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Esteri - News & Wine Gli Editoriali news news ed eventi

Alberto Massucco o Encry – Enrico Baldin: chi è il primo italiano in Champagne?

EDITORIALE – Il primo italiano in Champagne è Alberto Massucco oppure EncryEnrico Baldin? La domanda riverbera ogniqualvolta si parli (o si scriva) di uno o dell’altro, rivangando acredini tra tifoserie e supporter dei due imprenditori italiani. Vittime (consapevoli) di una querelle che non può rimanere senza risposte.

Ho dunque approfittato dell’invito alla presentazione del Catalogo 2022 di Proposta Vini, arrivato dall’ufficio stampa Mediawine guidato da Federica Schir, per intervistare Enrico Baldin, “Mr Champagne Encry”. Nei mesi scorsi è stata invece Laura Gobbi, pr che cura Comunicazione ed Eventi di Alberto Massucco Champagne, a fornirmi le risposte che cercavo.

La verità è che la vicenda continua a presentare lati oscuri. Ciò che accomuna i due imprenditori è il desiderio di riservatezza sull’assetto societario delle aziende che consentono, a ciascuno, di affermare: “Sono io il primo italiano in Champagne”.

Da un punto di vista temporale non ci sono dubbi: il primato assoluto spetta a Encry. «Sono da 22 anni in Champagne – spiega a winemag.it – per eseguire un intervento di ingegneria naturalistica e di ripristino ambientale, esattamente a Le Mesnil-sur-Oger».

ENCRY – ENRICO BALDIN È IL PRIMO ITALIANO A PRODURRE CHAMPAGNE?

La mia prima vendemmia – continua Baldin – risale al 2004. Ho in gestione tre ettari e mezzo, grazie a un vigneron che non finirò mai di ringraziare per avermi indicato le mosse giuste per non scontrarmi con il Cvc, il Comité interprofessionnel du vin de Champagne».

«Quindici anni fa – spiega ancora – ho visto dei californiani comprare 4 ettari nella Montagne de Reims. E vendere tutto dopo due anni, dalla disperazione. A chi? A francesi, ovviamente».

Il vigneron menzionato da Enrico Baldin è Michel Turgy (Jean e Catherine Turgy) récoltant-manipulant che, in precedenza, «e da cinque generazioni – spiega Mr Encry – conferiva le uve a grandi maison». Una collaborazione iniziata «grazie a un’operazione finanziaria che ha previsto, tra l’altro, la costruzione della cantina».

Dunque il primo italiano a produrre Champagne sono io. Poi arrivano altri, come Luca Serena (con De Vilmont, brand della costellazione Serena Wines 1881, cantina produttrice di Prosecco Doc e Docg a Conegliano, Treviso, ndr), i Campari (con Lallier, ndr) e Massucco».

ALBERTO MASSUCCO È IL PRIMO ITALIANO A PRODURRE CHAMPAGNE?

Diversa la storia di Alberto Massucco. «L’incredibile opportunità – spiega a winemag.it – mi è capitata nel 2019. A febbraio ho completato l’acquisto della mia prima vigna in Champagne. Nel 2021 è arrivata la seconda. La terza è opzionata. E nel 2022 sarà pronto il mio primo Champagne, prodotto con le mie uve».

Pur parlando – a differenza di Encry – di vigneti di proprietà, l’imprenditore piemontese glissa sui passaggi burocratici affrontati per arrivare al risultato: «Ho affidato alla persona che cura i miei affari in Champagne, il mio legale in Francia, la gestione della parte burocratica». Dovizia di particolari, invece, sull’amore per i pregiati spumanti francesi.

Era il 1964 – racconta – quando, quindicenne, dopo aver assistito con la mia prima fidanzatina ad un concerto di Mina a Villa Romana, ad Alassio, ordinai al Caffè Roma la mia prima bottiglia di Champagne. Quella bottiglia di Laurent Perrier, consumata sul famoso “Muretto” di Alassio, fu fatale. Non abbandonai più lo Champagne».

Nel 2015, Alberto Massucco incontra Alberto Lupetti. «È considerato il maggior esperto di Champagne in Italia – evidenzia l’imprenditore – e fra i primi cinque al mondo. Proprio con lui ho ripreso a frequentare la regione, dopo parecchi anni. Mi è venuta così l’idea di visitare piccoli produttori per individuarne uno, ambizioso e votato al miglioramento continuo ed interessato ad essere importato e distribuirlo in Italia».

Il 31 marzo 2017 il colpo di fulmine. «In Jean Philippe Trousset ho trovato quanto cercavo ed è partita la collaborazione che sta alla base della nascita dell’Alberto Massucco Champagne. Proseguendo negli anni l’attività di scouting ho avuto l’opportunità di aggiungere altre tre ottime piccole maisons, molto diverse fra loro. Con Jean Philippe Trousset, Rochet-Bocart, Gallois-Bouché, Les Fa’ Bulleuses, la scuderia pareva al completo».

Nel 2018, tuttavia, il noto produttore Erick De Sousa sorprende Massucco, durante un pranzo: «”Ti vedo così interessato e appassionato che per me sarebbe un onore fare uno Champagne esclusivamente per te, che porti il tuo nome”, mi disse. A me non parve vero! Non esitai neppure un secondo. Mi dichiarai felice e partì immediatamente l’iter».

MASSUCCO O ENCRY: CHI È IL PRIMO ITALIANO IN CHAMPAGNE?

Dall’intervista ad Enrico Baldin emergono ulteriori dettagli sull’assetto societario del brand, nato dalla passione per la Francia che l’imprenditore padovano condivide con la moglie Nadia Nicoli.

«Siamo ufficialmente iscritti al Cvc con Maison Vue Blanche Estelle – spiega Mr Encry – come “NM“, ovvero Négociant manipulant. È vero che in Champagne non ti fanno lavorare se sei un italiano, specie se non hai muri di proprietà: cosa che non abbiamo tuttora, ma che a breve avremo».

Da quel momento in poi saremo ufficializzati come RMRécoltant-manipulant. Un aspetto, se vogliamo, già presente nelle nostre retro etichette, in cui cui specifichiamo che le uve sono nostre e i vigneti sono nostri. Per ora ci fanno scrivere MAMarque d’acheteur (più nota come Marque Auxiliaire, ndr)».

Le tempistiche? «Due o tre anni al massimo», risponde Enrico Baldin. Che anticipa a winemag.it alcune importanti novità riguardanti Encry: «Sta per andare in porto un progetto molto importante e ambizioso, i cui dettagli sono ancora riservatissimi».

Lo vedrete presto, l’inaugurazione durerà due anni. È una roba talmente grande che un giorno e un anno non bastano. Ci vorranno due anni, perché il mondo vorrà venire. Daremo una sorta di festa tutti i giorni, per due anni consecutivi».

ITALIANI IN CHAMPAGNE: L’ACCOGLIENZA DEI FRANCESI

Ma tra primati e progetti, com’è stata l’accoglienza dei francesi nei confronti dei due imprenditori italiani in Champagne? Anche in questo caso, le risposte sono divergenti. «Siamo lì da 22 e ormai – chiosa Enrico Baldin – non è stato semplice! Da italiano “intruso” sono riuscito comunque a costruire un rapporto stupendo con il mio vigneron e i miei cantinieri».

«Il rapporto con i vigneron è splendido – risponde invece Alberto Massucco – perché fra persone “del fare”, con la passione in comune, l’intesa è facile. Mi guardano con curiosità e simpatia. Recentemente è capitato un fatto curioso e sorprendente».

«A cena nel miglior ristorante di Reims – racconta – lo chef sommelier, servendo l’aperitivo, mi domanda: “Quando sarà pronto il tuo Champagne? Lo attendo, mi interessa averlo”. Ecco, un fatto così ti gratifica e ti fa capire che sei sulla buona strada». Insomma, è proprio il caso di dirlo (scriverlo) in francese, per non scontentare nessuno: l’avenir nous le dira.

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Trentodoc sulle Dolomiti 2022 in Val di Fassa, Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val di Fiemme

FOTONOTIZIA – Il paesaggio delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale Unesco, farà da sfondo ai tre appuntamenti dell’edizione invernale di Trentodoc sulle Dolomiti 2022. Un evento diffuso in alta quota, sviluppato su tre weekend di febbraio: dal 10 al 14 in Val di Fassa, dal 17 al 20 a Madonna di Campiglio e Pinzolo e, infine, dal 24 al 27 in Val di Fiemme.

Trentodoc sulle Dolomiti 2022 propone agli appassionati di bollicine, di neve e di montagna diverse occasioni di assaggio e abbinamento degli spumanti Trentodoc, in abbinamento a piatti delle tradizione trentina. Il programma completo è disponibile sul sito Trentodoc.

Il calendario di appuntamenti che vede protagonista il Trentodoc è stato ideato dalle aziende di promozione turistica di Val di Fassa, Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena e Val di Fiemme.

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Vino cancerogeno come sigarette, Ue al voto il 14 febbraio: Oiv incontra l’Oms

Anche l’Oiv, l’Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino, interviene sul dibattito in corso alla Commissione europea sul BecaBeating cancer Plan. Lo fa incontrando l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) a Ginevra.

Un incontro, tenutosi nel pomeriggio, per discutere «il ruolo del vino nelle politiche sull’alcol» dell’Unione europea. Fondamentale, secondo l’Oiv, «differenziarlo da altre bevande industriali o da prodotti come le sigarette», nonché «delimitare i confini tra abuso e consumo di alcol».

«Nel dicembre 2021 – ricorda l’Oiv – la Beca, la commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro, ha approvato il suo rapporto che afferma che “non esiste un livello sicuro di consumo di alcol”».

Ci avete mai pensato? L’Europa che ha paura del vino è quella di film e serie tv

«Ora – continua Oiv – il Parlamento europeo voterà il 14 febbraio l’adozione del rapporto. Questo potrebbe raccomandare l’inclusione di “etichette di avvertimento per la salute”. Pertanto, il vino potrebbe essere considerato come una potenziale bevanda cancerogena, insieme ad altre bevande alcoliche, proprio come vediamo oggi con il tabacco.

Un pericolo che l’Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino vuole scansare. Pur ricordando quanto abbia «sempre incoraggiato il bere responsabile», pubblicando tra l’altro «molte ricerche sugli effetti positivi del consumo moderato di vino sulla salute».

«Pertanto, e dati gli obiettivi comuni con l’Organizzazione Mondiale della Sanità nella promozione di uno stile di vita sano – conclude Oiv – la cooperazione deve essere cruciale tra entrambe le organizzazioni. Dobbiamo favorire uno spazio di partecipazione pienamente trasparente».

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Esteri - News & Wine

Australia, export vino a picco nel 2021

Export del vino dell’Australia a picco nel 2021. Lo rivela l’ultimo report sulle esportazioni di Wine Australia, indicando nella pandemia e nei dazi imposti dalla Cina le cause della débâcle. I numeri parlano chiaro: – 30% in valore (2,03 miliardi di dollari) e -17% in volume (619 milioni di litri). Una crisi che, secondo gli analisti locali, non si risolverà prima della fine del 2022.

«La pandemia – evidenzia Rachel Triggs, direttrice generale di WA – sta ancora sconvolgendo il settore Horeca. La crisi globale dei trasporti continua a causare ritardi nelle spedizioni e un aumento dei costi di trasporto. C’è stata una crescita dell’export verso molte destinazioni, ma ci vorrà del tempo per compensare la perdita del commercio verso la Cina».

Non è qualcosa che accadrà da un giorno all’altro, né entro un anno. Ma il settore vinicolo australiano è resistente, e ci sono i primi segni che il duro lavoro di espansione e diversificazione dei mercati sta pagando».

Nel dettaglio, le esportazioni verso la Cina continentale sono diminuite del 97% in valore a 29 milioni di dollari. Consistente anche il buco in volume: -93%, a 6,4 milioni di litri. Una perdita di quasi 1 miliardo di dollari in valore e 90 milioni di litri in volume rispetto all’anno solare 2020, in cui le spedizioni sono rimaste esenti da dazi per la maggior parte dell’anno.

Escludendo la Cina continentale, il quadro si fa meno negativo. L’export dei vini australiani nel 2021 ha segnato un +7% in valore (2 miliardi di dollari). Diminuzione in volume ridotta al 6%, a 613 milioni di litri. «Dal 2009 – evidenzia ancora Rachel Triggs – è la prima volta che le esportazioni, esclusa la Cina continentale, raggiungono i 2 miliardi di dollari in un anno solare».

I mercati più performanti per il vino australiano nel 2021 sono stati Singapore (+108% a 166 milioni di dollari), Hong Kong (+45% a 191 milioni di dollari), Corea del Sud (+74% a 47 milioni di dollari), Taiwan (+65% a 31 milioni di dollari) e Thailandia (+31% a 28 milioni di dollari).

Le esportazioni valutate a più di 10 dollari al litro Fob sono aumentate in valore del 49%, se si esclude la Cina continentale. «Dando positivi segnali sul fronte della diversificazione del mercato – evidenzia la direttrice generale di Wine Australia – grazie alle richieste pervenute su prodotti che, senza la pressione dei dazi, sarebbero stati esportati in Cina».

Il calo dei volumi, esclusa sempre Cina continentale, ha riguardato soprattutto le spedizioni verso il Regno Unito, gli Stati Uniti e il Canada. Tra le cause del tonfo, anche le tre vendemmie che hanno preceduto la 2021, caratterizzate da una scarsa produzione. In particolare, la vendemmia 2020 è stata la più scarsa del vino australiano dal 2007.

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Enoturismo

Caffè Vergnano compie 140 anni: quattro generazioni in una tazzina di italianità

Una piccola drogheria voluta e sognata da Domenico Vergnano, dove la passione per la miscela si fa ben presto culto. E soprattutto impresa. Inizia così a Chieri, nel 1882, la storia di Caffè Vergnano, uno dei brand italiani più conosciuti nel mondo. Nel 2022, l’azienda che oggi ha sede a Santeno (TO) compie 140 anni dalla fondazione e brinda ai propri successi.

Il 2021, nonostante le difficoltà affrontate, si è chiuso infatti con un fatturato totale di 92 milioni di euro, che ha quasi pareggiato i risultati del 2019. L’export ha chiuso a 22,4 milioni di euro, il retail a 37,6milioni. Bene anche il comparto Horeca a 29,4milioni e il vending a 2,6 milioni di euro. Numeri che hanno anticipano (e giustificano) un anno, il 2022, di festeggiamenti.

«Siamo “vecchi” – commenta Carolina Vergnano, Ceo di Caffè Vergnano – ma non ci siamo mai sentiti più giovani. Abbiamo tante idee, energia positiva, ottimi partner ad affiancarci. Ma soprattutto tanti amici che ogni giorno dimostrano amore per la nostra famiglia ed il nostro marchio».

Sarà un anno da celebrare e ricordare perché tante cose succederanno e tutte saranno ispirate dai valori in cui crediamo da 140 anni. Da quei sentimenti che arricchiscono i nostri sogni e li fanno diventare realtà. Il nostro sguardo è e sarà sempre rivolto al futuro perché il domani è ancora tutto da costruire assieme».

DALLA PRIMA FACTORY DI CAFFÈ IN KENIA ALL’EXPORT IN 90 PAESI

L’anno di svolta di Caffè Vernano è il 1930. Enrico Vergnano, figlio di Domenico, decide di acquisire la prima factory di caffè in Kenya. Nel 1970, a quasi cento anni di distanza, Carlo e Franco Vergnano, nipoti di Domenico, cresciuti nella drogheria di Chieri, prendono le redini dell’azienda. Portando Caffè Vergnano verso gli albori di una nuova era.

Nel 1986 l’acquisizione di Casa del Caffè a Torino segna il consolidamento imprenditoriale nel mondo dell’Horeca. Si arriva così al 1996, anno in cui i confini di Caffè Vergnano si allargano verso il mercato estero, grazie a un processo di internazionalizzazione e sviluppo che permetterà al brand di affermarsi in 90 Paesi.

È proprio con l’ingresso nel business della quarta generazione, composta da Carolina, Enrico e Pietro Vergnano, che «la voglia di mantenere e consolidare i valori familiari in ottica di sviluppo, soprattutto affermandosi in mercati emergenti e in forte crescita», diventa centrale per il successo dell’azienda.

«Parole come sostenibilità ambientale e sociale sono da sempre la cifra distintiva di Caffè Vergnano – spiega l’attuale management – e si traducono in tutte le azioni quotidiane, grandi e piccole, intraprese dal brand».

L’ACCADEMIA VERGNANO E L’ACCORDO CON COCA-COLA HBC

Un riferimento diretto alle capsule compostabili compatibili, ai processi di riciclo e di riduzione degli sprechi e al recupero dei rifiuti. In ambito etico, Women in Coffee è sicuramente il progetto che meglio racconta l’impegno di Caffè Vergnano.

Nato nel 2018 per sostenere piccole realtà di donne coltivatrici di caffè, è oggi in continua evoluzione. Ed ambisce a «supportare iniziative concrete che parlano di empowerment, inclusione e rispetto al femminile».

Altro valore chiave del brand è la cultura, intesa come «processo di crescita e miglioramento continuo». Per questo è nata l’Accademia Vergnano, istituita nell’antica casa di famiglia a Chieri. Qui vengono organizzati corsi teorici e pratici per i baristi che vogliono imparare tutti i segreti del mondo del caffè e approfondire le loro competenze.

Il 2021, anno difficile, segnato dalla pandemia, porta con sé la partnership strategica con Coca-Cola Hbc per la distribuzione esclusiva dei prodotti di Caffè Vergnano nei territori della società svizzera che opera nel settore alimentare, quotata sia alla Borsa di Londra che alla Borsa di Atene e presente in 28 Paesi con i propri stabilimenti. Esclusa dall’accordo la sola Italia, casa madre di Caffè Vergnano.

140 ANNI DI CAFFÈ VERGNANO: IN ARRIVO LA LIMITED EDITION

«L’accordo rappresenta un’importante opportunità di crescita internazionale e di sviluppo del business export – spiega l’azienda – attraverso un rafforzamento della propria presenza, oltre i confini italiani». Un risultato ambizioso in un contesto ancora delicato ed incerto, condizionato dalla pandemia.

«Il nuovo anno – anticipa la quarta generazione Vergnano – sarà un intero anno di celebrazioni, eventi, sorprese e regali per i nostri consumatori. Ci sarà una limited edition di prodotti iconici dell’azienda che, per l’occasione, si vestiranno d’oro. Oltre ad una reinterpretazione del coccio in terracotta toscana, storico regalo di Natale».

Caffè Vergnano compirà inoltre un viaggio lungo l’Italia, durante il quale porterà il vero espresso italiano vicino ad amici, partner e consumatori. Una storia lunga 140 anni, con tante pagine ancora da scrivere.

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Vini al supermercato

Cannonau di Sardegna Doc 2018 Sanremy, Ferruccio Deiana

(4,5 / 5)

Il Cannonau di Sardegna Doc 2018 Sanremy della cantina Ferruccio Deiana si presenta di un bel rubino luminoso. Al naso la mora di rovo, richiami di fiori come la rosa e la viola, fieno, spezia nera accennata.
In bocca il Cannonau Sanremy è teso e sapido, ma con ritorni riequilibranti della frutta già avvertita al palato. Vino di gran beva. Chiusura asciutta, su ricordi di carruba e un ritorno di tannino elegante.
Prezzo: 6 euro
Acquistabile presso: Carrefour, Nonna Isa, Superemme
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Analisi e Tendenze Vino

Nobile, Rosso e Vinsanto di Montepulciano verso certificazione sostenibilità Equalitas

FOTONOTIZIA – Dopo un 2021 che ha fatto segnare una crescita record delle vendite, il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano ha deciso di rafforzare il proprio impegno verso uno sviluppo sostenibile. Come? Affidando a Valoritalia l’incarico di certificare con il protocollo “Equalitas” la sostenibilità delle denominazioni tutelate.

L’iter di certificazione dovrebbe concludersi entro il primo semestre 2022. Consentirà alle denominazioni Nobile di Montepulciano, Rosso di Montepulciano e Vinsanto di Montepulciano, di diventare le prime denominazioni sostenibili italiane.

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degustati da noi news news ed eventi vini#02

San Valentino, a tavola con i vini delle quattro migliori Cantine italiane 2022

A caccia dei migliori vini per San Valentino? Il consiglio è di attingere dalla produzione delle quattro migliori Cantine dell’Anno 2022, individuate dall’annuale Guida Top 100 Migliori vini italiani di WineMag.it.

Spazio in primis a Podere Fedespina (Lunigiana, Toscana), Cantina italiana dell’anno 2022. A tavola non possono mancare poi i vini di MoS Agricola (Val di Cembra, Trentino), Miglior cantina Nord Italia 2022.

Proseguendo il viaggio ci si sposta in Umbria, nella terra del Trebbiano Spoletino, splendidamente interpretato da Ninni, Cantina dell’anno Centro Italia 2022 di WineMag.it. Si chiude poi in Daunia, nord della Puglia, con i vini della Miglior Cantina Sud Italia 2022, La Marchesa.

Il livello della gamma di vini delle quattro cantine presenti nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 è altissimo. Di seguito, un suggerimento sulle 6 etichette da non perdere. Per un San Valentino 2022 da ricordare, anche a tavola e nel calice.

MIGLIORI VINI BIANCHI PER SAN VALENTINO 2022
  • Toscana Igt 2019 Bianco, Podere Fedespina
    (Chardonnay, Vermentino, Durella)
  • Spoleto Doc Trebbiano Spoletino 2020 Poggio del Vescovo, Ninni
    (Trebbiano Spoletino)
MIGLIORI VINI ROSATI PER SAN VALENTINO 2022
  • Vigneti delle Dolomiti Para Se, Mos Agricola
    (Schiava)
  • Daunia Igt Rosato 2020 Il Melograno, Cantina La Marchesa
    (Nero di Troia)
MIGLIORI VINI ROSSI PER SAN VALENTINO 2022
  • Toscana Igt Rosso 2017 Pinot Nero, Podere Fedespina
    (Pinot Nero)
  • Umbria Igt Rosso 2020 Diavolacciu, Ninni
    (Merlot, Barbera, Sangiovese, Montepulciano, Aleatico)
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news news ed eventi

«Avete copiato la bottiglia»: guerra del vetro tra Consorzio Albeisa e Albugnano 549


Il Consorzio Albeisa avrebbe intenzione di intentare una causa legale contro l’associazione Albugnano 549. La bottiglia con la scritta in rilievo utilizzata dai produttori del Monferrato sarebbe troppo simile a quella adottata dall’Unione Produttori Vini Albesi. Tanto da poter «confondere i consumatori», in particolare per le tre identiche lettere iniziali (“ALB-eisa” – “ALB-ugnano 549”).

Secondo indiscrezioni di winemag.it, i legali del Consorzio Albeisa avrebbero inviato una diffida all’associazione albugnanese presieduta da Andrea Pirollo. La richiesta sarebbe quella di ritirare dal mercato le bottiglie di vetro con la scritta in rilievo “Albugnano 549” (vendemmia 2017 e, in parte, 2018). E distruggere le bottiglie già forgiate.

Tra i due gruppi di produttori non ci sarebbero stati contatti preliminari, per tentare una mediazione. La diffida da parte del Consorzio albese guidato per il secondo mandato consecutivo da Marina Marcarino sarebbe giunta ad Albugnano come un fulmine a ciel sereno.

DAVIDE E GOLIA: L’ALBEISA CONTRO ALBUGNANO

In termini numerici, la “guerra del vetro” in salsa piemontese vede contrapposti i 300 produttori che utilizzano la bottiglia Albeisa e i 14 soci dell’associazione Albugnano 549, tra cui figura una cooperativa. Diciotto milioni di bottiglie nelle Langhe, contro le 90 mila degli astigiani (dato relativo alla vendemmia 2021).

Il fornitore della bottiglia è lo stesso, ovvero le ex Vetrerie Italiane di Dego (SV), oggi Saint-Gobain Vetri, a cui i produttori del Monferrato si sono rivolti sin dal 2017, prima vendemmia del nuovo corso dei vini base Nebbiolo dell’Albugnano Doc.

Il progetto della bottiglia sarebbe costato circa 6 mila euro all’associazione guidata da Andrea Pirollo. Difficile dunque che rinunci, senza provare a difendere uno degli elementi distintivi del packaging e del territorio. Tra le opzioni alternative c’è però il solo utilizzo del logo circolare dell’associazione, sul modello del “veliero” del Buttafuoco storico dell’Oltrepò pavese.

BOTTIGLIA ALBEISA MA NON SOLO: PIEMONTE IN SUBBUSGLIO

D’altro canto, i produttori delle Langhe rivendicano la storicità dell’utilizzo dell’Albeisa, resa unica proprio dalla scritta in rilievo. Il prototipo risale al ‘700 ed è tornato in voga nel 1973, su iniziativa di 16 produttori albesi, ispirati da Renato Ratti.

Più in generale, la “guerra del vetro” in corso tra il Consorzio Albeisa e l’associazione Albugnano 549 è solo l’ultimo degli scossoni che interessa il Piemonte, tra il finire del 2021 e l’inizio del 2022. Una regione già in subbuglio per il terremoto Piemonte Land of Wine.

In sordina le manovre interne alla Fivi per il futuro presidente nazionale dei Vignaioli indipendenti che, secondo rumors raccolti da winemag.it, potrebbe essere proprio piemontese. Tra i candidati più papabili Walter Massa, riavvicinatosi alla Federazione dopo un periodo di distacco.

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degustati da noi news news ed eventi vini#02

Albugnano 549 e il Nebbiolo dell’Alto Monferrato: fenomeno vero, «modello Langhe»


Albugnano come le Langhe. Terra di grandi vini da uve Nebbiolo, capaci di incentivare gastronomiaenoturismo ed ospitalità, in location da favola. Qualche cantina del posto, il sogno, è già riuscita a regalarselo. Merito di un paio di film, ambientati in uno dei 4 comuni della denominazione dell’Alto Monferrato (storicamente Basso Monferrato). Il territorio dell’Albugnano Doc “spacciato” per le Langhe, sul grande schermo. I numeri della giovane associazione Albugnano 549 dicono però che, dalla finzione alla realtà, il passo non è poi così impossibile.

I bravi attori non mancano: 14 vignaioli. C’è pure un tenace regista: il forestiero Andrea Pirollo. Uno che pare approdato in quest’angolo di Piemonte per indicare la strada. Deciso come sa essere solo un ex attivista di Greenpeace che si è fatto le ossa in Scandinavia, prima di cambiar vita e fondare, proprio ad Albugnano, l’agriturismo biologico Ca’ Mariuccia (dedito anche alla produzione di vino).

Il set capace di lanciare il territorio e i vini Albugnano Doc? È in costruzione. Per arrivare al ciak ci vorranno decenni. «Ma il modello economico sono le Langhe», non nasconde il 54enne presidente dell’associazione piemontese, nata il 5 aprile 2017 per volontà dei 9 vignaioli fondatori, rappresentanti dei 4 comuni della Denominazione (da qui il nome Albugnano 549).

VINO E TERRITORIO: IL PROGETTO DEI “549”

Il progetto enologico – spiega a winemag.it Andrea Pirollo – parte dalla consapevolezza che “territorio” e “prodotto” sono imprescindibili. Ma una collina non la sposti; una bottiglia di vino sì. Quindi, se vuoi fare conoscere una “collina” o un “territorio”, devi far viaggiare il “prodotto”.

Non l’ho inventato io questo modello, ma prima di noi i langhetti. In questo senso sono un modello da copiare, inteso non tanto come eccellenza produttiva, ormai riconosciuta a livello internazionale, ma come modello di sistema economico».

A dar ragione a Pirollo sono i ritmi di crescita straordinari degli ultimi anni. «L’imbottigliato è cresciuto dell’80% – rivela – tanto che il Ministero ci ha fatto i complimenti. I numeri restano piccoli, certo. Ma i produttori stanno capendo che non devono più vendere in damigiana il Nebbiolo di Albugnano a 2,20 euro al litro».

L’impronta della “collina” si ritrova anche nel packaging. Sul vetro delle bottiglie dei soci – invitati a produrre almeno mille “pezzi” all’anno – c’è la scritta “Albugnano 549” in rilievo. Una scelta che sta causando qualche turbolenza con il Consorzio Albeisa, titolare della storica bottiglia simbolo dei vini delle Langhe, con il quale sarebbe in corso una vera e propria “guerra del vetro“.

ALBUGNANO 549 E LA CURA PIROLLO: DALLO SFUSO AL MODELLO LANGHE

Di fatto, il boom in corso nell’Alto Monferrato – così definito per convenzione, localmente – non è passato inosservato in Piemonte, specie tra i vicini di casa. Nel 2017 l’area comprendeva 22 ettari vitati. Appena 57 mila le bottiglie immesse in commercio, nelle varie declinazioni (tra cui un rosato). A produrne la fetta maggiore erano solo tre aziende. «Tutto il resto era vino rosso da tavola, che partiva e andava a finire in altri territori, sfuso».

La “cura Pirollo” e la determinazione dei vignaioli di Albugnano 549 hanno fatto schizzare a 49 gli ettari vitati. Più del doppio rispetto al 2017. Sono salite a 90 mila le bottiglie prodotte dall’associazione, in occasione della vendemmia 2021. Tra queste, ben 30 mila sono di Albugnano Doc Superiore, il Nebbiolo di punta dei “549”. «La percezione è completamente cambiata», chiosa il presidente.

Ma il dato numerico sull’imbottigliato – avverte – conta fino a un certo punto. Ciò che conta davvero è il prezzo di vendita, mai inferiore ai 15 euro. Abbiamo creato una piccola lobby, consci che il solo numero di bottiglie prodotte non basti a giudicare il successo di una denominazione. Conta più il valore a scaffale».

Un progetto, Albugnano 549, da case history del vino italiano. L’aria che si respira da queste parti vibra come quella di Mamoiada. Ha il sapore della riscoperta e valorizzazione di qualcosa che c’è sempre stato, un po’ come l’Erbamat in Franciacorta.

Ed è segnale raro di (ri)nascita orgogliosa, simile a quella del pugno di denominazioni provinciali che hanno trovato nuovo vigore, dopo l’istituzione della Doc Sicilia. Un quadro dalle tinte già definite. Che mira a consacrarsi, attraverso un’altra serie di scelte azzeccate.

ALBUGNANO 549, FENOMENO E CASE HISTORY DEL VINO ITALIANO

Il Nebbiolo di Albugnano può essere immesso sul mercato solo in seguito a un affinamento in legno di 18 mesi e una successiva permanenza in vetro (bottiglia) di ulteriori 6 mesi.

La scelta del legno è a discrezione della cantina. Ma la parte enologica, così come quella disciplinare, ha il suo punto fermo. Si chiama Gianpiero Gerbi ed è l’enologo che vigila sulle 14 cantine aderenti ad Albugnano 549, interpretandone le diverse sfumature.

Le novità imminenti riguardano piuttosto il ricambio generazionale. Andrea Pirollo dovrebbe lasciare il testimone della presidenza al giovane Mauro Roggero, cui spetterà guidare l’associazione verso la riduzione del numero di tipologie della Doc. Un dibattito che si svolgerà all’interno del Consorzio di Tutela del Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato.

«Nell’ottica di squadra» si intensificherà la collaborazione con l’associazione Più Freisa, che mira a valorizzare l’altro vitigno simbolo di questa fetta di Piemonte (i vini della stessa Ca’ Mariuccia sono imbottigliati da La Montagnetta, cantina del presidente di Più Freisa, Domenico “Mimmo” Capello). Grande attenzione, poi, alla quota di vigneto biologico, «da implementare rispetto al 30% attuale».

«Vorremmo inoltre stabilire un raggio massimo di 20 chilometri entro il quale è possibile imbottigliare l’Albugnano Doc – anticipa a winemag.it Andrea Pirollo – per evitare che i nostri sforzi di valorizzazione e promozione siano vanificati da cantine che non ricadono sul territorio».

VINO E RISTORAZIONE DI LIVELLO: ALBUGNANO SUL MODELLO LANGHE

Sul fronte della gastronomia e della ristorazione, dopo il ventilato approdo sul territorio dello chef Alessandro Mecca (Ristorante Spazio7, Torino) nel 2019, naufragato causa pandemia, Albugnano 549 cercherà di interagire sempre più con gli operatori del settore, locali e non solo. L’offerta gastronomica, di fatto, è «il vero punto dolente di Albugnano».

L’obiettivo – annuncia Pirollo – è creare attrattività e valore in un luogo rimasto sin troppo senza prodotto e senza nome, che ha però sicura attrattività geografica. Siamo a un’ora da Torino e da Alba e a meno di due ore da Milano».

Per farlo, tra i progetti per il futuro c’è anche la «creazione di un’Enoteca nazionale del vino in anfora e delle piccole Doc di nicchia», spiega ancora il presidente di Albugnano 549. Sorgerà nelle cantine storiche dell’attuale ristorante Allasilo – Cucina, Cultura, Persone, in via di Cerreto d’Asti (AT), di proprietà di Pirollo. Andrà ad affiancarsi all’Enoteca regionale dell’Albugnano, attivata nel 2019.

IL NEBBIOLO DI ALBUGNANO 549 NEL CALICE

Gli 8 assaggi di Albugnano Doc Superiore 2017 presentati a winemag.it da Andrea Pirollo (più i due effettuati in redazione) chiariscono i contorni di un “Nebbiolo alternativo”. Semplificando il concetto, i Nebbioli di Albugnano 549 paiono collocarsi – dal punto di vista organolettico, oltre che geografico – a metà strada tra le Langhe (più del Barbaresco che del Barolo) e l’Alto Piemonte.

All’interno dell’associazione, Tenuta Tamburnin – l’unica a poter vantare una verticale dal 2014 e una location da favola, con ospitalità di alto livello e una cantina che vale la visita – e Cascina Quarino (con il Doc “Eclissi”) sembrano aver ormai trovato la quadra sul Nebbiolo albugnanese.

Colpisce poi, in maniera particolare, l’Albugnano Doc Superiore 2017 “Carpinella” di Pianfiorito e l’Albugnano Doc Superiore 2017 “Oltre 500” di Orietta Perotto, che dal nome richiama l’altezza sul livello del mare del proprio vigneto.

Per i curiosi, l’associazione 549 mette a disposizione la “Gran Degustazione Albugnano Doc“: una confezione contenente dieci diverse interpretazioni dell’Albugnano Doc 2017 e due calici, con spedizione inclusa nell’importo (150 euro).

Nel kit, oltre ai quattro vini selezionati come i più rappresentativi del tasting compiuto da winemag.it, anche gli Albugnano Doc Superiore 2017 di Alle Tre Colline (“Va’ Anáit”), Ca’ Mariuccia (“Il Tato”), Cantina Mosso (“Parlapà”), Cantina Nebbia Tommaso (“Nebula”), Roggero Bruno e MarioTerre Dei Santi.

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Vini al supermercato

Ipercoop, che volantino! Il vino in promozione a inizio febbraio si compra qui

Ipercoop batte la concorrenza con un volantino di rara qualità, in termini di profondità e scelta dei vini in promozione. Parliamo delle offerte valide fino al 9 febbraio, presenti sul volantino “1+1 Gratis“. La sezione per i winelovers a caccia dei migliori vini in offerta al supermercato è denominata, non a caso, “In Alto i Calici“.

Tra le etichette in offerta anche due vini del Roero di Teo Costa, Cantina Gdo dell’anno 2022 di Vinialsuper. Da non perdere anche i vini toscani targati Contessa di Radda, firmati Agricoltori Chianti Geografico (Piccini). Tra le chicche, il Ruché di Castagnole Monferrato Docg Terre Del Parroco di Ferraris Agricola. Buona spesa!

Volantino Aldi fino al 30 Gennaio “Offerte”

Bardolino Chiaretto Doc Bentegodi: 1,50 euro (3 / 5)



Volantino Bennet fino al 2 Febbraio, “Sotto costo freschi”

Vermentino La Fogliata: 1,99 euro (2,5 / 5)

Terre Siciliane Igt Bianco o Rosso Botte Buona: 1,65 euro (3,5 / 5)

Vipra Rossa Bigi: 3,49 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Campo Del Passo: 3,96 euro (3,5 / 5)

Frizzantino Vigneti Alle Corti: 1,50 euro (2,5 / 5)

Barbera Monferrato Doc Vantiggi: 2,90 euro (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Mora: 4,50 euro (4,5 / 5)


Volantino Carrefour fino al 10 Febbraio, “Tutto a 1€ 2€ 3€”

Bianco o Rosato Trevenezie Igt Frizzante Tura Lamberti: 2,00 euro (3 / 5)

Vermentino Igt Le Morre: 2,00 euro (3 / 5)

Muller Thurgau Trevenezie Igt Porta Vinaria Martellozzo: 3,00 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola, Grillo o Syrah Igt Rialto Dei Vespri: 3,00 euro (3,5 / 5)

Cabernet Sauvignon Doc Tenuta Ca’ Vescovo: 4,19 euro (3,5 / 5)

Ribolla Gialla Igt Terre d’Italia: 5,99 euro (3,5 / 5)

Ripasso Valpolicella Doc Terre d’Italia: 7,69 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Riserva Doc Pecorino Superiore Doc Spinelli: 2,99 euro (5 / 5)

Chianti Docg o Orvieto Doc Poggio al Sale Piccini: 2,99 euro (4 / 5)


Volantino Carrefour Market fino al 10 Febbraio, “Tutto a 1€ 2€ 3€

Lambrusco Castelvetro Doc, Sorbara Doc Chiarli: 3,00 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Doc, Grillo Doc Cantine Europa: 3,00 euro (3,5 / 5)

Cabernet Sauvignon Doc Ca’ Vescovo: 4,29 euro (3,5 / 5)

Ribolla Gialla Doc Terre d’Italia: 5,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Rosé Doc Campo Del Passo: 3,79 euro (3,5 / 5)

Montepulciano D’abruzzo Doc, Passerina o Pecorino Igt Terre di Chieti Spinelli: 2,79 euro (5 / 5)

Cirò Bianco o Cirò Rosso Classico Doc Caparra e Siciliani: 3,99 euro (5 / 5)

Marzemino Doc Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)

Chardonnay Doc Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour Express fino al 10 Febbraio, “20X50”

Grecanico Igt, Nero D’avola Doc o Shyraz Igt Terre Siciliane Le Morre: 2,99 euro (2,5 / 5)

Frizzante Igt Bianco o Rosé Tura Lamberti: 2,29 euro (3 / 5)

Toscana Igt Remole Frescobaldi: 4,49 euro (4,5 / 5)

Prosecco Extra Dry Doc Bio Mionetto: 7,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad fino al 27 Gennaio, “Spazio Conad

Lambrusco Doc Sorbara o Grasparossa di Castelvetro Saccamore: 2,00 euro (3,5 / 5)

Pignoletto Modena Doc Villa Cialdini: 3,00 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc Il Baluardo: 3,00 euro (5 / 5)

Collio Doc Sauvignon o Cabernet Villa Folini: 5,00 euro (3,5 / 5)

Friuli Doc Cabernet Sauvignon o Merlot Borgo Dai Morars: 2,99 euro (3 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Classico Superiore Bolla: 5,90 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Extra Dry Zonin: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad City fino al 8 Febbraio, “Super risparmio”

Lambrusco Doc Medici: 2,90 euro (5 / 5)

Nero d’Avola Igt Gattopardo Villa Diana: 1,99 euro (3 / 5)

Vernaccia di San Gimignano Docg Sensi: 2,97 euro (3 / 5)


Volantino Coop Superstore fino al 30 Gennaio, “Conviene”

Bonarda o Gutturnio Colli Piacentini Doc Viti & Vini: 2,19 euro (3,5 / 5)

Dogliani Doc Clavesana: 3,59 euro (5 / 5)

Prosecco Conegliano Superiore Docg Maschio: 4,79 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Dop Rocca Ventosa, Tollo: 1,99 euro (3,5 / 5)

Barbera Oltrepò Pavese Doc Vendemmiando: 2,99 euro (2,5 / 5)


Volantino Despar Supermercati fino al 9 Febbraio, “Offerte di valore”

Lambrusco Reggiano Doc Dolce o Secco Medici Ermete: 2,70 euro (5 / 5)

Merlot Piave Doc Santa Bona: 2,49 euro (3,5 / 5)

Ripasso della Valpolicella Sartori: 6,99 euro (4,5 / 5)

Soave Classico Doc Tenuta Tosinori: 2,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Fiori d’Arancio Colli Euganei Doc Viticoltori Colli Euganei: 4,59 euro (5 / 5)

Spumante Muller Thurgau Maximilian I Brut Cantina Di Soave: 3,39 euro (3,5 / 5)

Prosecco Treviso Doc Extra Dry Santa Bona: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Esselunga fino al 2 Febbrario, “Offerte da gustare

Pinot Grigio Cantina Di Soave: 2,69 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Alba Batasiolo: 5,25 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Villa Di Monte: 2,49 euro (3,5 / 5)

Grillo / Nero D’avola / Syrah Feudi San Nicola: 2,79 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Docg Mionetto: 5,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin fino al 30 Gennaio, “Operazione fine mese

Nero D’Avola Sicilia Doc: 1,5l 2,39 euro (3 / 5)


Volantino Supermercati Famila fino al 9 Febbraio, “Sconti fino al 50%

Garzellino Bianco Frizzante Emilia Igt Civ & Civ: 2,79 euro (3,5 / 5)

Erbaluce di Caluso Cantina del Canavese: 3,49 euro (4 / 5)

Ortrugo dei Colli Piacentini Cantina Valtidone: 2,49 euro (3,5 / 5)

Riesling Provincia di Pavia Igt: 2,29 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Doc Valtidone: 2,49 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Doc Superiore Bonelli: 2,99 euro (4,5 / 5)

Freisa d’Asti Doc Frizzante Terredavino: 3,79 euro (3,5 / 5)

Barbera Oltrepò Pavese Doc: 2,99 euro (3,5 / 5)

Nebbiolo d’Alba Doc Stabilini: 5,49 euro (4 / 5)

Ruché di Castagnole Monferrato Enrico Morando: 7,60 euro (5 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 2,29 euro (2,5 / 5)

Barbera d’Asti Docg Manfredi: 2,95 euro (3,5 / 5)

Sangue di Giuda Oltrepò Pavese Doc Casa Coller, Cantine Pirovano: 2,99 euro (3 / 5)


Galassia ipermercati e supermercati fino al 2 Febbraio, “Bassi sempre”

Cabernet Sauvignon Terre Veneziane Igt Le Vie Dell’uva: 2,29 euro (3,5 / 5)

Vermentino Lazio Igt Gotto d’Oro: 3,59 euro (3,5 / 5)

Frascati Doc Gotto d’Oro: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Gulliver supermercato fino al 31 gennaio, “Sconti fino al 50%”

Bonarda Doc Secco o Amabile Valtidone: 1,99 euro (3,5 / 5)

Sangue di Giuda Doc Costa Paradiso Fiamberti: 3,99 euro (5 / 5)

Barbera d’Asti Doc o Freisa d’Asti Doc Duchessa Lia: 3,49 euro (3,5 / 5)

Inzolia Doc o Syrah Doc Settesoli: 2,49 euro (5 / 5)

Chianti Docg Balzi Fratti: 6,99 euro (1,5 l) (4 / 5)


Volantino Il Gigante Supermercati fino al 2 Febbraio, “50×50”

Bonarda o Riesling Oltrepò Pavese Doc Electum Est: 1,99 euro (1 / 5)

Chianti Colli Fiorentini Docg Collerupi Famiglia Petracchi: 3,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Treviso Doc Costa Petrai: 3,99 euro (3,5 / 5)

Primitivo di Manduria Dop Capovento Taurosso: 6,29 euro (3,5 / 5)

Primitivo di Manduria Doc o Susumaniello Salento Igp Selezione Luigi Guarini: 5,49 euro (3,5 / 5)

Amate Sigillo o Negroamaro Primitivo Bollato Igp Selezione Luigi Guarini: 5,39 euro (3,5 / 5)

Negroamaro Primitivo Puglia Igt Mandorla, Due Palme: 4,19 euro (5 / 5)

Pilu Niuru Classic o Rosé Salento Igp Taurosso: 4,39 euro (3,5 / 5)

Primitivo Del Salento Igp Negroamaro o Rosso Del Salento Igp Tenuta Albano Carrisi: 4,19 euro (5 / 5)

Salice Salentino Rosso Dop o Negroamaro Rosato Del Salento Igp Tenuta Albano Carrisi: 3,59 euro (5 / 5)

Negroamaro del Salento Igp Le Calusure o Salice Salentino Numerato Doc Taurosso: 5,39 euro (4 / 5)

Cabernet o Merlot del Veneto, Sangiovese Rubicone Igt o Trebbiano d’Abruzzo Doc Il Poggio Dei Vigneti: 1,89 euro (3 / 5)

Morellino di Scansano Docg o Vermentino Toscana Igt Calaforte Frescobaldi: 4,99 euro (4,5 / 5)

Dolcetto d’Alba, Barbera d’Asti,, Grignolino o Cortese Piemonte Doc Icardi; 3,99 (5 / 5)

Gutturnio o Ortrugo Frizzante Colli Piacentini Doc Antica Cantina Manzini: 2,19 euro (3,5 / 5)

Montepulciano, Cerasuolo o Trebbiano d’Abruzzo Doc Bordinese Casalbordino: 2,49 euro (4,5 / 5)

Chardonnay Pinot Grigio Friulano o Cabernet Grave del Friuli Doc Il Borgomastro: 2,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Brut Millesimato Porta Leone: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Iperal, “Affari a 1 Euro”

Chianti Docg Antica Sala Sensi: 2,00 euro (2,5 / 5)

Vini Il Gaggio: 2,00 euro (1 / 5)

Vini Cavicchioli: 2,00 euro (3,5 / 5)

Vini Trentini Grigolli: 3,00 euro (3,5 / 5)

Spumanti Valtidone: 3,00 euro (3,5 / 5)

Merlot Concilio: 3,00 euro (3,5 / 5)

Vini Docg Nera: 7,60 euro (5 / 5)

Bordeaux Chateau Tour de Bigorre: 5,99 euro (3,5 / 5)

Bolgheri Doc Sabbiato Sensi: 7,10 euro (3 / 5)

Morellino Di Scansano Docg Giglio Del Duca: 3,99 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montalcino Doc Giglio Del Duca: 6,70 euro (3,5 / 5)

Grignolino Piemonte Doc Fontanafredda: 3,99 euro (5 / 5)

Vini Doc Heredis: 4,69 euro (3,5 / 5)

Toscana Doc Mandriano Sensi: 4,99 euro (3 / 5)

Barolo Docg Ricossa: 14,90 euro (3,5 / 5)

Vino Nobile di Montepulciano Cecchi: 6,70 euro (5 / 5)

Barbaresco Docg Versi Divini: 9,19 euro (3,5 / 5)

Vini Docg Bettini: 8,00 euro (5 / 5)

Sangiovese Romagna Doc Galassi: 2,99 euro (4 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Superiore Sartori: 6,29 euro (4,5 / 5)

Santa Maddalena Doc San Michele Appiano: 6,29 euro (5 / 5)

Terre Veneziane Igt Malbec Baccichetto Vittorino: 5,69 euro (4 / 5)

Cannonau Di Sardegna Doc Cerasio, Cantina Pedres: 8,19 euro (3,5 / 5)

Vini Conti Buneis: 3,89 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Doc Superiore Duca Del Frassino, Cantina di Soave: 4,99 euro (3,5 / 5)

Vini Sud, Cantina San Marzano: 6,19 euro (5 / 5)

Syrah Igt Feudo Arancio: 3,79 euro (4,5 / 5)

Nero D’avola Doc Feudo Arancio: 3,99 euro (4,5 / 5)


Volantino IperCoop fino al 9 Febbraio, “1+1 Gratis” – “In Alto i Calici”

Chianti Docg Loggia Del Sole: 2 Pezzi 5,99 euro (3,5 / 5)

Cinque Terre Doc Bianco Cooperativa Cinque Terre: 6,39 euro (4 / 5)

Vermentino Riviera Ligure di Ponente Doc Donne Della Torre: 5,99 euro (4 / 5)

Barbera d’Alba Doc o Dolcetto di Diano d’Alba Docg Le Calende Terre Del Barolo: 3,49 euro (3,5 / 5)

Barbera del Monferrato o Dolcetto d’Acqui Doc Capetta: 2,89 euro (3,5 / 5)

Dolcetto Piemonte o Piemonte Rosato Doc Clavesana: 2,79 euro (5 / 5)

Ruché di Castagnole Monferrato Docg Terre Del Parroco Ferraris: 4,29 euro (5 / 5)

Langhe Nebbiolo Doc Ochetti Renato Ratti: 13,90 euro (5 / 5)

Langhe Nebbiolo Doc Fontanafredda: 5,99 euro (5 / 5)

Barbaresco Docg Duchessa Lia: 9,90 euro (3,5 / 5)

Roero Arneis o Roero Rosso Docg Ligabue Teo Costa: 5,69 euro (5 / 5)

Teroldego Rotaliano Doc Mezzacorona: 3,69 euro (4 / 5)

Lagrain o Pinot Nero Alto Adige Doc Cantina Produttori Di Bolzano: 8,59 euro (5 / 5)

Gewurztraminer Alto Adige Doc Erste+Nue: 7,90 euro (5 / 5)

Gutturnio o Ortrugo Frizzante Doc Cantagallo: 3,29 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Giuseppe Verdi Igt Cantine Ceci: 3,99 euro (3,5 / 5)

Pinot Nero Oltrepò Pavese Doc Il Montù: 3,45 euro (3,5 / 5)

Lugana Doc Le Fornaci Tommasi: 7,90 euro (4,5 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Frizzante Ca’ Bernini: 2,99 euro (2,5 / 5)

Franciacorta Brut Noble Cuvée Ca’ D’or: 11,29 euro (5 / 5)

Pinot Nero Oltrepò Pavese Doc Vinificato Bianco Torrevilla: 2,99 euro (3,5 / 5)

Franciacorta Rosè Extra Brut Brolese Tenuta Villa Crespia: 13,90 euro (5 / 5)

Amarone della Valpolicella Doc Sartori: 16,90 euro (4,5 / 5)

Prosecco o Ribolla Gialla Doc Villa Folini: 4,39 euro (3,5 / 5)

Asolo Prosecco Docg La Gioiosa: 4,90 euro (3,5 / 5)

Prosecco Rosé Doc Extra Dry Bolla: 4,89 euro (3,5 / 5)

Ripasso Valpolicella Superiore Doc Bolla: 5,19 euro (3,5 / 5)

Ribolla Gialla o Merlot Colli Orientali Del Friuli Doc, Chardonnay Venezia Giulia Igt Volpe Pasini: 8,90 euro (3,5 / 5)

Friulano Collio Doc Schiopetto: 15,90 euro (5 / 5)

Sauvignon, Pinot Grigio Ramato, Ribolla Gialla o Schioppettino Doc Furlan Faris: 4,89 euro (3,5 / 5)

Toscana Rosso Igt Santa Cristina: 4,99 euro (4 / 5)

Nobile di Montepulciano Docg Fattoria Del Cerro: 6,29 euro (5 / 5)

Morellino di Scansano Docg Bio Cantina Del Morellino: 5,49 euro (5 / 5)

Brunello di Montalcino Docg Geografico: 14,95 euro (5 / 5)

Bolgheri Doc Fagales, Le Chiantigiane: 9,90 euro (4 / 5)

Chianti Classico Docg Contessa di Radda Geografico: 8,39 euro (5 / 5)

Orvieto Classico Doc 2,29 Vipra Umbria Igt Bigi: 3,49 euro (3,5 / 5)

Torgiano Rosso Doc Rubesco Lungarotti: 7,29 euro (5 / 5)

Lacrima Di Morro d’Alba Doc Casalfarneto: 4,79 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Docg Riparosso Illuminati: 4,99 euro (5 / 5)

Pecorino Terre di Chieti Igp, Cerasuolo, Montepulciano d’Abruzzo Doc Sistina: 3,49 euro (3,5 / 5)

Est! Est!! Est!!! di Montefiascone Doc Idillium: 2,99 euro (3,5 / 5)

Falanghina del Beneventano Igt Terra Dei Santi: 2,89 euro (3,5 / 5)

Greco di Tufo o Fiano di Avellino Docg Mastroberardino: 7,95 euro (5 / 5)

Aglianico del Vulture Doc Rosato Igt Il Patto Cantine Del Notaio: 6,90 euro (5 / 5)

Cirò Doc Ippolito: 3,65 euro (5 / 5)

Nero di Troia Puglia Igp, Castel del Monte Doc Grifo: 2,79 euro (3,5 / 5)

Susumaniello Salento Igt Marmorelle Tenute Rubino: 6,90 euro (5 / 5)

Etna Doc Firriato: 8,59 euro (5 / 5)

Damarino Sicilia Doc Bianco Donnafugata: 6,90 euro (5 / 5)

Cannonau di Sardegna Doc Le Bombarde Santa Maria La Palma: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vermentino o Monica Di Sardegna Doc Calarenas: 3,25 euro (3,5 / 5)

Bordeaux Cru La Maqueline: 7,69 euro (4 / 5)

Bourgogne Pinot Noir Maison Louis Girard : 8,99 euro (4 / 5)

Valtenesi Riviera Del Garda Classico Doc Rosato: 7,39 euro (5 / 5)

Falanghina del Sannio Doc Feudi San Gregorio: 6,90 euro (5 / 5)

Sauvignon Alto Adige doc Karin Wilhelm Walch: 8,90 euro (4 / 5)

Primitivo di Manduria, Primitivo Rosato o Vermentino, Salento Igp Notte Rossa: 5,69 euro (5 / 5)


Volantino Lidl fino al 30 Gennaio, “Super offerte”

Vermentino di Sardegna Doc: 2,29 euro (3 / 5)

Vino Nobile di Montepulciano Docg: 4,49 euro (3 / 5)

Frizzante Rosé Veneto Igp: 1,49 euro (2,5 / 5)


Volantino Md – Buona Spesa Italia! fino al 30 gennaio, “Super finemese”

Montepulciano d’Abruzzo Doc: 1,5l 2,29 (3 / 5)

Nerello Mascalese Nero d’Avola Doc: 2,59 (3 / 5)

Passerina d’Abruzzo Igp: 2,39 (3 / 5)

Castelli Romani Vino Rosato Dop: 1,5l 1,99 (3 / 5)

Castelli Romani Vino Bianco Dop: 1,5 1,99 (3 / 5)


Volantino Pam fino al 2 Febbraio, “Risparmio grandi marche”

Chardonnay Trentino Doc Cavit: 2,99 euro (3,5 / 5)

Fiano Avellino Docg: 3,99 euro (3,5 / 5)

Gewurztraminer Alto Adige Doc Von Steiner: 6,99 euro (3,5 / 5)

Kerner Alto Adige Doc Von Steiner: 7,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda Doc Oltrepò Pavese Le Rovole: 2,49 euro (2,5 / 5)

Barbera d’Asti Docg Duchessa Lia: 3,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Grasparossa Doc Bio Belverde: 4,39 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Superiore Doc Sartori: 6,99 euro (4,5 / 5)

Volantino Pam fino al 2 Febbraio, “Occasioni extra risparmio”

Est! Est!! Est!!! di Montefiascone Doc Bigi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Cirò Doc Ippolito 1845: 3,99 euro (5 / 5)


Volantino Penny Market fino al 30 Gennaio, “Tutto a 0,50 1,00 1,50 2,00”

Rosato Emilia Frizzante Igt: 1,59 euro (2 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc: 1,59 euro (2,5 / 5)

Russo Campi Reali: 1,09 euro (2 / 5)

Chardonnay Frizzante Igt: 1,69 euro (2 / 5)

Merlot Veneto Igt: 2,29 euro (2 / 5)

Lambrusco Rosso Scuro Cuvée Frizzante Doc: 2,49 euro (2,5 / 5)

Soave Extra Dry Doc: 2,69 euro (2,5 / 5)

Rosso Conero Doc: 3,29 euro (2,5 / 5)

Syrah Rosso Sicilia Doc Appassionato: 3,19 euro (3 / 5)


Volantino Tigros fino al 8 Febbraio, “Le 14 follie”

Spumante Muller Thurgau Durello Brut o Garda Doc Brut Maximilian I: 2,69 euro (3,5 / 5)

Vini Rue Di Piane Spinelli: 2,39 euro (5 / 5)

Vini Oltrepò Pavese Doc Vie Del Canto: 2,99 euro (3,5 / 5)

Vini del Salento Igt Settearchi Negroamaro, Primitivo: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Ricossa Piemonte Albarossa / Dolcetto d’Asti: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Cantina Pedres: 3,90 (3 / 5)

Cannonau di Sardegna Doc Guerriero: 3,90 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, Rosé Millesimato Doc La Gioiosa: 4,99 euro (3,5 / 5)

Lugana Dop Ca’ Majol: 6,99 euro (5 / 5)

Vini Colomba Platino Igt Duca di Salaparuta: 6,89 euro (5 / 5)

Lambrusco Emilia Igt Cavicchioli Secco o Amabile: 2 Pezzi 4,00 euro (3,5 / 5)

Vini Rosa Dei Filari: 2 Pezzi 3,00 euro (3 / 5)

Chianti Docg Piccini: 2,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Unes fino al 8 Febbraio, “Tutto al costo”

Grignolino Mmxx: 3,99 euro (3 / 5)

Chianti Riserva I Mori: 3,89 euro (3,5 / 5)

Buttafuoco Modavin: 2,79 euro (3 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Maestri Cantinieri: 1,5l 2,99 euro (3 / 5)

Catarratto Poggio di Venere: 2,59 euro (3 / 5)

Chardonnay Il Castello: 1,79 euro (2,5 / 5)

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Lodali rinnova le etichette e rilancia su Barbaresco e Barolo (con la sorpresa Chardonnay)

Nuove etichette per i vini di Lodali. La cantina di Treiso rilancia su Barbaresco, Barolo e sul resto della gamma, con un investimento sull’immagine. Un compito affidato all’agenzia Sga Wine Design di Bergamo, leader nel settore delle wine labels di qualità.

Walter Lodali ritiene i nuovi “vestiti” uno strumento necessario per dare ancora più importanza ai numerosi investimenti compiuti negli ultimi anni. Non ultima, l’entrata in produzione e l’acquisto di nuove particelle e cru delle due pregiate denominazioni delle Langhe. Una zona in cui Cantina Lodali gioca un ruolo da protagonista, dal 1939.

Al centro del restyling – e non poteva che essere così per una famiglia che nel 2019 ha festeggiato gli 80 anni di attività – c’è l’elemento affettivo. La scritta “Lorens“, in onore al defunto padre di Walter Lodali, marito della splendida donna del vino Maria Margherita Ghione, diventa ancor più il cuore battente dei vini top di gamma.

Lo studio a cui abbiamo affidato il lavoro sulle nuove etichette, durato circa un anno – spiega il padron della cantina di Treiso – ha ricavato la grafia di “Lorens” da un tema scolastico di mio padre, datato 2 settembre 1950. L’obiettivo, oltre a richiamare la sua importante figura, era quello di dare ai nostri vini un vestito che comunicasse la nostra vera identità. La nostra storia».

Dal punto di vista cromatico, lo sfondo avorio sostituisce quello bronzeo, conferendo maggiore eleganza. E richiamando, con una sorta di “greca”, un motivo degli anni 50, presente sui vini prodotti dal fondatore dell’azienda, Giovanni Lodali.

Sul resto della gamma spiccano invece le iniziali di Walter Lodali, “WL“, incrociate. Una scelta con cui l’attuale patron corona il percorso di totale dedizione alla cantina di famiglia, salvata da mamma Maria Margherita alla scomparsa prematura e improvvisa del marito, nel 1982.

IL VINO DA NON PERDERE: BARBARESCO DOCG 2018 LORENS

La nuova etichetta rende ancora più onore al Barbaresco Docg 2018 Lorens, uno dei vini presenti nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di WineMag.it. Riassaggiato dopo le sessioni alla cieca della scorsa estate, conferma la prospettata crescita e il ruolo di vino bandiera di Cantina Lodali.

Al suo fianco il Barolo Docg Bricco Ambrogio 2018 che, dal canto suo, esalta il crescendo di Lodali sul re dei vini delle Langhe. Uve perfettamente sane e una lavorazione del tutto rispettosa della materia prima (e dei primari) favoriscono un calice che è goduria assoluta.

Un Barolo che spazia dai frutti rossi di bosco, freschi e croccanti, alle spezie, su una trama tannica elegante che regala una bevibilità assoluta, solleticata da venature sapide. L’ultima sorpresa della cantina di Treiso tinge il calice di bianco. È il Langhe Doc Chardonnay 2020 Lorens, ottenuto da barbatelle reperite in Borgogna.

Un vino che sta ottenendo consensi di mercato unanimi. Tanto da costringere Walter Lodali ad aumentare la produzione – avviata a partire da una singola barrique, nel 2012, quasi per gioco – sino alle 5 mila bottiglie della vendemmia 2021. E ad immettere sul mercato la 2020 prima di quando avrebbe voluto. Di certo, anch’essa, col vestito migliore. “Lorens”, lassù, non potrà che esserne fiero.

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Esteri - News & Wine

FINE, a Valladolid la Fiera Internazionale del Turismo del Vino: l’evento clou dell’enoturismo

La Feria de Valladolid organizza FINE #WineTourismExpo, Fiera Internazionale del Turismo del Vino. Un evento specializzato sul tema dell’enoturismo che si terrà per la terza volta l’1 e 2 marzo 2022. Si tratta di un appuntamento rivolto esclusivamente ai professionisti del turismo del vino, come cantine, itinerari e destinazioni, tour operator, agenzie di viaggio, hotel.

«Il cuore di FINE – spiega il direttore generale della Fiera di Valladolid, Alberto Alonso – è il B2B, con un programma dedicato a buyer e operatori. Nell’edizione di giugno 2021 siamo partiti con più di 2 mila appuntamenti, il 42% in più rispetto alla prima edizione.

A questi dobbiamo aggiungere gli incontri spontanei che si generano in diversi momenti. perché FINE è uno spazio di lavoro sia formale che informale».

ATTESI A FINE ANCHE OPERATORI ITALIANI

Il profilo internazionale della Fiera Internazionale del Turismo del Vino di Valladolid è chiaro. Il Portogallo gioca un ruolo fondamentale, con la partecipazione di Viniportugal e delle più importanti cantine e percorsi del paese.

Anche quest’anno l’Italia sarà rappresentata da alcune aziende. Tra gli spagnoli, nomi di spicco come Abadía Retuerta, Dehesa de los Canónigos, Protos, Pago de Carraovejas, Enate, Arzuaga Navarro, Viña Costeira, Castilla Termal, Grupo Faustino, Parés Baltá e Freixenet.

«Tutte aziende che fungono da esempi di come sviluppare l’enoturismo in diversi territori – continua Alberto Alonso – con proposte in cui la gastronomia, la natura o la cultura sono gli archi narrativi dell’esperienza enoturistica».

FRA I TREND, I VIAGGI INCENTIVE

Nello sviluppo dell’enoturismo, la cooperazione pubblico-privato è essenziale. FINE coinvolge per questo anche istituzioni, destinazioni e percorsi tra i quali spiccano Madrid, Castilla-La Mancha, Murcia, la Città Europea del Vino 2022 Aranda de Duero. Non mancano gli otto percorsi di Castilla y León e la regione Palencia di Cerrato.

Attesi a Valladoid tour operator internazionali provenienti da Danimarca, Olanda, Stati Uniti, Germania, Italia, Portogallo, Regno Unito, Ucraina e, naturalmente, Spagna. Tra i trend attesi, la domanda di viaggi incentive e l’organizzazione di eventi.

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Nuove date Prowein 2022, ira di Londra: «Attacco diretto al mercato britannico»

Scontro frontale senza esclusione di colpi fra Regno Unito e Germania, dopo lo slittamento di Prowein 2022 da marzo a maggio. Londra accusa Messe Düsseldorf di aver sferrato «un attacco diretto sia alla London Wine Fair che al mercato britannico delle bevande». Le nuove date di Prowein, di fatto, coincidono con quelle dell’evento londinese, in programma al London Grand Hall Olympia Exhibition Centre proprio dal 16 al 18 maggio.

«Questa è una mossa estremamente aggressiva da parte della Prowein – – commenta Hannah Tovey, direttrice dell’evento londinese – nonché estremamente dirompente per il nostro settore».

LONDON WINE FAIR E PROWEIN, LO SCONTRO

La decisione – continua – è stata presa senza considerare molti dei loro espositori o il loro pubblico di visitatori del Regno Unito. Abbiamo fatto numerosi tentativi di contattarli dalla settimana scorsa, quando le voci di un cambio di data hanno iniziato a circolare. Non hanno avuto la cortesia di rispondere».

Una furia, quella di Hannah Tovey e del management della London Wine Fair, che non si ferma qui. Spostare Prowein 2022 dalle date storiche di marzo al 16-18 maggio, «equivale a un enorme sconvolgimento per l’industria del vino, in un momento in cui tutti noi desideriamo un ritorno alla normalità. Siamo tutti consapevoli dell’impatto che Covid-19 ha avuto sulle mostre dell’industria delle bevande».

LONDRA ACCUSA DUSSELDORF

La London Wine Fair del 2020 è stata rinviata al 2021, ma poi si è svolta grazie a un innovativo format digitale. «All’epoca – continua Tovery – la nostra preoccupazione principale era quella di sostenere i nostri espositori. A tutti loro è stato offerto un rimborso per i loro stand del 2020 e crediamo di esserci comportati con la massima integrità».

«Dopo gli ultimi due anni di perturbazioni – conclude la direttrice della London Wine Fair – l’industria degli eventi delle bevande dovrebbe lavorare insieme per facilitare le opportunità per il commercio del vino di fare affari».

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Vini al supermercato

Il dolce gennaio 2022 del vino a volantino al supermercato

Valanga di aggiornamenti per i volantini dei supermercati e, di conseguenza, per le occasioni di spesa dei winelovers. Bennet, Carrefour Express, Coop, Esselunga, Galassia, Iperal e Pam Panorama continuano tuttavia sulla falsa riga dell’inizio di gennaio. Ovvero senza regalare particolari emozioni.

Il calo della pressione promozionale nella maggior parte delle insegne sembra portare con sé una riduzione delle offerte, soprattutto dal punto di vista qualitativo. Un trend che pare la lunga coda del periodo pandemico dello scorso anno, in cui la Gdo ha potuto sfruttare le chiusure dell’Horeca per massimizzare i profitti e alzare lo scontrino medio.

Un sapore dolce, che sembra ancora ingolosire i palati dei buyer e dell’intero management delle insegne della grande distribuzione organizzata. Tra le novità a volantino nel nord Italia si registra piuttosto l’ingresso della linea Vino Sud di Cantina San Marzano (Salento) da Iperal.


Volantino Aldi fino al 23 Gennaio “Weekend Boom”

Falanghina Sannio Dop Ducato Sannita: 2,89 euro (3 / 5)

Aglianico Puglia Igt Il Passero: 2,79 euro (3 / 5)



Volantino Bennet fino al 2 Febbraio, “Sotto costo freschi”

Vermentino La Fogliata: 1,99 euro (2,5 / 5)

Terre Siciliane Igt Bianco o Rosso Botte Buona: 1,65 euro (3,5 / 5)

Vipra Rossa Bigi: 3,49 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Campo Del Passo: 3,96 euro (3,5 / 5)

Frizzantino Vigneti Alle Corti: 1,50 euro (2,5 / 5)

Barbera Monferrato Doc Vantiggi: 2,90 euro (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Mora: 4,50 euro (4,5 / 5)


Volantino Carrefour fino al 26 Gennaio, “Sottocosto freschi”

Ribolla Gialla Spumante Brut Forchir: 7,90 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Riserva Villa Montorsoli: 5,59 euro (4 / 5)

Vini Frizzanti Cantine Maschio: 2,29 euro (3 / 5)

Trebbiano o Sangiovese del Rubicone Igt Il Poggio dei Vigneti: 1,59 euro (2,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc La Cacciatora: 2,79 euro (1,5 / 5)

Nero d’Avola Doc Le Morre: 2,99 euro (2,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Superiore Doc Sartori: 6,49 euro (4 / 5)

Bonarda o Riesling  Doc Oltrepò Pavese La Calenzana: 2,29 euro (3 / 5)

Lambrusco Modena Secco o Amabile Doc Chiarli: 3,19 euro (3,5 / 5)

Negroamaro Bio Tralcio Antico, Az. Agricola Felline: 3,49 euro (3 / 5)

Bonarda Doc Bio Tralcio Antico: 2,79 euro (2,5 / 5)


Volantino Carrefour Market fino al 26 Gennaio, “Sottocosto freschi

Rosso Piceno Doc Velenosi: 5,90 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Gallura Docg Spera o Cannonau di Sardegna Doc Erema Siddura: 10,90 euro (5 / 5)

Primitivo di Manduria Doc Terre D’Italia: 6,75 euro (3,5 / 5)

Chianti Governo Docg, Chianti Riserva Docg, Chianti Superiore Docg Collezione Oro Piccini: 3,99 euro (5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Riserva Doc Valdifara Spinelli: 2,99 euro (5 / 5)

Nero d’Avola Doc, Grecanico Igt, Shiraz Terre Siciliane Igt o Vermentino Igt Le Morre: 2,99 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Express fino al 01 Febbraio, “20X50”

Grecanico Igt, Nero D’avola Doc o Shyraz Igt Terre Siciliane Le Morre: 2,99 euro (2,5 / 5)

Frizzante Igt Bianco o Rosé Tura Lamberti: 2,29 euro (3 / 5)

Toscana Igt Remole Frescobaldi: 4,49 euro (4,5 / 5)

Prosecco Extra Dry Doc Bio Mionetto: 7,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad fino al 27 Gennaio, “Spazio Conad

Lambrusco Doc Sorbara o Grasparossa di Castelvetro Saccamore: 2,00 euro (3,5 / 5)

Pignoletto Modena Doc Villa Cialdini: 3,00 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc Il Baluardo: 3,00 euro (5 / 5)

Collio Doc Sauvignon o Cabernet Villa Folini: 5,00 euro (3,5 / 5)

Friuli Doc Cabernet Sauvignon o Merlot Borgo Dai Morars: 2,99 euro (3 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Classico Superiore Bolla: 5,90 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Extra Dry Zonin: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad City fino al 24 gennaio, “Bis”

Ortrugo Doc Valtidone: 2 Bottiglie 4,48 euro (3,5 / 5)

Prosecco Asolo Docg Montelvini: 4,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop Superstore fino al 30 Gennaio, “Conviene”

Bonarda o Gutturnio Colli Piacentini Doc Viti & Vini: 2,19 euro (3,5 / 5)

Dogliani Doc Clavesana: 3,59 euro (5 / 5)

Prosecco Conegliano Superiore Docg Maschio: 4,79 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Dop Rocca Ventosa, Tollo: 1,99 euro (3,5 / 5)

Barbera Oltrepò Pavese Doc Vendemmiando: 2,99 euro (2,5 / 5)


Volantino Despar Supermercati fino al 26 gennaio, “Fino a 1000 prodotti firmati Despar scontati del 20%”

Chianti Docg: 3,19 euro (3,5 / 5)

Ripasso della Valpolicella Doc: 6,39 (3,5 / 5)


Volantino Esselunga fino al 2 Febbrario, “Offerte da gustare

Pinot Grigio Cantina Di Soave: 2,69 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Alba Batasiolo: 5,25 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Villa Di Monte: 2,49 euro (3,5 / 5)

Grillo / Nero D’avola / Syrah Feudi San Nicola: 2,79 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Docg Mionetto: 5,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin fino al 30 Gennaio, “Operazione fine mese

Nero D’Avola Sicilia Doc: 1,5l 2,39 euro (3 / 5)


Volantino Supermercati Famila fino al 26 Gennaio, “Tanti prodotti a 0,99€”

Langhe Nebbiolo Tenuta Cucco: 4,99 euro (3,5 / 5)

Pinot Nero: 2,19 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti Docg Manfredi: 2,99 euro (3 / 5)

Sangue di Giuda Oltrepò Pavese Doc: 3,49 euro (3,5 / 5)

Gutturnio 4 Valli: 2,19 euro (3,5 / 5)

Bonarda Amabile Frizzante Cantina Valtidone: 2,19 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Superiore Bonelli: 3,19 euro (4 / 5)

Freisa d’Asti Doc Terre Da Vino: 3,79 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Fontanafredda: 3,99 euro (5 / 5)

Barbera Oltrepò Pavese Doc: 2,69 euro (3 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Le Rovole: 1,99 euro (2,5 / 5)

Barbera Duchessa Lia: 2,99 euro (3,5 / 5)


Galassia ipermercati e supermercati fino al 2 Febbraio, “Bassi sempre”

Cabernet Sauvignon Terre Veneziane Igt Le Vie Dell’uva: 2,29 euro (3,5 / 5)

Vermentino Lazio Igt Gotto d’Oro: 3,59 euro (3,5 / 5)

Frascati Doc Gotto d’Oro: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Gulliver supermercato fino al 20 gennaio, “Sconti 30%40%50%”

Prosecco Rosé Doc Astoria: 4,99 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Doc La Score: 2,49 euro (3 / 5)

Trebbiano Frizzante Bonelli: 3,29 euro (4 / 5)

Sangiovese Rubicone Igt Poggio Dei Vigneti: 1,99 euro (2,5 / 5)

Bonarda Doc Il Feudo: 6 Pezzi 8,99 euro (1 / 5)


Volantino Il Gigante Supermercati fino al 23 Gennaio, “Al costo”

Chianti Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,69 euro (4 / 5)

Riesling o Chardonnay Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 1,97 euro (2,5 / 5)

Gutturnio o Ortrugo Colli Piacentini Doc Ca’ De Signori: 2,29 euro (2,5 / 5)

Barbera D’Asti Docg, Grignolino Del Monferrato Doc, Dolcetto Ovada Doc, Pinot Grigio Delle Venezie Doc Corte Regale: 1,99 euro (2 / 5)

Ribolla Gialla Venezia Igt, Refosco, Merlot o Sauvignon Grave Del Friuli Doc Il Borgomastro: 2,89 euro (3,5 / 5)

Teroldego Igt o Marzemino Trentino Doc Allegorie: 4,49 euro (3,5 / 5)

Bardolino, Bardolino Chiaretto o Soave Doc Pagus Bisano: 2,99 euro (4 / 5)

Sauvignon, Ribolla Gialla o Pinot Grigio Colli Orientali Del Friuli Doc Colli Di Poianis: 5,59 euro (3,5 / 5)

Trentino Doc Igt o Muller Thurgau Igt Frizzante Allegorie: 3,99 euro (3,5 / 5)

Amarone Della Valpolicella: 15,49 euro (4 / 5)

Lugana Doc Pagus Bisano: 4,95 euro (4 / 5)

Muller Thurgau Alto Adige Doc Erste+Neue: 6,99 euro (5 / 5)

Gewurztraminer Alto Adige Doc Erste+Neue: 8,59 euro (5 / 5)

Sauvignon Blanc o Cabernet Franc Isonzo Doc Borgo Dei Vassalli: 4,99 euro (5 / 5)

Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Brut Santa Margherita: 5,49 euro (3,5 / 5)

Spumante Cuvée Millesimato Extra Dry Coste Petrai: 2,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Superiore Nuve: 7,99 euro (4 / 5)

Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg Porta Leone: 4,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Iperal, “Affari a 1 Euro”

Chianti Docg Antica Sala Sensi: 2,00 euro (2,5 / 5)

Vini Il Gaggio: 2,00 euro (1 / 5)

Vini Cavicchioli: 2,00 euro (3,5 / 5)

Vini Trentini Grigolli: 3,00 euro (3,5 / 5)

Spumanti Valtidone: 3,00 euro (3,5 / 5)

Merlot Concilio: 3,00 euro (3,5 / 5)

Vini Docg Nera: 7,60 euro (5 / 5)

Bordeaux Chateau Tour de Bigorre: 5,99 euro (3,5 / 5)

Bolgheri Doc Sabbiato Sensi: 7,10 euro (3 / 5)

Morellino Di Scansano Docg Giglio Del Duca: 3,99 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montalcino Doc Giglio Del Duca: 6,70 euro (3,5 / 5)

Grignolino Piemonte Doc Fontanafredda: 3,99 euro (5 / 5)

Vini Doc Heredis: 4,69 euro (3,5 / 5)

Toscana Doc Mandriano Sensi: 4,99 euro (3 / 5)

Barolo Docg Ricossa: 14,90 euro (3,5 / 5)

Vino Nobile di Montepulciano Cecchi: 6,70 euro (5 / 5)

Barbaresco Docg Versi Divini: 9,19 euro (3,5 / 5)

Vini Docg Bettini: 8,00 euro (5 / 5)

Sangiovese Romagna Doc Galassi: 2,99 euro (4 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Superiore Sartori: 6,29 euro (4,5 / 5)

Santa Maddalena Doc San Michele Appiano: 6,29 euro (5 / 5)

Terre Veneziane Igt Malbec Baccichetto Vittorino: 5,69 euro (4 / 5)

Cannonau Di Sardegna Doc Cerasio, Cantina Pedres: 8,19 euro (3,5 / 5)

Vini Conti Buneis: 3,89 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Doc Superiore Duca Del Frassino, Cantina di Soave: 4,99 euro (3,5 / 5)

Vini Sud, Cantina San Marzano: 6,19 euro (5 / 5)

Syrah Igt Feudo Arancio: 3,79 euro (4,5 / 5)

Nero D’avola Doc Feudo Arancio: 3,99 euro (4,5 / 5)


Volantino IperCoop fino al 26 Gennaio, “Sconti fino al 50%”

Vino da Tavola Ronco: Bag In Box 5l 6,59 euro (3 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Loggia Del Sole 1,89 euro (2,5 / 5)

Pinot Nero dell’oltrepò Pavese Doc Turchè Torrevilla: 4,19 euro (5 / 5)

Nero D’avola o Syrah Sicilia Igt Baglio Inca: 2,89 euro (3 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Terre da Vino: 3,39 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Doc Fattoria del Cerro: 4,19 euro (5 / 5)

Spumante Chardonnay Millesimato Val Tidone: 2,69 euro (3,5 / 5)

Vini Frizzanti Maschio: 2,29 euro (3 / 5)

Sassomatto Toscana Rosso Igt Sensi: 2,29 euro (3 / 5)

Spumante Prosecco Asolo Docg Millesimato Dal Bello: 5,59 euro (3,5 / 5)


Volantino Lidl fino al 23 Gennaio, “Super offerte”

Prosecco Treviso Doc 2020: 2,29 euro (3 / 5)

Merlot Veneto Igt: 1,5l 1,79 euro (3 / 5)

Grillo Sicilia Dop: 1,49 euro (3 / 5)


Volantino Md – Buona Spesa Italia! fino al 23 gennaio

Garganega Verduzzo Corte Viola: 1,39 euro (3 / 5)

Vino Nobile Di Montepulciano Docg Borgo al Pino: 4,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam fino al 2 Febbraio, “Risparmio grandi marche”

Chardonnay Trentino Doc Cavit: 2,99 euro (3,5 / 5)

Fiano Avellino Docg: 3,99 euro (3,5 / 5)

Gewurztraminer Alto Adige Doc Von Steiner: 6,99 euro (3,5 / 5)

Kerner Alto Adige Doc Von Steiner: 7,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda Doc Oltrepò Pavese Le Rovole: 2,49 euro (2,5 / 5)

Barbera d’Asti Docg Duchessa Lia: 3,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Grasparossa Doc Bio Belverde: 4,39 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Superiore Doc Sartori: 6,99 euro (4,5 / 5)

Volantino Pam fino al 2 Febbraio, “Occasioni extra risparmio”

Est! Est!! Est!!! di Montefiascone Doc Bigi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Cirò Doc Ippolito 1845: 3,99 euro (5 / 5)


Volantino Penny Market fino al 30 Gennaio, “Tutto a 0,50 1,00 1,50 2,00”

Rosato Emilia Frizzante Igt: 1,59 euro (2 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc: 1,59 euro (2,5 / 5)

Russo Campi Reali: 1,09 euro (2 / 5)

Chardonnay Frizzante Igt: 1,69 euro (2 / 5)

Merlot Veneto Igt: 2,29 euro (2 / 5)

Lambrusco Rosso Scuro Cuvée Frizzante Doc: 2,49 euro (2,5 / 5)

Soave Extra Dry Doc: 2,69 euro (2,5 / 5)

Rosso Conero Doc: 3,29 euro (2,5 / 5)

Syrah Rosso Sicilia Doc Appassionato: 3,19 euro (3 / 5)


Volantino Tigros fino al 25 Gennaio, “Sottocosto freschissimi”

Vino da Tavola Bianco o Rosso Il Gaggio: 1,19 euro (1 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Setanera: 1,89 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Doc, Reggiano Secco, Reggiano Dolce, Sorbara, Grasparossa Fortenero: 2,40 euro (3,5 / 5)

Vini Frizzanti Igt Maschio: 2,29 euro (3 / 5)

Inzolia Igt o Nero d’Avola Doc Terre Siciliane: 1,99 euro (3 / 5)

Chianti Colli Fiorentini Docg Torrequercie: 2,99 euro (3 / 5)

Vini Doc Dolianova: 2,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Treviso Doc Casato del Leone: 2,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Duca del Frassino: 4,49 euro (3,5 / 5)

Teroldego Rotaliano Doc Mezzacorona: 3,99 euro (4 / 5)

Barbera d’Asti Docg, Barbera Del Monferrato Doc, Dolcetto d’alba Doc Versi Divini: 3,49 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau Frizzante, Barbera Pavia Igt, Bonarda Oltrepò Pavese Doc Fratelli Maggi: 1,49 euro (1 / 5)


Volantino Unes fino al 25 gennaio, “Grandi marche piccoli prezzi”

Chianti Il Canto: 2,99 euro (3 / 5)

Syrah Poggio Venere: 2,69 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti Il Castero: 1,89 euro (3 / 5)

Est! Est!! Est!!! Bigi: 3,19 euro (3,5 / 5)

Pignoletto Decordi: 1,99 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Maestri cantineri: 3,29 euro (3 / 5)

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degustati da noi vini#02

Trentodoc Cime di Altilia LeVide: gli ultimi arrivati, con l’autorità dei padri fondatori

C’è l’abisso che passa tra il conquistadores e il magnate. Tra la propaganda dell’egocentrico e l’intellettualismo del visionario. Tra il tentativo di cavalcare con opportunismo un’onda favorevole e il calcolo decimale delle possibilità di arrivare a convincere tutti, da subito. Incentrando la quotidianità sulla qualità, maniacale. La linea di Trentodoc Cime di Altilia della cantina LeVide è l’ultima arrivata tra le “bollicine di montagna” del Trentino. Ma ha già l’autorità degna dei vini dei padri fondatori.

Brut Millesimato, Extra Brut MillesimatoBrut Rosé e Riserva Nature. Quattro spumanti Metodo classico Trento Doc che convincono dentro e fuori dal calice. Merito delle scelte e dell’approccio coerente e rispettoso di Degli Azzoni Wines, azienda di proprietà della famiglia Conti degli Azzoni Avogadro Carradori, risultato dell’incontro di tre casate nobiliari di altrettante regioni: Conti Carradori nelle Marche, Conti degli Azzoni Avogadro in Veneto e Toscana e Conti Riccati in Veneto.

È proprio in Trentino, in particolare nella dimensione artigianale della piccola-medio impresa operosa che costituisce l’ossatura qualitativa del Trentodoc, che il gruppo Degli Azzoni Wines sembra aver trovato il proprio habitat ideale e naturale.

Una nuova casa in realtà ancora da costruire, con il progetto di ristrutturazione di Maso Alesiera che sarà il fiore all’occhiello della cantina di Borgo Italia 22, a Predaia (TN), comune sparso poggiato su un altopiano del gruppo montuoso della Mendola.

LA RISTRUTTURAZIONE DEL MASO ALESIERA

A lavori conclusi, ad accogliere gli ospiti sarà una struttura integrata con l’ambiente esterno, a 700 metri d’altitudine. Una sorta di “monumento agli spumanti di montagna”, raggiungibile solo attraverso una vecchia mulattiera e capace di richiamare il bosco circostante, grazie alla scelta degli elementi d’arredo.

Il punto forte sarà la sala degustazione con ampia vetrata sul cru Alesiera, che dà vita al vino di punta di LeVide, il Riserva Nature. «Un luogo che dovrà emozionare i nostri ospiti e trasmettere il nostro approccio al Trentodoc, dove siamo gli ultimi arrivati», chiosa Valperto Degli Azzoni.

La produzione procede già a ritmi serrati. «Con l’obiettivo – spiega ancora il patron – di raggiungere le 100 mila bottiglie annue, rispetto alle 20-30 mila sboccature a cui siamo arrivati sino ad oggi dal 2018, anno d’avvio formale del progetto». A seguire la parte enologica è Massimo Azzolini, l’uomo che ha consentito alla famiglia Degli Azzoni di conoscere i vecchi proprietari dei vigneti, di origini milanesi.

Tra le particolarità della linea di Trentodoc Cime di Altilia di LeVide, la scelta di tappare con il sughero gli spumanti in affinamento. Molto più di un vezzo, come dimostra il successo internazionale di cantine come la catalana Recaredo, che da anni impiega il sughero naturale al posto del tappo corona, anche durante la fase di presa di spuma degli spumanti Corpinnat (ex Cava).

TRENTODOC CIME DI ALTILIA LE VIDE: LA DEGUSTAZIONE
Trentodoc Brut Millesimato 2015 Cime di Altilia, LeVide

Chardonnay in purezza, circa 6,3 grammi di residuo zuccherino. È l’ariete di una batteria di Trento Doc dalla marcata personalità e caratterizzazione. Giallo paglierino, perlage fine. Convince per la cremosità del perlage e la gran purezza delle note di frutta a polpa gialla. Ben amalgamate a dosati rintocchi di pasticceria e crosta di pane.

Ricordi gelidi di erbe di montagna controbilanciano la suadènza glicerica. Dando “il cinque” alla componente fresco-acida. E creando un ensemble di assoluta piacevolezza ed equilibrio. Beva spasmodica senza rinunciare al carattere, specie nell’abbinamento a tavola.

Trentodoc Extra Brut millesimato 2015 Cime di Altilia, LeVide

Altro Chardonnay in purezza, con dosaggio ridotto a 3,2 grammi per litro. Nel calice si presenta d’un giallo paglierino, più chiaro rispetto a quello del Brut. Un esercizio in “sottrazione” in cui non ci rimette alcuna delle componenti.

Se è vero che al minor apporto glicerico corrisponde un’altrettanto inferiore percezione del frutto, diventa ancora più fondamentale quello che si scoprirà essere uno dei marcatori principali dei Trentodoc di LeVide: la cremosità esponenziale del perlage.

In questo quadro, l’agrume sostituisce la frutta a polpa gialla e la pasticceria. Ancor prima, al naso, i fiori bianchi fanno da sfondo alle venature minerali e saline tipiche dei migliori spumanti del Trentino base Chardonnay, a basso dosaggio.

Trentodoc Nature Riserva millesimato 2015 Cime di Altilia, LeVide

Giallo paglierino più carico rispetto ai due precedenti. Il Trento Doc di punta degli «ultimi arrivati» tra le bollicine di montagna trentine, incanta per la pienezza del frutto. Qualcosa di non comune per la tipologia.

Ed esalta, ancora una volta, l’altro file rouge della gamma. Ovvero l’appena percettibile percezione dei lieviti. Segno (anche) dell’assoluta gioventù e prospettiva del nettare. Un “singola vigna” di assoluto valore nel panorama delle bollicine trentine.

Trentodoc Brut Rosé Cime di Altilia, LeVide

Colora il calice di un bel rosa corallo chiaro, luminoso, frutto della cuvée Chardonnay-Pinot Nero. Perfetta corrispondenza gusto olfattiva, su preziose note di piccoli frutti di bosco, a bacca rossa. Si avvertono chiaramente ribes e fragolina.

Buon apporto fresco acido e consueta vena cremosa del perlage, a rendere ancora più beverino un rosé di precisione millimetrica, anche nello sviluppo delle note nel retro olfattivo. Buona anche la persistenza, su ritorni fruttati e minerali-salini.

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«Piwi subito nelle Igt come “palestra”, poi nelle Doc»: Italia svegliati, la Francia corre

Continua il dibattito sui Piwi, i vitigni resistenti alle principali malattie fungine della vite. Dopo la modifica del Regolamento Ue 2021/2117 pubblicata in Gazzetta ufficiale il 6 dicembre dello scorso anno, l’Unione europea ha dato il via libera al loro inserimento nelle Dop.

Ora, secondo il professor Attilio Scienza, a capo del Comitato nazionale vini, è il momento di sfruttare le Igt del vino italiano «come palestra per i Piwi, procedendo poi al loro inserimento graduale nei disciplinari dei vini a Denominazione di origine (Doc e Docg, ndr)». Anche perché la Francia, diretta competitor dell’Italia sui principali mercati internazionali, corre.

«L’Institut national de la recherche agronomique – ha spiegato Scienza – ha già autorizzato l’utilizzo di 4 varietà di vitigni resistenti per la produzione dei vini a denominazione di Bordeaux e Champagne. Si tratta di Artaban N., Vidoc N., Floreal B. e Voltis B., addirittura catalogati come specie di vitis vinifera. In Italia uno dei casi riguarda l’Alto Adige, con il Bronner nell’Igt Mitterberg».

«NUOVI PIWI INCROCIANDO I VITIGNI AUTOCTONI»

Sempre secondo Scienza, occorre lavorare per la creazione di vitigni resistenti a partire da incroci con vitigni autoctoni italiani, «sull’esempio di quanto già fatto con in Friuli Venezia Giulia con l’ex Tocai (oggi Friulano), e in Trentino con Nosiola e Teroldego». Su questo fronte sarebbe già al lavoro il Crea – Centro di Ricerca per la viticoltura di Conegliano.

«Un aspetto importante – ha proseguito il numero uno del Comitato nazionale vini – riguarda la comunicazione di questi vitigni, che devono essere considerati, anche dal punto di vista organolettico, delle realtà a sé stanti, non paragonabili ai loro “genitori”».

Andrebbe inoltre creato «un Club con un marchio nazionale», in sostituzione a quello dei Piwi di origine germanica, utile a mettere in rete expertise, favorire la zonazione e l’individuazione dei migliori terroir per ogni singolo vitigno resistente.

INSERIMENTO GRADUALE DEI RESISTENTI NELLE DOP DEL VINO ITALIANO

Quanto al loro inserimento nelle Denominazione di origine dopo la «palestra» dell’Igt, si procederebbe per via graduale. «Su richiesta dei Consorzi – ha spiegato il prof. Scienza – il Comitato nazionale vini potrebbe inserire i Piwi nei disciplinari per un massimo del 15%. Per i successivi tre anni verrebbero vagliati per quantità e qualità, sino ad aumentarne la quota all’interno delle Doc».

Tutti argomenti, quelli Scienza, arrivati durante il convegno digitale organizzato in mattinata dal Settore Vitivinicolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari. “Nuovi modelli di viticoltura alla luce delle moderne tecnologie genetiche e delle politiche europee”, ha deciso di titolarlo il gruppo di lavoro del coordinatore Luca Rigotti.

«Si tratta di un tema particolarmente importante ed attuale – ha dichiarato l’esponente dell’Alleanza coop in apertura – anche alla luce degli obiettivi posti dalla strategia Farm to Fork e della più recente proposta di legge n. 3310 presentata l’8 ottobre scorso alla Camera dei Deputati. È un obbligo morale dell’agricoltura porsi favorevolmente nei confronti di tecnologie volte alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente e delle persone».

I NUMERI DEI PIWI IN ITALIA: QUANTI ETTARI VITATI?

Durante il convegno, al quale sono intervenuti anche l’onorevole Paolo De Castro (Commissione per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento Europeo), il professor Michele Morgante (Istituto di Genomica Applicata Università di Udine) e il professor Mario Pezzotti (Centro ricerca innovazione della Fondazione E. Mach), sono emersi anche i numeri attuali dei Piwi in Italia.

In testa, per superficie vitata di vitigni resistenti, c’è il Veneto, con 256 ettari. Segue il Friuli Venezia Giulia, con 230 ettari. Sul terzo gradino del podio il Trentino, con 67 ettari. A seguire Alto Adige (51), Lombardia (12) e Abruzzo (10).

Il totale è di 626 ettari, con una stima per fine 2021 che doveva raggiungere quota 1.050. Una cifra ancora irrisoria se paragonata all’intero vigneto Italia, pari a 666.400 ettari. Da qui l’opportunità di sfruttare le tante Igt come banco di prova e sviluppo dei vitigni resistenti italiani.

Moio e Scienza: «Futuro Piwi nelle Dop Ue passa da ricerca, terroir ed enologia leggera»

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Vini al supermercato

Vini a volantino, è calma piatta in attesa del cambio promo dei big

Gli aggiornamenti di metà gennaio 2022 dei volantini della Gdo non portano grandi soddisfazioni sul fronte dei vini in promozione. I supermercati. In attesa dei nuovi volantini di Bennet, Coop, Esselunga, Iperal e Pam Panorama, le soddisfazioni migliori restano in casa Carrefour e Il Gigante. Ecco il quadro completo dei vini offerta da non perdere, o da lasciare a scaffale.


Volantino Aldi fino al 23 Gennaio “Weekend Boom”

Falanghina Sannio Dop Ducato Sannita: 2,89 euro (3 / 5)

Aglianico Puglia Igt Il Passero: 2,79 euro (3 / 5)



Volantino Bennet fino al 19 Gennaio, “Sconto 40”

Falanghina Beneventano Igt Ante Hirpis: 2,99 euro (3 / 5)

Bianco Santa Maria Martellozzo: 2,38 euro (3,5 / 5)

Chianti Riserva Collezione Oro Piccini: 3,98 euro (5 / 5)

Gutturnio Colli Piacentini Doc Cantine Bacchini: 2,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour fino al 26 Gennaio, “Sottocosto freschi”

Ribolla Gialla Spumante Brut Forchir: 7,90 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Riserva Villa Montorsoli: 5,59 euro (4 / 5)

Vini Frizzanti Cantine Maschio: 2,29 euro (3 / 5)

Trebbiano o Sangiovese del Rubicone Igt Il Poggio dei Vigneti: 1,59 euro (2,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc La Cacciatora: 2,79 euro (1,5 / 5)

Nero d’Avola Doc Le Morre: 2,99 euro (2,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Superiore Doc Sartori: 6,49 euro (4 / 5)

Bonarda o Riesling  Doc Oltrepò Pavese La Calenzana: 2,29 euro (3 / 5)

Lambrusco Modena Secco o Amabile Doc Chiarli: 3,19 euro (3,5 / 5)

Negroamaro Bio Tralcio Antico, Az. Agricola Felline: 3,49 euro (3 / 5)

Bonarda Doc Bio Tralcio Antico: 2,79 euro (2,5 / 5)


Volantino Carrefour Market fino al 26 Gennaio, “Sottocosto freschi

Rosso Piceno Doc Velenosi: 5,90 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Gallura Docg Spera o Cannonau di Sardegna Doc Erema Siddura: 10,90 euro (5 / 5)

Primitivo di Manduria Doc Terre D’Italia: 6,75 euro (3,5 / 5)

Chianti Governo Docg, Chianti Riserva Docg, Chianti Superiore Docg Collezione Oro Piccini: 3,99 euro (5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Riserva Doc Valdifara Spinelli: 2,99 euro (5 / 5)

Nero d’Avola Doc, Grecanico Igt, Shiraz Terre Siciliane Igt o Vermentino Igt Le Morre: 2,99 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Express fino al 18 Gennaio, “Tutto a 1 euro”

Pinot Grigio o Chardonnay Doc Mezzacorona: 4.99 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad fino al 27 Gennaio, “Spazio Conad

Lambrusco Doc Sorbara o Grasparossa di Castelvetro Saccamore: 2,00 euro (3,5 / 5)

Pignoletto Modena Doc Villa Cialdini: 3,00 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc Il Baluardo: 3,00 euro (5 / 5)

Collio Doc Sauvignon o Cabernet Villa Folini: 5,00 euro (3,5 / 5)

Friuli Doc Cabernet Sauvignon o Merlot Borgo Dai Morars: 2,99 euro (3 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Classico Superiore Bolla: 5,90 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Extra Dry Zonin: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad City fino al 20 gennaio, “Tutto al costo”

Chardonnay Trentino Doc Costalta: 3,49 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Docg Miniato: 3,59 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop Superstore fino al 19 Gennaio. “Conviene”

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 1,99 euro (2,5 / 5)

Garzellino Emilia Igt, Civ&Civ: 1,49 euro (3 / 5)

Prosecco Brut Doc Dal Bello: 3,39 euro (3,5 / 5)

Dolcetto di Ovada Doc Terre Da Vino: 2,49 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Doc Vecchia Cantina: 2,99 euro (5 / 5)


Volantino Despar Supermercati fino al 26 gennaio, “Fino a 1000 prodotti firmati Despar scontati del 20%”

Chianti Docg: 3,19 euro (3,5 / 5)

Ripasso della Valpolicella Doc: 6,39 (3,5 / 5)


Volantino Esselunga fino al 19 Gennaio, “Sconti 30% 40% 50%

Prosecco Zonin: 4,07 euro (3,5 / 5)

Chardonnay Garda Cantina di Soave: 1,99 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Sardegna Cala delle farfalle: 3,70 euro (3,5 / 5)

Vigneti delle Dolomiti Lagaria 1,89 euro (3,5 / 5)

Orvieto o Merlot Sferracavallo: 2,24 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Modena Robanera Cavicchioli: 2,64 euro (3,5 / 5)

Bardolino classico Sartori: 2,99 euro (3,5 / 5)

Primitivo Salento Tormaresca 3,49 euro (4 / 5)

Syrah Arrogant Frog: 3,42 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Superiore Docg Produttori di Govone: 2,84 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin fino al 30 Gennaio, “Operazione fine mese

Nero D’Avola Sicilia Doc: 1,5l 2,39 euro (3 / 5)


Volantino Supermercati Famila fino al 26 Gennaio, “Tanti prodotti a 0,99€”

Langhe Nebbiolo Tenuta Cucco: 4,99 euro (3,5 / 5)

Pinot Nero: 2,19 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti Docg Manfredi: 2,99 euro (3 / 5)

Sangue di Giuda Oltrepò Pavese Doc: 3,49 euro (3,5 / 5)

Gutturnio 4 Valli: 2,19 euro (3,5 / 5)

Bonarda Amabile Frizzante Cantina Valtidone: 2,19 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Superiore Bonelli: 3,19 euro (4 / 5)

Freisa d’Asti Doc Terre Da Vino: 3,79 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Fontanafredda: 3,99 euro (5 / 5)

Barbera Oltrepò Pavese Doc: 2,69 euro (3 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Le Rovole: 1,99 euro (2,5 / 5)

Barbera Duchessa Lia: 2,99 euro (3,5 / 5)


Galassia ipermercati e supermercati fino al 19 Gennaio, “Sconti fino al 50%”

Barbera d’Asti Docg Poggio dei Vigneti: 1,99 euro (2,5 / 5)

Spumante Prosecco Mionetto: 6,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Le vie dell’uva: 5,49 euro (3,5 / 5)

Vino Nobile di Montepulciano Le vie dell’uva: 6,99 euro (3,5 / 5)

Vino Merlot Grave Le vie dell’uva: 2,99 euro (3,5 / 5)

Vino Soave Le vie dell’uva: 1,99 euro (3,5 / 5)

Vermentino Sardegna Le vie dell’uva: 2,79 euro (3 / 5)

Spumante Prosecco Marca Oro Valdo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Amarone Cadis Cantina di Soave: 12,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Gulliver supermercato fino al 20 gennaio, “Sconti 30%40%50%”

Prosecco Rosé Doc Astoria: 4,99 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Doc La Score: 2,49 euro (3 / 5)

Trebbiano Frizzante Bonelli: 3,29 euro (4 / 5)

Sangiovese Rubicone Igt Poggio Dei Vigneti: 1,99 euro (2,5 / 5)

Bonarda Doc Il Feudo: 6 Pezzi 8,99 euro (1 / 5)


Volantino Il Gigante Supermercati fino al 23 Gennaio, “Al costo”

Chianti Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,69 euro (4 / 5)

Riesling o Chardonnay Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 1,97 euro (2,5 / 5)

Gutturnio o Ortrugo Colli Piacentini Doc Ca’ De Signori: 2,29 euro (2,5 / 5)

Barbera D’Asti Docg, Grignolino Del Monferrato Doc, Dolcetto Ovada Doc, Pinot Grigio Delle Venezie Doc Corte Regale: 1,99 euro (2 / 5)

Ribolla Gialla Venezia Igt, Refosco, Merlot o Sauvignon Grave Del Friuli Doc Il Borgomastro: 2,89 euro (3,5 / 5)

Teroldego Igt o Marzemino Trentino Doc Allegorie: 4,49 euro (3,5 / 5)

Bardolino, Bardolino Chiaretto o Soave Doc Pagus Bisano: 2,99 euro (4 / 5)

Sauvignon, Ribolla Gialla o Pinot Grigio Colli Orientali Del Friuli Doc Colli Di Poianis: 5,59 euro (3,5 / 5)

Trentino Doc Igt o Muller Thurgau Igt Frizzante Allegorie: 3,99 euro (3,5 / 5)

Amarone Della Valpolicella: 15,49 euro (4 / 5)

Lugana Doc Pagus Bisano: 4,95 euro (4 / 5)

Muller Thurgau Alto Adige Doc Erste+Neue: 6,99 euro (5 / 5)

Gewurztraminer Alto Adige Doc Erste+Neue: 8,59 euro (5 / 5)

Sauvignon Blanc o Cabernet Franc Isonzo Doc Borgo Dei Vassalli: 4,99 euro (5 / 5)

Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Brut Santa Margherita: 5,49 euro (3,5 / 5)

Spumante Cuvée Millesimato Extra Dry Coste Petrai: 2,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Superiore Nuve: 7,99 euro (4 / 5)

Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg Porta Leone: 4,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Iperal fino al 18 Gennaio, “Sconti dal 30% al 50%”

Vini Il Feudo: 1,77 euro (0,5 / 5)

Vini Igt La Cacciatora: 1,79 euro (1 / 5)

Vini Villa Mura: 2,09 euro (2 / 5)

Spumante Gancia: 2,90 euro (3 / 5)

Rosso di Valtellina Doc Nera: 4,55 euro (5 / 5)

Vini Scolari: 3,99 euro (3,5 / 5)

Roero Arneis Duchessa Lia: 4,99 euro (3,5 / 5)

Franciacorta Solive: 11,20 euro (5 / 5)

Prosecco Treviso Doc Casato del Leone: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino IperCoop fino al 26 Gennaio, “Sconti fino al 50%”

Vino da Tavola Ronco: Bag In Box 5l 6,59 euro (3 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Loggia Del Sole 1,89 euro (2,5 / 5)

Pinot Nero dell’oltrepò Pavese Doc Turchè Torrevilla: 4,19 euro (5 / 5)

Nero D’avola o Syrah Sicilia Igt Baglio Inca: 2,89 euro (3 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Terre da Vino: 3,39 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Doc Fattoria del Cerro: 4,19 euro (5 / 5)

Spumante Chardonnay Millesimato Val Tidone: 2,69 euro (3,5 / 5)

Vini Frizzanti Maschio: 2,29 euro (3 / 5)

Sassomatto Toscana Rosso Igt Sensi: 2,29 euro (3 / 5)

Spumante Prosecco Asolo Docg Millesimato Dal Bello: 5,59 euro (3,5 / 5)


Volantino Lidl fino al 23 Gennaio, “Super offerte”

Prosecco Treviso Doc 2020: 2,29 euro (3 / 5)

Merlot Veneto Igt: 1,5l 1,79 euro (3 / 5)

Grillo Sicilia Dop: 1,49 euro (3 / 5)


Volantino Md – Buona Spesa Italia! fino al 23 gennaio

Garganega Verduzzo Corte Viola: 1,39 euro (3 / 5)

Vino Nobile Di Montepulciano Docg Borgo al Pino: 4,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam fino al 19 Gennaio, “Occasioni extra risparmio”

Vini Doc Oltrepò Pavese Le cascine Losito & Guarini: 2,49 euro (2,5 / 5)

Garganega Veronese Igt Cantine Di Negrar: 3.49 euro (4,5 / 5)

Morellino Di Scansano Docg La Mora, Cecchi: 4,99 euro (5 / 5)

Volantino Pam fino al 19 Gennaio, “Prezzi spremuti”

Greco Di Tufo Docg Corteregia Cantina Di Tufo: 2,99 euro (3 bottiglie) (3 / 5)

Aglianico Igt/Falanghina Igt La Guardiense Antiche Torri: 1,79 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Rifugio del Vescovo Cantina sociale Colli fiorentini: 2,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Prosecco Doc Brut Nature Le Calleselle: 3,29 euro (3,5 / 5)

 


Volantino Penny Market fino al 30 Gennaio, “Tutto a 0,50 1,00 1,50 2,00”

Rosato Emilia Frizzante Igt: 1,59 euro (2 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc: 1,59 euro (2,5 / 5)

Russo Campi Reali: 1,09 euro (2 / 5)

Chardonnay Frizzante Igt: 1,69 euro (2 / 5)

Merlot Veneto Igt: 2,29 euro (2 / 5)

Lambrusco Rosso Scuro Cuvée Frizzante Doc: 2,49 euro (2,5 / 5)

Soave Extra Dry Doc: 2,69 euro (2,5 / 5)

Rosso Conero Doc: 3,29 euro (2,5 / 5)

Syrah Rosso Sicilia Doc Appassionato: 3,19 euro (3 / 5)


Volantino Tigros fino al 25 Gennaio, “Sottocosto freschissimi”

Vino da Tavola Bianco o Rosso Il Gaggio: 1,19 euro (1 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Setanera: 1,89 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Doc, Reggiano Secco, Reggiano Dolce, Sorbara, Grasparossa Fortenero: 2,40 euro (3,5 / 5)

Vini Frizzanti Igt Maschio: 2,29 euro (3 / 5)

Inzolia Igt o Nero d’Avola Doc Terre Siciliane: 1,99 euro (3 / 5)

Chianti Colli Fiorentini Docg Torrequercie: 2,99 euro (3 / 5)

Vini Doc Dolianova: 2,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Treviso Doc Casato del Leone: 2,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Duca del Frassino: 4,49 euro (3,5 / 5)

Teroldego Rotaliano Doc Mezzacorona: 3,99 euro (4 / 5)

Barbera d’Asti Docg, Barbera Del Monferrato Doc, Dolcetto d’alba Doc Versi Divini: 3,49 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau Frizzante, Barbera Pavia Igt, Bonarda Oltrepò Pavese Doc Fratelli Maggi: 1,49 euro (1 / 5)


Volantino Unes fino al 25 gennaio, “Grandi marche piccoli prezzi”

Chianti Il Canto: 2,99 euro (3 / 5)

Syrah Poggio Venere: 2,69 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti Il Castero: 1,89 euro (3 / 5)

Est! Est!! Est!!! Bigi: 3,19 euro (3,5 / 5)

Pignoletto Decordi: 1,99 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Maestri cantineri: 3,29 euro (3 / 5)

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Etichetta ambientale, altra proroga. In Friuli l’esempio virtuoso di Tenimenti Civa

Nuova proroga all’1/7/2022 per il Decreto Legge 116 del 3 settembre 2020, che avrebbe dovuto rendere rendere obbligatoria l’etichetta ambientale in Italia, anche sulle bottiglie di vino. Uno strumento utile ai consumatori, compresi i winelovers, per effettuare correttamente la raccolta differenziata di elementi quali vetro, carta, tappi e gabbiette metalliche.

Dal Friuli arriva tuttavia l’esempio virtuoso di Tenimenti Civa. La cantina di Bellazoia di Povoletto, piccolo comune dei Colli Orientali del Friuli, in provincia di Udine, utilizza l’etichetta ambientale sin dallo scorso anno. E su numeri importanti, dal momento che la winery guidata da Valerio Civa opera anche nella Grande distribuzione organizzata, ovvero il mondo dei supermercati.

L’ESEMPOI VIRTOSO DI TENIMENTI CIVA

«Nel caso di packaging multicomponenti, come una bottiglia di vino – spiega l’imprenditore (nella foto, sopra)- è fondamentale differenziare le informazioni per non creare confusione nel consumatore. Tenimenti Civa ha agito in anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2021 prevista dalla normativa, senza peraltro sapere del nuovo rinvio».

Abbiamo deciso di indicare, nella retro etichetta dei vini Biele Zôe, e via via in tutti gli altri, la natura del materiale utilizzato per l’imballaggio e dove deve essere smaltito.

Così la capsula dovrà essere raccolta nel cassonetto del metallo (riconoscibile in Friuli dal colore turchese), il tappo di sughero nell’organico (cassonetto di colore marrone). E la bottiglia di vetro verde nel cassonetto del medesimo colore».

ETICHETTA AMBIENTALE: UN ITER INFINITO

Il decreto legislativo 3 settembre 2020 n. 116 che riguarda l’etichettatura ambientale è il risultato del recepimento della direttiva Ue 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/ce relativa ai rifiuti, e della direttiva Ue 2018/852, che modifica la direttiva 1994/62/ce sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.

È il decreto Milleproroghe, entrato in vigore il 31/12/2021 con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, l’ultimo provvedimento che ha fatto slittare di altri 6 mesi l’obbligo di etichettatura ambientale.

Ancora prima, il 21 maggio 2021, la conversione n. 69 del decreto legge 41 del 22 marzo 2021 (noto come Dl Sostegni) aveva sospeso l’applicazione delle nuove norme per l’appunto sino al 31 dicembre 2021.

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Bascià Notte Rossa: quali sono i migliori abbinamenti?

Avrà catturato l’attenzione di molti, nella corsia dei vini del supermercato, l’elegante e caratteristica etichetta di Bascià Notte Rossa. Ma quali sono i migliori abbinamenti di questo vino rosso Igp prodotto con uve del Salento?

La presenza di Primitivo e Negroamaro suggerisce innanzitutto un abbinamento territoriale. La rivisitazione pugliese della carne alla pizzaiola è un’idea intrigante. Da lì alle “Bombette pugliesi” il passo è breve: l’abbinamento con Bascià Notte Rossa ha tutte le carte in regola per valorizzare i tipici involtini di vitello ripieni di caciocavallo.

Allargando il campo al di fuori dalla regione Puglia, Bascià è un rosso che si presta in generale agli abbinamenti con i piatti di carne. Grandi soddisfazioni, per esempio, con le costolette d’agnello, contornate da patate al forno. La buona struttura e freschezza di questo vino del Salento targato Notte Rossa consente di goderselo anche a tutto pasto.

Si può partire con un antipasto di salumi saporiti (perfetto, per tornare in Puglia, il Capocollo), per proseguire con un primo di pasta riccamente condita con ragù. Per chiudere poi con un secondo di carne e dei formaggi stagionati.

Importante tenere conto della temperatura di servizio, per esaltare ancor più gli abbinamenti. Quella perfetta per Bascià è di 16-18 gradi. È in vendita a 12,90 euro presso Spazio Conad, Iper La Grande i, Rossetto, Oasi, Despar, Alì, Aliper, Carrefour Sud, Sì Supermercati, Conad Adriatico, Coop e Ipercoop.

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degustati da noi vini#02

Vallée d’Aoste Dop 2019 Petite Arvine, La Source

È tra i vini bianchi della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di WineMag.it il Vallée d’Aoste Dop 2019 Petite Arvine La Source. Un nettare prodotto con uve Petite Arvine in purezza, varietà tardiva molto rappresentativa della Valle d’Aosta.

Nel calice si presenta di un giallo paglierino acceso, limpido. Il naso risulta carico quanto il colore. Banana, ananas sciroppato e agrume sono le note che segnano la perfetta corrispondenza tra olfatto e palato.

Ma il sorso del Petite Arvine La Source 2019 è piuttosto teso e fresco, rispetto a un naso che faceva presagire morbidezza e suadenza glicerica. In chiusura, la pregevole vena sapido-minerale aggiunge elettricità al sorso, rendendo la beva ancora più spasmodica. Vino da bere oggi o da conservare in cantina: non potrà che migliorare nel tempo.

La vendemmia delle uve Petite Arvine è manuale presso i vigneti di cantina La Source. Avviene nella prima decade di ottobre, al momento della perfetta maturità. L’uva arriva in cantina in cassette e viene pressata in maniera soffice.

Segue una decantazione statica, a freddo. La fermentazione alcolica è condotta a 18° gradi centigradi, in recipienti di acciaio. Il vino atto a divenire il Vallée d’Aoste Dop Petite Arvine La Source viene infine rimontato sulle fecce fini per qualche mese, prima di essere filtrato, imbottigliato e commercializzato.

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Piemonte, vignaiolo viola la zona rossa: «Sfiniti da gelate, cinghiali e ordinanze»

«Mi sono rotto i co*****i, venitemi a prendere». Durissima presa di posizione del vignaiolo del Piemonte Gianluigi Mignacco, che nel primo primo pomeriggio odierno ha violato la zona rossa disposta contro la peste suina e si è avventurato nei boschi della Val Borbera, in provincia di Alessandria, «per un’escursione».

Durante la camminata ha registrato un video, postato sui social, in cui spiega le ragioni del gesto. Dal 2017 ad oggi, la cantina non avrebbe ricevuto alcun sussidio, né per i danni da gelate, né per il raccolto mangiato dai cinghiali, né per il Covid-19.

«Nel 2017 – spiega Gianluigi Mignacco – a causa di una devastante gelata abbiamo perso tutto il raccolto: più di 100 quintali d’uva e circa 3 mila piante. Nonostante le promesse di assessori e varie figure non abbiamo ricevuto nessun tipo di aiuto. Nemmeno una pacca sulle spalle. Abbiamo cercato di rimetterci in piedi a nostre spese, nel silenzio»

In tutti questi anni abbuiamo subito danni da cinghiali, continuamente. In occasione della scorsa vendemmia abbiamo perso il 30% raccolto, ovvero il 30% del nostro potenziale utile. Qualunque azienda non riuscirebbe a stare in piedi. Un danno da nessuno riconosciuto. Sempre a nostre spese abbiamo appena intentato una causa civile».

Gianluigi Mignacco affronta poi il capitolo Covid-19 e ristori mancati: «Con la mia famiglia abbiamo seguito tutte le indicazioni di isolamento, vaccino, terza dose. Siamo stati sempre ligi alle normative. La nostra azienda agricola non ha ricevuto nessun tipo di aiuto. Neanche la sospensione di contribuiti. Lo stesso vale per il mio ufficio, dove svolgo attività da libero professionista».

«Dopo questa scellerata ordinanza che, a mio avviso, è priva di ogni fondamento scientifico e che cala in zona rossa tutto il nostro territorio, mentre si stava a fatica risollevando da una situazione devastante, posso dire con estrema pacatezza che mi sono rotto i co*****i, venitemi a prendere», prosegue Mignacco riferendosi all’ordinanza anti peste suina diramata nelle scorse ore.

Oggi, 14 gennaio 2022, sono le ore 14.30, sto violando l’ordinanza. Sarà un gesto che ai più apparirà ridicolo. Lungi da me chiedere a chi mi sta guardando di fare altrettanto e attenzione perché questo è un reato. Sono in un comune nel quale è vietata ogni forma di escursionismo e sono a camminare. E sapete cosa vi dico? Venitemi a prendere»

Raggiunto telefonicamente da WineMag.it, il vignaiolo Gianluigi Mignacco aggiunge rammarico al suo sfogo: «Non ho altro da dire, se non che fare viticoltura nel nostro territorio è già di per sé complicato, visto che in val Borbera la viticoltura era praticamente estinta fino ai primi anni 2000». Oggi, uno sparuto gruppo di produttori sta tentando di risollevarla (qui la notizia). Tra mille difficoltà.

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Esteri - News & Wine news ed eventi Wine Calendar

Calendario eventi del vino rivoluzionato: posticipata anche la Barcelona Wine Week 2022

Posticipata anche la Barcelona Wine Week 2022 (BWW), evento di punta del vino spagnolo. Gli organizzatori hanno deciso di rimandare di due mesi la kermesse, che si svolgerà dunque dal 4 al 6 aprile 2022. Era invece programmata dal 7 al 9 febbraio.

La decisione è stata approvata dal comitato organizzatore dell’evento, che riunisce i principali attori dell’industria del vino in Spagna, data l’incertezza e le restrizioni di mobilità generate dal contesto attuale e «per garantire una grande edizione».

Con la partecipazione prevista di più di 600 cantine e praticamente tutte le Denominazioni d’Origine e i Consigli Regolatori, BWW è attualmente la più grande vetrina di promozione internazionale dei vini spagnoli.

Lo spostamento di Barcelona Wine Week ad aprile avverrà contemporaneamente ad Alimentaria & Hostelco, che avrà luogo dal 4 al 7 aprile 2022 nella sede della Gran Vía della Fira de Barcelona. La simultaneità di questi eventi sarà però un fatto del tutto “eccezionale”, frutto della situazione attuale.

Barcelona Wine Week 2022 prevede la partecipazione di più di 600 cantine e la visita di circa 20 mila professionisti. La sua prima edizione nel febbraio 2020 ha visto la partecipazione di 550 aziende espositrici e 15.600 professionisti, il 13% dei quali provenienti da 54 Paesi.

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Vini al supermercato

Vino a volantino: la Gdo si “stiracchia” in vista di un anno determinante

La spunta ancora una volta Il Gigante tra i volantini del vino al supermercato. L’insegna di Bresso presenta una vasta gamma di vini, alcuni dei quali in grado di aggiudicarsi i cinque “cestelli della spesa” Vinialsuper.

Iniziano a stiracchiarsi anche le proposte degli altri supermercati: chi aumentando il numero di referenze in offerte, chi alzando l’asticella della qualità media. Con gli ultimi aggiornamenti dei volantini, le insegne sembrano voler scaldare i motori in vista di un anno che sarà determinante per il vino in Gdo. Ecco tutti i consigli per la spesa.


Volantino Aldi fino al 16 Gennaio “+Risparmio”

Garganega Frizzante Igt: 6 Pezzi 7,16 euro (0 / 5)

Valpolicella Doc: 2,29 euro (0 / 5)



Volantino Bennet fino al 19 Gennaio, “Sconto 40”

Falanghina Beneventano Igt Ante Hirpis: 2,99 euro (3 / 5)

Bianco Santa Maria Martellozzo: 2,38 euro (3,5 / 5)

Chianti Riserva Collezione Oro Piccini: 3,98 euro (5 / 5)

Gutturnio Colli Piacentini Doc Cantine Bacchini: 2,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour fino al 16 Gennaio, “50 prodotti al 50”

Lambrusco di Modena Oronero o Pignoletto frizzante Doc Vecchia Modena: 3,49 euro (3,5 / 5)

Gran cuvée Millesimato spumante Extra Dry Cantine Maschio: 2,99 euro (3 / 5)

Corvo rosso o bianco Terre siciliane Igt Duca di Salaparuta: 3,99 euro (3,5 / 5)

Rosso Bianco Rosato Tre Venezie Igt Terre Fredde: 2,20 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Market fino al 16 Gennaio, “Sconti fino al 50%

Ribolla Gialla Venezia Giulia Igt Cuvée Volpe Pasini: 6,49 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Melini Neocampana: 3,69 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau delle Venezie Igt fermo o frizzante Martellozzo: 3,29 euro (3,5 / 5)

Bonarda Doc Bio Tralcio antico: 2,89 euro (2,5 / 5)

Vini la Calenzana: 2,79 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Express fino al 18 Gennaio, “Tutto a 1 euro”

Pinot Grigio o Chardonnay Doc Mezzacorona: 4.99 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad fino al 17 Gennaio, “Spazio outlet

Vermentino di Sardegna Aragosta: 3,49 euro (3 / 5)

Pecorino Offida Docg Barò: 3,99 euro (3 / 5)

Vino Frizzante Veneto Igt Trodoantico: 1,99 euro (2 / 5)

Vino d’Italia San Crispino Cantine Ronco: 1,99 euro (3 / 5)

Colli Euganei Doc Cabernet o Merlot Cantina Colli Euganei: 2,99 euro (4 / 5)

Sangiovese Romagna Superiore Doc Galassi: 2,99 euro (4 / 5)

Primitivo Salento Igt Litamarici: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad City fino al 20 gennaio, “Tutto al costo”

Chardonnay Trentino Doc Costalta: 3,49 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Docg Miniato: 3,59 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop Superstore fino al 19 Gennaio. “Conviene”

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 1,99 euro (2,5 / 5)

Garzellino Emilia Igt, Civ&Civ: 1,49 euro (3 / 5)

Prosecco Brut Doc Dal Bello: 3,39 euro (3,5 / 5)

Dolcetto di Ovada Doc Terre Da Vino: 2,49 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Doc Vecchia Cantina: 2,99 euro (5 / 5)


Volantino Despar Supermercati fino al 26 gennaio, “Fino a 1000 prodotti firmati Despar scontati del 20%”

Chianti Docg: 3,19 euro (3,5 / 5)

Ripasso della Valpolicella Doc: 6,39 (3,5 / 5)


Volantino Esselunga fino al 19 Gennaio, “Sconti 30% 40% 50%

Prosecco Zonin: 4,07 euro (3,5 / 5)

Chardonnay Garda Cantina di Soave: 1,99 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Sardegna Cala delle farfalle: 3,70 euro (3,5 / 5)

Vigneti delle Dolomiti Lagaria 1,89 euro (3,5 / 5)

Orvieto o Merlot Sferracavallo: 2,24 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Modena Robanera Cavicchioli: 2,64 euro (3,5 / 5)

Bardolino classico Sartori: 2,99 euro (3,5 / 5)

Primitivo Salento Tormaresca 3,49 euro (4 / 5)

Syrah Arrogant Frog: 3,42 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Superiore Docg Produttori di Govone: 2,84 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin fino al 16 Gennaio, “La spesa intelligente

Merlot o Lambrusco Amabile Praticello: 1,69 euro (2,5 / 5)


Volantino Supermercati Famila fino al 26 Gennaio, “Tanti prodotti a 0,99€”

Langhe Nebbiolo Tenuta Cucco: 4,99 euro (3,5 / 5)

Pinot Nero: 2,19 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti Docg Manfredi: 2,99 euro (3 / 5)

Sangue di Giuda Oltrepò Pavese Doc: 3,49 euro (3,5 / 5)

Gutturnio 4 Valli: 2,19 euro (3,5 / 5)

Bonarda Amabile Frizzante Cantina Valtidone: 2,19 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Superiore Bonelli: 3,19 euro (4 / 5)

Freisa d’Asti Doc Terre Da Vino: 3,79 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Fontanafredda: 3,99 euro (5 / 5)

Barbera Oltrepò Pavese Doc: 2,69 euro (3 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Le Rovole: 1,99 euro (2,5 / 5)

Barbera Duchessa Lia: 2,99 euro (3,5 / 5)


Galassia ipermercati e supermercati fino al 19 Gennaio, “Sconti fino al 50%”

Barbera d’Asti Docg Poggio dei Vigneti: 1,99 euro (2,5 / 5)

Spumante Prosecco Mionetto: 6,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Le vie dell’uva: 5,49 euro (3,5 / 5)

Vino Nobile di Montepulciano Le vie dell’uva: 6,99 euro (3,5 / 5)

Vino Merlot Grave Le vie dell’uva: 2,99 euro (3,5 / 5)

Vino Soave Le vie dell’uva: 1,99 euro (3,5 / 5)

Vermentino Sardegna Le vie dell’uva: 2,79 euro (3 / 5)

Spumante Prosecco Marca Oro Valdo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Amarone Cadis Cantina di Soave: 12,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Gulliver supermercato fino al 20 gennaio, “Sconti 30%40%50%”

Prosecco Rosé Doc Astoria: 4,99 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Doc La Score: 2,49 euro (3 / 5)

Trebbiano Frizzante Bonelli: 3,29 euro (4 / 5)

Sangiovese Rubicone Igt Poggio Dei Vigneti: 1,99 euro (2,5 / 5)

Bonarda Doc Il Feudo: 6 Pezzi 8,99 euro (1 / 5)


Volantino Il Gigante Supermercati fino al 23 Gennaio, “Al costo”

Chianti Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,69 euro (4 / 5)

Riesling o Chardonnay Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 1,97 euro (2,5 / 5)

Gutturnio o Ortrugo Colli Piacentini Doc Ca’ De Signori: 2,29 euro (2,5 / 5)

Barbera D’Asti Docg, Grignolino Del Monferrato Doc, Dolcetto Ovada Doc, Pinot Grigio Delle Venezie Doc Corte Regale: 1,99 euro (2 / 5)

Ribolla Gialla Venezia Igt, Refosco, Merlot o Sauvignon Grave Del Friuli Doc Il Borgomastro: 2,89 euro (3,5 / 5)

Teroldego Igt o Marzemino Trentino Doc Allegorie: 4,49 euro (3,5 / 5)

Bardolino, Bardolino Chiaretto o Soave Doc Pagus Bisano: 2,99 euro (4 / 5)

Sauvignon, Ribolla Gialla o Pinot Grigio Colli Orientali Del Friuli Doc Colli Di Poianis: 5,59 euro (3,5 / 5)

Trentino Doc Igt o Muller Thurgau Igt Frizzante Allegorie: 3,99 euro (3,5 / 5)

Amarone Della Valpolicella: 15,49 euro (4 / 5)

Lugana Doc Pagus Bisano: 4,95 euro (4 / 5)

Muller Thurgau Alto Adige Doc Erste+Neue: 6,99 euro (5 / 5)

Gewurztraminer Alto Adige Doc Erste+Neue: 8,59 euro (5 / 5)

Sauvignon Blanc o Cabernet Franc Isonzo Doc Borgo Dei Vassalli: 4,99 euro (5 / 5)

Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Brut Santa Margherita: 5,49 euro (3,5 / 5)

Spumante Cuvée Millesimato Extra Dry Coste Petrai: 2,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Superiore Nuve: 7,99 euro (4 / 5)

Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg Porta Leone: 4,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Iperal fino al 18 Gennaio, “Sconti dal 30% al 50%”

Vini Il Feudo: 1,77 euro (0,5 / 5)

Vini Igt La Cacciatora: 1,79 euro (1 / 5)

Vini Villa Mura: 2,09 euro (2 / 5)

Spumante Gancia: 2,90 euro (3 / 5)

Rosso di Valtellina Doc Nera: 4,55 euro (5 / 5)

Vini Scolari: 3,99 euro (3,5 / 5)

Roero Arneis Duchessa Lia: 4,99 euro (3,5 / 5)

Franciacorta Solive: 11,20 euro (5 / 5)

Prosecco Treviso Doc Casato del Leone: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino IperCoop fino al 26 Gennaio, “Sconti fino al 50%”

Vino da Tavola Ronco: Bag In Box 5l 6,59 euro (3 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Loggia Del Sole 1,89 euro (2,5 / 5)

Pinot Nero dell’oltrepò Pavese Doc Turchè Torrevilla: 4,19 euro (5 / 5)

Nero D’avola o Syrah Sicilia Igt Baglio Inca: 2,89 euro (3 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Terre da Vino: 3,39 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Doc Fattoria del Cerro: 4,19 euro (5 / 5)

Spumante Chardonnay Millesimato Val Tidone: 2,69 euro (3,5 / 5)

Vini Frizzanti Maschio: 2,29 euro (3 / 5)

Sassomatto Toscana Rosso Igt Sensi: 2,29 euro (3 / 5)

Spumante Prosecco Asolo Docg Millesimato Dal Bello: 5,59 euro (3,5 / 5)


Volantino Lidl fino al 16 Gennaio, “XXL”

Chianti Riserva Docg Magnum: 5,99 euro (3,5 / 5)

Castelli Romani Dop: 1,5 l 1,99 euro (3 / 5)

Verdicchio dei Castelli di Jesi Dop Classico: 1,59 euro (3 / 5)


Volantino Md – Buona Spesa Italia! fino al 23 gennaio

Garganega Verduzzo Corte Viola: 1,39 euro (3 / 5)

Vino Nobile Di Montepulciano Docg Borgo al Pino: 4,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam fino al 19 Gennaio, “Occasioni extra risparmio”

Vini Doc Oltrepò Pavese Le cascine Losito & Guarini: 2,49 euro (2,5 / 5)

Garganega Veronese Igt Cantine Di Negrar: 3.49 euro (4,5 / 5)

Morellino Di Scansano Docg La Mora, Cecchi: 4,99 euro (5 / 5)

Volantino Pam fino al 19 Gennaio, “Prezzi spremuti”

Greco Di Tufo Docg Corteregia Cantina Di Tufo: 2,99 euro (3 bottiglie) (3 / 5)

Aglianico Igt/Falanghina Igt La Guardiense Antiche Torri: 1,79 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Rifugio del Vescovo Cantina sociale Colli fiorentini: 2,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Prosecco Doc Brut Nature Le Calleselle: 3,29 euro (3,5 / 5)

Volantino Pam Retail Pro (Sud Italia) fino al 17 gennaio, “Un anno insieme”

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc Casalfarneto: 4,99 euro (3,5 / 5)

Sannio Doc Piedirosso Taburno Burnus Calici diVini: 5,49 euro (3,5 / 5)

Falerno del Massico Bianco Doc Terra Aminea Calici diVini: 5,99 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Duchessa Lia: 4,99 euro (3,5 / 5)

Aglianico del Vulture Dop Baliaggio Cantina di Venosa: 2,99 euro (4 / 5)

Primitivo di Manduria Doc 1932: 4,89 euro (3,5 / 5)

Prosecco Docg Bolla: 5,49 euro (3 / 5)

Sannio Doc Aglianico o Falanghina La Guardiense: 2,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Freschello Extra Dry: 2,99 euro (3 / 5)

Merlot Veneto La Cacciatora: 2,29 euro (2,5 / 5)


Volantino Penny Market fino al 16 Gennaio, “-30%”

Colli piacentini Bonarda Doc frizzante: 1,69 euro (2 / 5)

Lambrusco Reggiano: 1,49 euro (3 / 5)

Sangiovese Primitivo Puglia Igt: 1,79 euro (2,5 / 5)

Bianco Gavi Docg: 3.99 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Terre Sicilia Doc: 2,99 euro (3 / 5)

Spumante Brut Collenuovo: 1,59 euro (2 / 5)

Nebbiolo Langhe Doc D’Alleramo (solo 14-15-16 gennaio): 3,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Tigros fino all’25 Gennaio, “Sottocosto freschissimi”

Vino da Tavola Bianco o Rosso Il Gaggio: 1,19 euro (1 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Setanera: 1,89 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Doc, Reggiano Secco, Reggiano Dolce, Sorbara, Grasparossa Fortenero: 2,40 euro (3,5 / 5)

Vini Frizzanti Igt Maschio: 2,29 euro (3 / 5)

Inzolia Igt o Nero d’Avola Doc Terre Siciliane: 1,99 euro (3 / 5)

Chianti Colli Fiorentini Docg Torrequercie: 2,99 euro (3 / 5)

Vini Doc Dolianova: 2,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Treviso Doc Casato del Leone: 2,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Duca del Frassino: 4,49 euro (3,5 / 5)

Teroldego Rotaliano Doc Mezzacorona: 3,99 euro (4 / 5)

Barbera d’Asti Docg, Barbera Del Monferrato Doc, Dolcetto d’alba Doc Versi Divini: 3,49 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau Frizzante, Barbera Pavia Igt, Bonarda Oltrepò Pavese Doc Fratelli Maggi: 1,49 euro (1 / 5)


Volantino Unes fino al 25 gennaio, “Grandi marche piccoli prezzi”

Chianti Il Canto: 2,99 euro (3 / 5)

Syrah Poggio Venere: 2,69 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti Il Castero: 1,89 euro (3 / 5)

Est! Est!! Est!!! Bigi: 3,19 euro (3,5 / 5)

Pignoletto Decordi: 1,99 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Maestri cantineri: 3,29 euro (3 / 5)

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Omicron, aziende del vino in ginocchio: «Dipendenti a casa in malattia, produzione in stallo»

Aziende del vino in ginocchio al cospetto della variante Omicron. Oltre all’aumento dei costi delle materie prime, le cantine stanno facendo i conti con una drastica riduzione del personale. Con i dipendenti a casa in malattia, a rischio c’è la produzione.

L’allarme vale per tutto il Paese, ma a parlare è il titolare di una delle aziende della zona del Prosecco. «Il virus e il sistema delle quarantene – sottolinea l’imprenditore – mette in malattia, a rotazione, dal 10 al 20% del personale di tutte le aziende, con gli ovvi problemi di produzione collegati».

«TRA I RISCHI, LA PERDITA DELLA CLIENTELA»

Questi non comportano solo un danno economico diretto come la mancanza delle consegne, ma in alcuni casi si presentano danni ben più gravi come il deterioramento delle materie prime fresche o la perdita della clientela.

Come le mucche devono essere munte ogni giorno, anche il vino quando è pronto deve essere imbottigliato. E le vigne devono essere potate. Al tempo stesso, se la grande distribuzione si trova con gli scaffali vuoti si rivolge a un altro fornitore».

CAPITOLO REDDITO DI CITTADINANZA

«Non va dimenticato – continua l’imprenditore veneto – che fino al 2021 i costi di queste assenze sono stati a carico delle imprese. Nel 2022 ancora non si sa. Per esempio, per ciò che riguarda la nostra azienda si tratta di circa 6/7.000 ore all’anno, di cui una parte importante nell’ultimo mese dopo l’esplosione della variante Omicron».

A peggiorare la situazione è anche la mancanza di manodopera. «Non si riesce a trovare sostituti perché il reddito di cittadinanza, pur encomiabile nello spirito, disincentiva molte persone ad accettare un lavoro», denuncia il produttore.

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Ci avete mai pensato? L’Europa che ha paura del vino è quella di film e serie tv

EDITORIALE – Se il problema fosse quello del serial killer cannibale che ama il Chianti, aka Hannibal Lecter de Il Silenzio degli innocenti, saremmo a cavallo. L’Europa che ha paura del vino al punto da paragonarlo alle sigarette nella lotta al cancro, mescolando Bacco col tabacco, è piuttosto quella dei film e delle serie tv Netflix che spopolano ormai da anni anche in Italia.

Quella che riflette frustrazioni e contraddizioni di una classe politica evidentemente incapace di promuovere la cultura dell’alcol. Ricorrendo – per ora solo nelle presunte intenzioni – ad un anacronistico ritorno al proibizionismo.

Ci avete mai pensato? Nella filmografia europea ed internazionale, le scene in cui il vino – e gli alcolici in generale – sono raffigurati come il piacevole e misurato accompagnamento a un momento di gioia e “condivisione all’italiana” si contano sulle dita di una (mezza) mano.

Quante sono, invece, le rappresentazioni del manager depresso, della madre e della moglie insoddisfatta, del detective al cospetto di un caso irrisolto, oppure dell’adolescente ribelle che abusa dell’alcol, ingoiandolo a sorsate larghe? Tante. Troppe. Quasi tutte.

È di questa iconoclastia del nettare di Bacco ed affini che si nutre l’Europa della politica ubriaca (lei sì). La stessa capace di mettere nero su bianco, come ha fatto a inizio dicembre 2021 la Commissione Beca, The Special Committee on Beating Cancer, che «non esiste un livello sicuro di consumo di alcol».

Per Bruxelles siamo tutti alcolizzati travestiti da wine expert e sommelier: una cazzata roboante. Bei tempi quelli in cui il problema era un piatto di fegato e fave «con un buon Chianti». Fhfhfhfhfhfhfhfhfh.

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Anteprima Amarone posticipata a giugno

Anteprima Amarone, inizialmente prevista a Verona il 4 e 5 febbraio 2022 prossimi, slitta a giugno. Una riprogrammazione decisa all’unanimità dal Consorzio tutela vini Valpolicella, «per garantire un adeguato svolgimento della manifestazione con la consueta presenza di esperti e stakeholder di livello internazionale».

Le nuove date dell’evento scaligero saranno comunicate a breve. Resta confermato il programma originariamente previsto, impossibile da rispettare a febbraio, a cui si aggiungeranno eventi speciali dedicati al re della Valpolicella, l’Amarone.

«Vogliamo tornare in presenza – commenta il presidente del Consorzio, Christian Marchesini – e vogliamo farlo nel migliore dei modi. Lo dobbiamo ai nostri produttori e a una denominazione che nel 2021 ha registrato una stagione importante sul fronte delle vendite».

«Per questo a febbraio – conclude Marchesini – assieme a Nomisma Wine-Monitor, presenteremo un focus di mercato sulle performance di Amarone, Ripasso e Valpolicella in Italia e nel mondo».

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Migliori e peggiori Montepulciano d’Abruzzo al supermercato

Quali sono i migliori e peggiori Montepulciano d’Abruzzo in vendita al supermercato? Lo chiarisce la degustazione alla cieca effettuata dalla redazione di Vinialsuper – Il giornale del Vino al Supermercato di WineMag Editore. Un tasting che ha interessato ben 47 vini presenti sugli scaffali di 15 insegne di supermercati. Una fotografia più che mai esaustiva di uno dei vini rossi più amati dai clienti della Grande distribuzione organizzata (Gdo).

Non solo. Ad apprezzare il Montepulciano d’Abruzzo sono anche i consumatori esteri. Lo dimostrano gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio Nomisma Wine Monitor, con l’export del rosso abruzzese in piena ripresa nel 2021 (+10% rispetto al 2020) nei principali Paesi target: Germania (+25%), Usa (+12%), Svizzera (+45%), Cina (+33%), Giappone (+26%). Per un fatturato complessivo superiore ai 205 milioni di euro.

Bene anche il mercato nazionale. Dopo il boom generale delle vendite di vino registrate nei supermercati nei primi 6 mesi di pandemia, il Montepulciano d’Abruzzo si è riallineato sui valori pre-Covid. Mantenendo quote superiori a quelle del 2019. Negli ultimi quattro anni, le vendite della principale Denominazione regionale dell’Abruzzo sono cresciute del 12% a valore per quanto riguarda il totale dei formati e del 6% in relazione alle bottiglie da 0,75 litri.

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO: UNA DOC IN CRESCITA

Nel 2021 si è registrato un calo delle vendite nelle fasce di prezzo più basso e un incremento in tutte le altre. Lo scorso anno, sempre secondo i dati Nomisma Wine Monitor, sono dunque diminuite le vendite di bottiglie sotto i 3 euro, presenti principalmente nei discount. Quelle di prezzo superiore ai 7 euro hanno invece raddoppiato le vendite nel periodo analizzato.

Dall’analisi di Vinialsuper – Il giornale del vino al supermercato si evincono ulteriori dati sul posizionamento della Denominazione nella grande distribuzione organizzata. I 4,19 euro di prezzo medio a bottiglia registrati dai 47 Montepulciano d’Abruzzo in vendita nelle 15 insegne di supermercati (e discount) sono una cifra più mai ragguardevole per il segmento.

Occorre più cautela, invece, sul fronte del rapporto qualità prezzo. La media dei “cestelli della spesa” assegnati da Vinialsuper alla cinquantina di vini degustati è di 3,3 su 5 (arrotondamento per eccesso).

MEDIA “CESTELLI DELLA SPESA” VICINA ALLA SUFFICIENZA

Tutto sommato in linea, dunque, con i “3,5 cestelli della spesa” su 5 assegnati ai vini capaci di garantire riconoscibilità della denominazione e dei vitigni (in una parola la “tipicità“, avversa alla standardizzazione a cui rischiano di andare incontro i vini in vendita al supermercato). Caratteristiche che la nostra redazione calibra poi con il prezzo pieno a scaffale.

Sempre sul fronte del prezzo, l’analisi di Vinialsuper evidenzia il sostanziale “cartello” posto in essere dalle insegne discount sul prezzo minimo del Montepulciano d’Abruzzo. Lidl, Md, Aldi e Penny Market lo fissano a 1,69 euro. Vedendosi “bruciate” da Eurospin per 4 centesimi (1,65 euro). Md peraltro gioca col bio, proponendo una seconda referenza a 2,49 euro (scarso il risultato nel calice).

Il prezzo più alto del Montepulciano d’Abruzzo in vendita al supermercato – sempre considerando cifre “a portata del portafoglio comune” del segmento Gdo – si registra sugli scaffali di Coop, che sfodera la Riserva 2016 di Illuminati targandola Fior Fiore.

Secondo gradino del podio per Iper, La grande i con l’ottimo 2019 di Masciarelli. Terza l’insegna brianzola Il Gigante, che per il top di gamma ricorre alla Riserva Sinello della cantina cooperativa Madonna dei Miracoli – Casalbordino. Ecco dunque i migliori e peggiori Montepulciano d’Abruzzo in vendita al supermercato.

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO IN VENDITA AL SUPERMERCATO: MIGLIORI E PEGGIORI

I CINQUE CESTELLI DELLA SPESA VINIALSUPER (5 / 5)
INSEGNA VINO PREZZO  CESTELLI
Coop Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva 2016 Fior Fiore Coop, Illuminati 9,90 € 5
Iper Grande i Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019, Masciarelli 8,40 € 5
Esselunga Montepulciano d’Abruzzo Doc 2018 Jorio, Umani Ronchi 6,99 € 5
Conad Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019 Riparosso, Illuminati 6,40 € 5
Iper Grande i Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva 2018, Spinelli 5,99 € 5
Iper Grande i Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020, Spinelli 3,99 € 5
QUATTRO E 4,5 CESTELLI DELLA SPESA VINIALSUPER (4 / 5) e (4,5 / 5)
INSEGNA VINO  PREZZO  CESTELLI
Esselunga Montepulciano d’Abruzzo Doc 2018 Quis, Citra 5,90 € 4,5
Carrefour Montepulciano d’Abruzzo Doc Bio 2019 Val di Fara, Spinelli 4,49 € 4,5
Il Gigante Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva 2017 Sinello, Casalbordino 7,79 € 4,5
Carrefour Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 La Calenzana, Na.Ve. Natale Verga 5,49 € 4
Esselunga Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Contecarlo, Umani Ronchi 5,19 € 4
Conad Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019 Vicale, Tollo 4,99 € 4
Iper Grande i Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019 Plavignano Grandi Vigne, Az. Agr. San Lorenzo 4,99 € 4
U2 Unes Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019 Pelagus, Citra Vini 3,79 € 4
I 3,5 CESTELLI DELLA SPESA VINIALSUPER (3,5 / 5)
INSEGNA VINO PREZZO  CESTELLI
Il Gigante Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020, Tenuta del Priore 5,99 € 3,5
Iper Grande i Montepulciano d’Abruzzo Bio Senza solfiti aggiunti 2020 Grandi Vigne, Az. Agr. Chiusa Grande Franco D’Eusanio 5,95 € 3,5
Conad Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Sesto Armonico, ICQRF IT-4846-TE per Musiké srl 4,99 € 3,5
Iper Grande i Montepulciano d’Abruzzo Doc 2018 Sistina, Citra 4,99 € 3,5
Iper Grande i Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020, Galassi 3,98 € 3,5
Carrefour Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019 Collezione Bordino, Cantina M.d.M. Casalbordino 3,58 € 3,5
Tigros Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Setanera, Citra Vini 3,39 € 3,5
Famila Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Le vie dell’Uva, Citra vini Soc. Coop. 3,25 € 3,5
Coop Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Rocca Ventosa, Tollo 2,99 € 3,5
Conad Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Terramare, Citra 2,99 € 3,5
Eurospin Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020, Co.Ci. Codice Citra Ortona 1,65 € 3,5
I 3 CESTELLI DELLA SPESA VINIALSUPER (3 / 5)
INSEGNA VINO  PREZZO  CESTELLI
Iper Grande i Montepulciano d’Abruzzo Doc Bio Vegan 2020 Natum, Agriverde 5,90 € 3
Esselunga Montepulciano d’Abruzzo Doc 2018 Vignamassima, Camillo Montori 5,10 € 3
Carrefour Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Passo di Lupo, Csv Atessa – Cantine Spinelli 1,99 € 3
Bennet Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Ca’ dei Giusti, Citra Vini Ortona 1,90 € 3
Lidl Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 ChiaraVita, V.E.B. Spa Bardolino – Enoitalia 1,69 € 3
Md Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 De Rio, Ci.Vi Ortona – Citra Vini 1,69 € 3
Aldi Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Safo, Ci.Vi. Contrada Cucullo Ortona – Citra Vini 1,69 € 3
Conad Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Sonetti, Cierrevi – Caviro 2,49 € 3
I PEGGIORI MONTEPULCIANO D’ABRUZZO IN VENDITA AL SUPERMERCATO
INSEGNA VINO  PREZZO  CESTELLI
Il Gigante Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Bordinese, Viticoltori Riuniti – Casal Bordino 4,99 € 2,5
Tigros Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020, Natale Verga 3,99 € 2,5
Il Gigante Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019 Villa Diana, Casa Vinicola Poletti 3,99 € 2,5
Iper Grande i Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019 Millenovecentodieci, G.V.P. Srl Redavalle – Losito & Guarini 3,19 € 2,5
Coop Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019 Loggia del Sole, Le chiantigiane 3,15 € 2,5
Penny Market Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020, C.C.R.A. Ortona – Citra Vini 1,69 € 2,5
Carrefour Montepulciano d’Abruzzo Biologico Doc 2020 Tralcio Antico, Citra Vini Soc. Coop. 3,49 € 2
Tigros Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Il Gaggio, Na.Ve Natale Verga Cermenate 3,40 € 2
Famila Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Terre Passeri, Cantine Pirovano 2,65 € 2
Iper Grande i Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019 Le Rovole, Na.Ve Cermenate 1,99 € 2
Coop Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Le Rubine, Na.Ve. Natale Verga 1,99 € 2
Conad Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 Chichibio, Citra 5,49 € 1,5
Tigros Montepulciano d’Abruzzo Doc 2020 La Cacciatora, C.V.C. Casa Vinicola Caldirola 3,99 € 1,5
Md Montepulciano d’Abruzzo Doc Bio 2020  C.V.P. Srl Imola – Casa Vinicola Poletti 2,49 € 1
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degustati da noi vini#02

Brunello di Montalcino 2016, Pietroso

Tra i migliori Brunello di Montalcino 2016 della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di WineMag.it ecco quello di Pietroso. Si tratta del vino bandiera della cantina di via Podere Pietroso 257, Montalcino (SI).

Il Brunello Pietroso si distingue per la spiccata personalità. Naso ricco di sottobosco e frutta rossa matura, tendente al surmaturo, che non soffoca una viva freschezza sanguigna e agrumata. Note di spezie dolci e un tocco di pepe nero rendono ancora più intrigante il quadro olfattivo.

In bocca, il Brunello di Montalcino 2016 di Pietroso è molto presente, pieno. Il sorso è potente, con un tannino molto presente e di sicura prospettiva. Finale lunghissimo, in perfetta corrispondenza naso-bocca.

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