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Inaugurato il Museo Luxardo: 200 anni di storia per la distilleria dei Colli Euganei

Inaugurato il Museo Luxardo 200 anni di storia per la distilleria dei Colli Euganei

FOTONOTIZIA – È stato inaugurato nelle scorse ore il Museo Luxardo, adiacente alla sede dell’azienda di Torreglia, in provincia di Padova. Un percorso coinvolgente lungo i 200 anni della storia di una delle famiglie italiane simbolo nella produzione di liquori ed ingredienti per la pasticceria artigianale, nonché tra le più antiche  distillerie del mondo.

Un’azienda che, nel 2021, ha celebrato i suoi 200 anni di attività. Grazie al Museo Luxardo, il visitatore viene accompagnato in un viaggio dalle origini a Zara, in Dalmazia, fino ai Colli Euganei, dove dal 1947 ha sede la produzione.

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Luxardo Spa inaugura la sua nuova distilleria

Luxardo Spa, che celebra quest’anno il suo Bicentenario, inaugura la sua nuova distilleria. Tre nuovi alambicchi, prodotti dalla Barison Industry di Trento, sono stati aggiunti ai due storici preesistenti. Un innovativo impianto 4.0, in linea con le recenti esigenze di mercato.

Ora tutte le fasi di lavorazione sono automatizzate e tracciate. Non è più richiesta la presenza costante del mastro distillatore ed è possibile controllare, sia da remoto che a posteriori, ogni fase della trasformazione a caldo delle infusioni.

Gli alambicchi appena inaugurati ricalcano nell’impostazione quello storico del 1977. Luxardo è inoltre in attesa di inaugurare, verso la metà del 2022, il Museo Luxardo dedicato ai 200 anni di storia dell’azienda.

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Emesso il francobollo celebrativo per i 200 anni di Luxardo

Arriva il francobollo celebrativo dei 200 anni della Luxardo, storica azienda di liquori, che rientra nella serie tematica denominata “Le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” di Poste Italiane.

In pochi centimetri è condensato tutto il valore e l’espressione del marchio Luxardo nell’anno del suo anniversario, grazie alla scelta di riferimenti iconici: il logo del bicentenario, la bottiglia impagliata del Maraschino e un’immagine con profilo femminile che riproduce una cartolina pubblicitaria Luxardo degli anni ’30 conservata presso l’Istituto regionale istriano giuliano dalmata di Trieste.

L’emissione è fissata per martedì 23 marzo presso l’Ufficio delle Poste di Torreglia (PD), dove ha sede l’Azienda. La tiratura raggiungerà quota trecentomila pezzi.

LUXARDO S.P.A.
Luxardo è ancora oggi interamente di proprietà della stessa famiglia. Fondata da Girolamo Luxardo nel 1821, l’azienda si espanse rapidamente sui principali mercati. Ne sono testimonianza le innumerevoli medaglie conseguite alle principali esposizioni mondiali, che ancora oggi fregiano l’etichetta del suo prodotto più rinomato, il Maraschino Luxardo.

Oggi la distilleria Luxardo vanta una significativa presenza in circa 90 mercati mondiali. Attualmente sono attive la quinta, sesta e settima generazione, impegnate insieme a dare la dovuta continuità all’eredità lasciata da Girolamo Luxardo, preservando l’identità di un’azienda familiare indipendente.

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Spirit Experience: al Merano Wine Festival sbarcano i distillati

Il Merano Wine Festival 2018 è stato anche Spirit Experience. Per la prima volta all’interno della Gourmet Arena ha fatto mostra di se una selezione di distillati, masterclass dedicate e preparazioni dei bartender presenti.

Il mondo del vino, in uno dei suoi appuntamenti più prestigiosi, ha aperto le porte al mondo degli spirits. Per la prima volta, i “distillati” hanno messo la punta del piede all’interno del mondo del vino.

Un binomio, quello fra vino e spirits, che in realtà è da sempre ben presente nella testa dei consumatori, ma che ha sempre visto contrapposti i due mondi. Quasi non ci fosse interesse reciproco. Quasi che un bevitore di spirits o di mixology non sia intenditore di vino e viceversa.

E così, mentre a Milano si teneva il Milano Whisky Festival (di cui vi abbiamo raccontato la scorsa edizione), ecco spuntare nella Passerpromenade di Merano bottiglie di superalcolici, amari e vermouth.

Non moltissime, per la verità, e con un forte sbilanciamento al “bere mescolato” piuttosto che al consumo “in purezza”. Ma per essere la prima occasione decisamente un grande successo.

LE TIPOLOGIE, GLI ASSAGGI, LA COCKTAIL COMPETITION

Qualche “incursione” dall’estero, ma sono prodotti e produttori italiani a guidare il gioco alla Spirit Experience. Primo fra tutti il più italico degli spiriti: la Grappa. Protagonista non solo dei banchi d’assaggio ma anche di una masterclass a lei dedicata.

Dalla bianca di Nardini, che propone Extrafina per i 240 della distilleria, alla bianca aromatica di Roner, monovitigno di Gewurztraminer ricca del suo varietale. Sempre Roner propone la ottima Weissburgunder (da noi già degustata a al Milano Rum Day), mentre interessanti sono le due ambrate: Selezioni, edizione limitata di Marzadro ricca di terziari legnosi e Fuoriclasse, riserva 7 anni di Castagner, che non snatura i profumi primari.

Italia che tiene banco anche sul fronte del Gin. Seven Hills stupisce per la freschezza erbacea del suo Dry mentre Greedy Gin, dal veneto, è più profondo e balsamico con note di lavanda e thè verde. Dalla Calabria è Vecchio Magazzino Doganale a sorprendere con un Gin dai sentori affumicati, mentre Gin del Professore gioca su note agrumate e Roner mette i boschi dell’Alto Adige in un Gin che profuma di pino cirmolo.

Italia che si confronta anche sugli altri spirts internazionali. Stock presenta qui il suo Brandy Riserva 20 anni per i 130 di attività, saranno 5000 bottiglie non ancora confezionate (ma abbiamo la possibilità di assaggiare una campionatura): uno spirito di gran corpo ricco di note erbacee e con un leggero tannino probabilmente dovuto ai legni dell’invecchiamento, sapido e persistente chiude in modo leggermente amaricante.


Puni
porta l’intera gamma dei suoi Whisky fra cui spicca Vina, 5 anni di invecchiamento in botte ex Marsala vergine: secco e verticale ricco di note vinose e di frutta secca. Roner tiene alta bandiera del Rum col suo R74: morbido e dolce dai sentori fruttati.

Grande carrellata di liquori della tradizione come Limoncello, Nocino, Cedro, Rabarbaro, Anice e liquori a base di frutta ma è la grande qualità dei Vermouth a cogliere l’attenzione. Martini Riserva Ambrato gioca sul dolce-amaro di miele e rabarbaro.

Roner con GW utilizza il Gewurztraminer come vino base arricchendolo con le botaniche ma senza perderne la caratteristica nota fruttata.

Gamondi (Toso) col suo Vermouth di Torino Superiore Rosso si rifà alla tradizione piemontese dove arancia amara e china donano intensità e freschezza.

Originali le due proposte di Tomaso Agnini. Vermouth al mallo di noce, più morbido e dolce, e Vermouth all’aceto balsamico, più fresco. Ottima l’intera linea di Del Professore: Bitter, Aperitivo ed i Vermouth Classico, Chinato, di Torino e di Torino Superiore.

Aziende italiane che si distinguono per la loro produzione e costante presenza nelle ricette dei bartender di tutto il mondo, come Luxardo, che oltre al famoso Maraschino qui porta anche Bitter, Sangue Morlacco ed il proprio Triple Sec, o come Varnelli coi proprio liquori, amari e distillati.

E proprio Varnelli, per la celebrazione dei 150 anni di attività, è stata la protagonista della Cocktail Competition tenutasi il 12 novembre alla Spirit Experience.

Nove giovani emergenti Bartender italiani si sono sfidati nella preparazione e presentazione di cocktail da loro ideati a base “Varnelli”. Una gara che ha visto vincitore il giovanissimo Alessandro Governatori del Bar Torino di Ancona con la sua ricetta “La merenda di nonno Italo“:

La merenda di nonno Italo
30 ml di Varnelli Anice Secco Speciale
30 ml di Vermouth uvaggio rosso
30 ml di Amaro dell’Erborista
Top Cedrata
5 ml Caffè Moka Varnelli

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