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Oliviero Toscani, Naomi Campbell e quella campagna (scandalo) per il Consorzio Collio

Una modella di colore, sorridente, regge con la mano destra un calice di vino. Ben salda, nel palmo della mano sinistra, tra i seni nudi, esibisce una bottiglia di vino del Collio. «L’unico bianco che amo» si legge, insieme alla scritta «Collio Bianco del Friuli Venezia Giulia». Ecco spiegato il perché del messaggio di cordoglio diffuso ieri, sui social, dal Consorzio Collio, alla notizia della morte del noto fotografo Oliviero Toscani, all’età di 82 anni Per comprendere le ragioni di questo legame occorre riavvolgere le lancette dell’orologio, indietro fino al 2001. Fu l’allora presidente dell’ente, Marco Felluga, insieme al fondatore, il conte Douglas Attems, a presentare al territorio la campagna pubblicitaria realizzata da Oliviero Toscani. Solo una delle provocazioni di un «genio della comunicazione, maestro delle immagini, provocatore instancabile», come lo descrive nel post il Consorzio Collio.

IL CONSORZIO COLLIO RICORDA OLIVIERO TOSCANI E LA SUA CAMPAGNA PUBBLICITARIA

«Oliviero Toscani – recita ancora il messaggio affidato a Facebook dall’ente oggi presieduto da David Buzzinelli – ci ha insegnato a guardare oltre il semplice scatto. Con le sue campagne, ha sempre saputo accendere dibattiti e suscitare emozioni, unendo arte e messaggio in un modo che pochi sanno fare. Nella collaborazione con il Consorzio Collio, ha portato il suo inconfondibile stile. Una campagna che, come sempre, ha fatto parlare di sé. A prescindere dalle reazioni, resta indiscutibile il suo contributo all’arte visiva e alla comunicazione. Grazie, Oliviero, per averci insegnato che l’immagine è un linguaggio potente, capace di far riflettere e discutere. Il brindisi oggi è per te».

NOEMI CAMPBELL E OLIVIERO TOSCANI: GIALLO COLLIO

A distanza di 20 anni, come rivelato dal Messaggero Veneto, si capì che la modella prescelta da Oliviero Toscani per la campagna sui vini del Collio non era quella – di nazionalità svedese – comparsa effettivamente sui manifesti. Bensì Naomi Campbell. «Dopo il forfait della Campbell – si legge ancora – il budget di Regione e Consorzio venne drasticamente ridotto a 200 milioni e Toscani trovò la modella svedese, sempre di colore, che prestò il suo volto per la campagna. Fece comunque parlare, quella scelta di marketing, e contribuì a far conoscere fuori dal Friuli i vini del territorio. Poi però restò un unicum, che non venne replicato».

Il Consorzio del Collio optò infatti per «vie più tradizionali di comunicazione». E si affidò, in particolare, ai nomi dei suoi produttori. La campagna pubblicitaria suscitò comunque critiche e polemiche. Alcuni la considerarono troppo audace e provocatoria. Altri la interpretarono come inappropriata ed offensiva. Proprio di fronte alle tante reazioni negative, la decisione fu di ritirare la pubblicità. Marco Felluga espresse il suo dispiacere per la conclusione anticipata dell’iniziativa, sottolineando l’importanza di investire nella comunicazione per far conoscere il prodotto e il territorio. Pur senza i social media attivi, all’epoca, quell’immagine divenne “virale”. Tanto da essere riprodotta pure sulle carene degli scooter Vespa della zona. Gialle come il colore simbolo del Collio. Lo stesso che tanto simboleggia, a ben pensarci, il carattere artistico di Oliviero Toscani.

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Analisi e Tendenze Vino

Consorzio Vini Collio: interesse per le vecchie annate al Vinitaly

Si è conclusa con ottimi risultati e una sempre maggiore attenzione per la produzione enologica del Collio, la 52 edizione di Vinitaly, la più grande manifestazione del vino italiano, svoltasi a Verona dal 15 al 18 aprile.

Quest’anno, l’immancabile appuntamento per appassionati e professionisti – da sempre roccaforte di un grande interesse dall’estero – ha registrato una nuova e più marcata attenzione anche dall’interno: enotecari, ristoratori, ma anche consumatori e wine lovers e sempre più giovani italiani hanno partecipato in massa a questa edizione della fiera veronese, segnando un vero risveglio del Paese per il vino italiano. In questo rinnovato coinvolgimento anche i vini del Collio sono stati protagonisti, confermando l’attenzione verso questo angolo di territorio e puntando la loro presenza alla fiera sulle annate da collezione, oggetto di un evento-tasting guidato dalla giornalista Veronika Crecelius.

Siamo molto soddisfatti dei risultati di questo Vinitaly. In generale si è confermata come sempre molto attiva la componente estera presente in fiera, ma è indubbio che da quest’anno si sia assistito anche una partecipazione collettiva del mondo italiano – ha commentato Robert Princic, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Collio – in particolare siamo fieri dell’interesse manifestato dai partecipanti alla degustazione guidata sulle vecchie annate. È stata particolarmente apprezzata la tematica affrontata sulla longevità e i presenti hanno elogiato ancora una volta l’alta qualità dei grandi bianchi del Collio e la loro capacità di migliorare proprio con il passare del tempo” ha concluso Princic.

Il Collio non è solo longevità, ma anche sostenibilità e lo scorso Vinitaly lo ha dimostrato. In occasione della fiera sono stati infatti siglati i nuovi accordi volontari di adesione al progetto nazionale Viva che – avviato dal Ministero dell’Ambiente con l’obiettivo di migliorare le prestazioni di sostenibilità della filiera vitivinicola – da oggi vede tra le cantine aderenti anche Marco Felluga, Russiz Superiore e Venica&Venica, a dimostrazione di un coinvolgimento del Collio nelle principali iniziative a livello nazionale. Questo è solo uno dei progetti a più ampio respiro sulla sostenibilità che il territorio Collio sta portando avanti per avere sempre più un territorio sostenibile e in armonia con la natura.

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