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Maculan: “Passaporto ambientale” per i Piwi Merlot Khorus, Sauvignon Rytos e Cabernet Volos

C’è anche Maculan tra le sette aziende coinvolte dal “Passaporto Ambientale per i prodotti agroalimentari della Montagna Vicentina“, che ha come scopo la riduzione dell’impatto ambientale della produzione. Un “Accordo volontario” con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), sotto la guida del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova.

Un obiettivo che la cantina di Breganze vuole centrare attraverso un progetto sui vitigni resistentiMerlot Khorus“, “Sauvignon Rytos” e “Cabernet Volos“, cosiddetti “Piwi” (acronimo di Pilzwiderstandfähig).

Accanto a Maculan ci sono Rigoni di Asiago, Colline di Marostica Società Agricola, Latteria di Soligo Società Agricola Cooperativa, Gruppo Bianchi di Panozzo Cesare & C. Società Semplice, Caseificio Pennar Asiago Società Cooperativa Agricola e l’Agribirrificio Luna di Michele Lunardon.

“Riteniamo che l’iniziativa Passaporto Ambientale sia un’occasione per costruire le basi di lavorazioni più sostenibili per il bene delle nostre colline – dichiara l’enologa Maria Vittoria Maculan (nella foto, sotto) – e delle generazioni future. I vitigni resistenti permettono infatti di ridurre i trattamenti dai dieci, undici che si praticano generalmente nel territorio, a solo uno o due”.

In particolare, Maculan ha scelto di percorrere dal 2017 la strada dei vitigni resistenti alle malattie fungine, mettendo a dimora 4 mila viti di “Merlot Khorus” e “Sauvignon Rytos”, due varietà selezionate dall’Università di Udine, e in seguito 4300 viti di “Cabernet Volos”.

Il progetto prevede la sostituzione, nel corso di un decennio, dei vigneti più vecchi con Piwi, varietà ottenute da incroci intraspecifici con il cambiamento del solo 5% dei cromosomi, ovvero di quelli responsabili degli effetti delle malattie sull’uva.

Ciò ha riscosso l’interesse dei ricercatori dell’Università di Padova, che hanno quindi deciso di certificare il procedimento nell’ambito del progetto “Passaporto Ambientale”, finanziato dal Programma di sviluppo rurale della Regione Veneto a seguito delle sempre più severe linee guida dell’Impronta Ambientale dell’Unione Europea.

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Food Lifestyle & Travel

Nuovo pasticcere per il panettone al Torcolato Maculan

La Cantina Maculan si prepara alle prossime feste natalizie con un nuovo Panettone al Torcolato. A realizzarlo per la prima volta sarà la Pasticceria Filippi di Zané, a pochi passi dalla sede dell’azienda, a Breganze (Vicenza).
Prodotto sin dal Natale del 2000, il Panettone Maculan coniuga la fragranza della lievitazione naturale con i profumi del vino Torcolato, che si tuffa nella ricetta del Panettone classico attraverso la bagna con cui viene reidratata l’uvetta sultanina.

“In Maculan – spiega Maria Vittoria Maculan, titolare con il padre Fausto e la sorella Angela – siamo sempre stati convinti che la qualità sia frutto di una ricerca che non ha mai fine. Per questo dalle ultime feste ci siamo messi alla ricerca di un nuovo forno. Abbiamo condotto varie prove e alla fine scelto la Pasticceria Filippi, azienda familiare che incarna gli stessi nostri valori di cura e attenzione per ogni dettaglio”.

Sono 46 le ore di lavorazione, a partire dalle 35 ore di lievitazione, a cui segue un’ora di cottura in forno e 10 di raffreddamento non condizionato. La lievitazione è rigorosamente naturale, con una pasta madre di più di quarant’anni, vanto della famiglia Filippi. La selezione degli ingredienti è attentissima: uvetta sultanina australiana 6 corone, latte di montagna consegnato in giornata, uova di galline allevate a terra, miele biologico dei Colli Euganei, Vaniglia del Madagascar. E naturalmente il Torcolato, vino passito prodotto con uva autoctona di varietà Vespaiola unicamente sulle colline di Breganze.

Per ogni chilo di Panettone vengono usati 50 ml di vino Torcolato con cui viene reidratata l’uvetta attraverso una bagna che dura almeno quattro giorni. Gli aromi del Torcolato restano così imprigionati nell’uvetta e rimangono intatti anche dopo il passaggio nelle alte temperature del forno. Nessun aroma, né di sintesi né naturale, interferisce con il gusto del Torcolato, che resta integro e cristallino.

Per la preparazione del Panettone è stata scelta l’annata 2013, frutto di un’estate calda che ha regalato un Torcolato ricco e profumato, perfetto sia nell’impasto che come accompagnamento goloso. Aromi che saranno esaltati gustando il Panettone ad una temperatura non troppo bassa, ideale tra i 25 e i 30 gradi centigradi.

É possibile acquistarlo nel suo formato da 1 o 3 kg nelle migliori enoteche e gastronomie d’Italia o direttamente in cantina. Prezzo del panettone 28 euro per il panettone nel formato più piccolo, o 60 euro comprensivi di bottiglia di Torcolato da 375 ml e cassettina in legno.

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news ed eventi

Maculan: “Faremo il vino rosso più buono d’Italia da viti resistenti”

“La nostra sfida per il futuro? Fare il vino rosso più buono d’Italia da varietà resistenti”. Fausto Maculan sceglie la strada delle varietà di vite resistenti alle malattie.

Il produttore di Breganze (Vicenza), marchio noto in particolare per il Torcolato e i rossi Fratta e Crosara, metterà a dimora il prossimo autunno i primi vigneti di Merlot Khorus e Sauvignon Rytos, due varietà resistenti selezionate dall’Università di Udine. Una conversione che nel corso di un decennio coinvolgerà progressivamente tutte le varietà coltivate.

“Il primo impianto sarà complessivamente di sole 4000 viti – spiega Maria Vittoria Maculan, responsabile della produzione – ma la nostra intenzione è di rinnovare via via i vigneti più vecchi con varietà resistenti alla malattie. È necessario specificare che queste varietà non sono individui geneticamente modificati, ma tipi ottenuti da incroci intraspecifici con il cambiamento solo del 5% dei cromosomi, ovvero di quelli responsabili degli effetti delle malattie sull’uva. Con queste varietà possiamo applicare solo uno o due trattamenti all’anno rispetto ai 10-11 che si praticano generalmente nel nostro territorio”.

LA SVOLTA
La prima vinificazione dai nuovi vigneti è attesa per il 2020. “Puntiamo ad avere un vino eccellente entro il 2023 – aggiunge Angela Maculan, responsabile commerciale – anno della cinquantesima vendemmia di nostro padre. Certamente il vino per celebrare quella ricorrenza sarà da vitigni resistenti”.

Una scelta fortemente voluta dalla nuova generazione, avallata da Fausto Maculan, che guarda anche al presente: “Nell’attesa di convertire tutta la produzione alle nuove varietà stiamo sperimentando nuove macchine irroratrici: diffondono il prodotto unicamente sulle foglie, aspirando le eccedenze. Niente più deriva aerea e dispersione per terra”.

Una svolta storica per l’azienda fondata nei primi anni Cinquanta da Giovanni Maculan e saldamente nelle mani di Fausto dal 1973. L’annata 2013 è stata la sua quarantesima vendemmia, celebrata con XL Vendemmia, vino a tiratura limitata voluto dalle figlie Angela e Maria Vittoria per festeggiare il padre.

Appena 300 magnum di Cabernet Sauvignon Breganze DOC prodotto con uve provenienti dal vigneto Branza e vestite con un’etichetta realizzata a mano dall’artista vicentino Pino Guzzonato trasformando in carta la fibra ottenuta dai raspi degli stessi grappoli d’uva da cui si è ottenuto il mosto.

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Vini al supermercato

Moscato Veneto Igt 2015 Dindarello, Maculan

(5 / 5) Un delizioso passito, a un prezzo straordinario. E’ il Dindarello 2015 di Maculan – Vignaiuoli in Breganze. Un vino dolce Veneto Igt ottenuto al 100% da uve Moscato. Straordinario il prodotto.  E straordinario il prezzo al pubblico proposto dalla catena francese di supermercati Auchan. Concorrenziale, addirittura, rispetto a tutti i siti di e-commerce: clamoroso il caso di tannico.it, che lo colloca “in promozione” a 16 euro, a fronte di un “taglio prezzo” del 23% rispetto ai 21 euro di partenza.

Per l’ennesima volta, l’invito a tutti i lettori di vinialsupermercato.it a fare grande attenzione alle intricate “trame” dell’e-commerce di vino. Ma torniamo a parlare di questo splendido nettare.

Nel calice, Dindarello 2015 Maculan si presenta di una limpidezza cristallina, di grande luminosità. Le tinte sono quelle di un giallo paglierino che, da solo, chiama il sorso. Scorrevolezza poco densa e “lacrime” piuttosto fitte conducono l’osservatore a immaginare una buona morbidezza la palato. Ma ancor prima dell’assaggio, è il naso a incantare. L’intensità delle note di frutta candita a polpa gialla (albicocca), agrumi (arancia) e miele è netta e si unisce a sentori floreali secchi.

Presente anche una flebile vena balsamica, che richiama la menta. Il tutto in un sottofondo minerale, che sarà poi confermato da una leggera sapidità al palato, piacevolissima. In bocca, di fatto, sembra di assaporare il tipico Moscato che finisce sulla tavola degli italiani in occasione delle feste. Ma senza le “bollicine”.

Dindarello Maculan, per dirla tutta, pare la concentrazione dei sentori tipici del Moscato. La tecnica di vinificazione spinge l’acceleratore sui varietali dell’uvaggio, accentuandone aromaticità. Il segreto, in questo caso, è l’equilibrio. Tutt’altro che stucchevoli le note dolci di miele e frutta candita che, al palato, si fondono con la mineralità già decantata in precedenza e con una spalla acida in grado di tenere “in piedi” il sorso: una beva eretta, fiera, quella del Dindarello 2015 Maculan. Capace di chiamare un sorso dietro l’altro e, al contempo, invitando a divorare le delizie di pasticceria fresca scelte per accompagnarlo. Perfetto, a proposito, l’abbinamento con pasticcini a base di frolla e frutta, ricche di creme come la pasticcera.

LA VINIFICAZIONE
I vigneti nei quali viene cullato il Moscato atto a divenire Dindarello si trovano nella zona di Breganze e Fara, in provincia di Vicenza. Colline vulcaniche e tufacee, che conferiscono alla vite grande nutrimento, consentendo la produzione di vini complessi. Le uve, una volta raccolte, restano per circa un mese in fruttaio. Si tratta di un’operazione fondamentale per l’ottenimento di un buon vino dolce.

In questa fase aumenta in ogni singolo acino la concentrazione dello zucchero, col diminuire della presenza d’acqua. Si giungerà a una presenza zuccherina di 130 g/litro, a prodotto finito. La fermentazione viene condotta in tini di acciaio. E dopo tre mesi di affinamento in bottiglia, Dindarello è pronto per essere commercializzato.

Marchio che rappresenta una vera e propria garanzia per il Veneto e per l’Italia del vino, Maculan Vignaiuoli in Breganze è in realtà la storia di una famiglia appassionata e amante della propria terra d’origine. Opera da tre generazioni a Breganze, ai piedi dell’Altopiano di Asiago.

L’attività ha inizio nel 1947 grazie a Giovanni Maculan. Negli anni passa nelle mani di Fausto Maculan, che contribuisce in maniera decisiva all’affermazione attuale del marchio. Dal 2007, le figlie Angela e Maria Vittoria affiancano il padre nella direzione dell’azienda, che oggi conta 40 ettari con viti e ulivi e controlla direttamente una trentina di viticoltori selezionati.

Prezzo: 8,89 euro
Acquistato presso: Auchan

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