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Mario Piccini is on… air: “La famiglia italiana del vino” protagonista di un podcast

Mario Piccini is on... air: "La famiglia italiana del vino" protagonista di un podcast
Dallo spot tv (lo avete visto tutti, no?) al podcast, il passo è breve. Ai tempi in cui essere “on fire” non conviene più come una volta – vedi le sorti del Milan e del suo allenatore Stefano Pioli – meglio essere “on air”. Come Mario Piccini. Il vulcanico produttore toscano, insieme a quella che ama definire “
La famiglia italiana del vino” (la sua, per l’appunto) è protagonista del podcast prodotto dall’audio factory Dr Podcast.

Piccini 1882, storica azienda vinicola toscana della zona del Chianti classico, in Toscana, si conferma così cantina-universo proiettata al futuro, con l’ennesima trovata capace di sparigliare le carte del vino italiano.

«Per noi, il vino racchiude un intero universo di valori, in dialogo tra passato e futuro – spiega Mario Piccini – all’insegna del rispetto per la terra e della passione, senza dimenticare l’altissimo valore culturale che questa bevanda ha sempre avuto. Raccontare il vino significa, in definitiva, comunicare la bellezza del nostro Paese, costellata di capolavori immortali, che hanno ancora molto da insegnarci».

IL PODCAST DI PICCINI 1882: 20 EPISODI, 4 STAGIONI

Il podcast della “Famiglia italiana del vino” conta venti episodi, divisi in quattro stagioni, in uscita a cadenza bisettimanale. L’amministratore delegato Mario Piccini, quarta generazione della famiglia, si confronta di volta in volta con un ospite diverso attorno al mondo del vino, alla sua cultura, le sfide presenti e future e gli scenari possibili.

Le puntate, realizzate in uno spazio dedicato all’interno del nuovo modernissimo quartier generale di Casole d’Elsa, nel cuore produttivo di Piccini, vedranno alternarsi al microfono le voci più autorevoli nel settore enologico, sia interne che esterne all’azienda, che si confronteranno con la visione e con la vivacità del padrone di casa.

Nella prima puntata, già disponibile su tutte le piattaforme, l’ospite è Raffaele Tovazzi, filosofo esecutivo e direttore creativo di Dr Podcast. Insieme a lui, Mario Piccini ripercorrerà la storia della famiglia Piccini e dell’azienda vinicola, i valori e la passione che la guidano e che ne influenzano, quotidianamente, la strategia d’impresa. Dopo il podcast in quattro stagioni, il prossimo passo sarà la serie tv? Netflix è avvisato.

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Fivi, vini dealcolati: «Sono una bevanda, non un vino»


Con una lettera al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, Fivi pone i paletti dei cosiddetti vini dealcolati. Due le richieste: considerarli alla stregua di bevande comuni, dunque non “vini”; e alzare un muro contro le criticità che deriverebbero dalla loro introduzione nei disciplinari dei vini a indicazione geografica.

La dealcolazione dei vini, prevista dal Reg. 2117/2021, si sta ora definendo in sede ministeriale e desta grande preoccupazione la possibilità prevista dalla normativa europea di dealcolare, solo parzialmente, anche i vini a indicazione geografica (DO e IG). La Federazione italiana vignaioli indipendenti non esprime «nessuna contrarietà alla bevanda in sé, ma parere assolutamente negativo sul fatto che questi prodotti possano rientrare nella categoria vino».

Fivi definisce «ancora più preoccupante il fatto che la discussione avvenga in concomitanza con la revisione del sistema delle indicazioni geografiche in sede europea, nella quale è attualmente previsto un passaggio di competenze dalla DG Agri all’EUIPO che ridurrebbe le denominazioni ad un puro marchio commerciale, depotenziandone il ruolo di tutela».

UNA QUESTIONE GIÀ DIBATTUTA

La questione dell’inserimento dei vini dealcolati come tipologia dei vini a denominazione di origine o a indicazione geografica viene dibattuta nel settore ormai da anni. Con la lettera al ministro Lollobrigida, Fivi si accoda al coro di no già espresso da tutta la filiera vitivinicola italiana al precedente ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, nel maggio 2021.

In quell’occasione, sempre con una lettera indirizzata a Roma, Aci – Alleanza delle Cooperative italiane, Assoenologi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini e Unione Italiana Vini esprimevano la loro «ferma contrarietà rispetto alla possibilità di utilizzare le categorie dei vini “dealcolati” e “parzialmente dealcolati” per i vini a denominazione di origine protetta e a indicazione geografica protetta».

«Il prodotto che ne deriva – riferivano le associazioni di filiera – non ha i requisiti oggi richiesti ad una Dop o Igp, rischiando di penalizzare queste ultime nella percezione del consumatore. Pur concordando con la proposta delle istituzioni europee di armonizzare le definizioni dei prodotti a basso tenore alcolico nell’ambito della riforma della Pac e l’esigenza di mantenere queste categorie nell’ambito del Regolamento Ocm, i prodotti totalmente dealcolati avrebbero dovuto contemplare il termine “bevanda” in luogo di “vino“».

I migliori vini senza alcol? Da un buon vino base. Ed è già guerra tra industrie

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Esteri - News & Wine Gli Editoriali news news ed eventi

Belli gli autoctoni, ma il Cabernet… C’è una falla nella stilistica dei bordolesi in Italia?


EDITORIALE –
Premessa: chi mi conosce sa che assaggio, pressoché quotidianamente, dal vino in brik al top di gamma, col medesimo approccio e rigore. Scollegando, cioè, i neuroni del marketing e dell’etichetta e spremendo, piuttosto, quelli della logica. Lasciando “parlare il calice“. Ed è proprio mentre chiacchieravo con un vino rosso della Loira che mi sono reso conto di quanto sono belli gli autoctoni. Ma il Cabernet

All’epoca della riscoperta dei vitigni autoctoni, fenomeno che riguarda tutti i maggiori Paesi produttori di vino del mondo, accelerato dalle misure restrittive volte ad arginare la pandemia che hanno spinto i winelovers a scoprire varietà e vini presenti “dietro casa”, in Italia stiamo perdendo la grande occasione di produrre versioni di Cabernet moderne, che invece abbondano a livello internazionale. Non solo in Francia.

A scatenare questa riflessione è la piacevolezza (letteralmente “goduriosa”) dell’Aop AnjouUn(e) Tour en Anjou 2021 del produttore “Fivi” francese Domaine des Trottières. Un uvaggio Cabernet Sauvignon – Cabernet Franc senza solfiti aggiunti, capace di ergersi a manifesto assoluto dell’occasione che il nostro Paese sta perdendo nello snobbare versioni delle due varietà bordolesi (e in particolare di Franc) che in Loira definirebbero vin lèger.

CALL TO ACTION WINEMAG.IT: SEGNALATECI I CABERNET GLOU-GLOU!

L’Anjou dei vignerons indépendants della famiglia Gourdon mostra i risvolti più “leggeri”, sbarazzini e golosi dei due vitigni; caratteristiche così difficili da trovare in Italia, anche nelle aree in cui Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon sono più diffusi. Perché perdiamo questa occasione? Vogliamo approfondire il tema, tanto da chiedere aiuto ai lettori.

Chiunque conosca produttori italiani che affrontino i due vitigni (in particolare il Cabernet Franc) in versione glou-glou (tutta beva e spiensieratezza) ce lo segnali con una mail a redazione@winemag.it. Raccoglieremo i vini per una degustazione comparativa e ne daremo notizia su winemag.it, col proposito di essere smentiti su questa “falla” nella stilistica dei bordolesi in Italia. Prosit!

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No acqua, no Prosecco: accordo per un piano invasi nella Conegliano Valdobbiadene Docg


Tremila ettari di colline situate nei 15 Comuni della denominazione Conegliano Valdobbiadene Docg hanno bisogno di acqua per consentire alla viticoltura di sopravvivere. Un fabbisogno complessivo annuo della vite pari a 1,5 milioni m3 di acqua, sempre meno garantiti dalle precipitazioni. A questo scopo è stato firmato oggi un protocollo d’intesa per la realizzazione di uno studio di fattibilità di invasi di recupero delle acque piovane, canalizzando le risorse idriche presenti e «riconsiderando in chiave attuale le progettualità non ancora realizzate ed ogni ulteriore intervento utile a ridurre le perdite ed aumentare l’efficienza idrica, per una migliore gestione dell’acqua in agricoltura».

Il Protocollo, ideato da Coldiretti Treviso e firmato oggi presso il comune di Valdobbiadene, sarà condiviso con gli enti locali interessati dalla Denominazione di origine controllata e garantita del Prosecco Superiore, «al fine di stimolare una fattiva partecipazione e adesione propedeutica al raggiungimento degli obiettivi del protocollo stesso».

POLEGATO (COLDIRETTI): «SOLUZIONI A FRONTE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI»

Firmatari del protocollo sono il Comune di Valdobbiadene, l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, le associazioni Coldiretti, Confagricoltura, Cia Agricoltori Italiani e il Consorzio di Bonifica Piave.

«Siamo stati gli ideatori ed i promotori di questo protocollo d’intesa – dichiara Giorgio Polegato, presidente Coldiretti Treviso – perché riteniamo fondamentale dar vita ad uno studio di fattibilità sugli interventi di tutela finalizzati al recupero, alla conservazione e al corretto utilizzo della risorsa idrica a beneficio del mondo della viticoltura. Temi e soluzioni determinanti alla luce dei cambiamenti climatici in atto – continua – che devono tutelare l’equilibrio di un’area che esprime grandissima qualità e attrattiva in tutto il mondo, non solo per la propria viticoltura. Per questo siamo certi che un simile tavolo di lavoro possa dare delle risposte concrete per il territorio e per le imprese agricole».

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Chianti, Lambrusco e Montepulciano d’Abruzzo: vino italiano in crisi nei mercati target Gdo

Bilancio 2022 negativo per il vino italiano nel circuito retail e Grande distribuzione di Usa, UK e Germania, che da soli valgono circa il 50% delle esportazioni italiane. Nell’ultimo anno si registrano forti erosioni dei volumi venduti negli Stati Uniti d’America per Chianti (-9%), Lambrusco (-13%), Montepulciano d’Abruzzo (-12%) e Rossi piemontesi (escluso Barolo, -10%). Prosegue in scia positiva la corsa del Prosecco, a +4% (+41% sul 2019). Sul versante “vini rossi” cresce del 5% il Brunello di Montalcino.

In Germania situazione complicata per il Primitivo (-8%) e contrazioni volumiche in doppia cifra per Pinot Grigio e Nero d’Avola, oltre a Lambrusco e Prosecco (-14,5%) anche nella sua versione frizzante (-26%). Prosecco giù anche nella storica piazza britannica (-15%), sempre più concentrata su produzioni locali (in particolare sul Metodo classico, gli English Sparkling, oggetto del recente approfondimento di winemag.it con la visita in Inghilterra di 12 cantine). In Uk calano anche gran parte dei vini fermi (-10%), con l’eccezione dei Rosati, che aumentano le vendite del 40%.

GDO E RETAIL, CALI PER IL VINO ITALIANO IN USA, UK E GERMANIA

Nei tre top buyer, sempre secondo i dati elaborati dall’Osservatorio del Vino UIV-Vinitaly su base Nielsen-IQ, lo scorso anno sono stati venduti 4,9 milioni di ettolitri di vino, equivalenti a un calo del 9% rispetto al 2021, per valori in riduzione del 5%, a 4,7 miliardi di euro. Rispetto alle vendite del 2021, manca all’appello l’equivalente di 63 milioni di bottiglie e un controvalore di 253 milioni di euro.

Fra i tre mercati, le performance generali peggiori si registrano in UK (-11% volume e -8% valore), mentre gli Usa smorzano a -2% l’erosione in valore (2,1 miliardi di euro), limitando il minus a volume a -5%. La Germania affianca al -7% valoriale una perdita del 10% volume (1,7 milioni di ettolitri).

Eppure, secondo l’Osservatorio, «il bicchiere è mezzo pieno, se si considera che alla dinamica discendente sul canale della grande distribuzione corrisponde la riapertura del fuori casa, con un mercato della ristorazione dato in crescita consistente». In sintesi, «un ritorno alle normalità del pre-Covid, crisi economica permettendo». In tutti e tre i mercati, per diverse denominazioni si riscontra infatti un ritorno più o meno “soft” ai livelli del 2019, con il Prosecco che gioca una partita a parte, con incrementi in doppia cifra sul periodo.

FRESCOBALDI (UIV): «RITORNO A LIVELLI PRE-COVID SE TIENE IL “FUORI CASA”»

«Queste contrazioni – evidenzia il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi – ci riportano ai numeri pre-Covid del comparto retail. In un certo senso stiamo tornando a una condizione di normalità, a patto che la domanda del “fuori casa”, ovvero di ristoranti e locali, regga di fronte a una congiuntura difficile».

«Ciò che non è normale – continua Frescobaldi – è invece il surplus di costi, a partire da energia e materie prime secche, che il settore sta scontando e che pesa ancora di più in un contesto di riduzione della domanda in un canale importante come quello della grande distribuzione. Quest’anno sarà fondamentale riuscire a non deprimere l’offerta sul fronte del valore e aprire alle piazze emergenti contando sull’appoggio delle istituzioni, oltre a presidiare i mercati di sbocco».

LITRI (mln)

Spumanti

22’ vs ‘21

Vini fermi

22’ vs ‘21

Totale litri (mln)

 

22’ vs ‘21

2021

2022

Var. %

2021

2022

Var. %

2021

2022

Var. %

Usa

49,1

48,8

-1%

106,5

98,5

-7%

155,6

147,3

-5%

UK

83,6

73,0

-13%

109,6

99,0

-10%

193,1

172,0

-11%

Germania

14,4

12,3

-15%

169,2

153,5

-9%

183,5

165,8

-10%

Totale

147,0

134,1

-9%

385,3

351,0

-9%

532,3

485,1

-9%

Elaborazioni Osservatorio Uiv-Vinitaly su base Nielsen – Vendite Gdo e retail 2022 vs 2021

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degustati da noi vini#02

Lessini Durello Riserva Pas Dosé 2017 “Verde”, Fongaro

Il Lessini Durello Riserva Pas Dosé 2017Verde” di Fongaro è uno dei vini spumanti Metodo classico presenti nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023 di winemag.it. Ancora una volta convince l’uva Durella in purezza lavorata da una cantine simbolo dei Monti Lessini, con base a Roncà (Verona). Alla vista, l’etichetta “Verde” si presenta di un giallo paglierino intenso, con riflessi oro.

Al naso agrume da vendere, ma anche crema, brioche a denotare la lisi, albicocca più che pesca. In bocca tipica espressione tesa della Durella, pienamente corrispondente e coerente col naso. Uno spumante Metodo classico di buona struttura, all’inizio della sua lunga vita ed evoluzione. Il Lessini Durello Riserva Pas Dosé 2017 “Verde” di Fongaro è, in definitiva, uno degli spumanti da conoscere per avvicinarsi alle punte di qualità dell’uva Durella.

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È morto Giuseppe Benanti, tra i padri del vino dell’Etna


Addio a Giuseppe Benanti, scomparso all’età di 78 anni e tra i pionieri del vino dell’Etna, in Sicilia. Il Consorzio di tutela vini locale si stringe attorno alla famiglia, definendo il Cavaliere del Lavoro Giuseppe Benanti un «visionario dalla forte personalità, pioniere dell’evoluzione nella vitivinicoltura etnea degli ultimi decenni e un trascorso da imprenditore di riferimento».

«La sfida lanciata alla ricerca continua della qualità e dell’identità resta un’eredità per tutti i produttori etnei. Alla signora Carmen, ai figli Antonio e Salvino , ai nipoti e a tutti i collaboratori dell’azienda Benanti Viticoltori vadano le più sentite condoglianze», conclude il Consorzio presieduto oggi da Francesco Cambria (Cottanera), che ha ereditato il ruolo proprio dal figlio di Giuseppe Benanti, Antonio Benanti.

I primi investimenti di Giuseppe Benanti sull’Etna, per l’esattezza con l’azienda Tenuta di Castiglione, risalgono agli anni Ottanta. I primi vigneti di proprietà e in affitto si trovano a Castiglione di Sicilia (Etna Nord) e a Milo (Etna Est). «Contemporanei da sempre» è il claim che oggi accompagna la Benanti Viticoltori, frutto dell’approccio innovativo del fondatore. La svolta dell’azienda vinicola avviene nel 1998, quando Tenuta di Castiglione diventa l’attuale Viticoltori Benanti.

Accanto a Giuseppe Benanti, sin dagli esordi, ci sono professionisti come il professor Rocco Di Stefano dell’Istituto Sperimentale per l’Enologia di Asti, il professor Jean Siegrist dell’Institut National de la Recherche Agronomique di Beaune, in Borgogna, nonché gli enologi Gian Domenico Negro e Marco Monchiero dalle Langhe, che per un lungo periodo affiancano il loro giovane collega etneo, Salvo Foti. La famiglia, di fatto, non è siciliana, bensì di antiche origini bolognesi.

L’albero genealogico fa risalire il ramo siciliano dei Benanti al 1734, quando un discendente viene inviato in Sicilia da Vittorio Amedeo d’Aosta. Da allora, di generazione in generazione, «fare vino sul vulcano» si trasforma in una missione volta ad esaltare le peculiarità dei vitigni autoctoni dell’Etna. Sino a raggiungere, oggi, una produzione annuale di circa 170 mila bottiglie, esportate nel mondo.

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Giacomo Borgogno & Figli a La Place De Bordeaux


FOTONOTIZIA – A partire da marzo 2023 la Giacomo Borgogno & Figli di Barolo affiderà alla Place di Bordeaux la distribuzione globale, fatta eccezione per il mercato Italia, dei suoi prestigiosi crus di Barolo Cannubi Riserva delle annate  2009, 2011 e 2012 e Liste Riserva delle annate 2009, 2012 e 2014, attraverso il Bureau des Grands Vins.

I vini verranno rilasciati in casse singole da 3 bottiglie (1 bottiglia, rispettivamente, di ogni annata di ogni cru). La distribuzione sfrutterà il talento e l’esperienza dei principali negociants di Bordeaux, tra cui Ballande & Meneret, CVBG, Sobovi e Millésima.

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«L’eclettica Nosiola protagonista tra i bianchi italiani»: l’ultima scommessa di Proposta Vini


Non teme le scalate, Gianpaolo Girardi. L’ultima scommessa del patron di Proposta Vini, a Roma nel weekend per la presentazione del Catalogo 2023 con il suo esercito di 137 agenti, è «L’eclettica Nosiola». Un vitigno-vino che accompagna la storia umana, oltre che professionale, del 68enne fondatore della nota distribuzione di vini e spirits di Pergine Valsugana (Trento). Una scelta coraggiosa, che ha un po’ il sapore della crociata; in linea con i dettami di una selezione che, in quasi 40 anni, ha saputo coniugare cultura e gusto. Visione e sapore. Già perché, per Proposta Vini, con la Nosiola, è un po’ come giocare in casa. Ma col pubblico contro. O quasi.

«Quest’anno – spiega Girardi a winemag.it – abbiamo deciso di dare spazio a un vino che fa parte della storia del Trentino, il nostro territorio più prossimo. Le scelte commerciali dei grandi gruppi cooperativi hanno condizionato e condizionano la Nosiola, custodita tuttavia da parecchie aziende agricole di piccole dimensioni. Per Proposta Vini è sempre stata un cavallo di battaglia. Contribuiamo al suo inserimento nelle carte vini sin dal 1984, anno della nostra fondazione».

Diciotto le etichette presenti nel Catalogo 2023, dalla “classica” alla macerata, dagli spumanti alle vendemmie tardive. «Con il progetto “L’eclettica Nosiola” – precisa Gianpaolo Girardi – vogliamo far emergere le caratteristiche e i pregi di questo vitigno che matura piuttosto tardi, ha una buona acidità e si presta per diversi tipi di vinificazione, a partire dal Metodo classico fino al grande Vino Santo Trentino, il vino con il più lungo appassimento sui graticci al mondo. Regala vini che si sposano, chiaramente, con la cucina trentina, non troppo ricca. Ma è molto versatile e può abbinarsi bene a molti piatti della tradizione italiana ed internazionale».

Fuori dal Trentino, fa parte di quel numero vastissimo di vitigni poco conosciuti che aspirano a un ruolo più centrale. Certo, non è un vitigno fortunato come il Timorasso, il Verdicchio o la Ribolla, ma solo per le mille variabili commerciali che caratterizzano il settore, non necessariamente legate alla qualità reale del prodotto, in questo caso generalmente molto alta».

NOSIOLA DEL TRENTINO, UN VINO-VITIGNO SOTTOVALUTATO


Secondo il patron di Proposta Vini, «oggi la Nosiola è sottovalutata nel mercato italiano, ma non escludo che nei prossimi anni possa scalare qualche gradino». Bisogna crederci però, innanzitutto in Trentino. Una regione in cui la comunicazione e la riconoscibilità della Nosiola sui mercati è pressoché interamente sulle spalle dei Vignaioli del Trentino della Valle dei Laghi, zona d’elezione del vitigno.
Risale al periodo pre-pandemia l’appello del gruppo di piccoli produttori di Vino Santo del Trentino ai ristoratori locali, per un inserimento più cospicuo del pregiato nettare nelle carte vini.

Un invito caduto nel vuoto, a favore di etichette e denominazioni più commerciali e note ai consumatori. «Un tasto dolente», chiosa Gianpaolo Girardi (nella foto, sopra). «Anche se in Trentino stanno cambiando molte cose, grazie soprattutto ai giovani, più preparati e più capaci di dedicarsi alla comunicazione, è evidente a tutti come alcuni prodotti più di altri abbiamo bisogno di essere raccontati. Questo purtroppo non avviene, per una serie di questioni».

In Trentino, una buona parte degli addetti della ristorazione e dell’ospitalità è straniero e questo, per le piccole aziende, come quelle rappresentate da Proposta Vini, è un vero disastro. L’enotecario, il ristoratore, l’albergatore, dovrebbe essere l’ambasciatore del territorio, la prima persona a cui affidarsi per consigli. Purtroppo questo non avviene, o avviene marginalmente. Senza voler offendere nessuno, il numero di persone che sentono questa attitudine come un dovere professionale, è ancora troppo limitato in Trentino».

CATALOGO PROPOSTA VINI 2023: LE NOVITÀ

Quella sulla Nosiola non è l’unica novità-conferma di Proposta Vini. Nel Catalogo 2023 presentato a Roma nel weekend – sulla spinta di un fatturato 2022 di oltre 25 milioni di euro (+25% sul 2021) – hanno fatto il loro esordio 31 cantine, 19 italiane e 12 straniere, che portano a 252 i produttori italiani e a 158 gli stranieri della carta vini della distribuzione.

«Le nuove aziende – spiega Gianpaolo Girardi – sono piccole tessere del nostro mosaico, che arricchiscono il quadro, ognuna con le sue sfumature. Sono vini che cesellano grandi tematiche, oppure completano ricerche avviate da molti anni da Proposta Vini». In particolare, nel 2023 Proposta Vini ha approfondito ulteriormente il Nebbiolo, inserendo in selezione Lessona (Alto Piemonte). Lo stesso approccio riguarda i territori del Sangiovese (Chianti), del Vermentino (Gallura) e della Malvasia (Piacenza), prima del tuffo nell’Aglianico, protagonista il prossimo anno.

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Volantini Gdo, Il Gigante scalda febbraio: il vino in promo al super si compra qui

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Dentro la testa di un buyer vino Gdo: tra listini, inflazione e mosse sull’assortimento


Cosa frulla nella testa di un buyer vino Gdo, in questi mesi di grande agitazione dei mercati, che ha riflessi diretti anche sul vino in vendita al supermercato? Di tutto. Il category manager intervistato da winemag.it per la rubrica Vinialsuper – Vini al Supermercato preferisce rimanere anonimo, senza tuttavia sottrarsi da un’analisi ad ampio spettro della particolare fase storica dello scaffale.

«Come ben sappiamo – spiega – la situazione del mercato del vino nel 2022 è stata piuttosto turbolenta. Un insieme di congiunture negative a livello mondiale ha fatto esplodere tutti i costi, legati in particolare alle componenti secche (tappi , capsule, vetro, trasporti) che servono per imbottigliare il vino e che ha costretto le aziende a chiedere aumenti di listini mai visti prima. Solo una parte di questa inflazione è stata scaricata sul consumatore finale. La rimanente parte è rimasta in pancia agli operatori della Gdo, per cercare di tutelare al meglio il potere di acquisto dei nostri clienti».

Qual è stata, dunque, la risposta dei consumatori? «Abbiamo osservato – risponde il buyer – che l’elasticità della domanda al prezzo è molto più sensibile sui vini di fascia basic. Questo ha portato, allentando leggermente la pressione promozionale, a perdere volumi piuttosto consistenti. Man mano che si sale di prezzo, su vini di posizionamento premium e super premium, fino ad arrivare ai “vini icon”, si assiste al fenomeno contrario. E l’elasticità della domanda al prezzo tende ad azzerarsi».

DALLA “PREMIUMIZZAZIONE” ALLA CRISI

In altre parole, l’aumento dei costi di produzione e, dunque, del prezzo di alcuni vini, ha avuto riflessi più negativi sui vini di fascia prezzo bassa, rispetto a quelli posizionati su fasce intermedie, alte e premium. Categorie, queste ultime, che avevano già beneficiato delle misure anti-pandemia, con il “pubblico” di hotel, ristoranti, enoteche e wine bar (Horeca) che si è riversato in massa tra le corsie dei supermercati, alzando lo scontrino medio di tutte le insegne.

Non dimentichiamoci – sottolinea il category manager Gdo – che durante i due anni di pandemia abbiamo assistito ad un ricerca di gratificazione personale che ha portato ad alzare l’asticella sulla qualità di quello che si degusta nel bicchiere, andando a consolidare il claim del “Drink Less, Drink Better”».

La decantata “premiumizzazione” dello scaffale Gdo sembra dunque aver subito una battuta d’arresto che non va imputata alla scarsa motivazione dei buyer delle insegne. Bensì, ancora una volta, al particolare momento storico e al ridotto potere d’acquisto degli italiani (ma il discorso vale anche in altri Paesi).

«SPUMANTI AL SUPERMERCATO: UN FENOMENO A PARTE»

Fenomeno a parte la categoria spumanti. E a confermarlo, oltre ai maggiori istituti di ricerca del settore, è anche il buyer intervistato da winemag.it per la rubrica Vinialsuper – Vini al Supermercato. «La categoria – sottolinea il manager – è in ottima forma e non conosce crisi tra gli scaffali della Gdo. In particolare il mondo Prosecco, ma anche i Metodo Italiano / Charmat generici, sembrano uscire scalfiti dal periodo, nonostante i riposizionamenti di tante Denominazioni». Tra queste proprio il Prosecco Superiore Conegliano-Valdobbiadene Docg, che ha perso quota in Gdo nell’ultimo anno, guadagnando però terreno sul fronte dell’export.

Come si “muove” e muoverà, allora, lo scaffale dei vini dei supermercati italiani nei prossimi mesi? «A livello di scelte di assortimento – evidenzia il category manager – sarà prioritario presidiare sempre di più le categorie di fascia prezzo medio, medio/alta, introdurre nuove denominazioni a scaffale, anche poco conosciute, data la forte curiosità e la sempre più alta preparazione dei consumatori. E, last but not least, segmentare ulteriormente la categoria Spumanti Metodo Charmat / Metodo classico, che sono il vero traino della categoria VINO negli ultimi anni, grazie soprattutto al consumo sempre più destagionalizzato e non solamente relegato alle ricorrenze».

Non sorprendono, allora, le scelte al solito lungimiranti di cantine come Terre di Sava che, dalla sua Puglia – o, meglio, dal suo Salento – ha lanciato sul mercato una nuova linea di spumanti, sotto al cappello del brand Notte Rossa, da sempre connotato da un incontestabile rapporto qualità-prezzo. Ma non sorprendono neppure gli investimenti di Mario Piccini nella spumantistica dell’Etna, un territorio che – assieme all’Alta Langa – potrebbe diventare una delle nuove frontiere per i buyer Gdo. Proprio nell’ottica descritta dal category manager, tra segmentazione dello scaffale e necessità di intercettare la curiosità di consumatori sempre più attenti alla qualità.

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Esteri - News & Wine news news ed eventi

Regno Unito nuova patria dello Chardonnay entro il 2050?


Entro il 2050, oltre un quinto del Regno Unito potrebbe avere un clima adatto alla coltivazione di uve Chardonnay per la produzione di vini fermi. Lo riferisce un recente studio targato University of Reading, proprio mentre – in questi minuti – winemag.it sta sbarcando a Londra per un tour delle zone vinicole dedite alla produzione degli spumanti inglesi Metodo classico (aggiornamenti sulle pagine Instagram winemag.it e Davide Bortone).

L’Università inglese ha applicato lo stesso modello di una ricerca precedente, riguardante l’effetto dei cambiamenti climatici sulla qualità dei vini di Chablis. I sorprendenti risultati sono stati pubblicati a inizio dicembre 2022 da OENO One, rivista scientifica dell’associazione accademica International Viticulture and Enology Society (IVES).

In sintesi, entro la metà del secolo, l’impatto del climate change sarà evidente anche sulle uve Chardonnay coltivate nel Regno Unito. I grappoli saranno «sufficientemente maturi per produrre più vini fermi di alta qualità». Il vitigno Chardonnay, con i suoi 1.180 ettari sui circa 3.500 presenti in GB, fa già la parte del leone. Ma è coltivato con successo per produrre vino spumante. Solo nelle migliori annate, anche vino fermo.

«Nel Regno Unito – spiega Alex Biss, ricercatore che ha guidato il progetto – si producono già ottimi vini spumanti da uve Chardonnay. Le uve utilizzate per i vini spumanti non hanno bisogno di una maturazione così lunga come quella dei vini fermi. Il clima sembra destinato a cambiare le cose, in un futuro non troppo lontano».

PIÙ VINI FERMI DA CHARDONNAY NEL REGNO UNITO

Biss, insieme al professor Richard Ellis, ha preso in considerazione tre aspetti del clima che influenzano la qualità del vino Chardonnay fermo. In primis la temperatura media tra aprile e settembre; poi la temperatura minima media a settembre (“Cool night index“); infine le precipitazioni totali tra giugno e settembre.

Sulla base di questo modello, il duo di ricercatori ha potuto stabilire che il 20-25% delle regioni del Regno Unito potrebbero essere in condizioni ideali per la produzione di Chardonnay entro il 2050. Un grande passo avanti rispetto alla situazione attuale, pari a circa il 2%.

Naturalmente – precisa Alex Biss – ci sono delle incognite. Solo perché una regione ha un clima adatto, non significa che abbia il tipo di terreno adatto alla coltivazione della vite. Ma resta il fatto che il cambiamento climatico porterà molto probabilmente a un’ulteriore espansione della viticoltura nel Regno Unito».

Le aree che con maggiore probabilità avranno le migliori condizioni per produrre vino Chardonnay fermo di alta qualità entro il 2050 sono l’Inghilterra sudorientale, l’Inghilterra orientale e l’Inghilterra centrale. Ad oggi, i vini fermi rappresentano circa un terzo della produzione totale di vino del Regno Unito. La percentuale aumenta, pur marginalmente, nelle annate più secche e calde (2018: 31%; 2019: 28%; 2020: 36%; 2021: 32%).

CLIMA FAVOREVOLE ANCHE PER IL PINOT NERO NEL REGNO UNITO

Lo scenario ipotizzato è quello di un aumento della temperatura globale tra i 2 e i 3 gradi centigradi, entro il 2100, limitato dalle politiche derivanti dal dibattito attuale sul climate change. Le emissioni, secondo la proiezione dei due ricercatori, dovrebbero continuare ad aumentare fino al 2040 circa, per poi diminuire.

«Non stiamo celebrando il riscaldamento globale – si affretta a precisare Alex Biss – che per molti versi sta già causando grandi problematiche alla produzione alimentare e alla salute. Piuttosto, è qualcosa che dobbiamo monitorare e a cui dobbiamo rispondere, cambiando ciò che coltiviamo e dove».

L’implicazione immediata delle nostre scoperte è che i viticoltori del Regno Unito che piantano nuovi vigneti nelle aree citate dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di piantare cloni di Chardonnay a duplice attitudine, adatti sia alla produzione di vino frizzante che di vino fermo».

Le ultime evidenze fanno seguito a un’altra ricerca di fine luglio 2022, condotta da University of East Anglia (UEA), London School of EconomicsVinescapes Ltd e Weatherquest Ltd, secondo cui il potenziale della produzione di vino del Regno Unito è destinato a crescere nei prossimi anni, a causa dei cambiamenti climatici. In particolare, la ricerca fa riferimento ed enfasi specifica «all’idoneità a produrre un maggior numero di Pinot Nero fermo in alcune parti del Regno Unito». Non va dimenticata, poi, la chance di Piwi come il Divico, in Inghilterra. Chissà come la prenderà Parigi.

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Docg del Piemonte: 622 nuovi ettari tra Barolo, Barbaresco, Gavi, Asti e Alta Langa


Cresce il vigneto Docg del Piemonte, in potenziale espansione di 622 ettari entro il 2025, anche con uno sguardo alla conduzione biologica e sostenibile. Nel 2023, nelle Langhe, aumenteranno gli ettari vitati di Nebbiolo per la produzione di Barolo e Barbaresco. Previsti anche nuovi impianti di Moscato Bianco per l’Asti Docg e di Cortese per il Gavi Docg.
A fare “outing”, sino ad ora, è stato solo il Consorzio dell’Alta Langa Docg, che ha annunciato a fine dicembre 2022 una crescita di 220 ettari nel triennio 2023/2025, utile a sostenere il consolidamento sui mercati dello spumante Metodo classico piemontese, ormai assestatosi sui 3 milioni di bottiglie annue.

Alta Langa vero fenomeno del metodo classico italiano: 597 ettari entro il 2025

La richiesta di assegnazione da parte dei titolari delle aziende agricole del territorio è tuttora in corso. Il termine per la presentazione delle domande, in alcuni casi possibile già a partire dal 22 dicembre 2022, è previsto per il 15 febbraio 2023 sul portale Siap.

BAROLO, ALTRI 66 ETTARI: CORSIA PREFERENZIALE PER LA VITICOLTURA SOSTENIBILE

Il via libera a nuovi ettari per la produzione di Barolo risale a fine dicembre 2022. Tre giorni prima di Natale, Regione Piemonte ha messo sotto l’albero dei produttori di Langa l’approvazione del programma di regolamentazione triennale 2023/2025 e il “Bando regionale per la presentazione delle domande di assegnazione dell’idoneità alle superfici vitate, ai fini della rivendicazione della denominazione di origine controllata e garantita Barolo”.

La richiesta di 66 nuovi ettari nel triennio (22 all’anno; 0,5 ad azienda), avanzata dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, risale al 24 novembre 2022. L’approvazione regionale si basa sulle motivazioni – o, meglio, sull’analisi di mercato – fornita dall’ente presieduto da Matteo Ascheri. Il Consorzio ha «convenuto di andare nella direzione di una viticoltura sostenibile», inserendo per la prima volta «criteri che prendano in considerazione non solo le superfici, ma anche le modalità di conduzione, verso la sostenibilità agroambientale».

«Nell’ultima programmazione – come apprende winemag.it dal documento allegato dal Consorzio alla richiesta di nuovi ettari indirizzata a Regione Piemonte – la denominazione Barolo non ha visto la possibilità di avere nuovi ettari iscritti, in quanto l’ultimo bando era di fatto chiuso, avendo una dotazione pari a zero».

Questa scelta è stata, a suo tempo, motivata dalla prudenza verso una denominazione che cresceva costantemente. Si voleva avere un po’ di tempo per vedere quale fosse la reazione del mercato nell’assorbire il maggiore quantitativo di bottiglie prodotte. Nell’ultimo triennio le vendite sono aumentate, in particolare lo scorso anno abbiamo registrato un incremento del 22 % rispetto all’anno precedente ed anche le giacenze sono stabili o in calo. Segno tangibile dello stato di salute della denominazione».

Secondo il Consorzio, «mantenendo comunque sempre prudenza, pare dunque opportuno riprendere la programmazione, concedendo un aumento delle iscrizioni a Barolo nella misura dell’1% rispetto alla superficie totale, quindi 22 ettari all’anno». La richiesta viene definita dal Consorzio «un’apertura moderata a nuove superfici», il cui obiettivo è «anche quello di concentrare l’attenzione su vigneti già esistenti, senza andare a favorire un’ulteriore riduzione di terreni destinati ad altre colture».

PIÙ ETTARI PER IL BARBARESCO, MA CON CRITERI DI AMMISSIBILITÀ

In occasione della richiesta del 24 novembre, il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani ha affrontato con Regione Piemonte anche il capitolo Barbaresco. Sulla base del programma di regolamentazione triennale 2023-2025 e del Bando regionale per nuovi superfici vitate della Docg, l’ente ha deciso di proseguire sulla strada già tracciata negli anni precedenti. La crescita dei vigneti di Nebbiolo atti alla produzione di Barbaresco, disposti su un areale relativamente ristretto, sarà di 7 ettari all’anno, per un totale di 21 ettari nel triennio (0,5 ettari ad azienda).

Prima di avanzare la richiesta, il Consorzio di Tutela si è rapportato con le rappresentanze di filiera del territorio. La denominazione Barbaresco, del resto, è cresciuta in modo stabile sia per quanto riguarda la produzione, con una media di 4,8 milioni di bottiglie negli ultimi 5 anni, sia per l’imbottigliamento, pari a 4,6 milioni di bottiglie nell’ultimo anno.

«La proposta di mantenere i 7 ettari all’anno – apprende winemag.it dalla documentazione ufficiale – va nell’ottica di una crescita graduale della denominazione. La scelta di utilizzare per la prima volta criteri di ammissibilità, per quanto riguarda la nostra esperienza, è nell’ottica di evitare la presentazione di domande da parte di soggetti che difficilmente arriverebbero ad avere una positiva assegnazione, nel caso dello IAP (Imprenditore agricolo professionale, ndr), ed anche per non aumentare la superficie agricola destinata a vigneto, come dimostra l’ammissibilità riservata alle sole variazioni di idoneità (da Langhe Nebbiolo al 31/07/ 2021, ndr)».

15 NUOVI ETTARI DI GAVI DOCG NEL 2023

Un Natale 2022 “movimentato” anche in casa Gavi Docg. La determina di Regione Piemonte che approva la richiesta inviata dal Consorzio di Tutela il 4 marzo 2022 è arrivata il 21 dicembre. La denominazione di origine controllata e garantita che comprende i territori di 11 Comuni della Provincia di Alessandria potrà così crescere, nel corso del 2023, di altri 15 ettari (0,5 ad azienda).

ASTI DOCG: +300 ETTARI ENTRO IL 2024

Attraverso una «rimodulazione del programma triennale 2022-2024», anche il Consorzio dell’Asti Docg ha chiesto a Regione Piemonte l’approvazione della modifica delle superfici di Moscato Bianco per il 2023. Il quadro è per certi versi simile a quello del Barolo. A fronte della decisione iniziale di sospendere le iscrizioni di nuove superfici allo schedario viticolo, l’ente presieduto da Lorenzo Barbero ha inviato a Regione Piemonte una nuova richiesta, il 24 novembre 2022. La «rimodulazione» prevede, per il rimanente periodo 2023- 2024, un aumento del potenziale della denominazione per complessivi 300 ettari. In occasione della vendemmia 2021, gli ettari rivendicati sono stati 9.712, su un totale di 9.930 ettari (differenza pari ai vigneti non ancora in produzione).

Il Consorzio, sentite le rappresentanze di filiera del territorio, ha fornito a Piazza Castello un dettagliata analisi di mercato. «I dati recenti – si legge sul documento – dimostrano come la produzione venga completamente allocata sul mercatoLa quantità commercializzata di Asti Spumante e Moscato d’Asti negli ultimi tre anni è in costante crescita, essendo passata dai 87,5 milioni di bottiglie del 2019 ai 91,5 milioni di bottiglie del 2020. Sino ai 103 milioni di bottiglie del 2021 (772.500 ettolitri)».

Alla base della richiesta di 300 nuovi ettari di Moscato Bianco ci sarebbero anche le condizioni del vigneto dell’Asti Docg. Da un’analisi compiuta dal Consorzio su dati di Regione Piemonte, risulta che l’età dei vigneti è mediamente elevata (34 anni) con più del 50% della superficie vitata con età superiore a 30 anni. «L’età avanzata dei vigneti – evidenzia l’ente di Asti – fa ipotizzare che la resa sia destinata a diminuire con il passare degli anni. Si ritiene quindi opportuno che, a fronte di una tendenza all’erosione del potenziale produttivo di Moscato bianco per Asti Docg, la superficie vitata venga incrementata».

Il provvedimento riguarda l’intero areale produttivo, ovvero 51 comuni compresi fra le Province di Alessandria, Asti e Cuneo, nell’intento di «rispondere alle crescenti richieste di mercato, contribuendo a dare stabilità al valore della produzione vitivinicola e stimolando al contempo il rinnovo dei vigneti di Moscato bianco, per mantenere nel tempo una capacità produttiva adeguata alla richiesta di mercato». Una volta assegnati, gli ettari dovranno essere impiantati entro il 31 luglio 2026.

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Champagne, 326 milioni di bottiglie nel 2022: calano consumi Francia, cresce export


Le spedizioni totali di Champagne nel 2022 ammontano a 326 milioni di bottiglie, con un aumento dell’1,6% rispetto al 2021. Dopo una buona annata nel 2021, questi risultati confermano il dinamismo generale del mercato dello Champagne, sia in volume che in valore. Il valore delle spedizioni supera così, per la prima volta, i 6 miliardi di euro.

La Francia, con 138,4 milioni di bottiglie, registra un leggero calo (-1,7%). L’export, con 187,5 milioni di bottiglie, sono aumentate del 4,3% in un anno e confermano la loro preponderanza rispetto al mercato nazionale. La quota delle esportazioni sul totale delle vendite è passata dal 45% di dieci anni fa a poco più del 57% di oggi.

Maxime Toubart, presidente del Syndicat Général des Vignerons, co-presidente del Comité Champagne, si dice «soddisfatto di queste performance. Premiano i nostri sforzi per garantire che lo Champagne rimanga un vino eccezionale».

Per David Chatillon, presidente dell’Union des Maisons de Champagne, co-presidente del Comitato Champagne, «lo Champagne, un vino che non può essere ignorato nelle celebrazioni, ha naturalmente accompagnato i consumatori di tutto il mondo che hanno festeggiato la fine delle restrizioni e hanno riscoperto il gusto della festa, delle attività all’aperto e dei viaggi».

Secondo il Comitato, i risultati del 2022 confermano che lo Champagne, che si è rapidamente ripreso dallo shock della crisi sanitaria del 2020, «continua a occupare un ruolo unico nella mente e nel cuore dei consumatori».

Inoltre, la vendemmia del 2022, soleggiata e considerevole in termini di quantità e qualità, contribuirà a ricostituire le scorte per soddisfare la domanda del mercato. Pertanto, «nonostante un contesto geopolitico ed economico mondiale che invita alla cautela sulle prospettive per il 2023, i produttori di Champagne rimangono fiduciosi sui fondamentali del settore».

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Amarone Opera Prima 2023: a febbraio l’Anteprima 2018


Una sfilata di 64 aziende pronte a celebrare il millesimo 2018 del re dei vini della Valpolicella, il protagonista di Amarone Opera Prima 2023 in programma a Verona, al Palazzo della Gran Guardia, il 4 e il 5 febbraio. Organizzato dal Consorzio vini Valpolicella, l’evento di punta della denominazione torna così alla tradizionale collocazione invernale, mantenendo però il restyling del nome dell’anteprima straordinaria del giugno scorso a beneficio di un format versatile realizzabile anche fuori stagione, seppure con focus tematici diversificati.

In apertura della due giorni di Amarone Opera Prima a Verona, città che detiene il primato del vigneto urbano più esteso dello Stivale, la conferenza stampa inaugurale (sabato 4 febbraio, Auditorium Gran Guardia ore 11) con la presentazione dei dati di mercato della denominazione, il valore del ricambio generazionale e prospettive dell’enoturismo in Valpolicella a cura del presidente del Consorzio, Christian Marchesini, e dell’annata viticola 2018 introdotta da Giambattista Tornielli, professore associato di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree dell’Università scaligera.

È iniziata l’Amarone revolution: come cambia (e cambierà) il Re dei vini della Valpolicella

AMARONE OPERA PRIMA 2023: IL PROGRAMMA

A seguire riflettori puntati sull’ultimo step della candidatura della tecnica secolare dalla messa a riposo delle uve della Valpolicella a patrimonio immateriale dell’Unesco, con i contributi di Pier Luigi Petrillo, professore e direttore della cattedra Unesco sui Patrimoni culturali immateriali dell’Università Unitelma Sapienza di Roma e di Elisabetta Moro, professoressa ordinaria di Antropologia culturale dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Al talk show intervengono Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, Gianmarco Mazzi, sottosegretario al ministero della Cultura, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto e Damiano Tommasi, sindaco di Verona.

Dopo le call to action sul territorio realizzate l’anno scorso dal Comitato promotore (di cui il Consorzio è coordinatore) l’iter della candidatura entra ora nella fase finale con la presentazione ufficiale del dossier che successivamente sarà trasmesso ai ministeri della Cultura e dell’Agricoltura e alla Commissione nazionale per l’Unesco (organismo interministeriale che fa capo al ministero degli Affari esteri), che entro il 30 marzo dovrà scegliere la candidatura italiana da inviare a Parigi per la complessa valutazione da parte dell’Unesco. 

Al via, dalle 12.30 della prima giornata, le degustazioni presso gli stand delle aziende riservate alla stampa nazionale e internazionale, mentre dalle 16.30 alle 19.00 Amarone Opera Prima aprirà anche agli operatori e ai winelover che potranno replicare i tasting il giorno successivo, domenica 5 febbraio, dalle 10.00 alle 19.30 (ingresso a pagamento riservato ai maggiori di 18 anni. Ticket: 35 euro in prevendita e 40 euro nelle giornate di manifestazione).

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Etna Doc, crescita record nel 2022 spinta anche dall’Etna Bianco Superiore di Milo


Il 2022 certifica l’ottimo stato di salute dell’Etna Doc. È quanto emerge dai numeri relativi all’imbottigliato dello scorso anno, analizzati e diffusi dal Consorzio di Tutela Etna Doc. Una fiducia che va ben oltre la conclusione dei lavori di mappatura delle contrade (qui la mappa). Se il 2021 ha rappresentato l’anno della auspicata ripresa, con dati in linea con gli anni precedenti l’inizio della pandemia, il 2022 sembra l’anno della consacrazione non solo per Etna Doc Rosso ed Etna Doc Rosato, ma anche per l’Etna Doc Bianco Superiore prodotto nel Comune di Milo, nonché per il rosato. 

Nell’anno appena conclusosi sono stati imbottigliati 43.651,09 ettolitri di vino, pari a poco più di 5,8 milioni di bottiglie, con una crescita del 28,68% rispetto al 2021. Un dato che, se confrontato con il 2019, ultimo anno prima dell’inizio della crisi pandemica e che si era chiuso già in modo molto positivo, sale al 34,6%.

«Se gli ottimi dati del 2021 potevano essere visti come un normale rimbalzo rispetto all’anno precedente, flagellato dall’inizio della pandemia – commenta Francesco Cambria (nella foto, sotto) presidente del Consorzio Tutela Vini Etna DOC.grazie soprattutto alla riapertura del mondo Horeca, quelli relativi al 2022 certificano ora in modo inconfutabile la grande e costante crescita della richiesta sia sul mercato nazionale che internazionale».

Al di là dell’andamento generale e delle differenze presenti nelle singole tipologie della nostra denominazione, emerge un aspetto che probabilmente è quello che più di tutti ci riempie di orgoglio e dona grande fiducia per il futuro: la credibilità.

I nostri vini sono riusciti a conquistarsi una posizione di grande prestigio all’interno del mercato locale, nazionale e anche nei principali Paesi dell’export grazie a scelte oculate da parte di tutta la base produttiva, che puntano a preservare la qualità e la tipicità del nostro terroir».

IL DETTAGLIO: SORPRESA ETNA DOC SUPERIORE

Scendendo nel dettaglio delle singole tipologie, l’Etna Rosso, che rappresenta poco più del 50% dell’imbottigliato complessivo, cresce del 28,36%, pari a 23.365,31 ettolitri. Crescita altrettanto sostenuta anche per la seconda tipologia più imbottigliata, l’Etna Bianco, con il 28,08%, pari a 14.366,09 ettolitri.

Spiccano, anche se su numeri complessivi più piccoli, le ottime performance di due tipologie sempre più richieste e apprezzate dai consumatori, vale a dire l’Etna Bianco Superiore, le cui uve devono provenire esclusivamente dal Comune di Milo sul versante est del vulcano, che cresce del 67,19% con 746,48 ettolitri imbottigliati, e l’Etna Rosato, salito del 45,53% con 3.880,61 ettolitri imbottigliati.

Stabile, ma sempre in crescita l’Etna Spumante, +5,85% con 792,65 ettolitri imbottigliati (erano 160 mila le bottiglie nel 2020, +30% sul 2019). Gli unici dati con segno meno sono relativi all’Etna Rosso Riserva, -26,30% con 146,87 imbottigliati, e all’Etna Spumante Rosato, -19,73% con 353,08 ettolitri imbottigliati, che derivano più da singole scelte produttive che non da minori richieste da parte del mercato.

LUNETTA: «CRESCITA RECORD TRA VIGNETI E BOTTIGLIE»

I dati sono evidenti – aggiunge Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio – e certificano una crescita che possiamo certamente definire da record. Negli ultimi 10 anni la superficie dei vigneti Etna Doc e la produzione di bottiglie è quasi raddoppiata.

Si può affermare che la crescita è legata sia al rafforzamento dei mercati in cui siamo già presenti e sia alla forte spinta data dall’enoturismo, che vede l’Etna tra le destinazioni più ambite dai wine lovers di ogni parte del mondo. 

«I numeri – conclude Lunetta – ci danno ci danno grande energia e fiducia e confermano la necessità di gestire la crescita della denominazione con oculatezza e responsabilità».

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Pizza Day 2023: nel mondo si sfornano 2,7 miliardi di pizze all’anno


Con 2,7 miliardi di pizze sfornate nel mondo e un fatturato che supera i 15 miliardi di euro all’anno, la pizza si conferma un tesoro del Made in Italy, simbolo del successo della dieta mediterranea nel mondo. La Giornata internazionale della pizza si celebra domani, martedì 17 gennaio, all’insegna di tutte le forme di questo alimento-sinonimo dell’Italia.

Rotonda, quadrata, con o senza “cornicione”, a tranci, sottile, spessa, croccante o soffice, con mozzarella e pomodoro o con fiori di zucca e alici, o con verdure grigliate, la pizza si conferma uno dei piatti storici più versatili della cucina italiana. Tanto che l’Unesco ha proclamato nel 2017 l’Arte dei pizzaiuoli napoletani Patrimonio immateriale dell’Umanità.

LA PIZZA È PATRIMONIO UNESCO

L’Arte, come ricorda la stessa Unesco, è nata a Napoli, dove vivono e lavorano circa 3 mila pizzaiuoli, suddivisi in tre categorie in base all’esperienza e alle capacità. Ogni anno l’Accademia dei Pizzaiuoli Napoletani organizza corsi sulla storia, gli strumenti e la tecnica del’arte con lo scopo di assicurarne la sopravvivenza, ma gli apprendisti possono fare pratica anche nelle loro case, dove l’arte è ampiamente diffusa.

Un alimento, come ricorda Coldiretti alla vigilia del Pizza Day 2023, che è anche la colonna portante di un sistema economico costituto da 121 mila locali in Italia dove si prepara e si serve grazie ad una occupazione stimata dalla Coldiretti in 100 mila addetti a tempo pieno e a di altrettanti 100.000 nel weekend. I 2,7 miliardi di pizze sfornate all’anno, in termini di ingredienti, si traducono in 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.

PIZZA E CAMBIAMENTI CLIMATICI

Un lavoro quotidiano, sul quale pesano però gli effetti dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo in Italia, che hanno tagliato le produzioni degli alimenti base della dieta mediterranea. Il crollo è stato del 30% per l’extravergine di oliva, del 10% per passate, polpe e salse di pomodoro. Fino al -15% per il grano tenero, da cui si ricava la farina per la pizza.

La passione per la pizza è anche planetaria. Gli americani sono i maggiori consumatori, con 13 chili a testa. Gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,8 chili all’anno e staccano spagnoli (4,3), francesi, tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci. La corte di Vienna, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiude la classifica.

«Una diffusione – rileva Coldiretti alla vigilia del Pizza Day 2023 – che ha favorito lo sviluppo di ricette che nulla hanno a che fare con l’originale, attraverso l’uso degli ingredienti più fantasiosi, a partire proprio dai frutti tropicali come ananas, banane o noce di cocco. Ma anche di dolci, come i marshmellow americani o il creme caramel, di specialità locali come le haggis, le interiora di pecore scozzesi, la carne australiana di canguro e coccodrillo o quella di renna finlandese, fino alle versioni con insetti, dai grilli alle cicale e agli scorpioni».

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Gli Editoriali news news ed eventi

Vino ed Health Warnings in Irlanda: così il cane si morde la coda su consumo e abuso di alcolici


EDITORIALE – Al netto delle polemiche delle ultime ore sembra incredibile, ma anche in Irlanda si ammette che l’abuso di alcol è diverso dal consumo moderato di alcolici. A dispetto delle generiche avvertenze sanitarie (gli Health Warnings) che il governo irlandese vorrebbe apporre sulle retro etichette di qualsiasi bevanda alcolica, compreso il vino, il portale istituzionale di riferimento sull’alcol in Irlanda fa una netta distinzione tra abuso e consumo.

Un dettaglio non di secondo piano, perché è proprio su questo punto che si concentra la rivolta dell’industria del vino italiano contro il «pericoloso precedente» e «l’effetto cascata» che potrebbe innescare il provvedimento di Dublino, in altri Paesi europei. Senza contare le ripercussioni sul libero scambio delle merci nell’Ue.

CONSUMO O ABUSO? DRINKS CALCULATOR SBUGIARDA LE AVVERTENZE GENERICHE

Basta collegarsi al “Drinks Calculator” del portale askaboutalcohol.ie, sito che risponde all’Health Service Executive (HSE), organizzazione che ha il compito di gestire tutti i servizi sanitari pubblici in Irlanda, sotto l’egida diretta del Ministero della Salute, per rendersi conto che il “consumo moderato di alcolici” è contemplato tra le risposte.

Ho provato ad inserire dei dati e questo è stato il risultato: «You are under the recommended weekly low-risk alcohol guidelines. Low-risk drinking reduces the risk of alcohol-related problems». Tradotto: «Sei al di sotto delle linee guida settimanali raccomandate per il consumo di alcol a basso rischio. Il consumo di alcol a basso rischio riduce il rischio di problemi legati all’alcol».

«CONSUMO DI ALCOL A BASSO RISCHIO» E «BENEFICI A LUNGO TERMINE»

A differenza delle avvertenze sanitarie che il governo irlandese vorrebbe apporre in maniera sistematica su tutte le bottiglie di alcolici, equiparandoli sostanzialmente alle sigarette, il “Drinks Calculator” ammette che esiste una correlazione tra abuso e patologia. E, dunque, una differenza tra consumo (moderato) e abuso. Ma la risposta del “Calcolatore di bevute” del portale che risponde al Ministero della Salute irlandese si spinge oltre.

Sulla base dei dati da me inseriti, ricorda che: «Bere entro le linee guida settimanali raccomandate per l’alcol a basso rischio ha benefici a lungo termine. I benefici includono la riduzione del rischio di pressione alta e ictus, depressione, ansia. Sette tipi di cancro, malattie del fegato, molte altre patologie legate all’alcol».

Una risposta che fa a pugni con gran parte delle «Health warnings» allo studio in Irlanda (potrebbero entrate in vigore entro 3 anni) e che, anzi, fa il paio coi princìpi della Dieta Mediterranea, Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità da ormai 13 anni. Eccone solo alcune: «Bere alcolici aumenta il rischio di sviluppare tumori»; «Bere alcolici causa tumori al fegato»; «C’è un collegamento diretto tra consumo di alcolici e tumori mortali». Insomma, prima di allarmare l’Europa, sarebbe bene che in Irlanda si facesse la pace. Tra burocrati e medici. Prosit.

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Valpolicella, sede del Consorzio intitolata a Giuseppe “Bepi” Quintarelli


È stata intitolata a GiuseppeBepiQuintarelli Villa Brenzoni Bassani, sede del Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella. Un modo per onorare il decennale dalla scomparsa del grande maestro dell’Amarone (1927-2012). Oltre all’intitolazione del quartiere generale di Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR), anche una statua realizzata dal fabbro d’arte Simone Scapini e dal suo Maestro Claudio Bottero.

«Giuseppe “Bepi” Quintarelli – ha detto il presidente del Consorzio veronese, Christian Marchesini – è stato un pioniere per il mondo del vino, un riferimento per il territorio e un “padre putativo” per la denominazione. Il suo ricordo riesce ad incarnare al tempo stesso la storia e l’evoluzione della Valpolicella, e ancora oggi il suo nome è sinonimo di Amarone in tutto il mondo».

È stato definito da molti un artigiano del vino. Della sua professionalità e umanità – ha concluso Marchesini durante la cerimonia tenutasi il 16 dicembre scorso – vogliamo conservare l’attenzione devota alla qualità, lo sguardo visionario verso il futuro e l’intuito capace di leggere e intercettare il mercato, contribuendo a tracciare la strada dell’internazionalità della denominazione».

CHI ERA GIUSEPPE “BEPI” QUINTARELLI 

Giuseppe Quintarelli è stato un produttore, artigiano, artista e visionario devoto al suo territorio. “Bepi” inizia la propria carriera vitivinicola negli anni Cinquanta, quando subentra nella conduzione dell’azienda familiare a Negrar (località Cerè) continuando la tradizione paterna in vigna e in cantina. Gli anni successivi sono fondamentali per la cantina, con il Recioto protagonista della produzione.

Ma laddove l’annata risulta essere meno generosa, dando un vino più secco, Quintarelli cerca comunque di conservarlo per gli anni successivi. Da questa esperienza nasce il “metodo” che porta ad un vino, l’Amarone, che viene scoperto e apprezzato anche da importanti estimatori, che ne riconoscono l’elevata qualità.

Cultura e passione del vino, la pazienza nel sapere aspettare le diverse fasi di maturazione e la scelta di imbottigliare l’Amarone solo nelle annate in cui esprime il massimo delle proprie caratteristiche sono gli elementi che hanno sempre contraddistinto la filosofia produttiva di Quintarelli.

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Winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a dicembre 2022?

Le winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a dicembre 2022? Ultimo appuntamento con i fatti salienti dello scorso anno. Per non perderti neppure una wine news e aggiornamento di winemag.it, iscriviti alla newsletter.

BACK TO 2022

VINO, EXPORT VERSO GLI 8 MILIARDI DI EURO

Export vino italiano 2022 verso il record di 8 miliardi di euro. Le previsioni dell’Osservatorio Federvini. Spirits in scia con 1,7 miliardi di euro.

Export vino italiano 2022 verso il record di 8 miliardi di euro

10 CHIANTI COLLI FIORENTINI DA ASSAGGIARE

Dieci Chianti Colli Fiorentini da provare per capire il vino di Firenze. Il bilancio della prima expo a Palazzo Vecchio per i 29 produttori del Consorzio: parola d’ordine “sapidità”.

Dieci Chianti Colli Fiorentini da provare per capire il vino di Firenze

TANNICO NEWS

L’e-commerce Tannico ha una nuova proprietà: Campari Group e Moët Hennessy. La joint-venture completa l’acquisizione. Thierry Bertrand-Souleau è il nuovo Ad.

L’e-commerce Tannico ha una nuova proprietà: Campari Group e Moët Hennessy

PRIMITIVO DI MANDURIA, FASCETTA OBBLIGATORIA

Fascetta di Stato obbligatoria da gennaio 2023 sul Primitivo di Manduria.

Fascetta di Stato obbligatoria da gennaio 2023 sul Primitivo di Manduria

TERRE D’OLTREPÒ, REINTEGRATO IL SOCIO GIORGI

Terre d’Oltrepò, il Tribunale reintegra come socio l’ex presidente Andrea Giorgi. Annullata la delibera di luglio.

Terre d’Oltrepò, il Tribunale reintegra come socio l’ex presidente Andrea Giorgi

VETRO, NUOVI AUMENTI

Nuovo aumento costi vetro: produttori vino chiedono aiuto in legge di bilancio. La proposta di Unione italiana vini.

Nuovo aumento costi vetro: produttori vino chiedono aiuto in legge di bilancio

MONTRESOR COMPIE 130 ANNI IN VALPOLICELLA

Cantine Giacomo Montresor compie 130 anni e regala a Verona un Museo del Vino. Taglio del nastro questa mattina. A onorare il traguardo anche un libro, un rinnovato wineshop e una bottiglia celebrativa.

Cantine Giacomo Montresor compie 130 anni e regala a Verona un Museo del Vino

VINI D’ABRUZZO, POLVERONE SU DE SICA

«Bottiglia dell’anno in Abruzzo? Una merda». Bufera sul trailer del cinepanettone di Christian De Sica (video).

«Bottiglia dell’anno in Abruzzo? Una merda». Bufera sul cinepanettone di Christian De Sica (video)

IL VIGNETO CENTENARIO DI ELVIO COGNO

Il vigneto centenario della Barbera d’Alba “Pre-Phylloxera” Elvio Cogno. Viaggio tra i 9 filari a piede franco che la cantina di Novello custodisce (e preserva) in località Berri, a La Morra. Un vero e proprio “museo a cielo aperto”.

Il vigneto centenario della Barbera d’Alba “Pre-Phylloxera” Elvio Cogno

TENUTA SAN GUIDO FA ARRESTARE L’ESTORSORE

Tentata estorsione a Tenuta San Guido: «150 mila euro o brucio vigneto Sassicaia». In manette un 47enne triestino.

Tentata estorsione a Tenuta San Guido: «150 mila euro o brucio vigneto Sassicaia»

CANTINA CLAVESANA, ESORDIO CON IL BAROLO RAVERA

Cantina Clavesana, esordio con il Barolo Ravera Docg 2018 “Mito”. Solo 2.665 bottiglie numerate, all’insegna della diversificazione. In aumento gli impianti di Alta Langa, Viognier, Pinot Nero e Chardonnay.

Cantina Clavesana, esordio con il Barolo Ravera Docg 2018 “Mito”

PROSECCO IN LATTINA, IL MONITO DI ZAIA

Prosecco in lattina, Zaia: «Necessario rimanere ancorati alla tradizione».

Prosecco in lattina, Zaia: «Necessario rimanere ancorati alla tradizione»

LA RECANTINA DEL MONTELLO

Le opportunità della Recantina tra i bordolesi del Montello Asolo: l’editoriale. E l’enologa Graziana Grassini conferma: «Può diventare il vitigno principe del Montello».

Le opportunità della Recantina tra i bordolesi del Montello Asolo

VITIRES E IL FUTURO DEI VITIGNI RESISTENTI PIWI ITALIANI

Così il Consorzio Vitires farà la storia dei vitigni resistenti Piwi italiani: l’editoriale. Vitires (https://www.winemag.it/piwi-nasce-vitires-consorzio-sviluppo-vitigni-resistenti-emilia-romagna/) è il Consorzio per lo sviluppo dei vitigni resistenti dell’Emilia-Romagna. Un’iniziativa di Cantine Riunite & Civ, Cantina Sociale San Martino in Rio, Caviro, Terre Cevico e Centro ricerche Ri.Nova.

Così il Consorzio Vitires farà la storia dei vitigni resistenti Piwi italiani

VERONAFIERE, PIÙ POTERI A DANESE

Veronafiere, obiettivo «snellire la gestione»: ampliate le deleghe di Maurizio Danese. Viale del Lavoro rinuncia alla nomina di un nuovo direttore generale.

Veronafiere, obiettivo «snellire la gestione»: ampliate le deleghe di Maurizio Danese

QUALITÀ CLUB SELECTION

Francesco Bennati, il 26enne tra i grandi dell’En Primeur di Bordeaux con Qualità Club Selection. Il giovane veronese si è conquistato la fiducia dei francesi, a Pomerol. Oggi seleziona i Grand Cru per la distribuzione di famiglia, che nel 2022 festeggia 40 anni.

Francesco Bennati, il 26enne tra i grandi dell’En Primeur di Bordeaux con Qualità Club Selection

CONEGLIANO VALDOBBIADENE, IL BILANCIO

Prosecco Conegliano Valdobbiadene: nel 2022 battuta d’arresto Gdo, ma cresce l’export. L’analisi dell’annuale Rapporto economico.

Prosecco Conegliano Valdobbiadene: nel 2022 battuta d’arresto Gdo, ma cresce l’export

SPUMANTI ITALIANI VERSO IL MILIARDO

Spumanti italiani, Natale e Capodanno record: si stapperanno 341 milioni di bottiglie. Le stime dell’Osservatorio Uiv-Ismea. Nuovo record produttivo nel 2022: quasi un miliardo di sparkling.

Spumanti italiani, Natale e Capodanno record: si stapperanno 341 milioni di bottiglie

GDO-CANTINE, GUERRA SUI LISTINI

Guerra listini tra Gdo e cantine italiane, Federvini: «No a moratoria prezzi al supermercato». Pallini: «Necessario avviare un dialogo schietto e fattivo lungo tutta la filiera». Frescobaldi (Uiv): «Rigidità poco costruttive».

Guerra listini tra Gdo e cantine italiane, Federvini: «No a moratoria prezzi al supermercato»

MARSALA, INTERVISTA AL PRESIDENTE BENEDETTO RENDA

Cinque domande a Benedetto Renda sul neonato Consorzio Vino Marsala. Il presidente a tutto tondo: dall’erga omnes al Perpetuo, passando per la comunicazione e la semplificazione delle tipologie della Doc siciliana.

Cinque domande a Benedetto Renda sul neonato Consorzio Vino Marsala

ALTA LANGA SHOW

Alta Langa vero fenomeno del metodo classico italiano: 597 ettari entro il 2025. L’ingresso di 18 nuovi soci porta la base a 134 cantine. Produzione stimata attorno ai 3 milioni di bottiglie per l’ultima vendemmia. +40% di vendite rispetto al 2021.

Alta Langa vero fenomeno del metodo classico italiano: 597 ettari entro il 2025

IL (NOSTRO) BENVENUTO BRUNELLO

Benvenuto Brunello 2022: punteggi Brunello 2018, Riserva 2017 e Rosso di Montalcino 2020, 2021. Annata difficile, la 2018, che conferma la maestria dei produttori toscani. Da rivedere, invece, la formula “Benvenuto Brunello”.

Benvenuto Brunello 2022: punteggi Brunello 2018, Riserva 2017 e Rosso di Montalcino 2020, 2021

MONTALBERA, FUORI UNO DEI GRANDI DEL RUCHÉ

Sul Ruché di Castagnole Monferrato è gara a chi la fa più lontano (la promozione): l’editoriale.

Sul Ruché di Castagnole Monferrato è gara a chi la fa più lontano (la promozione)

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Le winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a novembre 2022?

Le winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a novembre 2022? Penultimo appuntamento con i fatti salienti dello scorso anno. Un viaggio nel tempo tra le notizie del vino italiano più importanti, pubblicate dalla nostra testata. Iscriviti alla newsletter di winemag.it per non perdere neppure una news.

BACK TO 2022

PUBBLICATA LA GUIDA TOP 100 MIGLIORI VINI ITALIANI

Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023: ricevila in un clic. Viaggio nell’Italia della qualità, senza compromessi.

Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023: ricevila in un clic

BAROLO BENEFICO

Barolo en primeur, 800 mila euro in beneficienza grazie all’asta solidale. Ascheri: «Risultato eccezionale che apre la strada al mercato “In anteprima”, poco sviluppato in Italia».

Barolo en primeur, 800 mila euro in beneficienza grazie all’asta solidale

ROMA DOC VERSO IL RECORD

Consorzio Roma Doc verso record bottiglie nel 2022: sono già un milione.

Consorzio Roma Doc verso record bottiglie nel 2022: sono già un milione

LE FRONTIERE DEI FINE WINES

«Avellinese ed Etna prossime frontiere dei fine wines»: parola di Gabriele Gorelli MW. Un “bene rifugio”, come l’oro o l’arte. E anche in Italia cresce il numero di investitori.

«Avellinese ed Etna prossime frontiere dei fine wines»: parola di Gabriele Gorelli MW

SANTERO BEFFA BOTTEGA

Altra tegola per Bottega: Santero assolta per il Moscato Tempo.

Altra tegola per Bottega: Santero assolta per il Moscato Tempo

POLVERIERA COLLI EUGANEI

Polveriera Colli Euganei: otto cantine escono dal Consorzio Vini. Nel mirino il blocco degli impianti di Serprino. E la Doc Prosecco pensa alla sottozona per diversificare l’offerta verso il miliardo di bottiglie. «Trattative aperte tra Consorzi», dichiarerà poi Zanette.

Polveriera Colli Euganei: otto cantine escono dal Consorzio Vini

VINO ITALIANO COL FRENO A MANO

Vino italiano, indicatori del settore in frenata: -16% fatturati nel 2023. L’indagine dell’Osservatorio Uiv/Vinitaly.

Vino italiano, indicatori del settore in frenata: -16% fatturati nel 2023

LA MAPPA DELLE CONTRADE DELL’ETNA

142 contrade (9 sono “nuove”): la mappa del mosaico Etna Doc è servita. 11 comuni interessati sui 20 che rientrano nel disciplinare di produzione della denominazione.

142 contrade (9 sono “nuove”): la mappa del mosaico Etna Doc è servita

L’ASSOCIAZIONE PRODUTTORI MONTESPERTOLI

Nasce l’Associazione dei Viticoltori di Montespertoli: «Cuore Dinamico del vino toscano». Diciassette le cantine aderenti, unite per valorizzare «la più autentica espressione varietale».

Nasce l’Associazione dei Viticoltori di Montespertoli: «Cuore Dinamico del vino toscano»

ADDIO A VITTORIO VALLARINO GANCIA

È morto Vittorio Vallarino Gancia. Aveva 90 anni. Ha condotto la storica azienda di famiglia dedita alla produzione di spumanti.

È morto Vittorio Vallarino Gancia

MARSALA: 16 CANTINE NEL (RINATO) CONSORZIO

Consorzio per la Tutela del Vino Marsala: nuovo corso con 16 produttori. Benedetto Renda è presidente del Cda. I vice sono Roberto Magnisi e Giuseppe Figlioli.

Consorzio per la Tutela del Vino Marsala: nuovo corso con 16 produttori

BUTTAFUOCO STORICO (ED EROICO)

Le vigne eroiche del Buttafuoco storico, tra pendenze e basse rese. Abbinamento col pesce? Si può. L’Oltrepò che strizza l’occhio a Bordeaux guarda al futuro con il menu ideato dallo chef Alessandro Folli del ristorante Ad Astra di Santa Maria della Versa.

Le vigne eroiche del Buttafuoco storico, tra pendenze e basse rese. Abbinamento col pesce? Si può

COLLI EUGANEI, LA LETTERA DEI PRODUTTORI

«Ecco perché siamo usciti dal Consorzio Vini Colli Euganei»: lettera di 9 cantine padovane. Continua il dibattito nel Veneto del Serprino.

«Ecco perché siamo usciti dal Consorzio Vini Colli Euganei»: lettera di 9 cantine padovane

IL SOMMELIER DEL PAPA

Paolo Noto, “sommelier del Papa” per un giorno ad Asti: che vini ha scelto. Per il Pontefice pranzo in famiglia in Vescovado. Un’occasione per riscoprire i sapori delle radici.

Paolo Noto, “sommelier del Papa” per un giorno ad Asti: che vini ha scelto

ENJOY PREPOTTO

Nasce il portale Enjoy Prepotto: emozioni di confine tra i Colli Orientali del Friuli. Tredici aziende (cantine, agriturismi e B&B) fanno rete per promuovere il turismo locale per tutte le stagioni.

Nasce il portale Enjoy Prepotto: emozioni di confine tra i Colli Orientali del Friuli

BARBANERA A IWB

Barbanera acquistata da Italian Wine Brands Spa. Operazione conclusa in mattinata.

Barbanera acquistata da Italian Wine Brands Spa

CLAUDIO NARDI, ADDIO AL FONDATORE DI PERLAGE WINERY

Addio a Claudio Nardi, fondatore di Perlage Winery. Malore improvviso nella sua Farra di Soligo.

Addio a Claudio Nardi, fondatore di Perlage Winery

MERCATO FIVI 2022: MIGLIORI ASSAGGI E (NUOVO) RECORD

Migliori assaggi Mercato Fivi 2022. Boom di visitatori: 18 mila in due giorni (nuovo record). La selezione di winemag.it.

Migliori assaggi Mercato Fivi 2022. Boom di visitatori: 18 mila in due giorni (nuovo record)

TRENTO DOC, BOLLICINE DI MONTAGNA? L’INCHIESTA DI WINEMAG.IT

Trento Doc, «bollicine di montagna»? Inchiesta winemag.it: 96% vigneti in quota collina. Sulle 127 vigne iscritte alla vendemmia 2021, solo 8 sono a un’altitudine superiore ai 600 metri slm. Si passa dai 104 di Riva del Garda agli 876 di Vigolana.

Trento Doc, «bollicine di montagna»? Inchiesta winemag.it: 96% vigneti in quota collina

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Le winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a ottobre 2022?

Le winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a ottobre 2022? Decimo appuntamento (di 12) con i fatti salienti dello scorso anno. Un viaggio nel tempo tra le notizie del vino italiano. Iscriviti alla newsletter di winemag.it per non perderti neppure una news.

BACK TO 2022

I VINI PIÙ VENDUTI ONLINE

Lugana, Primitivo, Valdobbiadene e rosato Salento guidano le vendite di vino online. Lo studio di Nomisma Wine Monitor in collaborazione con uno degli e-commerce più noti in Italia.

Lugana, Primitivo, Valdobbiadene e rosato Salento guidano le vendite di vino online

«LA BOTTIGLIA DORATA NON IMITA BOTTEGA»

Cantina toscana assolta in Tribunale: «La bottiglia dorata non imita Bottega». La sentenza, a 7 anni dall’avvio del procedimento.

Cantina toscana assolta in Tribunale: «La bottiglia dorata non imita Bottega»

ENOTECA BERNABEI, CAMBIO AI VERTICI

Daniele Bernabei subentra a Giontella: è lui il nuovo general manager dell’Enoteca online. Svolta ai vertici dell’azienda romana.

Daniele Bernabei subentra a Giontella: è lui il nuovo general manager dell’Enoteca online

IL MIGLIOR SPUMANTE ITALIANO 2023

Guida winemag 2023: il Verdicchio 2015 Pas Dosè “Millesimè” di Mirizzi è Spumante dell’anno. Settanta mesi sui lieviti per un Metodo classico da conoscere. L’ultima scommessa del visionario Gianluca Mirizzi.

Guida winemag 2023: il Verdicchio 2015 Pas Dosè “Millesimè” di Mirizzi è Spumante dell’anno

ASTI DOCG: PIÙ ETTARI, PIÙ BOTTIGLIE

Asti Docg verso l’aumento della superficie vitata: 300 ettari per 3 milioni di bottiglie. Il Consorzio: «Interruzione a una limitazione che si protraeva da lungo tempo». «Sorprendente» la vendemmia 2022.

Asti Docg verso l’aumento della superficie vitata: 300 ettari per 3 milioni di bottiglie

LE STAGIONI DEL TARTUFO

Quando cresce il tartufo? La risposta (in pillole) degli esperti. Iniziata la raccolta del pregiato “bianco”, condizionata dalla siccità. L’annata non sarà particolarmente produttiva.

Quando cresce il tartufo? La risposta (in pillole) degli esperti

NIZZA DOCG, VENDEMMIA «SORPRENDENTE»

Vendemmia 2022, Nizza Docg come il Douro: «Gradazioni non esasperate ed equilibrio». Esito «sorprendente», vista l’annata calda e secca. Stefano Chiarlo: «Fondamentali le rese basse della zona».

Vendemmia 2022, Nizza Docg come il Douro: «Gradazioni non esasperate ed equilibrio»

ELEZIONI FISAR, SFIDA A DUE PER LA PRESIDENZA

Elezioni Fisar 2022, tutti i candidati: Roberto Donadini sfida Mariella Dubbini per il dopo Terzago. Lista 1 “Costruiamo insieme il futuro” vs Lista 2 “Sommelier nel cuore – Con Noi per Cambiare”.

Elezioni Fisar 2022, tutti i candidati: Roberto Donadini sfida Mariella Dubbini per il dopo Terzago

VITE DI VINO: L’INCONTRO TRA WALTER MASSA E MAURIZIO “CAINO” MENICHETTI

Walter Massa e quel fax di Maurizio “Caino” Menichetti che cambiò la storia del Timorasso. In esclusiva la storia dell’incontro tra il vignaiolo piemontese e il ristoratore bistellato toscano.

Walter Massa e quel fax di Maurizio “Caino” Menichetti che cambiò la storia del Timorasso

I VINI PREMIATI AL MONDIAL DES VINS EXTRÊMES 2022

Mondial des Vins Extrêmes 2022: tutti i vini da viticoltura eroica premiati in Valle d’Aosta. Gli esiti del concorso organizzato dal Cervim.

Mondial des Vins Extrêmes 2022: tutti i vini da viticoltura eroica premiati in Valle d’Aosta

MONFERACE, IL GRIGNOLINO CHE FA LEGNO: L’EDITORIALE

Monferace, il Grignolino del Monferrato che “fa legno”: tutti sicuri ne abbia bisogno? Il mondo va da un’altra parte, ma tra Casalese e Astigiano 12 aziende investono su un «progetto della tradizione».

Monferace, il Grignolino del Monferrato che “fa legno”: tutti sicuri ne abbia bisogno?

MIGLIOR ROSATO ITALIANO 2023

Il Cannonau di Sardegna 2021 Martis Sero di Vignaioli Cadinu è Miglior rosato italiano 2023. Un vino incollato al territorio di Mamoiada, in tiratura limitatissima: solo 620 bottiglie prodotte dai fratelli Pino e Giovanni.

Il Cannonau di Sardegna 2021 Martis Sero di Vignaioli Cadinu è Miglior rosato italiano 2023

FEDERVINI AL GOVERNO: «FAVORIRE AGGREGAZIONI E ACQUISIZIONI TRA IMPRESE»

«Favorire aggregazioni e acquisizioni tra imprese»: la richiesta di Federvini al governo Meloni. La presidente Pallini: «Aziende più grandi anche per aggredire i mercati esteri in modo coordinato ed efficace».

«Favorire aggregazioni e acquisizioni tra imprese»: la richiesta di Federvini al governo Meloni

VERSO IL PARCO DEL CERASUOLO DI VITTORIA

Verso il Parco del Cerasuolo di Vittoria: investimento da 500 mila euro. Allo studio anche un “Sistema Marchio Paesaggistico di Qualità Collettivo” legato ai paesaggi locali.

Verso il Parco del Cerasuolo di Vittoria: investimento da 500 mila euro

I VINI DEL COLLIO 2022

Vendemmia 2022 nel Collio «ottima con punte di eccellenza».

Vendemmia 2022 nel Collio «ottima con punte di eccellenza»

CAPO DI STATO DI LOREDAN GASPARINI

Capo di Stato Loredan Gasparini in verticale: il Montello guarda Bordeaux. A Rossobordò degustazione del vino icona di Venegazzù, guidata dall’enologo Mauro Rasera.

Capo di Stato Loredan Gasparini in verticale: il Montello guarda Bordeaux

FIVI DA STELLA MICHELIN

Vignaioli da Stella Michelin: il Ristorante Gourmet Peter Brunel diventa “Punto d’affezione” Fivi. «Cuochi e vignaioli hanno molto in comune. Dobbiamo parlare, confrontarci, conoscerci a vicenda».

Vignaioli da Stella Michelin: il Ristorante Gourmet Peter Brunel diventa “Punto d’affezione” Fivi

VINO GDO, CALANO LE VENDITE

Calano le vendite di vino al supermercato nei primi 9 mesi 2022. L’analisi dell’Osservatorio del vino Uiv-Ismea.

Calano le vendite di vino al supermercato nei primi 9 mesi 2022

VINO PERPETUO E MARSALA

Il futuro del vino Perpetuo? Lontano da Marsala, nella Doc Sicilia. Lo rivelano Renato De Bartoli e Nino Barraco a “Perpetuo Wine Fest”, evento ideato per dare nuova identità al vino ossidativo tradizionale siciliano.

Il futuro del vino Perpetuo? Lontano da Marsala, nella Doc Sicilia

APPASSIMENTO PATRIMONIO UNESCO: LA VALPOLICELLA CI CREDE

Valpolicella, l’appassimento come “Patrimonio Unesco”: al via la call to action. La candidatura entra nella “Fase 2”.

Valpolicella, l’appassimento come “Patrimonio Unesco”: al via la call to action

LAVORO NERO IN VIGNA A MONTEBELLO VICENTINO

Lavoro in nero in vigna a Montebello Vicentino: scoperti 8 braccianti indiani irregolari. Maxi sanzione per il titolare dell’azienda agricola, che ha subito regolarizzato i dipendenti per evitare la sospensione.

Lavoro in nero in vigna a Montebello Vicentino: scoperti 8 braccianti indiani irregolari

VINI ANALCOLICI, COOPERATIVE IN PRESSING

Vini analcolici: cooperative vitivinicole mondiali in pressing sull’Ue. I “Low” e “no-alcohol” beverage varranno 68,9 miliardi di dollari nel 2030. I colossi del vino chiedono «condizioni di parità per sviluppare il segmento».

Vini analcolici: cooperative vitivinicole mondiali in pressing sull’Ue

FIVI E LA RIFORMA DEI CONSORZI DEL VINO

Fivi e la riforma dei Consorzi del vino: perché è il momento giusto con Meloni e Centinaio. «I criteri di voto favoriscono grandi gruppi e cooperative sociali». L’incontro promesso e mai avvenuto e la nuova lettera a Lollobrigida.

Fivi e la riforma dei Consorzi del vino: perché è il momento giusto con Meloni e Centinaio

IL GUSTO DI LUCE NEL VINO

Cos’è il gusto di luce nel vino e come prevenirlo con la carenza di bottiglie di vetro di qualità. Una ricerca dell’Università degli Studi di Milano indaga il nuovo spauracchio degli enologi.

Cos’è il gusto di luce nel vino e come prevenirlo con la carenza di bottiglie di vetro di qualità

LA VENDEMMIA PIÙ LUNGA D’ITALIA IN SICILIA

Sicilia, conclusa la vendemmia più lunga d’Italia: «Annata 2022 eccellente». Calo del 10% della quantità. Il punto con i produttori locali, da Marsala all’Etna e dalle Lipari a Vittoria.

Sicilia, conclusa la vendemmia più lunga d’Italia: «Annata 2022 eccellente»

FISAR, ECCP IL NUOVO PRESIDENTE

Roberto Donadini nuovo presidente Fisar: i sommelier eletti. La spunta la Lista 1, guidata dall’esponente trevigiano. Parola d’ordine «rinnovamento».

Roberto Donadini nuovo presidente Fisar: i sommelier eletti

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Le winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a settembre 2022?

Le winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a settembre 2022? Nono appuntamento (di 12) con i fatti salienti dello scorso anno. Un viaggio nel tempo tra le notizie del vino italiano. Iscriviti alla newsletter di winemag.it per non perderti neppure una news.

BACK TO 2022

CAMPI FLEGREI SUGLI SCUDI A CAMPANIA STORIES 2022

Campania Stories 2022: Campi Flegrei sugli scudi. Torna l’anteprima dei vini campani.

Campania Stories 2022: Campi Flegrei sugli scudi

MIGLIOR VINO ROSSO ITALIANO 2023

Pinot Nero 2020 “Lo Straniero” Il Poggiarello vino rosso dell’anno per la Guida Top 100 winemag.it 2023. Sorpresa sui Colli Piacentini: un Noir in stile Borgogna.

Pinot Nero 2020 “Lo Straniero” Il Poggiarello vino rosso dell’anno per la Guida Top 100 winemag.it 2023

CAMPANIA VERSO IL TAGLIO DELLE DOC DEL VINO?

Campania Stories 2022 da record ai Campi Flegrei. Regione verso taglio Doc del vino? Aperta l’annuale anteprima dei vini campani, tra Pozzuoli e Bacoli. Oggi il tasting delle nuove annate per la stampa di settore. Denominazioni: novità in vista.

Campania Stories 2022 da record ai Campi Flegrei. Regione verso taglio Doc del vino?

LA VENDEMMIA 2022

Vino, vendemmia 2022: vigneto Italia più forte di caldo e siccità. Qualità uve sorprendente, quantità supera media ultimi 5 anni (+3%).

Vino, vendemmia 2022: vigneto Italia più forte di caldo e siccità

FRANCIA, UN ETTARO VALE 3 VOLTE QUELLO ITALIANO

Valore vino italiano, Lamberto Frescobaldi: «Rese nettamente inferiori ai francesi». In Oltralpe redditività tripla per ogni ettaro coltivato e per ogni ettolitro prodotto.

Valore vino italiano, Lamberto Frescobaldi: «Rese nettamente inferiori ai francesi»

VIGNATI DI POMPEI, PASSO INDIETRO DI MASTROBERARDINO

Scavi di Pompei, vigneti abbandonati da 9 mesi. Il nuovo gestore deve produrre “vino naturale”. Passo indietro di Mastroberardino, dopo 25 anni. Possibile l’azione legale per danni di immagine.

Scavi di Pompei, vigneti abbandonati da 9 mesi. Il nuovo gestore deve produrre “vino naturale”

OMS, STANGATA AL VINO ITALIANO

Stangata dell’Organizzazione mondiale della Sanità al vino italiano. Nessun voto contrario all’European framework for action on alcohol 2022-2025.

Stangata dell’Organizzazione mondiale della Sanità al vino italiano

MIGLIOR VINO BIANCO ITALIANO 2023

“Contradae 61·37” Vesuvio Doc 2019 vino bianco dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023. L’ultima creatura di Casa Setaro: un progetto che va ben oltre il calice.

“Contradae 61·37” Vesuvio Doc 2019 vino bianco dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023

FRODE ALL’UE, L’INCHIESTA SUI FONDI EUROPEI

«Frode all’Ue»: Veronafiere e Unione italiana vini nell’inchiesta. L’ipotesi degli inquirenti interessa un bando per la promozione di prodotti agricoli, nel mercato interno e nei Paesi terzi.

«Frode all’Ue»: Veronafiere e Unione italiana vini nell’inchiesta

CARO ENERGIA: GRAPPA IN BILICO

Grappa e distillati a rischio paralisi per il costo di vetro ed energia. L’allarme di Assodistil e del Consorzio nazionale Grappa.

Grappa e distillati a rischio paralisi per il costo di vetro ed energia

GLI ITALIANO COMPRANO VINO IN VACANZA

Vendita diretta in cantina: 6 italiani su 10 comprano vino in vacanza. L’analisi Coldiretti/Ixè al Forum mondiale sull’enoturismo di Alba.

Vendita diretta in cantina: 6 italiani su 10 comprano vino in vacanza

MIGLIOR CANTINA ITALIANA GDO 2023

Cantine Spinelli è Miglior Cantina Gdo 2023 per la Guida Migliori Vini al Supermercato. Una garanzia per il Montepulciano d’Abruzzo, così come per gli altri vini tipici della regione e della Val di Fara.

Cantine Spinelli è Miglior Cantina Gdo 2023 per la Guida Migliori Vini al Supermercato

ALTO ADIGE, IL PINOT NERO COME IL KERNER

Pinot Nero come il Kerner in Valle Isarco: caccia ai vigneti di alta quota. Armin Gratl (Kellerei Eisacktal): «Cambiamenti climatici costringono a trovare nuovi territori per il vitigno».

Pinot Nero come il Kerner in Valle Isarco: caccia ai vigneti di alta quota

MIGLIOR CANTINA NORD ITALIA 2023

Azienda Agricola Possa è Miglior Cantina Nord Italia 2023 per la Guida Top 100 winemag.it. Il riconoscimento al custode delle Cinque Terre, Heydi Bonanini: in 25 anni ha raggruppato 198 piccoli terreni, salvandoli dall’abbandono.

Azienda Agricola Possa è Miglior Cantina Nord Italia 2023 per la Guida Top 100 winemag.it

MIGLIOR CANTINA CENTRO ITALIA 2023

Terre del Marchesato è Miglior Cantina Centro Italia 2023 per la Guida Top 100 winemag.it. Premiata l’idea particolare di Bolgheri della famiglia Fuselli: 16 ettari incastonati tra Guado al Tasso, Tenuta San Guido e Ornellaia. Brilla il 100% Cabernet Franc.

Terre del Marchesato è Miglior Cantina Centro Italia 2023 per la Guida Top 100 winemag.it

OPERAZIONE SWEET VALLEY: TRUFFA ALL’UE TRA ASTI, NOCCIOLE E MIELE

Piemonte, truffa all’Unione europea per la promozione di Asti Docg, Nocciole e Miele. Operazione “Sweet Valley”: sotto accusa l’associazione La Dolce Valle. Soci i tre Consorzi di tutela piemontesi.

Piemonte, truffa all’Unione europea per la promozione di Asti Docg, Nocciole e Miele

MIGLIOR CANTINA SUD ITALIA 2023

Tenuta Cerulli Spinozzi è Miglior Cantina Sud Italia 2023 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Interprete dell’eccellenza del Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg, oltre a Cerasuolo, Pecorino e Passerina.

Tenuta Cerulli Spinozzi è Miglior Cantina Sud Italia 2023 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani

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Le winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo ad agosto 2022?

Le winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo ad agosto 2022? Ottavo appuntamento (di 12) con i fatti salienti dello scorso anno. Un viaggio nel tempo tra le notizie del vino italiano. Iscriviti alla newsletter di winemag.it per non perderti neppure una news.

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RUBINELLI VAJOL MIGLIOR CANTINA ITALIANA 2023

Rubinelli Vajol è Cantina italiana dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023. Massimo riconoscimento di winemag.it per l’azienda agricola di San Pietro in Cariano, in Valpolicella.

https://www.winemag.it/rubinelli-vajol-cantina-italiana-dell-anno-2023-winemag-it/

KERNER, LA GRANDE CHANCE DELL’ALTO ADIGE

I migliori Kerner dell’Alto Adige: crescono ettari e popolarità. Degustazione di 26 etichette del Consorzio.

I migliori Kerner dell’Alto Adige: crescono ettari e popolarità

VENDEMMIA 2022 AL VIA IN SICILIA

Iniziata la vendemmia 2022 in Sicilia: la più lunga d’Italia, si concluderà sull’Etna. Le previsioni di Assovini.

Iniziata la vendemmia 2022 in Sicilia: la più lunga d’Italia, si concluderà sull’Etna

LE DOMANDE PER DIVENTARE MASTER OF WINE

Sapresti rispondere alle domande per diventare Master of Wine nel 2022? La lista dei quesiti presentati a 103 studenti ad Adelaide, Londra, Napa.

Sapresti rispondere alle domande per diventare Master of Wine nel 2022?

IL MALTEMPO FLAGELLA L’ITALIA

Maltempo: vigneti e campi distrutti nel Lazio e in Campania, Puglia e Sicilia. Perdite del raccolto fino all’80%, come nei giorni scorsi in Oltrepò pavese, in Lombardia.

Maltempo: vigneti e campi distrutti nel Lazio e in Campania, Puglia e Sicilia

BANDO AL PROSECCO AUSTRALIANO, UN CASO INTERNAZIONALE

Prosecco australiano vietato in Nuova Zelanda, ira dell’Australia: «Chiesti chiarimenti». Esclusiva winemag.it. Business da 3,5 milioni di dollari in fumo dopo l’accordo tra Ue e governo neozelandese.

Prosecco australiano vietato in Nuova Zelanda, ira dell’Australia: «Chiesti chiarimenti»

ALTA LANGA, UNA VENDEMMIA DI ALTA QUALITÀ

Alta Langa Docg, alta qualità: iniziata la vendemmia 2022. Produttori concentrati sul Pinot Nero, poi sullo Chardonnay.

Alta Langa Docg, alta qualità: iniziata la vendemmia 2022

LA GESTIONE DEL RISCHIO CLIMATICO

Siccità, nubifragi, grandine, Confagricoltura: «Gestione rischio climatico nel futuro agricoltura». «Necessario un nuovo approccio che comprenda la cura e la gestione del territorio, sfruttando anche l’intelligenza artificiale».

Siccità, nubifragi, grandine, Confagricoltura: «Gestione rischio climatico nel futuro agricoltura»

BAROLO EN PRIMEUR FA IL BIS

Barolo En Primeur, l’asta benefica fa il bis a Grinzane Cavour. Nel 2021 raccolti oltre 660 mila euro, devoluti a 17 progetti no-profit.

Barolo En Primeur, l’asta benefica fa il bis a Grinzane Cavour

NASCE VERAISON GROUP SPA

Salvaterra, Progetti Agricoli e 4RU si uniscono in Veraison Group Spa. L’obiettivo è diventare uno dei principali player italiani del settore beverage.

Salvaterra, Progetti Agricoli e 4RU si uniscono in Veraison Group Spa

I 90 ANNI DEL CONSORZIO DELL’ASTI

Novant’anni di bollicine: inizia la festa del Consorzio dell’Asti.

Novant’anni di bollicine: inizia la festa del Consorzio dell’Asti

LO SPUMANTE SENZ’ALCOL SBARCA AL SUPERMERCATO

“Virgola Zero” Alcohol Free Sparkling, Dr. Fischer: da Esselunga un Riesling della Mosella senza alcol. Novità in assortimento che parla anche un po’ italiano: il produttore è l’altoatesino Martin Foradori (Hofstätter), non nuovo ai “vini dealcolati”.

“Virgola Zero” Alcohol Free Sparkling, Dr. Fischer: da Esselunga un Riesling della Mosella senza alcol

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Le winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a luglio 2022?

Le winenews del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a luglio 2022? Con il settimo appuntamento siamo al giro di boa tra i fatti salienti dello scorso anno. Un viaggio nel tempo attraverso le notizie inerenti il vino italiano, le sue dinamiche e il racconto delle denominazioni. Per non perderti neppure una news, iscriviti alla newsletter di winemag.it.

BACK TO 2022

RASSEGNA VINI MÜLLER THURGAU 2022: I MIGLIORI

Le winenews di luglio si aprono con il Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau e i vini premiati alla 19° edizione. Svelati i vincitori dell’annuale Rassegna.

Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau: tutti i premiati alla 19° edizione

DONATO LANATI E IL VINO NELLO SPAZIO

Donato Lanati: «Vi spiego perché dobbiamo portare Nebbiolo, Sangiovese e Aglianico nello Spazio». Il noto enologo è intervenuto ieri al 15° Forum Internazionale della Cultura del Vino della Fondazione Italiana Sommelier.

Donato Lanati: «Vi spiego perché dobbiamo portare Nebbiolo, Sangiovese e Aglianico nello Spazio»

FAMIGLIE STORICHE, PIERANGELO TOMMASI PRESIDENTE

Pierangelo Tommasi nuovo presidente de Le Famiglie Storiche. Vicepresidenti Giuseppe Rizzardi (Guerrieri Rizzardi) e Luca Speri (Speri).

Pierangelo Tommasi nuovo presidente de Le Famiglie Storiche

VITE IN RIVIERA, VIAGGIO TRA I MIGLIORI VINI DEL PONENTE LIGURE

Vite in Riviera, i grandi vini del Ponente Ligure vogliono crescere: «Scorte finite a settembre». L’autoctono Pigato è ormai esploso, ma le quantità non bastano ad accontentare le richieste dei buyer, in Italia come all’estero. le etichette da non perdere.

Vite in Riviera, i grandi vini del Ponente Ligure vogliono crescere: «Scorte finite a settembre»

ENOTECHE, LETTERA DI VINARIUS A PATUANELLI

Enoteche escluse dal Fondo per il sostegno: lettera di Vinarius a Patuanelli. Il presidente Andrea Terraneo: «Gli aiuti ci spettano».

Enoteche escluse dal Fondo per il sostegno: lettera di Vinarius a Patuanelli

VINI VENEZIA, PINOT GRIGIO VERSO LO STOCCAGGIO

Consorzio Vini Venezia: Pinot Grigio 2022 verso lo stoccaggio. Circa 20 quintali per ettaro.

Consorzio Vini Venezia: Pinot Grigio 2022 verso lo stoccaggio

SANDRO CAMILLI NUOVO PRESIDENTE AIS

Sandro Camilli nuovo presidente Ais – Associazione italiana sommelier. Il vicepresidente è Marco Aldegheri.

Sandro Camilli nuovo presidente Ais – Associazione italiana sommelier

SICILIA, PARADISO DEI WINELOVERS

Sicilia paradiso dei wine (& food) lovers: una cantina su due ha un ristorante, una su tre un albergo. Il sondaggio si Assovini. De la Gatinais: «Enoturismo in crescita del 30% negli ultimi 5 anni».

Sicilia paradiso dei wine (& food) lovers: una cantina su due ha un ristorante, una su tre un albergo

PUGLIA, FALSIFICAVANO MOËT & CHANDON E RUM DON PAPA

Tra le winenews di winemag.it, anche la cronaca relativa alle più importanti operazioni compiute sul suolo nazionale dalle forze dell’ordine, nel settore del vino. A luglio 2022 sono state sequestrate a Cerignola 955 bottiglie contraffatte di Moët & Chandon e Rum Don Papa. Nei guai due imprenditori pugliesi (VIDEO).

Sequestrate a Cerignola 955 bottiglie contraffatte di Moët & Chandon e Rum Don Papa (VIDEO)

L’EXPORT DEL VINO ITALIANO NEL PRIMO QUADRIMESTRE

Export di vino italiano, Uiv: «Primo quadrimestre 2022 positivo». Da aprile primi segni di rallentamento.

Export di vino italiano, Uiv: «Primo quadrimestre 2022 positivo»

GIOVANNI POLI, LA GRAPPA PERDE UN MITO

Addio a Giovanni Poli, uomo simbolo della grappa trentina. Aveva 87 anni. Nella sua lunga carriera di vignaiolo ha contribuito alla notorietà della Valle dei Laghi.

Addio a Giovanni Poli, uomo simbolo della grappa trentina

ETNA DOC, CRESCONO LE BOTTIGLIE

Vini Etna Doc: imbottigliato primo semestre 2022 cresce del 30%. Bianco e rosato in crescita, così come il rosso. Cambria: «Ottimo stato di salute della denominazione.

Vini Etna Doc: imbottigliato primo semestre 2022 cresce del 30%

SASSICAIA (E ALTRI MITI) AL CALICE: ECCO DOVE TROVARLI

Sassicaia (e altri miti) al calice, la formula vincente di Enoteca Tognoni: «Tre bottiglie al giorno». Una pagina di top wines: si può scegliere tra 5 o 10 cl. «Molti clienti, poi, acquistano uno o due cartoni».

Sassicaia (e altri miti) al calice, la formula vincente di Enoteca Tognoni: «Tre bottiglie al giorno»

ADDIO A LUCIO TASCA D’ALMERITA

Sicilia del vino in lutto: addio a Lucio Tasca D’Almerita. Fu tra i primi a credere nel potenziale dell’isola.

Sicilia del vino in lutto: addio a Lucio Tasca D’Almerita

BIOLOGICO DA RECORD IN ITALIA

Biologico supera 2,1 milioni di ettari in Italia: è record. Gli ultimi report sanciscono il primato del Bel paese.

Biologico supera 2,1 milioni di ettari in Italia: è record

ADDIO AL PROSECCO AUSTRALIANO IN NUOVA ZELANDA

Nuova Zelanda, addio al Prosecco australiano entro 5 anni. L’Ue ha trovato l’accordo per la protezione del marchio italiano: «Spumante ormai famoso come lo Champagne».

Nuova Zelanda, addio al Prosecco australiano entro 5 anni

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Le wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a giugno 2022?

Le wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a giugno 2022? Sesto appuntamento con i fatti salienti dello scorso anno. Per non perderti neppure una news, iscriviti alla newsletter di winemag.it.

BACK TO 2022

VINO E COMUNICAZIONE: RIMARRANNO SOLO LORO, L’EDITORIALE

Il mese di giugno di winemag.it si apre all’insegna dell’ennesimo editoriale controcorrente, dal titolo inequivocabile: “Rimarranno solo loro”. Una critica schietta al mondo della comunicazione e ai rapporti, non sempre cristallini, sull’asse stampa-cantine (o cantine-stampa). Problematiche che non possono certo essere risolte da un editoriale: l’auspicio, per il 2023, è l’apertura di un dibattito serio tra uffici stampa e stampa di settore. Speranze, ahinoi, assai vane in un settore popolato dall’ormai quotidiana, morbosa autoreferenzialità, confermata anche all’inizio di questo nuovo anno.

Rimarranno solo loro

ANTEPRIMA SAGRANTINO, CONVINCE IL ROSSO DI MONTEFALCO

Il Rosso di Montefalco 2019 è la vera sorpresa di Anteprima Sagrantino 2022. Confermata la crescita della Doc locale, all’annuale preview organizzata dal Consorzio di Tutela umbro.

Il Rosso di Montefalco 2019 è la vera sorpresa di Anteprima Sagrantino 2022

IL NOSTRO SICILIA EN PRIMEUR 2022

Sicilia en Primeur 2022: viaggio tra Nero d’Avola, Frappato, Cerasuolo di Vittoria e Grillo. L’isola vista con gli occhi di quattro cantine: Zisola, Feudo Maccari, Terre di Giurfo e Horus.

Sicilia en Primeur 2022: viaggio tra Nero d’Avola, Frappato, Cerasuolo di Vittoria e Grillo

IL GAMAY DEL TRASIMENO IN CERCA DI IDENTITÀ

Gamay del Trasimeno: il Grenache dell’Umbria a caccia di identità. Il nome del vitigno confonde (pure) i vivai. E i turisti chiedono bianchi e rosati. Report dall’Anteprima 2022.

Gamay del Trasimeno: il Grenache dell’Umbria a caccia di identità

WINEMAG.IT ALLA PRIMA DELL’ALTA LANGA

Prima dell’Alta Langa 2022, migliori assaggi: il Metodo classico piemontese è al giro di boa. Sempre più alternativa a Franciacorta e Trento Doc.

Prima dell’Alta Langa 2022, migliori assaggi: il Metodo classico piemontese è al giro di boa

IN VALLE D’AOSTA

In Valle d’Aosta tra vino e relax: quattro cantine che offrono ospitalità. I consigli di winemag.it sulle aziende vitivinicole in cui si può (anche) soggiornare.

In Valle d’Aosta tra vino e relax: quattro cantine che offrono ospitalità

SOMMELIER AIS AL VOTO

Elezioni Ais 2022, Antonello Maietta non si ricandida: «Non posso fare l’imperatore». Nei tre mandati consecutivi, l’Associazione italiana sommelier ha quasi raddoppiato gli iscritti. La wine news su winemag.it, il 9 giugno.

Elezioni Ais 2022, Antonello Maietta non si ricandida: «Non posso fare l’imperatore»

VINO ITALIANO, GLI STRASCICHI DELLA GUERRA

Guerra Russia-Ucraina, Coldiretti: rincari del 35% per il settore del vino. «Costi scaricati sulle spalle dei viticoltori».

Guerra Russia-Ucraina, Coldiretti: rincari del 35% per il settore del vino

UN DANESE PER VERONAFIERE

Maurizio Danese nuovo amministratore delegato di Veronafiere.

Maurizio Danese nuovo amministratore delegato di Veronafiere

MÜLLER-THURGAU, LO STUDIO

Müller-Thurgau, lo studio: «Le note vegetali da Sauvignon Blanc sono tipiche». Lo conferma l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, supportato da 6 università italiane. Quello vero, come conferma la ricerca, si riconosce dai “tioli varietali“.

Müller-Thurgau, lo studio: «Le note vegetali da Sauvignon Blanc sono tipiche»

AMARONE OPERA PRIMA: È INZIIATA LA REVOLUTION

È iniziata l’Amarone revolution: come cambia (e cambierà) il Re dei vini della Valpolicella. Novaia Organic Wines brilla con la nuova annata. Il Consorzio indica la via per l’alta ristorazione.

È iniziata l’Amarone revolution: come cambia (e cambierà) il Re dei vini della Valpolicella

TRAGEDIA IN VENETO, MORTO MARCO ACCORDINI

Morto Marco Accordini, figlio del direttore generale di Cantina di Negrar. Incidente in campagna, nell’agriturismo di famiglia di Mazzurega.

Morto Marco Accordini, figlio del direttore generale di Cantina di Negrar

L’EMERGENZA SICCITÀ

Siccità, 3 miliardi di euro di danni: Po in secca, laghi e fiumi svuotati. Coldiretti chiede «un grande piano nazionale per gli invasi» e lo stato di emergenza.

Siccità, 3 miliardi di euro di danni: Po in secca, laghi e fiumi svuotati

CHIANTI, CONFERMATO BUSI

Giovanni Busi confermato presidente Consorzio Vino Chianti. Obiettivo del prossimo triennio, il raggiungimento del milione di ettolitri.

Giovanni Busi confermato presidente Consorzio Vino Chianti

CATEGORIA VIGNETI SU AIRBNB

Airbnb introduce la categoria “Vigneti”: enoturismo sempre più a portata di clic. La novità sul noto portale di riferimento per chi cerca un alloggio o una camera per brevi periodi, in Italia come all’estero. C’è anche la rubrica di winemag.it.

Airbnb introduce la categoria “Vigneti”: enoturismo sempre più a portata di clic

ANTEPRIMA AMARONE 2017, ECCO I MIGLIORI

Anteprima Amarone 2017: i migliori. Report degli assaggi in Gran Guardia.

Anteprima Amarone 2017: i migliori

VINO, IL BILANCIO VALORITALIA

Vino imbottigliato, Valoritalia: nel 2021 certificati 10 miliardi di euro in valore. Exploit di Pinot Grigio delle Venezie e “Sistema Prosecco”, ma crescono Brunello, Barolo, Gavi, Franciacorta, Chianti Classico e Nobile di Montepulciano.

Vino imbottigliato, Valoritalia: nel 2021 certificati 10 miliardi di euro in valore

FEDERDOC AL VOTO

Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi nuovo presidente Federdoc. Voto unanime dal parte del nuovo Cda.

Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi nuovo presidente Federdoc 

ELEZIONI AIS, GRANDE AFFLUENZA AL VOTO

Elezioni Ais 2022, i risultati: alta affluenza dei sommelier al voto online. Tutti gli eletti al Consiglio nazionale e nelle delegazioni regionali dell’associazione.

Elezioni Ais 2022, i risultati: alta affluenza dei sommelier al voto online

SICILIA, IL VIGNETO “BLINDATO”

La Sicilia blinda il suo vigneto: in arrivo la “carta di identità” sanitaria e varietale. Nel mirino la “Valorizzazione del germoplasma viticolo”.

La Sicilia blinda il suo vigneto: in arrivo la “carta di identità” sanitaria e varietale

REGNO UNITO, SEMPRE PIÙ PROSECCO MANIA

Nel Regno Unito è sempre più Prosecco mania: da solo vende più di tutti i vini italiani. Un dato che maschera la crisi dei vini fermi imbottigliati: l’export crolla in valore e in volume nei principali mercati.

Nel Regno Unito è sempre più Prosecco mania: da solo vende più di tutti i vini italiani

VALLARSA, LA VITICOLTURA EROICA IN TRENTINO

Viticoltura eroica: il Trentino riscopre le «98 Terrazze della Vallarsa». Ospiti del convegno e della degustazione i vignaioli della Valtellina e della Valle di Cembra, accanto a Eugenio Rosi.

Viticoltura eroica: il Trentino riscopre le «98 Terrazze della Vallarsa»

FIVI, I NUMERI DEL MERCATO 2022

850 vignaioli al Mercato Fivi Piacenza 2022. L’evento clou degli “Indipendenti” è in programma da sabato 26 a lunedì 28 novembre.

850 vignaioli al Mercato Fivi Piacenza 2022

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in-abbonamento Vini al supermercato

“Buonina” la prima per i vini a volantino: esordio 2023 a singhiozzi al supermercato

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ViniVeri Assisi 2023: l’elenco dei vignaioli presenti in Umbria, aspettando Cerea


ViniVeri Assisi 2023
scalda i calici di questo inizio dell’anno. Torna dopo due anni di interruzione forzata l’appuntamento con il «vino secondo natura». In Umbria, cuore verde d’Italia, i vignaioli del Consorzio Viniveri danno appuntamento per lunedì 16 gennaio, dalle ore 10 alle 17, all’Hotel Valle di Assisi.

A ViniVeri Assisi, IV edizione nel 2023, oltre 200 etichette di vino di 60 vignaioli che pongono al centro «naturalità, territorio, rispetto dell’ambiente ed identità», coniugate con una produzione «artigianale, sostenibile ed ecocompatibile, che esalta sempre competenza e qualità con la piacevolezza del vino».

Una intera giornata in cui addetti del settore, enotecari, ristoratori, sommelier, appassionati e curiosi del vino naturale potranno incontrare in Umbria quasi tutti i vignaioli del Consorzio che, dal 2004, portano avanti con convinzione il loro approccio produttivo naturale.

VERSO VINIVERI CEREA 2023

Un’occasione unica per dare in anteprima uno sguardo alle novità della prossima edizione di Viniveri Cerea (VR), storica manifestazione dedicata ai “vini prodotti secondo natura” giunta alla sua 18esima edizione, in programma dal 31 marzo al 2 aprile 2023.

E a ribadire lo speciale rapporto tra il Consorzio Viniveri e l’Umbria sarà presente a ViniVeri Assisi il presidente dell’associazione “Per la Vita di Castelluccio di Norcia Onlus”, Giovanni Perla che presenterà il nuovo Centro di Comunità di Castelluccio di Norcia.

Una nuova struttura che è un importante segnale di rinascita del territorio duramente colpito dal terremoto del 2016. Un intervento cofinanziato dall’Associazione “Per la Vita di Castelluccio di Norcia Onlus” a cui Il Consorzio Viniveri ha contribuito devolvendo sia una donazione che una percentuale degli ingressi dell’edizione 2017 di Viniveri.

NON SOLO VINO: LE CENE CON I VIGNAIOLI DI VINIVERI IN 15 RISTORANTI

Come di consueto, la sera precedente al banco di degustazione, domenica 15 gennaio, spazio alle Cene con i Vignaioli di Viniveri in ben 15 ristoranti umbri. La prenotazione è obbligatoria (elenco completo dei sul sito ufficiale).

Ospiti diversi vignaioli provenienti da Italia, Slovenia e Francia, per quello che si preannuncia come «il felice connubio di piatti e specialità del territorio umbro unite alle voci, alle storie di passione tra stagioni, terra, vigna e  cantina dei produttori con i loro vini in assaggio e in abbinamento».

ELENCO VIGNAIOLI VINIVERI ASSISI 2023

Allevi Maria Letizia Piceno, Marche
Altura Isola del Giglio, Toscana
Angol d’Amig Modena, Emilia – Romagna
Bea Paolo, Montefalco Sagrantino, Umbria
Bini Denny “Podere Cipolla”, Reggio Emilia, Emilia – Romagna
Boccella Aglianico di Taurasi, Campania
Ca’ Dei Zago, Valdobbiadene, Veneto
Cameli Irene, Piceno, Marche
Cantina Giardino, Irpinia, Campania
Cantina Ninni, Spoleto, Umbria
Cantine Di Neoneli, Isola dei Nuraghi, Sardegna
Casa Brecceto, Campania
Cascina delle Rose, Langhe del Barbaresco, Piemonte
Cascina Fornace Roero, Piemonte
Casebianche, Cilento, Campania

Castelli Maria Pia, Piceno, Marche
Charlot Pére & Fils , Champagne, Francia
Colombera & Garella, Alto Piemonte, Piemonte
Crocizia Val Parma, Emilia – Romagna
Fattoria Kappa, Toscana
Ferrandes, Isola di Pantelleria, Sicilia
Feudo D’Ugni, Abruzzo
Gatti Carolina, Treviso – Marca Trevigiana, Veneto
Grottafumata, Sicilia
I Mattaioni, Toscana
Il Censo, Monti Sicani, Sicilia
Il Vecchio Poggio, Lazio
La Castellada Collio, Friuli – Venezia Giulia
La Visciola, Piglio, Lazio
Laiolo Guido Reginin, Monferrato Astigiano, Piemonte

Le Calle Montecucco, Toscana
Macondo, Marche
Marcelli Clara, Piceno Superiore , Marche
Marra Francesco, Salento, Puglia
Massetti Francesco, Colline Teramane , Abruzzo
Mattoni Valter, Piceno, Marche
Milana Gioacchino, Cesanese, Lazio
Mlečnik, Vipavska Dolina, Slovenia
Noro Carlo, Lazio
Pian del Pino, Valdarno di sopra, Toscana
Pierini & Brugi, Montecucco, Toscana
Podere Giardino, Reggiano, Emilia Romagna
Podere Luisa Chianti Valdarno Superiore, Toscana
Podere Ortica, Valdarno Superiore – Chianti, Toscana
Praesidium, Valle Peligna – Area Pedemontana, Abruzzo

Princic Dario, Collio Goriziano, Friuli – Venezia Giulia
Raìna, Montefalco Sagrantino, Umbria
Rinaldi Giuseppe, Langhe del Barolo, Piemonte
Romani Agostino, Marche
Ronco Severo, Colli Orientali del Friuli, Friuli – Venezia Giulia
Rosi Eugenio “Viticoltore Artigiano”, Vallagarina, Trentino Alto Adige
Simonetti Carla, Bolgheri, Toscana
Skerlj, Carso, Friuli – Venezia Giulia
Slavček, Primorka, Vipavska Dolina, Slovenia
Šuman Vina/Wines, Stiria, Slovenia
Suore Trappiste di Vitorchiano, Tuscia, Lazio
TerraQuilia il Metodo Ancestrale, Emilia, Emilia – Romagna
Terre Antiche, Cesanese del Piglio, Lazio
Vodopivec, Carso, Friuli – Venezia Giulia
Zampaglione “Don Chisciotte”, Alta Irpinia, Campania
Zidarich, Carso, Friuli – Venezia Giulia


VINIVERI ASSISI 2023 IN BREVE

Quando: lunedì 16 gennaio 2023 – Dalle ore 10 alle 17
Dove: Hotel Valle di Assisi, via San Bernardino da Siena 116 – Santa Maria degli Angeli (PG)
Biglietto giornaliero: 30 euro – prevendita sul sito: 25 euro
Social: Facebook

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Le wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a maggio 2022?

Le wine news del vino italiano in 12 giorni: cosa è successo a maggio 2022? Quinto appuntamento con i fatti salienti dello scorso anno. Un mese di ricco di notizie, maggio. Per non perderti neppure una news, iscriviti alla newsletter di winemag.it.

BACK TO 2022

COME CAMBIA LA BARBERA D’ASTI DOCG: ECCO RISERVA, UGA E SOTTOZONE

Maggio 2022 all’insegna dei vini del Piemonte. Barbera d’Asti Docg: ecco Riserva, unità geografiche aggiuntive e due nuove sottozone. Tinella e Colli Astiani si aggiungono a Calliano Monferrato e Casorzo Monferrato. Mobrici: «Più qualità per i mercati».

Barbera d’Asti Docg: ecco Riserva, unità geografiche aggiuntive e due nuove sottozone

CALUSO SENZA ERBALUCE: LA RICHIESTA DEI GIOVANI VIGNAIOLI

Svincolamento da nome vitigno Erbaluce: fumata nera dal Consorzio Caluso, Carema e Canavese. Era tra le richieste dei Giovani Vignaioli Canavesani.

Svincolamento da nome vitigno Erbaluce: fumata nera dal Consorzio Caluso, Carema e Canavese

ELETTO IL NUOVO CDA DEL CONSORZIO FRANCIACORTA

Franciacorta, i soci hanno eletto il nuovo Cda del Consorzio. Crescita della denominazione nei primi mesi 2022.

Franciacorta, i soci hanno eletto il nuovo Cda del Consorzio

FABIO ZENATO PRESIDENTE DEL CONSORZIO LUGANA

Fabio Zenato è il nuovo presidente del Consorzio Tutela del Lugana Doc. Eredita da Ettore Nicoletto una Denominazione in crescita.

Fabio Zenato è il nuovo presidente del Consorzio Tutela del Lugana Doc

ALTO ADIGE, NON SOLO VINO ALL’ABBAZIA DI NOVACELLA

Non solo vino all’Abbazia di Novacella: «Pronti ad accogliere gli enoturisti, tra arte e cultura». La bella stagione porta con sé mostre e visite guidate in una delle più antiche cantine attive al mondo.

Non solo vino all’Abbazia di Novacella: «Pronti ad accogliere gli enoturisti, tra arte e cultura»

FOCUS SUI VINI DI CONTRADA DI ANDREA FRANCHETTI

C, P, G, S, R: i vini di contrada di Passopisciaro con punteggi. L’eredità di Andrea Franchetti sull’Etna.

C, P, G, S, R: i vini di contrada di Passopisciaro con punteggi

SICILIA, PRESENTE E FUTURO DELLA VITICOLTURA ITALIANA

Sicilia, presente e futuro della viticoltura Italiana. Biodiversità, pratiche tradizionali e posizione geografica favoriscono la resistenza ai cambiamenti climatici e disegnano il futuro dei vini dell’isola.

Sicilia, presente e futuro della viticoltura Italiana

CONSORZIO FRANCIACORTA: SILVANO BRESCIANINI CONFERMATO PRESIDENTE

A distanza di tre giorni dalla costituzione del nuovo Cda, Silvano Brescianini viene rieletto presidente del Consorzio Franciacorta. Dopo 12 anni, Giuseppe Salvioni lascia il posto di Amministratore delegato a Simona Luraghi.

Silvano Brescianini rieletto Presidente del Consorzio Franciacorta

SULLA STRADA DEL PROSECCO

Isidoro Rebuli riconfermato presidente della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene. Il ristoratore di Valdobbiadene resta alla guida dell’associazione chiamata a valorizzare l’itinerario Unesco.

Isidoro Rebuli riconfermato presidente della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene

VINI DA VITIGNI PIWI AL SUPERMERCATO

I vini da varietà resistenti Piwi sbarcano al supermercato: da Tigros il Solaris di Concilio (in promo)

I vini da varietà resistenti Piwi sbarcano al supermercato: da Tigros il Solaris di Concilio (in promo)

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE DEL VINO CON ACQUA E ZUCCHERO

Contraffazione vino con acqua e zucchero, nuova ricerca: infrarossi e laser per scoprire adulterazioni. Esperimenti congiunti di studiosi italiani, ungheresi e vietnamiti su campioni di Portugieser e Sauvignon Blanc.

Contraffazione vino con acqua e zucchero, nuova ricerca: infrarossi e laser per scoprire adulterazioni

PECK LANCIA IL SUO PRIMO GIN

Nell’anno della consacrazione della riscoperta del Gin e del boom delle micro distillerie italiane, Peck lancia il suo primo Gin.

Peck lancia il suo primo Gin

VALLE D’AOSTA: I TERROIR DEL PRIÉ BLANC

I Terroir del Prié blanc: 8 pannelli per gli enoturisti a La Salle e Morgex. L’ultima iniziativa del Cervim.

I Terroir del Prié blanc: 8 pannelli per gli enoturisti a La Salle e Morgex

COTARELLA CONFERMATO PRESIDENTE ASSOENOLOGI

Riccardo Cotarella riconfermato presidente di Assoenologi. Quarto mandato consecutivo. Vicepresidenti Massimo Tripaldi e Pierluigi Zama.

Riccardo Cotarella riconfermato presidente di Assoenologi

ASOLO PROSECCO, SBLOCCO RISERVA VENDEMMIALE 2021

Asolo Prosecco verso lo sblocco della riserva vendemmiale 2021. Crescita inarrestabile per la denominazione veneta: 8,6 milioni di bottiglie nei primi 4 mesi del 2022.

Asolo Prosecco verso lo sblocco della riserva vendemmiale 2021

NUOVO PRESIDENTE PER IL CONSORZIO LESSINI DURELLO

Diletta Tonello è la nuova presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello.

Diletta Tonello è la nuova presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello

COLLI DI SALERNO: AGLIANICONE SEMPRE PIÙ CENTRALE

Vini di Salerno: Aglianicone sempre più protagonista. Cresce la popolarità del vitigno autoctono campano. Tenuta Macellaro: presto sul mercato Quercus 2019.

Vini di Salerno: Aglianicone sempre più protagonista

CONTINUITÀ PER IL CONSORZIO DI TUTELA VINI DOC CASTEL DEL MONTE

Continuità per il Consorzio di tutela vini Doc Castel del Monte: rieletto Francesco Liantonio. «Prosegue il progetto di denominazione sostenibile».

Continuità per il Consorzio di tutela vini Doc Castel del Monte: rieletto Francesco Liantonio

VERSO PROWEIN 2022: SPAZIO A CLIMA E LOW E ZERO ALCOL

Verso Prowein 2022, dal 15 al 17 maggio: focus su clima e “zero alcol”. Messe Düsseldorf pronta ad accogliere i visitatori, dopo la girandola di date che ha causato l’ira di Londra.

Verso Prowein 2022, dal 15 al 17 maggio: focus su clima e “zero alcol”

NUOVO CORSO PER IL VINO ORCIA

Giulitta Zamperini nuova presidente Consorzio del Vino Orcia, verso la Docg. Il progetto a lungo termine del nuovo Cda.

Giulitta Zamperini nuova presidente Consorzio del Vino Orcia, verso la Docg

TOMMASI, NUOVA CANTINA SULL’ETNA

Tommasi, nuova cantina sull’Etna: suoi 15 ettari di Tenuta Chiuse del Signore. Trovato l’accordo con la famiglia Bambara-De Luca. Sul posto un miracolo della natura: pietracannone.

Tommasi, nuova cantina sull’Etna: suoi 15 ettari di Tenuta Chiuse del Signore

CAMPARI-PICON, APERITIVO IN FRANCIA

Aperitivo in Francia per Campari: acquisito Picon per 119 milioni. Trovato l’accordo con Diageo.

Aperitivo in Francia per Campari: acquisito Picon per 119 milioni

AMARONE OPERA PRIMA: NASCE UN NUOVO FORMAT PER L’ANTEPRIMA

Nuovo format per Anteprima Amarone, che si riposiziona con “Amarone Opera Prima”. Il successivo racconto dell’evento sarà ampio su winemag.it, nel segno del momento storico del re dei vini della Valpolicella. Ottima l’organizzazione all’esordio e tante le novità stilistiche evidenziate dai vini in Anteprima, tesi a una maggiore freschezza e a minori concentrazioni.

Amarone Opera Prima 2022: l’Anteprima del re della Valpolicella ha un nuovo volto

IL DOCUMENTARIO APOCALYPSE WINE SCUOTE SOAVE E CERVIM

Apocalypse wine, attacco frontale alla viticoltura di Soave e al Cervim. Mondial des Vins Extrêmes nel mirino: «Premia lo sfruttamento dissennato del paesaggio». Stefano Celi: «Parole gravi». Le cantine: «Autorizzazioni in regola». Ampio approfondimento, il 18 maggio, su winemag.it. Tutte le voci dei protagonisti.

Apocalypse wine, attacco frontale alla viticoltura di Soave e al Cervim

CONSORZIO ALTA LANGA, MARIACRISTINA CASTELLETTA ELETTA PRESIDENTE

Mariacristina Castelletta (Tosti 1820) è la nuova presidente del Consorzio Alta Langa. Confermato il vice Giovanni Carlo Bussi.

Mariacristina Castelletta (Tosti 1820) è la nuova presidente del Consorzio Alta Langa

OLTREPÒ CHIAMA TRENTO (DOC)

Curioso movimento (l’ennesimo, anche in direzione opposta) dal Trentino all’Oltrepò pavese. Terre d’Oltrepò annuncia l’ingaggio del nuovo direttore generale dal Trento Doc: è Corrado Gallo. A Broni anche l’enologo Giacomo Barbero.

Terre d’Oltrepò, nuovo direttore generale dal Trento Doc: è Corrado Gallo

CONSORZIO DOC DELLE VENEZIE, RIELETTO ALBINO ARMANI

Albino Armani rieletto presidente del Consorzio Tutela Vini Doc delle Venezie. Voto unanime da parte del Cda. Vicepresidenti Claudio Venturin (Veneto) e Flavio Bellomo (Fvg).

Albino Armani rieletto presidente del Consorzio Tutela Vini Doc delle Venezie

ENOTECA REGIONALE EMILIA ROMAGNA, FRASCARI ALLA PRESIDENZA

Davide Frascari è il nuovo presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna. Vicepresidenti Stefano Perini (Cantine 4 Valli di Piacenza) e Mauro Sirri (Celli di Bertinoro).

Davide Frascari è il nuovo presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna

L’ANTEPRIMA SAGRANTINO CAMBIA VOLTO

Vinopolitana e app: così l’Anteprima Sagrantino innova le anteprime del vino italiano. E stuzzica la Toscana del Brunello, sempre più isolato nel panorama delle preview regionali.

Vinopolitana e app: così l’Anteprima Sagrantino innova le anteprime del vino italiano

MEDIOBANCA: CANTINE RIUNITE-GIV RESTA AL VERTICE

Vino italiano, indagine Mediobanca: Cantine Riunite-Giv resta leader nel 2021. Lo studio incorona anche Piccini per incremento di fatturato: +61% sul 2020, meglio di Lunelli.

Vino italiano, indagine Mediobanca: Cantine Riunite-Giv resta leader nel 2021

VINO NELLO SPAZIO CON FONDAZIONE ITALIANA SOMMELIER

Fondazione italiana sommelier porta il vino nello spazio con l’Agenzia Spaziale Italiana. Il Convegno al 15° Forum Internazionale della Cultura del Vino.

Fondazione italiana sommelier porta il vino nello spazio con l’Agenzia Spaziale Italiana

IL VIGNAIOLO ALIENO

L’editoriale di fine maggio 2022 fotografa il “vignaiolo alieno” Giampaolo Tabarrini, che si presenta in ciabatte (infradito) all’appuntamento con la stampa, per la presentazione dell’annata 2018 del Sagrantino di Montefalco, ma soprattutto con la schiettezza e lucidità di pensiero propria dei giganti.

Il presidente in ciabatte e il vino in camicia

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