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Caffè Vergnano compie 140 anni: quattro generazioni in una tazzina di italianità

Caffè Vergnano compie 140 anni: quattro generazioni in una tazzina di italianità

Una piccola drogheria voluta e sognata da Domenico Vergnano, dove la passione per la miscela si fa ben presto culto. E soprattutto impresa. Inizia così a Chieri, nel 1882, la storia di Caffè Vergnano, uno dei brand italiani più conosciuti nel mondo. Nel 2022, l’azienda che oggi ha sede a Santeno (TO) compie 140 anni dalla fondazione e brinda ai propri successi.

Il 2021, nonostante le difficoltà affrontate, si è chiuso infatti con un fatturato totale di 92 milioni di euro, che ha quasi pareggiato i risultati del 2019. L’export ha chiuso a 22,4 milioni di euro, il retail a 37,6milioni. Bene anche il comparto Horeca a 29,4milioni e il vending a 2,6 milioni di euro. Numeri che hanno anticipano (e giustificano) un anno, il 2022, di festeggiamenti.

«Siamo “vecchi” – commenta Carolina Vergnano, Ceo di Caffè Vergnano – ma non ci siamo mai sentiti più giovani. Abbiamo tante idee, energia positiva, ottimi partner ad affiancarci. Ma soprattutto tanti amici che ogni giorno dimostrano amore per la nostra famiglia ed il nostro marchio».

Sarà un anno da celebrare e ricordare perché tante cose succederanno e tutte saranno ispirate dai valori in cui crediamo da 140 anni. Da quei sentimenti che arricchiscono i nostri sogni e li fanno diventare realtà. Il nostro sguardo è e sarà sempre rivolto al futuro perché il domani è ancora tutto da costruire assieme».

DALLA PRIMA FACTORY DI CAFFÈ IN KENIA ALL’EXPORT IN 90 PAESI

L’anno di svolta di Caffè Vernano è il 1930. Enrico Vergnano, figlio di Domenico, decide di acquisire la prima factory di caffè in Kenya. Nel 1970, a quasi cento anni di distanza, Carlo e Franco Vergnano, nipoti di Domenico, cresciuti nella drogheria di Chieri, prendono le redini dell’azienda. Portando Caffè Vergnano verso gli albori di una nuova era.

Nel 1986 l’acquisizione di Casa del Caffè a Torino segna il consolidamento imprenditoriale nel mondo dell’Horeca. Si arriva così al 1996, anno in cui i confini di Caffè Vergnano si allargano verso il mercato estero, grazie a un processo di internazionalizzazione e sviluppo che permetterà al brand di affermarsi in 90 Paesi.

È proprio con l’ingresso nel business della quarta generazione, composta da Carolina, Enrico e Pietro Vergnano, che «la voglia di mantenere e consolidare i valori familiari in ottica di sviluppo, soprattutto affermandosi in mercati emergenti e in forte crescita», diventa centrale per il successo dell’azienda.

«Parole come sostenibilità ambientale e sociale sono da sempre la cifra distintiva di Caffè Vergnano – spiega l’attuale management – e si traducono in tutte le azioni quotidiane, grandi e piccole, intraprese dal brand».

L’ACCADEMIA VERGNANO E L’ACCORDO CON COCA-COLA HBC

Un riferimento diretto alle capsule compostabili compatibili, ai processi di riciclo e di riduzione degli sprechi e al recupero dei rifiuti. In ambito etico, Women in Coffee è sicuramente il progetto che meglio racconta l’impegno di Caffè Vergnano.

Nato nel 2018 per sostenere piccole realtà di donne coltivatrici di caffè, è oggi in continua evoluzione. Ed ambisce a «supportare iniziative concrete che parlano di empowerment, inclusione e rispetto al femminile».

Altro valore chiave del brand è la cultura, intesa come «processo di crescita e miglioramento continuo». Per questo è nata l’Accademia Vergnano, istituita nell’antica casa di famiglia a Chieri. Qui vengono organizzati corsi teorici e pratici per i baristi che vogliono imparare tutti i segreti del mondo del caffè e approfondire le loro competenze.

Il 2021, anno difficile, segnato dalla pandemia, porta con sé la partnership strategica con Coca-Cola Hbc per la distribuzione esclusiva dei prodotti di Caffè Vergnano nei territori della società svizzera che opera nel settore alimentare, quotata sia alla Borsa di Londra che alla Borsa di Atene e presente in 28 Paesi con i propri stabilimenti. Esclusa dall’accordo la sola Italia, casa madre di Caffè Vergnano.

140 ANNI DI CAFFÈ VERGNANO: IN ARRIVO LA LIMITED EDITION

«L’accordo rappresenta un’importante opportunità di crescita internazionale e di sviluppo del business export – spiega l’azienda – attraverso un rafforzamento della propria presenza, oltre i confini italiani». Un risultato ambizioso in un contesto ancora delicato ed incerto, condizionato dalla pandemia.

«Il nuovo anno – anticipa la quarta generazione Vergnano – sarà un intero anno di celebrazioni, eventi, sorprese e regali per i nostri consumatori. Ci sarà una limited edition di prodotti iconici dell’azienda che, per l’occasione, si vestiranno d’oro. Oltre ad una reinterpretazione del coccio in terracotta toscana, storico regalo di Natale».

Caffè Vergnano compirà inoltre un viaggio lungo l’Italia, durante il quale porterà il vero espresso italiano vicino ad amici, partner e consumatori. Una storia lunga 140 anni, con tante pagine ancora da scrivere.

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Absolut Vodka Comeback, “message in a bottle”: vetro riciclato al 41%

Una nuova bottiglia in edizione limitata dal nome inequivocabile: “Comeback“, ottenuta con più del 41% di vetro riciclato. Un invito a “costruire un futuro migliore, incoraggiando le pratiche di riciclo e uno stile di vita più consapevole” e rispettoso dell’ambiente. È l’ultima proposta di Absolut Vodka, in linea con le caratteristiche di tutte le bottiglie della casa svedese.

La sostenibilità fa parte della mission di Absolut ormai da anni, che ha fatto suo, ormai da 7 anni, il claim “Create a better tomorrow, tonight”. Nei “rifiuti”, Absolut riconosce “potere e bellezza” e “crede basti un po’ di creatività per far sì che qualcosa di vecchio possa tornare a vivere in una forma nuova”.

Ed è proprio quello che Absolut Comeback vuole dimostrare: “Una bottiglia di vodka può rinascere con una veste nuova, unica e assolutamente originale, tanto da divenire un’edizione limitata da collezione”. La nuova bottiglia è disponibile in più di 80 paesi, prezzo 11,90 euro.

L’iconico design di Absolut, riconosciuto e riconoscibile in tutto il mondo, insieme alla personalizzazione di questa edizione limitata, ricreata grazie ad un particolare molatura del vetro che le dona un look eclettico, rendono Absolut Comeback il manifesto della campagna “Create a Better Tomorrow, Tonight“.

“Ormai da molti anni – commenta Henrik Ellstrom, direttore del dipartimento Strategia e Innovazione di Absolut – siamo impegnati a introdurre metodi di produzione sostenibili. Oggi siamo felici di ribadire questo nostro impegno e più in particolare di festeggiare i nostri sforzi sul fronte del riciclo con la prima assoluta del lancio di una bottiglia”.

“Siamo convinti che una bottiglia in vetro debba avere una seconda vita – continua Ellstrom – e la nuova edizione limitata esprime questa nostra convinzione in purezza. Speriamo che la nostra nuova campagna per uno stile di vita circolare ispiri molte persone a usare la creatività per sprecare meno”.

“Sappiamo che le risorse del pianeta non sono infinite – aggiunge Tina Robertsson, responsabile della performance sostenibile in Absolut – e che tutti dobbiamo diventare più responsabili nelle nostre azioni quotidiane e nelle scelte che facciamo. Noi in Absolut siamo pronti a fare la nostra parte, su tutto il processo produttivo, dalla semina al bicchiere”.

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Barolo Limited Edition ”La classe non è acqua”, da Serradenari per Juventus

La Cantina Serradenari di La Morra, di proprietà della famiglia Diatto-Negri, da sempre considerata cantina di eccellenza artigianale, la vetta del Barolo nel quale si produce ”il barolo più alto del mondo”, da oggi può raccontare una storia in più. Giovanni Negri, spinto da un’accesa passione calcistica bianconera ha pensato di disegnare e dedicare alla sua squadra del cuore una nuova etichetta di Barolo ”La classe non è acqua”, etichetta a tre colori, bianco, nero e giallo, come il logo della squadra. ‘È un gioco, un omaggio alla fede calcistica che accomuna tutto in nostro gruppo, dal cantiniere al grafico, passando per il sottoscritto” ha dichiarato alla Stampa Giovanni Negri. ”Quando avevo otto anni giravo con la figurina sbiadita di Gianpiero Combi in mano e con i racconti di mio padre e mio zio nelle orecchie sulla mitica cinquina realizzata dalla Juventus tra il 1931 e il 1935. Dicevano che era stata un’impresa irripetibile, così qualche tempo fa mi è venuta l’idea di rendere omaggio a quel ricordo, se davvero la Juve fosse riuscita a ripetere il record” ha continuato. Pronti via, in men che non si dica è arrivato il barolo versione limited edition per festeggiare il fortunato ciclo di successi juventini. Cinque anni di vittorie, lunghi come l’affinamento del barolo targato ”La classe non è acqua”, vendemmia 2011. Un exploit che resterà isolato secondo Negri, salvo che la Juve riuscisse a vincere per tre anni consecutivi la Champions League, in tal caso ”non basterebbero i magnum di Barolo per festeggiare”, parola di Giovanni Negri.

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