La grande beffa dei lieviti indigeni dei Consorzi del vino

EDITORIALE – Nell’enomondo 2019 sono due le parole che riecheggiano da Aosta a Taranto e da Bolzano a Siracusa: “zonazione” e “lieviti indigeni“. Se la prima deve confrontarsi coi tempi biblici della burocrazia italiana, la seconda – il più delle volte – è in voga tra i vignaioli che si riconoscono nei metodi di produzione biodinamica e “naturale”. Sempre più spesso, però, anche i Consorzi del vino annunciano l’avvio di studi per la selezione di “lieviti indigeni” o “autoctoni” da mettere a disposizione delle cantine associate. Un’alternativa, insomma, ai lieviti…

Vai all'articolo

Barbera d’Asti Docg: due nuovi lieviti autoctoni presto in commercio

Dopo quattro anni di sperimentazioni, si è giunti all’individuazione di due nuovi lieviti autoctoni con un elevato potenziale enologico da impiegare per la produzione del Barbera d’Asti Docg, al fine di produrre un vino ancora più strettamente legato al terroir I lieviti sono stati selezionati da 15 vigneti di Barbera delle province di Asti e Alessandria nell’ambito di uno studio affidato ad un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze Agraria di Asti (Disafa) e presentati durante la riunione conclusiva del progetto tenutasi il 30 Marzo. ”Wildwine”, questo il nome del progetto,…

Vai all'articolo