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Vespaiolona 2018: la notte bianca e rossa della Doc Breganze

Venerdì 22 giugno 2018 torna l’undicesima edizione della Vespaiolona, la rassegna notturna della Breganze Doc con degustazioni e intrattenimento nelle cantine. La manifestazione prende il nome dal Vespaiolo, il vino tipico della zona di Breganze e della Pedemontana Vicentina.

IL PROGRAMMA
Nella notte più corta dell’anno 12 cantine della DoC Breganze apriranno le loro porte per ospitare le migliaia di appassionati e tutti coloro che vogliono conoscere meglio questo territorio ed i suoi prodotti tipici. In ogni cantina oltre ai vini in degustazione, saranno proposti abbinamenti gastronomici e spettacoli d’intrattenimento.

Sarà a disposizione un servizio di bus navetta che dalla centrale Piazza Mazzini porterà alle diverse cantine e viceversa. Sarà bloccato il traffico privato. Il tutto all’insegna del bere consapevole.

LE AZIENDE PARTECIPANTI
Le Cantine che partecipano a questa edizione sono: Bonollo Giuseppe, Cà Biasi di Dalla Valle Innocente, Cantina Beato Bartolomeo da Breganze, Col Dovigo, IoMazzucato, La Costa, Le Colline di Vitacchio Giampietro, Le Vigne di Roberto, Maculan, Miotti Firmino, Transit Farm, Vigneti dell’Astico e Vitacchio Emilio.

COME PARTECIPARE
Per motivi di sicurezza, la partecipazione alla Vespaiolona è a numero chiuso (4500 partecipanti al massimo) riservata ai possessori del kit-pass, composto da calice di degustazione, vademecum delle cantine aderenti e portabicchiere, che serve anche da lasciapassare per accedere alle stesse.  Prevendite on line a partire dal 6 giugno.

VEPAIOLONA IN BREVE:
Quando: venerdì 22 giugno 2018
Dove: Cantine della DOC Breganze (VI)
Orario: dalle 19.30 di venerdì 22 alle 02.00 di sabato 23 giugno
Parcheggio: gratuito
Costo: 25 € comprensivo di bus navetta per le cantine, bicchiere, tracolla portabicchiere, pass e sei assaggi di vino DOC Breganze. Non verranno somministrati alcolici ai minori di 18 anni, per i quali non è richiesto l’acquisto del kit-pass.

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Borgogna – Le vigne della Cote d’Or: il libro di Armando Castagno

ROMA – E’ il “caso editoriale” dell’anno, sul mondo del vino: Borgogna – Le vigne della Cote d’Or. La presentazione del libro è avvenuta a Roma, alla presenza dell’autore Armando Castagno, del finanziatore Paolo Bartolomeo Buongiorno, del fotografo del libro Andrea Federici e di numerosi estimatori dell’autore e della Borgogna.

A ospitare l’evento, l’11 dicembre, la suggestiva Sala Gianfranco Imperatori, sede dell’associazione Civita di Roma. Ad accogliere i visitatori, all’ingresso, alcune foto sulla Borgogna, scattate durante uno dei viaggi utili alla stesura del libro. Da queste fotografie si è subito catturati dall’attenzione che il fotografo ha messo nel cogliere i dettagli, i giochi di luce. E si intravede anche l’amore per il suo mestiere.

Per  vedere la luce, questa monografia ha avuto bisogno di circa due anni d’impegno ininterrotto da parte dell’autore, Armando Castagno, così come racconta l’autore stesso nella conferenza stampa. Senza contare i dieci anni per la raccolta del materiale. Il testo è uno studio sulla Borgogna divisa in 4 parti.

LA BORGOGNA FATTA IN QUATTRO
La prima parte tratta dei temi generali relativi al vino Borgogna, da quelli storico-territoriali a quelli legislativi, ampelografici, viticolturali, enologici e toponomastici.

La seconda e la terza parte sono poi consacrate allo studio approfondito di tutte le denominazioni previste nella Cote d’Or, annoverate lungo un ideale percorso di viaggio, da Nord verso Sud. In questa sezione, che copre quattro quinti del libro, ogni singola vigna di pregio è fatta oggetto di una monografia.

Non essendoci dati tecnici come note di degustazione, tabelle, valutazione di vini, “Borgogna – Le vigne della Cote d’Or” pùò essere definito un libro pensato per essere sempre attuale nel tempo.

La quarta ed ultima parte rende conto – in apposite appendici – dell’andamento stagionale particolareggiato e della qualità dei vini delle annate 1900-2016. In questa sezione, inoltre, Armando Castagno racconta ben 117 assaggi. In chiusura anche un glossario: un repertorio di fonti bibliografiche e sitografiche.

Nel raccontare le motivazioni che lo hanno spinto a redigere quest’opera, Castagno mostra tutta l’emozione e la gioia vissuta in Borgogna. Particolarmente toccante il momento in cui ha ringraziato la moglie e la figlia per la “pazienza e il sostegno dimostratogli, non facendogli mai pesare la sua inevitabile assenza, anche nei giorni importanti dell’anno, come Natale e Pasqua”.

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