La Valle d’Aosta si coccola Torrette e Syrah: «Crisi dei vini rossi? Non qui da noi»

la source stefano celi La Valle d'Aosta si coccola Torrette e Syrah «Crisi dei vini rossi Non qui da noi»

Crisi dei vini rossi? Fermi tutti e Rewind, per dirla con Vasco. Ad uscire dal seminato è la Valle d’Aosta, per bocca di uno dei suoi principali produttori. «Qui da noi si può parlare di un trend di bilanciamento tra vini rossi e vini bianchi, non certo di crisi dei vini rossi», riavvolge il nastro Stefano Celi di La Source, passeggiando nella sua vigna di Syrah. Tra i 700 e i 950 metri di altitudine c’è anche il Petit Rouge che dà vita al Vallée d’Aoste Doc Torrette: un altro…

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In Valle d’Aosta tra vino e relax: quattro cantine che offrono ospitalità

Con circa 450 ettari vitati e una produzione di uva da vino di soli 27.500 quintali (fonte Istat 2020) la Valle d’Aosta è la regione più piccola d’Italia. Areali in pendenza, spazi limitati con proprietà parcellizzate e rese basse non hanno scoraggiato i produttori che negli anni hanno saputo mantenere vivi e valorizzare i diversi vitigni autoctoni della regione, dando vita a produzioni d’eccellenza. La Valle d’Aosta offre ai suoi visitatori un paesaggio davvero speciale nel quale i vigneti, allevati con pergole basse o ad alberelli e delimitati da veri…

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Vallée d’Aoste Dop 2019 Petite Arvine, La Source

Vallée d'Aoste Dop 2019 Petite Arvine, La Source

È tra i vini bianchi della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di WineMag.it il Vallée d’Aoste Dop 2019 Petite Arvine La Source. Un nettare prodotto con uve Petite Arvine in purezza, varietà tardiva molto rappresentativa della Valle d’Aosta. Nel calice si presenta di un giallo paglierino acceso, limpido. Il naso risulta carico quanto il colore. Banana, ananas sciroppato e agrume sono le note che segnano la perfetta corrispondenza tra olfatto e palato. Ma il sorso del Petite Arvine La Source 2019 è piuttosto teso e fresco, rispetto a…

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Vallée D’Aoste Dop 2019 Petite Arvine, La Source

Un bianco ottenuto da una da uno dei vitigni più rappresentativi della Val d’Aosta. Il Vallée D’Aoste Dop 2019 Petite Arvine di Società Agricola La Source è un vino, figlio di viticoltura eroica, che si è guadagnato un posto nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di Winemag.it. LA DEGUSTAZIONE Petite Arvine in purezza. Giallo paglierino acceso, naso carico quanto il colore. Banana, ananas sciroppato, agrume a tenere teso il sorso, dopo un naso che faceva presagire suadenza. Bella vena sapida in chiusura, ad aggiungere tensione al sorso e…

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Champagne Non Dosé 2017 “La Source”, Domaine de Bichery

Domaine de Bichery è una giovane maison di Champagne di Neuville-sur-Seine, nell’Aube. “Le Source“, come suggerisce il nome, è l’etichetta con la quale ha preso avvio la cantina nel 2015, su iniziativa di Raphaël Piconnet e Hannah Paar, amanti del “Non Dosé“. Grande cura in vigna e minimi interventi in cantina avvicinano questa realtà al mondo degli Champagne naturali. Sin dall’esordio, con le prime prove di vinificazione nel 2013, Raphaël, francese, e Hannah, tedesca, si sono dati l’obiettivo di rappresentare non solo il terroir, ma soprattutto l’annata. CHAMPAGNE “LA SOURCE”,…

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Smells Like Brussels Spirit: lo spirito di Bruxelles figlio della birra invenduta

“Here we are now, entertain us”, chissà se pensavano ai Nirvana gli artefici di Smells Like Brussels Spirit. Un distillato di birra figlio del nostro tempo. Quattro birrifici di Bruxelles – Brussels Beer Project, En Stoemelings, La Source e No Science – hanno unito i loro fusti di birra rimasti invenduti a causa del lockdown per farne un distillato. Oltre mille litri di birra fermentata che rischiava di andare perduta. La birra in fusto infatti si conserva ed invecchia meno di quella in bottiglia. Brussels Distillery si è fatta carico…

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Vival: grande interesse per la viticoltura eroica valdostana a Vinitaly

VERONA – Sono state circa un migliaio le bottiglie stappate dai dodici produttori valdostani presenti a Vinitaly 2018, oltre a quelle del banco di assaggio che proponeva tutti i vini della regione. Un dato che consente di quantificare in circa settemila i visitatori complessivi dell’area VIVAL (associazione dei vigneron della Valle d’Aosta). “Abbiamo incontrato un pubblico molto qualificato e attento – commenta Stefano Celi, presidente VIVAL – formato sia da professionisti e operatori del settore sia da appassionati, desiderosi non solo di scoprire e conoscere un patrimonio di vini unici…

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