Le migliori Vitovska del Carso e del Kras in scena al Castello di Duino mare e vitovska 2021 8
FOTONOTIZIA – Il Comune di Duino Aurisina è la Città italiana del Vino 2022. La cerimonia di investitura è in programma sabato 12 marzo 2022, alle ore 10, al Castello di Duino. Nel pomeriggio odierno, giovedì 10 marzo, ore 18, sarà invece trasmesso sui canali social del Comune il video “Duino Aurisina Città italiana del Vino 2022 #emozionefvg” (clicca qui per seguire la diretta).
«Questo territorio – anticipa la Rete Città del Vino – con le sue specificità ti emoziona e si pone come porta d’ingresso della provincia di Trieste, racchiusotra Carso e Mare. Un progetto di rete, corale e regionale alla quale abbiamo puntato con onore e orgoglio, per rappresentare l’intera rete delle Città del Vino del Fvg».
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
I migliori abbinamenti del Negroamaro Rosato Salento Igp Notte Rossa
A caccia dei migliori abbinamenti del Negroamaro Rosato Salento Igp Notte Rossa? Ecco una breve guida che aiuterà ad esaltare questo vino rosato, tra i migliori in vendita al supermercato in Italia, non ultimo nel rapporto qualità prezzo.
Per trovare il migliore abbinamento cibo-vino, occorre analizzare il nettare sotto ogni aspetto. A cominciare dal naso, il Negroamaro Rosato Salento Igp Notte Rossa presenta delicati ricordi di fiori di rosa. Per la parte fruttata, ecco ciliegia, lampone e piccoli frutti di bosco, oltre a freschi ricordi di erbe mediterranee.
Ancora più importante l’analisi del sapore, che si rivela in perfetta corrispondenza con quanto già avvertito all’olfatto. Riecco la frutta rossa, così come la generosa freschezza e quel tocco di sapidità che non guasta. Tutte caratteristiche da tenere in considerazione per trovare i migliori abbinamenti del Negroamaro Rosato Salento Igp Notte Rossa.
Un po’ come tutti i vini della gamma, anche questo mostra una gran versatilità. Si può dunque scegliere come accompagnamento a tutto pasto. Partendo dagli antipasti, appaga il palato con i salumi e stuzzichini.
Si presta bene, poi, con primi piatti come la pasta al sugo, specie se la varietà di pomodoro scelta per la passata ha tendenza dolce. Ancor meglio, però, con brodetti e zuppe di pesce, ancora una volta con un tocco di salsa saporita.
Benissimo con secondi leggeri, anche di carne (di manzo, per esempio): da provare con la “pizzaiola”. Per chiudere, un’assiette di formaggi mediamente stagionati è tra gli abbinamenti del Negroamaro Rosato Salento Igp Notte Rossa più stimolanti.
Non è da sottovalutare l’origine pugliese di questo vino rosato, che proviene dunque da una delle regioni a maggiore vocazione in Italia e nel mondo per la produzione dei vini rosati. Un motivo in più per pensare di degustarlo anche da solo, come rinfrescante abbinamento al fine lavoro (specie d’estate) o a un rilassante aperitivo con gli amici.
Il Primitivo di Manduria non conosce crisi nel 2021. Il Consorzio Sempre piu copiato
Oltre 23 milioni di litri (+ 2 milioni rispetto al 2020) che equivalgono a più di 30 milioni di bottiglie (+ 2 milioni rispetto al 2020) con un fatturato di 195 milioni di euro (+ 13 milioni rispetto al 2020). Sono i numeri del 2021 del Primitivo di Manduria. Un +7,2% rispetto al 2020.
«Il Primitivo di Manduria – commenta Novella Pastorelli, presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – è un brand riconosciuto in tutto il mondo. Un vino che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali.
Ed è proprio l’essere così amato all’estero che il Primitivo di Manduria è il prodotto sul quale maggiormente si concentrano quotidianamente fenomeni di imitazione e contraffazione.
Questo è uno degli scopi principali che persegue Consorzio di Tutela, ovvero combattere condotte illecite intervenendo con massicce azioni legali in ogni parte del mondo, mirate a contrastare opere di contraffazione ed emulazioni».
Secondo la presidente del Consorzio di Tutela, «si tenta di registrare marchi che evocano il Primitivo di Manduria e che ne usurpino l’avviamento commerciale anche in vista di continui aumenti della produzione».
In quest’ottica il Consorzio di Tutela ha attivato 64 cause legali «per bloccare moltissimi marchi ingannevoli, sia marchi figurativi che marchi denominativi». Trentacinque le battaglie vinte (le altre sono ancora in corso) fino ad oggi: due in Cina, una in Cile, cinque in Spagna, tredici in Italia, una in Sud Africa, una in Germania, una in Portogallo, una in Francia.
È stata sospesa la commercializzazione in Europa di 8 marchi depositati presso l’Euipo, l’Invalidity division dell’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà intellettuale). Inoltre, è stato acquistato dal Consorzio di Tutela un dominio con la dicituraprimitivodimanduria.
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Tra i Sottocosto la spunta Il Gigante valanga di vini da 5 cestelli color Bianco Rosso e oltre...
“Bianco Rosso e oltre…” è il claim dell’ampio catalogo di vini in promozione nei supermercati dell’insegna Il Gigante. Il gruppo di Bresso, in questa tornata di cambi promo dei vini a volantino, riesce a tenere testa non solo a tutte le altre insegne, ma a spuntarla pure tra i numerosi Sottocosto.
Più in generale, è un bell’inizio del mese di marzo per i clienti appassionati di vino della grande distribuzione organizzata. Al netto della medaglia d’oro al Gigante, le soddisfazioni non mancano in diverse corsie di supermercati.
Regge bene l’urto, per esempio, Carrefour Italia, con l’ampio catalogo ormai prossimo al giro di boa (scadenza 6 marzo, affrettarsi per gli ultimi affari). Bene anche Coop, sollevata da alcune referenze prestigiose del Piemonte. Tigros tiene botta con il volantino valido fino all’8 marzo. Esselunga continua invece a volare bassa: ormai un classico.
Volantino Aldi fino al 6 Marzo, “0,50 1,00 1,50 2,00 5,00 euro”
Cabernet Sauvignon Rubicone Igt Casa degli Olmi: 1,5 l 2,00 euro (3 / 5)
Volantino Bennet fino al 12 Marzo, “Sotto costo”
Muller Thurgau Trentino Doc Cavit: 2,50 euro (3,5 / 5)
Sangiovese Toscana Rosso Cecchi: 1,90 euro (3,5 / 5)
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Il Prosecco Doc Treviso Extra Dry della cantina Rive della Chiesa è uno dei vini presenti nella Guida Migliori Vini al Supermercato 2022 di Vini al Supermercato.
Nel calice si presenta di un bel giallo paglierino, con riflessi verdolini. Perlage fine, buona persistenza. Mela verde, pera, agrume al naso. Bocca asciutta, tesa, cremosa nel finale. Buona la persistenza.
Vini al supermercato è la rubrica dedicata al vino in vendita nelle maggiori insegne di supermercati presenti in Italia. Nella Gdo viene venduta la maggior percentuale di vino italiano. Qui potrai trovare recensioni, punteggi e opinioni sui migliori vini in vendita nella Grande distribuzione organizzata, valutati con cognizione di causa, spirito critico costruttivo e l’indipendenza editoriale che ci caratterizza. Inoltre, una rubrica sempre aggiornata sui migliori vini in promozione presenti sui volantini delle offerte delle maggiori insegne di supermercati italiani. Vini al Supermercato è la guida autorevole ai vini in vendita in Gdo, con una pubblicazione annuale delle migliori etichette degustate alla cieca dalla nostra redazione. Seguici anche su Facebook ed Instagram. Sostieni la nostra testata giornalistica indipendente con una donazione a questo link.
Negroamaro Salento Igp Notte Rossa gli abbinamenti anche inconsueti in cucina
Non sai a cosa abbinare il Negroamaro Salento Igp Notte Rossa? Ecco i migliori abbinamenti in cucina di questo vino rosso prodotto in Puglia, tra i più noti e apprezzati anche all’estero, assieme al Primitivo di Manduria.
L’ottimo rapporto qualità prezzo del Negroamaro Salento targato Notte Rossa lo rende tra i vini più scelti al supermercato, in Italia. Una scintilla che scatta anche a tavola, dove questo rosso caratteristico trova un ampio ventaglio di possibilità d’abbinamento.
Il colore rosso scuro, impenetrabile e tendente al viola, mostra il carattere “tosto” del nettare, sin dalla vista. Al naso catturano l’attenzione i ricordi di fiori come la rosa e la viola, in un cesto di frutti di bosco impreziositi da freschi ricordi di rosmarino e timo.
Un’armonia che si ripresenta anche al palato: la giusta corposità esalata le note fruttate, prima di una chiusura appagante e asciutta, leggermente sapida. Caratteristiche che rendono il Negroamaro Salento Igp Notte Rossa un vino rosso perfetto negli abbinamenti a tutto pasto.
La grande versatilità consente di accompagnare bene salumi saporiti, tanto quanto primi a base di ricchi ragù di carne o legumi. Da provare, per esempio, con le lasagne al forno, oppure con la pasta ai fagioli. Proseguendo con i secondi, ecco che questo Negroamaro salentino dà il meglio di sé.
È eccellente con le carni in generale, ma è davvero speciale nell’abbinamento con le grigliate. Anche particolarmente saporite, come quelle d’agnello. Il consiglio, per i veri amanti degli abbinamenti cibo-vino, è quello di giocare con le temperature di servizio.
Un po’ più fresco del solito, il Negroamaro Salento Igp Notte Rossa potrà davvero sorprendervi in accompagnamento a una ricca macedonia di fragole, lamponi, more e frutti di bosco. Un tocco di cioccolata fusa, versato prima di abbandonarsi a questo fine pasto inconsueto, darà ancora più emozione.
Aldi Ipercoop Lidl e Penny Market nuovi vini in offerta a volantino
Aldi, Ipercoop, Lidl e Penny Market hanno aggiornato il vino in promozione a volantino. Nessun colpo di scena, con Ipercoop che attira l’attenzione sul proprio scaffale con diversi vini dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Il tutto in attesa del prossimo cambio promo che riguarderà gran parte delle insegne. Buona spesa!
Volantino Aldi fino al 6 Marzo, “0,50 1,00 1,50 2,00 5,00 euro”
Cabernet Sauvignon Rubicone Igt Casa degli Olmi: 1,5 l 2,00 euro (3 / 5)
Volantino Bennet fino al 2 Marzo, “Sconti fino al 50%”
Grecanico o Nero d’Avola Terre Siciliane La Fogliata: 1,99 euro (3 / 5)
Chianti Docg Cecchi: 2,98 euro (4 / 5)
Barbera Del Monferrato Doc Toso: 2,58 euro (3,5 / 5)
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Dall enoteca del centro di Kiev alle notti in metropolitana la storia di Alie nell Ucraina invasa dai russi sommelier goodwine
EDITORIALE – L’ultima volta che ci eravamo sentiti era il 6 novembre 2021. Alie mi chiedeva come fosse andata la giuria della Wine & Spirits Ukraine, il Concorso Vini dell’Ucraina a cui avevo preso parte dall’1 al 3 novembre, assieme ad altri giudici internazionali.
Alie è una giovane sommelier che lavora da diversi anni per una delle enoteche più prestigiose della capitale Kiev: GoodWine, all’ultimo piano del lussuoso centro commerciale TsUM (ЦУМу, in ucraino). È proprio qui che ci siamo conosciuti, per un’intervista sull’andamento dei consumi di vino nel Paese.
Il wine shop ha sede all’ultimo piano di un edificio di 45 mila metri quadrati, in cui hanno trovato casa, dopo il restauro generale del 2016, numerose firme internazionali della moda, dell’abbigliamento e del lusso. Un retail park decisamente “all’Occidentale”, nel cuore di Kyïv (Kiev). A due passi dal Teatro nazionale dell’Opera e a tre dalla Porta d’Oro (Zoloti vorota).
Uno dei tanti luoghi di lavoro rimasti chiusi, ieri mattina, a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, ai comandi di Vladimir Putin. Da due notti, Alie e il marito vagano fuori casa. Costretti come decine di migliaia di altri ucraini a nascondersi. Cercando riparo dai colpi di artiglieria delle milizie nemiche.
«Stanotte – mi racconta Alie in un messaggio che fa trasalire – abbiamo trovato un rifugio di fortuna. Siamo su un materasso, per terra, sotto alle coperte. Siamo al caldo, ma non ci sentiamo abbastanza al sicuro. Domani scenderemo nella metropolitana, come hanno già fatto molti. Siamo terrorizzati». Arriva di lì a poco la foto della “stanza da letto”. È ricavata in uno scantinato.
In queste ore, Alie si è già messa alla ricerca di una sistemazione migliore, nelle metropolitane di Kiev. La pancia della città, fino allora simbolo lampante della metropoli internazionale delle contraddizioni – Kyïv per l’appunto – trasformata in un bunker. Fuori, in superficie, all’aria aperta, gli invasori. Sottoterra, i padroni di casa.
«Putin deve pagare caro il prezzo della nostra sofferenza», si lascia scappare Alie in chat. «Non ci saremmo mai aspettati che sarebbe potuto arrivare a tanto. Siamo spaventati, distrutti, sorpresi e arrabbiati. Ogni ucraino che in queste ore si nasconde vuole bene come fossero famigliari ai soldati che stanno tentando di fermare gli invasori».
Il tempo scorre a Kiev, anche quando tutto sembra essersi fermato. La nonna del marito di Allie è morta poche ore prima dell’inizio delle esplosioni nelle capitale. «Se l’è portata via il Coronavirus – spiega – non sappiamo neppure quando potremo seppellirla».
È la tragedia nella tragedia che diventa rabbia a cui aggrapparsi, per dare un senso all’oggi. E, ancor più, al domani. «Torneremo a bere assieme a Kiev, Davide, te lo prometto». Quanto prima, Alie. Budmo!
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Tanti “5 cestelli” Vinialsuper sul volantino valido fino all’8 marzo, “Non pesiamo sulla tua spesa”, che contiene lo “Speciale Vini“. Cambiano anche le promozioni di Coop Italia, come al solito risicate. Coi piedi di piombo anche i supermercati Famila, Gulliver e U2 – Unes. Buona spesa!
Volantino Aldi fino al 27 Febbraio, “Extra formati”
Chianti Riserva Docg: 6 pezzi 15,96 euro (3 / 5)
Volantino Bennet fino al 2 Marzo, “Sconti fino al 50%”
Grecanico o Nero d’Avola Terre Siciliane La Fogliata: 1,99 euro (3 / 5)
Chianti Docg Cecchi: 2,98 euro (4 / 5)
Barbera Del Monferrato Doc Toso: 2,58 euro (3,5 / 5)
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Etichetta ambientale altra proroga. In Friuli esempio virtuoso Tenimenti Civa
L’entrata in vigore degli obblighi in materia di etichettatura ambientale degli imballaggi è prorogata al 1° gennaio 2023. I prodotti privi dei requisiti prescritti e già in commercio o etichettati al 31 dicembre 2022 potranno essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.
Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, il Ministero della transizione ecologica adotterà, con decreto di natura non regolamentare, le linee guida tecniche per l’etichettatura ambientale.
Il testo licenziato dalla Camera dei Deputati sarà trasmesso per approvazione al Senato della Repubblica. Non sarebbero attese ulteriori modifiche. Il voto all’ennesima proroga dell’entrata in vigora della nuova etichettatura ambientale è arrivato ieri alla Camera, con 369 voti favorevoli e 41 voti contrari, nell’ambito del cosiddetto “Milleproroghe“.
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Cantina Urbana Milano entra in grande distribuzione vini sul volantino Carrefour
Il cambio promo di diverse insegne non schioda Carrefour Italia dal podio dei vini a volantino. L’insegna propone, seppur attraverso un volantino con luci e ombre, che nasconde l’importo esatto dello sconto applicato su diverse etichette, un catalogo vini di buona profondità.
Sorprende (fino a un certo punto, ça va sans dire) l’ingresso in Gdo (e, in particolare, a volantino) di Cantina Urbana Milano, che da “Cantina di Milano” votata allo spirito “artigianale” e al “chilometro zero”, si trasforma così in un comune imbottigliatore.
È il potere dello storytelling, sempre più chiave di volta nel mondo del vino. Comprare i vini di Cantina Urbana presenti sul volantino Carrefour costa 1 o 2 euro in meno rispetto al punto vendita “cittadino” di via Ascanio Sforza, 87. Buona spesa!
Volantino Aldi fino al 27 Febbraio, “Extra formati”
Chianti Riserva Docg: 6 pezzi 15,96 euro (3 / 5)
Volantino Bennet fino al 2 Marzo, “Sconti fino al 50%”
Grecanico o Nero d’Avola Terre Siciliane La Fogliata: 1,99 euro (3 / 5)
Chianti Docg Cecchi: 2,98 euro (4 / 5)
Barbera Del Monferrato Doc Toso: 2,58 euro (3,5 / 5)
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Vermentino Salento Igp Notte Rossa i migliori abbinamenti piatti di pesce e crostacei
Caratteristico, versatile e buono anche da solo, al termine di una lunga giornata di lavoro. Ma quali sono i migliori abbinamenti del Vermentino Salento Igp Notte Rossa?
L’ammaliante bouquet, delicato sui frutti bianchi e fresco e teso sulle note agrumate, avvolte in ricordi di erbe della macchia mediterranea, suggerisce antipasti e piatti di pesce delicati. Un matrimonio perfetto anche al palato, che conferma quanto avvertito al naso.
La vinificazione in solo acciaio rende leggiadro il sorso, caratterizzato dalla stessa freschezza e sapidità. Perché dunque non cominciare con un piatto di salumi, in particolare di prosciutto crudo? Le note fruttate di pesca bianca e mela e il carattere marino del Vermentino Salento Igp Notte Rossa faranno da ottimo contraltare.
Si può poi proseguire con un’insalata di polpo con patate, condito con una citronette al prezzemolo che esalterà i tratti agrumati del vino. Per chi abbia ancora fame, la versatilità del Vermentino salentino firmato Notte Rossa consente di spaziare tra piatti di pesce come l’orata al sale, o crostacei come gamberi e scampi. Anche in questo caso, un tocco fresco di limone non guasterà l’abbinamento.
Vermentino di Sardegna Doc 2020 Unda Bentu Luna Moratti
Bentu Luna, la nuova avventura della famiglia Moratti in Sardegna, è iniziata all’insegna di vini di carattere. Il Vermentino di Sardegna Doc 2020 Unda, presente nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di WineMag.it, veste il calice di un bel giallo paglierino.
Al naso una gran concentrazione del frutto e una stratificazione rara. Si dipana tra note tipiche del vitigno (fiori e frutta bacca bianca) e ricordi agrumati. Un nettare che abbina morbidezza e sapidità in maniera ineccepibile. Lunghissima persistenza per il Vermentino di Sardegna 2020 Unda di Bentu Luna, ancora una volta nel bel gioco tra frutto e sapidità.
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Consorzi del vino toscano e delle Venezie bilancio positivo a Wine Paris 2022
È un bilancio positivo quello tratteggiato dai Consorzi del vino toscano e dal Consorzio Vini Doc delle Venezie sulla partecipazione a Wine Paris 2022. Mentre già si pensa alla prossima edizione, in programma a Parigi dal 13 al 15 febbraio 2023, il bicchiere dell’Italia del vino risulta, a detta di tutti, mezzo pieno.
Wine Paris & Vinexpo Paris 2022 ha accolto un totale di 2.864 espositori, a cui hanno fatto visita 25.739 professionisti del settore, tra cui il 28% provenienti da 109 nazioni mondiali. Tra le più rappresentate c’è proprio il Bel paese, che si colloca al terzo posto, preceduto solo da Belgio e Regno Unito e seguito da Paesi Bassi e Stati Uniti. La fetta maggiore di pubblico è risultata quella francese.
Tra i Consorzi italiani, qualcuno ha fatto il suo esordio assoluto. «È la prima volta che partecipiamo – commenta a winemag.it Alessio Durazzi (nella foto, sotto), direttore del Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano – e abbiamo scelto di farlo assieme al Chianti, sotto il cappello dell’Ascot, felice unione formale dei nostri Consorzi».
MORELLINO E CHIANTI ASSIEME A WINE PARIS 2022
La fiera, pur essendo in gran parte dedicata al vino francese, offre ottime opportunità anche all’Italia. Abbiamo fatto degli incontri importanti, soprattutto con buyer francesi e dei olandesi, che speriamo diano i frutti sperati alle aziende che ci hanno affiancato. Un bel modo per esordire all’estero».
Conferma le impressioni il Consorzio del Chianti. «Avevamo già preso parte a Wine Paris nel 2020 – ricorda l’Event manager Luca Alves (nella foto, sotto) – e ripartire da qui, a distanza di due anni, ha molto più di un valore simbolico. La Francia è un Paese di riferimento sia come stile sia come trend commerciale».
Il Chianti è una denominazione così fondamentale e cardine per il vino italiano che non può mancare eventi di questa portata internazionale. Non è un’edizione di numeri, ma di conferme: è giusto che si ricominci a fare quello che abbiamo sempre fatto.
Siamo confortati dai risultati di questa edizione, che ha visto i buyer francesi ed europei sopperire almeno in parte alla mancanza di quelli orientali e del Sudamerica, piazze importanti per la nostra Denominazione».
SODDISFATTO IL GALLO NERO
Buona affluenza anche ai “wine bar” del Consorzio del Chianti e del Morellino di Scansano, con decine di etichette in assaggio. Lo stesso vale per l’altra sponda del vino toscano: quella Consorzio Chianti Classico, presente a Wine Paris 2022 con 33 aziende e 62 etichette in degustazione. Un’edizione che bissa quella del 2020, ultima fiera pre-pandemia a cui ha preso parte l’ente di Barberino Tavernelle (FI).
Il mercato francese è uno dei target del Gallo Nero, che in Oltralpe può contare su un pubblico di professionisti e appassionati in grado di riconoscere e apprezzare le varie sfumature del territorio. L’edizione 2022 di Wine Paris ha confermato l’interesse per la Denominazione dei buyer francesi, che hanno sopperito all’assenza di operatori provenienti dai Paesi orientali.
A Parigi un’esperienza positiva per il Chianti Classico, spinto dagli ultimi dati confortanti del mercato. Il 2021 si è infatti chiuso con il +21% di marcature. E il nuovo anno vedrà l’importante introduzione delle unità geografiche aggiuntive (Uga).
PAROLA AL CONSORZIO VINI DOC DELLE VENEZIE
Poco lontano dagli stand consortili toscani, sempre all’interno della Hall 5 dedicata al vino italiano, un’altra icona del bere tricolore: i vini delle Venezie. Nazareno Vicenzi (nella foto, sopra), responsabile Area tecnica Consorzio Vini Doc delle Venezie, esprime a winemag.it la soddisfazione per l’edizione di Wine Paris conclusasi in settimana.
«Al di là del tema della ripartenza, importantissima per tutti – commenta il tecnico dell’ente veronese – abbiamo confermato la nostra presenza a Parigi forti della crescita della denominazione (+5% sul 2020) e del recente rebranding consortile. In termini di numeri siamo secondi solo al Prosecco, con circa 250 milioni di bottiglie».
La Francia è un Paese che conta per le Venezie, nel computo dei 190 mila ettolitri imbottigliati all’estero. Nel futuro prossimo, la Denominazione punta alla tenuta delle controcifre del 2021 e al mantenimento dei livelli di giacenze, migliorati parecchio rispetto al passato.
LE SFIDE: RINNOVO DEL DIRETTIVO E COLORE DEL PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE
Ed è tra i Consorzi al cambio di guardia, con la figura di Albino Armani che, secondo indiscrezioni di winemag.it, sarebbe stata messa in discussione nelle ultime settimane da alcune cantine di riferimento del Pinot Grigio.
«Mi piacerebbe avere la palla di vetro – chiosa a tal proposito Nazareno Vicenzi -. La priorità è mantenere la credibilità della Denominazione. Chiaramente ci sono zone del territorio che lavorano più attentamente sulla viticoltura e altre sull’imbottigliamento. È ancor più importante, in questo senso, avere sempre una figura che sia rappresentativa di tutti».
Sembra incredibile ma, oltre alle dinamiche interne, c’è una sfida internazionale che attende il Pinot Grigio delle Venezie: «Spiegare il colore dell’uva e del vino – commenta il tecnico del Consorzio – non è stata una questione banale, anche qui a Wine Paris 2022».
«Ci sono vini bianchi e vini rosa ottenuti dallo stesso vitigno – conclude Vicenzi – e non tutti sanno quali siano i vitigni da taglio. Stiamo dedicando molto tempo alla formazione, per raccontare al meglio il nostro Pinot Grigio nel mondo, anche attraverso al nuovo payoff “Sigillo di Meraviglia“».
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Carrefour sbaraglia la concorrenza con il Catalogo Vini valido fino al 20 marzo
Carrefour Italia batte tutta la concorrenza dei vini a volantino fino a fine febbraio. L’insegna francese si porta pure avanti, con un Catalogo ricchissimo, valido fino al 20 di marzo 2022. Attenzione però alla presenza di numerosi vini non in promozione. “Specchietti per le allodole” che, al posto di semplificare la vita dei clienti, appesantiscono la proposta. Creando solo confusione.
Esemplificativo, a pagina 12, il caso dei vini dell’Etna: l’unico vino in promozione fra i 7 presenti è il Marsala Vecchio Florio Secco di Cantine Florio, gioiello del gruppo Duca di Salaparuta. Non proprio un vino prodotto alle pendici della “Muntagna” catanese.
Più in generale, la scelta di mescolare vini in offerta e vini a prezzo pieno delle più svariate fasce prezzo, rischia di gettare polvere su numerose denominazioni del vino italiano: qual è il loro giusto posizionamento prezzo a scaffale?
Insomma, le pagine vini dei volantini Gdo dovrebbero rimanere se stesse: una vetrina dei vini in promozione. Non ultimo perché, giocando a sfoggiare lo scaffale a prezzo pieno sfruttando il red carpet del catalogo vini, i prezzi della grande distribuzione non risultano poi così convenienti rispetto alle enoteche e ai portali e-commerce, sempre più scelti dai winelovers italiani.
Sul finire di febbraio 2022 torna a muoversi bene (anche se non ancora sui livelli consueti) Esselunga. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi di Pievalta è da comprare a cartoni e da riempire la cantina (di casa), finché ci sta. Degno compagno dei due vini da “5 cestelli della spesa” firmati Arnaldo Caprai. Qualche lampo anche tra gli scaffali di Tigros. Buona spesa!
Volantino Aldi fino al 20 Febbraio, “Sotto costo”
Traminer Trevenezie Igt Coppiere: 1,99 euro (3 / 5)
Lambrusco Igt Amabile Tordirosso: 1,5l 1,99 euro (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Bio Phyllo: 2,49 euro (3 / 5)
Volantino Bennet fino al 2 Marzo, “Sconti fino al 50%”
Grecanico o Nero d’Avola Terre Siciliane La Fogliata: 1,99 euro (3 / 5)
Chianti Docg Cecchi: 2,98 euro (4 / 5)
Barbera Del Monferrato Doc Toso: 2,58 euro (3,5 / 5)
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Conterno Fantino 40 anni di storia con Vino Vita Vista
FOTONOTIZIA – Conterno Fantino celebra 40 anni di storia con Vino – Vita – Vista, un viaggio metaforico dedicato alla terra, pensato per rendere omaggio alla Langa del Barolo.
Si tratta di un cofanetto, realizzato in edizione limitata, che racchiude le parole chiave del percorso della cantina di Monforte d’Alba, fondata nel 1982 dagli enologi Claudio Conterno e Guido Fantino.
Protagonista indiscusso del cofanetto celebrativo dei 40 anni è il “Vino“: una bottiglia del Re di Langa, declinato nel Barolo Sorì Ginestra 2018. C’è poi “Vita“, un libro che racconta il territorio, scritto da Michele Marziani. Infine “Vista“, una fotografia dell’ambiente circostante la cantina Conterno Fantino, realizzata dal fotografo Davide Dutto.
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Bilancio positivo per i vini del Friuli Venezia Giulia a Wine Paris 2022 sommelier ais ersa emanuele bianco
Ha scelto la formula del banco self-service assistito dai sommelier Ais la Regione Friuli Venezia Venezia Giulia, che si è presentata a Wine Paris 2022 con Ersa, l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale. Apprezzatissima dal pubblico francese ed internazionale presente all’Expo Porte de Versailles di Parigi anche la masterclass del 14 febbraio. Protagonisti 8 vini, capaci di sintetizzare le peculiarità del territorio.
Un avvio in pompa magna, con le attività che si sono poi concentrate nell’ampio stand allestito nella Hall 5, dedicata al vino italiano. «Sono quindici le aziende che ci hanno accompagnato a Parigi – commenta a winemag.it il funzionario Ersa Emanuele Bianco -. Una rappresentanza in grado di mostrare tutte le sfaccettature della viticoltura regionale».
IL FRIULI VENEZIA GIULIA A WINE PARIS 2022
Nonostante si tratti di due Paesi concorrenti a livello internazionale – continua Bianco – la Francia è un mercato importante per l’Italia del vino. In particolare, il Friuli Venezia Giulia ha molto da offrire ai francesi, soprattutto per i suoi vini bianchi».
Non è la prima volta in Francia per le aziende vitivinicole del Fvg, con Ersa. «Eravamo già presenti all’edizione di Bordeaux – precisa Emanuele Bianco – e siamo soddisfatti dal risultato di questa fiera della ripartenza».
«I vini del Friuli Venezia Giulia – conclude – sono stati apprezzati da buyer e importatori a caccia di etichette italiane di qualità. Siamo fiduciosi, dunque, che le aziende potranno raccogliere i frutti di questa nostra presenza a Wine Paris 2022».
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Il Prosecco conquista Wine Paris 2022 Attenzione mai cosi alta E il rose spaventa la Francia Intervista esclusiva al direttore del Consorzio Doc Luca Giavi padiglioni Expo Porte di Versailles
Mondo del vino italiano a raccolta a Wine Paris & Vinexpo Paris 2022. Un’edizione, quella che si è chiusa ieri, che ha messo in luce il coraggio degli organizzatori, a cui è andato il plauso dell’Eliseo. Spazio anche per alcune gioie italiane. È il caso del Prosecco Doc, che ha ormai conquistato la Francia e i francesi. A confermarlo in esclusiva a winemag.it, unica testata italiana accreditata in Oltralpe per la copertura dell’evento, è Luca Giavi, direttore del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc.
«Per noi la Francia rappresenta il quarto mercato di esportazione – commenta – e il quinto considerando l’Italia. Un Paese in cui abbiamo registrato crescite oltre il 25% nei primi 10 mesi del 2021, ultimi dati a nostra disposizione. I francesi, del resto, hanno storicamente una grande attenzione per il mondo delle bollicine. Le conoscono e apprezzano gli spumanti di qualità».
I dati più recenti dicono che il successo del Prosecco in Francia va a erodere le vendite delle loro bollicine nazionali. Non è una questione di prezzo, anche perché contrazioni maggiori arrivano dagli spumanti spagnoli e tedeschi, che hanno prezzi medi più bassi del nostro. La scelta, dunque, riguarda il prodotto: i francesi scelgono di bere Prosecco».
IL PROSECCO E LA LEVA DELLA MIXOLOGY
«Gli amici francesi ci scherzano su – continua Luca Giavi – reputando che almeno una parte di questo successo dipende dal “bere miscelato”. Premesso che non reputo la miscelazione sminuente, va ricordato che se oggi produciamo grandi distillati e li esportiamo in giro per il mondo, questo è dovuto anche ai miscelati. Lo stesso vale per i grandi Vermouth italiani, di cui sono grandissimo sostenitore. Pensare che il Prosecco venga impiegato anche nella miscelazione non è una cosa che mi fa, di per sé, dispiacere».
Del resto, tutti i migliori bartender sostengono che un grande cocktail parte da una grande materia prima. Conti alla mano, è evidente che i numeri che la Francia esprime siano condizionati dall’impiego del Prosecco nella miscelazione. E la cosa ci fa solo piacere. Così come ci soddisfa il posizionamento prezzo nella ristorazione, davvero interessante».
I NUMERI DEL PROSECCO DOC IN FRANCIA
Nel periodo gennaio-ottobre 2021, le esportazioni di Prosecco Doc sono volate in Francia. «Abbiamo registrato un +27,9% – riferisce il direttore del Consorzio a winemag.it – rispetto al 2020. Nei primi 10 mesi dello scorso sono stati vendute in Francia oltre 23 milioni di bottiglie. Plausibile, dunque, che si siano raggiunti i 30 milioni a fine anno. Numeri che rappresentano il 5,7% dell’export complessivo. Ad ottobre 2021 il Prosecco aveva già superato l’ammontare dell’intero 2020».
Una tre giorni più che mai positiva quella del Prosecco Doc a Parigi. «Quest’anno abbiamo notato anche l’interesse delle più importanti testate francesi, a dimostrazione del nostro successo. Wine Paris e Vinexpo Paris 2022 ha generato occasioni interessanti per gli operatori che si sono mossi con il Consorzio».
«C’è una voglia del mondo del vino di tornare a viaggiare – conferma Luca Giavi – e dei consumatori di tornare alla normalità che manca da ormai due anni. In generale ho notato un bell’entusiasmo e una gran vitalità. Girando per i padiglioni ho trovato vini di ottima qualità per tutte le tasche, altro aspetto a cui tengo molto».
«IL PROSECCO ROSÉ PREOCCUPA I FRANCESI»
«La cosa che mi dispiace – rivela ancora l’esponente del Consorzio di Treviso – è la crescente preoccupazione del mondo dei produttori degli ottimi rosati francesi nei confronti del Prosecco Rosé. Una preoccupazione che ritengo non abbia ragion d’essere, nella misura in cui gli ottimi rosé francesi sono tutti tranquilli».
Sempre secondo il direttore, «ciò che dovrebbe preoccupare i francesi è piuttosto lo scatto dei rosati fermi italiani, sulla scia del successo del Prosecco Rosé. Ci sono denominazioni, da Bardolino al Salento, che avendo i riflettori puntati potranno recuperare il gap all’estero nei confronti delle produzioni francesi».
Le date di Wine Paris & Vinexpo Paris 2022 hanno coinciso, tra l’altro, con l’atteso responso del parlamento europeo sul Cancer Plan, che rappresentava una vera e propria minaccia per il mondo del vino italiano, assimilato alle sigarette.
Abbiamo festeggiato le modifiche che riguardano il vino nell’ambito del Cancer Plan. Tutti siamo consapevoli delle peculiarità del prodotto che rappresentiamo e siamo fortemente impegnati nel comunicarlo correttamente. Al contempo, siamo tra i primi sostenitori del “bere meno e bere meglio“».
«CANCER PLAN, PERICOLO SCAMPATO. MA SERVE MENO TESTA E PIÙ PALATO»
Un aspetto che sta a cuore a Giavi. «Tutta la cultura occidentale si basa su due elementi – sottolinea il direttore del Consorzio a winemag.it – che sono il pane e il vino. Non dimentichiamoci che, altrimenti, il buon Dio avrebbe trasformato l’acqua in tisana. Come ha ricordato a tutti il Santo Padre, “nessuno festeggia con una tazza di tè”. Penso e mi auguro ci sia ancora occasione di festeggiare».
Si respira un ottimismo contagioso in casa Prosecco. «L’Italia sta lavorando bene ma dobbiamo tornate a vini destinati ad essere bevuti: meno testa e più palato. Questo riguarda un po’ tutti. In particolare i vini rossi, che dovrebbero essere più alla portata della gente che li beve. Non sono più i tempi della parkerizzazione, in quel di Bordeaux».
«Non sono più neppure i tempi in cui si misura la bontà di un vino in alcol e in estratto. Il consumo dei vini va, fortunatamente, in un’altra direzione: premia la finezza, il frutto, la freschezza. Io credo molto nei primari – conclude Giavi – ed è stata questa la chiave del successo della nostra Denominazione».
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Amarone superstar del 2021 cresce e traina la Valpolicella
Ultimo anno da incorniciare per il vino in Valpolicella e, in particolare, per l’Amarone. Una crescita in doppia cifra in tutti gli aspetti chiave. È quanto emerge dall’outlook 2021 del Consorzio tutela vini Valpolicella. Cresce di poco il vigneto, ora a 8.573 ettari (+2%). E aumenta significativamente la produzione (+8,6% sul 2020).
Ma arriva soprattutto dal mercato il dato più eclatante, con un risultato sulle vendite che registra un incremento di oltre il 16% sul 2020, in linea con la crescita complessiva dell’imbottigliato (+15,3%).
Secondo l’indagine compiuta da Nomisma Wine Monitor su un campione di imprese rappresentativo del 50% della produzione imbottigliata, il rimbalzo che si è registrato lo scorso anno ha interessato in particolare la domanda italiana. Lo scatto rispetto al 2020 è del 31% a valore. L’export è in crescita dell’8% anche grazie ad un incremento del prezzo medio.
«Tale discrasia nelle performance delle imprese – evidenzia il Consorzio – discende dagli impatti della pandemia e dalle restrizioni di natura sanitaria che avevano portato le vendite 2020 dei vini della Valpolicella a registrare un calo di quasi il 10% sul mercato nazionale rispetto al 2019».
VINI DELLA VALPOLICELLA: AMARONE SUPERSTAR DEL 2021
La miglior performance la fa segnare l’Amarone, protagonista di un autentico boom di vendite (+24%) ben oltre la media nazionale sia nelle esportazioni (+16%) che soprattutto in Italia, dove segna un +39% a valore.
Per il re della Valpolicella, il cui prodotto prende la strada per l’estero per oltre il 60% delle bottiglie vendute, i top mercati sono stati Canada, Stati Uniti e Svizzera, seguiti a ruota da Regno Unito e Germania.
Il trend nelle singole piazze vede in forte crescita la domanda dei Paesi anglosassoni, con Usa a +27%, Canada a +22% e Uk a +18%. Sopra la media anche le vendite in Germania e nel sempre più consolidato Benelux, entrambi a +17%.
IL COMMENTO DEL CONSORZIO
«I risultati presentati oggi – spiega il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini – confermano l’ottimo stato di salute di una denominazione che ha saputo reagire nel migliore dei modi all’emergenza».
Il lavoro però non è finito, soprattutto relativamente alla promozione del nostro vino identitario. Per questo valore, qualità e rilancio del Valpolicella saranno al centro della politica del Consorzio anche per quest’anno».
«Il forte rimbalzo delle vendite sul mercato nazionale – aggiunge Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor – sposta leggermente in basso il grado di propensione all’export dei vini della denominazione, che si assesta sul 61% del fatturato totale contro il 69% del 2020».
Stati Uniti, Cina e altri Paesi del Sud-Est Asiatico come Corea del Sud, Vietnam e Tailandia sono i mercati esteri che, a detta dei produttori, mostreranno le migliori prospettive di crescita per i vini della Valpolicella nei prossimi anni.
VALPOLICELLA RIPASSO IN SCIA
Bene, sempre secondo il focus commissionato dal Consorzio, anche il Valpolicella Ripasso che chiude l’anno a +15%, complice anche qui l’exploit sul mercato interno (+34%; dato che si alza al +43% per le piccole imprese).
Il tutto a fronte di una variazione più timida dell’export (+5%) e di un prezzo medio sostanzialmente stabile. Il Canada domina la domanda, con il 22% del totale delle vendite a valore. Seguono Svezia, Regno Unito e una Germania cresciuta del 44% nell’import di Ripasso in un solo anno.
Aumenti importanti anche per Usa (+24%) e Danimarca (+19%), mentre si riducono gli acquisti in Norvegia dopo la forte crescita che si era registrata nel corso del 2020. Meno luminoso il quadro per il Valpolicella, che chiude a +1,2% a valore (+3% a volume).
Anche in questo caso l’Italia registra un segno positivo (+9%, con le piccole aziende a +29%), mentre l’export frena a -4%. Le maggiori richieste arrivano ancora una volta dal Canada, con oltre un terzo degli ordini. Seguono Usa e Benelux. In netta crescita la Russia, che fa segnare un +31%.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Prezzi vino sfuso alle stelle in Italia ecco perche
L’aumento dei costi delle materie prime, in particolare vetro per la produzione di bottiglie, carta per la produzione di etichette, ed energia elettrica per i processi di produzione, «sta impattando in maniera rilevante anche sul settore vinicolo».
A lanciare l’allarme – l’ennesimo – sono la Borsa merci telematica italiana (Bmti) e Unioncamere, che hanno preso in considerazione l’indice dei prezzi del vino sfuso. Si registra un aumento annuo del +18,7% (+1,1% rispetto a dicembre 2021).
«Tale rialzo – spiegano i promotori dell’indagine – oltre all’aumento dei costi di produzione, è da attribuire alla scarsa quantità di uve raccolte durante la scorsa vendemmia e alla riapertura della ristorazione dei mesi scorsi, dopo le chiusure che si erano verificate nel 2020 a causa della pandemia».
Tra le diverse tipologie, spicca il rialzo dei prezzi dei vini spumanti-frizzanti, superiore alla crescita media del settore (+22,7%), grazie all’incremento del +26,7% ottenuto dai vini Charmat.
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Ennesimo aggiornamento senza colpa di scena per i vini presenti sui volantini delle offerte dei supermercati. Ecco il quadro completo, insegna per insegna.
Volantino Aldi fino al 13 Febbraio, “Sotto costo”
Muller Thurgau Igt Vigneti Delle Dolomiti Coppiere: 1,79 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Oroperla: 4,49 euro (3,5 / 5)
Champagne Jaques Loren : 13,99 euro (3,5 / 5)
Volantino Bennet fino al 16 Febbraio, “Spaccaprezzi”
Syrah Igt: 1,98 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Docg Monrato: 2,49 euro (3,5 / 5)
Nerello Mascalese Igt Settesoli: 2,98 euro (4 / 5)
Negroamaro Mottura: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Filippetti: 2,98 euro (3,5 / 5)
Volantino Carrefour fino al 20 Febbraio, “Sottocosto”
Chianti Superiore Docg Collezione Oro Piccini: 3,29 euro (5 / 5)
Prosecco Treviso Doc Coste Alte: 4,49 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Aragosta: 3,89 euro (3 / 5)
Muller Thurgau Doc Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Gewurztraminer Albenza: 2,29 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Classico Doc Sartori: 5,99 euro (4,5 / 5)
Passerina del Frusinate Igt Cantina Di Piglio: 3,19 euro (3,5 / 5)
Fiano di Avellino Docg Mastrobernardo: 9,29 euro (5 / 5)
Volantino Carrefour Market fino al 20 Febbraio, “Sottocosto“
Chianti Docg Collezione Oro Piccini: 3,29 euro (5 / 5)
Friulano Del Collio Doc Vidussi: 5,39 euro (4,5 / 5)
Colli Orientali Del Friuli Doc Sauvignon O Merlot Volpe Pasini: 8,90 euro (4 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Bisol: 6,99 euro (4 / 5)
Chianti Docg Vecchia Cantina Di Montepulciano: 2,49 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Trentino Doc Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Rosè Docg Extra Dry Bolla: 4,79 euro (3,5 / 5)
Vini La Calenzana: 2,79 euro (3,5 / 5)
Volantino Carrefour Express fino al 15 Febbraio, “Sconti fino al 40%”
Montepulciano d’Abruzzo Doc Spinelli: 2,79 euro (5 / 5)
Chianti Docg Villa Montorsoli: 3,99 euro (3,5 / 5)
Volantino Conad fino al 13 Febbraio, “Spazio Conad“
Vino Spumante Blanc De Blancs Extra Dry Viviani: 3,99 euro (3,5 / 5)
Vino Frizzante Veneto Igt Todo Antico: 2,99 euro (3 / 5)
Bardolino Doc Latuja: 3,69 euro (3,5 / 5)
Montepulciano D’abruzzo Doc Rivani: 3,99 euro (3,5 / 5)
Volantino Conad City fino al 19 Febbraio, “Sotto costo”
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
FOTONOTIZIA – Nel 2021 il rosato Valtènesi ha superato la soglia dei 2 milioni di bottiglie, con un aumento del 17%. Il bilancio arriva a pochi giorni dall’uscita sul mercato della nuova annata, il Valtènesi 2021, prevista per il 14 febbraio.
«Le prospettive per il nuovo anno e per il Valtènesi 2021 sono altrettanto positive – riferisce il Consorzio presieduto da Alessandro Luzzago – e puntano a confermare un trend di crescita che negli ultimi 8 anni è marciato a ritmi medi del +10%».
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25 milioni di euro alla filiera vitivinicola raggiunto accordo Stato Regioni
Raggiunta in Conferenza Stato Regioni l’intesa sul decreto che assegna 25 milioni di euro alla filiera vitivinicola. Lo stanziamento è previsto all’interno del Fondo per lo Sviluppo e il Sostegno delle Filiere Agricole, della Pesca e dell’Acquacoltura.
I fondi dovranno essere impiegati per la realizzazione di campagne divulgative, formative e informative con il canale Horeca e della distribuzione. Potranno essere destinati anche al finanziamento di campagne di informazione, azioni in materia di promozione e pubblicità.
IL RUOLO DEI CONSORZI DELLE DOP E IG
Il decreto – spiega il Mipaaf – è volto a sostenere e incrementare le esportazioni dei prodotti vitivinicoli all’estero e, nel contempo, attrarre verso i prodotti vitivinicoli un sempre maggiore numero di consumatori extra-Ue. E accrescere la consapevolezza di un consumo di qualità dei prodotti Dop e Ig, ancora in contrazione a causa della pandemia da Covid-19».
Nell’ambito della filiera vitivinicola, i Consorzi di tutela delle Dop e Ig sono stati individuati come «i soggetti che attueranno le campagne di divulgazione e informazione, per le loro specifiche funzioni di tutela, di promozione, di valorizzazione, di informazione del consumatore e di cura generale degli interessi relativi alle denominazioni».
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Fisar festeggia 50 anni e celebra il vitigno autoctono toscano Fogliatonda vino bottilglie
Non solo «mesi pieni di eventi e celebrazioni». Fisar – Federazione italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori ha deciso di festeggiare i 50 anni dalla fondazione, che ricorrono nel 2022, accompagnandoli con un vino ottenuto dal vitigno autoctono Foglia tonda. Solo 1.200 bottiglie, che saranno distribuite tra le delegazioni e potranno essere acquistate dagli associati.
L’iniziativa è stata promossa dal vicepresidente Fisar Filippo Franchini ed è stata accolta con favore dal direttivo nazionale, presieduto da Luigi Terzago. «Non solo un vino ma una bottiglia celebrativa del Foglia tonda – spiega la Federazione di sommelier – speciale blend di annate 2019 e 2020» realizzato per celebrare i 50 anni.
FISAR E IL PROGETTO “FOGLIATONDA”
Un modo nuovo per puntare la luce «su un vitigno toscano che sta attraversando un’importante fase di recupero», proprio nella regione che ha dato i natali a Fisar, la Toscana. Anche l’etichetta del vino ha una valenza speciale. È stata infatti realizzata dagli studenti dell’Istituto tecnico agrario di Siena I.T.S Ricasoli.
«A dare il via al progetto – precisa la Federazione italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori – è stato il professor Tiziano Neri, coadiuvato dalla dirigente scolastica professoressa Nadia Riguccini, dalla responsabile prof.ssa Marilena Napolitano, dal prof agronomo Donato Bagnulo e dall’enologo Roberto Da Frassini».
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Uiv scrive a Bellanova Tavolo Vino e new deal per rilanciare export e promozione 2
Depositati oggi gli emendamenti di modifica legati al vino nel report della Commissione Beca (Beating cancer), al voto del Parlamento europeo in sessione plenaria a Strasburgo il prossimo 15 febbraio.
Le proposte di modifica riguardano in particolare la differenza tra consumo moderato e abuso di alcol quale fattore di rischio, la revisione del concetto di “no-safe level” (nessun livello sicuro di consumo) per il vino e della proposta sugli avvisi salutistici, modello sigarette.
«Supportiamo le proposte migliorative presentate dagli eurodeputati. Il primo obiettivo – commenta Sandro Sartor, vicepresidente Unione italiana vini e presidente dell’Associazione europea Wine in moderation – è quello di evitare che il 15 febbraio diventi una data spartiacque per il futuro del vino italiano ed europeo. Gli emendamenti proposti, prioritari ma decisivi, vanno in questa direzione».
«Senza la fondamentale distinzione tra consumo e abuso, tra diversi contesti e modelli di consumo – conclude Sartor – lo scenario che si delineerebbe per il settore sarebbe disastroso sul piano socio-economico».
Secondo Uiv, senza gli emendamenti al testo il vino subirebbe nel medio-lungo termine un effetto tsunami solo in parte calcolabile. La contrazione dei consumi stimata è attorno al 25/30% ma ancora maggiore sarebbe quella del fatturato del settore, che calerebbe del 35% per un equivalente di quasi 5 miliardi di euro l’anno.
CANCER PLAN: I RISCHI PER IL VINO ITALIANO E MONDIALE
Senza considerare – continua Uiv – i danni agli asset investiti, dalle cantine ai vigneti alle stesse aziende, che si svaluteranno di pari passo e i danni all’indotto. Ma il gioco a perdere si rifletterà molto anche sui consumatori, costretti a pagare di più a fronte di una minore qualità».
La riduzione dei contributi porterà infatti all’aumento dei costi di produzione. Al contempo, però, si assisterà «a un appiattimento della qualità, a una riduzione del valore medio del vino alla cantina ma paradossalmente a un aumento allo scaffale, a causa delle maggiori accise».
Inoltre, la difficoltà a lavorare sui brand, anche a causa dei veti alla promozione, porterà progressivamente a un «proliferare di etichette prive di marchi». Il riferimento è a «private label che deprimeranno la diversificazione dell’offerta data in particolare dai piccoli produttori artigianali, con minori economie di scala. Ma anche dalle imprese medie, che fondano su qualità e politiche di branding l’attuale fortuna del vino tricolore».
Complessivamente si stima una contrazione del margine lordo alla produzione del 50%, con migliaia di aziende agricole che scompariranno. Uno scenario, secondo Uiv, che si farà grigio anche in chiave turistica nelle campagne italiane (con l’enoturismo che da solo vale 2,5 miliardi l’anno).
Ma soprattutto, sempre secondo Uiv, «lo svilimento del vino, simbolo dello stile di vita “Made in Italy” e ingrediente irrinunciabile nella Dieta mediterranea, sarà un danno d’immagine incalcolabile per il Belpaese».
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Cresce export internazionale dei vini Alsazia 57 cantine a Wine Paris 2022
L’export dei vini alsaziani è aumentato del 22,4% nel 2021. La presenza di 57 cantine alsaziane a Wine Paris 2022, dal 14 al 16 febbraio, riflette la forte domanda di vini alsaziani nel mondo e sosterrà la forte crescita. Ne è convinto il Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace di Colmar, che invita i professionisti del settore all’assaggio, in occasione del primo grande evento in presenza dell’anno, nella capitale della Francia.
Lo stand principale, sotto la bandiera della Civa, si troverà nel padiglione 6 HJ 024 e HJ 070. Ad attendere i visitatori, 34 espositori alsaziani che rappresentano una quarantina di cantine e case vinicole. Altri 23 operatori alsaziani saranno presenti in altri stand di Wine Paris 2022, prima kermesse internazionale a cui partecipano i vini d’Alsazia dall’introduzione dell’obbligo del residuo zuccherino in etichetta.
I VINI DELL’ALSAZIA A WINE PARIS 2022
Il Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace organizza per martedì 15 febbraio, dalle 15.30 alle 16.30, una degustazione guidata da Thierry Fritsch, enologo e content marketing manager. Il titolo? “Rompere i vostri preconcetti sui vini d’Alsazia” Padiglione 3 – Sala 1 On! Masterclass).
Per tutta la durata del salone, l’area di degustazione Tasting Avenue (padiglione 6) sarà dedicata ai vini del nord della Francia, compresi 49 vini alsaziani di altrettanti produttori presenti al salone.
Infine, martedì dalle 14.30 alle 15.30, Philippe Bouvet, direttore marketing del Civa, sarà uno dei relatori della conferenza organizzata da Vin&Société con Vinocamp e WineTech a Wine Paris sulle prospettive di innovazione nell’industria del vino. L’appuntamento, in questo caso, è al padiglione 4, stand 4AC026 (Wine Tech Perspectives).
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Alessandro Barabesi enologo dellanno 2022 Guida Vini al Supermercato winemag.it
Alessandro Barabesi è l’enologo dell’anno2022 per la Guida Vini al Supermercato di winemag.it. Classe 1987, è il volto giovane, fresco e dinamico della rinascita della Agricoltori del Chianti Geografico, azienda acquisita dalla famiglia Piccini nel 2018. Anche suo, dunque, il merito di aver riportato ai fasti di un tempo la storica cooperativa di Gaiole in Chianti (SI).
«Barabesi ha solo 35 anni – commenta a nome della redazione il direttore Davide Bortone – ma può vantare un’esperienza invidiabile per l’età, maturata a livello nazionale e internazionale. Tecnica e visione che si riflettono nella svolta recente dei calici targati “Geografico”».
Nel difficile compito di bilanciare modernità e tradizione, nell’ottica di rilancio di uno storico brand toscano, il gruppo Piccini ha finito per regalarsi, con questo giovane enologo, pure un luminoso futuro.
Alessandro Barabesi è un tesoro che Mario Piccini e il suo staff hanno saputo scovare, attendere, coltivare e valorizzare più di chiunque altro, portandolo così alla definitiva consacrazione. E premiando, finalmente, i suoi tanti sacrifici».
L’ESPERIENZA IN AUSTRALIA, POI IL RITORNO IN TOSCANA
Originario di Bagno a Ripoli, uno dei borghi che costellano i Colli fiorentini, Alessandro Barabesi scopre ben presto di avere nelle vene la passione per la terra, ereditata dalla famiglia di origini montanare.
Frequenta il Liceo Scientifico, alternandosi tra lo studio e le lunghe estati passate a lavorare in vigna, presso Ruffino. Tra i filari di vite, il giovane Alessandro scopre una passione che lo accompagnerà per sempre: l’amore per il vino e per i ritmi della natura.
Sull’onda di questo interesse, nel 2008 si iscrive alla facoltà di Agraria dell’Università di Firenze, inseguendo il sogno di divenire un enologo. Durante gli anni universitari ha l’occasione di arricchire la sua esperienza in cantina, tramite lo stage svolto presso la tenuta “Il Borro”, della famiglia Ferragamo.
Dopo la laurea, Alessandro Barabesi lascia la Toscana e vola in Australia, deciso ad affinare oltreoceano il suo bagaglio di conoscenze, in una terra feritile per la cultura vinicola. Nelle cantine della McLaren Vale scopre un diverso approccio alla vinificazione, formandosi fianco a fianco ad uno dei migliori interpreti del vino australiano: Stephen Pannell.
SPIRITO AVVENTURIERO E IDEE CHIARE
L’esperienza australiana contribuisce in maniera decisiva alla sua formazione, oltre ad alimentare la sua sete di avventura. Quando non è impegnato in cantina, Alessandro accende il motore e gira in lungo e in largo la terra dei canguri, alla scoperta delle meraviglie locali. Il suo spirito impavido lo porta a solcare fiumi infestati da coccodrilli e a nuotare in compagnia dei barracuda.
Dopo 5 mesi lascia l’Australia con l’intento di girare il mondo e collezionare i segreti della cultura vinicola dei diversi Paesi. Ha già un piede in Francia quando riceve la chiamata di Frescobaldi. L’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.
Barabesi rinuncia momentaneamente ai suoi progetti per unirsi alla celebre cantina toscana, dove rimane dal 2015 al 2018. Questi anni si rivelano essenziali per affinare le proprie conoscenze tecniche, verso una viticoltura ed un’enologia di precisione.
IL NUOVO CORSO DEL CHIANTI CLASSICO CONTESSA DI RADDA
Nel 2018, Piccini 1882 punta i fari sul giovane enologo, identificando in lui la figura ideale per rilanciare la nuova acquisizione della famiglia toscana: il Geografico. Alessandro Barabesi si rimbocca le maniche e si lancia in questa nuova avventura, intenzionato a riportare il Geografico ai vecchi fasti di un tempo, servendosi di un approccio moderno ed innovativo.
L’operazione prende le mosse dall’etichetta simbolo dello storico marchio toscano: Contessa di Radda, selezione di Chianti Classico che vanta una lunga storia, iniziata nel 1978. Pur mantenendo fede alla tradizione, Alessandro Barabesi rinnova la linea, collaborando ad ampliare il ventaglio dei vini con l’inserimento di Chianti Classico Riserva, Toscana Igt e Bianco Toscana.
Dopo aver restituito la meritata gloria alla Contessa di Radda, Barabesi si concentra sullo sviluppo di un Super Tuscan, capace di mostrare al mondo del vino la qualità dei prodotti a marchio Geografico. Il risultato è “La Pevera“, un Toscana Igt elegante, che reinterpreta con stile l’antica tradizione vinicola.
L’ULTIMA SFIDA: I TERZIERI DEL CHIANTI CLASSICO
Più di recente, Alessandro Barabesi ha invece firmato il nuovo progetto i “Terzieri” degli Agricoltori del Chianti Geografico. Una linea che riprende il concetto delle menzioni geografiche aggiuntive slegato tuttavia dalla menzione Gran Selezione.
La nuova sfida si propone di raccontare l’immenso patrimonio vinicolo dei tre storici comuni del Chianti Classico: Radda, Gaiole e Castellina, definiti in antico “Terzieri”.
Bottiglie che mirano ad esaltare le preziose sfumature del Sangiovese, che in ciascuno dei tre Terzieri trova tre distinte ed esclusive espressioni del suo esuberante profilo, rendendo unico ed eccezionale il Chianti di ciascun territorio.
Il ricorso a tecniche di microvinificazione, affiancato da pratiche enologiche non invasive, consente di esprimere appieno l’animo esuberante del Sangiovese, rispettando le profonde peculiarità dei tre diversi vigneti, autentica espressione del relativo comune d’origine.
Vini al supermercato è la rubrica dedicata al vino in vendita nelle maggiori insegne di supermercati presenti in Italia. Nella Gdo viene venduta la maggior percentuale di vino italiano. Qui potrai trovare recensioni, punteggi e opinioni sui migliori vini in vendita nella Grande distribuzione organizzata, valutati con cognizione di causa, spirito critico costruttivo e l’indipendenza editoriale che ci caratterizza. Inoltre, una rubrica sempre aggiornata sui migliori vini in promozione presenti sui volantini delle offerte delle maggiori insegne di supermercati italiani. Vini al Supermercato è la guida autorevole ai vini in vendita in Gdo, con una pubblicazione annuale delle migliori etichette degustate alla cieca dalla nostra redazione. Seguici anche su Facebook ed Instagram. Sostieni la nostra testata giornalistica indipendente con una donazione a questo link.
Wine Paris & Vinexpo Paris 2022 riunirà dal 14 al 16 febbraio 2022 al Paris Expo Porte de Versailles 2.800 espositori, 20 mila visitatori da tutto il mondo e un vasto programma di conferenze e masterclass.
Molto attesa dall’industria internazionale del vino e degli alcolici, come primo grande evento internazionale in presenza, la kermesse offrirà ai professionisti un programma completo di oltre 100 eventi.
CAPIRE E DECIFRARE IL MONDO DEI VINI E DEGLI ALCOLICI
Wine Paris & Vinexpo Paris propone un vasto programma di Eventi ON! incentrati sui temi e le sfide del settore in termini di innovazione, distribuzione, tendenze dei consumatori e sviluppo internazionale, oltre alle consuete degustazioni, anche verticali.
WineTech Perspectives, la nuova area creata in collaborazione con La Wine Tech e Vinocamp, ospiterà una serie di presentazioni in formati dinamici e partecipativi.
L’innovazione nell’industria del vino e degli alcolici sarà il tema di una serie di conferenze e tavole rotonde con esperti dei settori della tecnologia, della ricerca e dell’analisi delle tendenze, della comunicazione digitale e dell’e-commerce.
Vin & Société presenterà il suo primo indicatore degli usi della tecnologia digitale nell’industria del vino; le aziende che forniscono soluzioni sostenibili e responsabili condivideranno la loro conoscenza della tecnologia per favorire un approccio positivo al vino; sommelier, enotecari e opinion leader si scambieranno idee e informazioni sui nuovi spunti e pratiche che definiscono i confini dell’industria.
WINE PARIS & VINEXPO PARIS: LE MASTERCLASS
ON! prevede anche un programma di masterclass, utili ad avere un assaggio dei caratteri quintessenziali di regioni, denominazioni, prodotti, marchi e tenute.
I vini francesi e internazionali saranno onorati in una serie di masterclass incentrate su denominazioni come Alsazia, Champagne e Languedoc; vitigni come il Melon de Bourgogne o l’iconico Carménère del Cile. E ancora: regioni come il Centre-Loire e il Friuli italiano; icone come Château d’Yquem; o vini internazionali come le offerte austriache, il Prosecco e i vini australiani, che presentano sia i grandi classici che alcuni nuovi stili di vino.
Il Vinexpo Challenge, la degustazione storica di Vinexposium, proporrà una degustazione alla cieca di 10 vini eccezionali, condotta da Marc Almert, 2019 World’s Best Sommelier.
Le conferenze incentrate sul mercato offriranno approfondimenti sui cambiamenti che il settore sta affrontando:
L’Iwsr fornirà le chiavi per “Capire le tendenze del vino e i driver del consumo futuro”;
Una conferenza co-ospitata da Jancis Robinson MW chiederà: “È la fine per le bottiglie di vino in vetro?”;
I cambiamenti indotti dalla coercizione ai canali di distribuzione saranno l’argomento di un dibattito della Independent Wine Merchant Federation e della Professional Wine Merchant’s Organisation.
Il settore dell’Ospitalità sarà il soggetto di conferenze patrocinatee da France Boissons, che offrirà l’opportunità di valutare le conseguenze del Covid. L’industria sarà anche sotto i riflettori durante i dibattiti Chef & Sommelier organizzati in collaborazione con l’Associazione Internazionale Sommelier (ASI):
Xavier Thuizat, capo sommelier dell’Hôtel Crillon e Boris Campanella, direttore della ristorazione gourmet – Executive Chef dell’Hôtel Crillon (ristorante gourmet L’Ecrin);
Florent Martin, 2020 Miglior Sommelier di Francia, Capo Sommelier dell’Hotel Peninsula Paris e David Bizet, Executive Chef dell’Hotel Peninsula Paris (ristorante gourmet L’Oiseau Bleu)
Stéphanie Le Quellec, Chef del ristorante La Scène** e Mathias Meynard, Capo Sommelier del ristorante La Scène**, Parigi.
I WINE TALKS E IL MERCATO DEI DISTILLATI A WINE PARIS
I Wine Talks, un formato di discussione vivace e invitante, aprirà la strada a presentazioni innovative tenute da personalità appassionate ed emozionanti su questioni fondamentali per il settore:
I “problemi di domani” e le grandi tendenze applicate ai vini e agli alcolici saranno decifrati da So Wine. Lo specialista dell’analisi delle tendenze del settore condividerà anche alcune best practice per navigare nei social media rispettando le leggi francesi sulla pubblicità, la Loi Evin.
Una serie di discussioni prospettiche sul futuro dei vini francesi a livello internazionale, con la continua crisi della catena di approvvigionamento, le tasse sul vino nel Regno Unito, il vino di fronte al cambiamento climatico e il futuro della viticoltura in tutto il mondo.
La stimolante e dinamica industria degli alcolici sarà anche al centro della discussione, con eventi che includono:
La conferenza dell’Iwsr sugli sviluppi del mercato dei distillati; una degustazione verticale Saint James x Velier organizzata dai rum Saint-James; masterclass sulla diversità offerta da un terroir eccezionale imbottigliato dai distillatori artigianali del Québec, ospitati dall’organizzazione dei distillatori artigianali del Québec, e sull’Armagnac al suo apice, curata dall’organizzazione nazionale di marketing dell’Armagnac (Bnia).
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Volantini e vini in promozione al supermercato il quadro di meta febbraio
Dopo l’exploit di Ipercoop delle scorse settimane, torna su livelli non entusiasmanti il quadro dei vini in promozione al supermercato, presenti sui volantini delle insegne. Tradotto: è necessario lo slalom tra punti vendita della grande distribuzione per assicurarsi una metà di febbraio che accontenti portafogli e palato.
Tra i “fenomeni” riscontrabili nelle analisi di Vinialsuper, il sostanziale abbassamento della qualità media delle offerte di Esselunga, insegna che ha sempre convinto per abbondanza e livello dei vini in promozione. Costante, invece, la proposta di Carrefour: il gruppo francese è in netta controtendenza, ormai da qualche mese. Buona spesa!
Volantino Aldi fino al 13 Febbraio, “Sotto costo”
Muller Thurgau Igt Vigneti Delle Dolomiti Coppiere: 1,79 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Oroperla: 4,49 euro (3,5 / 5)
Champagne Jaques Loren : 13,99 euro (3,5 / 5)
Volantino Bennet fino al 16 Febbraio, “Spaccaprezzi”
Syrah Igt: 1,98 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Docg Monrato: 2,49 euro (3,5 / 5)
Nerello Mascalese Igt Settesoli: 2,98 euro (4 / 5)
Negroamaro Mottura: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Filippetti: 2,98 euro (3,5 / 5)
Volantino Carrefour fino al 10 Febbraio, “Tutto a 1€ 2€ 3€”
Bianco o Rosato Trevenezie Igt Frizzante Tura Lamberti: 2,00 euro (3 / 5)
Vermentino Igt Le Morre: 2,00 euro (3 / 5)
Muller Thurgau Trevenezie Igt Porta Vinaria Martellozzo: 3,00 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola, Grillo o Syrah Igt Rialto Dei Vespri: 3,00 euro (3,5 / 5)
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Collis Veneto Wine Group Pierluigi Guarisi e il nuovo amministratore delegato
Pierluigi Guarisi, 59 anni, è il nuovo Amministratore delegato di Collis Veneto Wine Group. Forte di 23 anni come Direttore Generale del gruppo che riunisce più realtà consortili del Veneto e della Lombardia, oggi noto come Consorzio Agrario del Nordest, si appresta a guidare la società agricola consortile di secondo grado nata nel 2008 dal matrimonio tra Cantina di Colognola ai Colli e Cantine dei Colli Berici.
Cooperative vitivinicole che raggruppano 2 mila soci fra le province di Verona, Vicenza e Padova, per 250 milioni di euro di fatturato aggregato e 85 milioni di bottiglie prodotte in un anno.
COLLIS, IL NUOVO AD PIERLUIGI GUARISI
«Collis Veneto Wine Group – commenta Pierluigi Guarise – ha grandi potenzialità ancora inespresse. Il privilegio di poter contare e governare sul patrimonio vitivinicolo tanto ricco dei nostri soci conferitori rappresenta un ottimo punto di partenza per arrivare al mercato con un progetto di filiera organico, efficiente, di qualità, grazie anche ad una completa integrazione fra la parte agronomica ed enologica».
La sfida è quella di crescere – continua Guarise – creare valore per i soci migliorando i servizi e ottimizzando la redditività dei viticoltori. Al tempo stesso, creare valore nelle società partecipate».
Il ruolo di Amministratore delegato di Collis si affianca a quello di Amministratore delegato della controllata Cantine Riondo, società che imbottiglia e distribuisce in oltre 65 Paesi i vini conferiti dalle Cantine socie dal gruppo, Cantine dei Colli Berici e Cantina di Colognola ai Colli.
ZAMBON: «SCELTA STRATEGICA PER IL FUTURO DEL GRUPPO»
«Pierluigi Guarise – dichiara il Presidente Pietro Zambon – sarà una guida strategica per il nostro futuro. La sua vicinanza al mondo agroalimentare, la profonda conoscenza delle dinamiche consortili e la capacità dimostrata nel suo brillante iter professionale rappresentano la migliore premessa per un progetto di crescita e consolidamento del gruppo».
«È un uomo che ha sempre operato per riconoscere una giusta ricompensa all’agricoltore – conclude Zambon – e per valorizzare il frutto del suo lavoro. Un pensiero condiviso che ha sempre guidato le nostre scelte. Perché il nostro vero patrimonio sono i 2 mila soci».
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