille Alessi, presidente del Consorzio di Tutela dei vini Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc. Una buona notizia che arriva a un anno dal cinquantesimo anniversario della nascita della Doc Cerasuolo di Vittoria.
«Il Parco del Cerasuolo di Vittoria – continua Alessi – sosterrà attività di sperimentazione e dimostrazione di nuove tecnologie, tecniche, processi, pratiche, metodi, soluzioni innovative di prodotto, di servizio, di processo».
Progetti rivolti alla valorizzazione della biodiversità ed alla introduzione di tecniche di risparmio idrico, energetico, riuso delle acque, monitoraggio fitopatologico, valorizzazione delle diversità biologiche presenti nel territorio nonché progetti di promozione e valorizzazione del prodotto vitivinicolo».
In itinere anche la creazione di un «Sistema Marchio Paesaggistico di Qualità Collettivo» legato ai “Paesaggi del Cerasuolo di Vittoria Docg – Vittoria Doc”.
«Il Parco del Cerasuolo di Vittoria – dichiara Francesco Aiello, presidente Gal Valli del Golfo e sindaco di Vittoria – prevede la realizzazione di iniziative rivolte alla valorizzazione della biodiversità e delle tipicità agro-alimentari, potenziando ed innovando le filiere ed i sistemi produttivi di riferimento secondo logiche eco-compatibili, in linea con il nostro Piano di Azione Locale e con l’Agenda Europea 2030».
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Una misura previdente volta a tutelare la denominazione e anche il paesaggio, con il fine ultimo di premiare la qualità del prodotto e di conseguenza il lavoro dei produttori di Barolo.
Approvato in consiglio di amministrazione ed annunciato in occasione di un incontro con i produttori lo scorso 12 luglio, il blocco degli impianti è una misura che fa parte della gestione ordinaria di una denominazione e non si tratta di una misura anticrisi. È uno strumento necessario per gestire la capacità produttiva in un momento in cui è bene essere cauti a prescindere dal trend positivo di lungo periodo.
“La situazione attuale dei mercati non è critica ma importante essere previdenti davanti alla contrazione delle esportazioni verso alcuni paesi come il Regno Unito e la Germania e a fronte di una produzione che negli anni è incrementata. Il modo più semplice per contenere il problema è intervenire sugli ettari vitati” ha dichiarato il presidente del Consorzio Matteo Ascheri.
Il sistema era già contingentato: dal 2011 era già in vigore un bando regionale che prevedeva un numero massimo di ettari ogni anno. Lo stop di tre anni permetterà da un lato di tutelare un paesaggio sempre maggiormente interconnesso con la viticoltura e dall’altro di dare ai mercati la possibilità di calibrarsi sull’aumentata produzione di Barolo degli ultimi anni.
“Il blocco triennale dei nuovi vigneti di Barolo – ha concluso il Presidente – è peraltro in linea con l’obiettivo del Consorzio di innalzare il livello qualitativo di consumo di questo vino, perseguito anche attraverso le attività di promozione all’estero: in ultima analisi, è uno strumento di promozione della qualità attraverso il controllo della quantità”.
La misura verrà presentata alla Regione Piemonte nelle prossime settimane
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PORDENONE – Il futuro del Prosecco è strettamente legato alla sua immagine, che deve essere “forte, coerente e unitaria”. E’ quanto ha dichiarato Antonio Motteran, senior manager di aziende del calibro di Bauli, Illy, Carpenè Malvolti, consulente di strategia aziendale, docente presso Its di Mktg&Sales management.
L’occasione è quella del convegno Enotrend intitolato “Nuove sfide del Prosecco tra sostenibilità e mercato”, svoltosi in mattinata a Rive, in corso alla Fiera di Pordenone. Al centro dell’attenzione la sostenibilità, declinata negli aspetti economici, sociale e ambientale contrapposta al boom commerciale del Prosecco.
“Il Prosecco – ha spiegato Motteran – ha raggiunto dimensioni internazionali che gli conferiscono una posizione di leadership a livello di volumi, mettendolo in diretta competizione con lo Champagne, su cui può vantare dei primati in termini di caratteristiche qualitative. Per diventare il prodotto sparkling primo per volumi al mondo, è necessario che i tre consorzi del Prosecco siano uniti, per promuovere e salvaguardare l’immagine che lo lega al territorio ed evitare che diventi un prodotto indifferenziato con una ricaduta negativa sui produttori locali che ne costituiscono le radici storiche e culturali”.
“CONSORZI UNITI PER IL FUTURO DEL PROSECCO” Oltre ad Antonio Motteran sono intervenuti due esperti sui diversi aspetti del tema: Diego Tomasi, che come direttore del Crea – Vit di Conegliano ha costantemente sotto controllo la situazione del fenomeno del Prosecco e Vasco Boatto, ricercatore di economia e politica agraria e fine analista degli scenari futuri del mercato vinicolo.
“Partiamo dal presupposto – ha dichiarato Boatto – che il mercato internazionale premia gli spumanti, e in questo contesto il Prosecco, nelle tre versioni, Docg Conegliano Valdobbiadene, Docg Asolo e Prosecco Doc, conquista ulteriori quote su tutti i mercati, sia in volume sia in valore. Questa buona performance del prodotto va attribuita ai suoi caratteri di distintività, che lo rendono unico e diverso rispetto agli altri spumanti”.
“Il Prosecco in questo momento si trova in diverse posizioni del suo ciclo di vita – ha proseguito Boatto – a seconda dei mercati: nella fase di sviluppo nei mercati Sud-Est asiatico e nel Nord Europa, in una fase di avvio della maturità nel Regno Unito, negli Usa, in Svizzera e in Belgio e nella piena maturità nei mercati di Germania, Francia e Australia. Vanno quindi intensificate le attività volte a supportare l’immagine del prodotto in termini di differenze, qualificazione e delle basi che lo rendono unico e coerente con le aspettative, tenendo sempre a mente il tema della sostenibilità ambientale”.
Di sostenibilità ambientale ha parlato Diego Tomasi, che ha affrontato il tema in termini concreti, portando esempi di sostenibilità che riguardano la terra, l’aria e l’acqua. “Grazie alla ricerca – commenta Tomasi – stiamo capendo che il suolo ha una ricchezza di microorganismi impensabile, e la viticoltura sostenibile deve cercare in primis di preservarla in quanto responsabile del benessere del vigneto. Con l’uso di impianti efficienti, ad oggi possiamo risparmiare il 40% di acqua rispetto al passato e utilizzando le macchine a recupero possiamo ridurre notevolmente l’inquinamento dell’aria in seguito ai trattamenti”.
Ma Prosecco è anche sinonimo di paesaggio. “Il paesaggio – ha commentato Tomasi – non è sostenibile dove la natura è abbandonata a se stessa, bensì dove è ben governata”. Alla successiva tavola rotonda hanno partecipato i presidenti dei tre Consorzi interessati: Stefano Zanette (Consorzio Prosecco Doc), Innocente Nardi (Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg) e Armando Serena (Consorzio Vini del Montello e Colli Asolani).
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Il Cervim è entrato a far parte con lo status di Osservatore in Uniscape, il network delle Università europee per l’applicazione della convenzione del paesaggio siglata a Firenze nel 2000.
Ad annunciarlo è direttamente il presidente di Uniscape Juan Manuel Palerm, che si dice convinto per una positiva e concreta collaborazione sulle tematiche paesaggistiche con il Cervim.
Una collaborazione fra Cervim ed Uniscape avviata già nei mesi scorsi: il presidente Palerm aveva fra l’altro partecipato al sesto Congresso internazionale sulla viticoltura di montagna e in forte pendenza che si è svolto a Conegliano (Tv), organizzato da Cervim con il patrocinio dello stesso Uniscape.
Il Cervim ormai da molti anni, nell’ambito delle proprie attività, ha messo al centro la valenza paesaggistica della viticoltura eroica, organizzando sul tema momenti di confronto ed approfondimento attraverso convegni e workshop.
L’ultimo riconoscimento all’attività svolta dal Cervim si aggiunge a quello in ambito normativo, rappresentato dai Decreti Mipaaf del 2012, 2013 e 2017, in cui viene riconosciuto un finanziamento maggiore per la ristrutturazione e riqualificazione dei vigneti situati in aree ad alta valenza paesaggistica, definiti con i parametri della viticoltura eroica.
Il presidente Roberto Gaudio aveva partecipato nel mese di giugno all’Assemblea Generale di Uniscape, a Copenaghen, con un intervento incentrato sui valori del paesaggio viticolo eroico, e i suoi legami con il turismo e l’economia locale.
“Questo riconoscimento – commenta Gaudio – potrà rappresentare un ulteriore supporto tecnico-scientifico per sostenere le future istanze che saranno presentate ai decisori nazionali ed europei. Uno degli obiettivi dei prossimi mesi sarà, anche quello, quello di promuovere un Osservatorio del paesaggio a livello europeo, quale strumento per la sensibilizzazione sui valori identitari e la tutela del paesaggio vitivinicolo delle aree eroiche”.
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Un tour in auto d’epoca sulle tracce della prima arteria enologica italiana, avvolti nello straordinario scenario delle colline di Conegliano Valdobbiadene, paesaggio candidato a Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Nella terra del Prosecco Superiore un reticolo di vigneti, borghi storici, castelli e specialità gastronomiche tutte da scoprire. Simbolo di un territorio che vanta una tradizione vitivinicola secolare.
È la Centomiglia sulla Strada del Prosecco Superiore, giunta quest’anno alla dodicesima edizione: un ricco calendario di eventi in programma dall’8 al 10 settembre. Tra le cantine che sarà possibile visitare, tutte aderenti alla Docg Prosecco Superiore, figurano Bernardi Pietro & Figli, Bortolin Angelo, Colli del Soligo, La Tordera, Le Bertole, Malibràn, Mionetto, Tenuta Torre Zecchei e Salatin. Gli equipaggi potranno guadagnare durante il viaggio alcune bottiglie come souvenir.
VINO E CULTURA In programma anche una sosta alla Casa della Fantasia di Sarmede dove, in collaborazione con il Comune di Sarmede e la Fondazione Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia Stepan Zavrel, i partecipanti potranno visitare il Museo dedicato alle opere del grande illustratore Zavrel e di altri artisti di fama internazionale.
Deliziose tipicità gastronomiche verranno proposte da Cà del Poggio Ristorante&Resort, a Castelbrando, assieme al tradizionale ‘spiedo’ dalla Pro Loco San Pietro di Barbozza. Conegliano ospiterà l’arrivo dei partecipanti, che potranno concedersi una passeggiata in centro storico per un aperitivo in Piazza Cima presso lo storico Caffè al Teatro e ammirare, in via XX Settembre, le opere degli artisti partecipanti all’evento ‘Pittori in Contrada’.
IL PROGRAMMA
Venerdì 8 settembre
Ore 15.30 / 19.00: Pieve di Soligo, centro storico. Raduno delle auto d’epoca. Aperitivo di accoglienza. Registrazione partecipanti. Ore 20.30: Cena di benvenuto presso il Cà del Poggio Ristorante&Resort
Sabato 9 settembre Ore 8.00: Valdobbiadene, raduno auto presso Piazza Marconi
Ore 9.00: Valdobbiadene, partenza primo concorrente
Ore 12.30: San Pietro di Barbozza, pranzo con prodotti tipici locali a cura della Pro Loco, presso la sede della Mostra del Vino
Ore 17.30: Conegliano, arrivo primo concorrente
Ore 20.30: Cison di Valmarino, Castelbrando, Cena Finale con premiazioni
Domenica 10 settembre In mattinata visita guidata con degustazione presso la storica cantina Mionetto di Valdobbiadene
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L’aumento record del 25% delle vendite nel 2016 a livello mondiale dove il Prosecco è il vino Made in Italy più esportato “alimenta la popolarità e sostiene la candidatura nazionale in vista dell’appuntamento per il riconoscimento da parte dell’Unesco nell’appuntamento finale del luglio 2018 a Parigi”.
E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat nel commentare il via libera unanime alla candidatura del sito veneto “Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” per l’iscrizione nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Unesco da parte della Commissione Nazionale Italiana.
Il via libera nazionale riconosce l’importanza di un territorio – sottolinea la Coldiretti – dallo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico in grado di esprimere un produzione che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale. La candidatura del Prosecco apre un anno storico per il Made in Italy nell’Unesco che, tra il 4 e l’8 dicembre 2017 a Seul, dove si tiene il comitato mondiale, esaminerà la candidatura per l’iscrizione dell’Arte dei Pizzaiuoli napoletani nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco a supporto del quale si sta completando la raccolta di 2 milioni di firme in tutto il mondo con il forte sostegno della Coldiretti.
LA PIZZA NAPOLETANA L’arte dei pizzaiuoli napoletani sarebbe il settimo “tesoro” italiano ad essere iscritto nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. L’elenco tricolore comprende anche l’Opera dei pupi (iscritta nel 2008), il Canto a tenore (2008), la Dieta mediterranea (2010) l’Arte del violino a Cremona (2012), le macchine a spalla per la processione (2013) e la vite ad alberello di Pantelleria (2014).
Accanto al patrimonio culturale immateriale, l’Unesco ha riconosciuto nel corso degli anni anche un elenco di siti con l’Italia che è la nazione che detiene il maggior numero di siti (51) inclusi in questa lista dove il 22 giugno del 2014 a Doha in Qatar era stato inserito il paesaggio vitivinicolo del Piemonte. Monferrato, Langhe e Roero.
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Con un disegno raffigurante il paesaggio della Valpolicella nelle 4 stagioni, Marwa Bakassi, studentessa di seconda media (classe A) dell’Istituto Comprensivo di Negrar “E. Salgari” è l’autrice dell’Etichetta dell’Anno 2015, concorso artistico che sigla la conclusione a fine anno scolastico del progetto didattico sociale Scuola nel Vigneto, arrivato alla quarta edizione e promosso da Cantina Valpolicella Negrar insieme alla scuola negrarese per far conoscere ai giovani il territorio della Valpolicella e, nel contempo, realizzare opere di utilità sociale. L’etichetta sarà apposta su 500 bottiglie di Valpolicella Bio e 500 bottiglie di Amarone Classico Domìni Veneti. La metà del ricavato di queste 1000 bottiglie andrà a favorire l’acquisto di tre lavagne interattive per la scuola primaria e secondaria di Negrar. Il podio dei disegni vincitori. Dedicato al “Paesaggio della Valpolicella: particolarità e particolari”, tema ritenuto di grande rilevanza per la comunità e per questo reso protagonista anche delle prossime edizioni del progetto, il concorso artistico riassume le tante ore di lezione, in aula, in vigna e cantina, a cui sono stati chiamati studenti e insegnanti di seconda media coadiuvati dalla responsabile del progetto per la Cantina, Marina Valenti. A salire sul podio, oltre all’opera di Marwa Bakassi sono stati i disegni di Serena Sicoe, IIB, classificatasi seconda e, a pari merito, il disegno di coppia presentato da Laura Dal Dosso e Marta Angelica Galvani (IID) e il disegno di Pietro Antolini, II A, classsificatisi al terzo posto. Ad eleggere i disegni vincitori è stata la Commissione Artistica, presieduta dal maestro orafo veronese Alberto Zucchetta e composta da Cristina Amodeo e Ilaria Faccioli, illustratrici milanesi, Ilaria Bontempo,responsabile progettazione Grafical di Verona, Vera Meneguzzo, critico d’arte veronese, Paola Ravanello, vice presidente dell’Ordine degli Architetti Verona e Stefano Sartori, esperto di comunicazione veronese. La Commissione ha dapprima selezionato 31 disegni su un totale di 68 elaborati, destinati a comporre la mostra itinerante, visibile al momento nel fruttaio della Cantina insieme alla mostra sui percorsi escursionisti pedonabili di Negrar, realizzata sempre dai ragazzi di concerto con gli insegnanti e il tavolo “Turismo e valorizzazione del territorio” del comune di Negrar. Tra i 31 disegni, sono stati poi scelti i vincitori del concorso. Tra le novità in serbo a quest’edizione del progetto, c’è il premio riservato ai 5 finalisti, un mini corso di vela sul lago di Garda offerto dallo Yacht Club Verona. Gli studenti prenderanno confidenza con la vela sullo Jotto “Domini Veneti”, l’imbarcazione classe J80 di proprietà dello Yacht Club Verona e supportata nell’attività agonistica da Cantina Valpolicella Negrar. Che ha interesse a promuovere, specie tra i giovani, uno sport sano da molti punti di vista,ambientale ed etico in primis, e che dà valore allo spirito di sacrificio e alla capacità di lavorare in team per il successo di tutti.
Ad anticipare la premiazione del concorso artistico, quest’anno c’è stata la consegna della prima borsa di studio della Scuola nel Vigneto dal valore di 1.250 euro offerta dai 5 partner di progetto e attribuita ad Emi Bellipanni, vincitrice della precedente edizione del concorso artistico con un disegno in cui, in un unico albero, s’innestano le tre produzioni agricole simbolo della Valpolicella, vite, ulivo e ciliegio. L’idea di questo premio speciale è nata a seguito del fatto che l’etichetta vincitrice 2014 è stata apprezzata da un importante cliente inglese della Cantina, che ha chiesto di applicarla sulle sue 25.000 bottiglie di Valpolicella. Dopo attenta valutazione, la Cantina ha accolto la richiesta decidendo di proporre questa borsa di studio insieme a Scuola, Comune, Valpolicella Benaco Banca e Ordine degli Architetti. “Questo ulteriore premio intende sottolineare la dimensione internazionale della Valpolicella e, magari, essere un incentivo concreto allo studio di una lingua straniera, oggi fondamentale nella vita e in ogni professione. Al termine della scuola media, infatti, gli alunni si trovano in un momento decisivo di scelta per il proprio futuro e frequentare un corso di lingua in Italia o all’estero può favorire un maggior orientamento in questa scelta. Inoltre, si intende riconoscere all’alunna vincitrice il valore del suo contributo creativo personale nel promuovere l’importanza della biodiversità e nel far conoscere, fuori dai confini nazionali, i particolari e le particolarità del nostro paesaggio”, ha commentato Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar.
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