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Etichette allarmistiche vino: Coldiretti e Filiera Italia pronte alla mobilitazione

Etichette allarmistiche vino: Coldiretti e Filiera Italia pronte alla mobilitazione
Coldiretti
e Filiera Italia si preparano alla mobilitazione contro la proposta della Commissione Europea di introdurre etichette allarmistiche sulle bottiglie di vino e nuove tassazioni sul settore. Una misura che rischia di penalizzare un comparto strategico del Made in Italy, che conta 240 mila viticoltori e garantisce lavoro a 1,3 milioni di persone lungo la filiera.
Le due organizzazioni hanno inviato una lettera al presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen e ai commissari Raffaele Fitto (Coesione e Riforme), Cristophe Hansen (Agricoltura) e Olivér Várhelyi (Salute). La richiesta è di respingere la proposta contenuta nello Staff Working Document pubblicato il 4 febbraio dalla Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare (Dg Sante). Questo documento, finalizzato alla revisione del Piano europeo di lotta contro il cancro, prevede l’introduzione di messaggi dissuasivi sui prodotti vitivinicoli e un possibile aumento della tassazione.

«NO AD ETICHETTE ALLARMISTICHE SUL VINO»

«Non accetteremo mai una forma di etichettatura che penalizzi un settore che l’Unione Europea dovrebbe invece valorizzare” afferma Ettore Prandini, presidente di Coldiretti (nella foto di copertina). «È impensabile – dichiara – che la stessa UE che da anni rinvia provvedimenti fondamentali per la trasparenza e la salute, come l’obbligo di etichettatura d’origine su tutti gli alimenti, ora promuova misure di stampo ideologico». Dello stesso avviso Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti: «Questa non è l’Europa che vogliamo né quella che vogliono le imprese agricole e i consumatori italiani. Decisioni prive di basi scientifiche, come le etichette allarmistiche o il Nutriscore, finiscono per favorire alimenti ultraprocessati realmente dannosi per la salute».

ETICHETTE ALLARMISTICHE SUL VINO: LETTERA ALLA COMMISSIONE EUROPEA

Nella lettera inviata alla Commissione Europea, Coldiretti e Filiera Italia ribadiscono l’importanza della prevenzione e della promozione di stili di vita sani, ma contestano con fermezza misure che colpirebbero ingiustamente un settore che vale quasi 14 miliardi di euro. «Il vino – dichiara Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia – non è solo una bevanda alcolica, ma un prodotto agricolo che nasce dalla terra e dal lavoro di milioni di agricoltori».

«È cultura, tradizione, identità – continua – parte della nostra storia e del nostro territorio. L’atteggiamento della Commissione lascia dubbi sulla reale volontà di tutelare il settore agricolo europeo». Coldiretti e Filiera Italia chiedono quindi alla Commissione Europea di eliminare dal proprio documento di lavoro ogni riferimento all’introduzione di etichette sanitarie allarmistiche e di nuove tasse ingiustificate sul vino, scongiurando un colpo durissimo a un pilastro dell’economia e della cultura enogastronomica italiana.

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Tassazione del gasolio agricolo: Lombardia pronta alla mobilitazione


MILANO –
Lombardia pronta alla “mobilitazione” contro la tassazione del gasolio agricolo. Lo annuncia l’assessore all’Agricoltura e ai Sistemi verdi, Fabio Rolfi. Nel DL Clima, il carburante non è infatti inserito tra i sussidi per gli agricoltori italiani.

“Il governo – attacca Rolfi commentando la bozza che prevede l’eliminazione delle agevolazioni – vuole tassare le aranciate e le cedrate lombarde, i dolcetti prodotti dalle nostre aziende e adesso anche il gasolio dei trattori. Tutto questo in due settimane.

Siamo alle comiche, ma con l’agricoltura lombarda non si scherza. Se davvero tasseranno il gasolio agricolo siamo pronti a una mobilitazione generale con gli agricoltori lombardi”.

“Le aziende agricole lombarde sono più di 50 mila. La Lombardia è la prima regione agricola d’Italia e anche solo annunciare nuove tasse provoca danni alle imprese e all’indotto. Se il ministro Costa pensa di risolvere i problemi climatici bastonando l’agricoltura più green d’Europa avrà l’effetto opposto: far chiudere le aziende agricole significa provocare un danno devastante all’ambiente”.

Rolfi aggiunge: “Solo quest’anno la Regione Lombardia ha dato alle aziende agricole 8 milioni di euro per impianti di produzione di energia verde. Per noi l’agricoltura è una risorsa straordinaria, per il governo evidentemente è un problema. Togliere le agevolazioni al gasolio agricolo significa aiutare le aziende francesi e tedesche perché si rendono più competitivi i loro prodotti. Mi auguro che il governo faccia retromarcia”.

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