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Cantine Aperte 2024: tutte le iniziative del Movimento Turismo del vino

Cantine Aperte 2024 tutte le iniziative del Movimento Turismo del vino
Tante le iniziative in programma in diverse regioni italiane in vista di Cantine Aperte 2024., in calendario il 25 e 26 maggio. I programmi regionali di MTV – Movimento Tursimo del vino sono in aggiornamento, ma è già possibile conoscere alcuni appuntamenti nelle singole regioni italiane. «La cultura del vino e la passione per l’ospitalità sono da sempre i nostri pilastri – sottolinea Nicola D’Auria, presidente del Movimento Turismo del Vino – e la combinazione vincente che ci ha reso il brand di riferimento dell’enoturismo. E anche questa edizione di Cantine Aperte sarà una grande occasione per celebrare il meglio dell’enoturismo nazionale integrando la passione per il vino all’approfondimento della storia e delle tradizioni che sono dietro ogni produzione e tante attività naturalistiche, culturali e artistiche, organizzate con creatività dai produttori di ogni regione».

«Sempre più partecipazione e coinvolgimento – continua D’Auria – dimostrano l’impegno delle nostre cantine di offrire un’esperienza enoturistica più immersiva e sfaccettata, in linea con le esigenze, in continuo mutamento, dell’enoturista del terzo millennio. Non ci resta che invitare tutti gli appassionati alla scoperta delle realtà del vino del Bel Paese in due giornate imperdibili, per degustare le migliori etichette e vedere da vicino la passione per il vino e per l’ospitalità dei produttori del Movimento».

CANTINE APERTE 2024 IN BASILICATA, ABRUZZO, CALABRIA E CAMPANIA

Abruzzo: sono 52 le cantine abruzzesi che non vedono l’ora di accogliere il pubblico di enoturisti tra degustazioni e cene all’insegna della convivialità, immersi nella natura più incontaminata e nei suggestivi paesaggi della regione, con escursioni all’aria aperta, passeggiate tra i vigneti, musica e visite culturali. Scopri le attività in programma di ogni cantina su: bit.ly/3ydrBaP.

Basilicata: le 25 cantine sono pronte ad accogliere enoturisti ed appassionati, tra degustazioni, incontri con i produttori, pic-nic, passeggiate in vigna e molte altre attività, per vivere insieme il weekend più atteso dagli enoturisti di tutta Italia alla scoperta degli affascinanti paesaggi e sapori della Lucania. Tutti i programmi su: bit.ly/3K46SJf.

Calabria: 13 le cantine calabresi da scoprire in occasione di Cantine Aperte 2024 tra aperitivi, assaggi di piatti tipici, degustazioni al tramonto, musica, attività speciali alla scoperta del miele e passeggiate tra i filari in compagnia di un immancabile calice di vino per scoprire i vitigni e i territori enologici più interessanti della regione. Scopri tutte le attività regionali su: bit.ly/3UFfA5A.

Campania: 25 le cantine campane pronte per accoglierti tra i filari e per raccontare la loro storia, i loro vini  e il loro territorio attraverso degustazioni delle migliori etichette, escursioni a cavallo, passeggiate tra i vigneti, laboratori alla scoperta delle tradizioni e dei prodotti locali. Info e dettagli su: bit.ly/4au4WEz.

CANTINE APERTE 2024 IN EMILIA ROMAGNA, FVG E LAZIO

Emilia Romagna: le 31 cantine aprono le porte agli enoturisti per condividere momenti indimenticabili tra le vigne, degustazione i vini e i prodotti tipici della regione. Ma anche tante attività immersi nella natura, momenti divertimento, laboratori sensoriali e tante altre iniziative da scoprire su: https://bit.ly/44P9ioF.

Friuli- Venezia Giulia75 cantine che non vedono l’ora di accogliere con entusiasmo il popolo di enoturisti tra tour nei vigneti, degustazioni in abbinamento alle grandi ricette del territorio, laboratori di pittura e di giardinaggio, visite culturali e tante altre attività immersive, dalla scoperta del mondo delle api ai corsi di ceramica. Tutte le attività in programma in occasione di Cantine Aperte 2024 su: bit.ly/3WHBqYJ.

Lazio: 6 le cantine laziali che ti guideranno alla scoperta dei grandi vini della regione tra passeggiate nei vigneti e visite tra grotte e bottaie. Non mancheranno gli assaggi dei prodotti tipici dell’agricoltura locale accompagnati da un immancabile calice di vino, da degustare all’aria aperta scoprendo i paesaggi più suggestivi del Lazio. Tutti i programmi sui canali social regionali: bit.ly/3yo6wug.

CANTINE APERTE 2024 IN LOMBARDIA, MARCHE, MOLISE E PIEMONTE

Lombardia: è tutto pronto nelle 17 cantine lombarde per condividere un weekend insieme al popolo di enoturisti all’insegna delle degustazione dei grandi vini in abbinamento ai prodotti dell’orto e delle tipicità regionali. Ma anche tante attività ricreative per i più piccoli, pic-nic in vigna, percorsi in e-bike e tante altre attività immersive nei paesaggi più iconici della Lombardia. Tante iniziative tutte da scoprire su: bit.ly/44PqjyZ.

Marche: tante e per tutti i gusti le attività da vivere nelle 74 cantine marchigiane, lasciandosi guidare dai produttori tra botti e vigneti per scoprire tutti i grandi vini della regione in abbinamento ai tradizionali sapori del territorio. Ma anche iniziative per i più piccoli, tour tra i filari, musica e tanti momenti di relax e divertimento tutti da scoprire su: bit.ly/4bEjPW2.

MoliseAzienda Agricola Cianfagna e Cantina Principe Delle Baccanti sono felici di accogliere enoturisti e appassionati per raccontare la storia, il territorio e i vini identitari della regione attraverso la visita in cantina e la degustazione ma anche assaggi dei prodotti tipici tra pranzi e pic-nic in vigna, nonché attività culturali e visite nel museo della civiltà contadina. Il tutto per un’immersione a tutto tondo nei sapori e nei profumi dei vini del Molise in un weekend di festa e divertimento.  Scopri i programmi sui canali social regionali: bit.ly/3QL7Gqc.

Piemonte: nelle 29 cantine aderenti a Cantine Aperte 2024, un weekend all’insegna della tranquillità e del relax nella splendida cornice dei paesaggi piemontesi. Tra degustazioni di vini d’eccellenza e distillati, visite in barricaia, passeggiate sensoriali nel bosco, pic-nic tra i filari, mostre, cene e spettacoli musicali goditi i luoghi del vino del Piemonte con l’inconfondibile accoglienza dei produttori. Tutti i programmi su: bit.ly/3UPC9pi.

CANTINE APERTE 2024 IN PUGLIA, SARDEGNA, SICILIA E TOSCANA

Puglia: le 32 cantine pugliesi sono pronte ad accoglierti in due giornate ricche di degustazioni, pic nic in vigna, aperitivi al tramonto e gli immancabili incontri con i produttori, per un weekend all’insegna del buon vino e del buon cibo, immersi nei magnifici paesaggi della Puglia, dall’entroterra alla costa. Per scoprire tutte le cantine vai sulle pagine social: bit.ly/3UZoOuK.

Sardegna: sono 14 le cantine sarde pronte a regalarti un weekend all’insegna del vino di qualità e della scoperta dei paesaggi e delle destinazioni più suggestive della Sardegna. Degustazioni accompagnate dal racconto dei produttori, laboratori per scoprire le produzioni artigianali e tradizionali e tante altre attività dall’entroterra alla costa alla scoperta di tutte le bellezze dell’isola. Per conoscere tutti i programmi delle cantine vai subit.ly/3V83CTt.

Sicilia: sono 25 le cantine della Sicilia che accompagneranno il pubblico di enoturisti alla scoperta delle grandi eccellenze enologiche dalla costa ionica alla costa tirrenica dell’isola.Tra una degustazione e un po’ di relax immersi nella natura, una visita in cantina e una passeggiata in riva al mare, goditi un weekend memorabile alla scoperta dei vini e delle produzioni tradizionali siciliane. Scopri i programmi su: bit.ly/3wfgo9e.

Toscana: un tour alla scoperta delle 50 cantine toscane pronte ad accoglierti tra degustazioni, passeggiate tra vigneti e uliveti, musica live, escursioni in bici o a cavallo, ricette dolci e salate della regione in abbinamento ai prestigiosi vini e ai grandi oli Evo del territorio. Ma anche tanta cultura a Cantine Aperte 2024, con visite nei borghi storici e divertimento assicurato con attività nei parchi d’avventura e wine trekking. Per scoprire le attività di tutte le cantine vai su: bit.ly/4dxXtqY.

CANTINE APERTE 2024 IN TRENTINO ALTO ADIGE, UMBRIA, VALLE D’AOSTA E VENETO

Trentino-Alto Adige21 le cantine che apriranno le porte agli enoturisti con due imperdibili giornate di vini d’eccellenza, tra visite in malga e pic-nic immersi nel verde dei paesaggi trentini, degustazioni in abbinamento a taglieri di salumi e formaggi tipici, nonché laboratori su misura per i più piccoli, con divertimento assicurato per tutti. Tutte le info su: bit.ly/3UPIBvA.

Umbria: le 46 cantine umbre non vedono l’ora di far entrare i visitatori in vigna e in cantina per portarli alla scoperta dei pregiati vini e i sapori prelibati della regione con attività per tutti i gusti e tutte le età: dal trekking a visite culturali a momenti di apprendimento e laboratori sensoriali. Per scoprire tutti i programmi visita il sito: bit.ly/3yiDdcC.

Valle d’Aosta: 7 cantine sono entusiaste di accogliere i wine lover per accompagnarli alla scoperta dei vini della regione in un weekend all’insegna del contatto con la natura e del buon cibo. In occasione di Cantine Aperte 2024 anche tanti appuntamenti d’arte, di musica, relax e attività su misura per grandi e piccoli appassionati. Info e dettagli su: bit.ly/44HLDGt.

Veneto: le 30 cantine ti aspettano per condividere esperienze suggestive tra i filari, masterclass e degustazioni guidate dal racconto dei produttori, visite negli enomusei e nelle fattorie didattiche, pic-nic e aperitivi in vigna, escursioni in bici e attività sportive immerse nel verde. Non perdere l’occasione di vivere l’ultimo week-end di maggio all’aria aperta. Programmi in progress su: bit.ly/4b6ZMiN.

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30 anni di Movimento Turismo del Vino: un comparto da 2,65 miliardi di fatturato


FOTONOTIZIA –
Si sono svolte a Roma le celebrazioni dei 30 anni del Movimento Turismo del Vino. Una giornata interamente dedicata al traguardo raggiunto dall’Associazione che aggrega un settore da circa 2,65 miliardi di euro di fatturato, secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano. «
Un anniversario importante – ha sottolineato Nicola D’Auria, presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino – che ci rende davvero orgogliosi del percorso intrapreso e ci stimola a migliorare sempre di più l’offerta enoturistica nazionale».

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Vigneti Aperti 2022: benvenuta Primavera con il Movimento Turismo del Vino


FOTONOTIZIA – Torna Vigneti Aperti, l’iniziativa lanciata per la prima volta lo scorso anno dal Movimento nazionale Turismo del vino. L’appuntamento è per il 20 marzo 2022, data che coincide con l’inizio della Primavera.

Gli appuntamenti locali saranno diffusi dalle cantine aderenti e dalle delegazioni locali del Movimento cardine dell’enoturismo italiano. Il calendario del Mtv proseguirà poi con Calici di Stelle (29 luglio-15 agosto), Cantine Aperte in Vendemmia (settembre – ottobre), Cantine Aperte a San Martino (dal 5 al 13 novembre) e Cantine Aperte a Natale (nel Dicembre 2022).

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Cantine aperte insieme, brindisi online da record con il Movimento turismo del vino

Il weekend del 30-31 maggio si è svolta Cantine Aperte Insieme, edizione speciale dell’evento organizzato dal Movimento turismo del vino che da oltre 25 anni porta alla scoperta dell’Italia del vino. Gli organizzatori hanno invitato le 800 cantine aderenti a brindare online alla ripartenza dell’enoturismo. Si è trattato del più numeroso brindisi online d’Italia.

“Siamo felici di aver sentito il calore dei nostri soci in questo weekend dedicato alla speranza – commenta Nicola D’Auria, presidente Movimento Turismo del Vino – abbiamo percepito la voglia di ripartire e tornare ad accogliere i turisti in cantina nel momento del brindisi di sabato 30 maggio, in cui le nostre cantine si sono riunite in un momento di condivisione in tutte le regioni d’Italia, da nord a sud”.

La scorsa settimana, il Movimento ha presentato il protocollo internazionale “Tranquillamente Enoturismo: linee guida e buone pratiche per un enoturismo Covid-Free”. “Stiamo lavorando affinché tutti i nostri soci possano riaprire in totale sicurezza – precisa D’Auria – insieme possiamo assicurarci che l’Italia torni a essere una delle più grandi destinazioni enogastronomiche del mondo”.

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“Costruire magazzini di stoccaggio per non distillare”: la proposta della rete vignaioli italiani

Costruire magazzini, o affittarli, al posto di distillare il vino in eccedenza. Questa la proposta lanciata a sorpresa dalla rete vignaioli italiani, cresciuto sino a superare la soglia di 400 adesioni in poche ore. L’idea è quella di chiedere finanziamenti allo Stato per la realizzazione di magazzini per lo stoccaggio del vino, in alternativa alla distillazione.

“Per poter sopravvivere mantenendo alta la qualità dei nostri vini, che rappresentano l’Italia nel mondo – si legge nella nota – proponiamo di estendere al settore vinicolo l’attivazione degli ammassi privati, così come proposto per formaggi, burro, carni bovine, carni suine, carni ovicaprine”.

“Di destinare quindi – aggiunge la rete di vignaioli – parte delle risorse che saranno impegnate per la ripartenza del comparto all’acquisto di materiali e all’affitto o alla costruzione di spazi e strutture idonee per la conservazione del vino, sfuso e/o imbottigliato, favorendone il riutilizzo al termine del periodo di emergenza in un’ottica di sostenibilità e di ampliamento della platea che potrà beneficiare delle risorse”.

Ultima proposta è quella di “aumentare, per le annate 2019 e 2020, la percentuale massima ammessa per i tagli d’annata, al fine di garantire più flessibilità alle aziende e scongiurare la distillazione”.

“Siamo vignaioli – si legge sulla lettera della rete vignaioli italiani – noi facciamo il vino. Quel vino che è orgoglio del Made in Italy, fatto con il nostro lavoro, la nostra conoscenza e l’uva di quelle vigne che fanno bello il paesaggio; a cui si arriva con strade che noi teniamo pulite, in ordine, arginando il rischio idrogeologico e l’abbandono delle zone rurali; dando lavoro a migliaia di famiglie e favorendo uno sviluppo etico e sostenibile; rispettando la nostra casa comune: la Terra”.

Le piccole produzioni di eccellenza del gruppo di vignaioli arriva al consumatore prevalentemente tramite il settore Horeca, in questo momento azzerato dal lockdown volto ad arginare Covid-19.

“Distillare il vino – sottolinea la rete vignaioli italiani – per noi non è una soluzione, ma una sconfitta. Significa calpestare il valore del nostro lavoro per un prezzo che è solo una frazione del costo che è stato necessario sostenere per produrlo”.

“È necessario pertanto ripensare ad un impiego delle misure che oggi si pensa di destinare alla distillazione – prosegue la missiva – in un’ottica di preservazione del nostro patrimonio vinicolo, spostando il tema sulla gestione del vino prodotto piuttosto che sulla sua distruzione”.

Per la rete vignaioli italiani, “il vino non è un’eccedenza, come alcuni sostengono: è il frutto del nostro impegno e della nostra dedizione, è il nostro pane, il nostro prezioso tesoro: un capitale che nella maggior parte dei casi non si deteriora, ma migliora con l’affinamento”.

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Spirito di Vino all’Accademia delle Belle Arti di Udine

UDINE – Dopo il grande successo di pubblico riscontrato durante l’esposizione a Palazzo Morpurgo, le graffianti opere del concorso Spirito di Vino sbarcano in un’inedita location per regalare nuovi sorrisi.

Da domani, 25 gennaio, la mostra “Spirito di Vino 18 years” sarà visitabile nelle sale dell’Accademia di Belle Arti “G.B. Tiepolo” di viale Ungheria 22, a Udine.

All’inaugurazione, prevista per le ore 11.00, saranno presenti il Direttore dell’Accademia, Fausto Deganutti, e la presidente del Movimento Turismo del Vino FVG, Elda Felluga.

Oltre alle opere selezionate per l’edizione 2017, si potrà ammirare una selezione delle più belle vignette realizzate nel corso dei 18 anni del concorso, rivivendo così alcuni dei principali fatti storici, politici e culturali attraverso gli occhi ironici e irriverenti della satira. L’esposizione sarà visitabile fino al fino 28 febbraio 2018 (orari: 9.00-17.00 dal lunedì al venerdì, 9.00-12.00 il sabato).

Spirito di Vino è un concorso internazionale, indetto annualmente dal Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia, che celebra le più graffianti e originali vignette satiriche sul tema del vino.

“La scelta di affidare un messaggio sul vino all’espressione pungente della satira – spiega il Mtv del Friuli – è ciò che contraddistingue da sempre questo concorso, un’originale e accattivante sfida che viene lanciata ogni anno in tutto il mondo, in cui il tema del vino si rivela un elemento culturale in grado di essere spunto infinito di inedite creazioni”.

Fin dal suo esordio, una giuria d’eccezione composta dai grandi maestri italiani della satira, Forattini, Krancic, Giannelli e Marini, ha sostenuto con entusiasmo questo progetto. La presenza della mostra in questa sede si inserisce nell’ambito della prestigiosa collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Udine “G.B. Tiepolo”.

Dal 2018, infatti, Spirito di Vino dedicherà particolare spazio all’illustrazione satirica, riportando l’attenzione sulla manualità del tratto e del disegno. La mano che materializza l’idea su un foglio bianco come la mano del contadino che coltiva la terra per raccogliere i suoi frutti.

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Calici di Stelle, a Lucera brilla la Puglia del vino

Tra tutte le “piazze” d’Italia che nel weekend scorso hanno ospitato Calici di Stelle, abbiamo scelto Lucera (Foggia) per raccontare una delle manifestazioni dell’enogastronomia più importanti a livello nazionale, com’è l’evento promosso dall’Associazione Nazionale Città del Vino e dal Movimento del Turismo del Vino. Una scelta non casuale, considerando che in tutta la Puglia, per il 2016, sono state solamente due le tappe della manifestazione: oltre alla Daunia solo il Salento, al termine di una vera e propria “gara” tra Comuni per ospitare l’edizione 2016 di Calici di Stelle. Lucera non apriva le porte all’evento da 8 anni. E forse ne sarebbero passati altrettanti se il maltempo non avesse concesso una tregua di 4-5 ore, senza il fastidio della pioggia. I banchi di assaggio, tutti ben orchestrati, erano dislocati su un perimetro molto vasto, dalle spalle della Cattedrale angioina fino all’Anfiteatro augusteo. Lungo questo percorso, diviso per le tre zone di produzione vinicola della Puglia (Nero di Troia, Primitivo e Negramaro) venivano offerti i prodotti di circa 60 cantine pugliesi.

Partendo da uno dei tre ingressi, quello del Nero di Troia, situato alle spalle di piazza Duomo, abbiamo avuto la possibilità di degustare le varie cantine Daune. Sempre più netto il miglioramento nelle pratiche enologiche in quest’angolo del Meridione italiano. Abbiamo trovato Rivera, con il suo nero di Nero di Troia Castel del Monte Doc Violante, Del Sordo, Paglione. Fino ad arrivare a Passalacqua, con i suoi bianchi naturali. Pregiato il “Terra minuta”,  blend Minutolo-Greco. Proseguendo per via Scassa, i quasi 10 mila winelovers presenti hanno avuto anche la possibilità di divertirsi con una prova sensoriale, in uno dei palazzi storici più belli della Capitanata, Palazzo Petrilli. All’interno del quale i partecipanti dovevano indovinare in quale dei 6 calici presenti vi era una maggiore persistenza olfattiva di uno degli elementi prescelti, come per esempio la ciliegia. Un gioco semplice, utile ad avvicinare anche i neofiti allo straordinario mondo del vino.

Naturalmente prima di uscire dalla zona Dauna, era d’obbligo una visita al museo civico Fiorelli, per un saluto al padrone di casa: il Cacc’e Mmitte. Qui, l’Associazione italiana sommelier (Ais) aveva organizzato una mini degustazione di Cacc’e Mmitte delle aziende lucerine. Arriviamo dunque nelle terre del Primitivo, in piazza San Giacomo. Uno dei vanti della Puglia in Italia e nel mondo: un vino pieno, vigoroso. Che ha confermato anche a Calici di Stelle la tradizione di un’alcolicità elevata, intorno ai 15% gradi. Il pubblico ha potuto degustare diversi Primitivo, ottenuti con le vinificazioni più disparate. Dal rosato della cantina Ognissole, al Primitivo di Trullo di Pezza, fino ad arrivare a una delle migliori espressioni di questo vino, il Soltema della cantina Jorche.

Ultima tappa le terre del Negramaro. Dislocate lungo viale Augusteo, le cantine Salentine proponevano i loro Negramaro e Salice Salentino. Tra le più rinomate Due Palme, Paolo Leo, Mottura. Meritano di essere citate anche altre realtà, come Menhir, Vallone con il suo Salice Salentino Riserva 2012. Senza dimenticare Carvinea. Tirando le somme, una manifestazione riuscita alla perfezione a Lucera. Passeggiare in questa magnifica città e avere la possibilità di soffermarsi anche sulle bellezze storiche, oltre che sull’enogastronomia locale, è stata una scelta vincente. Una scelta capace, per una volta, di valorizzare un Meridione che ha bisogno di iniziative come queste per alzare la testa. Promuovere e diffondere il verbo del vino in maniera semplice e far apprezzare le ormai sempre più emergenti realtà pugliesi: obiettivi centrati, per una ricandidatura ad honorem di Lucera per l’edizione 2017 di Calici di Stelle.

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Dal 6 al 14 agosto in alto i Calici di Stelle. A Venezia l’anteprima

Danza e opera in Puglia, tasting in alta quota in Veneto, visite dei vigneti al chiaro di luna in Sicilia, ma anche attività all’insegna del claim #passion&vino in Umbria e cibo di strada in Toscana, che quest’anno festeggia i 50 anni delle Vernaccia di San Gimignano. Torna in tutta Italia dal 6 al 14 agosto Calici di Stelle, l’appuntamento del Movimento Turismo Vino, organizzato in partnership con Città del Vino, che unisce sotto le stelle centinaia di piazze, borghi e cantine tra degustazioni, arte, musica, street food e le osservazioni astronomiche con l’Unione Astrofili Italiani – UAI. A fare da anteprima nazionale all’evento, il 29 luglio, la vernice ‘total white’ al giardino del Casinò di Venezia: sulle rive del Canal Grande sarà possibile assaggiare oltre cento etichette selezionate da MTV Italia, MTV Veneto e Veneziaeventi, accompagnate da finger food, musica live e i telescopi dell’UAI (ore 20:00-24:00; costo: € 20 a persona). “La sinergia tra cantine e comuni – dichiara il presidente del Movimento Turismo Vino, Carlo Pietrasanta – è il motore di Calici di Stelle e uno dei fattori indispensabili per lo sviluppo dell’enoturismo. Il successo crescente di questa manifestazione è la dimostrazione di come, rafforzando il dialogo tra i diversi attori, sia possibile realizzare azioni di marketing territoriale condivise che fungano da volano per il nostro settore e per l’economia dei territori”.

“Calici di Stelle – aggiunge il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon – ha il merito di raggiungere un vasto pubblico. E il perno di tutto questo è il valore della qualità dei territori, dei centri storici e del legame tra questi e i vini in degustazione. Le Città del Vino partecipano numerose, facendosi ambasciatrici di qualità della vita e dell’ambiente”. Sono circa duecento i Comuni coinvolti in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, con degustazioni, incontri e spettacoli che valorizzano il rapporto tra vino e cultura. Circa trenta, in particolare, le Città del Vino coinvolte in Toscana – dal Chianti Classico alla Maremma, dalla Costa degli Etruschi alla Lunigiana – tra musica, spettacoli pirotecnici e mostre. Il tutto all’insegna della promozione dei grandi vini regionali conosciuti in tutto il mondo. Tra questi, la Vernaccia di San Gimignano che, a 50 anni dalla sua nascita, viene celebrata oggi nella sua città natale con degustazioni, visite nel centro storico, concerti e wine tour nelle cantine. E’ con lo stesso spirito che nelle aziende MTV toscane (6-14 agosto) ai tasting si alterneranno iniziative che culmineranno il 10 agosto con gli abbinamenti cibo-vino in collaborazione con Streetfood, mentre in Umbria sarà il claim #passion&vino …in un click ad accompagnare le attività (10 agosto). In Puglia, Calici di Stelle torna a Lucera il 6 agosto per poi fare tappa a Copertino il 10 agosto, tra danze, opera e musica folkloristica. E se con MTV Abruzzo si brinda al porto turistico di Marina di Pescara (10 agosto) e con MTV Liguria a due passi dal mare (Levanto, 12 agosto), in Veneto il cin-cin si fa a Cortina d’Ampezzo con più di cento vini da tutta Italia abbinati ai piatti tipici ampezzani (6 agosto). Aspettando le lacrime di San Lorenzo, in Lombardia saranno Casteggio (7 agosto) e Milano (9 agosto) ad attendere i wine lover. Tra tasting, concerti jazz e visite dei vigneti al chiaro di luna anche la Sicilia (10 agosto), la Campania (10 agosto) e la Sardegna (6 e 12 agosto) si preparano a festeggiare.

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Calici di Stelle ad agosto: in piazza la costellazione del vino toscano

E’ una vera e propria costellazione quella che le decine di aziende vitivinicole toscane hanno disegnato nella mappa della Toscana. E’ così che il Movimento Turismo del Vino Toscana si prepara per la settimana che dal 6 al 14 agosto vedrà i festeggiamenti di Calici di Stellec in tutti i territori del vino toscano. Una intera settimana durante la quale le aziende aderenti al Mtv Toscana promuoveranno iniziative dal tramonto in poi per avvicinare, far conoscere e far divertire le migliaia di visitatori che in quei giorni approfitteranno dell’ormai tradizionale evento promosso in collaborazione con l’associazione Città del Vino. “Un grande appuntamento che ogni anno vede le nostre aziende protagoniste – spiega il presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Violante Gardini – e per quest’anno abbiamo deciso di presentarci come una costellazione, perché così pensiamo come Movimento le nostre aziende, una rete in grado di promuovere il sistema vino di questa regione che in quei giorni raggiungerà il picco di visitatori da tutto il mondo”. Cibo di strada con Calici di Stelle. E’ il tema pensato dal Movimento Turismo del Vino Toscana per questa edizione. Nella solo giornata del 10 agosto infatti, le tante aziende aderenti ospiteranno un produttore di cibo di strada in rappresentanza di un prodotto e una regione. Un abbinamento insolito che nasce dalla collaborazione per questa edizione del Mtv Toscana con l’associazione nazionale Streetfood che da anni ha rivalutato il cibo di strada certificandone la tradizione, l’origine e la storia. Ogni azienda ospiterà un produttore abbinando un vino. Dal classico panino con il lampredotto o con la porchetta, agli arancini e alle panelle siciliane, passando per i fritti marchigiani o le bombette di Alberobello.

IL PROGRAMMA
Dalle terre del Brunello a quelle del Nobile, passando per Chianti, Val d’Orcia e arrivando fino alla Maremma e alle coste nord della Toscana. Le tante aziende che prenderanno parte all’iniziativa (su www.mtvtoscana.com il programma dettagliato territorio per territorio) organizzeranno inoltre, nel periodo dal 6 al 14 agosto, numerose iniziative, dalla musica all’arte, passando per lo spettacolo, con degustazioni particolari che avranno come filo conduttore il cielo stellato della Toscana. Calici di Stelle è l’evento nato oltre dieci anni fa per promuovere il vino italiano durante il periodo estivo. Il 10 agosto di ogni anno, la notte di San Lorenzo, nelle piazze e nelle cantine italiane gli enoappassionati sono protagonisti del brindisi più atteso dell’estate. Movimento Turismo del Vino e Città del Vino, l’associazione dei comuni vitivinicoli d’Italia, si uniscono per dare vita ad un evento che si sviluppa con una miriade di appuntamenti, dalla Val d’Aosta alla Sicilia. Vino e offerta culturale, insieme alla magia dei territori sotto le stelle, sono l’abbinamento vincente della manifestazione, in una formula che unisce la filosofia del buon bere a eventi, spettacoli, design e arte.

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La Cité du Vin de Bordeaux fa infuriare il Movimento Turismo del Vino

“L’enoturismo è tricolore, lo si può dire con certezza. Ma è un tricolore francese, non certo il nostro”. A tuonare così è il presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino (Mtv), Carlo Pietrasanta (nella foto), a commentato delle “recenti importanti iniziative” intraprese dai “cugini” francesi “in favore dell’enoturismo”.

“Come in un film già visto – dichiara Pietrasanta – la Francia ci sovrasta in quanto a programmazione e managerialità della cosa pubblica. E quello che è successo nell’ultimo anno è sotto gli occhi di tutti: Parigi ha messo in piedi un portale che raccoglie tutta l’offerta enoturistica del Paese e che funziona benissimo, nonostante non sia costato milioni di euro come i nostri, inutili, siti vetrina. E non è un caso che il portale, che punta ad attirare 4 milioni di nuovi enoturisti stranieri entro il 2020, anche attraverso prenotazioni dirette dal sito – sia stato presentato dal ministro degli Esteri”. Pietrasanta fa riferimento all’inaugurazione, avvenuta a fine maggio a Bordeaux, de La Cité du vin, “La città del vino”.

“E non è un caso neppure che, giusto un anno fa – prosegue il presidente del Movimento del Turismo del Vino – lo stesso ministro francese Laurent Fabius abbia annunciato un piano speciale con un fondo nazionale in favore del comparto. Detto, fatto. E mentre in Italia, da Expo in poi, in tutti i grandi comizi sul vino nessun politico dimenticava di citare l’enoturismo, in Francia si stanziavano decine di milioni di euro per investire veramente”.

Per il presidente del Movimento Turismo del Vino, che conta circa mille cantine associate, gli 81 milioni di euro impiegati per costruire La Cité du vin de Bordeaux “sono la ciliegina su una torta che nella regione fattura, sotto la voce turismo, ben 4 miliardi di euro l’anno e che negli ultimi 15 anni ha triplicato i propri visitatori da 2 a 6 milioni, con 50 mila posti di lavoro diretti”. Una ciliegina che, secondo le stime, porterà altri 450 mila visitatori l’anno. “Tutto ciò – aggiunge Carlo Pietrasanta – mentre da noi non si trova nemmeno la quadra per fare un nuovo regolamento comune”.

Il riferimento è all’an­nosa questione della vecchia legge sulle Strade del Vino del 1999, “che non ha mai contemplato la possibilità di fattu­rare visite, attività e mescita di vini in cantina, nonostante siano ormai diventate pratiche comuni e voci importanti di bilancio”.

E se Cantine Aperte spopola, con un numero di persone pari agli spettatori di 50 partite di Serie A, “noi – attacca Pietrasanta – ci sentiamo come una provinciale tra i giganti del calcio internazionale”. “Siamo in attesa, per esempio, di un testo unico sul vino – spiega il presidente del Mtv – che doveva essere presentato al Vinitaly 2015 e poi al Vinitaly 2016, dove è passata solo una bozza. E in cui, deo gratias, è inclusa una mini postilla che dovrebbe aprire almeno alle degustazioni in cantina. Ma tant’è – conclude Pietrasanta – la grandeur francese partorisce le montagne. Noi purtroppo nemmeno un topolino”.

LE CITÈ DU VIN DE BORDEAUX
L’idea di rendere l’area di Bordeaux un “magnete per l’enoturismo in Francia”, come ha spiegato Philippe Massol (nella foto), direttore della Fondazione per la Cultura e civiltà del vino francese, il giorno dell’inaugurazione de La Citè du Vin, “è nata osservando i visitatori arrivati a Bordeaux, interessati al vino ma senza un posto per soddisfare le loro aspettative”.

Un discorso iniziato nel 2008, germogliato nell’ambito della campagna elettorale locale, per un progetto condiviso da entrambi gli schieramenti politici, che poi hanno finito per opporsi.

Infine, Alain Juppé (LR) ha prevalso sul socialista Alain Rousset. Pochi anni prima, un tentativo meno ambizioso ristrutturazione di una cantina sul Quai des Chartrons non aveva sollevato particolare interesse. L’incontro tra Massol e Sylvie Cazes, poi eletto a sindaco di Bordeaux, co-proprietario del Château Lynch – Bages a Pauillac e creatore dell’agenzia di turismo del vino di Bordeaux Saveurs, servì a catalizzare le energie verso il risultato finale.

Il sostegno del sindaco di Bordeaux ha fatto il resto. Un progetto, Le cité du Vin, che si basa su altri illustri esempi di enoturismo virtuoso in Europa, come il Museo Vivanco della cultura del vino in Rioja, Spagna , e l’Hameau Duboeuf di Romanèche Thorins, nel Beaujolais, in grado di attirare quasi 100 mila visitatori all’anno.

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Cantine Aperte 2016: quasi un milione di persone per la festa del vino

Con quasi un milione di enoappassionati, il weekend di Cantine Aperte ha fatto il pieno di visitatori, conquistando un grande successo di pubblico e di ‘social addicted’. La kermesse promossa dal Movimento Turismo Vino, che si è chiusa oggi in tutta Italia, si conferma infatti la più amata dai wine lover, desiderosi di enocultura a diretto contatto con i vignaioli e i territori vitivinicoli, ma anche tra i temi social più di tendenza, con #CantineAperte2016 secondo trending topic su Twitter nella mattinata e nel primo pomeriggio di oggi. Per Carlo Pietrasanta, presidente del Movimento Turismo Vino: “La domenica piovosa al Centro-Nord – commenta – non ha limitato più di tanto la voglia di campagna delle famiglie italiane e soprattutto dei giovani, che attraverso il vino mostrano sempre più un inedito interesse verso l’agricoltura anche come sbocco professionale. Cantine Aperte ha dimostrato oggi più che mai il valore aggiunto dei propri territori vinicoli e dei suoi paesaggi, un valore che abbiamo abbinato a iniziative solidali e dei cui risultati daremo evidenza nei prossimi giorni”. Tra degustazioni, abbinamenti cibo-vino, trekking tra le vigne e proposte all’insegna di arte, musica e sport, Cantine Aperte è stata infatti un’occasione per sostenere la ricerca sul cancro, grazie all’iniziativa ‘Un bicchiere per la ricerca’ con Airc, messa in campo da alcune delle principali regioni italiane e a cui ha aderito pure Andrea Pirlo.

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Cantine Aperte, anche al sociale: dal calice Airc all’enometro

Un “enometro” per avere ben chiari i limiti oltre i quali non andare, una partnership con l’Airc per devolvere un contributo per ogni calice venduto (ad oggi sono già 60mila quelli ordinati a Rastal per Cantine Aperte) in favore della ricerca contro il cancro sotto il principio del ‘bere consapevole’. E ancora, gli itinerari ad hoc per camperisti, vespisti e ciclisti, i percorsi della campagna italiana e delle sue cantine dedicate alla famiglia, bambini compresi. Cantine Aperte, che il 28 e 29 maggio unirà l’Italia del vino attraverso degustazioni e attività in 750 aziende produttrici, si evolve, cambia e ci tiene a marcare la differenza tra lo sballo e il vino vissuto come esperienza pop. “Il vino è da sempre una questione vitale nel nostro Paese – ha detto il presidente del Movimento Turismo del Vino, Carlo Pietrasanta – non solo per chi ci lavora. Ha contribuito a disegnare i nostri paesaggi rurali, a rendere unica la tavola italiana e lo stare insieme, a definire l’immagine del made in Italy. Oggi noi vogliamo essere l’alternativa allo sballo, una movida light, responsabile. ‘Vedi Cosa Bevi’ da sempre slogan di Cantine Aperte è in realtà il principio applicato dalle nostre aziende tutti i giorni dell’anno”. Non solo Airc, la cui iniziativa ‘Un bicchiere per la ricerca’ coinvolge alcune delle principali regioni italiane: da Nord a Sud del Paese tra degustazioni, musica e abbinamenti cibo-vino si moltiplicano le iniziative solidali messe in programma per questo fine settimana da Cantine Aperte. Il Friuli Venezia Giulia, ad esempio, dedica il kit Cantine Aperte Unicef a sostegno della campagna “Bambini in pericolo” contro la malnutrizione infantile, mentre le Marche aiutano le Patronesse del Salesi per l’assistenza ai piccoli ricoverati. E se alcune cantine del Trentino Alto Adige sostengono anche l’Associazione Fibrosi Cistica, l’Abruzzo scende in campo al fianco di AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma ONLUS).

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