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Stati Uniti shock: «Bloccate tutti gli ordini di vini europei, rischio dazi Trump alto»

Stati Uniti shock «Bloccate tutti gli ordini di vini europei, il rischio dazi trump è concreto» ben aneff U.S. Wine Trade Alliance importatori vino americani
bloccate ordini vini europei dazi trump. La tensione commerciale tra Stati Uniti ed Europa, con la minaccia di nuovi dazi di Trump sui vini europei, mette in allerta anche gli operatori americani del settore vino. Dopo la raccolta firme per scongiurare nuove tariffs, Ben Aneff, membro del Board of Directors della U.S. Wine Trade Alliance, ha invitato ufficialmente le aziende importatrici americane a «sospendere immediatamente tutte le spedizioni di vino, liquori e birra provenienti dall’Unione Europea».
«La minaccia di dazi del 200% annunciata dal presidente Trump in risposta ai dazi programmati dall’Ue su bourbon e altri prodotti americani rappresenta un rischio troppo elevato», ha spiegato Aneff in una nota diffusa ai membri della USWTA. L’Unione Europea intende applicare nuovi dazi a partire dal 1° aprile. E gli Stati Uniti potrebbero rispondere già dal giorno successivo. Sfruttando una sezione della legge commerciale finora mai utilizzata.

Possibili dazi vino Trump: raccolta firme dei distributori negli Usa

DAZI TRUMP SUI VINI EUROPEI: DEROGA PER LE MERCI IN VIAGGIO?

Proprio per questo motivo, la U.S. Wine Trade Alliance è impegnata nel tentativo di ottenere una deroga per le merci già in viaggio. Negli Stati Uniti la chiamano «goods-on-the-water exception». Ma, attualmente, ammonisce l’associazione che riunisce gli importatori, «non vi è alcuna garanzia che tale eccezione venga concessa». Aneff ha sottolineato la gravità della situazione: «Siamo ben consapevoli dell’impatto di una simile interruzione, e non prendiamo questa raccomandazione alla leggera». bloccate ordini vini europei dazi trump.

Sebbene nessuna notizia ufficiale sia stata ancora pubblicata dal registro federale statunitense, la situazione resta fluida. E potrebbe cambiare repentinamente. «Non siamo responsabili di questa guerra commerciale, ma ci troviamo comunque coinvolti», conclude Aneff. Il Board della USWTA assicura che «continuerà a dialogare quotidianamente con agenzie governative e membri del Congresso per aggiornare tempestivamente gli operatori del settore». Secondo una recente indagine dell’associazione, il surplus di costi causato dai dazi di Trump sui vini europei è risultato pari a 230 milioni di euro. https://winetradealliance.org/

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Vino, importatori Usa col fiato sospeso per il Fair Tariff Act sugli ordini pre-dazi

Giorni di tensione per gli importatori di vino negli Usa. L’intero settore è col fiato sospeso per il pronunciamento della Casa Bianca sul Fair Tariff Act, atteso entro la fine della prossima settimana.

La leadership della Camera ha infatti ripreso il disegno di legge che garantirebbe rimborsi parziali delle tariffs aggiuntive sui vini europei acquistati prima dell’entrata in vigore delle misure Airbus-Boeing di Trump, nell’ottobre 2019, ma arrivati negli Stati Uniti a misure ormai approvate.

Grazie al Fair Tariff Act, gli importatori godrebbero di uno “sconto” sui dazi applicati su tutte le merci “on water“, ovvero in viaggio transoceanico sui container provenienti dall’Europa, nel periodo che intercorre tra l’ordine e l’entrata in vigore del provvedimento.

All’annuncio di possibili dazi, molti importatori di vino hanno infatti tentato di aggirare le ritorsioni dell’ormai ex governo americano attraverso cospicui approvvigionamenti. Un’azione che ha avuto ripercussioni sull’export dei vini europei negli Usa, tra cui quello italiano. Un po’ come successo nel Regno Unito, prima della Brexit.

Con il Fair Tariff Act inserito all’interno dei negoziati “Four Corners”, nell’ambito delle misure da approvare dalla Casa Bianca entro fine anno, gli importatori di vino Usa sperano di recuperare un po’ del terreno perduto in termini di operatività sul mercato internazionale.

Non mancano però le resistenze interne. L’ostacolo più ingombrante all’approvazione dell’Act risponde al nome di Charles Ernest “Chuck” Grassley, 87enne senatore dell’Iowa dal 1981, presidente della Commissione Finanze del Senato.

Le associazioni di rappresentanza degli imprenditori, proprio in queste ore decisive che precedono il pronunciamento sul Fair Tariff Act, stanno cercando di fare pressione sui repubblicani, al fine di “incoraggiare” il senatore Grassley a includere il disegno di legge nella discussione.

Secondo fonti di WineMag.it, sarebbero centinaia le email che starebbero giungendo in queste ore ai membri del Senato e della Camera, tra i quali anche alcuni esponenti chiave dei democratici.

La richiesta è concisa: “Sostegno al Fair Tariff Act, la cui approvazione costituirebbe un ristoro determinante per molte aziende in difficoltà per i dazi; pressione sul presidente Grassley e sul suo staff, al fine di includere il disegno di legge tra le misure da approvare entro fine anno”. La partita è aperta, da una parte all’altra dell’Atlantico.

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Coronavirus, il caso Ornellaia 2017: dalla Cina segnali di ripresa per il vino italiano

Segnali di ripresa del mercato del vino italiano in Cina, con il caso Ornellaia a fare da faro. A confermarlo, se non altro come “moderato auspicio”, è Giovanni Geddes da Filicaja, ad di Ornellaia: “Uno spiraglio di luce sembra arrivare dalla Cina – afferma – per quanto riguarda le vendite di vino con un graduale aumento degli ordini, soprattutto di Ornellaia 2017, uno dei vini italiani più famosi nel mondo”.

L’ultima annata disponibile sul mercato della nota casa toscana dà speranza al settore. “Pare davvero che uno dei più importanti mercati per il nostro export, non solo di vino, stia ripartendo –  continua Giovanni Geddes da Filicaja – e questo deve essere motivo di grande sollievo e ottimismo non solo per noi, ma per l’intera industria vitivinicola italiana“.

Secondo l’ad di Ornellaia, “dopo un mese difficile per il mondo del lusso e in particolare del vino, ci sono quindi motivi validi per riprendere fiducia nell’importante mercato cinese in cui l’Italia esporta circa il 6% dell’intera produzione vitivinicola”.

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