Catalogato come VsQ, “Vino spumante di Qualità”, è stato sboccato a novembre 2016 (vendemmia 2014). Nel calice si presenta di un rosa corallo con riflessi aranciati che ricorda per certi versi alcuni nebbioli spumantizzati in Valle d’Aosta. La cristallina limpidezza viene spezzata da un perlage fine e persistente, primo sinonimo della qualità del prodotto.
Al naso, il Metodo Classico Brut Rosé Capovero di Cantine Madaudo regala la seconda soddisfazione: buona l’intensità delle note d’agrumi e di piccoli frutti maturi a bacca rossa, unite a percezioni floreali di rosa e crosta di pane, indice dei mesi d’affinamento sui lieviti. Non manca all’appello una vena leggermente balsamica, che rende ancora più interessante il “naso” di questo calice.
Al palato l’ingresso è piuttosto caldo, nonostante la gradazione alcolica si assesti sui 12,5%. Un aspetto tutt’altro che spiacevole, anche perché rinfrancato da una “bollicina” che diviene cremosa al sorso. Riecco dunque i frutti rossi, con melograno e ribes a farla da padrona. Buona acidità, ricordata anche da sottili note di lime, cui fa eco una mineralità capace di bilanciare ed equilibrare (verso l’alto) la beva.
Sufficientemente persistenti le sensazioni retro olfattive, dominate da ricordi di polpa di frutti rossi, nocciola e iodio. Un quadro complessivo soddisfacente ed elegante: ottimo il rapporto qualità prezzo espresso dalla bottiglia.
E in cucina bello l’abbinamento che vi suggeriamo – tutt’altro che scontato – con un simbolo caseario del nord Italia come il Gorgonzola. Formaggio stagionato che dà ottimi risultati anche in soluzione cremosa, sciolto in padella, a condire poi un goloso piatto di ravioli ripieni ai porcini.
LA VINIFICAZIONE
Il Metodo Classico Brut Rosé di Nerello Mascalese fa parte della collezione “Capovero” di Cantine Madaudo. Una linea che comprende anche un altro spumante, sempre a base Nerello ma vinificato in bianco, nonché due bianchi, tre rossi e un rosato. Tutti siciliani.
La tecnica di vinificazione del Metodo Classico Brut Rosé prevede la diraspatura delle uve Nerello, seguita da una pressatura soffice e delicata. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inox alla temperatura controllata di 12 gradi, per circa 20 giorni. Anche l’affinamento in serbatoi in acciaio inox, per 7-9 mesi.
La presa di spuma è prevista per la primavera successiva alla vendemmia, con l’aggiunta di lieviti selezionati e tappatura a corona. Il vino affina dunque in bottiglia, sui lieviti, per un periodo variabile fra i due e i tre anni, prima della sboccatura.
Promossa nel 2012 da una testimonial d’eccezione come Maria Grazia Cucinotta, siciliana Doc, Cantine Madaudo nasce nel 1945 per volere di “nonno Alfio”. Oggi la cantina di Larderia di Messina è guidata dalla seconda e terza generazione della famiglia. La “mission” rimane invariata da 70 anni: “Estrarre il massimo della qualità dalle fertili terre di Sicilia”.
Prezzo: 11,90 euro
Acquistato presso: Tigros
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.