a Veronafiere dal 10 al 13 aprile (www.enolitech.it), in contemporanea con Vinitaly e Sol&Agrifood. Quest’anno il salone si presenta in crescita, sia dal punto di vista espositivo, grazie a 400 metri quadrati in più, che dell’internazionalità, con oltre 200 aziende da Italia, Francia, Cina, Spagna, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera e dell’Ucraina. Oltre a favorire l’incoming di buyer stranieri, Veronafiere ha investito anche sul miglioramento infrastrutturale di Enolitech, i cui spazi sono stati avvicinati a quelli di Vinitaly e integrati al Salone del Vino e dei Distillati con nuovi collegamenti coperti ai padiglioni 8 e 10, per aumentare l’afflusso di visitatori. Proprio nel padiglione 10, ampliato quest’anno, per la prima volta viene allestito Table&Co – Il design a tavola, trait d’union tra Enolitech e Vinitaly, dedicato ai professionisti dell’horeca e al contract. Si tratta di una mostra che propone una serie di ambientazioni di tavole apparecchiate con le porcellane, le posate e i bicchieri di aziende leader mondiali, oltre che con oggettistica e mobili di selezionate marche. Sulle tavole anche i vini vincitori del Concorso Internazionale Packaging 2016. Ad Enolitech numerose le novità esposte. Il Salone, infatti, rappresenta un’importante vetrina dove gli operatori specializzati possono trovare gli ultimi macchinari e accessori per la produzione, l’imbottigliamento, il trasporto di vino e olio. Senza dimenticare i complementi d’arredo per enoteche e wine bar e gli strumenti di lavoro destinati a sommelier e canale horeca. Una rassegna riservata al business dei professionisti e che nel 2015 ha registrato più di 42.000 presenze, di cui il 20% estere, da 68 nazioni. Si tratta di numeri che testimoniano il continuo sviluppo del salone, ribadito in questa edizione dal debutto come espositore di Amorim Cork, il più grande produttore mondiale di tappi di sughero, con un fatturato di oltre 500 milioni di euro, e dalla presenza per la prima volta di aziende leader nel campo di resine per pavimenti (Mapei) e lavabicchieri professionali (Smeg).
Confermata la presenza di storiche aziende, quali Della Toffola, Italesse, Albrigi e Rastal. Ampliato il settore dei macchinari, con nuove aziende come Ghidi Metalli, Clean Pack, Italdbpack, insieme a quello legato alla logistica e alle necessità di trasportare bottiglie di vino e olio in sicurezza, anche con imballaggi eco-sostenibili in carta riciclata, come quelli proposti da Lci e Huhtamaki La Rochelle. Gold Plast Group porta i suoi calici soffiati e i bicchieri infrangibili in copolimero, mentre contro le frodi Axatel propone Vintag, il chip che applicato sotto l’etichetta della bottiglia consente al cliente di accertarsi dell’autenticità del prodotto, oltre che di informarsi sulle caratteristiche del vino. Spazio anche ai big-data, con i più avanzati software di gestione degli ordini e del magazzino studiati da Kiratech, e ai nuovi domini per siti internet .wine e .vin, proposti da Register e illustrati nel corso di un convegno dedicato. Tra le curiosità di Enolitech, l’innovativo sistema Coravin che con un ago e una capsula di gas argon è in grado di mescere il vino senza stappare la bottiglia e i dispositivi ad ultrasuoni per allontanare cinghiali e caprioli dai vigneti di Natech. Dal Carcere di Monza arrivano invece le cassette in legno per vini e regalistica della linea “Xdono” proposti a Verona da Silboard. Fertilizzanti e fitofortificanti, induttori della resistenza, biopromotori di origine vegetale, microelementi e concimi fogliari di ultima generazione con Fertenia, dinamica industria attenta alle esigenze di chi fa viticoltura convenzionale che biologica e biodinamica.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.