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Vini al supermercato

Passito di Pantelleria Doc 2013 Nabil, Miceli

(3,5 / 5) Una chiara nota ossidativa per la bottiglia della vendemmia 2010 ci convince a testare anche la 2013 prima di recensire Nabil, il Passito di Pantelleria Doc delle cantine Miceli. Se nel primo caso il “difetto” è evidente (ma comunque non abbastanza da disturbare in maniera netta la beva) nel secondo è appena percettibile.

Un marchio di fabbrica del produttore? Forse. Di certo c’è che, a conti fatti, il Passito di Pantelleria Nabil è un buon compromesso “qualità prezzo” per chi è a caccia di un vino da abbinare a dolci e prodotti di pasticceria.

Nel calice si presenta di colore ambrato, limpido e trasparente, intenso. Al naso è intenso e tipico. La caccia alla nota ossidativa lascia presto spazio all’albicocca, agli agrumi (arancia candita) e al miele millefiori. Sentori che certamente prevalgono su una leggera balsamicità (finocchietto sotto spirito, anice, mentuccia,) e, soprattutto, sulla percezione di soluzione salina che ritroveremo poi al palato. Un olfatto schietto, dunque, di sufficiente finezza. Ma non certo di elaborata complessità.

In bocca, il Passito di Pantelleria Doc Nabil di Miceli si conferma di corpo, caldo, di buona morbidezza. Le note fruttate mature rendono piacevole la beva, ben calibrate con un’acidità rinfrescante e una salinità che chiama il sorso successivo. Un Passito che, tuttavia, lascia qualcosa a desiderare nel retrolfattivo: leggera la carica aromatica, abbandonata anche dall’acidità. Lo zucchero, così, risulta troppo invasivo e preponderante.

LA VINIFICAZIONE
Nabil è l’etichetta destinata ai supermercati nel quadro della produzione di vini passiti delle Cantine Miceli, che oltre a Sciacca possiedono vigneti e uno stabilimento per l’imbottigliamento dei vini sull’isola di Pantelleria, in contrada Rekale. La base per ottenere il passito Nabil, come da disciplinare, è lo Zibibbo. Uve che vengono lasciate ad appassire sulla pianta e successivamente al sole, prima di essere vinificate.

La Miceli nasce negli anni 30 quando il comandante di Marina Ignazio Miceli smise di ammassare e trasportare con la sua goletta Jasper vino sfuso siciliano da Castellamare del Golfo in diversi porti italiani e francesi. Aprì dunque una rivendita di vino in via Gagini, nel cuore di Palermo. Negli anni Sessanta, il figlio Salvatore e il nipote Ignazio iniziando a produrre in proprio. Una tradizione arrivata sino ai giorni nostri.

Acquistato presso: Auchan
Prezzo: 13,29 euro

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Moscato Veneto Igt 2015 Dindarello, Maculan

(5 / 5) Un delizioso passito, a un prezzo straordinario. E’ il Dindarello 2015 di Maculan – Vignaiuoli in Breganze. Un vino dolce Veneto Igt ottenuto al 100% da uve Moscato. Straordinario il prodotto.  E straordinario il prezzo al pubblico proposto dalla catena francese di supermercati Auchan. Concorrenziale, addirittura, rispetto a tutti i siti di e-commerce: clamoroso il caso di tannico.it, che lo colloca “in promozione” a 16 euro, a fronte di un “taglio prezzo” del 23% rispetto ai 21 euro di partenza.

Per l’ennesima volta, l’invito a tutti i lettori di vinialsupermercato.it a fare grande attenzione alle intricate “trame” dell’e-commerce di vino. Ma torniamo a parlare di questo splendido nettare.

Nel calice, Dindarello 2015 Maculan si presenta di una limpidezza cristallina, di grande luminosità. Le tinte sono quelle di un giallo paglierino che, da solo, chiama il sorso. Scorrevolezza poco densa e “lacrime” piuttosto fitte conducono l’osservatore a immaginare una buona morbidezza la palato. Ma ancor prima dell’assaggio, è il naso a incantare. L’intensità delle note di frutta candita a polpa gialla (albicocca), agrumi (arancia) e miele è netta e si unisce a sentori floreali secchi.

Presente anche una flebile vena balsamica, che richiama la menta. Il tutto in un sottofondo minerale, che sarà poi confermato da una leggera sapidità al palato, piacevolissima. In bocca, di fatto, sembra di assaporare il tipico Moscato che finisce sulla tavola degli italiani in occasione delle feste. Ma senza le “bollicine”.

Dindarello Maculan, per dirla tutta, pare la concentrazione dei sentori tipici del Moscato. La tecnica di vinificazione spinge l’acceleratore sui varietali dell’uvaggio, accentuandone aromaticità. Il segreto, in questo caso, è l’equilibrio. Tutt’altro che stucchevoli le note dolci di miele e frutta candita che, al palato, si fondono con la mineralità già decantata in precedenza e con una spalla acida in grado di tenere “in piedi” il sorso: una beva eretta, fiera, quella del Dindarello 2015 Maculan. Capace di chiamare un sorso dietro l’altro e, al contempo, invitando a divorare le delizie di pasticceria fresca scelte per accompagnarlo. Perfetto, a proposito, l’abbinamento con pasticcini a base di frolla e frutta, ricche di creme come la pasticcera.

LA VINIFICAZIONE
I vigneti nei quali viene cullato il Moscato atto a divenire Dindarello si trovano nella zona di Breganze e Fara, in provincia di Vicenza. Colline vulcaniche e tufacee, che conferiscono alla vite grande nutrimento, consentendo la produzione di vini complessi. Le uve, una volta raccolte, restano per circa un mese in fruttaio. Si tratta di un’operazione fondamentale per l’ottenimento di un buon vino dolce.

In questa fase aumenta in ogni singolo acino la concentrazione dello zucchero, col diminuire della presenza d’acqua. Si giungerà a una presenza zuccherina di 130 g/litro, a prodotto finito. La fermentazione viene condotta in tini di acciaio. E dopo tre mesi di affinamento in bottiglia, Dindarello è pronto per essere commercializzato.

Marchio che rappresenta una vera e propria garanzia per il Veneto e per l’Italia del vino, Maculan Vignaiuoli in Breganze è in realtà la storia di una famiglia appassionata e amante della propria terra d’origine. Opera da tre generazioni a Breganze, ai piedi dell’Altopiano di Asiago.

L’attività ha inizio nel 1947 grazie a Giovanni Maculan. Negli anni passa nelle mani di Fausto Maculan, che contribuisce in maniera decisiva all’affermazione attuale del marchio. Dal 2007, le figlie Angela e Maria Vittoria affiancano il padre nella direzione dell’azienda, che oggi conta 40 ettari con viti e ulivi e controlla direttamente una trentina di viticoltori selezionati.

Prezzo: 8,89 euro
Acquistato presso: Auchan

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