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Artisti Divini: in concorso le etichette d’autore di 18 cantine

VERONA – C’è un motivo in più per visitare la Galleria delle Regioni nello spazio di Confagricoltura al Vinitaly (HALL D – Stand E2-E3/F2-F3): la possibilità di scoprire alcune etichette d’autore realizzate da artisti chiamati dalle aziende associate per valorizzare le proprie bottiglie e degustare i vini delle bottiglie “griffate” al wine bar confederale.

Si tratta di vini d’alta gamma, preziosi già all’origine, identificativi dei vari territori e delle storie che compongono il mosaico enoico italiano.

In considerazione anche dell’interesse che un’etichetta è in grado di suscitare, al punto da diventare spesso determinante nella scelta di un vino, ConfagricolturaReale Mutua hanno ideato, in occasione di Vinitaly, il contest “Artisti diVini”, riservato alle maison che hanno deciso di affidare la realizzazione di un’etichetta a un artista affermato o emergente. Un modo in più per esaltare il connubio tra agricoltura e arte, valori portanti della cultura italiana nel mondo.

Il pubblico, in visita alla Galleria delle Regioni, potrà scegliere l’etichetta preferita tra quelle selezionate, votandola su un tablet. L’opera vincitrice del concorso sarà premiata nel corso della cerimonia in programma nello stand di Confagricoltura, insieme a Reale Mutua, martedì 9 aprile alle ore 17.

“Con questo contest – afferma il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – valorizziamo i nostri prodotti anche attraverso le varie forme di arte e avviciniamo il pubblico ad apprezzare la storia e la cultura che si celano dietro a un calice di vino. Molte nostre aziende vantano un impegno importante in questa direzione e noi intendiamo celebrarlo in modo gradevole e fruibile per il pubblico del Vinitaly”.

“Reale Mutua, da sempre parte integrante del sistema culturale nazionale, conferma ancora una volta in modo concreto e tangibile la propria vicinanza al territorio, e in questo caso al mondo vitivinicolo – afferma Michele Quaglia, direttore commerciale e brand di Gruppo Reale Mutua -. Crediamo infatti che sostenere attivamente progetti come questo sia importante per supportare la cultura e l’arte in tutte le sue molteplici forme, anche le più peculiari come quella figurativa sulle etichette del vino”.

Le etichette in concorso provengono dalle aziende: Arnaldo Caprai, Buccia Nera, Cantina Kaltern, Castello Banfi, Castello di Gabiano, Castello di Luzzano, La Masserie, Locci Zuddas Antonio, Manaresi, Milanti Gentile, Nittardi, San Salvatore 1988, Tenuta Tenaglia, Tenute di Fraternita, Villa Picta, Villa Spinosa, Vitivinicola Alberto Loi, Tasca D’Almerita.

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degustati da noi vini#02

Nittardi: dove vino ed arte si incontrano

Vino e arte. Questo è il binomio che Nittardi porta avanti fin da quando Stefania Canali e Peter Femfert hanno acquisisto la proprietà nel 1981. Siamo a Castellina in Chianti, nel cuore della zona di produzione del Chianti Classico, cui si aggiungono nuovi terreni in Maremma alla fine degli anni ’90.

Dal 2013 l’azienda è sotto la guida di Léon Femfert, che dopo alcune esperienze in varie zone vinicole ha deciso di dedicarsi alla proprietà di famiglia. Quindici gli ettari vitati in Chianti più altri quindici in Maremma, 130.000 bottiglie prodotte, conversione a regime Bio iniziato nel 2014 e completato con la vendemmia 2017.

LA DEGUTAZIONE
Chianti Classico DOCG 2016, Casanuova di Nittardi, Vigna Doghessa. Sangiovese in purezza da singola vigna che affina 14 mesi in tonneaux di rovere francese ed altri 4 in cemento. Fruttato al naso con chiari sentori di ciliegia e mora seguiti da erbe aromatiche e leggere nota speziata. In bocca il sorso è pieno ma scorrevole per la viva acidità ed il tannino morbido.

Chianti Classico DOCG 2015, Belcanto. 90% Sangiovese e saldo da vitigni locali come Colorino, Canaiolo e Malvasia Nera. Affinamento di 12 mesi in botti da 500 litri e 30 ettolitri. Elegante al naso, ove frutta rossa e spezie delicate si alternano. Leggero sentore “verde” che si avverte anche in bocca. Di buon corpo e con tannino vivo chiude con finale fresco e mediamente persistente.

Maremma Toscana DOC 2015, Ad Astra. Sangiovese 40%, Cabernet Sauvignon 25%, Merlot 20%, Sirah 5%, Cabernet Franc 5% ed un 5% di “vitigni segreti”. Quattordici mesi di affinamento in barrique nuove ed usate. Colore profondo e naso intenso. Più nette le note terziarie rispetto ai vini precedenti. Pepe, radici aromatiche come liquirizia e rabarbaro, leggera nota di vaniglia. Tannino leggermente ruvido e buona freschezza fanno pensare ad un prodotto “da aspettare”.

Chianti Classico Riserva DOCG 2015, Riserva Nittardi. Sangiovese in prevalenza con 5% di Merlot a saldo. Due anni di affinamento in tonneaux. Naso ricco. Macchia mediterranea, ciliegia, prugna. Buon terziario di spezie ed una leggera nota ematica. In bocca non delude, morbido ed avvolgente, di buona freschezza e con tannino ancora ben presente. Elegante e lungo il finale.

Toscana IGT 2008, Nectar Dei. Cabernet Sauvignon 55%, Petit Verdot 20%, Merlot 20%, Sirah 5%. Due anni di barrique e tonneaux sia nuovi che usati. Mora, lampone e ribes. Poi pepe, tabacco, liquirizia, cuoio ed la dolcezza della vaniglia. Pieno, di corpo e grande morbidezza. Tannino vellutato e grande persistenza. Come dire “dieci anni e non sentirli”.

VINO E ARTE
È la storia stessa della tenuta Nittardi ad aver ispirato Stefania e Peter a questo binomio. Risale al 1183 il primo documento in cui si parla di “Villa Nectar Dei“, casa di Monaci Benedettini dediti, fra l’altro, alla viticoltura. Risale invece al 1549 l’acquisto di Nittardi da parte di Michelangelo Buonarroti. Ecco quindi che alla produzione vinicola si affianca l’idea di far realizzare ogni anno un’etichetta ed una carta d’imballo da un artista internazionale.

Sono ormai 73 le opere esposte in azienda. Una sorta di piccolo museo che si affianca alle annate storiche presenti in cantina.

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