denny de vito classese. Mille dubbi e una certezza assoluta. Per l’Oltrepò pavese che, ieri pomeriggio, ha scelto il nome Classese per rilanciare il Metodo classico Docg da uve Pinot Nero, oggi è un risveglio “da vigilia di Natale”. Nel toto-nomi da affibbiare solo e solamente alle bollicine Docg, quello prescelto dall’assemblea del Consorzio ha già un ambasciatore d’eccezione. Sua maestà Denny De Vito. In una scena centrale di Ops! È già Natale – A Sudden Case of Christmas, remake di Improvvisamente Natale diretto da Peter Chelsom, l’attore e regista statunitense,…
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Oltrepò, è svolta: Metodo classico Classese e più peso ai vignaioli in Consorzio
classese oltrepò pavese L’Oltrepò Pavese vive oggi un momento storico di svolta, destinato a segnare un “prima” e un “dopo” nel percorso di valorizzazione del territorio e della sua viticoltura. In occasione dell’Assemblea dei Soci del Consorzio del pomeriggio, sono state approvate con un consenso quasi unanime due riforme fondamentali. In primis l’adozione di un nuovo statuto, più orientato alla filiera, ovvero ai piccoli produttori e ai vignaioli. Una formula, di fatto, molto vicina all’idea di riforma della rappresentatività all’interno dei Consorzi del vino italiano ipotizzata dalla Federazione italiana vignaioli…
Vai all'articoloUna Doc Lombardia per rilanciare l’Oltrepò pavese ed altre regioni vinicole
L’Oltrepò pavese guarda al futuro con ambizione e prepara il terreno per una vera e propria rivoluzione, che potrebbe stravolgere gli equilibri geopolitici del vino nel nord Italia. Dopo aver contribuito in maniera determinante a mettere da parte gli imbottigliatori, sempre più isolati dal Consorzio, una delle maggiori cooperative lombarde, Terre d’Oltrepò, sta vagliando la possibilità di promuovere l’istituzione di una Doc Lombardia del vino. A parlarne con Winemag è Umberto Callegari, a margine di un’intervista sullo stato di salute della cooperativa, che opera negli stabilimenti di Broni, Casteggio e…
Vai all'articoloOltrepò pavese Docg Metodo classico Pinot Nero Brut 2013, Oltrenero
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Oltrepò pavese Docg Metodo classico Pinot Nero Brut 2013, Oltrenero (12%, 96 mesi sui lieviti). Perlage: 10 Fiore: 9 Frutto: 9 Freschezza: 9 Sapidità: 6 Percezione alcolica: 5 Armonia complessiva: 9.5 Facilità di beva: 9.5 A tavola: 9.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni Redazione WineMag.itWinemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed…
Vai all'articoloBonarda (pardon, “Red Bolla”) o Pinot Nero? Retroscena dell’infinita guerra d’Oltrepò
EDITORIALE – Bonarda o Metodo classico? Sangue di Giuda o Pinot Nero? La scelta dei vini da promuovere è al centro del dibattito del Consorzio Oltrepò Pavese, che si ritrova a dover affrontare nel 2025 l’ennesimo ribaltone. Nove cantine, tra cui diversi imbottigliatori e aziende con ingenti interessi nel mondo del Bonarda e di altre tipologie di vini locali – quasi tutte caratterizzate da grandi volumi e prezzi aggressivi sugli scaffali dei supermercati – hanno deciso di uscire dal Consorzio a fine 2024. Non a caso, tra le recriminazioni (ufficiali)…
Vai all'articolo«Ecco perché»: parlano le nove cantine uscite dal Consorzio Oltrepò
«È stata una decisione sofferta, ma non più prorogabile». Così, in una nota stampa, le nove cantine che hanno deciso di uscire dal Consorzio Oltrepò. Una presa di posizione netta, che fa seguito alle dimissioni rassegnate da cinque consiglieri, nel corso del mese di luglio 2024; alcuni dei quali alla guida di cantine che hanno abbandonato l’ente di Torrazza Coste. Si tratta di Azienda agricola Luciano Brega, Vinicola Decordi, Agricola Defilippi Fabbio, Losito e Guarini, Azienda agricola Maggi Francesco (Marco Maggi), Mondonico Azienda vitivinicola di Gilda Fugazza, Azienda agricola Orlandi…
Vai all'articolo“Salvate il soldato erga omnes”: Consorzio Oltrepò in mano alle aziende di filiera?
Per nove fuori, nove (o più) dentro. Per far quadrare i conti. E proseguire la promessa “conversione” dell’Oltrepò, da terra di grandi volumi, a terra di grandi vini. Si muove sottotraccia l’ennesima storia di rinascita della terra del vino più martoriata d’Italia. C’è voluta l’uscita dal Consorzio di nove cantine della categoria “imbottigliatori” e “vinificatori” per rendere pubblica la “controffensiva” delle piccole-medie cantine; le cosiddette “aziende di filiera“. Una decina sarebbero infatti intenzionate a rientrare nell’ente, portando quote utili a dare ossigeno al Cda guidato da Francesca Seralvo. La battaglia…
Vai all'articoloConsorzio Oltrepò, Cda ringrazia le cantine uscite: «Rafforzata la nostra coesione»
È firmato dal Consiglio di amministrazione il comunicato con cui il Consorzio Vini Oltrepò commenta il recesso di nove cantine, avvenuto nelle scorse ore. Il passaggio più importante è sull’erga omnes: «Per quanto riguarda eventuali effetti sui requisiti di operatività erga omnes, precisiamo che ogni valutazione sarà effettuata, come sempre, in conformità alle richieste del Masaf alla fine dell’attuale incarico, previsto per giugno 2025. Eventuali riorganizzazioni saranno gestite con la massima trasparenza, in linea con il nostro impegno verso un modello virtuoso e inclusivo. Il progetto di rilancio del territorio,…
Vai all'articoloL’Oltrepò di Bosco del Sasso: il primo Pinot Nero Metodo classico è Lunaria
Si chiama Lunaria il primo Pinot Nero Metodo classico di Bosco del Sasso, la cantina dell’Oltrepò pavese guidata da Manuela Elsa Centinaio, sorella del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio. Uno spumante di qualità (Vsq) – non un Docg Oltrepò – dosaggio Brut, 30 mesi sui lieviti, che mostra la struttura corpulenta del Pinot Nero dei vigneti situati tra la Valle Versa e la Valle Scuropasso. Senza tuttavia perdere di vista l’obiettivo primario: la beva. Quattro gli ettari a disposizione di Bosco del Sasso in frazione Roncole 8, a Canneto Pavese. La…
Vai all'articoloOltrepò, senti il sommelier stellato: «Vini top ma listini troppo bassi. Serve più squadra»
Classe 1989. Romagnolo d’origine. In giro per lo stivale ormai da 6 anni. Luca Giuliano Salvigni è il sommelier dell’unico ristorante stellato dell’Oltrepò pavese, nonché uno dei due stellati dell’intera provincia di Pavia: il Villa Naj di Stradella. Numeri da capogiro per la carta vini: circa 400 etichette, che la “Rossa” sintetizza come «un’approfondita selezione di bollicine locali e francesi e un’ottima scelta di Marsala». «Vengo da una famiglia di ristoratori, mamma e babbo sono entrambi chef», racconta Salvigni a Winemag. Un’intervista esclusiva che abbraccia la sfera professionale del 35enne…
Vai all'articoloAntichi Poderi di Jerzu, non solo Cannonau: «Più Vermentino e un Metodo classico»
A S’Abba ‘e S’Alinu, il mare sembra destinato a rovesciarsi sulle montagne, da un momento all’altro. Quella linea blu sottile all’orizzonte sovrasta le cime e toglie il fiato, dall’omonimo vigneto di Antichi Poderi di Jerzu. Muovendosi verso gli 800 metri d’altitudine, pare d’essere immersi in una Jacuzzi. Con l’acqua salata pronta a riempirla in un baleno, scivolando dentro dai bordi. Giochi di prospettiva che abbracciano una terra dove tutto ha un nome. E dove ogni nome ha un perché. Come S’Abba ‘e S’Alinu: “S’Abba” è l’acqua di sorgente; “S’Alinu” è…
Vai all'articoloQuattro Pinot nero per capire (bene) l’Oltrepò pavese
EDITORIALE – Quattro Pinot Nero per capire l’Oltrepò pavese, senza complicare troppo il concetto. Anzi, rendendo chiaro a tutti perché il territorio (o, meglio, il “nuovo” Consorzio tutela vini guidato da Francesca Seralvo) stia puntando in primis sulla valorizzazione di questo vitigno. Quattro Pinot Nero, ovvero quattro versioni. La prima: spumantizzato, rigorosamente con il Metodo classico, “in bianco” (Blanc de Noir, direbbero i francesi). La seconda: ancora una volta spumantizzato col Metodo classico, ma “in rosa” (Rosé, direbbero i francesi; Cruasé, si dice – o si dovrebbe dire – secondo…
Vai all'articoloMiglior Metodo classico italiano Guida Winemag 2025: Roccapietra Blanc de Noirs
Roccapietra Blanc de Noirs Metodo Classico Vsq Pinot Nero Extra Brut della cantina Scuropasso è il Miglior Metodo classico italiano dell’anno per la Guida Winemag 2025. Lo “Champenoise” prodotto da Fabio e Flavia Marazzi, padre e figlia, torna a far brillare la luce degli spumanti base Pinot Nero dell’Oltrepò pavese. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca è di 96/100. Di seguito il profilo del vino. ROCCAPIETRA BLANC DE NOIRS METODO CLASSICO VSQ PINOT NERO EXTRA BRUT, SCUROPASSO Perlage: 10 Fiore: 9.5 Frutto: 9.5 Freschezza: 9.5 Sapidità: 7…
Vai all'articoloTerre d’Oltrepò, vendemmia bollente: Callegari minaccia i soci e chiude Casteggio
EDITORIALE – Estate bollente per le cooperative vinicole in Italia, con i casi di Moncaro, nelle Marche, e Cantine Europa, in Sicilia, che paiono sempre meno isolati. Nonostante le rassicurazioni del mese di luglio, la situazione starebbe rischiando di giungere a un punto di non ritorno anche a Terre d’Oltrepò, in vista della vendemmia 2024. La notizia è delle scorse ore. La cantina sociale, che opera su tre stabilimenti, si ritrova a dover fare i conti con «un’ulteriore riduzione delle quantità presenti nei vigneti e una diminuzione dei pesi» conferiti…
Vai all'articoloIniziata la vendemmia 2024 in Lombardia: «Qualità soddisfacente»
Iniziata la vendemmia 2024 in Lombardia dove, secondo le prime stime, è previsto un calo nella quantità delle uve di circa il 15% rispetto alla media, con punte che vanno dal -5% al -30% a seconda delle zone. Lo rende noto Coldiretti Lombardia, in occasione del via delle operazioni in provincia di Pavia, prima area vitivinicola regionale con i suoi 12 mila ettari di vigneti. A pesare sulle quantità in calo è l’eccesso di precipitazioni, con nubifragi e piogge reiterate che hanno caratterizzato in particolare i mesi primaverili e l’avvio dell’estate,…
Vai all'articoloConsorzio Oltrepò pavese: scelti i cinque nuovi consiglieri del Cda?
Spuntano i nomi dei cinque consiglieri chiamati a sostituire gli imbottigliatori che si sono dimessi dal Cda del Consorzio Vini Oltrepò pavese. Secondo indiscrezioni di winemag.it, si tratterebbe di Alessio Brandolini (vignaiolo Fivi di San Damiano al Colle), Stefano Torre (nuovo enologo senior di Monsupello, dopo l’addio di Marco Bertelegni), Achille Bergami (allievo di Donato Lanati, enologo di Tenuta Travaglino), Stefano Dacarro (titolare de La Travaglina) e di un rappresentante della cantina Montelio di Codevilla. I nuovi consiglieri sarebbero stati pescati tra i primi non eletti alle ultime elezioni dell’ente…
Vai all'articoloDimissioni imbottigliatori, Consorzio Oltrepò a muso duro: «Supereremo ogni ostacolo»
Una notte per pensare, digerire, rispondere. A muso duro. È arrivata a metà mattinata odierna la risposta del Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese alle dimissioni rassegnate ieri da cinque consiglieri, tutti rappresentanti della categoria imbottigliatori. L’ente di Torrazza Coste (Pavia) intende «superare ogni ostacolo che si opponga al progresso e alla crescita del Consorzio» e liquida così la decisione assunta dai consiglieri dimissionari Quirico Decordi, Federico Defilippi, Renato Guarini, Pierpaolo Vanzini e Valeria Vercesi . «Le aziende dimissionarie rappresentano la sola fase dell’imbottigliamento di tutta la filiera – recita il…
Vai all'articoloRibaltone Consorzio Vini Oltrepò, gli imbottigliatori: «Ecco perché ci siamo dimessi»
Con le dimissioni di cinque consiglieri dal Cda del Consorzio Tutela vini Oltrepò pavese, «il 30%» della produzione perde la rappresentatività nell’ente di Torrazza Coste (Pavia) e a rischio finisce l’Erga Omnes, ovvero il senso stesso dell’esistenza dell’ente di tutela. Ne sono ben consapevoli i dimissionari, rappresentanti di Vinicola Decordi, Agricola Defilippi Fabbio, Losito e Guarini, Azienda Vitivinicola Vanzini e Società Agricola Vercesi Nando e Maurizio, che in un comunicato si definiscono «in polemica con una gestione del Consorzio poco trasparente, guidata da interessi di parte e caratterizzata da una…
Vai all'articoloConsorzio Oltrepò: si dimettono dal Cda cinque consiglieri imbottigliatori
Come preannunciato nei giorni scorsi da winemag.it, non c’è pace per l’Oltrepò pavese. È di poche ore fa la notizia delle dimissioni di cinque consiglieri della categoria imbottigliatori dal Consiglio di amministrazione del Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese. Un vero e proprio ribaltone ai piedi della nuova presidente Francesca Seralvo, che ancora attende di poter annunciare il nome del nuovo direttore Riccardo Binda, dopo l’addio a Torrazza Coste di Carlo Veronese, conseguente alla mancata rielezione della presidente uscente, Gilda Fugazza. I cinque consiglieri dimissionari sono rimasti in carica meno di…
Vai all'articoloNuovo direttore Consorzio Oltrepò pavese: arriva Riccardo Binda da Bolgheri?
È giallo sul nome del nuovo direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese. Riccardo Binda avrebbe accettato l’incarico da oltre una settimana. L’annuncio ufficiale da parte dell’ente di Torrazza Coste (Pavia) tarda però ad arrivare. Lo stesso vale per la smentita del direttore (potenzialmente) uscente, Carlo Veronese, che preferisce non rilasciare commenti, tanto sul suo presente quanto sul suo futuro. Secondo verificate indiscrezioni raccolte da winemag.it, l’arrivo del nuovo direttore Riccardo Binda e l’annuncio ufficiale del suo nuovo incarico di direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese sarebbero in bilico…
Vai all'articoloRiesling italico: incetta di medaglie per l’Oltrepò pavese al concorso Grow du Monde 2024
Incetta di medaglie in Ungheria per l’Italia che, per la prima volta, con l’Oltrepò pavese, ha preso parte all’unico concorso transnazionale sul vitigno Riesling italico. Si tratta di Grow du Monde 2024, competizione enologica itinerante in corso fino a stasera in Ungheria, in una delle terre più vocate alla viticoltura in terra magiara, Balatonfüred, lungo le sponde del Lago Balaton. Cantina Scuropasso – Roccapietra di Fabio Marazzi è l’unica italiana ad aggiudicarsi una medaglia d’oro, con una media di ben 91,33 punti. Ottimi anche i Silver di Colle del Bricco…
Vai all'articoloTommasi e Caseo, Valpolicella e Oltrepò: ovvero il valore di un brand per un territorio
EDITORIALE – Spesso si dimentica che un territorio può essere la somma dei suoi brand, ma non sempre i brand vogliono essere il territorio. In Italia più che altrove, indossare la maglia di una Doc, o di una Docg simbolo di una zona vinicola, è prima di tutto un esercizio imprenditoriale che risponde a precise leggi di mercato, ancor più che alla vocazionalità del territorio stesso o alla “visione” di una famiglia del vino. A stabilire un confine netto tra i valori che un brand può assumere per un territorio,…
Vai all'articoloResistente e popolare: l’Oltrepò pavese scopre il Pinot Meunier
Non solo Pinot Nero per il Metodo classico dell’Oltrepò pavese. Negli ultimi anni, i produttori hanno scoperto il Pinot Meunier, terza varietà di uva della Champagne con 10.348 ettari. Conosciuto in Francia per la maggiore vigoria e resistenza al gelo rispetto a Pinot Noir e Chardonnay, il vitigno sta iniziando a prendere sempre più piede nei fondovalle oltrepadani. La strada per la sua definitiva consacrazione nella cuvée del Metodo classico Docg dell’Oltrepò è stata avviata dal Consorzio nei mesi scorsi. Dopo la modifica al disciplinare votata a maggioranza dai produttori…
Vai all'articoloGipsy Red, il camaleonte di Colle del Bricco per lo sprint dell’Oltrepò pavese
EDITORIALE – Sai da cosa si capisce che un territorio del vino è vecchio, polveroso, senza idee, senza guizzi e, per certi versi, senza una vera anima? Dal fatto che la stampa – quella che ti racconta sempre che è tutto bello, buono e futuribile – continui di anno in anno a riproportelo come il territorio in cui è in atto una “rinascita”, un “revival”, una “rivoluzione” che ne cambierà le sorti. Ogni anno la stessa minestra. E non importa se rinascite, revival e rivoluzioni vengano puntualmente tradite e sconfessate…
Vai all'articoloESCLUSIVA winemag.it, parla Berlucchi: «In Oltrepò per il Pinot Nero: ci piace un sacco»
Il telefono squilla alle 15.43. Dall’altra parte della cornetta c’è Cristina Ziliani. Una telefonata cordiale, per spiegare in esclusiva a winemag.it i contorni dell’acquisizione di Vigne Olcru, boutique winery dell’Oltrepò pavese, da parte di Berlucchi, nota casa spumantistica della Franciacorta di cui Cristina Ziliani è consigliere delegato. Per cominciare, il closing dell’operazione non è stato ancora effettuato. «È tutto deciso ma si terrà a novembre – precisa la più grande dei tre figli di Franco Ziliani, compianto pioniere degli spumanti Metodo classico della provincia di Brescia – in una data…
Vai all'articoloBerlucchi Franciacorta sbarca in Oltrepò pavese: acquistata Vigne Olcru
Berlucchi, noto marchio del Franciacorta, sbarca in Oltrepò con l’acquisto di Vigne Olcru, cantina di Santa Maria della Versa. Gli Ziliani decidono così di ampliare (ulteriormente) il proprio raggio di azione, portando il proprio know how nel settore Metodo Classico in provincia di Pavia, con una nuova acquisizione. Il protocollo di intesa con la Famiglia Brambilla, titolare della Vigne Olcru, è stato siglato nelle scorse ore. L’azienda vinicola si estende su circa 8 ettari di vigneti, in prevalenza impiantati a Pinot Nero. Recente la costruzione di una moderna cantina di…
Vai all'articoloFinigeto sbarca sui Colli Tortonesi: obiettivo Derthona Timorasso e Barbera Monleale
Finigeto sbarca sui Colli Tortonesi per produrre Derthona Timorasso e Barbera Monleale. La notizia è stata diffusa dallo stesso Aldo Dallavalle, titolare della cantina di Montalto pavese (PV), in Oltrepò pavese. «Al momento gli ettari acquistati sono 2,5 nel Comune di Monleale – spiega a winemag.it Dallavalle – ma l’obiettivo è di raddoppiarli, arrivando a un totale di 5 ettari». L’acquisto riguarda un terreno al momento non lavorato, sul quale Finigeto impianterà 2,5 ettari di Timorasso per la produzione del Derthona. L’ampliamento consentirà poi di produrre anche Barbera della sottozona…
Vai all'articoloRiesling italico vs Renano: in Oltrepò pavese c’è un disciplinare da riscrivere
EDITORIALE – L’Oltrepò pavese è la casa del Riesling italico in Italia, ma il disciplinare di produzione dei vini DOC che prevendono il suo utilizzo è da riscrivere. Evidente, in più punti del testo, la confusione che regna sovrana tra il Riesling italico (alias Welschriesling, in Germania e Austria; Graševina, in Croazia; Olaszrizling in Ungheria, ecc.) e il Riesling renano, quasi come se si trattasse di vitigni “parenti” o cloni dello stesso vitigno. Come si evince all’articolo 1 dal testo ufficiale, scaricabile dal sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e…
Vai all'articoloBonarda dell’Oltrepò Pavese Doc 2019, Azienda Agricola Martilde
Il Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc 2019 dell’Azienda Agricola Martilde è uno dei vini rossi presenti nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023 di winemag.it. Uve Croatina in purezza. Tipico colore impenetrabile. Naso che si apre piano, regalando le note tipiche della Croatina, in una versione quasi “densa”, materica. Al palato è un concerto di frutta perfettamente matura ed erbe, sulle sferzate di un tannino altrettanto tipico, ottimamente estratto e integrato, oltreché di prospettiva. Chiude lunghissimo, su note di marasca e cioccolato fuso, su cui gioca una vena sapida pregevole.…
Vai all'articoloVia “pavese” dall’Oltrepò Docg Metodo Classico: raccolta manuale e Riserva 48 mesi sui lieviti
Regole di produzione più restrittive e un nuovo nome: Oltrepò Docg Metodo Classico, senza “pavese“. Se da un lato l’Assemblea dei soci del Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese semplifica la comunicazione delle proprie “bollicine”, dall’altro introduce importanti novità verso il riconoscimento qualitativo internazionale. In particolare, la raccolta delle uve atte alla spumantizzazione (Pinot Nero e Chardonnay, ma anche Pinot Grigio e Pinot Bianco) dovrà essere manuale e in cassetta. Introdotta poi la tipologia “Riserva“, con almeno 48 mesi di permanenza sui lieviti. Le modifiche al disciplinare della Denominazione di origine…
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