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VinoVip al Forte: summit di grandi nomi alla Capannina

FORTE DEI MARMI – Dalle Alpi dolomitiche alle Apuane, ovvero da Cortina al litorale di Forte dei Marmi. La storica rivista enologica italiana Civiltà del bere si prepara al lancio di un nuovo evento originale e raffinato. La ventennale manifestazione VinoVip, che riunisce a Cortina d’Ampezzo negli anni “dispari” i grandi nomi dell’enologia e produttori emergenti, nell’estate 2018 approda sul lido del Forte.

VinoVip ospita in Versilia il Gotha della produzione enologica italiana, con aziende vitivinicole top, tra grandi firme (i Protagonisti alla Capannina di Franceschi) e una selezione di “Challenger”, le nuove Sfide italiane.

VinoVip non è solo una degustazione, ma una giornata di confronto durante la quale si danno appuntamento nomi di fama internazionale, in una delle mete turistiche più amate.

L’evento culminerà con un wine tasting alla Capannina di Franceschi, luogo di culto profano e simbolo dell’estate italiana, che per la prima volta ospiterà una degustazione di vini pregiati. Il Comune di Forte dei Marmi ha accolto con entusiasmo l’idea di un’edizione di VinoVip al Forte.

“Forte dei Marmi – ha dichiarato il sindaco Bruno Murzi – è una realtà unica a livello nazionale: in un territorio di appena 9 km quadrati troviamo ben quattro ristoranti stellati che sono un vanto per la città e per l’amministrazione comunale, che li ha recentemente insigniti con un premio. Anche in virtù di questo, sono particolarmente felice di poter ospitare VinoVip, un prestigioso evento a completamento della tradizione di eccellenza dell’arte culinaria di Forte dei Marmi”.

IL PROGRAMMA
La giornata del 18 giugno si aprirà con il convegno, di estremo interesse per i professionisti e i cultori del grande vino: “Wine&Money, prospettiva globale”, introdotto dall’economista divulgatore americano Mike Veseth, fondatore della fortunata newsletter The Wine Economist. Il convegno sarà diviso in quattro tempi, ciascuno dei quali prevede un apripista che inquadrerà l’argomento, seguito poi dagli interventi degli imprenditori protagonisti di VinoVip. I temi (e gli apripista) sono:
1. “Le sfide dell’Italia enoica”. Introduce Angelo Gaja
2. “Le rotte del vino globale”. Introduce Denis Pantini di Nomisma
3. “Imprese da gestire”. Introduce Ettore Nicoletto, amministratore delegato di Santa Margherita Gruppo Vinicolo
4. “Punti di forza, di debolezza, opportunità e rischi del Sistema Italia”. Introduce Piero Mastroberardino.

Al termine del convegno sarà annunciato il vincitore della quinta edizione del Premio Pino Khail “per la valorizzazione del vino italiano”, in precedenza conferito a Lucio Caputo, Lucio Tasca, Piero Antinori e Pio Boffa (Pio Cesare).

Seguirà la presentazione del libro “Manuale di conversazione vinicola” scritto dal decano dei giornalisti del vino, Cesare Pillon, entrambi presso la storica Fondazione Villa Bertelli.

Chiude l’evento il Grand Tasting della Capannina (dalle 18 alle 22) con i 52 Protagonisti di VinoVip al Forte 2018: sarà l’occasione per assaggiare i vini delle aziende che hanno scritto la storia di uno dei prodotti simbolo del made in Italy.

E alla Capannina non può mancare la migliore musica, con una “play list” ideata dal sound sommelier Paolo Scarpellini, collaboratore di Civiltà del bere, che abbinerà brani musicali alle etichette presentate, uno per ciascun produttore vinicolo protagonista.

“Da tempo desideravamo trovare un’alternativa ‘marittima’ al nostro fortunatissimo VinoVip Cortina – ha dichiarato Alessandro Torcoli, editore e direttore della rivista – evento di punta di Civiltà del bere da 20 anni. Abbiamo finalmente trovato in Forte dei Marmi il luogo ideale. Le affinità tra le due località di villeggiatura sono molte: eleganza, esclusività, qualità, fama internazionale”.

VinoVip al Forte si avvale del servizio dei sommelier di Ais Toscana. “Siamo da sempre con entusiasmo e professionalità al fianco dei principali eventi di promozione e diffusione della cultura del bere”, afferma il presidente Ais Toscana Osvaldo Baroncelli.

“Una manifestazione così importante come VinoVip – continua – che dalle Dolomiti approda in Versilia, nella nostra regione che ha nel Dna la cultura enologica, è un grande appuntamento di confronto per gli addetti ai lavori e di degustazione per i wine lovers”.

“È un contesto unico – conclude Baroncelli – e siamo onorati di collaborare a questo evento di Civiltà dal bere, la più longeva rivista di settore, nonché oggi importante network di comunicazione sul vino”. A VinoVip al Forte saranno presenti alcune tra le aziende più blasonate d’Italia.

LE CANTINE PRESENTI A VINOVIP AL FORTE
Marchesi Antinori, Tenuta Artimino, Guido Berlucchi, Bertani Domains, Bisol, Bortolomiol, Bottega, Castello di Querceto, Conte Vistarino, Famiglia Cotarella, Cleto Chiarli, Cuvage, Dievole, Domini Castellare di Castellina, Cantine Due Palme, Livio Felluga, Cantine Ferrari, Feudi di San Gregorio, Ambrogio e Giovanni Folonari, La Vis.

E ancora: Librandi, Marchesi di Barolo, Masciarelli, Masi Agricola, Mastroberardino, Mezzacorona, Pasqua, Petra, Pio Cesare, Planeta, Rocca delle Macìe, Ruggeri, Tenuta San Guido, Tenuta Santa Caterina, Santa Margherita Gruppo Vinicolo, Cantine Settesoli, Tasca d’Almerita.

Infine: Tenuta di Trinoro/Passopisciaro, Tommasi Family Estates, Torre Rosazza, Umani Ronchi, Velenosi, Villa Matilde, Vite Colte, Zenato. I challenger: Eleva, La Viarte, Monteverro, Poggio Cagnano, PuntoZero, Siddura, Tenuta di Fiorano.

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Simei Drinktec 2017, Rallo: “Occasione unica per le imprese italiane”

“Drinktec sarà l’occasione per portare l’eccellenza storica di SIMEI, organizzata da Unione Italiana Vini dal 1963, all’interno di un contesto internazionale che consentirà alle nostre aziende di crescere ancora”.

Antonio Rallo, presidente di Unione Italiana Vini, fa il punto su SIMEI, la più importante fiera delle tecnologie per enologia e imbottigliamento che si svolgerà dall’11 al 15 settembre 2017 a Monaco di Baviera, in partnership strategica con Drinktec, fiera leader mondiale del liquid food e beverage. La macchina organizzativa della 27esima edizione è già a pieni giri per dare vita ad un’edizione che si preannuncia sempre più all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità, con un respiro ancora più globale.

“Drinktec – aggiunge Rallo – sarà un evento che permetterà ai nostri espositori di esplorare mercati diversi e altri settori del beverage, grazie alla possibilità di raggiungere visitatori nuovi e buyer trasversali. Il pubblico abituale di Drinktec, invece, potrà conoscere i nostri operatori che da sempre si distinguono come nessun altro nell’ambito delle tecnologie dedicate alla filiera vitivinicola”.

“Sarà anche un’importante occasione formativa – evidenzia Rallo – grazie ai convegni e ai workshop in programma, che faranno dialogare rappresentanti dell’industria, del mondo accademico e delle istituzioni internazionali come il CEEV (Comité Européen des enterprises vins), l’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino), il CERVIM (Centro di Ricerca, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura di Montagna), la Stazione Sperimentale del Vetro, l’associazione francese di produttori di superalcolici Spirits Valley, sulle tematiche più significative del comparto e su uno dei temi prioritari di questa edizione: la sostenibilità”.

L’ESPOSIZIONE, I PROTAGONISTI
A SIMEI Drinktec l’eccellenza produttiva e l’innovazione in fatto di macchine e attrezzature del comparto si potranno toccare con mano esplorando gli oltre 20 mila metri quadrati dedicati all’esposizione.

Sarà possibile scoprire, come confermano cinque grandi produttori italiani che non mancheranno a questa edizione 2017, soluzioni tecnologiche estremamente innovative dedicate alla viticoltura, delle quali l’Italia è leader mondiale.

“A SIMEI trovi sempre ciò che cerchi in tema di innovazione e processi – racconta Ernesto Abbona, presidente di Marchesi di Barolo -. Soluzioni inaspettate, frutto della genialità dei nostri imprenditori e ricercatori, che nemmeno immaginavi esistessero. Essere a Monaco sarà un’ottima occasione sia per noi, che potremo ampliare il nostro territorio a livello di vendita, sia per le aziende espositrici, che si faranno conoscere in nuovi mercati. Un’occasione unica di cui potremo beneficiare tutti, perché il benessere di un’azienda del territorio favorisce il benessere del territorio stesso, con ricadute positive ad ogni livello”.

“Ho partecipato a tutte le edizioni sin da bambino e oggi ritorno con i miei dipendenti e i tecnici – aggiunge Quirico Decordi, presidente della Vinicola Decordi. SIMEI mostra un panorama completo del meglio della tecnologia esistente in campo vitivinicolo. La concomitanza con Drinktec rinnoverà il successo dell’evento e lo porterà all’attenzione di nuovi potenziali clienti e mercati, in attesa che torni in Italia nel 2019. SIMEI è, infatti, una fiera che sentiamo molto nostra e, non a caso, i produttori top sono italiani”.

“SIMEI è l’unica fiera dove le macchine sono fisicamente esposte, cosa che permette di verificarne e testarne il funzionamento e l’operatività – commenta Domenico Zonin, presidente di Zonin 1821. Certamente si tratta di un’operazione molto onerosa a carico degli espositori ripagata però, senza dubbio, dall’impatto e dalla ricaduta che un grande evento come questo può generare. Essere a Monaco permetterà agli espositori di confrontarsi con un pubblico ancora più internazionale e di implementare l’export”.

“SIMEI è un motivo di orgoglio italiano: se l’Italia, negli ultimi anni, ha perso terreno in diversi settori strategici, questo non è successo nel campo della tecnologia enologica, dove il nostro Paese primeggia – spiega Sergio Dagnino, direttore generale di Caviro. Noi saremo lì per aggiornarci, vedere quali sono i trend e capire se c’è qualche innovazione da implementare in tempi brevi. Essendo in concomitanza con Drinktec, i visitatori riusciranno ad ottimizzare il loro tempo e gli espositori potranno sfruttare una vetrina che consentirà loro di metter piede anche in territori diversi, andando a solleticare, magari, i concorrenti di beverage e birre”.

“E’ essenziale esserci per sviluppare contatti, ma soprattutto per conoscere il nuovo, perché non c’è niente di peggio del pensare di essere arrivati – sottolinea Lamberto Frescobaldi, presidente di Marchesi de’ Frescobaldi. Bisogna essere umili e andare con tutto l’interesse possibile per portare a casa nuove idee che spingano a un continuo miglioramento. SIMEI è da sempre una fiera di altissimo livello, quindi siamo certi che Monaco, col suo baricentro internazionale, possa stimolare ancora di più la fantasia e dare stimoli nuovi, essenziali per continuare e ripartire alla grande”.

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