LA DEGUSTAZIONE
Di un giallo paglierino scarico, conferma al naso le attese di un vino molto profumato. Si va dalle note floreali di fiori di sambuco a quelle fruttate esotiche: ananas, melone, mango.Note che ritroviamo anche al palato, dove il Sauvignon Kossler, vendemmia 2014, stupisce per l’ottima sapidità. Le note minerali conferiscono ulteriore freschezza alla beva. L’alcolicità calda non infastidisce.
E i sorsi si rincorrono, intercalati da una persistenza più che sufficiente. Fondamentale il servizio di questo vino a una temperatura tra gli 8 e i 10 gradi. L’abbinamento per antonomasia è quello con gli asparagi. Ma il Sauvignon Sudtirol Alto Adige Doc Kossler si abbina in generale alle verdure cotte e grigliate, oltre al pesce e ai formaggi. Matura, dal punto di vista dell’evoluzione, la vendemmia 2014.
LA VINIFICAZIONE
Il nobile Sauvignon, allevato in molti angoli del pianeta, si esprime benissimo in Alto Adige, grazie alle caratteristiche del terreno. In particolare, i vigneti Kossler – Cantina Produttori San Paolo di Appiano affondano le radici in terre ricche di calcare e ciottoli, nei comuni di Missiano e San Paolo. Ci troviamo a un’altezza variabile tra i 450 e i 550 metri sul livello del mare, dove il Sauvignon viene allevato a Guyot. La vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata in vasche di acciaio inox e un affinamento per 5-7 mesi sui lieviti fini, senza fermentazione malolattica. Kossler ha origine nel 1631 e dal 2005 è stata integrata nella struttura della cantina di San Paolo di Appiano, operando sotto forma di società agricola cooperativa.
Prezzo pieno: 6,90
Acquistato presso: Carrefour
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.