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Be Spirits protagonista a Wine Paris 2023: orari dedicati per padiglione superalcolici

Spirits protagonisti a Wine Paris 2023 orari dedicati per il padiglione dei superalcolici
Il prossimo salone Wine Paris & Vinexpo Paris 2023, in programma dal 13 al 15 febbraio a Paris Expo Porte de Versailles, dedicherà un intero padiglione al settore dei superalcolici  delle bevande artigianali con un programma che promette di essere più vivace che mai. Be Spirits avrà un padiglione tutto suo per dare spazio agli alcolici di ogni provenienza, dalle distillerie artigianali ai marchi di famiglia, e fare luce sulle tendenze del settore per i professionisti.

Il nuovo format è accompagnato da un cambio di ritmo che nasce dalla volontà di soddisfare le esigenze della comunità attraverso orari di apertura specifici, dalle 10.00 alle 20.00. Una nuova area, denominata Padiglione dell’Artigianato, sarà riservata alle nuove generazioni, con giovani produttori di alcolici, Ready to drink (RTD), bevande analcoliche, sidri e birre, che potranno così promuovere i loro prodotti in un contesto internazionale d’eccezione.

BE SPIRITS, UN EVENTO NELL’EVENTO A WINE PARIS 2023

Nel 2023 gli alcolici, le bevande artigianali e quelle senza alcol stanno diventando ancora più importanti, con il 20% di spazio in più rispetto all’evento del 2022 e il 44% di nuovi espositori. Oltre ai numerosi espositori francesi, la partecipazione internazionale a Wine Paris 2023 sarà molto forte con il ritorno di Belgio, Canada, Stati Uniti, Islanda, Italia, Giappone, Romania, Regno Unito e Svizzera. A questi si affiancheranno Uzbekistan, Repubblica Ceca e Vietnam, nuovi arrivati nel 2023.

Saranno rappresentate 27 categorie di alcolici: Bevande a base di anice, Armagnac, Cachaça, Calvados, Cognac, Liquori alla crema, Brandy, Gin, Mezcal, RTD, Rum, Infusi di Rum, Sake, Analcolici, Tequila, Tonico, Vermouth, Vodka e Whisky. Nuove bevande alcoliche entreranno nell’assortimento di Be Spirits, in occasione di Wine Paris 2023: assenzio, liquori, bitter, Pisco (la bevanda nazionale del Perù), tè duro e Shochu (lo spirito giapponese), oltre a sidri e birre.

Al debutto nel padiglione Be Spirits ci sono anche le bevande analcoliche, che saranno disponibili in una gamma di stili che va dai semi-spumanti, ai liquori e alle birre, fino ai mixer e alle toniche, ampliando la scelta dell’offerta in risposta alla domanda del mercato.


WINE PARIS 2023

Date: 13-15 febbraio 2023

Dove: Paris Expo Porte de Versailles

Orari di apertura Wine Paris & Vinexpo Paris

Lunedì 13 febbraio | 9.00 – 19.00
(Be Spirits: 10.00 – 20.00)
Martedì 14 febbraio | 9.00 – 19.00
(Be Spirits: 10.00-20.00)
Mercoledì 15 febbraio | 9.00 – 17.00
(Be Spirits: 10.00 – 17.00)

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ProWein 2022 «preparativi per Fiera in totale sicurezza». All’Italia i padiglioni 15-17

Segnali positivi in vista di ProWein 2022. Fervono i preparativi per la più importante fiera mondiale di vini e spirits, in programma a Düsseldorf dopo la cancellazione dell’edizione 2021.

Proprio mentre in Germania si registra un’impennata di casi Covid-19, Messe Düsseldorf conferma le date (dal 27 al 29 marzo 2022). Definisce «promettente sotto ogni aspetto» lo stato dei lavori. E comunica l’ampliamento da tre a 13 padiglioni. Corridoi allargati da un minimo di 4 a un massimo di 6 metri, contro la media di 3 delle precedenti edizioni.

Nelle scorse settimane – spiega Michael Degen, direttore esecutivo di Messe Düsseldorf – come da programma abbiamo proceduto a definire le posizioni degli stand degli espositori e affrontato i temi della degustazione, del contenimento del numero di visitatori, dell’ampiezza delle corsie. Il tutto mosso dalla volontà di proteggere in modo molto restrittivo gli ospiti dal Covid-19».

Primi dettagli anche sull’ampliamento dello spazio espositivo. «A scanso di equivoci – spiega ancora Michael Degen – lo spazio espositivo affittato non aumenterà. Mettiamo a disposizione solo altri tre padiglioni. Alla fine è proprio come in vigna, dove la “distanza tra i singoli filari” viene aumentata, per ottimizzare la “ventilazione” delle viti».

I PADIGLIONI DI PROWEIN 2022

Padiglioni 1, 4 e 5: Germania
Padiglione 5: Austria ed Europa
Padiglione 7.0: “Same but Different”
Padiglioni 9-11: Francia
Padiglione 11: Europa e Spirits
Padiglione 12: oltremare
Padiglione 13: Portogallo
Halen 13 e 14: Spagna
Padiglione 15: Europa
Padiglioni 15-17: Italia
Padiglione 17: Europa

ProWein 2022: aprono le iscrizioni per gli espositori

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Roma-Verona: le partite di Fivi, dalla Camera al Vinitaly

Saranno 115 i vignaioli aderenti alla Fivi che dal 9 al 12 aprile esporranno al Vinitaly, nell’area collettiva riservata all’associazione all’interno del padiglione 8. Mentre fervono i preparativi per l’appuntamento annuale di Verona, è a Roma che si gioca la partita più importante.

La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha di fatto espresso la sua “preoccupazione per l’ormai imminente termine del periodo sperimentale del registro telematico“. “Uno strumento utile – commenta la presidente Matilde Poggi – ma che al momento sta creando non pochi problemi, soprattutto ai piccoli produttori“.

Rappresentata dalla presidente Matilde Poggi nell’audizione del 29 marzo della Commissione Agricoltura della Camera, assieme a Agrinsieme (Confagricoltura, CIA, Copagri, Alleanza delle cooperative italiane-agroalimentare), Coldiretti, UeCoop e Unci e delle associazioni Assoenologi, Asso-Odc, Federdoc, Federvini e Unione Italiana Vini (UIV), la Fivi ha portato avanti le istanze dei vignaioli indipendenti e ha chiesto nuovamente l’esenzione dall’utilizzo del registro informatico per le aziende che producano meno di 300 ettolitri di vino all’anno.

Matilde Poggi chiede comunque che “il sistema vada a regime solo quando gli enti certificatori delle Doc saranno in linea con il Sian, affinché i vignaioli non siano obbligati a fare la medesima comunicazione due volte”. L’audizione è stata anche l’occasione per porre l’attenzione su un altro tema caro a Fivi: la richiesta di modifica dei criteri di rappresentatività all’interno dei Consorzi di tutela. “C’è stata una positiva apertura da parte di tutti – dichiara la presidente Poggi – sulla necessità di rivedere una legge che di fatto rende non scalabili le maggioranze dei Consorzi. Questo ci lascia ben sperare per il futuro”.

FIVI AL VINITALY 2017
Dalle stanze della “politiche” a quelle del vino, il passo è breve. Un banco informativo dell’associazione (stand B desk 1) sarà a disposizione dei visitatori in occasione del prossimo Vinitaly. Un luogo di aggiornamento “sulle ultime battaglie portate avanti dalla Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti”. Ma ci sarà spazio anche per le prossime iniziative, come il Mercato dei Vini di Roma (13-14 maggio 2017).

“Anche quest’anno – sottolinea Matilde Poggi – gli stand a nostra disposizione sono andati a ruba. Il successo dello spazio collettivo Fivi a Vinitaly è la testimonianza di come i vignaioli che vi aderiscono si sentano parte di una grande famiglia dove si sta bene e si lavora per obiettivi comuni. Il solo rammarico è che non abbiamo potuto esaudire tutte le richieste”. L’Area FIVI è al Padiglione 8, stand B8/B9, C8/C9, D8/D9, E8/E9.

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Lombardia al Vinitaly sulla spinta dell’export: +66% in 15 anni

Un incremento del 66,8% negli ultimi 15 anni, periodo nel quale il valore dell’export dei vini lombardi ha guadagnato oltre 100 milioni di euro passando da quota 153 milioni di euro a quota 258 milioni di euro. E una crescita proseguita anche nel 2016, con un +1,4% in termini di valore e un +2,6% in termini di quantità rispetto al 2015.

Vocazione sempre più internazionale per le aziende vitivinicole lombarde, che tra il 2000 e il 2015 hanno fatto registrare una crescita dirompente sui mercati esteri. L’incremento più forte in Asia Centrale (+304%) e in Unione Europea (+210,9%), ma anche in Asia Orientale (+132,6%) e America Latina (+85,1%) l’espansione è stata ben al di sopra della media.

A livello Paese le performance di crescita più rilevanti in orizzonte 15 anni si sono registrate verso Cina (+8.686,5%), Hong Kong (+1.508,8%), Spagna (+722,6%) e Belgio (+709,4%). Rilevante anche la conquista di spazio nei mercati di Regno Unito (+437,3%), Francia (+455,8%), Polonia e Russia (+507,9%).

I PRODUTTORI IN SCENA A VINITALY DAL 9 AL 12 APRILE
Un mercato, quello russo, che peraltro ha regalato grandi soddisfazioni ai produttori lombardi anche lo scorso anno. Nei primi nove mesi del 2016 le esportazioni di vini dalla Lombardia verso Mosca sono infatti cresciute del 13,8% in termini di valore e del 21,9% in termini di quantità. Una performance battuta solamente dall’export verso la Francia, il cui valore è lievitato del 24,5%, ma superiore a quelle comunque molto positive segnate verso il Canada (+11,8%), il Giappone (+11,6%) e la Danimarca (+9,6%).

È con questi numeri in crescita che la Collettiva lombarda si accinge a partecipare alla 51a edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati che si terrà a Verona dal 9 al 12 aprile. Nutrita la presenza di espositori all’interno del Padiglione Lombardia, ospitato come di consueto nel “salotto buono” al primo piano del PalaExpo: circa 200 aziende con oltre mille etichette in degustazione.

L’INTERVENTO DI MARONI
“Parte il Vinitaly, e come tutti gli anni la Lombardia è presente con le tante eccellenze dei suoi territori e la qualità dei suoi prodotti certificati a livello nazionale e internazionale”, ha commentato il Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni. “I numeri dell’export del vino lombardo lo dimostrano, con l’incremento del 66,8% negli ultimi 15 anni, un incremento della produzione del 6,7% e una balzo del 9% dei vini DOCG”.

“Vogliamo continuare a mantenere questo trend di crescita e Regione Lombardia ha in questi anni sostenuto questa vocazione sempre più internazionale delle aziende vitivinicole lombarde”, ha proseguito Maroni. “Il nostro obiettivo è puntare sulla qualità continuando a valorizzare le nostre eccellenze a beneficio dei territori e del loro sviluppo”.

“Ci piace parlare dell’edizione 2017 come dell’edizione 50+1, marcando la differenza tra il wine businnes e il winelover. Con Vinitaly in the city abbiamo tolto da Vinitaly 30 mila persone dalla fiera del businnes. E i futuri investimenti di Veronafiere”, ha commentato Mauruzio Danese, presidente di Veronafiere.

IL PREMIO PER GLI AMBASCIATORI DEI VINI LOMBARDI ALL’ESTERO
Alla luce di queste performance Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, che realizzano e finanziano in accordo di programma il Padiglione lombardo, hanno voluto istituire per l’edizione 2017 di Vinitaly un premio per le aziende più rappresentative in termini di export operanti all’interno dei singoli consorzi. Un riconoscimento che premia gli “ambasciatori dei vini lombardi all’estero”.

“Nel panorama di forte crescita del vino della Lombardia, espressione di distintività dei propri territori, abbiamo voluto individuare alcuni testimonial che rappresentano dei casi di vivace imprenditorialità sui mercati esteri”, ha spiegato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava. “Questo perché dovremo sempre più, accanto al mercato interno, accompagnare le performance commerciali sul mercato estero. Vinitaly è un’occasione importante a livello internazionale, alla quale sono convinto debba essere affiancata un’attività di sostegno alle aziende da parte delle Regioni, perché le recenti teorie sulla gestione centralizzata dei fondi dell’OCM hanno portato a risultati imbarazzanti”.

Uno sforzo, quello per conquistare i mercati esteri, per il quale consorzi e aziende possono contare anche sul sostegno di Regione Lombardia, che solamente negli ultimi quattro anni ha erogato oltre 13 milioni di euro di contributi nell’ambito dell’OCM vino e della misura di promozione volta a rafforzare la competitività delle imprese lombarde, a incrementare la notorietà dei vini di qualità e la loro presenza sui mercati stranieri.

PRODUZIONE E QUALITÀ IN ULTERIORE CRESCITA
Qualità che, insieme alla varietà, è ormai una caratteristica distintiva riconosciuta dei prodotti enologici lombardi non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Basti pensare che con la vendemmia 2016 (dati Dichiarazione vitivinicola 2016), che si è chiusa con un incremento del 6,7% della produzione rispetto al 2015 e un +9% delle produzioni DOCG, la quota di vini a Denominazione di Qualità (DOCG, DOC e IGT) è cresciuta ulteriormente, arrivando all’89,2%. In sostanza, nove bottiglie su dieci tra gli oltre 182 milioni di bottiglie potenziali dell’annata 2016 saranno a marchio DOCG, DOC o IGT.

“I nostri vini non hanno nulla da invidiare ai migliori prodotti mondiali, né in termini di qualità, né in termini di varietà”, ha sottolineato il Presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio. “La Lombardia vanta un patrimonio enologico unico che, anche grazie a una manifestazione come il Vinitaly, è sempre più apprezzato anche all’estero”.

“L’obiettivo delle Camere di Commercio, che su questo fronte hanno attivato da tempo una fruttuosa collaborazione con Regione Lombardia, è quello di offrire un supporto il più possibile forte e concreto alle imprese”, ha proseguito Auricchio. “Questo perché possano sfruttare il potenziale che il territorio e i suoi prodotti offrono e approfittare degli ampi margini di crescita che ancora esistono”.

Un sostegno, quello alle imprese, i cui effetti sono rilevanti anche in ambito occupazionale. Negli ultimi cinque anni gli addetti nel settore coltivazione e produzione di vino in Lombardia sono infatti aumentati del 16%, passando dai 5.285 del 2011 ai 6.110 nel 2016 (fonte Infocamere). Le imprese vitivinicole operative sul territorio lombardo sono invece 3.134.

I CONSORZI CUSTODI DI UN PATRIMONIO INEGUAGLIABILE
Il Padiglione Lombardia nel corso di Vinitaly 2017 proporrà un fitto calendario di incontri e degustazioni per buyer, operatori e giornalisti che vorranno conoscere la variegata offerta dei vini lombardi. Una serie di iniziative frutto della collaborazione tra la Regione Lombardia, il Sistema camerale lombardo e i Consorzi di tutela dei vini lombardi.

Questi ultimi sono garanti di un patrimonio che comprende ben l’8% delle Denominazioni di qualità a livello nazionale, a fronte di un contributo in termine di volumi che si ferma al 3%: 5 DOCG, 22 DOC, 15 IGT tutte frutto della varietà di ambienti, di clima e terrori che caratterizzano la Lombardia.

I Consorzi presenti a Vinitaly 2017 sono: Consorzio Franciacorta, Consorzio Lugana, Consorzio Moscato di Scanzo, Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Provinciale Vini Mantovani, Consorzio San Colombano, Consorzio Terre Lariane, Consorzio Valcalepio, Consorzio Valtellina, Consorzio Valtènesi, ed Ente Vini Bresciani (in rappresentanza dei territori di Botticino, Cellatica, San Martino della Battaglia e Valcamonica).

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Approfondimenti

La Puglia del vino in trasferta al Prowein di Dusseldorf

Straordinaria partecipazione, con oltre sessanta cantine espositrici, per la più importante fiera enoica mitteleuropea. Puglia che si candida tra le protagoniste del prossimo ProWein, manifestazione fieristica di rilevanza internazionale in programma a Düsseldorf dal 19 al 21 marzo, giunta alla sua 22esima edizione.

Eccellente la partecipazione dal Tacco d’Italia, con un incremento di oltre il 300% in dieci anni: saranno infatti oltre 60 le aziende vitivinicole pugliesi che, all’interno dell’area istituzionale della Regione Puglia – Unioncamere Puglia (Padiglione 16 stand A31), esporranno il meglio della loro produzione per rafforzare la propria presenza nel mercato tedesco e cogliere opportunità provenienti anche da altri mercati esteri.

Con 6257 espositori e 55.729 visitatori nella scorsa edizione, ProWein si riconferma la manifestazione di punta del settore a livello internazionale, richiamando nel cuore dell’Europa buyers, giornalisti e operatori da tutto il mondo.  Da sempre punto di riferimento anche per i produttori di vino pugliesi, da 16 anni ProWein vede la presenza collettiva di numerose aziende, coordinate dalla Regione Puglia e da Unioncamere Puglia “per consolidare il brand Puglia nel mondo”.

“A Düsseldorf per fare rete e presentare, nel corso di una vetrina internazionale, le eccellenze dei nostri vini – commenta l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia -. Nel corso della più importante manifestazione enologica del Nord Europa, la Puglia, ne sono certo, confermerà il valore indiscusso del proprio prodotto, in un mercato, quello tedesco, che è già da anni punto di riferimento del nostro export. La collaborazione tra l’Assessorato regionale Agricoltura e Unioncamere, consentirà alle imprese che parteciperanno di non mancare un appuntamento importantissimo per i produttori di vino, non solo come occasione di promozione ma anche come chance per confrontare  l’offerta di prodotti di  qualità con la domanda da parte dei buyer di tutto il mondo”.

I VINI DI PUGLIA
Primitivo, Negroamaro, Nero di Troia: sarà concentrata sui tre principali vitigni autoctoni a bacca rossa la partecipazione della Puglia a questa edizione di ProWein. Una scelta motivata dalla volontà di rafforzare i fiori all’occhiello della produzione vitivinicola regionale, che caratterizzano fortemente il nostro territorio e sono sempre più apprezzati da consumatori ed esperti nazionali ed esteri per la loro straordinaria autenticità e tipicità.

Due quindi le attività principali che la Puglia proporrà durante la tre giorni fieristica, per catalizzare l’attenzione di buyer e giornalisti sulla propria offerta. La prima all’interno dello spazio Enoteca nel Padiglione 16 stand A31, al centro dell’area espositiva, dove la De.S.A. – Deutschland Sommelier Association, condurrà tutti i giorni, dalle ore 10 alle 18, degustazioni delle etichette storiche e delle ultime novità proposte dagli espositori. In più, oltre alle degustazioni libere, ogni giorno alle 12 e alle 17 si terranno in Enoteca dei focus di approfondimento rispettivamente dedicati a Primitivo(domenica 19), Nero di Troia (lunedì 20) e Negroamaro (martedì 21), in cui le degustazioni saranno accompagnate da racconti del territorio e presentazione di itinerari enoturistici, per promuovere la conoscenza a 360° delle zone vitate di Puglia.

WINE TASTING
Altra vetrina di prestigio per i vini di Puglia saranno i tre wine tasting in programma nel Padiglione 13 Stand C 39, nell’area dell’editore Vinum, guidati dal giornalista Christian Eder. I tre appuntamenti, uno per ogni giorno di fiera, percorreranno la storia di Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia con la degustazione di alcune etichette rappresentative per ogni vitigno. Vinum è il più autorevole editore di lingua tedesca, sul mercato da oltre 30 anni. La rivista ha una tiratura mensile di oltre 41.000 copie distribuite in Germania, e raggiunge oltre 250 mila lettori specializzati (ristoratori, buyer, giornalisti, enoappassionati) anche via web. Per la ProWein la tiratura sale a 60.000 copie, con un’edizione speciale che conterrà un dossier sulla Puglia del vino, quest’anno articolato come un itinerario ideale in cui coniugare insieme bellezze paesaggistiche e tipicità vinicole del territorio. 
Subito dopo la ProWein, la Puglia sarà pronta a raggiungere con i suoi vini l’altra meta dell’enologia internazionale, Verona, con la cinquantunesima edizione di Vinitaly, in programma dal 9 al 12 aprile.

LA CARICA DEI 60
Ecco l’elenco delle 60 aziende vinicole pugliesi che parteciperanno a Prowein: Albea – Alberobello (Ba) |  Alberto Longo – Lucera (Fg) | Amastuola – Massafra (Ta) |Apollonio – Monteroni di Lecce (Le) | Ariano – San Severo (Fg) | Baldassarre – San Donaci (Br) | Beato – Oria (Br) |Bonsegna – Nardò (Le) | Candido – San Donaci (Br) | Cantina di Ruvo di Puglia – Ruvo di Puglia (Ba) | Cantina Le Grotte – Apricena (Fg) | Cantore di Castelforte – Manduria (Ta) | Castel di Salve – Depressa di Tricase (Le) | Cerfeda dell’Elba – Sava (Ta) | Cignomoro – Taranto | Colle Petrito – Minervino Murge (Bt) | Commenda Magistrale – Maruggio (Ta) | Conte Spagnoletti Zeuli – Andria | Coppi – Turi (Ba) | Cupertinum – Copertino (Le) | D’Agostino – Novoli (Le) | De Falco – Novoli (Le) | Erminio Campa – Torricella | Felline – Manduria (Ta) | Ferri – Valenzano (Ba) | Feudi di Guagnano – Guagnano (Le) | Giuliani Vito Donato – Turi (Ba) | L’Antica Cantina – San Severo (Fg) | Le Vigne di Sammarco – Cellino San Marco (Br) | Massimo Leone – Foggia | Miali – Martina Franca (Ta) | Nuova Santa Barbara – San Pietro Vernotico (Br) | Ognissole–Cefalicchio – Canosa di Puglia (Bt) | Paradiso – Cerignola (Fg) | Pietraventosa – Gioia del Colle (Ba) |Pliniana – Manduria (Ta) | Rivera – Andria | Romoaldo Greco – Seclì | Rubino – Brindisi | Santa Lucia – Corato (Ba) |Santi Dimitri – Galatina (Le) | Schola Sarmenti – Nardò (Le) | Severino Garofano – Copertino (Le) | Soloperto – Manduria (Ta) | Taurino Cosimo – Guagnano (Le) | Teanum – San Severo (Fg) | Tenuta Coppadoro – San Severo (Fg) |Tenuta Giustini – S.Giorgio Ionico (Ta) |  Tenuta Marano – Guagnano (Le) | Tenute Girolamo – Martina Franca (Ta) |Terra Calò – Sava (Ta) |
Torrevento – Corato (Ba) | Trullo di Pezza – Torricella (Ta) | Vagliomassa–Bellanoa – Lecce |Varvaglione Vigne &Vini – Leporano (Ta) | Vecchia Torre – Leverano (Le) | Vetrère – Taranto | Vigneti Reale – Lecce |Villa Schinosa – Trani | Vinicola Imperatore – Adelfia (Ba)| Vinicola Mediterranea – S.Pietro Vernotico (Br).

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Vinitaly 2017: più spazio a Piemonte, Toscana e Sardegna. E un nuovo padiglione

Aziende vitivinicole già al lavoro per la prossima edizione di Vinitaly, in programma dal 9 al 12 aprile 2017 (www.vinitaly.com). Proprio dalla conferma quasi totale delle iscrizioni delle singole imprese presenti lo scorso anno e dal numero di new entry arriva il primo segnale della dinamicità del settore enologico italiano. Ed è quello, inequivocabile, di una maggiore propensione ad investire in prima persona nella partecipazione alla fiera con stand individuali, marchio e stile riconoscibili.

“Per essere attrattivi nei confronti degli espositori – dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – abbiamo messo in campo negli ultimi anni nuovi servizi e progressivi rinnovamenti dei padiglioni, che già per l’edizione 2017 garantiscono più spazio per aumentare il numero di cantine, con un miglioramento complessivo del layout del quartiere fieristico. Inoltre, il piano industriale del prossimo quadriennio di Veronafiere – prosegue Mantovani – destina 72 milioni su 94 al miglioramento delle infrastrutture di quartiere, alla digital transformation e alla costruzione di parcheggi per oltre 3.000 posti auto”.

LE NOVITA’ 2017
Cresce il Piemonte, grazie all’ampliamento e al restyling del padiglione 10: un miglioramento che incontra le esigenze di accogliere le richieste di nuovi espositori e dall’altro per alcune cantine di posizionarsi all’interno della propria area geografica di riferimento.

Aumentano l’area espositiva anche i produttori della Sardegna nel padiglione 8, quello che ospita i saloni speciali Vinitalybio e Vivit-Vigne Vignaioli Terroir e della collettiva Fivi (Federazione italiana vignaioli indipendenti). Novità pure per Toscana e Vininternational, con la creazione di un grande spazio espositivo di circa 4.000 metri quadrati che sostituisce le due tensostrutture separate allestite fino all’edizione 2016.

“Il rinnovamento del layout – sottolinea Gianni Bruno, area manager di Vinitaly- permette ad alcune aziende di collocare il proprio stand nel padiglione della propria regione o ad alcune di rientrare con una partecipazione importante e di immagine”.

Tra i nuovi arrivi, per la prima volta a Vininternational cantine da Usa e Regno Unito, che si aggiungono alla collettiva spagnola realizzata in collaborazione con Icex e agli espositori di Svizzera, Francia, Azerbaijan, Georgia, Croazia, Argentina, Portogallo, Australia e Sudafrica.

Per i buyer esteri il servizio free badge e incontri b2b con Taste & Buy. Da gennaio sarà operativo per gli espositori il servizio di invito degli operatori esteri tramite Vinitaly, con invio dei free badge per l’ingresso gratuito. Attivato nel 2016, ha dato immediatamente ottimi riscontri, facilitando la gestione degli inviti da parte della aziende e migliorando la qualità degli operatori, grazie alle verifiche effettuate direttamente dalla Fiera. Per il b2b puro, confermata l’iniziativa Taste & Buy, che organizza incontri tra i buyer esteri dell’incoming realizzato direttamente da Vinitaly e le aziende espositrici, la cui richiesta di partecipazione cresce di anno in anno.

ASPETTANDO VINITALY
Tanti appuntamenti prima di Vinitaly. A precedere il salone veronese molte le iniziative realizzate sotto il marchio di Vinitaly, pensate per promuovere i vini e offrire strumenti di marketing alle migliori aziende. A fare da filo conduttore, tra gennaio e marzo, le tappe di Vinitaly International a San Francisco, New York, Miami, Houston e a Chengdu in Cina (www.vinitalyinternational.com/calendar).

In programma l’1 marzo il Concorso Internazionale Packaging, mentre dal 31 marzo al 2 aprile torna il 5 Star Wines Award con in contemporanea il primo giorno (31 marzo) il premio Wine without Walls, dedicato ai vini senza solfiti o con un contenuto non superiore a 40 mg/l (per tutte le competizioni iscrizioni aperte sul sito www.vinitaly.com).

Alla vigilia di Vinitaly, l’8 aprile, il calendario il grand tasting OperaWine (www.operawine.it le aziende e i vini del 2017) a cura di Vinitaly International, anticipato dal 4 all’8 aprile dal corso di certificazione della Vinitaly International Academy (www.vinitalyinternational.com/vinitaly-international-academy).

SOL&AGRIFOOD E ENOLITECH
Sol&Agrifood ed Enolitech. In contemporanea con Vinitaly si svolge Sol&Agrifood (www.solagrifood.com), preceduto dal 15 al 20 febbraio da Sol d’Oro Emisfero Nord e, nei giorni del 20 e 21 febbraio, dagli Evoo Days, la nuova iniziativa di formazione e informazione dedicata agli operatori della filiera dell’olio extravergine di oliva. Con Vinitaly anche Enolitech (www.enolitech.it), da quest’anno ancora più integrato con i padiglioni di Vinitaly, grazie a un ulteriore avvicinamento del padiglione F che lo ospita al padiglione del Piemonte (pad. 10).

I 29 mila wine lover del 2016 trovano anche nel 2017 il loro spazio di degustazione, cultura del vino e convivialità a Vinitaly and the City, da venerdì 7 a martedì 11 aprile. Dopo il potenziamento dello scorso anno del fuori salone, con un programma ampliato e più diffuso nei luoghi storici della città, Veronafiere riconferma la volontà di tenere nettamente separati i momenti b2c da quelli b2b nel quartiere fieristico.

IL NODO VIABILITA’
L’obiettivo di una mobilità sostenibile in termini di efficienza e ambientali verrà perseguito rafforzando i servizi di trasferimento tra i parcheggi scambiatori dislocati in prossimità delle uscite autostradali, oltre che dalla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, dal centro città e dall’aeroporto Valerio Catullo di Verona-Villafranca. Tutti gli aggiornamenti e le informazioni sulla viabilità da gennaio sul sito di Vinitaly,
 nei comunicati stampa e sui social di Veronafiere.

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Food Lifestyle & Travel

Cosmofood: a Vicenza l’Expo del Food Beverage & Technology

Il mondo del’enogastronomia si incontra a Vicenza dal 12 al 15 novembre 2016 per Cosmofood. La quarta edizione della manifestazione ospitata nei padiglioni della Fiera di Vicenza cresce ulteriormente rispetto alle edizioni precedenti con 450 espositori previsti e 42 mila visitatori attesi. Si conferma così come il principale evento fieristico del Nordest dedicato a food, beverage e professional equipment nella ristorazione. Cosmofood si rivolge sia agli appassionati di cucina, desiderosi di trovare nuove idee per le loro ricette, sia al pubblico dei professionisti della ristorazione. Da quest’anno inoltre si apre ai mercati internazionali con una nutrita presenza di espositori esteri. Cento gli eventi in programma nei quattro giorni tra degustazioni guidate, showcooking con grandi chef, workshop e corsi, molti dei quali rivolti agli operatori del settore per aggiornarsi e scoprire nuove tendenze.

Tre i padiglioni su cui si svilupperà l’evento quest’anno, uno in più rispetto alla passata edizione. Un’area sarà interamente dedicata ai prodotti alimentari: al suo interno troveranno posto le aree Cosmowine, con il meglio del settore enologico da tutto il mondo; Cosmobeer, dedicata alla birra artigianale; Food, per la ristorazione e i prodotti di qualità e l’area dedicata al mondo delle intolleranze alimentari, Gluten Free, Bio &Vegan. Un intero settore sarà quindi dedicato all’enogastronomia internazionale per scoprire prodotti e tradizioni di altri paesi. Due i padiglioni occupati da Cosmotech, l’area dedicata alle attrezzature professionali, raddoppiata rispetto alla scorsa edizione. Qui sarà possibile incontrare direttamente le aziende e scoprire le ultime novità tecnologiche nel campo della ristorazione.

Info in breve: Cosmofood Expo Food Beverage Technology
Data: dal 12 al 15 novembre 2016
Orari di apertura: pad 7 sabato, domenica e lunedi dalle 9 alle 22 e martedì dalle 9 alle 19. Pad.1 e 6 tutti i giorni dalle 9 alle 19
Luogo: Fiera di Vicenza (uscita A4 Vicenza ovest)
Ingresso: € 7. Ingresso gratuito per disabili e bambini fino ai 10 anni, biglietto ridotto ad € 5 per le scolaresche

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Lombardia, al Vinitaly 2016 per puntare all’eccellenza. Maroni: “Rilanciare l’enogastromia sulla scia di Expo”

Un incremento dell’11,7% delle produzioni Docg. Una crescita del 9% di quelle Doc. E una vendemmia caratterizzata dalla “decisione coraggiosa di puntare su un livello qualitativo al top, per concentrare la produzione in un’annata destinata a essere ricordata per l’alta qualità espressa”. È questa la cornice nell’ambito della quale la Collettiva lombarda si prepara a sbarcare all’edizione numero 50 di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati che si terrà a Verona dal 10 al 13 aprile. Anche quest’anno il Padiglione Lombardia, ospitato nel “salotto buono” della fiera, al secondo piano del PalaExpo, sarà infatti tra quelli con i livelli di partecipazione più alti, con circa 200 aziende presenti e oltre mille etichette in degustazione. Una presenza caratterizzata dalla scelta sempre più netta dei vitivinicoltori lombardi di procedere sulla strada della qualità. Nel 2015, infatti, la quota di vini a Denominazione d’origine sulla produzione lombarda ha raggiunto il dato record del 54,9% tra Docg e Doc. E, se si considerano anche le produzioni di Igt, la quota di vini lombardi a Denominazione di qualità sfiora il 90%, contro una media nazionale del 75% (dato Istat per il 2014), per un totale di 1,15 milioni di ettolitri di vino (pari a 153 milioni di bottiglie potenziali).
LA SPINTA DELL’EXPO
Uno sforzo coinciso non a caso con l’anno di Expo Milano 2015, che ha messo la Lombardia al centro della scena internazionale. “La Lombardia – spiega Roberto Maroni, presidente della Regione – è la prima regione agricola italiana e la seconda a livello europeo, apprezzata sul mercato nazionale e internazionale per la qualità dei suoi prodotti, che rappresentano al meglio l’incontro fra tradizione e innovazione”. “Noi lavoriamo per tutelare le nostre produzioni dalla contraffazione alimentare – prosegue Maroni – perché l’italian sounding, ovvero il consumo di prodotti che sembrano italiani ma che non lo sono, crea danni alla salute e all’economia. Sosteniamo inoltre i giovani che vogliono impegnarsi in questo settore e le aziende che puntano ai mercati internazionali. Lo abbiamo fatto durante Expo Milano 2015, organizzando incontri business to business a Pianeta Lombardia, lo faremo a Vinitaly nel Padiglione Lombardia con il supporto di Unioncamere. Poiché il 29 maggio si apre l’anno del turismo in Lombardia, anche questa sarà una grande opportunità per valorizzare l’enogastronomia dei nostri territori”.
IL RUOLO DEI GIOVANI
Tra i principali protagonisti di questa tendenza, che si conferma anno dopo anno, sono senz’altro le nuove generazioni. Rilevando aziende di famiglia o ponendosi alla guida di nuove start up, i giovani hanno infatti introdotto e rafforzato nel mondo vitivinicolo regionale l’utilizzo in vigna e in cantina di modalità produttive più avanzate e sostenibili, per ottenere vini in linea con le richieste non solo del mercato nazionale, ma anche di quelli esteri. La loro presenza in azienda è testimoniata dai numeri: in Lombardia quasi un’impresa vitivinicola su sette (13,2%) è guidata da giovani. Ma l’impatto positivo sulla produzione è ancora più ampio, e riguarda anche i tanti i casi in cui il passaggio di consegne tra una generazione e l’altra è già in atto anche se non è ancora stato formalizzato dal punto di vista societario. A sostenere questo processo sono anche le misure ad hoc varate da Regione Lombardia, che nell’ultimo Programma di Sviluppo Rurale (Psr) ha promosso con interventi concreti l’insediamento dei giovani in agricoltura, destinando al solo comparto vitivinicolo circa quattro milioni di euro. “I giovani da alcuni anni guardano con interesse all’agricoltura – dichiara l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava – e la sfida sarà, per favorire un ricambio generazionale ancora complesso nelle sue dinamiche, fare in modo che migliori il reddito delle imprese agricole. Se riusciremo a fare in modo che i mercati, interno e internazionale, premino la qualità delle produzioni, così come negli ultimi anni è avvenuto nel mondo del vino, riusciremo a garantire un futuro al Made in Italy”. Non a caso l’edizione di Vinitaly 2016 è stata presentata oggi in Regione Lombardia con un tributo a tre giovani imprenditrici: Diletta Cavalleri, produttrice di vino in Franciacorta, Cristina Cerri dell’azienda agricola Travaglino in Oltrepò Pavese, e Claudia Crippa dell’azienda agricola Le Coste, nel comprensorio dell’Igt Terre Lariane. “Rappresentano a diverse latitudini il futuro della vitivinicoltura lombarda di qualità – ha evidenziato Fava – e saranno fra le 200 aziende che esporranno alla rassegna di Verona”.
IL SUCCESSO SUI MERCATI ESTERI
Un futuro che, per le oltre tremila aziende vitivinicole presenti in Lombardia, va nel segno di una diffusione sempre più ampia sui mercati esteri. Tra il 2010 e il 2015 il valore dell’export dei vini lombardi è infatti cresciuto del 20%, arrivando a quota 255 milioni di euro. Proprio per promuovere ulteriormente le esportazioni quest’anno il Padiglione Lombardia, realizzato e finanziato in Accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, proporrà un’importante novità: una Sala degustazione da oltre 30 posti destinata in primo luogo ad accogliere le delegazioni di buyer stranieri. “Oggi che la sfida si gioca più che mai sui mercati internazionali, il nostro obiettivo è quello di sostenere i produttori favorendo il loro incontro con i clienti stranieri”, ha spiegato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia. “Negli ultimi anni – ha aggiunto – sono stati raggiunti dei risultati considerevoli, ma il patrimonio ineguagliabile sia in termini di varietà sia in termini di qualità su cui può contare la Lombardia garantisce ampi margini di crescita. Siamo la regione con maggiore possibilità di scelta in Italia, con spumanti di fama internazionale, passiti da meditazione, grandi rossi eroici di montagna, bianchi eleganti, rosati dall’incomparabile fascino, bianchi e rossi fermi e frizzanti, oltre a varie produzioni di nicchia di inestimabile valore. Per questo – ha concluso il presidente di Unioncamere – dobbiamo coltivare l’ambizione di fare del vino un fattore riconosciuto di eccellenza per la nostra Regione, al pari di moda e design”.
L’IMPEGNO COMUNE DEI CONSORZI
È con questo obiettivo che il Padiglione Lombardia proporrà un fitto calendario di incontri e degustazioni per buyer, operatori e giornalisti che vorranno conoscere meglio la variegata offerta dei vini lombardi. Una serie di iniziative frutto della collaborazione tra la Regione Lombardia, il Sistema camerale lombardo e i Consorzi di tutela dei vini lombardi, i quali più che mai quest’anno sono stati capaci di unire le forze per un impegno comune. Saranno soprattutto loro a valorizzare un sistema regionale che, pur contribuendo solamente per il 3% in termini di volumi alla produzione nazionale, copre ben l’8% delle Denominazioni di qualità: 5 Docg, 22 Doc, 15 Igt, tutte frutto della varietà di ambienti, di clima e terroir che caratterizzano la Lombardia. Una terra di grandi laghi, colline e montagne, che quest’anno sarà perfettamente rappresentata a Vinitaly 2016 da Consorzio Franciacorta, Consorzio Lugana, Consorzio Moscato di Scanzo, Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Provinciale Vini Mantovani, Consorzio San Colombano, Consorzio Terre Lariane, Consorzio Valcalepio, Consorzio Valtellina, Consorzio Valtènesi ed Ente Vini Bresciani (per Montenetto, Botticino, San Martino della Battaglia e Cellatica).
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