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Martini: certificazione Equalitas per tutti i fornitori di uva entro il 2021

Martini: certificazione Equalitas tutti i fornitori di uva entro il 2021

Martini, azienda del Gruppo Bacardi produttrice di spumanti e vermouth, annuncia che entro la fine del 2021 tutti i suoi fornitori di uva Moscato Bianco per l’Asti Spumante otterranno la certificazione di sostenibilità Equalitas.

Ad aver già ottenuto la certificazione di Equalitas, a seguito di un audit da parte dell’ente di certificazione Valoritalia, è la cantina Martini di Santo Stefano Belbo, responsabile della produzione del 30% del mosto d’uva per la produzione dell’Asti Martini.

Del restante 70%, più di due terzi dei fornitori di mosto, cooperative che rappresentano più di 200 piccoli viticoltori, sono stati anch’essi certificati sostenibili da Equalitas mentre i rimanenti verranno certificati entro l’anno.

«Questo è un grande risultato per Martini – afferma Stefano Stefanucci, direttore di Equalitas – La nostra società abbraccia tre pilastri della sostenibilità, ambientale, etica ed economica, e prende in considerazione ogni passaggio».

IL RISULTATO NEI 150 ANNI DI MARTINI

Il traguardo viene raggiunto proprio nell’anno in cui si celebrano i 150 anni di Martini & Rossi e la nascita delle prime bottiglie di “Moscato spumante d’Asti” prodotte proprio nel lontano 1871.

Martini già nel 1987, quando di impatto ambientale ancora si parlava poco, istituì un centro dedicato alle pratiche sostenibili chiamato L’Osservatorio Martini, ubicato nel cuore della regione Piemonte e guidato da un agronomo locale esperto nella coltivazione dei vigneti.

L’Osservatorio Martini ha introdotto svariate pratiche a basso impatto ambientale. Dalla consulenza sui metodi naturali per gestire i parassiti fino alla viticoltura integrata, tutto con un occhio sempre attento all’equilibrio di ciò che viene coltivato nei microclimi della zona dell’Asti.

«Abbiamo lavorato a stretto contatto con le comunità di viticoltori che da generazioni coltivano le migliori uve Moscato nelle nostre splendide colline – afferma Giorgio Castagnotti, direttore del centro operativo Martini di Pessione – e vogliamo continuare a farlo per le generazioni a venire».

L’IMPEGO DI BACARDI PER LA SOSTENIBILITÀ

Parallelamente al risultato di Martini, tutte le 10 botaniche utilizzate per dare vita a Bombay Sapphire otterranno entro fine anno la certificazione di sostenibilità. Bacardi si è infatti impegnata a raggiungere l’ambizioso obiettivo di approvvigionare il 100% degli ingredienti da fornitori certificati entro il 2025.

«Essere un’azienda familiare fa davvero la differenza nel modo in cui Bacardi affronta la sostenibilità – dice Victoria Morris, Global Vp Martini – Siamo impegnati a fare la cosa giusta per l’ambiente, per i nostri fornitori e per le loro comunità».

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Martini & Rossi, Ramazzotti, Campari: l’alcol come disinfettante per Covid-19

Non si ferma l’onda “alcolico-solidale” che vuole le distillerie in prima linea nella produzione di alcol non più destinato al consumo alimentare ma utile alla produzione di disinfettanti. In un periodo di forte rallentamento dei consumi dovuto al lockdown di tutto il settore Horeca i produttori mettono a disposizione la propria capacità produttiva per far fronte ad una richiesta sempre crescente di disinfettanti.

E così dopo la proposta che l’Alleanza cooperative agroalimentari e Assodistil hanno indirizzato alla ministra Teresa Bellanova è ora il turno dei grandi gruppi fare la loro parte. Martini & Rossi, Ramazzotti, Campari. I tre più noti brand del bitter “Made in Italy” hanno in questi giorni dato il via alla loro campagna solidale.

“Lo stabilimento di Martini fornirà alcol per la produzione di igienizzanti per mani da fornire alla comunità locale, alla Croce rossa e alle organizzazioni che lavorano per fronteggiare l’emergenza”, informa la Casa Martini – Martini & Rossi.

Stesso sound dalla pagina di Ramazzotti: “Abbiamo imbottigliato dell’igienizzante mani nella nostra distilleria di Canelli e lo doneremo alla Croce Rossa Italiana, alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco e alla Municipale di Canelli. Con la speranza di tornare presto a dire #BellaLaVita”.

Più strutturato il progetto di Campari. Dopo essere stata una tra le prime imprese ad effettuare una donazione importante all’Ospedale Sacco di Milano, Campari Group ha deciso di legarsi a Intercos Group, leader nello sviluppo e produzione di prodotti per la cosmetica.

L’alcol prodotto da Campari è stato trasformato e imbottigliato dallo stabilimento Cosmint di Olgiate Comasco del Gruppo Intercos per una prima produzione di 15 mila bottiglie di gel igienizzante per le mani destinati agli operatori sanitari degli ospedali lombardi in prima linea nella lotta all‘emergenza Coronavirus Covid-19.

“Consapevoli del continuo bisogno di gel igienizzante negli ospedali e in tutti i presidi medici, abbiamo deciso di donare una quantità di alcol puro, originariamente destinato alle nostre produzioni, in quanto materia prima essenziale per questa tipologia di prodotti” ha dichiarato Bob Kunze-Concewitz, CEO di Campari Group.

“Il Gruppo Intercos è ormai da mesi in prima linea, prima nei suoi stabilimenti cinesi e oggi in quelli europei e americani, e conosce quindi bene l’importanza di sostenere le strutture sanitarie locali – ha dichiarato Renato Semerari, CEO di Intercos Group – Per questo motivo, siamo orgogliosi di mettere in campo le nostre formule e la nostra capacità produttiva e di unirci a Campari Group in questa iniziativa.”

E chissà che le boccette di disinfettante dei nomi noti non diventino, un domani, oggetto da collezione come le bottiglie di Ramazzotti e Campari “For Medical Pourposes” distribuite negli Stati Unito sotto Proibizionismo.

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