L’incontro è stato quindi l’occasione per presentare il progetto “The WineLab” che ha come capofila l’Università di Macerata e di cui sono partners, tra gli altri, l’Azienda Scurtarola ed il Cervim e presentare l’HUB Toscana-WineLab, specificamente dedicato alla viticoltura eroica, che rappresenta una nuova realtà, in Toscana, per favorire l’incontro fra aziende viticole e ricerca. In campo vitivinicolo, le aziende di piccole dimensioni devono far fronte anche a problemi legati al territorio (vigneti di piccole dimensioni, spesso non contigui o disposti su terrazzamenti), un numero elevato di ore di manodopera (da 800 a 1600 ore/ha/anno) e una frammentazione ampelografica con maggiore presenza di vitigni autoctoni in piccole quantità.
Il progetto The Wine Lab si è posto vari obiettivi da raggiungere nell’arco dei tre anni della sua durata, tra cui: creare hub, ovvero gruppi di interesse e comunità di apprendimento che coinvolgono produttori di vino, ricercatori, studenti universitari, soggetti pubblici e privati del settore vinicolo; determinare nuove forme di cooperazione tra università e imprese per aumentare le opportunità di formazione (tirocini); mettere a punto meccanismi per la condivisione strutturata delle conoscenze tra ricerca e impresa, definire metodi e strumenti innovativi per sfruttare la conoscenza a livello regionale e collegarlo a quello nazionale ed europeo.
«Occasioni di confronto come questa – ha detto il presidente Cervim Roberto Gaudio – sono sempre importanti perché consentono di mettere di fronte i protagonisti della viticoltura eroica come i produttori con tecnici, amministratori e il mondo scientifico. La ricerca in viticoltura, infatti, ricopre sempre più un ruolo determinante in termini di riduzione di fattori di criticità che, in questo particolare tipo di viticoltura con pendenze proibitive e aree difficili come quelle montane e delle piccole isole, tutt’oggi permangono».
All’incontro hanno preso parte tutti i portatori di interesse quali amministratori locali, dirigenti regionali, viticoltori e ricercatori della Toscana e delle Cinque Terre. Nell’occasione è intervenuto anche Paolo Storchi, direttore dell’unità di Ricerca per la Viticultura del CREA di Arezzo, che si è soffermato sulle valutazioni sulla gestione alternativa nella difesa della vite e Maria Pia Maraghini dell’Università di Siena. Molto apprezzato è stato l’intervento del Sindaco di Massa, Francesco Persiani, sia per la disponibilità che per gli impegni assunti.
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