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Sequestrate 2 tonnellate di mitili in un centro ittico di Sorrento

Oltre 2 tonnellate di mitili sono stati sequestrati in un importante centro ittico del Comune di Sorrento. Sanzioni per 26 mila euro ai titolari, per le irregolarità rinvenute tra le vasche di stabulazione. Le verifiche hanno interessato aspetti amministrativi e di tracciabilità e qualità dei prodotti ittici.

L’operazione è stata compiuta nelle ultime ore dal Centro Controllo Area Pesca della Direziona Marittima di Napoli e dalla Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Castellammare di Stabia. Sul posto anche gli Ispettori pesca della Guardia Costiera stabbiese, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato Nazionale del Lavoro di Napoli e il personale dell’Icqrf del Mipaaf.

CLIENTI IN TUTTA ITALIA

Il centro ittico finito nel mirino è specializzato nella fornitura a mezzo catering di diverse strutture alberghiere e ristoranti della penisola. Un punto di riferimento, in particolare, per i ristoranti e le attività Horeca operanti nelle isole della Campania.

Gli ispettori dell’Icqrf hanno proceduto al campionamento per analisi dei prodotti alimentari. Svolti anche accertamenti sulla tracciabilità e verifiche dell’etichettatura su tutti i prodotti dell’azienda. I dati raccolti sono stati poi incrociati in tutta Italia, con quelli dei fornitori.

L’operazione è volta ad assicurare la qualità dei prodotti agroalimentari e tutelare la salute di cittadini nella imminente ripartenza della stagione turistica. Un momento molto atteso, all’allentamento delle misure Covid-19.

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Sequestrati a Napoli due grossi impianti abusivi di mitili

NAPOLI – Sequestrati due estesi impianti abusivi per l’allevamento di mitili posizionati all’imbocco del porto commerciale di Napoli e nei pressi della rada di Santa Lucia.

Secondo la Guardia di Finanza il vivaio abusivo conteneva circa duecento tonnellate di prodotto ittico maturo che, se immesso sul mercato, avrebbe fruttato introiti illeciti per circa 500.000 euro inquinando il commercio lecito in libera concorrenza del mercato.

Gli impianti non rispettavano nessuna delle prescrizioni igienico-sanitarie imposte dalla normativa vigente.  Nel corso delle operazioni è intervenuto un team del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Napoli che si è occupato dei campionamenti dei mitili per le successive analisi micro-biologiche e chimiche volte a far emergere la potenziale pericolosità dei prodotti per la salute pubblica delle centinaia di migliaia di ignari consumatori napoletani.

I grossi fusti di plastica galleggianti e le cime che tenevano legate le migliaia di filari di cozze erano posizionati, in maniera non visibile, appena al di sotto della superficie del mare. Il posizionamento avrebbe potuto comportare un serio intralcio per la sicurezza della navigazione delle navi e delle imbarcazioni in transito nel golfo di Napoli, tra le quali quelle che si contenderanno la vittoria nella competizione velica dell’Universiade 2019.

I Finanzieri a bordo delle motovedette hanno deciso di sradicare e recuperare tutto il materiale pericoloso e di smaltirlo secondo le normative ambientali vigenti.

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