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Wine Expogusto 2016: l’agroalimentare in passerella ad Arezzo

Wine Expogusto ad ArezzoDopo il fortunato esordio al Palazzo dei Congressi di Lugano, Wine Expogusto sceglie una location italiana per la seconda edizione del salone del vino e delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche, in programma dal 30 settembre al 2 ottobre 2016 negli spazi di Arezzo Fiere, il polo fieristico e congressuale più importante dell’Italia centrale. Professionisti e appassionati sono invitati a prendere parte a una 3 giorni ideata per svelare il meglio della produzione vinicola e agroalimentare di qualità grazie alla partecipazione di aziende selezionate fra le più interessanti realtà di eccellenza, provenienti dall’Italia e dal mondo.Protagonisti a Wine Expogusto produttori di vino e di birre artigianali, caffè ed infusi, dolci e cioccolato, formaggi, legumi e cereali, miele, mostarde e marmellate, olio extravergine di oliva, aceti, pane e prodotti da forno, pasta e riso, prodotti dell’orto e del frutteto, prodotti ittici, sale e spezie, cane, salumi e molto altro ancora. Wine Expogusto rappresenta un itinerario che offre la possibilità di scoprire e acquistare prelibatezze che costituiscono un patrimonio di tipicità apprezzato dai professionisti della ristorazione così come dal consumatore finale, sempre più attento e attratto dalla qualità e dai prodotti riconosciuti come autentica espressione di un territorio. Wine Expogusto interpreta in chiave non solo espositiva ma sempre più esperienziale, un fenomeno come l’enogastronomia che costituisce la prima motivazione di viaggio per il 49% dei turisti di tutto il mondo  che da un “turismo dei luoghi” guardano sempre di più ad un “turismo di esperienze”. E’ il dato che emerge dalla recente indagine Food Travel Monitor che ha sondato l’opinione di un campione di circa 3000 viaggiatori in 11 Paesi nel mondo. La metà di coloro che viaggiano per piacere sono “food travellers” propensi a condividere esperienze e a consigliare destinazioni. Il 71% dei viaggiatori “del gusto” acquista prodotti enogastronomici e, per l’82% di loro, quelli legati al wine & food sono i ricordi del viaggio più importanti e significativi da regalarsi e regalare. Sulla scorta di una tendenza nota ma di stringente attualità, considerati i dati della recente indagine, Wine Expogusto ben si configura come vetrina ideale per soddisfare un’esigenza di scoperta e al contempo di esperienza, approfondimento e relazione guardando con particolare attenzione ai buyers italiani e stranieri attesi ad Arezzo Fiere.

Wine Expogusto è una iniziativa organizzata per coniugare il B2B e il B2C che offre alle aziende un palcoscenico privilegiato dove presentare e valorizzare la propria offerta che valica il limite della vetrina espositiva costituendo un utile momento di confronto e occasione di network in una località strategica, a poco più di un’ora d’auto da Firenze e a poco più di due da Roma. La regia dell’evento prevede, infatti, ampio spazio alle attività destinate al coinvolgimento dei professionisti della ristorazione e degli appassionati grazie a un articolato palinsesto di appuntamenti distribuiti nei 3 giorni tra cui laboratori, degustazioni, cooking show e master class ideati per creare momenti di incontro e confronto fra il produttore e l’utente finale. Una straordinaria occasione per dare protagonismo ai prodotti di eccellenza e agli artigiani, custodi della qualità e della diversità. Wine Expogusto è un’iniziativa a cura di Iron 3, realtà che vanta una decennale esperienza nell’internazionalizzazione delle imprese vitivinicole e Food & Beverage attraverso l’organizzazione di incontri B2B con importatori esteri e Arezzo Fiere e Congressi una delle più importanti realtà italiane del settore fieristico che con questo ulteriore evento va ancor più a rimarcare il suo impegno nella promozione, valorizzazione e sviluppo dell’economia dell’Area vasta sud-est Toscana, nelle sue diverse componenti, produttive, commerciali, culturali e di servizio in genere, inclusa quella convegnistica e congressuale.

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Italia sul podio mondiale della biodiversità con 504 specie di vite

L’Italia può contare su 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole. Ma sono state salvate da estinzione anche 130 razze allevate, tra le quali ben 38 razze di pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini, sulla base dei Piani di Sviluppo Rurale della precedente programmazione.

E’ quanto sottolinea Coldiretti in occasione della giornata mondiale della biodiversità, proclamata dalle Nazioni Unite il 22 maggio. Il Belpaese detiene il record europeo della biodiversità, con  55.600 specie animali pari al 30% delle specie europee  e 7.636 specie vegetali. Un primato raggiunto anche grazie agli 871 parchi e aree naturali protette che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale.

L’Italia, continua Coldiretti, “è l’unico Paese al mondo con 4886 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 282 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg ma ha conquistato anche il primato green con quasi 50mila aziende agricole biologiche in Europa ed ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni ogm a tutela del patrimonio di biodiversità”.

Un’azione di recupero importante – prosegue Coldiretti – si deve ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna Amica attivi in tutte le Regioni e che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione.

Si stima che “almeno 200 varietà vegetali definite minori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e prodotti ottenuti da almeno 100 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre allevati su scala ridotta trovino sbocco nell’attuale rete di mercati e delle fattorie degli agricoltori di Campagna Amica che possono contare su circa diecimila punti vendita”.

LA NUOVA LEGGE
“E’ questo il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari”, afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “da quest’anno una nuova tutela viene dalla definitiva approvazione della proposta di legge per la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare avvenuta il 19 novembre del 2015”.

La nuova legge prevede l’Istituzione di un Sistema nazionale della biodiversità agraria e alimentare, l’avvio di un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo, l’Istituzione di un Fondo di tutela per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori.

Inoltre all’interno del piano triennale di attività del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) sono previsti interventi per la ricerca sulla biodiversità agraria e alimentare, sulle tecniche necessarie per favorirla, tutelarla e svilupparla.

Investire sulla biodiversità, secondo Coldiretti, “è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni ed affrontare così il mercato globalizzato salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo. Del resto l’agroalimentare italiano si fonda sui saperi delle nostre comunità e si sviluppa grazie alla ricerca che offre strumenti sempre nuovi di conoscenza della biodiversità”.

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