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degustati da noi vini#02

Lessini Durello Doc Riserva 36 mesi Brut 2016, Casarotto

Lessini Durello Doc Riserva 36 mesi Brut 2016 CasarottoIl Lessini Durello Doc Riserva 36 mesi Brut 2016 di Casarotto è uno degli spumanti Metodo classico presenti nella Guida Top 100 Migliori vini italiani di WineMag.it. Supera brillantemente i tasting alla cieca, confermandosi quale ennesimo pezzo da novanta della cantina di Montecchia di Crosara (VR).

LA DEGUSTAZIONE

Giallo paglierino luminoso per questo Champenoise simbolo dei Monti Lessini, ottenuto con l’uva autoctona Durella. Perlage finissimo, persistente. Naso croccante e d’un frutto voluttuoso, attorno alla crosta di pane.

Risvolti floreali e mielati, albicocca, agrumi, vena tropicale. E, soprattutto, una vena minerale-vulcanica pronta a far da fil rouge e da spina sorsale al sorso, sin dall’ingresso del Lessini Durello Doc Riserva 36 mesi Brut 2016.

La beva si dipana su sentori corrispondenti al naso, con altrettanta generosità ed eleganza tropicale. È il trionfo di un Metodo classico che riesce ad esaltare primari e terroir.

GLI ABBINAMENTI

Un punto di riferimento assoluto, questa etichetta di Casarotto, nel contesto della denominazione spumantistica veneta, al top tra gli spumanti italiani.

Come suggerisce la cantina, il Lessini Durello Doc Riserva 36 mesi Brut 2016 risulta versatile nell’abbinamento. Ottimo come aperitivo, sposa antipasti e portate a base di pesce, cotto e crudo. Si abbina bene a sopressa e formaggi locali. Eccellente con il baccalà alla vicentina.

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vini#1

Metodo Classico Lessini Durello Doc 2008 “60 mesi”, Marcato

E’ il Veneto che non t’aspetti. Quelle delle bollicine “Metodo Classico”. In realtà, il Lessini Durello Doc 2008 “60 mesi” di Marcato, è molto, molto di più.

Uno di quei vini capaci di sorprendere, perché in grado di mettere l’accento a un vitigno. Nel caso specifico la Durella. Mai sentito parlare? Possibile. Prima, però, vi raccontiamo il calice.

LA DEGUSTAZIONE
Il Lessini Durello Doc 2008 “60 mesi” di Marcato veste il calice di un giallo brillante, dorato. Il perlage è fine e persistente, come si addice ai migliori Metodo Classico.

Naso complesso. Una giostra che inizia a girare sui sentori tipici dei lieviti (60 mesi di affinamento non potevano che lasciare questo “segno”, positivo). E dunque croissant, crema pasticcera. Ma anche miele d’acacia e frutta a polpa bianca. Non mancano richiami minerali (su cui poi mette un punto deciso il palato), sbuffi di fiori di campo ed erbe aromatiche.

In bocca, il Lessini Durello 2008 di Marcato entra dritto, su note sorprendenti (proprio perché non esattamente corrispondenti al naso) di agrumi come cedro e lime Ecco i muscoli del Pinot Nero, presente con un 15% in questo matrimonio d’uve con la Durella (85%).

Acidità e mineralità perfettamente in equilibrio, anche quando il sorso assume tutte le caratteristiche che rendono speciale questa etichetta. Il momento in cui la mineralità del terreno vulcanico esce in tutto il suo splendore.

Ottima anche la persistenza di questo vino, in un retrolfattivo che conserva l’eleganza iniziale. Perfetto a tutto pasto (anche per il prezzo interessantissimo, generalmente sotto i 15 euro), il Lessini Durello 2008 di Marcato accompagnare molto bene piatti a base di pesce, ma anche crostacei ed ostriche.

LA VINIFICAZIONE
Le uve di Durella e Pinot Nero crescono nei Comuni di Roncà, Verona e Val d’Alpone, nel cuore della vulcanica Doc Lessini Durello. Vengono raccolte a mano, in piccole cassette. La vinificazione prevede inizialmente una pressatura soffice con fermentazione a temperatura controllata, compresa tra i 14e i 16 gradi.

Fermentazione malolattica completa, prima del taglio per la seconda fermentazione. L’affinamento sui lieviti, come suggerisce il nome stesso di questo spumante Metodo Classico, prevede un minimo 60 mesi. Un procedimento che si compie nelle cave sotterranee della cantina.

La Marcato ha intrapreso dal 2013 un nuovo corso. Gianni Tessari e la sua famiglia (la moglie Anna Maria e le figlie Valeria e Alice) hanno posto l’accento sull’innovazione, modernizzando l’azienda anche dal punto di vista dell’immagine. Ne sono un esempio le etichette, riviste in un’ottica più accattivante rispetto al passato.

L’anno della svolta, però, è il 2016. La Società Agricola Giannitessari riunisce 55 ettari di vigneto, distribuiti in tre Doc (a Roncà per il Lessini, Soave e Sarego per i Colli Berici) e inizia a contare su una moderna cantina di circa 7 mila metri, portando la produzione a 350 mila bottiglie.

Questi i numeri di una realtà in cui Tessari, sotto la stessa firma, affianca alla produzione di Durello Spumante Metodo Classico quella di vini fermi bianchi e rossi (Soave prima di tutti), oltre agli Charmat a base Durella e Garganega.

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